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Manovra, Conte: approvata in un’ora? Dopo 11 giorni ancora non c’è

Manovra, Conte: approvata in un’ora? Dopo 11 giorni ancora non c’èRoma, 27 ott. (askanews) – “‘La legge di bilancio è stata approvata in poco più di un’ora a dimostrazione dell’unità di vedute della maggioranza che sostiene il Governo’. L’ultima bugia di Giorgia Meloni, il 16 ottobre scorso dopo il Consiglio dei ministri. Poi 1 ora si è trasformata in 11 giorni e il testo della Manovra non c’è ancora, la maggioranza è a pezzi, litiga su ogni misura”. Lo ha scritto sui suoi canali social il leader del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte.

“Le scelte del Governo – ha aggiunto – prima di arrivare in Parlamento sono finite sui giornali. Sulle pensioni anche Fornero ha ammesso ieri che Meloni e Salvini sono ‘più duri’ di lei con i lavoratori. E poi c’è il giallo della misura per mettere le mani dell’Agenzia delle entrate direttamente dentro i conti correnti degli italiani, riducendo le possibilità dei contribuenti di difendersi su richieste del fisco anche se contestate. Dopo due giorni di silenzi, Meloni ha dovuto fare retromarcia su questa misura per le polemiche interne ed esterne al suo Governo. Perché non ha parlato prima? Diciamocelo: il Governo ci ha provato, ma gli è andata male. Se vogliono fare qualcosa di serio sulle tasse mettano in campo vere misure antievasione, recuperiamo il sommerso e così abbassiamo le tasse a tutti, anziché permettere a pochi di andare in giro con 5mila euro in contanti in una valigia fischiettando mentre gli altri vengono vessati”. A giudizio dell’ex premier “in questo patetico gioco dell’oca sulla manovra, Meloni e soci lanciano i dadi, scherzando con la vita delle persone, portando avanti un indecoroso balletto sulla pelle e sulle ansie dei cittadini. L’unica certezza al momento è che, dopo la benzina, aumenteranno le tasse sui prodotti per donne, bambini, addirittura sulla casa. Senza aggiungere 1 euro nelle buste paga dei lavoratori. Meloni è ormai ‘Lady Tax’, il suo è il Governo delle tasse”, ha concluso Conte.

Manovra, Iv scrive a Mattarella: è stata modificata, deve tornare in Cdm

Manovra, Iv scrive a Mattarella: è stata modificata, deve tornare in CdmMilano, 27 ott. (askanews) – Dopo l’approvazione nel Consiglio dei Ministri del 16 ottobre la manovra è stata modificata “non solo formalmente”, in particolare con l’eliminazione della norma sui prelievi forzosi dal conto corrente. Dunque serve un nuovo passagio in Cdm. È quanto chiedono i parlamentari di Italia Viva con una lettera al Capo dello Stato Sergio Mattarella in cui denunciano il modo in cui il Governo sta affrontando la stesura della legge di bilancio, “che definire istituzionalmente indecente è riduttivo”.

Scrivono i parlamentari: “Signor Presidente, abbiamo appreso che il Consiglio dei Ministri si è riunito lo scorso 16 ottobre 2023 e ha approvato il disegno di legge di bilancio. Così almeno ha assicurato la Presidente del Consiglio dei Ministri che ha illustrato alla stampa le linee guida del documento, senza peraltro rispondere alle domande dei giornalisti perché impegnata in un appuntamento internazionale. Noi immaginavamo che il testo fosse stato approvato ma da quello che apprendiamo dalla stampa ci sono ancora delle modifiche in corso, modifiche non formali”. In particolare “ieri Fratelli d’Italia ha ufficialmente comunicato che la Presidente Meloni ha eliminato una norma (quella sul prelievo nei conti correnti da parte dell’Agenzia delle Entrate) che era presente nel testo approvato”. “Signor Presidente – proseguono i parlamentari di Iv – non abbiamo bisogno di motivare alla Sua qualificata attenzione che siamo fuori da ogni forma di rispetto istituzionale e persino di legalità. Il coordinamento formale che tradizionalmente avviene dopo il Consiglio dei Ministri non può spingersi al punto da cambiare, modificare, eliminare norme che il Consiglio dei Ministri ha già approvato. Qui siamo in presenza di tutt’altra fattispecie: la Presidente ha eliminato sua sponte delle norme che il Consiglio ha approvato. È diritto della Presidente del Consiglio proporre qualsivoglia modifica prima che il testo arrivi alla Sua attenzione, signor Presidente, ma questo deve passare da una nuova formale approvazione del Consiglio dei Ministri”.

