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Governo, Meloni: leggo di liti inventate fra me e gli alleati

Governo, Meloni: leggo di liti inventate fra me e gli alleatiRoma, 4 nov. (askanews) – “Io non sento affatto la dimensione dell’assedio. È il racconto che si fa di me. So che ci sono nemici disposti a fare qualunque cosa pur di buttarmi giù. Ma non mi spaventano. Come ho detto all’inizio del mio mandato, non sono ricattabile. Ma capisco che per alcuni gruppi di potere che hanno controllato a lungo l’Italia questo sia un problema”. Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, a Bruno Vespa per il libro “Il rancore e la speranza” in uscita l’8 novembre per Mondadori/ Rai Libri.

“Quello che mi stupisce – ha aggiunto, secondo la sintesi dell’intervista diffusa alla stampa – è la totale invenzione di liti con i miei alleati di governo. Ho letto miei virgolettati in cui insulto Salvini che non solo non sono stati mai pronunciati, ma nemmeno pensati. Quando leggo pezzi di rassegna stampa con Matteo e con Antonio Tajani, restiamo basiti. Capisco che alcuni giornali vogliono mandarci a casa: legittimo, ci mancherebbe. Quello che non è accettabile ed è estraneo a qualunque deontologia è mettere tra virgolette cose mai dette né pensate”. Niente Meloni nel bunker, dunque?, chiede Vespa. “Ma figuriamoci. Per dimostrare quanto sia profondo il mio nervosismo, dicono: si confida con la sorella Arianna… Ha capito che grande notizia… Sa qual è la verità? Sono degli inguaribili misogini. Tentano di accreditare la tesi che la testa di una donna non può reggere di fronte alla pressione. Come quei legislatori che, fino a qualche decennio fa, ritenevano che le donne non potessero fare il magistrato perché, quando hanno il ciclo, non ragionano bene”, ha detto ancora la premier.

Meloni: mai rimpasto, finire legislatura con lo stesso Governo

Meloni: mai rimpasto, finire legislatura con lo stesso GovernoRoma, 4 nov. (askanews) – Le viene voglia ogni tanto di fare un rimpasto? “Mai. Voglio battere un altro record: finire la legislatura con lo stesso governo con cui l’ho iniziata. Sarebbe la prima volta nella storia repubblicana”. Questo è un frammento dell’intervista alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, realizzata da Bruno Vespa per il libro “Il rancore e la speranza” in uscita l’8 novembre per Mondadori/ Rai Libri.

“Berlusconi – si legge nell’anticipazione diffusa dal giornalista e conduttore Rai – è stato a palazzo Chigi cinque anni, ma con due governi diversi. Realizzare una visione richiede del tempo. E io sono fiera di avere il tempo necessario”, ha aggiunto Meloni.

Atletica, alla Maratona di New York 2.300 italiani al via

Atletica, alla Maratona di New York 2.300 italiani al viaRoma, 4 nov. (askanews) – New York si prepara ad accogliere i runner che quest’anno prenderanno parte alla 52esima edizione della New York Marathon, la più celebre e da sempre la più amata dagli italiani. Quest’anno gli italiani iscritti sono 2.368, in leggera crescita rispetto al 2022 quando erano stati 2.222. Tanti, tantissimi runner se si pensa che sono molti di più di quanti normalmente si iscrivono alla maggior parte delle maratone italiane. Ma non tanti quanti erano i nostri connazionali presenti negli ultimi 20 anni, prima che la crisi e il Covid ne riducessero le richieste.

