Berkshire Hathaway,+40% utili operativi III trim.a 10,76 mld dollariRoma, 4 nov. (askanews) – Redditività in forte aumento per Berkshire Hathaway, la grande holding diversificata di Warren Buffett, uno dei più noti finanzieri degli Stati Uniti. Gli utili operativi del conglomerato con sede a Omaha – che comprendono i profitti realizzati dalla miriade di attività interamente possedute come assicurazioni, ferrovie e servizi di pubblica utilità – sono stati pari a 10,761 miliardi di dollari lo scorso trimestre. Si tratta di un aumento del 40,6% rispetto ai 7,651 miliardi di dollari guadagnati nello stesso trimestre di un anno fa.
Berkshire deteneva un livello record di liquidità alla fine di settembre – 157,2 miliardi di dollari – superando il massimo di 149,2 miliardi di dollari fissato nel terzo trimestre del 2021. L’”Oracolo di Omaha” – riporta Cnbc – ha approfittato dell’aumento dei rendimenti obbligazionari, acquistando buoni del Tesoro a breve termine con un rendimento di almeno il 5%. Il conglomerato possedeva tali investimenti per un valore di 126,4 miliardi di dollari alla fine del terzo trimestre, rispetto a circa 93 miliardi di dollari alla fine dello scorso anno.
L’attività di riacquisto ha continuato a rallentare mentre le azioni Berkshire hanno raggiunto livelli record durante il trimestre. L’azienda ha speso 1,1 miliardi di dollari per riacquistare azioni, portando il totale di nove mesi a circa 7 miliardi di dollari. Geico, il gioiello della corona dell’impero assicurativo del Berkshire e “figlio prediletto” di Buffett, ha registrato un altro trimestre redditizio con utili di sottoscrizione di 1,1 miliardi di dollari. L’assicuratore auto è nel mezzo di una svolta dopo aver perso quote di mercato a favore del concorrente Progressive.
BNSF, tuttavia, ha registrato un calo degli utili del 15% poiché la divisione ferroviaria è stata alle prese con volumi inferiori e costi più elevati. La società di Buffett ha registrato una significativa perdita di investimenti di 24,1 miliardi di dollari nel terzo trimestre, in gran parte derivante da un calo della sua partecipazione nella grande Apple. Le azioni del produttore di iPhone sono scese dell’11,7% durante il trimestre, ma da allora sono rimbalzate di oltre il 3%.
Come al solito, il CEO di Berkshire Hathaway ha chiesto agli investitori di guardare oltre le fluttuazioni trimestrali del portafoglio azionario di Berkshire. “L’importo dei guadagni/perdite sugli investimenti in un dato trimestre è solitamente privo di significato e fornisce cifre sugli utili (perdite) netti per azione che possono essere estremamente fuorvianti per gli investitori che hanno poca o nessuna conoscenza delle regole contabili”, ha affermato Buffett in una nota. Sebbene Berkshire abbia registrato un aumento considerevole degli utili operativi, il conglomerato ha riconosciuto l’impatto economico negativo della pandemia, nonché i rischi geopolitici e le pressioni inflazionistiche. “In varia misura, le nostre attività operative sono state influenzate dalle azioni del governo e del settore privato volte a mitigare gli effetti economici avversi del virus COVID-19 e delle sue varianti, nonché dallo sviluppo di conflitti geopolitici, interruzioni della catena di approvvigionamento e azioni del governo per rallentare inflazione”, ha detto Buffett. “Gli effetti economici di questi eventi a lungo termine non possono essere ragionevolmente stimati in questo momento”.
Premierato, Schlein: proposta pericolosa, stravolge la CostituzioneRoma, 4 nov. (askanews) – “Che coincidenza che abbiano presentato una riforma costituzionale oggi che dovremmo parlare della manovra, una manovra che tradisce le promesse elettorali che la destra ha fatto e che non investe sui servizi pubblici essenziali come sanità pubblica e scuola pubblica. Una manovra senza futuro, che non parla minimamente dell’emergenza climatica che sta sconvolgendo anche il nostro paese e i nostri territori”. Lo ha detto la segretaria del Pd, Elly Schlein, parlando nel corso di un evento alla Cattolica di Milano.
