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Campi Flegrei, Musumeci: allerta può salire a arancione

Campi Flegrei, Musumeci: allerta può salire a arancioneRoma, 31 ott. (askanews) – “La attività vulcanica nei Campi Flegrei, connessa al bradisismo, risulta essere in costante evoluzione. Non si esclude che, se dovesse perdurare tale situazione, si possa passare al livello di allerta arancione”. Lo dichiara il ministro per la protezione civile Nello Musumeci, assicurando che “il governo, con le sue strutture operative e scientifiche, segue costantemente la situazione, in continuo contatto con le istituzioni locali”. La dichiarazione del ministro per la protezione civile arriva dopo alcuni giorni di intenso lavoro tra il dipartimento nazionale, l’Istituto di geofisica e vulcanologia e la commissione Grandi Rischi.

Addio a Ernesto Ferrero, guidò il Salone del Libro di Torino

Addio a Ernesto Ferrero, guidò il Salone del Libro di TorinoMilano, 31 ott. (askanews) – E’ morto a Torino Ernesto Ferrero: scrittore, critico letterario e traduttore, dagli anni Sessanta agli anni Ottanta ha lavorato presso Einaudi, iniziando nel 1963 come responsabile ufficio stampa, fino a diventare prima direttore letterario e infine, dal 1984 al 1989, direttore editoriale. Dal 1998 al 2016 è stato direttore del Salone internazionale del libro di Torino.

Ha collaborato con importati quotidiani nazionali come “La Stampa” e “Il Sole 24 Ore” e con programmi culturali della Rai. Nel 2000 ha vinto il Premio Strega con il romanzo N., che ricostruisce i trecento giorni dell’esilio di Napoleone sull’isola d’Elba attraverso gli occhi del suo bibliotecario. Il romanzo, tradotto in Francia, Grecia, Paesi Bassi, Portogallo, Spagna, Polonia, Lettonia, ha anche ispirato il film N (Io e Napoleone) uscito nel 2006 con la regia di Paolo Virzì. A ricordare Ferrero, scomparso dopo una lunga malattia a 85 anni, è il gruppo di lavoro del Salone Internazionale del Libro di Torino che “partecipa commosso e con grande dolore al cordoglio per la scomparsa di Ernesto Ferrero e si stringe con affetto alla moglie Carla, alle figlie Chiara e Silvia, alla famiglia, agli amici e a tutti coloro che l’hanno conosciuto e apprezzato”.

“Porteremo sempre nel nostro cuore il suo impegno instancabile e la sua dedizione verso la promozione della lettura, del libro e della letteratura, ma soprattutto la generosità, la gentilezza e l’20ironia che lo hanno contraddistinto sul lavoro e nella vita. La sua visione e il suo lavoro hanno trasformato il Salone Internazionale del Libro, che ha diretto dal 1998 al 2016, in un luogo di incontro, dialogo e confronto tra autrici e autori, lettrici e lettori, uno spazio in cui l’amore per la lettura e la conoscenza hanno creato anno dopo anno una comunità sempre più grande. Il suo esempio ci sarà sempre da guida per gli anni che verranno”, conclude il gruppo di lavoro del Salone Internazionale del Libro di Torino.

Visco lancia un richiamo sul debito pubblico: flessione marginale

Visco lancia un richiamo sul debito pubblico: flessione marginaleRoma, 31 ott. (askanews) – Richiamo del governatore uscente della Banca d’Italia, Ignazio Visco, sulle prospettive del debito pubblico. In occasione della 99esima giornata del risparmio, organizzata a Roma dall’Acri, ha riconosciuto come l’Italia sia riuscita a realizzare una riduzione “significativa” del rapporto debito-Pil, pari a circa 15 punti dei 20 punti di cui questa voce era aumentata a seguito dei lockdown iniziati nel 2020. Ma “nel prossimo triennio – ha avvertito – la flessione attesa nei programmi del governo è marginale”.

