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Social Football Summit, all’Olimpico incontro sulla football industry

Social Football Summit, all’Olimpico incontro sulla football industryRoma, 18 nov. (askanews) – Si terrà mercoledì 20 novembre, alle ore 11.00, presso lo spazio espositivo della Regione Lazio allo Stadio Olimpico, un incontro dedicato alla football industry, nell’ambito della settima edizione del Social Football Summit.


Con il titolo “Sport e Regione Lazio: verso una nuova normativa. Le sinergie future”, l’evento sarà l’occasione per illustrare per la prima volta, a pochi giorni dal passaggio in Giunta, i contenuti e le finalità del nuovo quadro normativo del Lazio. Un momento cruciale per discutere il percorso che porterà la Regione a dotarsi di una nuova legge sullo sport, colmando un vuoto che dura da ben 22 anni. L’incontro vedrà la partecipazione del Presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, del Presidente di Sport e Salute, Marco Mezzaroma, e dell’Assessore regionale Elena Palazzo. A moderare il dibattito sarà Marco Lollobrigida, giornalista di Rai Sport.


Il Social Football Summit si conferma anche quest’anno come evento catalizzatore di innovazione e sviluppo per il calcio, ponendosi come piattaforma di incontro per istituzioni, professionisti, club e aziende che lavorano per il futuro della football industry. In questo contesto, il tema delle politiche sportive e della normativa regionale assume una rilevanza strategica, delineando nuove opportunità di crescita per lo sport, dentro e fuori il mondo del calcio. La proposta della nuova normativa intende ridefinire il ruolo dello sport come strumento di inclusione sociale, sviluppo economico e benessere, in sinergia con le realtà sportive del territorio. Dopo oltre due decenni senza un quadro normativo aggiornato, la Regione Lazio si appresta a compiere un passo decisivo per sostenere e innovare il settore sportivo, promuovendo politiche al servizio di cittadini, associazioni e operatori del comparto.

Bce, Lane: avesse avuto “sfera cristallo” avrebbe alzato tassi prima

Bce, Lane: avesse avuto “sfera cristallo” avrebbe alzato tassi primaRoma, 18 nov. (askanews) – Col senno di poi, per così dire, “se la Bce avesse saputo a fine 2021 l’esatta natura degli shock inflazionistici che stavano per abbattersi sull’economia dell’area euro, avrebbe dovuto alzare i tassi più anticipatamente e in maniera più energica. Lo ha riconosciuto il capo economista della Bce, Philip Lane nel suo intervento alla prima giornata della conferenza su inflazione e aspettative di inflazione organizzata a Roma dalla Banca d’Italia assieme al Suerf.


Lane ha però aggiunto che se così avesse fatto, l’inflazione avrebbe media nell’area raggiunto un picco “attorno all’8% invece che quello del 10% osservato nel quarto trimestre del 2022. Ma questa stretta avrebbe implicato pesanti costi economici, con la crescita trimestrale di 1 o 2 punti percentuali più bassa”. Non è la prima volta che Lane passa in rassegna la risposta di politica monetaria adottata dalla Bce in questa situazione. E fondamentalmente imputa gli errori su tempi e portata della stretta ai modelli previsionali e alle conoscenze disponibili.


Senza sapere in anticipo quello che effettivamente sarebbe successo in futuro “l’analisi basata su modelli indica che la linea monetaria è stata impostata in una maniera complessivamente appropriata durante 2021 e 2022 – ha sostenuto – date le informazioni disponibili in tempo reale ai decisori. Sebbene alcune considerazioni sui rischi avrebbero potuto essere fatte più in anticipo rispetto al ciclo restrittivo, altre considerazioni, sempre sui rischi, facevano propendere per la direzione opposta”, inclusa l’incertezza associata con la guerra in Ucraina.

”Donne in Sardegna”, retrospettiva sul contributo femminile nell’Isola

”Donne in Sardegna”, retrospettiva sul contributo femminile nell’IsolaRoma, 18 nov. (askanews) – Dal 30 novembre al 31 dicembre 2024, il Palazzo Depperu di Luras (Sassari), ospiterà la retrospettiva “Donne di Sardegna”, un’esposizione che intende celebrare e valorizzare il ruolo delle donne sarde che, dall’antichità fino ai giorni nostri, hanno contribuito in maniera determinante alla crescita delle arti, della scienza, della letteratura, della politica e degli usi e costumi.


