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Elezioni suppletive a Monza, Galliani prende il seggio al Senato. FI dedica la vittoria a Berlusconi

Elezioni suppletive a Monza, Galliani prende il seggio al Senato. FI dedica la vittoria a BerlusconiRoma, 23 ott. (askanews) – Il voto a Monza e in Brianza per l’elezione suppletiva, per assegnare il seggio del Senato vacante dalla morte di Silvio Berlusconi, è andato al candidato del centrodestra Adriano Galliani. “Avrei preferito che questo seggio fosse rimasto al mio maestro di vita, Silvio Berlusconi. Sono felice, è un atto dovuto, mi è stato chiesto dalla famiglia, dai partiti, ma avrei preferito che questo seggio fosse rimasto di Silvio Berlusconi. E questa vittoria è dedicata solo a lui”. Lo ha detto Adriano Galliani, commentando la sua elezione. “Ringrazio tutti partiti del centrodestra che hanno subito detto sì alla mia candidatura, e credo abbiano detto sì perché sapevano dei miei 44 anni di vita con Silvio Berlusconi”. Galliani ha ringraziato la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e i due vice premier Matteo Salvini e Antonio Tajani e ha spiegato: “Ho sentito Marina, che è molto felice, ho sentito Marta, Piersilvio, Paolo, sono molto contenti che il vecchio amico del presidente possa essere l’erede di questo seggio”. Con l’avversario Marco Cappato “non ci siamo ancora parlati, ci eravamo sentiti all’inizio della campagna elettorale, abbiamo idee diverse ma devo dire che i toni sono sempre stati molto civili, io non l’ho mai offeso e non mi sono mai sentito offeso da lui”. Sugli impegni per il territorio, “voglio portare la metropolitana a Monza, è la cosa su cui mi impegnerò di più: o la linea 5 o la linea 1, ma almeno una linea deve arrivare”.

“A nome dei senatori di Forza Italia desidero dare il bentornato in Senato ad Adriano Galliani e sono certa che svolgerà come sempre un ottimo lavoro, in nome del Paese, di Monza e della Brianza. Oggi, ancora una volta, vincono la serietà, la competenza, l’esperienza. Vince il centrodestra, che si dimostra maggioranza in ogni zona del Paese, a dimostrazione del buon lavoro fatto in quest’anno di governo”. ha dichiarato la presidente dei senatori di Forza Italia, Licia Ronzulli. “È per noi motivo di grande soddisfazione l’elezione di Adriano Galliani nel seggio che fu del Presidente Silvio Berlusconi. Forza Italia e gli alleati di centrodestra in queste settimane hanno svolto un importante lavoro sul territorio, non lasciando nulla al caso e senza sottovalutare l’appuntamento elettorale. Ringrazio tutti i simpatizzanti, gli iscritti, gli amministratori e i dirigenti di Forza Italia Monza e Brianza, che con in testa il nostro Segretario Nazionale Antonio Tajani, si sono mobilitati con entusiasmo e generosità. Ringrazio Adriano Galliani che si è speso come un leone, girando la Brianza e incontrando centinaia di cittadini ogni giorno, con molta umiltà, determinazione e intelligenza. Questa vittoria Forza Italia Lombardia la dedica al Presidente Berlusconi e a tutta la sua famiglia”, dichiara il deputato Alessandro Sorte, coordinatore regionale di Forza Italia in Lombardia.“Nel nome di Silvio Berlusconi, grande amico e grande italiano. Grazie ai cittadini di Monza e Brianza, abbiamo vinto anche qui! Buon lavoro ad Adriano Galliani”, scrive sui social il vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini a proposito dell’esito delle elezioni suppletive a Monza.

Dall’altro lato Marco Cappato ammette la sconfitta: “Mi sono assunto responsabilità della mia candidatura, mi assumo anche la responsabilità della sconfitta. Faccio le mie congratulazioni ad Adriano Galliani per l’elezione”. Marco Cappato, candidato al Senato nellesuppletive di MOnza-Brianza sostenuto da Pd, M5s, Terzo polo e sinistra, ammette così la sconfitta.“Ho promesso che avrei portato comunque avanti le nostre battaglie, lo faremo anche fuori dal Parlamento”, ha assicurato parlando ai volontari nel suo comitato.

