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Calcio, il Verona crolla: il Monza passa 3-1

Calcio, il Verona crolla: il Monza passa 3-1Roma, 5 nov. (askanews) – Il Monza passa 3-1 a Verona nel lunch match dell’undicesima giornata di serie A e fa un bel salto in classifica. Doppietta di Colombo al 412′ ed al 73′. Poi la terza rete di Caldirola all’84’. Per il Verona accorcia Folorunsho all’86’. Primo tempo giocato a buon ritmo, con il Verona che viene da una striscia di 8 partite senza vittorie che sembra iniziare con un buon piglio. Lentamente però è il Monza a imporre il proprio gioco, rendendosi pericoloso con Colombo (tiro deviato in corner), Pablo Marì (palo sugli sviluppi del corner precedente), Gagliardini (girata di testa, tutto solo, di poco fuori) e Colpani (azione personale superando anche il portiere ma con palla calciata sull’esterno della rete). Il Verona risponde solo con una traversa di Duda, tiro immediato dopo una palla rubata al limite dell’area. Così, poco prima dell’intervallo, il Monza parte in contropiede: Colpani serve Colombo che fa 1-0. Dalla mezz’ora, Hellas senza Dawidowicz, che ha chiesto il cambio per un infortunio muscolare. Nella ripresa il raddoppio al 73′ di Colombo: L’attaccante del Monza si prepara il tiro avvicinandosi all’area, accentrandosi e poi scarica un grandissimo sinistro in porta, per la felicità di Galliani in tribuna. Il 3-0 porta la firma di Caldirola all’84’ su colpo di testa. Accorcia Folorunsho, su assist di Ngonge da sinistra: il suo tiro viene deviato da Pablo Marì.

L’allarme di Confindustria: la liquidità delle imprese è a rischio

L’allarme di Confindustria: la liquidità delle imprese è a rischioRoma, 5 nov. (askanews) – Le imprese italiane, in particolare quelle manifatturiere, non hanno oggi risorse liquide in eccesso, facilmente utilizzabili per finanziare il circolante e gli investimenti. Il rapido e consistente aumento del costo dei prestiti ha spinto le imprese a utilizzare le disponibilità che avevano, cresciute molto durante la pandemia e fino all’inizio dello scorso anno. Questa “normalizzazione” fin troppo rapida della liquidità potrebbe presto diventare scarsità e mettere in difficoltà molte aziende. E’ l’allarme lanciato di Confindustria nell’ultimo rapporto di previsione sull’economia italiana.

I depositi delle imprese italiane, che in tempi normali mostrano un trend in continua crescita, negli ultimi mesi – rileva il Centro Studi di Confindustria – sono diminuiti molto rapidamente: -8,4% dal picco di luglio 2022 ad agosto 2023, pari a -36 miliardi di euro; -6,1% da dicembre 2022. La variazione nello stock di depositi tra il 2020 e il 2023 è la maggiore registrata dal 1999: prima un ampio aumento, poi il crollo; a confronto, il calo registrato nel 2011 è stato di proporzioni marginali. Il trend crescente dei depositi è stato piuttosto stabile nel 2012-2019 e, prima, nel 1999-2008, periodi piuttosto lunghi tanto da costituire la “normalità”. È stato interrotto solo da shock estremi, quali la crisi del 2009 e 2011 e, di recente, il Covid e lo shock energetico nel 2020 e 2022. Il ritmo di espansione è stato del +7,5% in media all’anno nel 2012-2019.

Le imprese, in tempi normali, tengono un ammontare di risorse liquide (ovvero, depositi in banca) il più possibile adeguato a far fronte al flusso continuo di pagamenti per evitare crisi di cash flow. In un’economia in espansione, questo quantitativo – osserva il Csc – è tipicamente crescente e, se ben calibrato, dovrebbe risultare circa costante in rapporto alle crescenti esigenze operative. I motivi del trend di crescita dei depositi, in tempi normali, sono legati alla crescita dell’attività e dei prezzi/costi: aumento dei prezzi delle merci per il magazzino, maggiori costi dei servizi per le imprese, aumento dei salari da pagare, crescita dei volumi di attività e della forza lavoro. Per questo, la dinamica dei depositi può essere approssimata dalla dinamica del Pil nominale del paese.