“In questo contesto – ha affermato – loro mettono fuori una proposta che a nostro avviso è pasticciata, è un tentativo di distrarre l’attenzione dalla mancanza di risposte economiche e sociali in questa manovra, ma non per questo è meno pericolosa. Pericolosa perché? Perché è una proposta di riforma costituzionale che indebolisce il Parlamento, e non ne ha bisogno, anzi. Abbiamo visto in questi anni un abuso della decretazione d’urgenza che comprime molto il ruolo del Parlamento. Questo è un male antico, che non nasce con questo governo, bisogna dire che questo governo ce la sta mettendo tutta per battere ogni record. Già 43 sono stati quest’anno i decreti fatti d’urgenza”. “Dall’altra parte – ha osservato la segretaria del Pd – è una riforma che indebolisce le prerogative del presidente della Repubblica. E noi pensiamo che se c’è un’istituzione che in questi ultimi dieci anni di navigazione difficile per l’Italia ha garantito la stabilità e la credibilità internazionale del Paese è il presidente della Repubblica. Quindi per noi non sono da limitare quelle prerogative. E lo fa, checché ne dicano in conferenza stampa, perché è una riforma che in qualche modo toglie una prerogativa importante che è quella della nomina del presidente del Consiglio, si limita a ratificare l’esito elettorale, ma anche della gestione delle eventuali crisi, così come il potere dello scioglimento delle Camere, che è proprio prerogativa essenziale del presidente della Repubblica”.
Il premierato per Elly Schlein indebolisce il capo dello Stato anche perché “se ci sono due figure che oggi sono entrambe espressioni dell’organo di massima rappresentanza, è dal Parlamento che emerge l’elezione del presidente della Repubblica e del presidente del Consiglio, ma se uno dei due è eletto direttamente è chiaro che questo indebolisce il ruolo e la figura di garanzia” del Quirinale, “che è sempre stato molto importante nel nostro equilibrio costituzionale”. In conclusione, ha osservato la leader democratica, “si può ben dire che è uno stravolgimento della nostra Costituzione e della Repubblica parlamentare. Ci confronteremo con le altre opposizioni ma naturalmente utilizzeremo ogni strumento possibile nella dialettica parlamentare per ostacolare un disegno che pensiamo pericoloso”.
Premierato, Casellati: capo dello Stato mantiene sue prerogativeRoma, 4 nov. (askanews) – “È legittimo, come è ovvio, esprimere critiche sulla riforma, ma io pregherei tutti prima di farlo di leggere il testo con molta attenzione”. Lo ha detto la minstra per le Riforme, Elisabetta Casellati, intervistata stamattina a Radio24.
“Come si fa – ha aggiunto, secondo la trascrizione dell’intervista diffusa dal suo ufficio stampa – a dire che vengono sminuite le prerogative del capo dello Stato quando le mantiene tutte, tali e quali come sono oggi? Nessuno ricorda che il presidente della Repubblica, ad esempio, autorizza la presentazione alle Camere dei disegni di legge di iniziativa governativa, promulga le leggi, indice il referendum popolare e ha il potere di nomina dei ministri e di scioglimento delle Camere? Con la riforma, il capo dello Stato mantiene tutte le prerogative a Costituzione vigente”. Secondo la ministra “la grande novità della riforma è l’elezione diretta del presidente del Consiglio, che però, a differenza di altri ordinamenti, non procede direttamente alla nomina dei Ministri ma li propone al Capo dello Stato che li nomina. In definitiva sono stati toccati solo 4 articoli”, ha sottolineato ancora Casellati.
