Manovra, confermato il taglio del cuneo. Aumentano le sigaretteRoma, 24 ott. (askanews) – Confermato per il 2024 il taglio del cuneo contributivo di 6 punti per i redditi fino a 35.000 euro che sale a 7 punti per i redditi fino 25.000 euro. E’ quanto emerge da una bozza della legge di bilancio.
La norma prevede che “in via eccezionale, per i periodi di paga dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2024, per i rapporti di lavoro dipendente, con esclusione dei rapporti di lavoro domestico, è riconosciuto, un esonero, senza effetti sul rateo di tredicesima, sulla quota dei contributi previdenziali per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti a carico del lavoratore di 6 punti percentuali a condizione che la retribuzione imponibile, parametrata su base mensile per tredici mensilità, non ecceda l’importo mensile di 2.692 euro, maggiorato, per la competenza del mese di dicembre, del rateo di tredicesima”. L’esonero sale di un ulteriore punto percentuale “a condizione che la retribuzione imponibile, parametrata su base mensile per tredici mensilità, non ecceda l’importo mensile di 1.923 euro, maggiorato, per la competenza del mese di dicembre, del rateo di tredicesima. Tenuto conto dell’eccezionalità della misura di cui al presente comma, resta ferma l’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche”.
Tra le altre cose, sale di circa 10 centesimi a pacchetto nel 2024 l’accisa sulle sigarette.
Conte: bozze peggiorano il giudizio su manovra scellerataMilano, 24 ott. (askanews) – Le bozze della manovra che stanno circolando “peggiorano il giudizio già negativo espresso quando ci sono state anticipate le linee della manovra”. Lo ha detto il presidente del M5s Giuseppe Conte, in una conferenza stampa a Foggia con la neo sindaca Maria Aida Episcopo.
“Il governo taglia sostegni alle fasce deboli e a un ceto medio impoverito da caro vita, caro mutui, caro benzina. Se c’è qualche piccolo aiuto non è mai strutturale, mentre ciò che è strutturale sono le misure che favoriscono evasori e corrotti. E questo per noi è davvero dirimente, al di là del fatto che si fa una manovra in deficit e si utilizzino male questi soldi portando il Paese in recessione”. Inoltre “si stanno tradendo tutti gli impegni sul piano economico che erano stati presi. Addirittura si rischia di peggiorare la legge Fornero, loro che la volevano abolire, e fanno cassa anche sul taglio del cuneo fiscale. Daremo battaglia, non daremo tregua al governo, che consegna al Parlamento una manovra blindata anche per gli stessi parlamentari di maggioranza che non potranno provare a correggere questa manovra scellerata”.
Bankitalia: stretta credito banche accelera anche nella PenisolaRoma, 24 ott. (askanews) – Anche in Italia la domanda di prestiti di imprese e famiglie continua a calare, mentre nel terzo trimestre i criteri di offerta di credito da parte delle banche hanno mostrato “un ulteriore irrigidimento, ancora guidato dalla minore tolleranza e maggiore percezione del rischio”. Lo riporta la Banca d’Italia, in base alle rilevazioni effettuate per partecipare all’Indagine sul credito bancario nell’area dell’euro (La Bank lendig survey della Bce).
I fattori menzionati hanno contribuito anche all’inasprimento dei termini e delle condizioni generali sui finanziamenti, mentre questa tendenza è stata in parte attenuata” dalla riduzione dei margini applicati dalle banche, in particolare sui prestiti meno rischiosi, come conseguenza di una crescente pressione concorrenziale”. Queste dinamiche riflettono la aggressiva manovra di inasprimento monetario, sia mediante aumenti dei tassi di interesse, sia tramite drenaggio delle liquidità, operata dalla Bce nei mesi passati, nel tentativo di far calmierare l’inflazione.