In tempi anomali, come il periodo 2020-2023, le cose si complicano e la gestione della liquidità finisce per dipendere anche da altri fattori. Nel 2020, il timore di chiusure e, in generale, di mancati incassi, a fronte di pagamenti da onorare, ha condotto alla forte crescita dei depositi, per accumulazione prudenziale, sostenuta anche dalle misure adottate dal Governo. Nel 2022, l’alta inflazione ha accresciuto le risorse liquide (nominali) necessarie per l’attività corrente. Anche per questo preoccupa il calo dei depositi nel 2023, visto che l’inflazione è ancora elevata. La frenata dell’economia reale nel 2023, invece, può contribuire ad attenuare il fabbisogno di liquidità. Una possibile lettura delle dinamiche recenti è che nel 2023 le imprese italiane stiano usando il “fieno messo in cascina” nel 2020, che era risultato, ex post, eccessivamente ampio. Ma il punto è: “nella situazione attuale, questo fieno è ancora sufficiente o è già diventato scarso? E che succederà nei prossimi mesi, che si preannunciano ancora difficili per l’economia italiana?”, si chiede Confindustria.

Tali interrogativi “equivalgono a chiederci se, nella prima parte del 2023, siamo già scesi sotto il trend dei tempi ‘normali’, quello pre-pandemia, ovvero se siamo ancora sopra, e quindi la liquidità disponibile è ancora sufficiente”. Il trend è stato stimato con il metodo Hp (filtro di Hodrick-Prescott), sul periodo 2012-2019, ed è poi stato costruito un sentiero “controfattuale” per il periodo anomalo 2020- 2023, cioè la dinamica attesa se anche questi anni fossero stati normali, proiettando in avanti la variazione a 12 mesi mediamente registrata dai dati di trend precedente. Da queste stime risulta che nel 2020-2021 la liquidità era ampiamente superiore al normale, mentre con la profonda flessione, registrata a partire dall’estate 2022, siamo tornati, ad agosto 2023, esattamente sulla traiettoria pre-pandemia (solo +0,6 miliardi sopra il trend). Quindi, “se la dinamica recente al ribasso dovesse proseguire, nei prossimi mesi i depositi scenderebbero sotto i valori normali. Evidenziando, a quel punto, una scarsità di risorse liquide per le imprese italiane, che ne frenerebbe l’attività produttiva”.

Dal 4 gennaio in sala “Wonder White Bird”, lo spinoff di Wonder

Dal 4 gennaio in sala “Wonder White Bird”, lo spinoff di WonderRoma, 5 nov. (askanews) – La magia di Wonder – il celebre libro poi divenuto film che ha dato vita al movimento “Choose Kind”, letteralmente, “Scegli la gentilezza” – torna con un nuovo capitolo tratto dalla graphic novel di R. J. Palacio: “Wonder – White Bird”, al cinema dal 4 gennaio distribuito da Notorious Pictures in collaborazione con Medusa Film.

Il film, diretto dall’acclamato regista di “Neverland” e “Non così vicino” Marc Forster e interpretato da Ariella Glaser, Orlando Schwerdt, Bryce Gheisar, Gillian Anderson ed Helen Mirren, è lo spin-off del film campione d’incassi “Wonder” (Stephen Chbosky, 2017). Se nel film di Stephen Chbosky veniva raccontata la coinvolgente storia di August Pullman, detto Auggie che, nato con una rara malattia, si trovava ad affrontare il mondo della scuola per la prima volta, riuscendo a trovare il suo posto nel mondo e nel cuore dei compagni di scuola grazie alla sua travolgente gentilezza, in “Wonder – White Bird” ci si concentra sul bullo Julian. Dopo essere stato espulso dalla sua vecchia scuola per come aveva trattato Auggie, Julian – interpretato dal giovane talento Bryce Gheisar – cerca con fatica di ambientarsi nel nuovo istituto. Vedendolo in difficoltà, sua nonna Sara (Helen Mirren) decide di raccontargli la dolorosa storia della sua infanzia. Di come lei, giovane ragazza ebrea (interpretata da Ariella Glaser) nella Francia occupata dai nazisti, fu nascosta e protetta da un compagno di classe, Julien (Orlando Schwerdt). Di come la sensibilità e il coraggio di questo ragazzo le abbiano salvato la vita. Ma, soprattutto, di quanto può essere forte il potere della gentilezza, tale da cambiare il mondo.

