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Gemmato: Italia deve attrarre ricerca farmaceutica complessa

Gemmato: Italia deve attrarre ricerca farmaceutica complessaMilano, 20 mar. (askanews) – “Abbiamo quattro decreti attuativi che la comunità scientifica si aspettava, firmati dal ministro Schillaci nel gennaio di quest’anno, attesi da anni in termini di semplificazione e armonizzazione dei comitati etici e che serviranno sicuramente a rendere l’Italia più competitiva in termini di ricerca. L’Italia è prima in Europa per produzione di farmaci, fatturiamo 34 miliardi l’anno e ora dobbiamo essere in grado di attrarre complessità e quindi produzione di molecole complesse farmaceutiche. Parallelamente a questo occorre sviluppare un’indipendenza per quanto riguarda la produzione di farmaci salvavita che purtroppo oggi non abbiamo”. Lo ha detto il sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato, intervenendo a Milano al Forum Incyte sulla ricerca in Italia.

Calcio e sostenibilità economica: focus alla Sapienza di Roma

Calcio e sostenibilità economica: focus alla Sapienza di RomaMilano, 20 mar. (askanews) – Il giorno 30 Marzo 2023, la Facoltà di Economia dell’Università La Sapienza di Roma ospiterà l’evento “L'(In)sostenibile leggerezza del Calcio” dedicato al mondo del calcio, alla sua sostenibilità economico-finanziaria ma anche e, soprattutto, a quella di ordine sociale. Practioner di elevato standing (Giudice, Bellinazzo Mazzolin e Vetrano), intermediari finanziari (Bcc di Roma, Istituto di Credito Sportivo) e protagonisti assoluti del mondo della FIGC (Presidente Gravina, Mancini CT della Nazionale) presenti all’evento, si scambieranno riflessioni e presenteranno argomentazioni finalizzate ad approfondire la sostenibilità dell’industria del calcio come vettore e catalizzatore di un “catalogo” di valori, che “attraversa” le generazioni e i confini geografici e socio-economici.
Nel corso dell’evento si analizzerà come l’evoluzione dei contesti normativi, la crescente globalizzazione e digitalizzazione dell’industria del calcio stiano modificando radicalmente il modello di business dei club sportivi, le loro fonti di ricavo, gli equilibri economico-finanziari, l’atteggiamento del consumatore-tifoso, l’appealing per gli investitori internazionali. L’evento sarà l’occasione per argomentare sul fascino primordiale della competizione competitiva che caratterizza, e rende unico, il settore del calcio; sulla sua forza generatrice di valori per il tessuto sociale ed economico.
L’industria del calcio possiede indubbiamente una componente di irrazionalità, di emotività, di imprevedibile e passionale entusiasmo, di socializzazione, di “messa in rete di talenti”, estranei alla creazione del valore in senso classico ma che di fatto rappresentano garanzia di “costruzione sostenibile dei valori”. In questa prospettiva, l’evento vuole essere un’occasione anche per attivare una iniziativa solidale a favore dei più piccoli; le risorse raccolte saranno destinate a supportare l’Ospedale Pediatrico del Policlinico Umberto I.