Arrestata e Bergamo donna accusata di avere ucciso i suoi 2 neonatiRoma, 4 nov. (askanews) – Una donna è stata arrestata e portata in carcere a Bergamo dai carabinieri perché, secondo le accuse, avrebbe ucciso a distanza di un anno i suoi 2 figli neonati. Nei confronti dell’indagata, in particolare, i militari della sezione operativa della compagnia orobica, hanno eseguito eseguita un’ordinanza di custodia cautelare decisa dal giudice delle indagini preliminari. Secondo quanto si spiega in una nota sono stati raccolti gravi indizi di colpevolezza a carico della donna, che avrebbe, sempre secondo le accuse, causato la morte della sua prima figlia il 15 novembre 2021, di soli 4 mesi, e del secondo figlio il 25 ottobre 2022, di appena due mesi di vita.
Addio a Marina Cicogna, la contessa del cinema italianoRoma, 4 nov. (askanews) – Addio a Marina Cicogna. Si è spenta all’età di 89 anni la contessa del cinema italiano. Morta come aveva deciso, nel letto di legno che era di sua madre Annamaria, con le zampe di leone intagliate, spedito dalla casa di Venezia a quella di via di Porta Pinciana 34 a Roma. Accanto a lei la compagna di una vita, Benedetta, che l’ha vegliata costantemente sostenendo il suo ultimo respiro. Nata il 29 maggio 1934 dal conte Cesare Cicogna Mozzoni e dalla contessa Annamaria Volpi di Misurata, nipote del conte Giuseppe Volpi di Misurata, veneziano, che nel ’32 inventò la Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia, la contessa Marina Cicogna ha respirato cinema fin da ragazzina. Con lei scompare definitivamente un mondo nel quale furono protagonisti personaggi come Luchino Visconti, Gianni Agnelli, Maria Callas Aristotele Onassis. Fu legata sentimentalmente ad Alain Delon ed anche all’attrice brasiliana Florinda Bolkan. Sua la firma su film importanti del cinema italiano come “Teorema” di Pier Paolo Pasolini, “Metti, una sera a cena” di Giuseppe Patroni Griffi e “Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto”, che nel ’71 le valse un Oscar che non andò a ritirare a Los Angeles per un’insuperabile paura dell’aereo. Quest’anno è stata premiata con il David di Donatello. Protagonista di un film, “Marina Cicogna. La vita e tutto il resto” di Andrea Bettinetti nel 2021 e di un libro “Ancora spero” (Marsilio, 2023).
Tutto sold our per Tedua in tour con “La Divina Commedia”Milano, 4 nov. (askanews) – Dopo la data zero a Jesolo parte da Firenze La Divina Commedia Tour, il primo tour nei palazzetti di Tedua, un vero e proprio viaggio esperienziale nell’universo e negli scenari de La Divina Commedia (triplo disco di platino), l’album rivelazione del 2023 che da mesi occupa i primi posti delle classifiche.
Prodotto da Live Nation, dopo la data zero a Jesolo lo scorso 28 ottobre, il primo tour di Tedua nei palazzetti lo vedrà esibirsi sulle note de “La Divina Commedia” e i suoi più grandi successi partendo proprio dalla città di Dante Alighieri, a Firenze (il 4 novembre al Mandela Forum), per proseguire poi a Roma (l’8 e il 9 novembre al Palazzo Dello Sport), nella sua Genova (l’11 novembre allo Stadium), a Milano per quattro appuntamenti (il 13 novembre e poi il 4, 5 e 13 dicembre al Mediolanum Forum), a Bologna (l’8 dicembre all’Unipol Arena), a Napoli (il 10 dicembre al Palapartenope) e a Torino (12 dicembre al Pala Alpitour), in ben 12 date interamente sold out, con 105 mila biglietti venduti in totale. Per Tedua è la prima tournée nei palazzetti, con un numero di date che si è quadruplicato rispetto a quelle annunciate inizialmente, che sono state prese d’assalto dai numerosi fan con velocità vertiginosa, ancora prima della pubblicazione dell’album “La Divina Commedia”.