Organizzata dall’Associazione culturale Il Leone e le Cornucopie in collaborazione con la Pro Loco di Luras, con il contributo dell’assessorato alla Cultura della Regione Sardegna e il patrocinio del Comune di Luras, l’esposizione propone un percorso ricco e suggestivo che permette di riscoprire conquiste e successi ottenuti da figure femminili che hanno segnato la storia dell’isola. Tra le personalità di cui saranno approfonditi i ritratti, spiccano Eleonora d’Arborea (Giudicessa d’Arborea, 1347-1403), la scrittrice Grazia Deledda, premio Nobel per la letteratura, Adelasia Cocco, prima donna medico in Italia, Maria Lai, celebre tessitrice, la soprano Maria Carta, Emanuela Loi, poliziotta della scorta di Paolo Borsellino, e Michela Murgia, scrittrice e vincitrice del Premio Campiello, tra molte altre.


Tiziana Biscu, presidente dell’Associazione organizzatrice dell’iniziativa, sottolinea: “In un periodo nel quale è purtroppo ancora forte e presente il tema della violenza di genere e della discriminazione nei confronti delle donne che si verifica in tanti ambiti, non solo lavorativi, ci sembra che la retrospettiva che atrraversa i secoli ed evidenzia alcune donne di alto valore, possa essere da esempio per chi ancora oggi non riconosce il valore aggiunto che in ogni epoca hanno conferito alla società e, anzi, in qualche caso tende a deprimerlo e umiliarlo”. Mauro Azzena, sindaco di Luras afferma: “Questa importante iniziativa culturale e artistica che ci onoriamo di ospitare a Luras, ci permette di valorizzare 11 donne storiche che hanno reso grande la nostra terra..Da Eleonora d’Arborea a Michela Murgia, ognuna di queste figure femminili affiancherà il nostro paese nell’ambizioso compito di diffondere un messaggio che racchiude l’essenza della mostra: il prezioso valore della donna nella società.”


D’accordo anche Maria Giuseppina Tamponi, assessore al Turismo che ha sostenuto con convinzione questo progetto: “L’immagine della donna angelo del focolare è sicuramente quella più comune sino ai primi anni del ‘900 ma in questa retrospettiva, organizzata per la prima volta in Sardegna, abbiamo colto, in particolare, l’esistenza di figure femminili che con il loro impegno in vari ambiti della società, hanno contribuito all’emancipazione di noi donne e ci stanno permettendo di superare, ancora ai nostri tempi, tanti ostacoli verso la parità di genere”. Il direttore artistico del progetto, Fabio Alescio, spiega: “Per creare questa retrospettiva, unica nel suo genere, ci siamo avvalsi di un gruppo di studio diretto dalla presidente dell’associazione Tiziana Biscu che si è occupato per mesi della ricerca documentale e della ricostruzione dei filmati originali presenti nell’archivio dell’Istituto Luce. Sarà possibile visionare integralmente tutti i i documentari nella sala mutimediale allestita all’interno del Palazzo Depperu.


La mostra sarà preceduta, il 30 novembre alle ore 12.00 presso la Sala Polivalente di Luras, dalla cerimonia di premiazione di alcune personalità femminili contemporanee che si sono distinte in vari ambiti e originarie della Sardegna, rendendo così omaggio al loro valore e al contributo attuale alla società. In tale ambito l’attore Sebastiano Somma leggerà alcuni brani tratti da opere di Grazia Deledda e Michela Murgia. I premi sono stati disegnati dalla ceramista Arianna Leoni, artista di Luras.

Tv, Trincia: la docuserie su Rigopiano è storia di famiglie spezzate

Tv, Trincia: la docuserie su Rigopiano è storia di famiglie spezzateRoma, 18 nov. (askanews) – La storia di 40 famiglie “spezzate”, i video girati dagli ospiti prima della tragedia, l’angoscia, i soccorsi, il dolore di chi resta e i molti interrogativi che ancora restano aperti. Dopo il successo del podcast dal titolo omonimo, il 20, 21 e 22 novembre arriva la docuserie Sky Original “E poi il silenzio. Il disastro di Rigopiano – La serie”, in 5 episodi (i primi due il 20) in esclusiva su Sky TG24, Sky Documentaries e Sky Crime, in streaming su NOW.