E successivamente, dopo il 2026 “in assenza di interventi, il rapporto rischierà di salire. In prospettiva – ha infatti spiegato il governatore – il costo medio del debito dovrebbe tornare a collocarsi su livelli più elevati del tasso di crescita nominale dell’economia e diventeranno più rilevanti gli impatti dell’invecchiamento della popolazione sulla spesa sociale”. A fargli eco è stato anche il presidente dell’Abi, Antonio Patuelli: “occorre porre un tetto al debito pubblico italiano, che non può crescere in cifra assoluta all’infinito e che sottrae risorse alle iniziative sociali pubbliche e penalizza la competitività internazionale delle imprese”, ha affermato, intervendo a sua volta alla giornata del risparmio.

Visco ha anche citato la risalita dello spread sui titoli di stato dell’Italia, che deriva da vari fattori ma è superiore a quello di altri Paesi simili e riflette “probabilmente” il fatto che “gli investitori temono per la capacità di sviluppo dell’Italia e percepiscono che, anche per questa ragione, il bilancio pubblico non è ancora in equilibrio”. Sui timori attorno al debito italiano, secondo Visco “si può partire dalla considerazione che l’economia italiana dispone di fondamentali nel complesso solidi”. Il risparmio del settore privato è elevato e il suo debito è contenuto. “Il nostro sistema produttivo, pur caratterizzato da ritardi e inefficienze, mostra vitalità e capacità di competere sui mercati globali; lo conferma la posizione patrimoniale netta sull’estero del Paese, che è tornata positiva già dalla seconda metà del 2020 ed è oggi pari a circa il 5 per cento del prodotto”.

In questo quadro “una rapida riduzione del disavanzo che preservi, come prima ricordato, la qualità della spesa, rafforzerebbe la sostenibilità a lungo termine del nostro debito pubblico – ha proseguito il governatore – ciò rappresenta il contributo principale che la politica di bilancio può e deve dare alla tutela del risparmio delle famiglie italiane , non solo di quello investito direttamente in titoli di Stato. Ma la sfida più importante per il Paese resta quella di realizzare riforme e investimenti capaci di spingere verso l’alto il tasso di crescita potenziale”.

Giorgetti: debito nostro punto debole. E’ suonata la sveglia

Giorgetti: debito nostro punto debole. E’ suonata la svegliaRoma, 31 ott. (askanews) – La solidità dei conti pubblici “non deve portare a sottovalutare il tema del livello elevato del debito, il nostro punto debole”. Lo ha detto il ministro dell’economia, Giancarlo Giorgetti, intervenendo alla Giornata Mondiale del Risparmio.

“Dopo anni di bassi tassi d’interesse e di impennata degli scostamenti per la pandemia e la guerra è suonata la sveglia” ha aggiunto “più debito significa più spesa per intesssi che significa risrse sottratte a famigle ed imprese”. “L’equazione è semplice ma spesso non sufficientemenete chiara agli attori politici e sociali” ha aggiunto Giorgetti.

L’inflazione scende all’1,8% ad ottobre, ma il carrello della spesa è al 6,3%

L’inflazione scende all’1,8% ad ottobre, ma il carrello della spesa è al 6,3%Roma, 31 ott. (askanews) – Crolla l’inflazione in Italia, ma i prezzi dei prodotti del carrello della spesa restano elevati. Ad ottobre, secondo le stime dell’Istat, l’inflazione evidenzia un netto calo, scendendo da +5,3% di settembre a +1,8%, dato che non si registrava da luglio 2021 (+1,9%). Su base mensile la diminuzione è stata dello 0,1%. Secondo l’Istituto di statistica, la drastica discesa del tasso di inflazione si deve in gran parte all’andamento dei prezzi dei beni energetici, “in decisa decelerazione tendenziale, a causa dell’effetto statistico derivante dal confronto con ottobre 2022, quando si registrarono forti aumenti dei prezzi del comparto”.