 

Suppletive Monza,Galliani: mia vittoria è dedicata a Berlusconi

Suppletive Monza,Galliani: mia vittoria è dedicata a BerlusconiMonza, 23 ott. (askanews) – “Avrei preferito che questo seggio fosse rimasto al mio maestro di vita, Silvio Berlusconi. Sono felice, è un atto dovuto, mi è stato chiesto dalla famiglia, dai partiti, ma avrei preferito che questo seggio fosse rimasto di SIlvio Berlusconi. E questa vittoria è dedicata solo a lui”. Lo ha detto Adriano Galliani, commentando la sua elezione al seggio del Senato vacante i nseguito alla morte del fondatore di Forza Italia.

“Ringrazio tutti partiti del centrodestra che hanno subito detto sì alla mia canddiatura, e credo abbiano detto sì perchè sapevano dei miei 44 anni di vita con Silvio Berlusconi”. Galliani ha ringraziato la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e i due vice premier Matteo Salvini e Antonbio Tajani e ha spiegato: “Ho sentito Marina, che è molto felice, ho sentito Marta, Piersilvio, Paolo, sono molto contenti che il vecchio amico del presidente possa essere l’erede di questo seggio”. Con l’avversario Marco Cappato “non ci siamo ancora parlati, ci eravamo sentiti all’inizio della campagna elettorale, abbiamo idee diverse ma devo dire che i toni sono sempre stati molto civili, io non l’ho mai offeso e non mi sono mai sentito offeso da lui”.

Sugli impegni per il territorio, “voglio portare la metropolitana a Monza, è la cosa su cui mi impegnerò di pù: o la linea 5 o la linea 1, ma almeno una linea deve arrivare”.

Apostolico, Avvocatura Stato ricorre in Cassazione contro ordinanze

Apostolico, Avvocatura Stato ricorre in Cassazione contro ordinanzeRoma, 23 ott. (askanews) – L’Avvocatura Generale dello Stato ha proposto oggi distinti ricorsi per Cassazione contro i provvedimenti con i quali il Tribunale di Catania ha negato la convalida del trattenimento di migranti irregolarmente arrivati sul territorio nazionale. E’ quanto si legge in una nota di Palazzo Chigi.

I ricorsi sottopongono alla Suprema Corte l’opportunità di decidere a Sezioni Unite, per la novità e il rilievo della materia, e affrontano i punti critici della motivazione delle ordinanze impugnate, con particolare riferimento alla violazione della direttiva 2013/33/UE. Perchè, spiega la nota, “a differenza di quanto sostenuto nelle ordinanze, la direttiva prevede procedure specifiche alla frontiera o in zone di transito, per decidere sulla ammissibilità della domanda di protezione internazionale, se il richiedente non ha documenti e proviene da un Paese sicuro”. “La stessa stabilisce alternativamente il trattenimento o il pagamento di una cauzione, e quindi non vi è ragione per disapplicare i decreti del questore che fissano l’uno o l’altro”, si sottolinea.

In particolare, annota palazzo Chigi, “a differenza di quanto sostenuto nelle ordinanze, la direttiva prevede procedure specifiche alla frontiera o in zone di transito, per decidere sulla ammissibilità della domanda di protezione internazionale, se il richiedente non ha documenti e proviene da un Paese sicuro”. Inoltre,” la stessa stabilisce alternativamente il trattenimento o il pagamento di una cauzione, e quindi non vi è ragione per disapplicare i decreti del questore che fissano l’uno o l’altro”. In più, “la direttiva contempla, ancora, la possibilità che il richiedente sia spostato in zona differente da quella di ingresso, se gli arrivi coinvolgono una quantità significativa di migranti che presentano la richiesta”. Infine “in caso di provenienza del migrante da un Paese qualificato “sicuro” deve essere il richiedente a dimostrare che, nella specifica situazione, il Paese invece non sia sicuro, senza improprie presunzioni da parte del giudice”.