Una storia sul modo in cui, anche nelle circostanze più drammatiche, l’empatia per gli altri possa davvero fare la differenza nel mondo.

Al via oggi il Festival del cinema spagnolo e latinoamericano

Al via oggi il Festival del cinema spagnolo e latinoamericanoRoma, 5 nov. (askanews) – Da oggi a Roma al cinema Barberini programma ricco di anteprime in prossima uscita, tra cui gli spagnoli ‘20.000 especies de abejas’ vincitore dell’Orso D’argento alla Berlinale per la miglior interpretazione femminile e ‘Upon Entry’ con Bruna Cusì; l’argentino ‘Trenque Lauquen’ di Laura Citarella; i messicani ‘Totem’, di Lila Avilés e ‘Zapatos rojos’ di Carlos Eichelmann Kaiser. Ampio spazio al cinema inedito, alle opere prime e seconde e ai classici di culto. Il Premio IILA-Cinema con i talenti latinoamericani. Omaggio al cinema di Carlos Saura. Assieme a Roma il Festival tocca Matera, Padova, Genova, Sassari, Cagliari, Bergamo, Trevignano Romano e Bolzano.

Da oggi al 12 novembre 2023, Roma si prepara a brindare con il 16º Festival del cinema spagnolo e latinoamericano, e questa volta è al Cinema Barberini. Diretto da Iris Martin-Peralta e Federico Sartori, il Festival offre un’ampia rosa di film che guarda a tutte le espressioni e tendenze cinematografiche del cinema iberoamericano sia recente che classico. Un occhio di particolare riguardo è riservato ai nuovi talenti, alle opere prime e seconde, ai film diretti da registe donne, e a quelli che trattano tematiche sociali di stringente attualità. Il Festival prevede un concorso internazionale di lungometraggi delle due sezioni de La Nueva Ola, che competono per il Premio del Pubblico. La sezione La Nueva Ola del cine español presenta le migliori novità del cinema spagnolo. Tra queste, 20.000 especies de abejas, opera prima di Estíbaliz Urrezola, film inaugurale del festival (5 novembre ore 20) e anteprima dell’uscita in sala (I Wonder) a partire dal14 dicembre 2023. Il film, Orso d’Argento a Sofia Otero per la Miglior interprete femminile all’ultima Berlinale, tratta in modo profondo e delicato la disforia di genere. ‘Da grande diventerò come papà? Non voglio!’ dice singhiozzando Aitor, 8 anni, che non accetta il suo nome e si rifiuta di tagliare i capelli. La madre gli risponde che potrà diventare quello che vuole, ma non tutti in famiglia sono della stessa opinione. Il flamenco è al centro di La Singla di Paloma Zapata, affascinante documentario che racconta la vita di Antoñita Singla, la grande ballerina non udente di flamenco che dalle baracche di Barcellona arrivò negli anni settanta a esibirsi all’Olympia di Parigi. L’evento speciale (8 novembre ore 19:45) sarà accompagnato dalla regista e da uno spettacolo di danza flamenco dopo la proiezione.