Sullo schermo si rivive la tragedia della valanga che il 18 gennaio 2017 travolse l’Hotel Rigopiano, in Abruzzo, provocando 29 morti; il prima, con l’atmosfera di festa, il racconto degli ospiti che avevano scelto di concedersi una vacanza, nonostante le difficoltà meteo per raggiungere la struttura, poi gli attimi della valanga e il dopo, le disperate ricerche di aiuto, i soccorsi, il dolore di parenti e sopravvissuti e soprattutto il ricordo. La serie, ideata da Paolo Negro, che ne cura anche la regia, Pablo Trincia e Debora Campanella, è stata presentata a Pescara davanti a diversi familiari delle vittime e sopravvissuti, a pochi giorni dall’udienza, fissata per il 27 novembre, davanti ai giudici della Corte Suprema di Roma, per discutere del ricorso sulla sentenza di secondo grado che ha portato a 22 assoluzioni e 8 condanne. “Puntavamo molto sul fatto di raccontare questa storia dal punto di vista umano, è una storia di famiglie e di legami spezzati, abbiamo pensato che in quell’hotel ci potesse essere chiunque di noi – ha spiegato Pablo Trincia – è una storia di esseri umani, di tante famiglie che erano andate lì per svagarsi e rilassarsi, il loro dramma doveva arrivare a tutti”.


“La richiesta di realizzarla ci è arrivata dal pubblico – ha detto ancora – molte persone mi hanno scritto, anche non abruzzesi, volevano sapere di più di Rigopiano e di questa storia, volevano il racconto, c’era questa esigenza, e allora ho pensato di andare a capire perché questa storia era così richiesta”. La cosa più difficile, ha raccontato Trincia, è stata “affrontare così tante storie, tanti dolori, ognuna era diversa, ogni volta entrare in una famiglia e farsi raccontare il loro dramma e la loro perdita è stato emotivamente difficile”. Tra materiale d’archivio dei soccorsi, interviste ai familiari e ai sopravvissuti, immagini dell’albergo devastato, oggi, ci sono molti video girati dagli ospiti, che sono stati riproiettati sulle pareti di quel che resta dell’Hotel Rigopiano.


Il regista Paolo Negro ha spiegato: “Guardando i video mi sono accorto che chi fa i selfie guarda e parla in macchina allo spettatore, è una cosa banale ma se sono di persone che non ci sono più, è una cosa che turba profondamente; ho pensato che quelle immagini sono come fantasmi, persone che tornano nei luoghi a ripetere le stesse cose, come a chiedere giustizia, mi è sembrato utile e necessario proiettarli lì, nell’ultimo luogo che hanno abitato, anche per il loro bisogno di giustizia”. A quasi otto anni dalla valanga, la serie fa interrogare sulle eventuali responsabilità non ancora chiarite, ponendo l’accento su una Regione paralizzata dalla neve, isolata, e sulle richieste d’aiuto inascoltate. “A Rigopiano c’era stato un precedente importante un anno e mezzo prima – ha detto ancora Trincia – ma nulla è stato fatto”.

Fondo per la Repubblica Digitale e DAP: pubblicato bando per i detenuti

Fondo per la Repubblica Digitale e DAP: pubblicato bando per i detenutiRoma, 18 nov. (askanews) – Sostenere progetti per il reinserimento sociale delle persone detenute attraverso la formazione digitale, per contrastare il fenomeno della recidiva. Questo l’obiettivo di “Fuoriclasse”, il nuovo bando promosso e sostenuto dal Fondo per la Repubblica Digitale, in collaborazione con il Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro (CNEL) e il Ministero della Giustizia – Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria. Il bando prevede un totale di 5 milioni di euro.