Secondo l’indagine, in Italia i criteri di offerta sui prestiti alle famiglie per l’acquisto di abitazioni sono rimasti invariati, mentre quelli per il credito al consumo sono stati inaspriti. I termini e le condizioni sono stati irrigiditi su entrambe le categorie di finanziamenti nonostante la maggior pressione concorrenziale. “Per il trimestre in corso gli intermediari si attendono che i criteri di offerta sui prestiti alle società non finanziarie rimangano stabili, mentre quelli sui finanziamenti alle famiglie verrebbero inaspriti”. Nel frattempo la domanda di credito da parte delle imprese è nuovamente diminuita, prosegue Bankitalia, riflettendo in particolare l’aumento del livello dei tassi di interesse, il calo del fabbisogno per la spesa in investimenti fissi e il maggior ricorso all’autofinanziamento. La richiesta di finanziamenti da parte delle famiglie si è ridotta sia per l’acquisto di abitazioni sia per la finalità di consumo; in entrambi i casi, il più elevato livello dei tassi di interesse e il peggioramento della fiducia ha continuato a esercitare un contributo negativo. Nel trimestre in corso la domanda di prestiti da parte di imprese e famiglie diminuirebbe ulteriormente.
Le condizioni di accesso delle banche al finanziamento sono peggiorate in particolare per quanto riguarda i depositi a breve. Nel trimestre in corso, si legge, gli intermediari si attendono un ulteriore deterioramento. Nei sei mesi terminanti in settembre la riduzione del portafoglio di politica monetaria della BCE ha esercitato un impatto negativo sulle condizioni di finanziamento, sulla posizione di liquidità e sulle attività totali delle banche; non ha invece avuto un impatto significativo sui criteri di offerta, sui termini e le condizioni e sui volumi erogati delle varie categorie di prestiti. Le operazioni di rifinanziamento Tltro III (operazioni di rifinanziamento a lungo termine di Bce e Eurosistema, su cui è stata operata una stretta aggressiva-ndrt), attualmente nella fase di rimborso, hanno contribuito al peggioramento della situazione finanziaria delle banche. Tale effetto si protrarrebbe nel corso dei prossimi sei mesi. Le operazioni non hanno invece contribuito in modo significativo alla variazione dei criteri di offerta, dei termini e delle condizioni e dei volumi di credito erogati.
Gli aumenti dei tassi di interesse di riferimento della Bce hanno avuto un impatto positivo sulla redditività complessiva degli intermediari ascrivibile al rialzo degli interessi attivi netti. Nei prossimi sei mesi, tale effetto si attenuerebbe, conclude lo studio di Bankitalia, a seguito di un minore impatto sui margini e di maggiori accantonamenti e rettifiche di valore da parte degli intermediari.
Schlein: vittoria a Foggia dimostra che uniti battiamo la destraRoma, 24 ott. (askanews) – La vittoria di Maria Aida Episcopo a Foggia dimostra che “quando ci uniamo l’alternativa a queste destre c’è”. Lo ha detto la segretaria Pd Elly Schlein parlando in conferenza stampa. “Sono una “buona notizia le elezioni di ieri a Foggia – ha aggiunto – congratulazioni e gioia per la vittoria di maria Aida Episcopo. Foggia rialza la testa, da oggi può scrivere una pagina di futuro migliore. E’ la dimostrazione, per noi, che quando ci uniamo, quando siamo uniti, l’alternativa a queste destre c’è”.
Energia, Aie: domanda combustibili fossili al picco prima del 2030Roma, 24 ott. (askanews) – La domanda di petrolio, carbone e gas naturale è destinata a raggiungere il picco prima della fine di questo decennio, con la quota dei combustibili fossili nella fornitura energetica mondiale che scenderà al 73% entro il 2030, dopo essere stata “ferma per decenni intorno all’80%”. Lo ha pronosticato l’Agenzia internazionale per l’energia nel suo World Energy Outlook 2023.
È in corso anche una trasformazione nel modo in cui il pianeta viene alimentato, con la “fenomenale crescita delle tecnologie energetiche pulite” come l’energia eolica, solare, le pompe di calore e le auto elettriche che giocano un ruolo fondamentale, secondo una dichiarazione che accompagna il rapporto. Anche le emissioni di anidride carbonica legate all’energia raggiungeranno il picco entro il 2025. Nonostante questi cambiamenti epocali, l’AIE afferma che sono necessari maggiori sforzi per limitare il riscaldamento globale a 1,5 gradi Celsius, obiettivo dell’accordo di Parigi.