Premiere italiana assoluta è l’imperdibile Upon Entry di Alejandro Rojas e Juan Sebastißn Vßzquez che sarà distriuito da Exit Media dal 1° febbraio 2024. Il film narra la storia di una coppia che decide di trasferirsi negli Stati Uniti con il sogno di una nuova vita. Ma all’area immigrazione dell’aeroporto di New York qualcosa non va: i due sono costretti a subire un interrogatorio che metterà in discussione la loro stessa relazione. Avvincente thriller psicologico che denuncia l’abuso di potere e l’insensatezza di una certa burocrazia. Per la presentazione (Giovedì 9 novembre ore 21:30) saranno a Roma i due registi e l’attrice protagonista Bruna Cusí. Altro film in concorso, altra opera prima diretta da una giovane regista è Cinco lobitos, di Alauda Ruiz de Azúa. Il film, Premio Goya come Miglior esordio alla regia, racconta di Amaia, da poco diventata madre, si ritrova impreparata a gestire la maternità. Quando il suo compagno deve partire per diverse settimane a causa del lavoro, decide di tornare dai suoi, in un villaggio costiero dei Paesi Baschi, per farsi aiutare con il piccolo. Il ritorno al nido non è però così semplice. Nel ritrovato rapporto con i genitori Amaia si vedrà obbligata a crescere: diventare adulti è fare i conti con la vita che ci è toccata.

La sezione La Nueva Ola Latinoamericana presenta le ultime novità del cinema d’oltreoceano e, tra queste, varie anteprime: il costaricano Tengo sueños eléctricos di Valentina Maurel, dramma di formazione che narra la storia di Eva, un’adolescente che non accetta la separazione dei genitori e prende decisamente le parti del padre, un uomo dolce ma brusco, costretto a saltare dalla casa di un amico all’altra non sapendo più dove stare. Eva imparerà a conoscerlo e piano piano a capire chi è quell’uomo a tratti affascinante, ma a volte spaventoso. Il film ha trionfato a Locarno 2022: Miglior film e Miglior attori protagonisti (Reinaldo Amien Gutiérrez, Daniela Marín Navarro). L’attrice sarà presente al cinema Palma di Trevignano (sabato 18 novembre) per presentare il film. Totem, opera seconda dalle messicana Lila Avilés che sarà prossimamente in sala con Officine Ubu, è un affresco corale che inquadra una giornata speciale di una famiglia estesa. Grazie al punto di vista della piccola protagonista Sol (la magnifica esordiente Naima Senties), il film adotta l’approccio innocente alle complessità della vita che, filtrata dallo sguardo infantile, ritorna alla sua dimensione giocosa, caoticamente vibrante e straordinariamente magica.

