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Meloni a Bruxelles chiede un ruolo Ue per l’accesso umanitario a Gaza

Meloni a Bruxelles chiede un ruolo Ue per l’accesso umanitario a GazaBruxelles, 26 ott. (askanews) – L’Unione europea assuma un ruolo di “primo piano” nel garantire l’accesso umanitario nella stiscia di Gaza. E’ questa una delle proposte dell’Italia che la presidente del Consiglio Giorgia Meloni rappresenterà nel Consiglio europeo che si apre oggi a Bruxelles.

Sulla crisi i capi di Stato e di governo dell’Ue hanno già espresso la propria posizione, con la dichiarazione adottata lo scorso 15 ottobre, nella quale hanno condannato con la “massima fermezza” gli attacchi terroristici perpetrati da Hamas; hanno esortato a liberare gli ostaggi; hanno sottolineato il diritto di Israele di difendersi nel rispetto del diritto internazionale e l’importanza di garantire, in ogni momento, la protezione di tutti i civili in linea con il diritto internazionale umanitario. Per L’Italia l’accesso umanitario, sottolineano fonti diplomatiche, è “obiettivo indispensabile” per evitare ulteriori sofferenze alla popolazione civile ma va assicurato che tale assistenza umanitaria non sia sfruttata dalle organizzazioni terroristiche per alimentare le proprie attività. Il Governo italiano, inoltre, confermerà la necessità di continuare a sostenere con convinzione il popolo ucraino: non è questo – è il pensiero di Meloni – il momento di diminuire l’impegno ma di rafforzarlo il più possibile in vista dell’imminente inverno. L’Italia, insieme ai suoi partner europei ed internazionali, continua a lavorare per costruire un ampio sostegno per una pace giusta e duratura e per i principi e gli obiettivi della Formula di Pace proposta da parte ucraina con l’obiettivo di arrivare ad un Vertice Globale sulla Pace. L’obiettivo è anche la definizione delle future garanzie di sicurezza per cui l’Alto Rappresentante dovrebbe presentare una proposta in vista del Consiglio Europeo di dicembre che sarà anche chiamato ad esprimersi sull’apertura dei negoziati di adesione sulla base del rapporto allargamento che la Commissione pubblicherà tra fine ottobre e inizio novembre. Dal punto di vista finanziario, i fondi necessari a tale sostegno dovranno essere assicurati nell’ambito della revisione del bilancio pluriennale 2021-2027, sulla quale ci si attende un’intesa entro la fine dell’anno, in una logica di pacchetto, che preveda anche nuove risorse per lo sviluppo dei partenariati con i Paesi del Vicinato Sud e dell’Africa, in particolare con quelli di origine e transito dei migranti, e l’efficace attuazione del nuovo Patto Asilo e Migrazione, con particolare riferimento all’esigenze dei Paesi di primo arrivo dei migranti; promuovere l’autonomia strategica dell’UE e la doppia transizione, assicurando finanziamenti agli investimenti UE in settori altamente tecnologici, sia attraverso una più flessibile mobilitazione dei fondi già disponibili sia mediante risorse aggiuntive, nella prospettiva di un Fondo sovrano europeo: in questa direzione va la nuova piattaforma STEP, che incentiva i progetti nei settori critici (deep-tech, clean-tech e bio-tech) e contribuisce a ripristinare parità di condizioni nel mercato unico a fronte della decisione di allentare le norme sugli aiuti di Stato, una scelta che mette inevitabilmente in una condizione di vantaggio gli Stati membri che dispongono di una più ampia capacità fiscale.