A rallentare, in termini tendenziali, sono anche i prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona da +8,1% a +6,3%. In calo poi i prezzi dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto (da +6,6% a +5,6%). Dati comunque decisamente più elevati rispetto a quello dell’indice generale. Ottobre è il primo mese del trimestre anti-inflazione, frutto del patto tra governo, produttori e distributori per offrire agli italiani prodotti a prezzi bloccati o scontati. E su base annua i prezzi dei Beni alimentari passano da +8,4% a +6,5%; ma in crescita dello 0,1% rispetto a settembre. Entrando nel dettaglio, gli Alimentari lavorati passano da +8,9% a +7,4% con un +0,2% congiunturale, e gli Alimentari non lavorati da +7,7% a +5% con -0,2% rispetto al mese precedente. Per il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, il deciso calo dell’inflazione è “frutto anche delle efficaci misure messe in campo nel settore dei carburanti e della corale iniziativa del ‘carrello tricolore’. Grazie ai commercianti e agli esercenti, alle reti delle farmacie e delle parafarmacie, alla grande distribuzione organizzata per il loro immediato riscontro e grazie anche alla filiera produttiva, all’industria e all’agricoltura e ai grandi marchi del Made in Italy, per aver scelto di aderire al Patto anti inflazione: un successo dell’intero sistema Paese”.

Di diverso avviso i consumatori che definiscono un “flop” il carrello tricolore. Per il Codacons “il carrello della spesa, invece, continua a salire a ritmi sostenuti e segna ad ottobre +6,3%, con gli alimentari che su base annua crescono del +6,5% (+0,1% su mese), equivalente ad una maggiore spesa solo per il cibo pari a +523 euro annui per un nucleo con due figli”. Dunque, “una mera illusione ottica il calo dell’inflazione che non deve far pensare che l’emergenza prezzi sia terminata – afferma il presidente Carlo Rienzi – Al contrario i listini dei beni primari e dei prodotti più acquistati dalle famiglie continuano a crescere a ritmi sostenuti, e nemmeno il paniere salva-spesa varato ad ottobre dal Governo ha riportato i prezzi a livelli accettabili”. Dello stesso avviso l’Unione nazionale consumatori che osserva:Un flop! Che il provvedimento spot del trimestre anti-inflazione, una scatola vuota in cui ognuno poteva fare quello che più gli faceva comodo, fosse destinato al fallimento, era elementare prevederlo. Ora la conferma ufficiale arriva dall’Istat. Rispetto a settembre i prezzi dei prodotti alimentari, ossia quelli interessati al Patto salva spesa, invece di scendere di prezzo salgono addirittura, +0,1%”.

Libri, esce “Nella tana del coniglio” di Francesca Fialdini

Libri, esce “Nella tana del coniglio” di Francesca FialdiniRoma, 31 ott. (askanews) – Sei storie di vita vera, racconti a cuore aperto di persone affette da disturbi del comportamento alimentare. Francesca Fialdini incontra Martha, Benedetta, Giulia, Valentina, Marco e Anna, lo fa guardando, insieme a loro, all’interno delle tane in cui sono caduti mentre rincorrevano un mito, un ideale di perfezione, la considerazione degli altri, un bisogno d’amore. Sei interviste intime e potenti in cui le parole sono strumenti centrali per riflettere sui motivi di un dolore che punisce e trasfigura il corpo, mettendo a repentaglio serenità e futuro. Il volume, che l’autrice scrive con lo psichiatra Leonardo Mendolicchio, propone una riflessione sull’uso delle parole nel racconto di anoressia, bulimia, bindge eating, con la consapevolezza di come proprio il linguaggio sia alla base delle nostre relazioni, proponga un’immagine di noi stessi e dia forma alle nostre ansie e paure più profonde.

“Nella tana del coniglio” di Francesca Fialdini con Leonardo Mendolicchio, edito da Rai Libri, è in vendita nelle librerie e negli store digitali da oggi, 31 ottobre (Euro: 19,00). Francesca Fialdini, inviata, conduttrice e autrice. Lavora in Rai dal 2005, dedicandosi con particolare attenzione ad argomenti di attualità che hanno al centro le donne e i giovani. Da cinque edizioni conduce su Rai 3 “Fame d’amore”, programma pluripremiato dedicato al racconto di disturbi del comportamento alimentare e altre espressioni di disagio giovanile.