Nel suo film d’esordio Zapatos rojos, Carlos Eichelmann Kaiser costruisce una riflessione crepuscolare sulla penitenza e la violenza di genere. Protagonista è Don Tacho vive in un luogo sperduto tra le montagne messicane, coltivando un appezzamento cui ha dedicato la propria vita. La calma routine viene però sconvolta da una tragica notizia: a Città del Messico è stato rinvenuto il cadavere di sua figlia. Non la vedeva nè sentiva da lungo tempo. Don Tacho sente allora la necessità di partire per la megalopoli, per dare un senso alla colpa che sente crescergli nel cuore. In città si imbatte in una ragazza che lo vede come una preda facile da truffare. Ma tra i due nasce una sottile complicità. Entrambi hanno anime in cerca di redenzione. Tra gli altri titoli TrenqueLauquen film cult di Laura Citarella presentato alla Mostra di Venezia 2022, che dal 16 novembre sarà in distribuzione in Italia grazie a EXIT media. Il film definito da molti un capolavoro, ode al cinema d’autore, è un gioco di scatole cinesi in stile Bolaño in cui il mistero che avvolge la protagonista trasforma il film in un romanzo visivo in cui perdersi, un inno alla ricerca della libertà. Arrichisce la sezione il documentario Virgilio di Alfred Oliveri, biopic che svela l’arte del peruviano Virgilio Martínez. Lo chef, considerato attualmente il migliore al mondo, ha dato vita a Mater Iniciativa, un ambizioso progetto per mappare la biodiversità peruviana. Il menu che propone nel suo ristorante Central a Lima è un vero e proprio viaggio attraverso le diverse altitudini del Paese, con piatti che vanno dai 20 metri sotto il livello del mare fino ai 4.100 metri sopra. Virgilio Martínez è molto più di uno chef, la sua storia è la storia di un rivoluzionario. Tra i film della sezione Perlas, fuori concorso, evento speciale con l’intenso As bestas del madrileno Rodrigo Sorogoyen. La sceneggiatrice Isabel Peña interverrà in video (8 novembre alle ore 22) per parlare del film trionfatore agli ultimi Premi Goya: ben 9 statuette, tra cui Miglior film, Miglior regista, Miglior attore protagonista a Denis Ménochet o Miglior sceneggiatura ad Isabel Peña e Rodrigo Sorogoyen. As bestas ha anche vinto tra gli altri il premio Cesar (gli oscar francesi) come Miglior film straniero, e il Premio del Pubblico al Festival di San Sebastißn. Sempre per la sezione Perlas la prima incursione nel genere western di Pedro Almodóvar: Extraña forma de vida che trasforma il western classico hollywoodiano in un melodramma dove i dialoghi contano più dei silenzi e delle sparatorie, gioca con i codici del genere, preme sul pedale del revenge movie per poi soffermarsi sulla relazione queer che fa da motore alla storia. Per la sezione Clasicos, il Festival propone Él di Luis Buñuel, nel 70° anniversario del film, che preso a esempio da Jacques Lacan come caso clinico di sindrome paranoica, fu uno dei più clamorosi insuccessi del genio spagnolo. Il rinomato critico Miguel Marías scrisse: ‘Considerato da molti il migliore tra i capolavori di Buñuel insieme a Estasi di un delitto e a L’angelo sterminatore, Él contiene alcune immagini che spingono a chiedersi se Hitchcock l’avesse visto prima e lo ricordasse quando girò La donna che visse due volte cinque anni dopo.’ Martedì 7 novembre alle ore 20:30, sarà di scena il Premio IILA-Cinema che presenta i film vincitori del bando rivolto a giovani cineasti latinoamericani, alla presenza della giuria, presieduta da Caterina D’Amico. I due registi vincitori rispettivamente nelle categorie Finzione, l’argentino ‘La crecida’ di Ezequiel Erriquz, e Documentario, il messicano ‘Mamà’ di Xun Sero -appartenente alla comunità maya tzotzil-, saranno in sala per presentare i propri film. L’Omaggio del festival quest’anno è dedicato a Carlos Saura. Venerdì 10 novembre alle ore 21:30 saranno a Roma due dei figli più legati al cinema, Anna Saura(produttrice delle ultime opere del maestro) e Antonio Saura Medrano (Direttore di Latido, la prestigiosa Sales agency internazionale) per le proiezioni di Las paredes hablan in anteprima italiana, corredato dal recente cortometraggio Rosa Rosae. La Guerra Civil. L’omaggio prevede anche la proiezione di uno dei suoi primi lavori, La caza, Orso d’Argento alla Berlinale. Il Festival del cinema spagnolo e latinoamericano è un evento ideato, prodotto e organizzato da EXIT media e riceve il sostegno dell’Ufficio culturale dell’Ambasciata di Spagna in Italia, Direzione Generale Cinema e Audiovisivo (Ministero di Cultura), Acción Cultural Española, Regione Lazio, IILA – Instituto Italo-Latinoamericano, Ufficio del turismo spagnolo, Instituto Cervantes di Roma, la Real Accademia di Spagna a Roma, e le ambasciate di Perú, Argentina, Bolivia, Costa Rica, Messico. Media partner: Radio Rai3. Assieme all’edizione romana, il Festival farà tappa a Matera (Cinema Il Piccolo 1-30 novembre), Padova (Cinema Lux, 6 novembre-4 dicembre), Genova (Cineclub Nickeoloden, 9-12 novembre), Sassari (Cityplex Moderno, 14 novembre-12 dicembre), Cagliari (Cinema Odissea, 15 novembre-13 dicembre), Bergamo (Cinema Conca verde, 15 novembre-20 dicembre), Trevignano Romano (Cinema Palma, 17-19 novembre), e per la prima volta a Bolzano (Filmclub, 4-6 dicembre). Tutti i film sono proiettati in versione originale sottotitolata in italiano. Su MyMoviesOne, dal 3 al 12 novembre, il Festival lancia il proprio canale LA NUEVA OLA con alcuni dei titoli di questa edizione e dando l’opportunità di rivivere le edizioni precedenti del Festival.