Come di consueto quello della Grande Mela si conferma un evento che supera i confini dello sport e conta più di 50 mila partecipanti. Start dal ponte di Verrazzano, che collega Staten Island e Brooklyn, e arrivo nella splendida cornice del Central Park a Manhattan dopo aver toccato anche Queens e Bronx attraversando i cinque distretti della città. Il via alle 14.40 (ora italiana) per la gara élite femminile, con gli uomini e il primo gruppo di partenza alle 15.05. Quattro atleti si presentano con un personale inferiore a 2h06 nel cast guidato dagli etiopi Tamirat Tola, campione mondiale nel 2022 che viene da un ritiro alla rassegna iridata di Budapest dopo aver lottato per le medaglie, e Shura Kitata, già due volte secondo a New York (2018 e 2022). Tra i più accreditati anche l’olandese argento a cinque cerchi Abdi Nageeye e il canadese Cam Levins, oltre all’israeliano Maru Teferi, vicecampione del mondo, e al keniano Albert Korir che si è aggiudicato il successo due anni fa nella Grande Mela.

Al femminile è annunciata una sfida stellare: dall’ex primatista mondiale Brigid Kosgei (2h14:04) alla campionessa olimpica Peres Jepchirchir (2h17:16), dall’altra keniana Hellen Obiri che ha trionfato in primavera a Boston (2h21:38) fino all’etiope Letesenbet Gidey, miglior debuttante della storia con 2h16:49 a Valencia l’anno scorso, senza dimenticare la keniana Sharon Lokedi, vincitrice nell’ultima edizione. Tra i top runners l’italiano Iliass Aouani, da quest’anno recordman nazionale con il tempo di 2h07:16 stabilito a Barcellona nel mese di marzo. È la quarta uscita nei 42,195 chilometri del 28enne milanese che proprio sulle strade del capoluogo lombardo, nella passata stagione, aveva realizzato il miglior esordio di sempre per un azzurro con 2h08:34 prima di chiudere diciannovesimo, frenato dai crampi, agli Europei di Monaco.

Inflazione, Urso:buoni dati ottobre,anche grazie a carrello tricolore

Inflazione, Urso:buoni dati ottobre,anche grazie a carrello tricoloreRoma, 4 nov. (askanews) – Sono ‘buoni’ gli ultimi risultati dell’inflazione in Italia con una evidente frenata che prende spunto anche dalla recente iniziativa del ‘carrello tricolore’ con la quale il Governo ha concordato con numerose associazioni di categoria, un paniere di prodotti a prezzo controllato. E’ l’opinione del ministro delle imprese e del Made in Italy Adolfo Urso che, intervistatoi dal Tgcom24 di Mediaset ha riepilogato i dati di tale miglioramento.

“Per quanto riguarda l’inflazione – ha detto Urso – i dati sono buoni perchè a ottobre l’inflazione italiana ha avuto una frenata significativa rispetto ai mesi precedenti ed era già in diminuzione. Nell’ottobre dello scorso anno, quando abbiamo ereditato il Governo, era oltre dodici punti, oggi è 1,8%. La frenata è dovuta a diversi fattori, tra loro concomitanti. Quel che resta comunque è un dato certo: l’inflazione in Italia oggi per la prima volta è sotto la media dell’Eurozona e sotto il tasso d’inflazione che hanno gli altri grandi Paesi europei, cioè la Germania, la Francia e la Spagna. L’Italia va meglio degli altri. Questo per una serie di fattori concomitanti, tra l’altro per il carrello tricolore che abbiamo realizzato in un patto sociale e produttivo ampio con 35 associazioni di categoria e che è scattato il primo di ottobre fino al 31 dicembre”. Si tratta, ha ricordato il ministro, di “un carrello di prodotti di qualità con un paniere di prodotti alimentari e altri prodotti di massa. Questo ha contribuito perchè il carrello della spesa è sceso rispetto a settembre di circa un quarto rispetto al tasso d’inflazione. E’ ancora alto, per questo noi rafforziamo gli sforzi affincheè il cittadino possa davvero avere una riduzione significativa del tasso d’inflazione anche e non solo grazie al carrello tricolore e quindi rilanciare i consumi”.