Compag: preoccupa mancanza di acqua per campagna cerealicola 2023/24

Compag: preoccupa mancanza di acqua per campagna cerealicola 2023/24Milano, 20 mar. (askanews) – Per il mais italiano si prevede un’altra campagna critica. Le intenzioni di semina registrate dall’Istat indicavano un -6% su base nazionale ma, secondo i dati raccolti dalla federazione nazionale delle rivendite agrarie Compag, nell’attuale fase di semine in corso, sembrerebbe che in alcuni areali della Lombardia la riduzione sfiori il 15%, mentre in altre aree del Veneto il calo raggiunga addirittura il 30%.
Anche Ismea prospetta una situazione critica per il 2023 per la produzione di granella di mais, con possibili riduzioni delle rese e del livello qualitativo, legate soprattutto all’incognita del clima e delle risorse idriche a disposizione. Nel rapporto pubblicato di recente da Ismea sulla filiera del mais, si evidenzia che il fabbisogno nazionale di questa materia prima dipende sostanzialmente dalle importazioni: se 20 anni fa la produzione copriva quasi totalmente il fabbisogno, ora il tasso di autoapprovvigionamento è sceso al 40%.
Il ministero dell’Agricoltura ha raccolto, sulla base dei dati Istat, le previsioni di semina per il frumento duro e tenero. Nello specifico, il tenero dovrebbe accrescere le superfici investite del +6,2%, trainato dal calo delle semine di altre colture, in particolare il mais. L’aumento interesserebbe tutto il Paese, ma soprattutto il Nord, dove incidono le preoccupazioni legate alla scarsità di piogge. L’Istat prevede invece in calo il grano duro con un -1,6% a livello nazionale a causa della riduzione del 3,2% di ettari nel Sud e Isole, mentre dovrebbe crescere la superficie nelle aree settentrionali (+11,2% Nord Ovest e +3,8% nel Nord Est), in lieve aumento nelle zone centrali (+1,2%).
“Non appare affatto semplice proiettare i dati produttivi partendo dalle intenzioni di semina per l’andamento climatico anomalo che sta caratterizzando anche il 2023, dopo un 2022 storicamente siccitoso – sostiene Vittorio Ticchiati, direttore generale di Compag – Il periodo invernale 2022/23 continua a essere caratterizzato dalla mancanza di piogge con un deficit che ha interessato in particolare il Nord, dove i grandi laghi e i maggiori fiumi, compreso il Po, si trovano sotto i livelli già allarmanti dello scorso anno. I grandi laghi sono valutati a un indice di riempimento del 30-35%, con le precipitazioni nevose sull’arco alpino in calo del 56%”.

“A Stasi Comedy” è il Miglior film al Festival del cinema tedesco

“A Stasi Comedy” è il Miglior film al Festival del cinema tedescoRoma, 20 mar. (askanews) – “A Stasi Comedy” (“Leander Haußmanns Stasikomödie) di Leander Haussmann vince il Premio del Pubblico alla terza edizione del Festival del Cinema Tedesco che si è tenuta dal 16 al 19 marzo 2023 a Roma al Cinema Quattro Fontane.
Il film, presentato in anteprima, ha chiuso il festival alla presenza del regista che al termine della proiezione ha tenuto un Q&A con il pubblico in sala.
“A Stasi Comedy” è una divertente commedia che rievoca gli anni della DDR. Il film, ambientato a Berlino ai giorni nostri, ha per protagonista Ludger Fuchs un famoso scrittore che, spinto dagli amici, dalla moglie e dall’intera famiglia chiede l’accesso al suo fascicolo della Stasi. All’epoca era un eroe della resistenza della DDR e per questo era tenuto d’occhio dalla Sicurezza di Stato. Quasi con orgoglio Ludger presenta alla famiglia riunita il suo faldone dal quale però tornano alla memoria ricordi ormai lontani che sembravano dimenticati per sempre e che fanno affiorare verità private e mai svelate.
Quattro i giorni di programmazione del festival sostenuto e voluto da German Films che, da oltre 25 anni, promuove il cinema tedesco nel mondo, in collaborazione con l’Ambasciata della Repubblica Federale di Germania e il Goethe-Institut.
Bilancio positivo per questa terza edizione del festival in cui sono stati presentati film e cortometraggi della recente produzione cinematografica tedesca, alcuni tra i titoli in anteprima italiana e che hanno riscontrato interesse e gradimento da parte del pubblico. A selezionare i film la giuria composta da Cristiana Paterno’, Mauro Donzelli e Miriam Mauti.
Il Festival del Cinema Tedesco è promosso da German Films Service + Marketing GmbH, in collaborazione con l’Ambasciata della Repubblica Federale di Germania a Roma e il Goethe-Institut con il supporto del Cinema Quattro Fontane.
Tutti i film sono stati presentati in lingua originale con sottotitoli in italiano.