M.O., Salvini in piazza a Milano: fascista chi attacca Israele

M.O., Salvini in piazza a Milano: fascista chi attacca IsraeleMilano, 4 nov. (askanews) – Come promesso di bandiere della Lega in largo Cairoli non se ne sono viste e Matteo Salvini ha rivendicato il carattere “non di partito” della manifestazione pro Israele “Senza paura” organizzata per “la difesa dell’Occidente e delle libertà”. Eppure sul palco si sono avvicendati soprattutto ministri, governatori e sindaci leghisti, prima che lo stesso Salvini cominciasse il suo comizio con un attacco agli avversari dell’altra manifestazione, quella pro Palestina, che hanno sfilato in contemporanea da Porta Venezia: “A qualche centinaio di metri da qui c’è un’altra manifestazione di cosiddetti antifascisti che stanno attaccando Israele”, ma “gli ultimi fascisti rimasti” sono questi “nostalgici dell’odio e della paura”.

Una sfida a distanza che Salvini ha cercato di evitare venisse intesa come un esempio di “scontro di civiltà” in atto perché, ha ribadito, “il nemico non è l’Islam, ma il fanatismo, l’estremismo” e il terrorismo islamico che “è la piaga di questo secolo”. Occorre però ricordare, ha proseguito, che “l’antisemitismo è una piaga virulenta, un cancro, qualcosa di disgustoso”, un problema da affrontare “con serenità e determinazione anche in casa nostra, nessuno spazio, nessuna compassione per quelli che educano all’odio”. L’ambasciatore di Israele in Italia, Alon Bar, ha inviato un messaggio nel quale ha ringraziato il vicepremier e “tutto il governo italiano” per la “forte solidarietà espressa” dopo gli attacchi di Hamas del 7 ottobre “che ci ha profondamente commossi”. Un operaio musulmano, Ayoub Ouassif, ha poi attaccato Hamas e il suo uso strumentale della religione islamica per i propri fini. Ma ad alzare i toni è stata la sindaca di Monfalcone, Annamaria Cisint, secondo la quale occorre “lavorare insieme” per fermare “l’islamizzazione” della società italiana: “Da noi oggi l’Imam ti dice: non siamo interessati all’integrazione, perché noi vogliamo sostituirvi” per cui occorre “bloccare subito questo processo” perché “il buonismo ci porterà alla sostituzione”.

Per Salvini la piazza di oggi è stata comunque e soprattutto “la dimostrazione fisica che noi non abbiamo paura”. Rappresentanza di una parte della società “che reclama la libertà di pensiero e di parola. Una piazza contro l’odio, la violenza e contro il cancro disgustoso dell’antisemitismo. Una piazza a difesa dell’esistenza dello Stato di Israele e che chiede come obiettivo finale due popoli e due Stati”, ha ribadito. Il filo conduttore mediorientale è infine l’occasione per qualche riferimento casalingo, a favore di chi chiede maggiore sicurezza a Milano e contro la “politica che strizza l’occhio allo sballo e alle droghe”.

Meloni riflette su candidatura Europee, decisione dopo ok manovra

Meloni riflette su candidatura Europee, decisione dopo ok manovraKilkenny (Irlanda), 4 nov. (askanews) – In questo momento, raccontano, è inutile aspettarsi una risposta dalla diretta interessata. A Kilkenny, cittadina dell’Irlanda dove i Conservatori europei si sono dati appuntamento nel week end per discutere di agricoltura, la domanda serpeggia però con insistenza: Giorgia Meloni si candiderà alle Europee?