Per il design dello show di Tedua, l’artista ha stretto una fondamentale collaborazione con lo studio Blearred Milano, guidato nella visione creativa dello show designer Jordan Babev e set designer Eleonora Peronetti. L’intento è quello di offrire un’esperienza immersiva basata sull’album “La Divina Commedia”, proponendo un affascinante viaggio visivo attraverso l’Inferno e il Purgatorio. Tedua, oltre ad essere il protagonista, ha avuto un ruolo determinante nell’apporto creativo, collaborando attivamente alla realizzazione dell’intero design dello show. L’elemento centrale dello scenario è la nostra reinterpretazione della celebre “Porta dell’Inferno” di Auguste Rodin, trasformata nella visionaria “Porta dell’Inferno di Tedua”. In collaborazione con Eleonora Peronetti, rinomata set designer e scenografa nonché docente alla NABA, lo studio Blearred Milano ha portato alla vita questa audace visione. Al centro di questa porta si trova un avanguardistico schermo LED, simbolo di un connubio perfetto tra mondo reale e digitale.
Il palcoscenico, con le sue intricate formazioni rocciose, evoca l’ambiente infernale descritto da Dante, offrendo a Tedua e ai suoi musicisti solide piattaforme su cui esibirsi, arricchendo la performance con dinamismo e profondità. Durante lo show, una densa nebbia avvolge il palco, filtrando tra le rocce e conferendo un’atmosfera surreale e coinvolgente. Oltre all’impeccabile direzione artistica, uno degli aspetti salienti dello show è la programmazione delle luci, curata magistralmente da Matteo Moro. L’illuminazione gioca con ombre e luci, rivelando e celando elementi scenici in maniera teatrale, arricchendo ogni momento con dinamicità ed emozione. Effetti speciali aggiuntivi accentuano l’atmosfera infernale e purificatrice dei diversi atti dello spettacolo.
La creatività dello show trae ispirazione anche dallo stile pittorico di Alberto Burri. Caratterizzato da un’arte materica e informale, Burri ha influenzato la realizzazione delle formazioni rocciose e della porta, unendo ruvidità ed eleganza. Marco Giacobbe e Davide Spazzadeschi, talentuosi content producer milanesi, hanno completato l’opera con contenuti video astratti, caratterizzati da un particolare trattamento pittorico digitale. Questi “quadri dipinti digitalmente in movimento” uniscono l’essenza classica della pittura con la dinamicità del digitale, fondendo classico e contemporaneo in una sinergia visiva unica. Il tour italiano di Tedua non è semplicemente un concerto, ma una vera e propria esperienza sensoriale. Grazie alla collaborazione con Blearred Milano, Jordan Babev, Eleonora Peronetti, Marco Giacobbe Davide Spazzadeschi e con l’illuminazione di Matteo Moro, il pubblico è trasportato in un universo dove la musica si fonde con l’arte, in un dialogo perfetto tra antico e moderno.
Al via domani il Festival del cinema spagnolo e latinoamericanoRoma, 4 nov. (askanews) – Da domani a Roma al cinema Barberini programma ricco di anteprime in prossima uscita, tra cui gli spagnoli “20.000 especies de abejas” vincitore dell’Orso D’argento alla Berlinale per la miglior interpretazione femminile e “Upon Entry” con Bruna Cusì; l’argentino “Trenque Lauquen” di Laura Citarella; i messicani “Totem”, di Lila Avilés e “Zapatos rojos” di Carlos Eichelmann Kaiser. Ampio spazio al cinema inedito, alle opere prime e seconde e ai classici di culto. Il Premio IILA-Cinema con i talenti latinoamericani. Omaggio al cinema di Carlos Saura. Assieme a Roma il Festival tocca Matera, Padova, Genova, Sassari, Cagliari, Bergamo, Trevignano Romano e Bolzano.