La Serie A assegna i diritti tv a Dazn e Sky fino al 2029. De Laurentiis: così il calcio italiano morirà

La Serie A assegna i diritti tv a Dazn e Sky fino al 2029. De Laurentiis: così il calcio italiano moriràMilano, 23 ott. (askanews) – L’assemblea della Serie A ha assegnato i diritti televisivi per il massimo campionato italiano a Dazn e Sky fino al 2028-2029. I club a favore sono stati 17. Per i diritti tv i club incasseranno 900 milioni a stagione, 4,5 miliardi in 5 anni. “E’ una sconfitta per il calcio italiano, il calcio italiano morirà. Dazn non è competente e non fa bene al calcio italiano, come non lo fa Sky”. Lo ha detto il patron del Napoli, Aurelio De Laurentiis, che è intervenuto in Lega di Serie A, a sorpresa, durante la conferenza stampa dell’ad Luigi De Siervo dopo l’assegnazione dei diritti televisivi a 900 milioni di euro a stagione.

Secondo De Laurentiis, contrario all’assegnazione ai broadcaster, è anche “una stupidaggine di fare un accordo per 5 anni. In momenti di crisi cinema e calcio vanno fortissimi: sono panacea ai dolori del quotidiano, questo sogno l’abbiamo messo nel cassetto”. “Oggi non era il caso” di procedere con il canale della Serie A per la trasmissione delle partite del massimo campionato italiano. Lo ha sottolineato il patron del Torino, Urbano Cairo. “Sono contento, i valori non sono quelli che ci aspettavamo ma importante dare continuità a rapporti con Sky e Dazn”, ha aggiunto Cairo. Sull’intervento in conferenza stampa di Aurelio De Laurentiis, contrario a cedere i diritti tv ai broadcaster e favorevole al canale della Lega, Cairo ha detto: “Stimo Aurelio, ma la penso diversamente e non credo che il calcio italiano morirà per questa scelta. L’accordo fino al 2029 era la base per raggiungere un accordo con Sky e Danz e la soglia può essere superata con revenue sharing: De Laurentiis ci dirà grazie”, ha aggiunto.

Quella per i diritti tv della Serie A, con il revenue sharing garantito da Dazn, “non è una offerta statica, ma è dinamica che dà tranquillità al sistema a cui si aggiungeranno altri ricavi che arriveranno ad essere importanti per la Lega. Come in tutte le cose bisogna sempre trovare il punto di incontro”, ha sottolineato Claudio Lotito, presidente della Lazio, al termine dell’assemblea di lega che ha assegnato i diritti fino al 2029 a Dazn e Sky per complessivi 900 milioni di euro. “E’ importante per il calcio italiano trovare una unità di intenti e una visione generale per competere a livello internazionale, perché – ha concluso – non piace a nessuno vederlo ridotto in queste condizioni”.

Libri, esce “Errorario” di Massimo Roscia

Libri, esce “Errorario” di Massimo RosciaRoma, 23 ott. (askanews) – Bella e misteriosa, capace di farci emozionare e sorridere. Di migliorare (e talvolta anche complicare) la nostra vita. La lingua italiana è uno scrigno prezioso ma anche un labirinto pieno di tranelli in cui è facile perdersi. Tra curiosità, aneddoti e motti di spirito, Massimo Roscia va alla ricerca del significato autentico di alcuni vocaboli, della loro etimologia, delle origini, della storia, del valore stilistico e dell’uso corretto.

“Errorario” passa in rassegna, in maniera leggera e originale, i più frequenti errori grammaticali, ortografici, lessicali e sintattici, i malapropismi, i tormentoni linguistici, i dubbi: Si scrive valige o valigie? Presempio o per esempio? Composto da o composto di? Il libro consente di fugare ogni dubbio, perché parlare e scrivere bene aiuta a ragionare e comprendere meglio la realtà, a comunicare in maniera più chiara ed efficace, a trasmettere genuinamente i propri sentimenti. “Errorario” di Massimo Roscia, edito da Rai Libri, è in vendita nelle librerie e negli store digitali dal 24 ottobre 2023 (Euro: 19,00).