Secondo le evidenze emerse nell’ambito dell’iniziativa “Recidiva zero. Studio, formazione e lavoro in carcere: dalle esperienze progettuali alle azioni di sistema in carcere e fuori dal carcere”, organizzata il 16 aprile 2024 dal CNEL insieme al Ministero della Giustizia, e in particolare quanto riportato nello studio di The European House – Ambrosetti, solo il 6% del totale dei detenuti risulta coinvolto in percorsi di formazione professionale. Tuttavia, in termini di corsi offerti, tra il 2021 e il 2023, è aumentato sia il numero di detenuti iscritti che i corsi attivati, le cui tipologie più frequentate includono settori quali cucina e ristorazione, giardinaggio e agricoltura, edilizia. Infatti, dal report della Fondazione Censis emerge che il digitale è oggetto di meno del 5% dei corsi di formazione professionale offerti in carcere. Per Martina Lascialfari, Direttrice Generale del Fondo per la Repubblica Digitale Impresa sociale: “Con “Fuoriclasse” il Fondo prosegue nel suo impegno a sostenere iniziative su scala nazionale mirate a favorire l’inclusione digitale e il riscatto sociale delle fasce di popolazione più vulnerabili. Grazie alla collaborazione con il CNEL e il DAP, ci dedicheremo a potenziare le competenze digitali delle persone detenute, facilitando il loro reinserimento sociale e lavorativo: perseguire questo obiettivo deve essere al centro delle policy di uno Stato di diritto. Invitiamo quindi enti pubblici e soggetti privati non profit a presentare proposte progettuali per promuovere azioni formative e di orientamento digitale sia all’interno che all’esterno degli istituti penitenziari”.


Per Renato Brunetta, Presidente del Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro: “La formazione digitale è un elemento chiave nei processi di inclusione socio-lavorativa dei detenuti. Non solo in quanto ambito particolarmente ricco di opportunità occupazionali, ma anche perché può fungere da volano per una maggiore informatizzazione degli istituti penitenziari, contribuendo in modo rilevante a gettare un ponte tra carcere e società civile. Sono temi su cui il CNEL ha posto una grande attenzione, avviando d’intesa con il Ministero della Giustizia e il DAP un programma specifico di attività. In questo contesto si inserisce anche la proficua collaborazione con ACRI, coinvolta nel Fondo Repubblica Digitale in un ottimo esempio di partnership tra pubblico e privato”. Per Giovanni Russo, capo del Dipartimento Amministrazione Penitenziaria: “I beneficiari diretti delle attività progettuali saranno detenuti con pena definitiva residua non superiore ai tre anni, in carico agli istituti penitenziari o agli uffici di esecuzione penale esterna. Con il Fondo abbiamo la possibilità di individuare buone pratiche utili all’orientamento delle politiche pubbliche”.


FUORICLASSE. Il bando “Fuoriclasse” intende sostenere progetti in grado di realizzare efficaci azioni formative in ambito digitale e di valorizzare le potenzialità, attitudini e ambizioni delle persone detenute tramite una presa in carico personalizzata e la costruzione di percorsi integrati che ne facilitino il reinserimento sociale e lavorativo, con il fine ultimo di contrastare il fenomeno della recidiva. I beneficiari diretti delle attività progettuali dovranno essere detenuti con pena definitiva residua non superiore ai tre anni intra o extra moenia, in carico ad istituti di pena o uffici di esecuzione penale esterna. ll Fondo per la Repubblica Digitale Impresa sociale ha stanziato in totale 5 milioni di euro. Le proposte potranno essere presentate da partenariati formati da un minimo di due ad un massimo di cinque soggetti. Il Soggetto responsabile dovrà essere un soggetto privato senza scopo di lucro. I partner potranno essere enti pubblici o privati senza scopo di lucro. Inoltre, ciascun progetto dovrà prevedere la partecipazione di almeno una struttura penitenziaria. Oltre a tali tipologie di enti, potranno essere coinvolti in qualità di partner – nelle sole attività di formazione digitale e di accompagnamento nel percorso di inserimento lavorativo – anche soggetti for profit che potranno gestire una quota di budget complessivamente non superiore al 30% del contributo richiesto. Ogni progetto può essere sostenuto con un minimo di 150 mila e un massimo di 500 mila euro. C’è tempo fino al 7 febbraio per partecipare al bando attraverso la piattaforma Re@dy. COS’È IL FONDO. Il Fondo per la Repubblica Digitale è una partnership tra pubblico e privato sociale (Governo e Associazione di Fondazioni e di Casse di risparmio – Acri), che si muove nell’ambito degli obiettivi di digitalizzazione previsti dal PNRR e dal PNC. Il Fondo è alimentato da versamenti delle Fondazioni di origine bancaria, alle quali è riconosciuto un contributo, sotto forma di credito d’imposta. Il Fondo per la Repubblica Digitale Impresa sociale ha pubblicato i sette bandi. Ad oggi sono stati selezionati e sostenuti 108 progetti di formazione gratuiti che forniscono competenze digitali professionalizzanti, a NEET, donne, disoccupati e inoccupati, lavoratori a rischio disoccupazione a causa dell’automazione e studenti e studentesse delle scuole secondarie di primo e secondo grado. L’obiettivo è valutare l’impatto dei progetti formativi sostenuti – in termini di competenze acquisite e di posti di lavoro creati – affinché le iniziative più efficaci possano essere offerte al Governo, per immaginare future politiche nazionali.