Tanzania, contributo italiano a sviluppo progetto irrigazione

Tanzania, contributo italiano a sviluppo progetto irrigazioneRoma, 20 mar. (askanews) – La società italiana LR S.r.l. ha sottoscritto oggi a a Dodoma, alla presenza della Presidente della Tanzania, Samia Suluhu Hassan, un memorandum di intesa con il ministero dell’Agricoltura per lo sviluppo di un progetto di irrigazione nella zona del Mara, nel nord del paese, che prevede la costruzione di una diga e di una fitta rete di irrigazione che andranno a soddisfare le necessità idriche di un territorio di oltre 8.500 ettari. E’ quanto si legge in una nota diffusa dall’ambasciata italiana in Tanzania.
Oltre a quello in parola sono stati sottoscritti ventidue contatti per realizzazione di altrettanti progetti di irrigazione di importanza strategica nazionale, si precisa nel comunicato. Lo Studio Bergs & More ha assistito la società nella negoziazione e sottoscrizione del memorandum di intesa e per l’impostazione delle successive fasi necessarie per la sottoscrizione del contatto commerciale e per la relativa componete finanziaria. “Grande soddisfazione del Gruppo per l’inizio di un importante progetto per il paese e per una zona che, da lungo tempo, sta attendendo la realizzazione di infrastrutture necessarie per il proprio sviluppo e che grazie a tecnologia italiana e israeliana potrà presto vivere un cambiamento epocale”, ha dichiarato Hagay Maayan, LR Vice President.
L’Ambasciatore d’Italia in Tanzania, Marco Lombardi e l’Ambasciatore della Tanzania in Italia, Mahmoud Thabit Kombo, hanno espresso viva soddisfazione per l’inizio di un progetto fortemente sostenuto da Italia e Tanzania che è suscettibile di importanti ricadute per il positivo svolgimento dei rapporti economici bilaterali tra i due Paesi. Erano anche presenti all’evento Hagay Maayan (rappresentante di LR Italy), la dottoressa Rita Ricciardi (rappresentate di Bergs & More East Africa), l’avvocato Eugenio Bettella (Rappresentate di Bergs & More Italia).

Starbucks, Laxman Narasimhan è ufficialmente il nuovo Ceo

Starbucks, Laxman Narasimhan è ufficialmente il nuovo CeoNew York, 20 mar. (askanews) – Laxman Narasimhan, lunedì, è diventato ufficialmente il nuovo CEO di Starbucks con quasi due settimane di anticipo. Ad annunciarlo è stata lo stesso gigante del caffè, precisando che Narasimhan guiderà l’assemblea annuale degli azionisti e pronuncerà primo discorso pubblico come amministratore delegato.
Dopo essere stato nominato CEO a settembre, Narasimhan ha trascorso mesi a conoscere l’attività di Starbucks, inclusa la formazione come barista. La transizione ufficiale doveva avvenire il 1 aprile.
Narasimhan prende le redini da Howard Schultz, il fondato della compagnia, tornato nell’aprile 2022 alla sua guida per la terza volta. Schultz dovrebbe ancora testimoniare in un’audizione del Senato il 29 marzo per la sua condotta antisindacale nei confronti di dipendenti che avrebbero votato la sindacalizzazione di alcune delle sedi di Starbucks.

Istituzioni Ue nel Metaverso, a Roma il primo incontro territoriale Aidr

Istituzioni Ue nel Metaverso, a Roma il primo incontro territoriale Aidr

Evento organizzato nell’ambito della kermesse “St. Patrick’s Weekend”

Roma, 20 mar. (askanews) – Boom di visitatori per il primo incontro territoriale nazionale promosso dall’associazione Aidr (www.aidr.it) sull’Europa nel Metaverso, che si è tenuto a Roma in occasione del St. Patrick’s Weekend 2023, kermesse enogastronomica promossa da Tivoli Onlus. I visitatori hanno potuto vivere un’esperienza immersiva con la realtà virtuale e aumentata, testando le potenzialità del Metaverso, grazie al supporto del partner tecnologico Nomea.
Un viaggio nell’ultima frontiera della tecnologia digitale, che consente di abbattere i confini fisici reali, creando nuove possibilità di connessione tra le persone. “Crediamo da sempre che il digitale sia uno strumento di unione – sottolinea in una nota il presidente dell’Associazione italia digital revolution, Mauro Nicastri -. Per questo abbiamo pensato di coniugare la nuova tecnologia ai temi della promozione della partecipazione della vita comunitaria. A tale scopo abbiamo invitato i nostri ospiti a visitare con il Metaverso i luoghi dell’Unione europea. Da Roma, di fatto, hanno viaggiato verso Strasburgo, entrando nel Parlamento europeo”.
L’iniziativa sul territorio, in collaborazione con il Parlamento e la Commissione europea, si inserisce nell’ambito del programma “2023 Anno europeo delle competenze” e proseguirà nelle prossime settimane in tutta Italia.
“Siamo orgogliosi – dichiara dal canto suo il fondatore di Tivoli Onlus, Riccado Luciani – di aver avuto come partner dell’evento l’associazione Aidr. Il successo di questa edizione è la dimostrazione che tradizione e innovazione possono convivere e che le nuove tecnologie possono creare occasione di sviluppo e unione tra le persone”.