“Non stiamo ponendo una questione formale”, precisano i parlamentari di Iv, Il Centro, Renew Europe: “La Presidente Meloni e il Ministro Salvini hanno comunicato che non consentiranno alle proprie formazioni politiche di fare emendamenti e che la manovra deliberata da Palazzo Chigi dovrà pubblicarsi in Gazzetta Ufficiale esattamente come il Governo l’ha scritta. Si tratta di un messaggio grave che intendiamo contestare in Aula in sede di dibattito. A prescindere dall’ulteriore svilimento del Parlamento, che non riesce a fare un’articolata doppia lettura ormai da anni (da quando cioè con il Governo Conte si è affermato un monocameralismo di fatto su cui Ella stessa ha fatto sentire la Sua voce), il punto istituzionale è che abbiamo il diritto di avere un testo che sia approvato dai Ministri in sede formale e non modificato dalla Presidente del Consiglio con un tweet. Rispettiamo almeno le forme, Signor Presidente, perché altrimenti la crisi della democrazia italiana sarà irrecuperabile”. Dunque, concludono, “la invitiamo a svolgere le verifiche che Ella riterrà opportune e esercitare il suo alto magistero nel senso di consentire l’invio al Parlamento di un testo formalmente ineccepibile. Ove non vi fosse un nuovo passaggio dal Consiglio dei Ministri a nostro avviso saremmo in presenza di una gravissima violazione costituzionale e parlamentare”.

Dl Caivano, Lega: Pd mistifica la realtà, 90 Sì più che sufficienti

Dl Caivano, Lega: Pd mistifica la realtà, 90 Sì più che sufficientiMilano, 27 ott. (askanews) – “Mistificazioni della realtà. Chi parla di maggioranza risicata al Senato sul voto di fiducia al decreto Caivano non conosce il regolamento o è in malafede”. Così in una nota il senatore Massimiliano Romeo, capogruppo della Lega a Palazzo Madama, replicando al pari ruolo del POd Francesco Boccia che aveva sottolineato come ‘quota 90’ fosse la soglia più bassa registrata dalla maggioranza su una fiducia.

“Il numero legale era 84, 90 voti favorevoli sono più che sufficienti”, ribatte Romeo. “Oltretutto i senatori delle opposizioni riunite erano solo in 45: davvero un ‘campo larghissimo’. Ormai chi non sa più cosa dire si inventa polemiche sul nulla”.

Dl Caivano, Boccia: 90 voti, fiducia più bassa della legislatura

Dl Caivano, Boccia: 90 voti, fiducia più bassa della legislaturaRoma, 27 ott. (askanews) – “Oggi abbiamo avuto la riprova delle pessime condizioni in cui ‘sopravvive’ la maggioranza che sostiene il governo Meloni. 90 voti è il risultato più basso delle 12 fiduce ottenute da questa maggioranza in Senato. 90 voti ottenuti costringendo anche molti dei loro ministri a votare. Siamo di fronte ad una maggioranza che, in vista della manovra fantasma, è in grande affanno”. Così il presidente dei senatori del Pd Francesco Boccia commenta, in una nota, il voto di fiducia a palazzo Madama sul Dl Caivano.

Papa, deroga a prescrizione per processo a padre Rupnik

Papa, deroga a prescrizione per processo a padre RupnikCittà del Vaticano, 27 ott. (askanews) – Papa Francesco ha chiesto al Dicastero per la Dottrina della Fede di esaminare il caso di padre Marko Rupnik, l’ex gesuita accusato di molestie sessuali. Il pontefice ha, quindi, “deciso di derogare alla prescrizione per consentire lo svolgimento di un processo”. Lo rende noto una dichiarazione diffusa dalla Santa Sede che aggiunge che “il Papa è fermamente convinto che se c’è una cosa che la Chiesa deve imparare dal Sinodo è ascoltare con attenzione e compassione coloro che soffrono, soprattutto coloro che si sentono emarginati dalla Chiesa”.

Nella nota si rcorda poi che “nel mese di settembre la Pontificia Commissione per la Tutela dei Minori ha segnalato al Papa gravi problemi nella gestione del caso di Padre Marko Rupnik e la mancanza di vicinanza alle vittime”.

Taylor Swift esce con l’attesissimo album 1989 (Taylor’s Version)

Taylor Swift esce con l’attesissimo album 1989 (Taylor’s Version)Milano, 27 ott. (askanews) – Dopo averlo annunciato a sorpresa lo scorso agosto, l’attesissimo album “1989 (Taylor’s Version)” di Taylor Swift è finalmente disponibile.