In questa prima discussione a livello di Capi di Stato e di Governo, l’obiettivo del presidente Michel è che i leader si esprimano sulle proprie priorità di finanziamento ed indichino le relative fonti. Non è prevista una discussione in dettaglio né il raggiungimento di un’intesa. Il negoziato proseguirà nelle prossime settimane a livello consiliare per tornare all’attenzione dei leader al Consiglio Europeo di dicembre. In tema migratorio, si sottolinea, l’Italia ha accolto con “viva soddisfazione” la lettera della presidente von der Leyen sull’attuazione dell’approccio multidimensionale al tema migratorio concordato al Consiglio Europeo straordinario di febbraio che fornisce ai leader indicazioni sui filoni di lavoro su cui concentrarsi nel contrasto all’immigrazione illegale, anche sulla base di quanto emerso negli incontri avuti dal Presidente Meloni a margine del Vertice MED9 di Malta e del Vertice della Comunità Europea di Granada. “La lettera – spiegano le fonti – testimonia il forte impegno dell’esecutivo Ue nell’attuazione pratica di quanto deciso secondo un approccio di chiara ispirazione italiana nell’identificazione delle priorità”, sia con riferimento allo sviluppo economico dei Paesi di origine e transito (forte accento è posto sul modello dei partenariati globali e sul concetto di “partnership” con l’Africa) sia al contrasto alla migrazione illegale (rimpatri, controllo dei confini, incluso il rafforzamento dell’operazione Irini e la lotta ai trafficanti di esseri umani).

A proposito della questione dell’immigrazione illegale, l’Italia evidenzierà anche i rischi per la sicurezza che questo fenomeno può portare con sé, ancora di più nell’attuale scenario, come dimostra il ricomparire dei ‘lupi solitari’. La stessa presidente Von der Leyen ha annunciato, tra l’altro, un provvedimento imminente per rafforzare il quadro giuridico e le politiche europee di contrasto al traffico di esseri umani. L’Italia sosterrà quindi la necessità di integrare il Quadro finanziario pluriennale 2021-2027 con adeguati stanziamenti aggiuntivi per le politiche migratorie, sia quelle di contrasto ai flussi irregolari, sia quelle di cooperazione con i Paesi di origine e di transito dei flussi, con l’obiettivo di dare corpo allo spirito della conferenza di Roma e di rafforzare la proposta italiana di un Piano Mattei per l’Africa. Allo stesso tempo, l’Italia ritiene che la doppia transizione, verde e digitale, debba essere impostata su valutazioni d’impatto ampie e affidabili, su criteri di “gradualità” e di “sostenibilità economica e sociale”, sul principio di “neutralità tecnologica” e su strumenti finanziari di incentivazione e di accompagnamento per le imprese e per i cittadini. In questo quadro si inserisce il dibattito sulla revisione delle regole fiscali europee, un tema non formalmente in agenda in questo Consiglio, perché ancora in discussione al livello dei ministri dell’economia ma sui cui resta necessario adottare la revisione entro la fine dell’anno. Per Meloni computare, nei parametri deficit-Pil, gli investimenti che vengono promossi anche da Bruxelles, sembra un “controsenso” che “rischia di minare proprio gli obiettivi di sostenibilità e di sicurezza” e per questo continua a sostenere la necessità di scorporare, in tutto o in parte, queste voci.

L’agenda prevede, nel pomeriggio di oggi, la discussione su Ucraina, bilancio 2021-2027, Medio Oriente, politica estera; domani, a partire dalle 9, su immigrazione ed economia. Al termine si riunirà anche l’Eurosummit.

Bce ferma rialzi tassi e conferma rinnovo titoli Pepp a fine 2024

Bce ferma rialzi tassi e conferma rinnovo titoli Pepp a fine 2024Roma, 26 ott. (askanews) – Tutto confermato alla Banca centrale europea, come da previsioni: dopo 10 rialzi consecutivi i tassi di interesse sono stati mantenuti ai livelli attuali. E l’istituzione ha ribadito la volontà di rinnovare gli acquisti di titoli con il programma anticrisi Pepp almeno fino a tutto il 2024. Le decisioni sono state comunicate al termine del consiglio direttivo che si è riunito in trasferta ad Atene.