Da domani al 12 novembre 2023, Roma si prepara a brindare con il 16º Festival del cinema spagnolo e latinoamericano, e questa volta è al Cinema Barberini. Diretto da Iris Martin-Peralta e Federico Sartori, il Festival offre un’ampia rosa di film che guarda a tutte le espressioni e tendenze cinematografiche del cinema iberoamericano sia recente che classico. Un occhio di particolare riguardo è riservato ai nuovi talenti, alle opere prime e seconde, ai film diretti da registe donne, e a quelli che trattano tematiche sociali di stringente attualità. Il Festival prevede un concorso internazionale di lungometraggi delle due sezioni de La Nueva Ola, che competono per il Premio del Pubblico. La sezione La Nueva Ola del cine español presenta le migliori novità del cinema spagnolo. Tra queste, 20.000 especies de abejas, opera prima di Estíbaliz Urrezola, film inaugurale del festival (5 novembre ore 20) e anteprima dell’uscita in sala (I Wonder) a partire dal14 dicembre 2023. Il film, Orso d’Argento a Sofia Otero per la Miglior interprete femminile all’ultima Berlinale, tratta in modo profondo e delicato la disforia di genere. “Da grande diventerò come papà? Non voglio!” dice singhiozzando Aitor, 8 anni, che non accetta il suo nome e si rifiuta di tagliare i capelli. La madre gli risponde che potrà diventare quello che vuole, ma non tutti in famiglia sono della stessa opinione. Il flamenco è al centro di La Singla di Paloma Zapata, affascinante documentario che racconta la vita di Antoñita Singla, la grande ballerina non udente di flamenco che dalle baracche di Barcellona arrivò negli anni settanta a esibirsi all’Olympia di Parigi. L’evento speciale (8 novembre ore 19:45) sarà accompagnato dalla regista e da uno spettacolo di danza flamenco dopo la proiezione.
Premiere italiana assoluta è l’imperdibile Upon Entry di Alejandro Rojas e Juan Sebastián Vázquez che sarà distriuito da Exit Media dal 1° febbraio 2024. Il film narra la storia di una coppia che decide di trasferirsi negli Stati Uniti con il sogno di una nuova vita. Ma all’area immigrazione dell’aeroporto di New York qualcosa non va: i due sono costretti a subire un interrogatorio che metterà in discussione la loro stessa relazione. Avvincente thriller psicologico che denuncia l’abuso di potere e l’insensatezza di una certa burocrazia. Per la presentazione (Giovedì 9 novembre ore 21:30) saranno a Roma i due registi e l’attrice protagonista Bruna Cusí. Altro film in concorso, altra opera prima diretta da una giovane regista è Cinco lobitos, di Alauda Ruiz de Azúa. Il film, Premio Goya come Miglior esordio alla regia, racconta di Amaia, da poco diventata madre, si ritrova impreparata a gestire la maternità. Quando il suo compagno deve partire per diverse settimane a causa del lavoro, decide di tornare dai suoi, in un villaggio costiero dei Paesi Baschi, per farsi aiutare con il piccolo. Il ritorno al nido non è però così semplice. Nel ritrovato rapporto con i genitori Amaia si vedrà obbligata a crescere: diventare adulti è fare i conti con la vita che ci è toccata.
La sezione La Nueva Ola Latinoamericana presenta le ultime novità del cinema d’oltreoceano e, tra queste, varie anteprime: il costaricano Tengo sueños eléctricos di Valentina Maurel, dramma di formazione che narra la storia di Eva, un’adolescente che non accetta la separazione dei genitori e prende decisamente le parti del padre, un uomo dolce ma brusco, costretto a saltare dalla casa di un amico all’altra non sapendo più dove stare. Eva imparerà a conoscerlo e piano piano a capire chi è quell’uomo a tratti affascinante, ma a volte spaventoso. Il film ha trionfato a Locarno 2022: Miglior film e Miglior attori protagonisti (Reinaldo Amien Gutiérrez, Daniela Marín Navarro). L’attrice sarà presente al cinema Palma di Trevignano (sabato 18 novembre) per presentare il film. Totem, opera seconda dalle messicana Lila Avilés che sarà prossimamente in sala con Officine Ubu, è un affresco corale che inquadra una giornata speciale di una famiglia estesa. Grazie al punto di vista della piccola protagonista Sol (la magnifica esordiente Naima Senties), il film adotta l’approccio innocente alle complessità della vita che, filtrata dallo sguardo infantile, ritorna alla sua dimensione giocosa, caoticamente vibrante e straordinariamente magica.