Leonardo Mendolicchio, medico psichiatra, è direttore dei reparti di riabilitazione disturbi alimentari e Auxologia dell’Auxologico Piancavallo e direttore del laboratorio di ricerca di Neuroscienze Metaboliche. Founder del progetto Food For Mind, è da anni impegnato nella cura dei disturbi alimentari. È tra i sostenitori del progetto “Fame d’amore”, nonché supervisore scientifico. Ha già pubblicato Bisogna pur mangiare (Lindau, 2017), Prima di aprire bocca (Guerini, 2019) e Il peso dell’amore (Bur, 2021).

Hamas: il governo italiano è tra gli aggressori del popolo palestinese

Hamas: il governo italiano è tra gli aggressori del popolo palestineseRoma, 31 ott. (askanews) – Secondo Basem Naim, capo del Consiglio per le relazioni internazionali di Hamas, “il governo italiano ha scelto ancora una volta la destra, la destra della storia e si tratta di un errore molto grave che trasforma l’Italia in una delle parti dell’aggressione contro il nostro popolo”. L’alto funzionario di Hamas, intervistato da Agorà di Rai 3, ha evidenziato che l’Italia fa parte dei Paesi, capeggiati dagli Usa, che agiscono assieme a Israele nella regione mediorientale.

Manovra,Schlein: il Pd ci mette l’ascolto che dal governo è mancato

Manovra,Schlein: il Pd ci mette l’ascolto che dal governo è mancatoRoma, 31 ott. (askanews) – “Sentiremo nel pomeriggio alcune importanti vertenze sindacali, la Magneti Marelli, la La Perla, il terzo settore e il mondo dell’associazionismo enormemente preoccupato dai tagli di questo governo che dopo aver colpito i più poveri cancellando il reddito di cittadinanza se la prende anche con le persone con disabilità”.

“Il Pd ci sta mettendo l’ascolto che è mancato da parte del governo – ha rilanciato – e questo costruirà le nostre proposte emendative che porteremo avanti per batterci contro i tagli alla sanità pubblica, fanno i giochi di prestigio con i numeri, ma la verità è che stanno tagliando. Non si può pensare che per ridurre le liste di attesa si deve far lavorare di più il personale esistente che già rischia il burn out”.

Istat: ad ottobre l’inflazione è crollata all’1,8%, ai minimi da luglio 2021

Istat: ad ottobre l’inflazione è crollata all’1,8%, ai minimi da luglio 2021Roma, 31 ott. (askanews) – Crolla l’inflazione in Italia. Ad ottobre l’inflazione evidenzia un netto calo, scendendo a +1,8%, dato che non si registrava da luglio 2021 (+1,9%). E’ la stima preliminare dell’Istat.

L’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività ha registrato, dunque, una diminuzione dello 0,1% su base mensile e un aumento di 1,8% su base annua, da +5,3% del mese precedente. L’inflazione acquisita per il 2023 è pari a +5,7% per l’indice generale e a +5,1% per la componente di fondo. La consistente decelerazione del tasso di inflazione si deve prevalentemente al forte rallentamento su base tendenziale dei prezzi degli Energetici, sia non regolamentati (da +7,6% a -17,7%) sia regolamentati (da -27,9% a -32,7%), e in misura minore al calo degli Alimentari non lavorati (da +7,7% a +5%) e lavorati (da +8,9% a +7,4%). Tali effetti risultano solo in parte compensati dall’accelerazione dei prezzi dei Servizi relativi all’abitazione (da +3,7% a +4%) e dei Servizi relativi ai trasporti (da +3,8% a +4%).

L’”inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi rallenta anch’essa (da +4,6% a +4,2%), così come quella al netto dei soli beni energetici (da +4,8%, registrato a settembre, a +4,2%). Frena decisamente la crescita su base annua dei prezzi dei beni (da +6% a +0,1%), mentre quella dei servizi resta stabile (a +4,1%), riportando il differenziale inflazionistico tra il comparto dei servizi e quello dei beni su valori ampiamente positivi (+4,0 punti percentuali, dai -1,9 di settembre).