Questa è la quarta re-incisione della discografia di Taylor Swift , dopo “Fearless”, “Red” e “Speak Now”, uscito il 7 luglio, l’artista multiplatino ha deciso di regalare ai suoi fan anche 5 nuove canzoni, contenute in “1989 (Taylor’s Version)”: “Slut!” (Taylor’s Version) (From the Vault), da oggi in radio, “Say Don’t Go (Taylor’s Version) (From the Vault)”, “Now That We Don’t Talk (Taylor’s Version) (From the Vault)”, “Suburban Legends (Taylor’s Version) (From the Vault)” e “Is It Over Now? (Taylor’s Version) (From the Vault)”. L’album, che è stato pubblicato originariamente nel 2014 e che si è consolidato come uno dei migliori progetti di quell’anno, avendo ottenuto i GRAMMY come Album of the Year e Best Pop Vocal Album, oltre che essere certificato disco di platino in Italia con all’interno singoli come “Shake it off”, “Blank Space”, entrambi dischi di platino, e “We Are Never Ever Getting Back Together”, disco d’oro, ha già visto estratti “This Love (Taylor’s Version)” nel maggio 2022 come colonna sonora di “The Summer I Turned Pretty” e “Wildest Dream (Taylors’ Version)”, dopo che il brano era diventato virale su TikTok. Taylor Swift, questa notte, ha presentato così “1989 (Taylor’s Version)” attraverso un post su Instagram:

“Sono nata nel 1989, mi sono reinventata per la prima volta nel 2014 e una parte di me è stata reclamata nel 2023 con la riedizione di questo album che amo molto. Mai nei miei sogni più sfrenati avrei immaginato la magia con cui avreste cosparso la mia vita per così tanto tempo. Questo momento è un riflesso delle avventure che abbiamo attraversato e di tutto l’amore che c’è tra noi che brilla nell’ora più buia. Vi presento, con gratitudine e meraviglia, la mia versione di 1989. Vi stava aspettando” Con il suo “Eras Tour”, vicino al miliardo e mezzo di dollari di incasso (che le permetterà di battere il record detenuto da Elton John), Taylor non smette di stupire i suoi fan, con un live della durata di 3 ore, una scaletta composta da 44 brani che comprende tutti i suoi album tra cui le registrazioni “Taylor’s Version”. Il tour, che approderà anche in Italia allo Stadio San Siro con due date evento il 13 e il 14 luglio, sta generando sold out su sold out con il pubblico in delirio, tanto che durante gli show di Seattle il live ha registrato vibrazioni simili a quelle di un terremoto di magnitudo 2.3. Inoltre, Taylor ha deciso di regalare un bonus per tutto lo staff al lavoro sul tour, per un totale di 50 milioni di dollari.

Taylor ha raggiunto un record importante entrando nella Billboard 200 chart con dieci dei suoi album nella top 100, classificandosi come gli album più ascoltati questa settimana negli Stati Uniti. Agli MTV Video Music Awards di quest’anno ha collezionato il numero maggiore di candidature con 8 nomination, tra cui “Video of the Year”, categoria di cui detiene il record per aver vinto per tre anni consecutivi. Taylor Swift ha inoltre collezionato diversi premi tra la fine dello scorso anno e l’inizio dell’anno tra cui: quattro Grammy Awards, cinque MTV Video Music Awards e sei American Music Awards.

Forza Italia, Fascina: sofferenza indescrivibile la perdita del mio amato Silvio, ma tornerò in Parlamento

Forza Italia, Fascina: sofferenza indescrivibile la perdita del mio amato Silvio, ma tornerò in ParlamentoRoma, 27 ott. (askanews) – Marta Fascina nei prossimi giorni tornerà alla Camera. Lo ha annunciato lei stessa a Bruno Vespa in un’ampia intervista per il libro ‘Il rancore e la speranza’ in uscita in novembre da Mondadori-Rai libri.

“Sono un deputato alla seconda legislatura. Come ho sempre detto – ricorda la compagna di Berlusconi – seguo e faccio politica fin da adolescente. Continuerò a svolgere il mandato parlamentare che mi hanno conferito i cittadini; la mia assenza è stata motivata da una sofferenza indescrivibile”. Che ruolo le piacerebbe assumere in Forza Italia?, chiede Vespa.”Non ho mai chiesto né aspirato ad incarichi di partito. Dunque no, al momento, non immagino particolari ruoli per me”. Conferma che, anche alla luce dei rumors emersi negli ultimi mesi, continuerà ad abitare ad Arcore a Villa San Martino? – domanda il giornalista. “Ammetto che sorrido, anche se è una cosa che mi risulta difficile in questo momento, quando leggo fantasiosi articoli di stampa. La categorica smentita della famiglia Berlusconi vale più di qualsiasi infondato pettegolezzo”.

