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Manovra, Giorgetti: tutti scontenti? Trovato bilanciamento giusto

Manovra, Giorgetti: tutti scontenti? Trovato bilanciamento giustoMarrakech, 13 ott. (askanews) – “Pensiamo di aver trovato il giusto bilanciamento”. Il ministro dell’Economia Giorgetti che questa sera incontrerà a Palazzo Chigi le parti sociali per un confronto sulla legge di bilancio in vista dell’approvazione della manovra, attesa lunedì prossimo in Consiglio dei ministri assieme al documento programmatico di bilancio e al Dl fiscale, difende l’impianto del provvedimento. “Nella difficile giornata del ministro dell’Economia che è un lavoraccio- ha detto interpellato a margine degli incontri di Fmi e Banca Mondiale a cui ha partecipato a Marrakech – tra poco parto e stasera vedo i sindacati. Sono tutti scontenti: allora il Fondo Monetario è scontento perché faccio l’extra (tassa sui profitti bancari, ndr) per dare soldi in più alle famiglie bisognose, i sindacati si lamentano perché questo è troppo poco. Noi pensiamo di avere trovato il giusto bilanciamento”

E le privatizzazioni? “Saremo sorprendenti anche su questo, nel senso che in tanti ci hanno chiesto perché erano curiosi dei titoli che hanno letto. Abbiamo dato ampie spiegazioni rispetto a un progetto che noi riteniamo realistico”

David di Donatello, istituito un nuovo premio al Miglior Casting

David di Donatello, istituito un nuovo premio al Miglior CastingRoma, 13 ott. (askanews) – L’Accademia del Cinema Italiano ha istituito il Premio David Miglior Casting, nuova categoria che intende riconoscere l’importanza della professione di Casting Director. Lo ha annunciato Piera Detassis, presidente e direttrice artistica dell’Accademia del Cinema Italiano – Premi David di Donatello, in accordo con il consiglio direttivo composto da Francesco Giambrone, Francesco Rutelli, Nicola Borrelli, Francesca Cima, Edoardo De Angelis, Domenico Dinoia, Valeria Golino, Giancarlo Leone, Luigi Lonigro, Mario Lorini e Francesco Ranieri Martinotti.

Il riconoscimento sarà assegnato al Miglior Casting a partire dalla 70esima edizione del David, nel 2025, un traguardo significativo per il premio. Nella nuova categoria concorreranno tutti i film italiani distribuiti nelle sale cinematografiche dal primo gennaio al 31 dicembre 2024. Con il riconoscimento al Miglior Casting salgono a 22 le categorie del Premio riservate ai lungometraggi italiani. In un’industria in piena evoluzione ed effervescenza – ha affermato Piera Detassis – il lavoro di casting contribuisce in maniera importante alla costruzione del film e alla creazione di un nuovo immaginario supportando il regista, i produttori e gli stessi attori nella creazione dei personaggi. Suggerisce collaborazioni inaspettate e contribuisce alla scoperta di nuovi interpreti. In considerazione di questo peculiare contributo, il Consiglio Direttivo dell’Accademia ha stabilito di riconoscere la figura professionale del casting director al pari degli altri capireparto già premiati con il David di Donatello, proseguendo nel percorso di innovazione per promuovere sempre più, e meglio, il cinema italiano”.

I Premi David di Donatello si svolgono sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, con il contributo del MiC Ministero della Cultura – Direzione Generale Cinema e audiovisivo, d’intesa con AGIS e ANICA e con la partecipazione, in qualità di Soci Fondatori Sostenitori, di SIAE e Nuovo IMAIE.

Fondazione Einaudi: serve la separazione delle carriere dei magistrati

Fondazione Einaudi: serve la separazione delle carriere dei magistratiRoma, 13 ott. (askanews) – Con la separazione delle carriere può aiutare “non si tratta di aiutare il sistema giustizia, si tratta di garantire l’effettiva parità tra accusa e difesa nel processo. Non è un capriccio, è il principio su cui si incardina lo Stato di diritto”. Così dice ad Askanews il segretario generale della Fondazione Einaudi, Andrea Cangini.