Pnrr, via libera dal Consiglio Ue al piano italiano modificato

Pnrr, via libera dal Consiglio Ue al piano italiano modificatoBruxelles, 18 nov. (askanews) – Il Consiglio Ue ha dato oggi il suo via libera al Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr)modificato dell’Italia. La valutazione positiva del Consiglio parte dall’analisi positiva della Commissione europea, secondo cui “le modifiche mirate presentate dall’Italia non incidono sulla pertinenza, l’efficacia, l’efficienza e la coerenza” del suo Pnrr.


l’Italia aveva presentato le modifiche mirate al suo Piano nazionale il 10 ottobre 2024. Il Piano vale 194,4 miliardi di euro in sovvenzioni e prestiti per finanziare le riforme e gli investimenti indicati, da attuare entro la fine del 2026. Il Pnrr inziale dell’Italia aveva ricevuto il via libera per la prima volta dal Consiglio Ue il 13 luglio 2024, e da allora è stato modificato tre volte, in particolare per aggiungere un nuovo capitolo “RepowerEU” nel 2023.

The Prism lancia Urban Project: meditazione per tutti nelle vie Milano

The Prism lancia Urban Project: meditazione per tutti nelle vie MilanoRoma, 18 nov. (askanews) – The Prism, progetto artistico creato da Stefano Simontacchi e curato da Marco Senaldi, regala alla città di Milano un’inedita esperienza immersiva a cielo aperto con “Urban Project”. Due settimane dedicate alla meditazione in cui le opere di The Prism saranno proiettate in dimensioni monumentali nei centri nevralgici di Milano.


Dopo il lancio dell’iniziativa nella centralissima Piazza San Fedele, in cui la proiezione si è tenuta per tutto il weekend, le opere di The Prism sono ora in Porta Lodovica, Corso Como, San Babila, Buenos Aires, Via de Amicis fino al 1º dicembre, offrendoci la loro più autentica dimensione spirituale attraverso THE PRISM WAY. THE PRISM WAY è un percorso strutturato in 7 passi che guida le persone verso una maggiore consapevolezza del proprio scopo nella vita. Scansionando un QR code visualizzato sui ledwall insieme alle opere, le persone potranno accedere alle 7 meditazioni guidate dalla voce dell’artista, ciascuna delle quali attinge alla specifica energia di un’opera di arte sciamanica realizzata da The Prism.


“THE PRISM WAY – spiega Stefano Simontacchi – rappresenta il manifesto di The Prism ed è qui reso come un viaggio di trasformazione profonda rappresentato da 7 passaggi cui corrispondono 7 portali energetici. Ogni portale è un invito a guardare oltre l’apparenza e a fermarsi per ascoltare quella voce interiore troppo spesso dimenticata. Il percorso inizia con la scoperta del proprio scopo e la definizione di una visione chiara, passando poi alla manifestazione delle intenzioni con amore e alla presa di decisioni consapevoli., per poi agire con determinazione e disporsi alla vita con gratitudine. Ripetere questo ciclo di meditazioni porta ad essere più presenti e consapevoli, in una crescita armoniosa e continua”. La realizzazione di questo straordinario progetto è stata possibile grazie ad un mecenate, Vincenzo Acone, che ha sostenuto il progetto con la propria azienda, la più affidabile Concessionaria italiana nell’ambito delle sponsorizzazioni pubblicitarie di interventi di ristrutturazione e restauro di edifici e monumenti. Acone Associati ha messo a disposizione non solo il ledwall in Piazza San Fedele per l’intero weekend dal 15 al 17 novembre, ma fino al 1° dicembre anche altri grandiosi impianti pubblicitari, disseminati nei punti strategici di Milano, con quasi 100 mila passaggi che supereranno il milione e mezzo di contatti.