Nel suo film d’esordio Zapatos rojos, Carlos Eichelmann Kaiser costruisce una riflessione crepuscolare sulla penitenza e la violenza di genere. Protagonista è Don Tacho vive in un luogo sperduto tra le montagne messicane, coltivando un appezzamento cui ha dedicato la propria vita. La calma routine viene però sconvolta da una tragica notizia: a Città del Messico è stato rinvenuto il cadavere di sua figlia. Non la vedeva nè sentiva da lungo tempo. Don Tacho sente allora la necessità di partire per la megalopoli, per dare un senso alla colpa che sente crescergli nel cuore. In città si imbatte in una ragazza che lo vede come una preda facile da truffare. Ma tra i due nasce una sottile complicità. Entrambi hanno anime in cerca di redenzione. Tra gli altri titoli TrenqueLauquen film cult di Laura Citarella presentato alla Mostra di Venezia 2022, che dal 16 novembre sarà in distribuzione in Italia grazie a EXIT media. Il film definito da molti un capolavoro, ode al cinema d’autore, è un gioco di scatole cinesi in stile Bolaño in cui il mistero che avvolge la protagonista trasforma il film in un romanzo visivo in cui perdersi, un inno alla ricerca della libertà. Arrichisce la sezione il documentario Virgilio di Alfred Oliveri, biopic che svela l’arte del peruviano Virgilio Martínez. Lo chef, considerato attualmente il migliore al mondo, ha dato vita a Mater Iniciativa, un ambizioso progetto per mappare la biodiversità peruviana. Il menu che propone nel suo ristorante Central a Lima è un vero e proprio viaggio attraverso le diverse altitudini del Paese, con piatti che vanno dai 20 metri sotto il livello del mare fino ai 4.100 metri sopra. Virgilio Martínez è molto più di uno chef, la sua storia è la storia di un rivoluzionario. Tra i film della sezione Perlas, fuori concorso, evento speciale con l’intenso As bestas del madrileno Rodrigo Sorogoyen. La sceneggiatrice Isabel Peña interverrà in video (8 novembre alle ore 22) per parlare del film trionfatore agli ultimi Premi Goya: ben 9 statuette, tra cui Miglior film, Miglior regista, Miglior attore protagonista a Denis Ménochet o Miglior sceneggiatura ad Isabel Peña e Rodrigo Sorogoyen. As bestas ha anche vinto tra gli altri il premio Cesar (gli oscar francesi) come Miglior film straniero, e il Premio del Pubblico al Festival di San Sebastián. Sempre per la sezione Perlas la prima incursione nel genere western di Pedro Almodóvar: Extraña forma de vida che trasforma il western classico hollywoodiano in un melodramma dove i dialoghi contano più dei silenzi e delle sparatorie, gioca con i codici del genere, preme sul pedale del revenge movie per poi soffermarsi sulla relazione queer che fa da motore alla storia. Per la sezione Clásicos, il Festival propone Él di Luis Buñuel, nel 70° anniversario del film, che preso a esempio da Jacques Lacan come caso clinico di sindrome paranoica, fu uno dei più clamorosi insuccessi del genio spagnolo. Il rinomato critico Miguel Marías scrisse: “Considerato da molti il migliore tra i capolavori di Buñuel insieme a Estasi di un delitto e a L’angelo sterminatore, Él contiene alcune immagini che spingono a chiedersi se Hitchcock l’avesse visto prima e lo ricordasse quando girò La donna che visse due volte cinque anni dopo.” Martedì 7 novembre alle ore 20:30, sarà di scena il Premio IILA-Cinema che presenta i film vincitori del bando rivolto a giovani cineasti latinoamericani, alla presenza della giuria, presieduta da Caterina D’Amico. I due registi vincitori rispettivamente nelle categorie Finzione, l’argentino “La crecida” di Ezequiel Erriquz, e Documentario, il