Rallentano ulteriormente in termini tendenziali i prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona (da +8,1% a +6,3%) e quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto (da +6,6% a +5,6%). “La drastica discesa del tasso di inflazione si deve in gran parte all’andamento dei prezzi dei beni energetici, in decisa decelerazione tendenziale a causa dell’effetto statistico derivante dal confronto con ottobre 2022, quando si registrarono forti aumenti dei prezzi del comparto. Un contributo al ridimensionamento dell’inflazione si deve inoltre alla dinamica dei prezzi dei beni alimentari, il cui tasso tendenziale scende al +6,5%, esercitando un freno alla crescita su base annua dei prezzi del “carrello della spesa” .

I prezzi del carrello della spesa sono infatti in frenata. Ad ottobre, secondo le stime preliminari dell’Istat, rallentano ulteriormente in termini tendenziali i prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona da +8,1% a +6,3%. In calo anche i prezzi dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto (da +6,6% a +5,6%). Ottobre è il primo mese del trimestre anti-inflazione, frutto del patto tra governo, produttori e distributori per offrire agli italiani prodotti a prezzi bloccati o scontati. Da segnalare la decelerazione su base annua dei prezzi dei Beni alimentari (da +8,4% a +6,5%; +0,1% da settembre), a cui contribuiscono entrambe le componenti di questo aggregato: Alimentari lavorati (da +8,9% a +7,4%; +0,2% il congiunturale) e Alimentati non lavorati (da +7,7% a +5%; -0,2% rispetto al mese precedente). In particolare, nell’ambito dei prodotti freschi, continuano a frenare decisamente i prezzi dei Vegetali freschi o refrigerati diversi dalle patate (da +13,8% a +2,8%; -2,2% il congiunturale), a fronte della ulteriore lieve accelerazione di quelli di Frutta fresca o refrigerata (da +9,6% a +9,8%; +0,9% su base mensile).

Inflazione, Istat: ad ottobre crolla all’1,8%, ai minimi da luglio 2021

Inflazione, Istat: ad ottobre crolla all’1,8%, ai minimi da luglio 2021Roma, 31 ott. (askanews) – Crolla l’inflazione in Italia. Ad ottobre l’inflazione evidenzia un netto calo, scendendo a +1,8%, dato che non si registrava da luglio 2021 (+1,9%). E’ la stima preliminare dell’Istat.

L’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività ha registrato, dunque, una diminuzione dello 0,1% su base mensile e un aumento di 1,8% su base annua, da +5,3% del mese precedente. L’inflazione acquisita per il 2023 è pari a +5,7% per l’indice generale e a +5,1% per la componente di fondo. La consistente decelerazione del tasso di inflazione si deve prevalentemente al forte rallentamento su base tendenziale dei prezzi degli Energetici, sia non regolamentati (da +7,6% a -17,7%) sia regolamentati (da -27,9% a -32,7%), e in misura minore al calo degli Alimentari non lavorati (da +7,7% a +5%) e lavorati (da +8,9% a +7,4%). Tali effetti risultano solo in parte compensati dall’accelerazione dei prezzi dei Servizi relativi all’abitazione (da +3,7% a +4%) e dei Servizi relativi ai trasporti (da +3,8% a +4%).

L’”inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi rallenta anch’essa (da +4,6% a +4,2%), così come quella al netto dei soli beni energetici (da +4,8%, registrato a settembre, a +4,2%). Frena decisamente la crescita su base annua dei prezzi dei beni (da +6% a +0,1%), mentre quella dei servizi resta stabile (a +4,1%), riportando il differenziale inflazionistico tra il comparto dei servizi e quello dei beni su valori ampiamente positivi (+4,0 punti percentuali, dai -1,9 di settembre).

Rallentano ulteriormente in termini tendenziali i prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona (da +8,1% a +6,3%) e quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto (da +6,6% a +5,6%). “La drastica discesa del tasso di inflazione si deve in gran parte all’andamento dei prezzi dei beni energetici, in decisa decelerazione tendenziale a causa dell’effetto statistico derivante dal confronto con ottobre 2022, quando si registrarono forti aumenti dei prezzi del comparto. Un contributo al ridimensionamento dell’inflazione si deve inoltre alla dinamica dei prezzi dei beni alimentari, il cui tasso tendenziale scende al +6,5%, esercitando un freno alla crescita su base annua dei prezzi del “carrello della spesa” (+6,3%).