Massimo Roscia (Roma, 1970). Scrittore, reporter di viaggio, critico enogastronomico, storico collaboratore del Gambero Rosso, già condirettore editoriale del periodico Il Turismo Culturale, docente di comunicazione, tecniche di scrittura, editing e marketing territoriale, attore, conduttore, autore di romanzi, saggi, guide e sceneggiature. Tra i suoi libri più noti si ricordano: La strage dei congiuntivi (Exòrma, 2014), Di grammatica non si muore (Sperling & Kupfer, 2016) e Peste e corna (Sperling & Kupfer 2018). Nel 2019 ha debuttato a teatro con il suo spettacolo Grazzie. L’ultimo romanzo, Il dannato caso del Signor Emme (Exòrma, 2020) è stato proposto per il premio Strega 2021. Dopo il successo dei suoi Compiti delle vacanze per amanti dei libri (Sonzogno, 2022), l’unico libro-gioco dedicato espressamente agli amanti della letteratura, è tornato in libreria con il volume Compiti delle vacanze per amanti dei libri 2 (Sonzogno, 2023). Attualmente sta tenendo corsi di scrittura per Feltrinelli Education e lavorando a un libro illustrato per bambini e a un nuovo romanzo grottesco.

Nicola Gardini vince il Premio Letterario “Il Libro della Vita”

Nicola Gardini vince il Premio Letterario “Il Libro della Vita”Roma, 23 ott. (askanews) – È stato assegnato a Nicola Gardini con il romanzo “Nicolas” (Garzanti) la prima edizione del Premio Letterario “Il Libro della Vita”. Seconda classificata Sara Gambazza con “Ci sono mani che odorano di buono” (Longanesi), terzo Matteo Bianchi con “La vita di chi resta” (Mondadori).

Nella difficoltà di un’epoca travagliata da evoluzioni e contraddizioni, un libro dall’alto valore interiore e spirituale diventa luogo significante e può fare da filo conduttore per dare senso all’esistenza e valore ad un’evoluzione positiva dell’umanità. Da questa consapevolezza è nata la prima edizione del Premio Letterario “Il Libro della Vita”, ideato dal Presidente De Leo Fund Onlus e Professore ordinario di Psichiatria Diego De Leo e dalla dott.ssa Vera Slepoj, che ha voluto premiare un romanzo o un saggio pubblicato per la prima volta in volume cartaceo nel periodo dal 1° gennaio 2021 al 30 luglio 2023. “Vogliamo dedicare un ringraziamento speciale oltre che ai premiati anche ai premi che abbiamo assegnato – ha commentato Vera Slepoj – al primo classificato è stata data un’opera unica dell’artista Giampaolo Babetto, oltre alla consegna di 2000 euro, mentre agli altri classificati sono stati assegnati i premi della gioielleria padovana Roberto Callegari, che hanno reso prezioso questo momento unico”.

A giudicare le opere letterarie sono state personalità ed eccellenze italiane legate al mondo della cultura, oltre agli ideatori, come Mons. Vincenzo Paglia (Presidente onorario), Marina Valensise (Presidente della Giuria), Alessandra Kustermann, Catena Fiorello, Maria Pia Garavaglia, Roberto Pazzi, Ferdinando Iezzi, Don Renzo Pegorato, Claudio Cutuli, Lorena Bianchetti, Vincenzo Pepe. La cerimonia è organizzata da De Leo Fund onlus, fondata nel 2007 per creare un luogo dove le persone con un’esperienza di lutto traumatico potessero trovare aiuto e condivisione. La De Leo Fund onlus non soltanto si occupa di fornire gratuitamente supporto psicologico ai survivors, ma ha raccolto e saputo superare e trasformare molte di queste esperienze traumatiche grazie all’attivazione di un laboratorio creativo dove, coltivando la bellezza della relazione, si è ri-progettata, con amore e speranza, la cura per la vita.