Spiega Marco Senaldi, curatore di The Prism: “L’arte contemporanea ha sempre cercato di evadere dagli spazi tradizionali, che fossero musei, gallerie o luoghi domestici, sebbene siano relativamente pochi i casi in cui si è avvalsa degli spazi pubblicitari urbani. Se da un lato l’operazione URBAN PROJECT si inserisce in questo filone, dall’altro lo oltrepassa completamente per quanto concerne gli scopi e gli intenti. URBAN PROJECT, a differenza di tutti gli altri progetti di arte pubblica, non si fonda solamente su uno schema estetico, ma recupera una pratica sciamanica secondo la quale le forme, i colori, i suoni, le parole, sono vibrazioni in grado di generare una risonanza energetica che può essere individuale, ma anche collettiva. È proprio questo l’intento di THE PRISM: tornare a concepire l’arte come un dono da mettere al servizio dell’uomo, con il fine di una autentica guarigione dell’anima, per ricominciare a vivere, respirare ed esistere nella piena consapevolezza del Sé”. Nella frenesia del quotidiano, dove ogni minuto sembra sfuggire tra impegni e responsabilità, ritagliarsi il tempo per coltivare le profondità dell’anima diventa un atto rivoluzionario. In questo contesto, l’arte spirituale rivendica il ruolo di guida e ci insegna che la trasformazione del proprio mondo interiore è il più potente atto di creazione che possiamo intraprendere. Per aiutarci in questo percorso, Il progetto artistico e di ricerca ideato da Stefano Simontacchi e curato da Marco Senaldi porta i propri iconici portali emozionali fuori da The Prism Core Center, lo spazio permanente inaugurato a marzo 2024 in Piazza Napoli 22 a Milano, per incontrare le persone dove esse sono ogni giorno, e rende accessibile davvero a tutti un’esperienza introspettiva che riconosce e riafferma il valore dell’individuo all’interno della collettività urbana.


Nel corso di questo evento dedicato alla meditazione, The Prism Core Center ospiterà workshop e seminari dedicati alla crescita personale e spirituale, in collaborazione con i più interessanti esponenti del benessere olistico.

Claudio Baglioni costretto a rinviare il tour per l’epicondilite

Claudio Baglioni costretto a rinviare il tour per l’epicondiliteMilano, 18 nov. (askanews) – Appuntamento riviato al 2025. La partenza del tour nei grandi teatri lirici italiani di Claudio Baglioni – Piano di volo Solotris – che avrebbe dovuto debuttare giovedì 21 novembre al Teatro Lyrick di Assisi, è posticipata al 15 gennaio 2025 a causa di una epicondilite al gomito destro e di una artralgia da tendinopatia carpo-metacarpale bilaterale che hanno colpito Baglioni.


Questo tipo di patologia non permette lo svolgimento di un concerto one man show voce e altri strumenti e la prognosi prescritta è di 60 giorni di riposo assoluto. Piano di volo Solotris partirà il 15 gennaio 2025 da Roma, prima di tre nuove date previste al Teatro dell’Opera. Gli altri due appuntamenti a Roma saranno il 12 maggio e il 27 ottobre 2025.


I biglietti per le tre nuove date al Teatro dell’Opera saranno disponibili da domani, martedì 19 novembre, alle ore 16.00 su TicketOne.it e nei punti vendita e nelle prevendite abituali (per info www.friendsandpartners.it). A breve saranno comunicate le informazioni per i concerti inizialmente programmati fino al’11 gennaio 2025 e le date di recupero, per le quali rimarranno validi i biglietti acquistati. Queste le parole che il popolare cantautore ha condiviso via social con i fan per raccontare quanto accaduto.