L’organizzazione con sede a Parigi prevede “quasi 10 volte più auto elettriche sulle strade di tutto il mondo” nel 2030, con “una quota di fonti rinnovabili nel mix elettrico globale prossima al 50%” dal 30% circa di oggi. Tra le altre cose, le pompe di calore – così come altri sistemi di riscaldamento elettrico – sono avviate a superare le caldaie che utilizzano combustibili fossili. “Se i paesi mantenessero i loro impegni nazionali in materia di energia e clima in tempo e in toto, i progressi nell’energia pulita sarebbero ancora più veloci”, afferma l’Agenzia.
“Tuttavia, sarebbero necessarie misure ancora più forti per mantenere vivo l’obiettivo di limitare il riscaldamento globale a 1,5 gradi”, ha aggiunto. “Allo stato attuale, la domanda di combustibili fossili è destinata a rimanere troppo elevata per raggiungere l’obiettivo dell’Accordo di Parigi di limitare l’aumento della temperatura media globale a 1,5 gradi”, si legge nella nota. Il rapporto dell’Aie afferma che il suo scenario sulla base delle politiche dichiarate è ora “associato a un aumento della temperatura di 2,4 gradi nel 2100 (con una probabilità del 50%)”.
Pichetto: sul decreto energia serve un approfondimento tecnico, non c’è nessuno slittamentoRavenna, 24 ott. (askanews) – Sul decreto energia che doveva essere discusso in Consiglio dei ministri è necessaria una “valutazione di approfondimento tecnico anche del rapporto con l’Ue sul mercato tutelato”. Si è deciso di rimandare la discussione perché “ci sono tanti problemi di ordine tecnico”. Quindi non c’è uno slittamento del decreto. Lo ha detto il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin a margine di un incontro a Omc di Ravenna.
“La valutazione è di approfondimento tecnico anche del rapporto con l’Ue sul mercato tutelato – ha detto Pichetto Fratin -. Un mercato tutelato che finisce il 10 gennaio, quindi dopo questa data va attuata qualche liberalizzazione. Di conseguenza gli elementi da approfondire a livello tecnico sono le modalità tecniche affinché i soggetti non vulnerabili, quelli a cui si può staccare la luce in sostanza, si avvicinino al mercato e possano fare delle scelte. Ci sono tanti problemi di ordine tecnico”.
Bce: stretta credito bancario più netta del previsto in III trimRoma, 24 ott. (askanews) – La contrazione del credito bancario nell’area euro prosegue e più rapidamente del previsto. Nel terzo trimestre si è verificata una “consistente diminuzione” della domanda di prestiti da parte delle imprese, in parallelo a cali della domanda per mutui e sul credito al consumo delle famiglie. Lo riporta la Bce nella sua indagine periodica (Bank lending survey) secondo cui nel periodo in esame – tra il 15 settembre e il 2 ottobre, presso un campione di 157 banche – gli istituti hanno riportato un ulteriore inasprimento dei criteri di concessione del credito, più forte di quanto essi stessi prevedessero nell’indagine precedente.
La quota netta di banche che ha riportato strette sulle erogazioni di prestiti si è infatti attestata al 12%, solo marginalmente in calo rispetto al 14% del precedente trimestre. Secondo la Bce “l’inasprimento accumulato dal 2022 è stato rilevante”. Nel terzo trimestre la quota netta di inasprimento è stata dell’11% sui mutui e del 16% sul credito al consumo e “in entrambi i casi ha superato di molto le precedenti aspettative”.
Queste dinamiche riflettono la stretta di politica monetaria effettuata dalla stessa Bce, sia mediante continui aumenti dei tassi di interesse – ne ha decisi 10 in maniera consecutiva dall’estate del 2022 – sia di fatto drenando ingenti quantitativi di liquidità dal mercato, mediante operazioni sulle aste di rifinanziamento a lungo termine alle banche (Tltro). A contribuire a spingere gli istituti di credito alla serrata hanno pesato, secondo l’indagine “maggiori percezioni di rischio collegate alle prospettive dell’economia e alle situazioni specifiche dei creditori e meno tolleranza, da parte delle banche, sia sul sul rischio che sulle posizioni di scarsa liquidità”.