Il tutto, ha ricordato Urso, avviene in uno scenario di “incertezza dei mercati che è evidente a tutti, anche perchè si sta combattendo una guerra, Israele, Gaza, l’area del Medio Oriente che può avere delle influenze, ovviamente, ove altri attori fossero coinvolti. Per il momento ciò non sta accadendo: cautela, prudenza, responsabilità, queste le linee su cui si muove il Governo”

Premierato, Amato: riduce capo dello Stato a palloncino sgonfiato

Premierato, Amato: riduce capo dello Stato a palloncino sgonfiatoRoma, 4 nov. (askanews) – “Questa riforma costituzionale cambia radicalmente il nostro sistema di governo fondato sul Parlamento. Tecnicamente è un vero sconvolgimento che ha l’effetto di indebolire le Camere e di prosciugare il capo dello Stato nella sua figura di garanzia”. A bocciare l’ipotesi di riforma costituzionale per istituire il premierato, licenziata ieri dal Consiglio dei ministri, è il presidente emerito della Corte costituzionale, Giuliano Amato.

“È uno sconvolgimento – spiega, intervistato da Repubblica – proprio in termini tecnici. Il nostro sistema di governo è fondato sul Parlamento come interprete primo della sovranità popolare e quindi fonte di legittimazione degli altri organi costituzionali, dal governo alla presidenza della Repubblica e in parte alla stessa Corte Costituzionale. Quindi introdurre per uno di questi organi una diretta legittimazione popolare significa squilibrare un’architettura che è fondata tutta sul Parlamento”. A giudizio dell’ex presidente del Consiglio ed ex presidente dela Consulta “chiunque abbia un minimo di cognizione della politica non può ignorare il punto centrale: una istituzione che deriva la sua legittimazione dal Parlamento messa a confronto con un’altra istituzione legittimata dal corpo elettorale è paragonabile a un palloncino sgonfiato. Questa riforma va a minare proprio l’autorevolezza di cui ha finora goduto il presidente della Repubblica in quella funzione di garanzia che esercita attraverso atti formali e atti informali. ‘Un magistrato di persuasione e influenza’, lo definì il costituente Meuccio Ruini: i tre quarti del suo lavoro consistono nei discorsi, nelle lettere, negli interventi pubblici che rientrano nel cosiddetto potere di esternazione. Un ruolo fondamentale per la vita democratica del Paese che nella storia della Repubblica – sottolinea ancora Amato – è andato crescendo man mano che le forze politiche hanno manifestato debolezza e litigiosità”.

4 novembre, Mattarella: la Repubblica è grata alle Forze armate

4 novembre, Mattarella: la Repubblica è grata alle Forze armateRoma, 4 nov. (askanews) – “Nella data odierna celebriamo la Festa dell’Unità Nazionale e la Giornata delle Forze Armate, espressione del popolo che volle, col plebiscito, l’Italia unita. La storia delle Forze Armate si intreccia indissolubilmente con la volontà del popolo italiano”. Lo ha scritto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato al ministro della Difesa, Guido Crosetto, in occasione del 4 novembre.

“L’Italia – ha ricordato il capo dello Stato – poté contare, all’inizio della costruzione dello Stato unitario, sull’intervento dei militari dei vari Stati della penisola, opera continuata poi, durante la Prima guerra mondiale, nella lotta per l’integrità del Paese, simboleggiata dalla resistenza sul Piave. Infine, quando, dopo l’8 settembre 1943, la indipendenza del Paese fu a rischio, furono le Forze Armate e il popolo italiano, uniti nella Guerra di Liberazione, a permettere il riscatto della Patria”. “‘Esercito Italiano, la Marina Militare, l’Aeronautica Militare, l’Arma dei Carabinieri e la Guardia di Finanza – ha proseguito – sorreggono la salvaguardia delle nostre libere istituzioni e la vocazione dell’Italia a vivere in pace, offrendo una risposta di concordia e affidabilità nella difesa dei diritti di ogni cittadino. È un sentimento che si esprime e si moltiplica con il contributo di valore che le Forze Armate forniscono alle missioni delle Nazioni Unite, dell’Unione Europea e della Nato, mettendo a disposizione, su mandato del Parlamento e del Governo, la competenza e la dedizione dei militari italiani”.