“Il passaggio dal rito inquisitorio del Codice Rocco al rito accusatorio del Codice Vassalli avrebbe dovuto assicurare la terzietà della magistratura giudicante. Non è accaduto. Oggi il pubblico ministero è tutt’uno con il giudice e questo squilibra il sistema a vantaggio dell’accusa e a scapito della difesa. Separare le carriere tra magistratura requirente e giudicante, ma farlo davvero con una riforma costituzionale che preveda due Csm distinti, è l’unica maniera per tutelare quei principi teorizzati nei convegni, ma violati nella pratica giudiziaria quotidiana”. Cangini poi aggiunge: “L’Italia spende mediamente per l’amministrazione della giustizia quasi il doppio di quello che spende la Francia dove, però, i processi durano grosso modo la metà del tempo che da noi. Non si tratta, dunque, tanto di reperire nuove risorse, ma di organizzare diversamente il sistema. Ricordo il caso di un presidente del Tribunale di Torino, si chiamava Mario Barbuto, che riuscì a smaltire l’enorme mole di cause arretrate senza chiedere né un euro né un cancelliere in più. Bastò riorganizzare il lavoro. Mai come in questo caso, volere è potere”.

Il segretario della Fondazione Einaudi aggiunge: “La magistratura associata si oppone da sempre a ogni tipo di riforma che alteri lo status quo. Sinceramente, credo che una mediazione su questi temi sia impossibile Dovere del legislatore, però, non è quello di accontentare questa o quella corporazione, ma di tutelare i principi costituzionali a beneficio del cittadino. Perché a ciascuno di noi può capitare di trovarsi ingiustamente nei panni dell’imputato e perché anche i colpevoli hanno diritto ad un processo ‘giusto’”. Il mondo anglosassone propone da sempre la soluzione del patteggiamento allargato e della depenalizzazione. “Tutto quello che va nella logica della depenalizzazione, va bene. Dal punto di vista liberale, il panpenalismo è uno dei mali che più affliggono il nostro paese. Problemi sociali non si risolvono con norme penali e spero che prima o poi la politica lo capisca”.

Il Ct della Nazionale di calcio ha convocato Stephan El Shaarawy

Il Ct della Nazionale di calcio ha convocato Stephan El ShaarawyRoma, 13 ott. (askanews) – Il Ct della Nazionale italiana di calcio, Luciano Spalletti, ha convocato Stephan El Shaarawy (foto Figc.it), che sta raggiungendo il Centro Tecnico Federale e sarà a disposizione per la seduta di allenamento in programma alle ore 11. L’attaccante della Roma torna in Nazionale a due anni e mezzo di distanza dall’ultima convocazione in occasione delle gare con Bulgaria e Lituania del marzo 2021.

ITALIA-MALTA A BARI. Si va verso il tutto esaurito al ‘San Nicola’: sono oltre 53.000 i biglietti venduti per il match tra Italia e Malta. Si ricorda che l’accesso dei bambini allo stadio sarà consentito soltanto dietro presentazione di un regolare titolo di accesso.

Venturi: pace e dialogo religioni a Festival Canzone Cristiana 2024

Venturi: pace e dialogo religioni a Festival Canzone Cristiana 2024Roma, 13 ott. (askanews) – Fabrizio Venturi, direttore artistico del Festival della Canzone Cristiana, che si terrà a Sanremo dal 7 al 9 febbraio 2024, nel Teatro “Festival della Canzone Cristiana – Fos”, in concomitanza con il Festival della Canzone Italiana, fa sapere che la manifestazione canora, giunta alla sua terza edizione, tratterà il tema della pace e del dialogo interreligioso.

“Non solo Festival, ma anche conferenze, dibattiti e tavole rotonde caratterizzeranno la tre giorni sanremese” ha dichiarato Venturi, il quale ha aggiunto: “Parleremo della fede e della cultura cristiana, dell’armonia e della pedagogia della pace necessaria ed imprescindibile per la crescita umana e sociale. Parleremo degli intenti di Papa Francesco relativamente alla pace. Avremo importanti testimonianze di conversione alla fede cristiana, momenti di confronto e analisi sul vero significato della parola cristiana. Ebrei, Musulmsni e Cristiani canteranno insieme sul palco, inneggiando alla pace e per testimoniare come la musica possa essere il collante per dialogare. La tre giorni del Festival della Canzone Cristiana Sanremo 2024 non sarà solo una gara canora, ma anche un importante momento di analisi e di studio sulla importanza del Cristianesimo e della sua missione civilizzatrice dell’umanità”. Il giornalista Biagio Maimone, direttore della Comunicazione Strategica del Festival della Canzone Cristiana, ha concluso: “Terremo un Convegno, durante la tre giorni del Festival, a cui parteciperanno illustri personaggi del mondo accademico ed esponenti delle tre religioni. L’importanza del dialogo e del Documento ‘Sulla Fratellanza Umana per la Pace Mondiale e la Convivenza Comune’ sottoscritto da Papa Francesco con il grande Iman di Al-Azhar Ahmad Al-Tayyeb, sarà oggetto di trattazione e confronto al fine di dimostrare come già esista un dialogo interreligioso e come esso possa costituire un appello vigoroso per intraprendere la via della Pace, che è il volano inderogabile per civilizzare e far progredire l’intera umanità, oggi smarrita e dolorante per le guerre che lacerano e distruggono intere popolazioni e i loro territori, alle quali si è aggiunto il conflitto cruento e terroristico nei confronti di Israele e della Palestina. Il nostro messaggio è ‘Pace agli Uomini di Buona Volontà’ , che noi diffonderemo con la forza penetrante della canzone cristiana”.