Infine, secondo le banche consultate l’effetto positivo per i loro margini sui tassi di interesse (derivante dai recenti aumenti dei tassi ufficiali) dovrebbe “gradualmente abbattersi”. L’indagine viene pubblicata a due giorni da un nuovo consiglio direttivo della Bce, che dopo questa stretta monetaria senza precedenti nella storia dell’istituzione ora dovrebbe arrestare la manovra rialzista sui tassi di interesse. Le decisioni di politica monetaria verranno annunciate alle 14 e 15 di giovedì.
Si è attivato il ciclone d’Islanda: in arrivo due perturbazioniRoma, 24 ott. (askanews) – Il ciclone d’Islanda (o depressione) si è attivato. Fino al weekend due perturbazioni raggiungeranno l’Italia e la prima, la più forte, è già in atto in queste ore.
Antonio Sanò, fondatore del sito www.iLMeteo.it comunica che quando si parla di ciclone d’Islanda o depressione d’Islanda ci si riferisce a un vortice semi-permanente che staziona nei pressi dell’omonima isola e che è la fucina di gran parte delle perturbazioni atlantiche. In questo autunno il ciclone ha preso in mano le redini del tempo su molti Stati europei. Il fronte perturbato che sta interessando il Nord in queste ore diventerà più intenso dalla tarda mattinata e nel pomeriggio. Le precipitazioni si sposteranno gradualmente da ovest verso est, risultando forti, localmente temporalesche e sotto forma di nubifragio su Liguria, Alpi, Prealpi, Lombardia e Friuli Venezia Giulia. Il fronte instabile nel corso del pomeriggio/sera andrà a colpire anche le regioni tirreniche, quindi la Toscana, il Lazio e inoltre Sardegna e Umbria.
La perturbazione sarà sospinta da intensi venti di Libeccio su Mar Ligure, Tirreno e attorno alla Sardegna e Scirocco sul medio alto Adriatico. Per questo motivo sono attesi sia mareggiate sulle coste esposte sia l’aumento del moto ondoso che diventerà agitato sul golfo ligure. La perturbazione si muoverà verso oriente nella giornata di mercoledì e allora le precipitazioni continueranno a bagnare, ma in forma più irregolare, Toscana, Umbria e Lazio, raggiungeranno diffusamente la Campania e il resto del Sud mentre al Nord le ultime piogge interesseranno il Friuli Venezia Giulia e le Dolomiti. Ma non è finita qui. Nel corso di giovedì, dal pomeriggio, la seconda perturbazione raggiungerà Alpi e Prealpi per poi scendere fin verso la Pianura Padana. Il maltempo però colpirà ancora una volta la Toscana settentrionale con rovesci intensi. Anche questo fronte instabile sarà sospinto da forti venti di Libeccio che si intensificheranno nella giornata di venerdì quando al Centro-Nord il tempo tornerà decisamente a migliorare, mentre al Sud pioverà in Campania e sul cosentino.
In sintesi, da oggi fino al weekend l’Italia verrà raggiunta da due perturbazioni, di cui la prima sarà la più forte. Entrambi i fronti perturbati saranno sospinti da venti di Libeccio con raffiche fino a 70-80 km/h. Ci saranno mareggiate sulle coste esposte e il Mar Ligure sarà agitato, mossi o molto mossi gli altri bacini.
A Foggia Episcopo vince con il 52,78% dei voti: sarà tutta un’altra cittàRoma, 24 ott. (askanews) – “Sarà tutta un’altra città. Inclusiva, sostenibile, sicura”. Con queste parole sui social Maria Aida Episcopo, candidata per il campo largo progressista alle comunali a Foggia, accoglie la vittoria e il nuovo ruolo di sindaco.