Il tasso sulle principali operazioni di finanziamento resta al 4,50% e il tasso sui depositi parcheggiati dalle banche presso la stessa istituzioni al 4%, il tasso sulle operazioni di rifinanziamento marginali resta al 4,75%. La decisione giunge mentre l’economia dell’area euro continua a mostrare indebolimenti, con le indagini sulle imprese in territorio chiaramente recessivo, mentre l’inflazione, il motivo per cui è stata effettuata la stretta monetaria, sta continuando a moderarsi.

Al direttorio dell’istituzione “ci si attende tuttora che l’inflazione resti troppo elevata per un periodo di tempo troppo prolungato” nell’area euro, riporta un comunicato, mentre “perdurano le forti pressioni interne sui prezzi. Al tempo stesso, l’inflazione ha registrato un netto calo a settembre, ascrivibile anche ai forti effetti base, e gran parte delle misure dell’inflazione di fondo ha continuato a diminuire”. I passati aumenti dei tassi, secondo la Bce frenano “in misura crescente la domanda e contribuendo pertanto alla riduzione dell’inflazione”. Il Consiglio direttivo “è determinato ad assicurare il ritorno tempestivo dell’inflazione all’obiettivo del 2% a medio termine”. Ma “in base alla sua attuale valutazione, ritiene che i tassi di interesse di riferimento si collochino su livelli che, mantenuti per un periodo sufficientemente lungo, forniranno un contributo sostanziale al conseguimento di tale obiettivo”. Questa formula, che viene ripetuta, era stata già interpretata alla precedente riunione come un segnale sul possibile raggiungimento del picco dei tassi di interesse.

Prima del Consiglio erano circolate ipotesi sulla possibilità che i banchieri centrali ridiscutessero i rinnovi degli stock di titoli del Pepp, mentre da mesi stanno già riducendo le consistenze di un altro programma di accumulo, il piano App. Dopo le recenti tensioni sull’obbligazionario governativo, e forse anche per questo motivo il comunicato non fornisce indicazioni in tal senso. Ad ogni modo per ulteriori spunti sulle decisioni di oggi ora l’attenzione si sposta sulla conferenza stampa esplicativa della presidente Christine Lagarde.

La Bce non ha alzato i tassi e ha confermato l’acquisto dei titoli Pepp

La Bce non ha alzato i tassi e ha confermato l’acquisto dei titoli PeppRoma, 26 ott. (askanews) – Dopo 10 rialzi consecutivi la Banca centrale europea arresta la sua manovra sui tassi di interesse: il Consiglio direttivo ha infatti deciso di confermare i livelli attuali, con il tasso sulle principali operazioni di finanziamento al 4,50% e il tasso sui depositi parcheggiati dalle banche presso la stessa istituzioni al 4%. La decisione giunge mentre l’economia dell’area euro continua a mostrare indebolimenti, con le indagini sulle imprese in territorio chiaramente recessivo, mentre l’inflazione, il motivo per cui è stata effettuata la stretta monetaria, sta continuando a moderarsi. Il tasso sulle operazioni di rifinanziamento marginali è stato a sua volta confermato al 4,75%. La Bce ha anche confermato che continuerà a rinnovare i titoli accumulati con il piano anticrisi Pepp almeno fino alla fine del 2024.

Manovra, M5s: Salvini contro quota 104, forse in cdm dormiva

Manovra, M5s: Salvini contro quota 104, forse in cdm dormivaMilano, 26 ott. (askanews) – “Salvini non finisce mai di stupire. Oggi riempie i giornali con la sua contrarietà alle norme sulle pensioni inserite in legge di Bilancio. Parliamo di un ministro che era in Cdm quando si votava la stessa Manovra, pertanto viene da credere che in quel momento stesse dormendo beatamente”. Lo affermano in una nota i senatori del M5S in X commissione Orfeo Mazzella (capogruppo), Barbara Guidolin ed Elisa Pirro.