“Il mio amato Silvio – continua Fascina – donava amore a profusione. In un simile contesto di armonia ed unione che lui, nella sua unicità, è stato capace di creare, sarebbe stato difficile non stringere eccellenti rapporti con i suoi amati figli a cui resto legata da sentimenti di stima ed affetto sinceri e profondi”. Silvio Berlusconi aveva deciso di candidarsi alle prossime elezioni europee in tutte le circoscrizioni, rivela inoltre Marta Fascina a Bruno Vespa, raccontando che Berlusconi è rimasto lucidissimo fino alla fine, abbozzando fino all’ultimo iniziative politiche: “Ha lavorato sino a poche ore prima di raggiungere la casa del Signore. Leggeva giornali, scriveva appunti, ragionava di politica interna ed internazionale e di aziende, telefonava ad amici, politici, collaboratori. Fino agli ultimi istanti è rimasto pienamente lucido ed operativo. Aveva deciso di candidarsi alle prossime elezioni europee, in tutte le circoscrizioni. Questo la dice lunga sulla tempra di un uomo straordinario e sul suo ineguagliabile attaccamento alla vita”.

Come ha vissuto la sua scomparsa?, domanda il giornalista. “È una domanda che non può essere posta al passato. La sua improvvisa scomparsa terrena l’ho vissuta, la vivo e la vivrò con un senso di angosciante vuoto che resterà incolmabile per tutto il resto della mia vita”.

”The Other Son” è il Miglior film di Alice nella Città

”The Other Son” è il Miglior film di Alice nella CittàRoma, 27 ott. (askanews) – Annunciati i premi di Alice nella città, sezione autonoma e parallela della Festa del Cinema di Roma. “The Other Son” di Juan Sebastián Quebrada è il Miglior Film del Concorso Internazionale; il riconoscimento è stato assegnato da una giuria di trentacinque ragazzi di età compresa tra i 16 e 19 anni con questa motivazione: “Un pugno nello stomaco per la sua dirompente potenza emotiva. Pellicola intensa e di pregiata fattura capace di scavare un solco nell’animo più profondo dello spettatore, suscitando un fecondo processo di immedesimazione. Per l’originale trattazione di temi universali come amore, dolore e lutto”.

A “Desiré” di Mario Vezza è andato il Premio Raffaella Fioretta come miglior film del Panorama Italia, assegnato da una giuria composta da Tarak Ben Ammar, Francesco Motta, Ivan Silvestrini, Yle Vianello, Alessandra De Tommasi, Riccardo Milani (Presidente onorario). Il riconoscimento di 3.000 euro sarà suddiviso in parti uguali tra il regista e il produttore. Premio speciale della giuria a “Bangarang” di Giulio Mastromauro. “L’unico documentario in concorso merita un’attenzione e una menzione speciale per la capacità emotiva di aver colto le sfumature del vissuto dei bambini di Taranto, raccontate dalle loro stesse parole. A volte confuse, tendono a imitare gli atteggiamenti degli adulti e quindi vivono il caos, il “bangarang” del titolo, che il regista ha saputo raccogliere così bene. Giulio Mastromauro non lo ha trasformato in altro, non lo ha edulcorato né ha forzato la spontaneità dei giovanissimi interlocutori. Anzi ha saputo fare un passo indietro con grande incisività” si legge nella motivazione. Inoltre, il Premio The Hollywood Reporter Roma per la migliore opera prima è andato a “To Leslie” di Michael Morris. É stato assegnato dalla giuria composta dalla direttrice di The Hollywood Reporter Roma, Concita De Gregorio, dalla giornalista Paola Natalicchio, dalla regista Francesca Mazzoleni, dalla cantante Noemi e dall’attrice e regista Michela Cescon. Menzione speciale per il miglior attore a Miguel Gonzalez per “The Other Son”; Menzione speciale per la miglior attrice a Mia Mckenna-Bruce per “How To Have Sex”. Menzione speciale uno sguardo sul futuro per la regia a Gianluca Santoni per “Io e il secco”.

Il Premio RB Casting per il miglior attore emergente è andato a ad Amanda Campana per “Suspicious Mind”. È stato assegnato da una giuria composta da Marina Marzotto (produttrice), Pino Pellegrino (casting director), Stefano Chiappi (agente). Infine, il Premio Pubblico Onde Corte è andato a “Fake shot” di Francesco Castellaneta. Il premio Siae a “Chiedo Scusa” di Francesco Piras, assegnato nell’ambito degli Shorts Film Days al miglior progetto presentato nel corso del laboratorio Unbox.