Iraq-Ucraina, Blair: nessun paragone possibile

Iraq-Ucraina, Blair: nessun paragone possibileRoma, 20 mar. (askanews) – Vent’anni fa, l’ex primo ministro britannico Tony Blair ha trascinato il Regno Unito nella guerra in Iraq dietro gli Stati Uniti, una mossa che ha scatenato massicce proteste nel suo paese. Oggi rifiuta qualsiasi paragone tra l’Iraq, una guerra condotta senza mandato dell’Onu, e l’Ucraina, anche se il presidente russo Vladimir Putin ne ha fatto “una scusa”.
“Non c’è alcuna ragionevole giustificazione per invadere un Paese indipendente e sovrano, con un presidente democratico, (che non ha posto) alcun problema a nessuno” e non ha violato “nessun obbligo internazionale”, spiega Tony Blair in un’intervista all’AFP e ad altre agenzie di stampa europee. “Se non avesse usato questa scusa (dell’Iraq), ne avrebbe usata un’altra”, ha detto il 69enne ex leader laburista di Vladimir Putin.
L’ex dittatore iracheno Saddam Hussein ha provocato due guerre regionali, ha sfidato molteplici risoluzioni delle Nazioni Unite e ha lanciato un attacco chimico contro il suo stesso popolo, ricorda Tony Blair. “Almeno possiamo riconoscere che abbiamo rimosso un despota dal potere (in Iraq) per cercare di instaurare una democrazia”.
“Naturalmente possiamo discutere di tutte le conseguenze” della guerra in Iraq, ammette ma “non dobbiamo mai dimenticare quello che ha fatto Vladimir Putin in Medio Oriente, in Siria. (…) Il suo intervento in Medio Oriente è servito a mantenere un despota al potere e a rifiutare una democrazia. Quindi dovremmo trattare tutta questa propaganda con il poco rispetto che merita”, aggiunge Tony Blair.
Vladimir Putin è ora oggetto di un mandato d’arresto della Corte Penale Internazionale (CPI) per il crimine di guerra di “deportazione illegale” di bambini ucraini dopo l’invasione russa dell’Ucraina, decisione che secondo Mosca non ha alcun valore legale.