“Le bozze circolate in questi giorni sconfessano anni di propaganda della Lega e, più in generale, di tutto il centrodestra. Non solo non c’è l’abolizione della legge Fornero, che è ancora viva e vegeta, ma dal prossimo anno – aggiungono – andare in pensione anticipata sarà pressoché impossibile, soprattutto per le lavoratrici dopo l’ennesimo intervento gravemente peggiorativo di Opzione donna. Se gli è rimasto un briciolo di dignità lo usino per chiedere scusa agli elettori”.

Pista di Bob in Italia, Malagò: “La palla passa al governo”

Pista di Bob in Italia, Malagò: “La palla passa al governo”Roma, 26 ott. (askanews) – Giorni cruciali per le Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026 e affinché la pista olimpica di bob, slittino e skeleton rimanga in Italia. Entro la fine della prossima settimana dovranno essere ultimate le valutazioni sull’impianto di bob di Cesana, abbandonato nel 2011 ma riavviabile a fronte di una spesa di 34 milioni di euro. L’alternativa low-cost sarebbe quella di Cortina, ma, al momento, il presidente del Coni, Gianni Malagò, propende fortemente per la prima. Anche per trasformarla, nel prossimo futuro, in un centro federale altamente specializzato. Ne ha parlato in una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport. “È possibile che la pista resti in Italia, ma non sarebbe serio aggiungere altro – ha dichiarato Malagò -. Il CIO non ci ha chiesto di affittare una pista all’estero. Siccome non abbiamo un impianto esistente e funzionante, sarebbero a favore dello spostamento all’estero”. “Alla candidatura – dice Malagò – abbiamo presentato un Masterplan grazie al quale abbiamo vinto. Se potessimo rispettarlo sarebbe la cosa migliore. Ma sono subentrati fattori che non dipendono dal mondo dello sport e dovremo trovare la soluzione indicata dal CIO: quella di una pista esistente e funzionante. Cesana esiste. Ora serve qualcuno che si incarichi di farla diventare funzionante. Tocca al Governo, attraverso la società incaricata a realizzare le opere che è la Simico, decidere entro la fine della prossima settimana. Sarà poi il cda della Fondazione a deliberare la decisione per comunicarla al CIO entro la fine di novembre”. Sul trasferimento del laboratorio olimpico antidoping dice: “Importante decidere subito altrimenti richiamo altra brutta figura”. Su Fagioli, Zaniolo e Tonali: “Sono ragazzi che hanno tutto Giovani, Noia frustrazioni? Non generalizziamo”. A Binaghi risponde: “Negli ultimi tempisi è comntraddistijnto per uno stile di aggressione verbale poco educato. Dice di non avere interferenxe politiche ma la sua vicepresidente, Chiara Appendino, è l’ex sindaco di Torino e l’ex sottosegretario Valente e il responsabile della federtennis per i rapporti istituzuionali”. Malagò fa anche il punto sui qualificati per PArigi. “Abbiamo tutto il tempo per conquistare i pass. Quelli che lo hanno già incassato sono atleti di grande qualità con possibilità di medaglia. Onestamente non siamo contenti della situazione degli sport di squadra, ma sono fiducioso che entro la prossima estate almeno le due pallavolo e le due pallanuoto rientreranno nel gruppo. Piuttosto ho letto le previsioni della Nielsen che ci vedono a 52 medaglie. Ma è meglio tenere i piedi per terra”. Su un presunto battibecco con il sindaco di Milano Sala dice: “Non ci sono problemi tra noi. È vero che scherzando ho parlato di un coniglio nel cilindro proponendo al Veneto alcune gare dei Giochi Invernali Giovanili 2028 di Lombardia e Trentino. È vero che Zaia mi ha risposto che si tratta di un criceto più che di un coniglio. Ma scherzavamo e credo che abbia apprezzato la mia proposta malgrado il problema investa di Enti Locali”.