A giudizio di Mattarella “il contesto internazionale nel quale la Repubblica dispiega la sua azione rende più che mai prezioso il loro apporto. Alla base dell’impegno degli appartenenti alle Forze Armate è il giuramento prestato alla bandiera, alla Repubblica e ai principi della Costituzione, per adempiere con disciplina ed onore alle funzioni pubbliche affidate a ciascuno. Soldati, marinai, avieri, carabinieri, finanzieri e personale civile della Difesa, il vostro lavoro quotidiano è essenziale per l’avvenire sicuro e pacifico della nostra comunità e della più ampia comunità internazionale. La Repubblica vi è grata. A tutti voi e alle vostre famiglie rivolgo un caloroso saluto. Viva le Forze Armate, viva l’Italia!”, ha concluso il presidente della Repubblica.

4 novembre, Meloni: la Nazione torni a credere in se stessa

4 novembre, Meloni: la Nazione torni a credere in se stessaRoma, 4 nov. (askanews) – “In occasione della Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, rendiamo onore al coraggio di chi ha sacrificato la sua vita per difendere la nostra Patria. A loro la nostra profonda gratitudine e l’impegno affinché la nostra Nazione torni a credere in se stessa e a guardare in alto. Viva l’Italia!”. Così sui suoi canali social la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha celebrato il 4 novembre, accompagnando il post con una immagine delle Frecce tricolori in volo.

Maltempo, Protezione Civile: allerta rossa su parte del Veneto

Maltempo, Protezione Civile: allerta rossa su parte del VenetoMilano, 4 nov. (askanews) – Sulla base dei fenomeni meteorologici previsti e in atto, la Protezione Civile ha valutato per la giornata di sabato 4 novembre, l’allerta rossa per rischio idraulico su parte del Veneto. Allerta arancione su parte gran parte del Veneto e Lombardia, su parte di Liguria, Emilia-Romagna e allerta gialla su parte di Toscana, Emilia-Romagna Veneto, Liguria e Lombardia, Sardegna, Puglia, Basilicata e sulla provincia autonoma di Trento, Campania, Calabria e Sicilia.

Riguardo le previsioni meteo, persisterà sulle regioni meridionali del versante tirrenico, ancora per stanotte, la fase di maltempo dovuta al passaggio di una perturbazione atlantica, in esaurimento nel corso della mattinata. Lo rende noto la Protezione Civile. Dal pomeriggio una nuova perturbazione raggiungerà il nostro Paese determinando, ancora una volta, precipitazioni diffuse su parte delle regioni settentrionali e sull’alta Toscana. I venti torneranno ad essere intensi dai quadranti meridionali, iniziando dalle aree appenniniche settentrionali. E’ previsto il persistere di precipitazioni sparse, anche a carattere di rovescio o temporale, su Campania, Basilicata, specie settori tirrenici, e Calabria, specie settori tirrenici centro-settentrionali. Previsti venti da forti a burrasca dai quadranti occidentali su Campania, Basilicata e Calabria, con rinforzi di burrasca forte sulle aree appenniniche. Attenzione alle mareggiate lungo le coste esposte.

Dal pomeriggio di sabato 4 novembre, si prevedono precipitazioni da sparse a diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale, su Liguria, Emilia-Romagna e Toscana; inoltre, dal pomeriggio di domani, sabato 4 novembre, si prevedono venti da forti a burrasca sud-occidentali su Liguria, Emilia-Romagna e Toscana, con ulteriori rinforzi di burrasca forte o tempesta, dalla sera, sulle aree appenniniche. Previste estese mareggiate lungo le coste esposte. I fenomeni temporaleschi saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica e forti raffiche di vento.