I Negramaro live a Napoli a giugno: “Un sogno che si avvera”

I Negramaro live a Napoli a giugno: “Un sogno che si avvera”Roma, 23 ott. (askanews) – “Cantare allo Stadio Maradona, anzi San Diego Maradona (ride, ndr), è un sogno che si avvera. Ringrazio Napoli e tutti i napoletani, a partire da Pino Daniele, per me fonte di ispirazione”. Inizia così Giuliano Sangiorgi, leader dei Negramaro, presentando in conferenza stampa a Napoli i due eventi live di giugno 2024 negli stadi di Napoli e Milano.

“Da Sud a Nord” è il titolo del doppio evento, presentato in Comune a Napoli, con il sindaco Gaetano Manfredi. Sul palco dello stadio, prima del concerto della band leccese, si esibirà un gruppo di giovani ragazzi napoletani selezionati dalla Fondazione Pino Daniele, presieduta dal figlio Alex, che eseguiranno canzoni del cantautore napoletano scomparso nel 2015. “L’omaggio più grande che possiamo fare a Pino Daniele – ha aggiunto Sangiorgi – è fare quello che avrebbe fatto lui: dare occasione ai giovani del Sud, un’occasione gigantesca. Porteremo questi ragazzi anche a San Siro, e anche a Milano ascolteranno Pino Daniele”. Dopo esser stata la prima band italiana ad aver varcato la soglia della Scala del calcio, con il concerto-evento realizzato a San Siro nel 2008, e a distanza di 6 anni dal precedente tour negli stadi italiani, la prossima estate i Negramaro torneranno a San Siro e per la prima volta calcheranno il palco dello stadio napoletano.

I due appuntamenti segnano un nuovo inizio della band, dopo il trionfo del lungo tour estivo N20 – che ha registrato un sold out dopo l’altro in tutte le date – con cui Giuliano, Andro, Lele, Danilo, Ermanno e Pupillo hanno celebrato il ventennale di una storia unica, piena di vita e successi. Una storia che i Negramaro hanno immortalato nel docufilm evento, presentato in anteprima alla Festa del Cinema di Roma, “Negramaro back home – Ora so restare”, realizzato in occasione del N20 Back Home, la grande festa in musica sold out che si è tenuta lo scorso 12 agosto all’Aeroporto Fortunato Cesari di Galatina (Lecce) con sul palco, al fianco della band, gli amici che hanno accompagnato il loro viaggio artistico: Elisa, Fiorella Mannoia, Samuele Bersani, Niccolò Fabi, Diodato, Sangiovanni, Malika Ayane, Ermal Meta, Rosa Chemical, Ariete e Aiello che con performance inedite e spettacolari hanno ripercorso la storia del gruppo realizzando un’esperienza che ha valicato i confini del concerto.

Fugatti vince le elezioni provinciali a Trento con il 51,8%, Valduga al 37,4%

Fugatti vince le elezioni provinciali a Trento con il 51,8%, Valduga al 37,4%Milano, 23 ott. (askanews) – Il presidente uscente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti (centrodestra), ha vinto le elezioni provinciali con il 51,8% dei voti. È il risultato definitivo dopo lo spoglio di quasi tutte le 527 sezioni. “Grazie al #Trentino, grazie alla mia gente. Farò di tutto per essere all’altezza della vostra fiducia”, ha scritto Fugatti in un post di ringraziamento du X.

Secondo è Francesco Valduga (Pd, Azione, Iv, Campo Base, Casa Autonomia, Avs e Fascegn) con il 37,4%. Il terzo classificato, Filippo Degasperi, si è fermato al 3,7% mentre gli altri candidati hanno ottenuto percentuali inferiori. Per quanto riguarda le liste il Pd, a una manciata di sezioni dal termine dello spoglio, è al primo posto con il 16,5%, seguito dalla Lega poco sotto il 13,1%, Fdi intorno al 12,3%, Noi Trentino per Fugatti al 10,7%, Campobase 8,4%, Partito autonomista trentino tirolese 8,1%, La Civica 4,9%, Casa autonomia 4,3%, Avs 3,2%, seguita da altre liste tra le quali Fi, M5s, Azione e Iv con un risultato inferiore.