Manovra, Lollobrigida: emendamenti Fi? Si discuterà con serenità

Manovra, Lollobrigida: emendamenti Fi? Si discuterà con serenitàGenova, 26 ott. (askanews) – “La manovra va in Parlamento dove ci saranno tutti gli spazi per poter discutere, come è normale che sia. Le forze politiche hanno la possibilità di proporre. E’ evidente che c’è una fase nella quale la proposta può diventare immediatamente un’azione, oppure si può programmare di realizzarla in condizioni economiche migliori. Si discuterà con grande serenità come avviene dall’inizio del mandato del centrodestra”. Lo ha detto il ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare Francesco Lollobrigida, rispondendo, a margine dell’assemblea annuale dell’Anci, ad un giornalista che gli chiedeva se i tempi per il via libera alla manovra potrebbero allungarsi a seguito delle dichiarazioni del vicepremier Antonio Tajani che non esclude che Forza Italia possa presentare degli emendamenti sulla cedolare secca.

Mediobanca: nel trimestre utile record a 351 milioni (+34%)

Mediobanca: nel trimestre utile record a 351 milioni (+34%)Milano, 26 ott. (askanews) – Mediobanca chiude il primo trimestre dell’esercizio 2023-24, il primo del piano al 2026, battendo le stime degli analisti con ricavi oltre quota 860 milioni, in crescita di oltre 100 milioni nell’anno, e un utile record a 351 milioni.

Il gruppo, sottolinea la banca in una nota, prosegue il suo percorso di crescita registrando nel trimestre chiuso a settembre risultati ai livelli massimi storici: ricavi 863 milioni (+14%), utile netto 351 milioni (+34%), ROTE 14% (+2pp), RORWA 2,8% (+60bps). Il CET1 ratio con Danish Compromise si attesta al 15,5% (15,9% a giugno 23). Il margine di interesse sale a 496 milioni (+25%). Nel trimestre la divisione Wealth Management segna ricavi e utile record (rispettivamente a circa 220 mln e 50 mln), con 1,8 miliardi di afflussi di raccolta indiretta. La divisione Consumer Finance segna una crescita dei ricavi del 4% a 286 milioni (record storico).

L’esercizio 2024, spiega l’istituto, è confermato in solida crescita rispetto all’esercizio precedente. Anche la remunerazione degli azionisti è confermata in crescita, a seguito di un payout ratio del 70% cash cui si sommerà l’esecuzione di un piano di riacquisto di azioni proprie per circa 200 milioni già autorizzato da Bce ed in attesa dell’autorizzazione della assemblea degli azionisti del prossimo 28 ottobre.

Mimit: trimestre anti inflazione, salgono a 32 i marchi aderenti

Mimit: trimestre anti inflazione, salgono a 32 i marchi aderentiRoma, 26 ott. (askanews) – Cresce ed è in continuo aggiornamento il numero di adesioni delle aziende nazionali e internazionali al ‘Patto Anti Inflazione’, l’iniziativa del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, per contenere i prezzi della spesa e supportare il potere d’acquisto delle famiglie. I grandi marchi aderenti al Patto hanno raggiunto quota 32, mentre sono 30.000 i punti vendita in tutta Italia nei quali si possono fare acquisti a prezzi convenienti. In vista del periodo natalizio, è significativa l’adesione di importanti imprese del settore dei giocattoli e dei prodotti per l’infanzia. Con un comunicato il Minit fa il punto della situazione sull’iniziativa.

Tra le 32 aziende, vasta è la presenza del settore dei beni alimentari, della cura della persona e della casa, tra cui si annoverano: Ferrero, Cameo, Beiesdorf, Danone, Mondelez Italia, Duracell, Barone 00, Bolton Food, Mutti, Orogel, Valsoia, Zuegg, Star Stabilimento Alimentare, Compagnia Surgelati Italiana, Ferrari Industria Casearia, Il Gusto Vero, Inalca, Mare Aperto Foods, Molino Bongiovanni, Montefarmaco, Morato Pane, Pastificio F.lli Cellino, Savencia Fromage & Dairy Italia, Sc Johnson, Sibeg, Spumador, Saponificio Chizzoni & C. Una partecipazione, prosegue il comunicato, che vede inoltre attive importanti realtà del settore dei giocattoli e dei prodotti per l’infanzia (Trudi, Inglesina, Peg Perego, Ludattica, Italtrike), ulteriore segnale per le famiglie e per i consumatori, soprattutto in vista del periodo natalizio.