Che Fratelli d’Italia punti a fare un buon risultato è un auspicio dichiarato senza giri di parole, alla faccia di qualsiasi cautela o superstizione. “Quello che abbiamo fatto in Italia è una specie di miracolo ma che si può ripetere, lo possiamo fare anche a Strasburgo e Bruxelles”, dice il ministro per i rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani. Ormai nessuno crede più alla possibilità che si possano stravolgere gli assetti europei, che si riuscirà a sostituire i Socialisti in quell’accordo con il Ppe da cui passano le scelte dei vertici delle istituzioni comunitarie. Ma l’obiettivo di fare il pienone di voti per pesare di più, facendo da traino anche ai partiti alleati negli altri Paesi, è traguardo che viene considerato a un passo. Da una parte, dunque, si lavora per allargare le alleanze: l’incontro in Irlanda è stato anche occasione per avvicinare al progetto conservatore alcuni deputati indipendenti locali, che si collocano a destra senza riconoscersi però nei due principali partiti nazionali, uno affiliato in Europa al Ppe, l’altro a Renew Europe.

Dall’altra, ovviamente, c’è la sfida per il consenso elettorale. Le Europee sono consultazioni che, basandosi su un sistema proporzionale, sono inevitabilmente uno strumento per i singoli partiti per pesarsi. Ma, di fatto, cadendo a quasi due anni dalle Politiche, rappresentano per il governo una elezione di mid term. Per questo, come spiega una autorevole esponente di Fratelli d’Italia, “prendere un voto in più di allora, con due guerre e i problemi economici che ne sono conseguiti, sarebbe un successo”. Ed è chiaro a tutti quale effetto propulsivo potrebbe avere una candidatura della premier, che peraltro è anche presidente di Ecr. A volerlo quantificare, spiegano, è almeno un 2-3% in più. Giorgia Meloni, però, al momento viene descritta come completamente concentrata sui dossier aperti, primo tra tutti la legge di bilancio che, nel cronoprogramma fatto a palazzo Chigi non senza un certo ottimismo, dovrebbe essere licenziata intorno alla metà di dicembre. Per questo, chi ha avuto modo di parlarci, spiega che una decisione su questo punto potrà arrivare solo dopo il via libera alla manovra, forse a gennaio.

Nel frattempo, si soppesano tutte le variabili. L’impegno in campagna elettorale di un presidente del Consiglio in carica ha un illustre precedente in Silvio Berlusconi, ma si tratterebbe semplicemente di drenare voti già sapendo che non si occuperà mai quel seggio. Altro fattore su cui si ragiona nei conciliaboli di chi si sta occupando della pratica, è che una presenza di Meloni come capolista in tutta Italia, per la regola dell’alternanza, finirebbe per sfavorire le candidature femminili. Inoltre, un impegno in prima persona – viene spiegato – potrebbe far ricadere sulla sua persona anche esiti non proprio positivi di partiti alleati in altri Paesi: l’esito del voto in Spagna e Polonia, con Vox e Pis al di sotto delle aspettative, invita a mettere in guardia. Di contro, c’è che la campagna elettorale è di solito un tonificante per esponenti cresciuti a pane e politica come Giorgia Meloni. Raccontano, per esempio, che sia rimasta molto contenta del bagno di folla di qualche giorno fa a Coldiretti. C’è un altro aspetto: una sua scelta in questo senso potrebbe spingere altri leader di partito a tentare la stessa avventura. A cominciare dai partiti del centrodestra. Con la conseguenza – inevitabile – anche di registrare i rapporti di forza tra leader alleati.

Manovra, lo sgravio per le madri con 2 figli sarà soltanto per un anno

Manovra, lo sgravio per le madri con 2 figli sarà soltanto per un annoRoma, 4 nov. (askanews) – Arriva in Senato un errata corrige al testo della manovra e cambia la misura che prevedeva “in via sperimentale” per tre anni, dal 2024 al 2026, lo sgravio dei contributi per le lavoratrici a tempo indeterminato con due figli e fino al compimento dei 10 anni del figlio più piccolo. Il testo originario prevedeva la sperimentazione per il triennio.