Manovra, Bombardieri a Sbarra: la mobilitazione serve adesso

Manovra, Bombardieri a Sbarra: la mobilitazione serve adessoRoma, 23 ott. (askanews) – “Volevo comunicarti che, per quello che riguarda la nostra Organizzazione, valutiamo necessario sostenere le proposte delle piattaforme unitarie prima che si arrivi al testo definitivo. Potrebbe essere troppo tardi aspettare la fine dell’iter parlamentare, anche in considerazione del fatto che il Governo sembra non voler presentare emendamenti al testo”. A metterlo nero su bianco è il leader della Uil, Pierpaolo Bombardieri, in una lettera inviata al segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, in merito alle valutazioni sulla manovra economica varata dal Governo e alla conseguente proposta di mobilitazione.

“Tutto vediamo in questa manovra – è la sintesi di Bombardieri – tranne che un respiro sociale”. Poi il lungo elenco degli aspetti negativi della manovra: “abbiamo notato anche noi che ci sono interventi richiesti nei mesi passati: sul cuneo fiscale abbiamo proclamato due scioperi generali con due governi diversi. Anche sulle cifre per gli aumenti contrattuali del pubblico impiego, c’è una prima risposta, lontana però dalla necessità di recuperare il reale potere d’acquisto perso dai salari e persino, come ammesso dallo stesso ministro, dai valori Ipca che per noi sono un punto di riferimento nel rinnovo dei contratti”. E ancora: “rimangono senza risposte alcuni temi per noi fondamentali. Sul lavoro, non ci sono risposte sulla precarietà e, cosa ancora più grave, sulla sicurezza sul lavoro, dopo alcuni incontri con il Governo, a questo punto probabilmente fatti solo per prendere tempo, non c’è nessuna misura di quelle da noi richieste”. Sul fisco, poi, “non esiste nessun richiamo alla necessaria lotta all’evasione fiscale, storica battaglia delle organizzazioni sindacali confederali”, aggiunge Bombardieri. “Sulla previdenza, registriamo la negazione delle proposte unitarie presentate al Governo: in particolare, si va in pensione più tardi, non ci sono risposte per la pensione di garanzia per i giovani, vengono negati due obiettivi raggiunti negli anni passati dalle organizzazioni confederali, Ape Social e Opzione Donna. Senza allargare l’analisi, questi temi sono per noi più che sufficienti per continuare la nostra mobilitazione con ore di sciopero e per lavorare prima della fine dell’iter che approva la manovra, per modificarla”.

Quanto alla proposta di definizione di un perimetro comune per un patto sociale, “voglio condividere con te alcune riflessioni. Costruire un nuovo perimetro, significa non rivendicare le richieste contenute nelle nostre piattaforme unitarie? E questo patto con chi lo dovrei sottoscrivere? Con il Governo che negli ultimi incontri, manovra e rinnovo Ccnl pubblico impiego, ha dedicato alle nostre richieste 4 e 5 minuti? Con le associazioni datoriali che non incontriamo da moltissimo tempo? E con quali altre organizzazioni sindacali?”. E, infine, l’annuncio sulla strada scelta dalla Uil: “Avremo sicuramente modo e tempo di approfondire questi temi quando tu vorrai, nel frattempo noi andiamo avanti seguendo le indicazioni che arrivano dalle mobilitazioni della nostra Organizzazione. Magari ci incontreremo alla fine del percorso di approvazione del testo definitivo”.

Trentino, Fugatti al 51,9% a meno di 100 sezioni dalla fine dello spoglio

Trentino, Fugatti al 51,9% a meno di 100 sezioni dalla fine dello spoglioMilano, 23 ott. (askanews) – A meno di un centinaio di sezioni dal risultato definitivo, quando ne sono sono state scrutinate scrutinate 444 su 527, il presidente uscente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti (centrodestra), è in testa con il 51,91% dei voti alle elezioni provinciali. Secondo è Francesco Valduga (Pd, Azione, Iv, Campo Base, Casa Autonomia, Avs e Fascegn) con il 37,5%. Il terzo classificato, Filippo Degasperi, è al 3,85% mentre gli altri candidati hanno finora ottenuto percentuali inferiori.