messicano “Mamà” di Xun Sero -appartenente alla comunità maya tzotzil-, saranno in sala per presentare i propri film. L’Omaggio del festival quest’anno è dedicato a Carlos Saura. Venerdì 10 novembre alle ore 21:30 saranno a Roma due dei figli più legati al cinema, Anna Saura(produttrice delle ultime opere del maestro) e Antonio Saura Medrano (Direttore di Latido, la prestigiosa Sales agency internazionale) per le proiezioni di Las paredes hablan in anteprima italiana, corredato dal recente cortometraggio Rosa Rosae. La Guerra Civil. L’omaggio prevede anche la proiezione di uno dei suoi primi lavori, La caza, Orso d’Argento alla Berlinale. Il Festival del cinema spagnolo e latinoamericano è un evento ideato, prodotto e organizzato da EXIT media e riceve il sostegno dell’Ufficio culturale dell’Ambasciata di Spagna in Italia, Direzione Generale Cinema e Audiovisivo (Ministero di Cultura), Acción Cultural Española, Regione Lazio, IILA – Instituto Italo-Latinoamericano, Ufficio del turismo spagnolo, Instituto Cervantes di Roma, la Real Accademia di Spagna a Roma, e le ambasciate di Perú, Argentina, Bolivia, Costa Rica, Messico. Media partner: Radio Rai3. Assieme all’edizione romana, il Festival farà tappa a Matera (Cinema Il Piccolo 1-30 novembre), Padova (Cinema Lux, 6 novembre-4 dicembre), Genova (Cineclub Nickeoloden, 9-12 novembre), Sassari (Cityplex Moderno, 14 novembre-12 dicembre), Cagliari (Cinema Odissea, 15 novembre-13 dicembre), Bergamo (Cinema Conca verde, 15 novembre-20 dicembre), Trevignano Romano (Cinema Palma, 17-19 novembre), e per la prima volta a Bolzano (Filmclub, 4-6 dicembre). Tutti i film sono proiettati in versione originale sottotitolata in italiano. Su MyMoviesOne, dal 3 al 12 novembre, il Festival lancia il proprio canale LA NUEVA OLA con alcuni dei titoli di questa edizione e dando l’opportunità di rivivere le edizioni precedenti del Festival.
Governo, Meloni: leggo di liti inventate fra me e gli alleatiRoma, 4 nov. (askanews) – “Io non sento affatto la dimensione dell’assedio. È il racconto che si fa di me. So che ci sono nemici disposti a fare qualunque cosa pur di buttarmi giù. Ma non mi spaventano. Come ho detto all’inizio del mio mandato, non sono ricattabile. Ma capisco che per alcuni gruppi di potere che hanno controllato a lungo l’Italia questo sia un problema”. Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, a Bruno Vespa per il libro “Il rancore e la speranza” in uscita l’8 novembre per Mondadori/ Rai Libri.
“Quello che mi stupisce – ha aggiunto, secondo la sintesi dell’intervista diffusa alla stampa – è la totale invenzione di liti con i miei alleati di governo. Ho letto miei virgolettati in cui insulto Salvini che non solo non sono stati mai pronunciati, ma nemmeno pensati. Quando leggo pezzi di rassegna stampa con Matteo e con Antonio Tajani, restiamo basiti. Capisco che alcuni giornali vogliono mandarci a casa: legittimo, ci mancherebbe. Quello che non è accettabile ed è estraneo a qualunque deontologia è mettere tra virgolette cose mai dette né pensate”. Niente Meloni nel bunker, dunque?, chiede Vespa. “Ma figuriamoci. Per dimostrare quanto sia profondo il mio nervosismo, dicono: si confida con la sorella Arianna… Ha capito che grande notizia… Sa qual è la verità? Sono degli inguaribili misogini. Tentano di accreditare la tesi che la testa di una donna non può reggere di fronte alla pressione. Come quei legislatori che, fino a qualche decennio fa, ritenevano che le donne non potessero fare il magistrato perché, quando hanno il ciclo, non ragionano bene”, ha detto ancora la premier.