Resta invariata la restante parte dell’articolo 37 e dunque la decontribuzione per tre anni per le lavoratrici che abbiano tre o più figli, fino al compimento del diciottesimo anno del figlio di età inferiore, come resta invariato il tetto massimo annuo di 3.000 euro calcolato su base annua e l’esclusione dalla platea per i rapporti di lavoro domestico.

Formula1, Norris in pole nella Sprint in Brasile

Formula1, Norris in pole nella Sprint in BrasileRoma, 4 nov. (askanews) – Lando Norris partirà davanti a tutti nella Sprint Shootout, la qualifica della Sprint del GP del Brasile che scatta alle 19.30. L’inglese della McLaren ha preceduto di 61 millesimi il campione del mondo in una sessione in cui non tutti hanno forzato per risparmiare un set di gomme nuove in vista della gara di domani. Terzo tempo per Sergio Perez con la seconda Red Bull e quarto di George Russell sulla prima Mercedes, davanti al compagno di squadra Lewis Hamilton.

Charles Leclerc è solo settimo davanti a Daniel Ricciardo e a Carlos Sainz. Per le rosse, dunque, si annuncia una Sprint un po’ in salita dalla quarta e dalla quinta fila.

Calcio, Salernitana-Napoli 0-2: decidono Raspadori ed Elmas

Calcio, Salernitana-Napoli 0-2: decidono Raspadori ed ElmasRoma, 4 nov. (askanews) – Il Napoli vince il derby battendo la Salernitana 2-0 all’Arechi al termine di una partita dominata ma chiusa soltanto nel finale. Decidono Raspadori nel primo tempo ed Elmas nel secondo per uno scatto in classifica in attesa della replica di Milan, Inter e Juventus. Il Napoli parte a mille: dopo 3′ destro largo di Kvaratskhelia. Al 6′ Raspadori al tiro, Ochoa blocca. Il Napoli passa al 13′: Funziona la pressione alta del Napoli, che recupera palla sulla trequarti e lascia il segno: illuminante Lobotka per Raspadori, che incrocia il destro e batte Ochoa per il vantaggio degli azzurri. Protesta la Salernitana per una precedente posizione di fuorigioco di Olivera non rilevata dall’assistente Liberti: essendo iniziata una nuova azione, con i granata che hanno toccato e perso il pallone, il Var non poteva più intervenire. Ancora Politano. Al 41′ Raspadori a un passo dalla doppietta: Splendida azione del Napoli, tutta in velocità e con scambi nello stretto: provvidenziale la deviazione di Mazzocchi e il tocco di Ochoa! In apertura di ripresa ancora azzurri pericolosi: Kvara appoggia all’indietro per il compagno, che spara col sinistro da fuori area e scheggia il palo esterno. Il Napoli respira e la Salernitana si fa più intraprendente, quasi mai pericolosa. Al 77′ Garcia si gioca la carta Lindstrom: esce Politano. Entra invece Kastanos tra i granata al posto di Candreva. Il raddoppio che chiude il match all’82’ discesa di Elmas che spinge, si accentra e fa partira un destro che passa sotto la pancia di Ochoa. In pieno recupero contropiede Napoli con Simeone che spreca malamente il 3-0. Il match finisce così ed il Napoli può ora pensare alla sfida Champions con l’Union Berlino mercoledì al Maradona.

Alcune cose che ha detto Salvini alla manifestazione

Alcune cose che ha detto Salvini alla manifestazioneMilano, 4 nov. (askanews) – “Il terrorismo islamico è la piaga di questo secolo” e “qualcuno ha paura” a definirlo tale. Lo ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini, durante la manifestazione “Senza paura” organizzata dal partito per “la difesa dell’Occidente e delle libertà”.

“La pace si conquista, va costruita, e nessuno mi toglie la convinzione che Hamas non abbia deciso di uccidere a caso, lo ha fatto in momento in cui, guarda caso”, tra Israele e alcuni tra i Paesi arabi “più emancipati”, con gli accordi di Abramo, era cominciato un “percorso di dialogo” iniziato, ha sottolineato, “quando alla Casa Bianca c’era Donald Trump”.