Giorgetti: da Mps usciremo quando le condizioni di mercato saranno congrue

Giorgetti: da Mps usciremo quando le condizioni di mercato saranno congrueMarrakech, 13 ott. (askanews) – Il Tesoro uscirà dal Monte dei Paschi di Siena, del quale detiene una quota di controllo del 64% “quando il prezzo e le condizioni di mercato saranno congrue” anche se per tale dismissione “non c’è una sata da cui dipendiamo”. Lo ha detto il ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti incontrando i giornalisti italiani a margine degli incontri annuali di Fmi e Banca Mondiale, in corso a Marrakech.

“Usciremo – ha affermato il ministro – quando è opportuno uscire, realizzando anche un obiettivo di sistemazione del sistema bancario italiano e quando il prezzo e le condizioni di mercato ci sembreranno congrue. Non c’è una data da cui dipendiamo, dipende semplicemente dalle opportunità del momento in cui farlo”. Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti si mostra tranquillo dopo le ultime stime del Fondo Monetario Internazionale, che accreditano l’Italia di una crescita pari allo 0,7% nel 2023 e nel prossimo anno, inferiore alle previsioni del Governo. Vede rischi di aggiustamento? “In questo momento – risponde il ministro, a margine degli incontri del Fmi e Banca Mondiale in corso a Marrakech – ovviamente noi stiamo valutando. Come è sempre avvenuto e come sempre avviene le differenze di stima da fuori sono più prudenti e conservative rispetto a noi poi tendenzialmente e storicamente le nostre previsioni si rivelano più azzeccate”.

Restano ovviamente le incognite geopolitiche. “Il problema per tutti – sottolinea – è capire cosa succede nelle prossime settimane. Io non è che aggiorno le stime ogni giorno e ogni ora in base alle notizie che arrivano dal Medio Oriente. Il problema vero che tutti quanti ci siamo posti oggi, naturalmente con diversi punti di vista, perché alcuni Paesi hanno un punto di vista diverso rispetto ai Paesi occidentali, è di riuscire a contenere La crisi per non creare un altro elemento di infezione oltre a quello già assai rilevante della crisi per l’aggressione russa in Ucraina”.

Giorgetti: rischi aggiustamento?Noi stime storicamente più azzeccate

Giorgetti: rischi aggiustamento?Noi stime storicamente più azzeccateMarrakech, 13 ott. (askanews) – Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti si mostra tranquillo dopo le ultime stime del Fondo Monetario Internazionale, che accreditano l’Italia di una crescita pari allo 0,7% nel 2023 e nel prossimo anno, inferiore alle previsioni del Governo.

Vede rischi di aggiustamento? “In questo momento – risponde il ministro, a margine degli incontri del Fmi e Banca Mondiale in corso a Marrakech – ovviamente noi stiamo valutando. Come è sempre avvenuto e come sempre avviene le differenze di stima da fuori sono più prudenti e conservative rispetto a noi poi tendenzialmente e storicamente le nostre previsioni si rivelano più azzeccate”. Restano ovviamente le incognite geopolitiche. “il problema per tutti – sottolinea – è capire cosa succede nelle prossime settimane. Io non è che aggiorno le stime ogni giorno e ogni ora in base alle notizie che arrivano dal Medio Oriente. Il problema vero che tutti quanti ci siamo posti oggi, naturalmente con diversi punti di vista, perché alcuni Paesi hanno un punto di vista diverso rispetto ai Paesi occidentali, è di riuscire a contenere La crisi per non creare un altro elemento di infezione oltre a quello già assai rilevante della crisi per l’aggressione russa in Ucraina”.