Meloni: mai rimpasto, finire legislatura con lo stesso GovernoRoma, 4 nov. (askanews) – Le viene voglia ogni tanto di fare un rimpasto? “Mai. Voglio battere un altro record: finire la legislatura con lo stesso governo con cui l’ho iniziata. Sarebbe la prima volta nella storia repubblicana”. Questo è un frammento dell’intervista alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, realizzata da Bruno Vespa per il libro “Il rancore e la speranza” in uscita l’8 novembre per Mondadori/ Rai Libri.
“Berlusconi – si legge nell’anticipazione diffusa dal giornalista e conduttore Rai – è stato a palazzo Chigi cinque anni, ma con due governi diversi. Realizzare una visione richiede del tempo. E io sono fiera di avere il tempo necessario”, ha aggiunto Meloni.
Atletica, alla Maratona di New York 2.300 italiani al viaRoma, 4 nov. (askanews) – New York si prepara ad accogliere i runner che quest’anno prenderanno parte alla 52esima edizione della New York Marathon, la più celebre e da sempre la più amata dagli italiani. Quest’anno gli italiani iscritti sono 2.368, in leggera crescita rispetto al 2022 quando erano stati 2.222. Tanti, tantissimi runner se si pensa che sono molti di più di quanti normalmente si iscrivono alla maggior parte delle maratone italiane. Ma non tanti quanti erano i nostri connazionali presenti negli ultimi 20 anni, prima che la crisi e il Covid ne riducessero le richieste.
Come di consueto quello della Grande Mela si conferma un evento che supera i confini dello sport e conta più di 50 mila partecipanti. Start dal ponte di Verrazzano, che collega Staten Island e Brooklyn, e arrivo nella splendida cornice del Central Park a Manhattan dopo aver toccato anche Queens e Bronx attraversando i cinque distretti della città. Il via alle 14.40 (ora italiana) per la gara élite femminile, con gli uomini e il primo gruppo di partenza alle 15.05. Quattro atleti si presentano con un personale inferiore a 2h06 nel cast guidato dagli etiopi Tamirat Tola, campione mondiale nel 2022 che viene da un ritiro alla rassegna iridata di Budapest dopo aver lottato per le medaglie, e Shura Kitata, già due volte secondo a New York (2018 e 2022). Tra i più accreditati anche l’olandese argento a cinque cerchi Abdi Nageeye e il canadese Cam Levins, oltre all’israeliano Maru Teferi, vicecampione del mondo, e al keniano Albert Korir che si è aggiudicato il successo due anni fa nella Grande Mela.
Al femminile è annunciata una sfida stellare: dall’ex primatista mondiale Brigid Kosgei (2h14:04) alla campionessa olimpica Peres Jepchirchir (2h17:16), dall’altra keniana Hellen Obiri che ha trionfato in primavera a Boston (2h21:38) fino all’etiope Letesenbet Gidey, miglior debuttante della storia con 2h16:49 a Valencia l’anno scorso, senza dimenticare la keniana Sharon Lokedi, vincitrice nell’ultima edizione. Tra i top runners l’italiano Iliass Aouani, da quest’anno recordman nazionale con il tempo di 2h07:16 stabilito a Barcellona nel mese di marzo. È la quarta uscita nei 42,195 chilometri del 28enne milanese che proprio sulle strade del capoluogo lombardo, nella passata stagione, aveva realizzato il miglior esordio di sempre per un azzurro con 2h08:34 prima di chiudere diciannovesimo, frenato dai crampi, agli Europei di Monaco.