“È andata così. Subito dopo aver terminato gli eventi di aTUTTOCUORE all’Arena di Verona, mi sono messo all’opera per prepararmi ai concerti solistici di Piano di volo. Questo è il nome del progetto scelto per la parte conclusiva – la terza, sottotitolata SoloTris – delle mie rappresentazioni a solo. E, come ogni volta, con la speranza e l’ambizione di fare meglio e di più delle volte precedenti. Questa, poi, essendo l’ultima tournée nei grandi teatri lirici, l’avrei voluta e dovuta far diventare la più importante e perfezionata delle esecuzioni e interpretazioni, impiegando tutte le capacità in mio possesso. Per raggiungere il risultato auspicato, mi sono così esercitato, suonando e cantando, per molte ore al giorno, cercando soluzioni nuove e ottimali d’arrangiamento e prospettive di giusta realizzazione per ogni strumento. Qui qualcosa non è andato come doveva e dai e dai, ho caricato eccessivamente braccia e mani, sforzando troppo tendini, legamenti e articolazioni. Perciò mi sono procurato dolori e infiammazioni che ho curato con procedure fisioterapiche mentre, però, nell’imminenza del debutto del tour, continuavo a provare i brani (50 tra i titoli decisi e quelli di riserva) del repertorio che avrei presentato sul palco. La condizione di polso, avambraccio, braccio destro è, in questo modo, peggiorata fino a interessare anche la spalla e pure il povero morale. Una performance a solo, la più impegnativa e difficile tra tutti i tipi di esibizione, chiede al protagonista di arrivarci nella forma più buona, anche perché è unico artista in scena e non può appoggiarsi ad altri comprimari e farsi aiutare laddove sia in difficoltà. Oltre a questo presupposto, tentare, comunque, di superare precauzioni e fastidi può portare a danni più gravi e, potenzialmente, cronici, finendo con il pregiudicare l’intera vicenda artistica. Di conseguenza, per sanare completamente questo malanno funzionale, sono costretto (con rammarico, dispiacere, rincrescimento, amarezza e tutte le scuse per il disagio che causerà questo tempo di ritardo) a posticipare, con la più corretta cautela, l’inizio del giro. Solo le prime date del calendario saranno spostate. Il resto rimarrà inalterato e il mio Piano di volo inaugurerà la partenza il 15 gennaio 2025, dal Teatro dell’Opera di Roma, sul cui scenario cominciò quest’avventura musicale che compirà tre anni in quei giorni. Un’altra trasvolata per un viaggio che va avanti e noi insieme a lui”.

Roma, scontro tra due volanti: morto un agente, tre feriti

Roma, scontro tra due volanti: morto un agente, tre feritiRoma, 18 nov. (askanews) – E’ di un agente morto e tre feriti il bilancio dell’incidente stradale tra due volanti della Polizia di Stato, avvenuto questa mattina a Roma, nel quartiere Trionfale. Tra le persone ferite nello scontro tra le auto, all’incrocio tra viale dei Monfortani e via dell’Acquedotto del Peschiera, ci sono altri due agenti e un passeggero. Sono in corso i rilievi della Polizia locale di Roma Capitale per ricostruire la dinamica dell’incidente.


L’agente che ha perso la vita si chiamava Amar Kudin, 32 anni. Originario di Treviso, era arrivato giovanissimo dalla Croazia e faceva parte delle Fiamme Oro Rugby. Da poco era passato ai servizi operativi. “Oggi è un triste giorno per tutta la famiglia della Polizia di Stato. All’alba, in un grave incidente stradale, è morto Amar, giovane poliziotto della questura di Roma”, scrive la polizia in un post su Facebook, spiegando che Amar, insieme ad una collega, autista della volante del commissariato Primavalle, stavano portando in ufficio un uomo fermato con degli arnesi da scasso. Nell’impatto con un’altra volante, l’agente 32enne ha perso la vita, mentre l’altra agente, i due poliziotti dell’altra volante e l’uomo fermato, hanno riportato gravi ferite e sono stati ricoverati in ospedale. “Amar – si legge nel post – dopo una carriera da sportivo nella squadra di Rugby delle Fiamme oro, aveva scelto di restare in Polizia per ‘tallonare’ i criminali e aiutare i cittadini in difficoltà. La sua scomparsa lascia un grande vuoto incolmabile nel cuore dei suoi familiari, amici e colleghi, ai quali la Polizia si stringe in un commosso abbraccio”.


Numerosi i messaggi di cordoglio, a partire dalle alte cariche istituzionali, in primis il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha inviato un messaggio al capo della polizia, prefetto Vittorio Pisani.: “Ho appreso la notizia del decesso dell’Agente Scelto della Polizia di Stato, Amar Kudin, avvenuto a Roma nelle prime ore di oggi, in occasione di un incidente stradale che ha coinvolto due vetture della Polizia di Stato. Profondamente rattristato, esprimo sentimenti di solidarietà e vicinanza a Lei e a tutto il Corpo, pregandola di far pervenire ai familiari le espressioni della mia commossa partecipazione al loro cordoglio. Agli agenti feriti rivolgo il più sentito augurio di pronta guarigione”.