Smog alleato del polline: 3 milioni di italiani a rischio

Smog alleato del polline: 3 milioni di italiani a rischioRoma, 20 mar. (askanews) – C’è chi è notoriamente ipersensibile ai pollini e chi invece lo diventa nelle grandi città in cui sono presenti nell’aria livelli elevati di particolari inquinanti. Per questo dei 10 milioni di italiani allergici al polline, ben 1 su 3 potrebbe non esserlo davvero, o meglio: manifesterebbe tutti i classici sintomi – rinite, tosse e asma – ma solo a causa dell’inquinamento ambientale. Uno studio tedesco, condotto dal Max Planck Institute for Chemistry di Mainz e dalla University Medical Center dell’Università Johannes Gutenberg, pubblicato sulla rivista Frontier Allergy, ha dimostrato che il polline “cattura” e “trasporta” alcuni noti inquinanti atmosferici, come l’ozono, il biossido di azoto (NO2) e il particolato, per poi rilasciarli nelle vie respiratorie, intensificando nei soggetti allergici le manifestazioni di ipersensibilità agli allergeni e innescando nei soggetti non allergici rinite, tosse e asma.
“La prevalenza e la gravità delle malattie allergiche scatenate dal polline delle piante trasportato dall’aria e da altri allergeni sono in aumento in tutto il mondo – spiega Vincenzo Patella, presidente SIAMA e Direttore UOC di Medicina Interna Azienda Sanitaria Salerno -. Finora si era partiti dal presupposto che il continuo aumento delle malattie allergiche registrato negli ultimi decenni, fosse da ricondurre alla combinazione tra predisposizione genetica e anomalie climatiche con inverni più caldi che tendono a favorire un carico pollinico sempre più abbondante e duraturo per le fioriture anticipate. Ad avere un ruolo determinante in questa ‘epidemia di allergie’ sarebbe anche l’esposizione eccessiva degli allergeni ad alcuni inquinanti atmosferici che, proprio negli ultimi anni, hanno raggiunto concentrazioni elevate – osserva l’esperto -. L’ozono, il biossido di azoto e il particolato, componenti dello smog estivo creato dal traffico, possono alterare il potenziale allergenico e infiammatorio del polline: gli inquinanti entrano infatti nel polline e una volta raggiunte le vie respiratorie, vengono poi liberati, potenziando così, da un lato i sintomi del paziente allergico, e dall’altro scatenando reazioni simil-allergiche nelle persone che hanno sempre mostrato una soglia abbastanza alta di sensibilizzazione al polline”. In sostanza, il polline “inquinato”, scatenerebbe reazioni allergiche anche nelle persone che in realtà non lo sono.
“Lo studio tedesco pubblicato sulla rivista Frontier Allergy, con esperimenti di laboratorio ha mostrato che i pollini delle zone inquinate sono ricoperti da sostanze nocive che alterano il loro contenuto allergenico e possono rafforzarne l’effetto, provocando con maggiore facilità reazione allergiche anche in chi non ne soffre – spiega Mario Di Gioacchino, presidente SIAAIC -. Gli ossidi di azoto e l’ozono se raggiungono elevate concentrazioni alterano le componenti proteiche dei granuli pollinici a tal punto da innescare nei soggetti non allergici sintomi come rinite e tosse. Lo studio tedesco mostra, in particolare che alcuni pollini, come ad esempio quelli delle graminacee, innescano l’iperattivazione dei Toll-like receptor 4 (TLR4), recettori cellulari che attivano la reazione allergica del sistema immunitario, anche in chi non soffre di allergie”. Clima e smog, secondo i dati SIAMA, sarebbero responsabili anche dei valori record di concentrazione dei pollini, molto sopra la media, registrati quest’anno in Italia. “Nel nostro paese è difficile sintetizzare quando si parla di pollini perché ci sono aree molto diverse dal punto di vista del clima e della vegetazione – precisa Patella – ma l’anno che stiamo vivendo è uno di quelli che lasciano il segno perché siamo passati da concentrazioni di 200 pollini totali per metro cubo di media nei giorni di picco di 5 anni fa ai 2.000 attuali, ben 10 volte di più. Questo ci obbliga a migliorare la raccolta di questi dati, a cura di ISPRA, SIAMA e AAIITO, in modo omogeneo e unitario tra le diverse agenzie di monitoraggio su tutto il territorio nazionale. Inoltre chiediamo al legislatore di normare meglio le soglie di tossicità delle singole specie polliniche, confrontandole con i dati delle centraline dello smog. In questo modo potremmo favorire le campagne di prevenzione sulla qualità dell’aria molto più prontamente che in passato”.
“L’inquinamento aumenta frequenza e intensità delle allergie ai pollini in due modi diversi: sia perché favorisce l’aumento dei pollini prodotti con maggiore capacità da parte di essi di liberare allergeni, sia perché utilizza i pollini come ‘veicoli’ per raggiungere le vie respiratorie – sottolineano Patella e Di Gioacchino -. Diventa dunque imprescindibile studiare e affrontare la malattia allergica alla luce anche delle problematiche ambientali, che possono aggravarlo o addirittura scatenarla. Per migliorare la qualità dell’aria è importante dunque che le pubbliche amministrazioni non solo adottino politiche di riduzione del tasso dei principali inquinanti atmosferici ma anche misure di contenimento della carica di pollini allergizzanti. Ciò può avvenire con la progettazione di giardini pubblici soprattutto nelle aree metropolitane con specie non allergeniche, come gelsomino, camelia ed erica, al posto di piante morte già esistenti anemofile che affidano al vento la propagazione dei pollini, come betulle, cipressi e ulivi”. Ecco le raccomandazioni degli esperti per chi non soffre di allergie: Ricorso a lavaggi nasali ipersalini; utilizzo di lacrime artificiali; pettinarsi nel bagno e non in camera da letto per evitare che il cuscino raccolga il polline attraverso i capelli; se i sintomi peggiorano rivolgersi allo specialista prima di ricorrere ad antistaminici e corticosteroidi.