Episcopo, dirigente dell’ufficio scolastico provinciale, da sempre nel campo democratico ma senza tessere di partito – nè Pd nè M5s – ha ottenuto 36.802 voti pari il 52,78% dei consensi, diventando quindi sindaco al primo turno. Il centrodestra governava Foggia dal 2014, due anni fa il Comune era stato commissariato per infiltrazioni mafiose. Il candidato della coalizione di centrodestra, il giovane avvocato Raffaele Di Mauro ha ottenuto 17.268 voti pari al 24,76% dei consensi.
Civita mostre e musei a Forum investimenti Arabia Saudita – UeRoma, 24 ott. (askanews) – Si è tenuto ieri, 23 ottobre 2023, il primo Forum degli Investimenti fra Arabia Saudita – Unione Europea, un’occasione per riflettere e parlare di cooperazione internazionale. Il Forum, promosso ed introdotto dal Ministro degli Investimenti dell’Arabia Saudita Khalid Al-Falih e dal Vice Presidente della Commissione Europea Maro efcovic, ha delineato, in un’apposita sessione di confronto, il contributo che viene apportato da Turismo, Cultura e Sport quali motori di scambi transnazionali e crescita economica.
In tale sessione ha partecipato Giorgio Sotira, Amministratore Delegato di Civita Mostre e Musei, società con sede in Italia, specializzata nel settore culturale, che opera in Arabia Saudita dal 2020 nel contesto del progetto Riyadh Art, la prima iniziativa nazionale di arte pubblica del Paese del Golfo. Alla sessione hanno partecipato Jerry Inzerillo – Amministratore Delegato di Diriyah Company Group, Margarete Schramboeck – ex Ministra per gli Affari Digitali ed Economici dell’Austria e ora Membro del Consiglio di Amministrazione di Aramco, Giovanna Della Posta – Amministratore Delegato di Invimit, Manfredi Lefebvre d’Ovidio – Presidente dell’Heritage Group, Paolo Barletta – Amministratore Delegato di Arsenale. “La cooperazione internazionale fra UE e Arabia Saudita ha senso laddove venga sviluppata sia nel settore pubblico che in quello privato”, ha dichiarato Giorgio Sotira; con particolare riguardo a quest’ultimo “molte imprese culturali e creative (ICC) dell’UE potrebbero valutare positivamente di investire in Arabia Saudita, utilizzando uno dei loro principali asset, cioè il talento; d’altronde il 95% delle ICC sono piccole e medie imprese, con l’ambizione della crescita che avviene, molto spesso, proprio grazie all’internazionalizzazione”. Questo punto era stato peraltro sottolineato a livello più generale nel corso dell’intervento introduttivo del Forum da parte del Vice Presidente della Commissione Europea Maro efcovic. L’UE rappresenta uno dei maggiori partner commerciali dell’Arabia Saudita e copre circa il 15% del commercio globale del Paese medio-orientale, con oltre 1.300 società del vecchio continente che hanno investito nel Paese medio-orientale.
“La disponibilità delle ICC europee rappresenta una ricchezza anche per il settore culturale in Arabia Saudita, che – attraverso joint-venture – potrebbe giovarsi di un’esperienza internazionale già acquisita e di best practice riconosciute, arricchendole con il proprio tasso d’innovazione e con l’elevata scolarizzazione delle sue nuove generazioni; è così che si potranno creare i presupposti per lo sviluppo del settore privato in ambito culturale, attualmente presidiato principalmente dagli investimenti governativi”. Rilevante lo sforzo saudita, se si pensa che il Ministero della Cultura è stato istituito solo nel 2018 e il settore culturale contribuisce al PIL per circa l’1,5%, livello che – attraverso le strategie portate avanti secondo la Saudi Vision 2030 – dovrà raggiungere il 3%, ossia un livello coerente con la media mondiale.
“La cultura però non è solo business, ma è ciò che modella la nostra identità e dà sostanza al nostro futuro. Se la cultura non è parte del nostro commercio, allora la visione è di breve termine e il commercio diventa la nostra cultura. E’ dunque molto positivo averla inserita al centro di questo dibattito sugli investimenti, perché vuol dire che l’ambizione è quella di una collaborazione di lungo termine fra UE e Arabia Saudita”, così Giorgio Sotira ha concluso il suo intervento presso il Forum.