Arte, a Roma VII edizione di Nuvola Creativa – Festival delle Arti

Arte, a Roma VII edizione di Nuvola Creativa – Festival delle ArtiRoma, 18 nov. (askanews) – Dal 30 novembre al 14 dicembre a Roma si terrà la settimana edizione di Nuvola Creativa – Festival delle Arti, con la direzione artistica a cura di Antonietta Campilongo, presso Villa di Massenzio e il Mausoleo di Romolo. Anche per l’edizione 2024, il Festival riaccende i riflettori su un tema cruciale e attualissimo: il legame tra uomo e natura, affrontato attraverso il sottotitolo “Terra / Riflessioni sul rapporto uomo e ambiente”. Attraverso opere d’arte e letteratura contemporanea, l’appuntamento invita infatti il pubblico a riflettere sulla responsabilità individuale e collettiva verso l’ambiente, stimolando domande e prospettive nuove per un futuro più sostenibile.


L’inquinamento nella storia dell’arte è un racconto visivo che inizia da lontano e continua fino a oggi. Nei dipinti dell’artista inglese Turner, l’effetto “sporco ma bello” è, forse, la prima testimonianza dell’aria inquinata a contatto con l’industrializzazione. Fumo e vapore si vedono bene nel quadro di Umberto Boccioni, Officine a Porta Romana, dove all’orizzonte sono raffigurati comignoli industriali sbuffanti che si immettono nel cielo. L’arte, dunque, riesce ad andare nel profondo, a entrare nelle situazioni a raccontare quello che le parole non sempre riescono a fare. Terra è una rassegna di racconti e di atmosfere, di rimandi e di storie in cui lo sguardo è puntato sull’universo dell’ambiente. Se per Turner, probabilmente, era soltanto una rappresentazione della realtà visiva, non conoscendo pienamente il punto in cui saremmo arrivati, gli artisti di oggi, al contrario, producono con desiderio di denuncia, per manifestare a difesa di un ambiente troppo a lungo violato. Più di trenta gli artisti in mostra: Andrea Ádány, Teresa Bianchi, Giorgio Binda, Maristella Campolunghi, Antonella Catini, Marie Laure Colasson, Cinzia Colombo, Giovanna Colone, Alexander Luigi Di Meglio, Pino de Notariis, Ignazio Fresu, Gruppo Pavlovsky, Stefano Imbratta, Maria Korporal, Antonella Laganà, Marco Mirra, Lucia Nicolai, Giorgio Ortona, Veronika Palkovics, Luciano Pizzuti, Enrico Porcaro, Fabio Romoli, Loredana Salzano, Renzo Sbolci, Valentina Sisto, Villo Steiner, Andrea Sterpa, Krisztina Szabó, Anna Tonelli, Flora Torrisi, Valter Vari, Klara Varhelyi, Tommaso Maurizio Vitale, Mona Zahedi.


Tra le performance in programma, quelle di Artisti Innocenti – Laura De Carolis con Laura Frau, Caterina Priolo, Luca Camuffo, Silvia Pinti – Francesca di Ciaula, Barbara Lalle con Marco Marassi e Martino Pirella – Gabriele Manili e Valeria Danesi – I Poeti Viandanti con: Sandra Cervone, Sara di Mare, Catia Ferrara, Marilina Manzo, Loredana Nugnes, Simona Saletti, Stefania Simeoni con l’azione della Performance degli artisti: Letizia Alessandroni, Eva Brozzetti Stramer, Shanti Monica Bruni, Gaia Casanova, Lucrezia Ciocci, Giulia Decina Dorazio, Marion Nugnes. E, ancora, Eugenia Serafini con Nicolò Giuseppe Brancato e la partecipazione di molte voci poetiche – Silvia Stucky – Villò Steiner. Il progetto, promosso da Roma Capitale – Assessorato alla Cultura, è vincitore dell’Avviso Pubblico biennale “Culture in Movimento 2023 – 2024” curato dal Dipartimento Attività Culturali; con la collaborazione di Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, servizi museali di Zètema Progetto Cultura; con il Patrocinio del Municipio Roma VIII e del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica; organizzazione Associazione Neworld ETS. Ingresso libero e gratuito.