Kishida: Giappone investirà 75 mld dollari in Indo-Pacifico

Kishida: Giappone investirà 75 mld dollari in Indo-PacificoRoma, 20 mar. (askanews) – Il primo ministro giapponese Fumio Kishida ha annunciato oggi oltre 75 miliardi di dollari di assistenza per le infrastrutture e per la sicurezza per l’Indo-Pacifico durante la sua visita in India. Lo riferisce Nikkei Asia.
Kishida ha tenuto un discorso a un evento organizzato dal think tank Indian Council of World Affairs, dopo un vertice faccia a faccia con Modi, in cui ha invitato il leader indiano a partecipare al vertice del Gruppo dei Sette a Hiroshima a maggio. Modi ha accettato.
Il nuovo stanziamento per lo sviluppo per l’Indo-Pacifico diverrà operativo da qui al 2030, in collaborazione con il settore privato, va inquadrato in quella che Kishida ha definito una nuova visione per un “Indo-Pacifico libero e aperto” riprendendo una formula coniata per la prima volta dal suo defunto predecessore Shinzo Abe nel 2016.
Da allora, ha affermato Kishida, la comunità internazionale ha assistito a grandi eventi che potrebbero essere descritti come cambiamenti di paradigma, tra cui la pandemia di COVID-19 e l’invasione russa dell’Ucraina. Questo obbliga tutti “ad affrontare la sfida più fondamentale: difendere la pace”, ha detto il leader giapponese.
La due giorni di Kishida in India si colloca in un contesto internazionale caratterizzato dalla guerra in Ucraina, ma anche da una serie di preoccupazioni per la crescente influenza cinese nella regione indo-pacifica. Tra gli strumenti adottati da Pechino anche l’Iniziativa Belt and Road Initiative, che sta anche creando preoccupazioni per il debito insostenibile in cui vengono incastrate alcune economie fragili, come accaduto nello Sri Lanka.
Kishida, a questo, oppone l’idea d’investire “infrastrutture di qualità”, in linea con gli obiettivi del G20, presieduto quest’anno dall’India. Come parte della sua proposta di aiuto, il primo ministro ha anche offerto assistenza di sicurezza gratuita alle forze armate di nazioni che la pensano allo stesso modo.
“Nella comunità internazionale si sta verificando un grande cambiamento nell’equilibrio di potere”, ha detto KIishida. L’idea di un Indo-Pacifico libero e aperto, ha sottolineato, è radicata nello stato di diritto così come nel rispetto della diversità, inclusività e apertura. “In altre parole, non escludiamo nessuno, non creiamo campi”.
Poi ha aggiunto: “Credo che dovremmo mirare a un mondo in cui diverse nazioni coesistono e prosperano insieme sotto lo stato di diritto senza cadere nella competizione geopolitica”. Dicendo che la sua visione richiede la collaborazione di più parti interessate, ha affermato: “Certo, l’India è indispensabile”.
In precedenza, parlando insieme ai giornalisti a Nuova Delhi, Kishida e Modi hanno salutato la cooperazione dei loro paesi e sottolineato l’importanza che l’India abbia ospitato il G20 e il Giappone il G7 nello stesso anno.
“Ecco perché è la migliore opportunità per lavorare sulle nostre rispettive priorità”, ha detto Modi, aggiungendo che un importante pilastro della presidenza indiana del G-20 è dare voce al Sud del mondo, un termine collettivo per le nazioni meno sviluppate che sentono la loro interessi sono stati spesso trascurati sulla scena internazionale.
Modi ha evidenziato come il partenariato India-Giappone si basa su valori democratici comuni e sul rispetto dello stato di diritto. “Il rafforzamento di questa partnership non è solo importante per i nostri due paesi, ma promuove anche la pace, la prosperità e la stabilità nell’Indo-Pacifico”, ha affermato .
Parlando degli obiettivi del G-7 del Giappone, Kishida ha sottolineato la necessità di sostenere un ordine internazionale basato sullo stato di diritto, rafforzando al contempo i legami nella comunità internazionale, “compresi i paesi di quello che viene chiamato il Sud del mondo”.
Successivamente, Kishida ha anche rivelato la sua intenzione di invitare al vertice di Hiroshima anche altri paesi, tra cui Vietnam, Corea del Sud e Brasile.
Modi e Kishida inoltre hanno entrambi fatto riferimento a un obiettivo di investimenti giapponesi di 5mila miliardi di yen (38,7 miliardi di dollari) in India per un periodo di cinque anni, annunciato durante la visita del leader giapponese lo scorso anno.