Salvini: con premierato e autonomia avremo paese più moderno

Salvini: con premierato e autonomia avremo paese più modernoRoma, 3 nov. (askanews) – Il premierato è una scelta giusta perché significa “dare più importanza al voto dei cittadini”. Lo ha detto Matteo Salvini in una intervista al Tg5.

“E’ giusto dare più importanza al voto dei cittadini. Potranno eleggere un presidente del Consiglio, una squadra, un programma, una maggioranza… E se qualcuno cambia idea si torna a votare”. In questo modo “avremo un paese più serio”. Al tempo stesso, ha aggiunto, “se facciamo l’autonomia – governo centrale più forte con più poteri alle regioni – saremo finalmente un paese più moderno”.

Ecr in Irlanda lancia manifesto su agricoltura (e guarda a Europee)

Ecr in Irlanda lancia manifesto su agricoltura (e guarda a Europee)Kilkenny (Irlanda), 3 nov. (askanews) – Il tema al centro del confronto è quello dell’agricoltura. Ma le Europee sono alle porte. E, infatti, il nuovo appuntamento con gli ‘Ecr party culture weekend’ che comincia oggi in Irlanda, sarà anche occasione per guardare al traguardo di giugno e ragionare di alleanze. Dopo gli eventi ospitati, tra l’altro, a Spalato, Sofia, Gerusalemme, Scilla, Washington e Varsavia, ora tocca alla città di Kilkenny, celebre anche per l’omonima birra.

Il programma dei dibattiti è concentrato nella giornata di domani e avrà come momento centrale l’intervista, che si terra alle 11.45 (ora locale) e che vedrà protagonisti il commissario europeo all’Agricoltura Janusz Wojciechowski (del Pis) e il ministro italiano Francesco Lollobrigida (che sarà in collegamento). A moderare il confronto il segretario generale del partito Ecr, il deputato Antonio Giordano. L’evento di Kilkenny sarà occasione per lanciare una sorta di manifesto conservatore per l’agricoltura, il cui concetto di fondo è promuovere l’innovazione senza calpestare la tradizione, e quindi anche difendere i prodotti nazionali, ribadendo il proprio no a novità come la carne sintetica.

Alla giornata di dibattiti, oltre a esponenti di Fdi come Ylenia Lucaselli, Marco Osnato e Carlo Fidanza, prende parte anche il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, che partecipa a un panel dall’eloquente titolo ‘Una alternativa conservatrice per il futuro dell’Europa’. Inevitabile che si tocchi il tema degli equilibri del prossimo Parlamento, con Ecr – di cui Giorgia Meloni è presidente – che punta ad accrescere il proprio peso a Bruxelles anche in virtù del risultato ‘traino’ di Fdi in Italia. “L’unico obiettivo a cui dobbiamo guardare – aveva detto la premier in occasione di un summit dei conservatori europei che si è tenuto a Varsavia a luglio – è rafforzare la nostra famiglia, con la forza e la serietà delle nostre idee, dobbiamo essere aperti, collaborare e avvicinare tutti i partiti simili ai nostri. Dobbiamo lavorare per rafforzare la nostra famiglia”. Da allora però due elezioni nazionali, quelle in Spagna e quelle in Polonia, non hanno visto risultati lusinghieri per partiti alleati di Fdi, rispettivamente Vox e Pis, come invece Meloni auspicava.

Tradizionalmente in Irlanda ci sono due partiti di centro-destra: Fine Gael (che fa parte del Ppe) e Fianna Fáil (affiliati al gruppo RE). Nessuna formazione aderisce invece a Ecr, ma a Kilkenny saranno presenti politici irlandesi indipendenti, in rappresentanza delle zone rurali, interessati al progetto conservatore come i deputati Michael Collins e Mattie McGrath e la senatrice Sharon Keogan.