Crescono anche i punti vendita in tutta Italia, che superano quota 30.000. Le regioni con maggiori adesioni sono la Lombardia con 4.547 punti vendita aderenti al trimestre anti evasione, il Lazio con 2.992 punti vendita e il Piemonte con 2.711 punti.

Fonti MiC: Biennale, Cicutto in carica fino a termine mandato

Fonti MiC: Biennale, Cicutto in carica fino a termine mandatoMilano, 26 ott. (askanews) – Il presidente della Biennale di Venezia Roberto Cicutto resterà in carica fino alla fine del suo mandato, a marzo 2024. Lo hanno precisato fonti del ministero della Cultura: “In riferimento a notizie di stampa di oggi relative alla designazione di Pietrangelo Buttafuoco al vertice della Fondazione La Biennale di Venezia – hanno specificato – si precisa che l’attuale presidente, Roberto Cicutto, resterà in carica fino al termine del mandato, marzo 2024, al fine di garantire la necessaria continuità istituzionale e un graduale e ordinato passaggio di consegne. La proposta di nomina di Buttafuoco rappresenta solo l’inizio di un percorso il cui primo passo è il parere consultivo delle Commissioni Cultura di Camera e Senato”.

Pirelli: jv con il fondo PIF per fabbrica pneumatici in Arabia Saudita

Pirelli: jv con il fondo PIF per fabbrica pneumatici in Arabia SauditaMilano, 26 ott. (askanews) – Il Public Investment Fund dell’Arabia Saudita e Pirelli Tyre (Pirelli) hanno siglato un accordo di joint venture per la costruzione di una fabbrica di pneumatici in Arabia Saudita. PIF deterrà una quota del 75% della JV, mentre Pirelli avrà il restante 25% e sarà partner strategico e tecnologico a supporto dello sviluppo del progetto, fornendo assistenza tecnica e commerciale. L’investimento complessivo nella jv è di circa 550 milioni di dollari.

Si prevede che lo stabilimento avvierà la produzione nel 2026. La jv produrrà pneumatici di alta qualità per il segmento car a marchio Pirelli e, inoltre, produrrà e commercializzerà pneumatici con un nuovo brand locale per il mercato nazionale e regionale. Per Pirelli il progetto avrà un impatto neutro sugli obiettivi di deleverage della società al 2025. Attraverso la jv, PIF e Pirelli si impegnano a creare un campione nazionale e regionale che consentirà di disporre localmente dicapacità produttive per un importante segmento dell’industria automotive, creando attività lungo tutta la catena del valore. Si prevede che lo stabilimento avrà una capacità produttiva annua di 3,5 milioni di pneumatici. In linea con la sua strategia local for local, Pirelli, attraverso la jv, diventerà il primo tyre maker Tier 1 a disporre di una fonte produttiva diretta in Arabia Saudita.

“Poter contare su una produzione locale in Arabia Saudita, uno dei mercati oggi più promettenti e in linea con il nostro posizionamento nell’High Value e nell’elettrico, rappresenta per Pirelli una grande opportunità che coglieremo insieme a un partner come PIF nei suoi progetti di sviluppo nel settore automotive”, ha dichiarato Marco Tronchetti Provera, Executive Vice Chairman di Pirelli. “Attraverso questa joint venture con Pirelli, PIF sta costruendo capacità produttive nella catena del valore dell’automotive e della mobilità e sviluppando nuove opportunità per coinvolgere il settore privato”, ha spiegato Yazeed A. Al-Humied, Deputy Governor e Head of Mena Investments di PIF. “Questa collaborazione segna un’altra pietra miliare fondamentale nel nostro percorso volto a diversificare l’economia, migliorare la sostenibilità e localizzare le capacità produttive in Arabia Saudita”.