Libri, in uscita “Oltre il fango” di Mario Tozzi

Libri, in uscita “Oltre il fango” di Mario TozziRoma, 27 ott. (askanews) – Un’Italia geologicamente giovane e instabile, un territorio che l’emergenza climatica e scelte dell’uomo, spesso poco incisive o sbagliate, hanno reso ancor più fragile e pericolosa. Se il dissesto idrogeologico mette a rischio quasi il 94 per cento dei comuni italiani, e frane e alluvioni sono sempre più causa di devastazione e morte, è evidente la necessità di un deciso e repentino cambio di passo. Ma in quale direzione? Analizzando cause e false cause, soluzioni e false soluzioni, in “Oltre il fango” Mario Tozzi riflette su quali comportamenti virtuosi possano tamponare le manifestazioni della natura e su quali siano, invece, i comportamenti sbagliati, che possono solo peggiorare condizioni già al limite.

“Oltre il fango” di Mario Tozzi, edito da Rai Libri, è in vendita nelle librerie e negli store digitali dal 31 ottobre 2023 (Euro: 19,00). Mario Tozzi è geologo e ricercatore del CNR, divulgatore scientifico, saggista, autore e conduttore televisivo. È membro del consiglio scientifico del WWF ed è Cavaliere della Repubblica Italiana. Dal 2013 al 2023 è stato presidente del Parco dell’Appia Antica. Tra le numerose trasmissioni che ha condotto ricordiamo: “Gaia – Il pianeta che vive”, in onda su Rai 3 dal 2001 al 2006; “Terzo Pianeta”, sempre su Rai 3, dal 2007 al 2008; “La gaia scienza” (insieme al Trio Medusa), in onda su La7 dal 2009 al 2010; “Fuoriluogo”, in onda su Rai 1 dal 2014 al 2017. Dal 2019 conduce su Rai 3 “Sapiens – Un solo pianeta”. Tra le sue ultime pubblicazioni ricordiamo: L’Italia intatta. Viaggio nei luoghi italiani non alterati dagli uomini e fermi nel tempo (2018), Come è nata l’Italia. All’origine della grande bellezza (2019), Uno scomodo equilibrio. Uomini, virus e pandemie (2021), Mediterraneo inaspettato (2022), editi da Mondadori. Nel 2023, per Einaudi Ragazzi, ha pubblicato Perché il clima sta cambiando?. Per Rai Libri è autore di Un’ora e mezzo per salvare il mondo (con Lorenzo Baglioni, 2020).

Mes, Donohoe: ratifica Italia serve perché altri paesi lo usino

Mes, Donohoe: ratifica Italia serve perché altri paesi lo usinoBruxelles, 27 ott. (askanews) – “Continuerò a sostenere la causa della ratifica del trattato del Mes”, il Fondo salva-Stati, da parte dell’Italia. “Questo trattato è un elemento davvero importante per il modo in cui possiamo approfondire l’Unione bancaria; in particolare garantirà che l’Esm, che è il nostro strumento di gestione delle crisi, avrà accesso a nuovi fondi per molte decine di miliardi di euro in futuro, se necessario”. Lo ha affermato il presidente dell’Eurogruppo, Paschal Donohoe, parlando alla stampa al suo arrivo al Consiglio europeo, stamattina a Bruxelles, per partecipare alla riunione dell’Eurosummit.

“È nell’interesse di tutti – ha continuato Donohoe – che il Mes venga ratificato, e su questo continuerò a lavorare in stretto contatto con il ministro Giancarlo Giorgetti. Continuo a rendermi conto del fatto che si tratta di una questione delicata in seno alla politica italiana. So che la cosa è stata molto discussa all’interno del Parlamento italiano, e ho pieno rispetto” per questa discussione. “Ma la priorità che dobbiamo tutti affrontare – ha sottolineato il presidente dell’Eurogurppo – è che, se il Trattato non sarà ratificato da tutti, nessun paese potrà accedervi in futuro, se dovessimo trovarci in una situazione di crisi”.

“Penso che tutti i leader siano consapevoli dell’importanza del trattato”, anche se è un tema che “viene discusso principalmente a livello di ministri delle Finanze, nell’Eurogruppo. Ho un rapporto eccellente con il ministro Giorgetti. Ma anche se l’Italia decidesse di non voler comunque utilizzare il Mes in futuro, una decisione che assolutamente le appartiene, penso che tutti capirebbero; d’altro canto, ci sono forse altri paesi che potrebbero decidere di utilizzare questo strumento in futuro, e questo trattato serve a renderlo possibile”, ha concluso Donohoe.