Istat: sale a 192 mld valore 2021 economia in nero e illegale, +10%

Istat: sale a 192 mld valore 2021 economia in nero e illegale, +10%Roma, 13 ott. (askanews) – Nel 2021 il valore dell’economia non osservata raggiunge 192 miliardi di euro, in aumento del 10% sul 2020. L’economia sommersa si attesta a poco meno di 174 miliardi di euro, mentre le attività illegali superano i 18 miliardi. Rispetto al 2020, il valore dell’economia non osservata cresce di 17,4 miliardi, ma la sua incidenza sul Pil resta invariata (10,5%). Lo ha reso noto l’Istat.

Le unità di lavoro irregolari sono 2 milioni 990mila, con un aumento di circa 73mila unità rispetto al 2020. La crescita dell’economia non osservata è stata guidata dall’andamento del valore aggiunto da sotto-dichiarazione, che ha segnato un aumento di 11,7 miliardi di euro (pari al 14,6%) rispetto al 2020. Di minore entità l’incremento del valore aggiunto generato dall’utilizzo di lavoro irregolare (5,7 miliardi di euro, pari al 9,2%) e dalle attività illegali (0,9 miliardi di euro, pari al 5,0%). In controtendenza, le altre componenti del sommerso hanno mostrato una riduzione pari a 0,8 miliardi di euro (-5,5%) rispetto all’anno precedente, principalmente dovuta ad una contrazione dei fitti in nero.

La sostanziale stabilità dell’incidenza dell’economia non osservata sul Pil è dunque il risultato di andamenti eterogenei delle sue componenti. In particolare, mentre la dinamica marcata mostrata dalla sotto-dichiarazione ne ha riportato l’incidenza sul Pil ai livelli pre-crisi (5%), la crescita meno sostenuta del valore aggiunto da lavoro irregolare ha comportato un’ulteriore discesa della sua incidenza (fino al 3,7%, dal 4,3% del 2019). Tali diversi andamenti hanno prodotto una significativa ricomposizione del peso delle diverse componenti sul totale dell’economia non osservata. Rispetto al 2020, infatti, ad un aumento della rilevanza della sotto-dichiarazione (dal 45,6% al 47,6%) si è associata una riduzione di tutte le altre tipologie: dal 35,7% al 35,5% il lavoro irregolare, dal 9,9% al 9,5% l’economia illegale, dall’8,7% al 7,5% le altre componenti.

Eurozona, rimbalzo mensile industria (+0,6%) ma crollo annuo (-5,1%)

Eurozona, rimbalzo mensile industria (+0,6%) ma crollo annuo (-5,1%)Roma, 13 ott. (askanews) – Un parziale rimbalzo della produzione dell’industria ad agosto nell’area euro non è riuscito a impedire un peggioramento della dinamica nel confronto su base annua. Secondo gli ultimi dati pubblicati da Eurostat, la produzione complessiva dell’industria dell’unione valutaria e risalita dello 0,6% su agosto rispetto al mese precedente, dopo la contrazione dell’1,3% segnata a luglio.

Il dato mensile appare superiore alle attese medie degli analisti e l’incremento più consistente è stato registrato sulla produzione di beni di consumo durevoli, un più 1,2% a fronte del più 0,3% dei beni di investimento e del più 0,5% dei beni di consumo non durevoli. L’energia, invece, ha segnato il calo più forte, con un meno 0,9% mensile e i beni intermedi hanno registrato un meno 0,3%. Passando al confronto dei dati su base annua, Eurostat riporta che ad agosto la contrazione della produzione industriale si è aggravata al meno 5,1%, più del doppio del meno 2,2% di luglio e dopo un meno 1% a giugno. In questo caso proprio i beni di consumo durevoli sono la categoria che ha segnato il ribasso più forte, con un meno 7,2%.

Mps, Giorgetti: usciremo quando condizioni mercato saranno congrue

Mps, Giorgetti: usciremo quando condizioni mercato saranno congrueMarrakech, 13 ott. (askanews) – Il Tesoro uscirà dal Monte dei Paschi di Siena, del quale detiene una quota di controllo del 64% “quando il prezzo e le condizioni di mercato saranno congrue” anche se per tale dismissione “non c’è una sata da cui dipendiamo”. Lo ha detto il ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti incontrando i giornalisti italiani a margine degli incontri annuali di Fmi e Banca Mondiale, in corso a Marrakech.

“Usciremo – ha affermato il ministro – quando è opportuno uscire, realizzando anche un obiettivo di sistemazione del sistema bancario italiano e quando il prezzo e le condizioni di mercato ci sembreranno congrue. Non c’è una data da cui dipendiamo, dipende semplicemente dalle opportunità del momento in cui farlo”.