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Beethoven e Chopin inaugurano la stagione 2023-2024 della Iuc

Beethoven e Chopin inaugurano la stagione 2023-2024 della IucRoma, 12 ott. (askanews) – In piena continuità d’ispirazione e di qualità con la precedente, la stagione 2023-24 della Iuc – Istituzione Universitaria dei Concerti propone dal 13 ottobre 2023 al 18 maggio 2024 un ricco e originale programma di 36 concerti, tradizionalmente il martedì sera e il sabato pomeriggio all’Aula Magna della Sapienza Università di Roma, affidati a grandi interpreti della scena internazionale, con un repertorio che abbraccia sette secoli di storia della musica.

L’inaugurazione di stagione venerdì 13 ottobre alle ore 20.30 con replica sabato 14 ottobre alle ore 17.30 riporta in Aula Magna l’Orchestra da Camera Canova e il suo fondatore/direttore Enrico Saverio Pagano, artisti alla terza stagione in residenza alla Iuc, a conferma dell’attenzione e della valorizzazione del talento dei giovani da sempre perseguita dall’istituzione universitaria. In programma la Quinta Sinfonia di Beethoven e il Secondo Concerto per pianoforte e orchestra di Chopin con Leonora Armellini come solista. Apertura di stagione dunque nuovamente affidata ad una nuova generazione di interpreti italiani con grande energia comunicativa e freschezza di idee come Il giovanissimo Enrico Pagano, reduce dal successo dell’Orfeo ed Euridice di Gluck al Teatro Verdi di Trieste e de Gli Uccellatori di Gassman al Festival della Valle D’Itria, che commenta: “Al terzo anno di inaugurazione della stagione della Iuc torniamo a confrontarci con due capisaldi del repertorio concertistico e sinfonico. Con Leonora Armellini, punto di riferimento per l’interpretazione di Chopin in Italia, proseguiamo quanto iniziato con la chiusura della scorsa stagione dove – con il concerto di Schumann – per la prima volta abbiamo affrontato il repertorio romantico”.

Per quanto riguarda la Sinfonia n.5 di Beethoven, dice Pagano, è “probabilmente la Sinfonia per antonomasia, con la quale qualsiasi direttore deve confrontarsi nel corso della sua vita musicale, non fosse altro che per il temuto incipit del primo movimento. È un programma ambizioso, che ci spinge a uscire dalla formazione cameristica e ci porta verso quella sinfonica, sempre con lo spirito che motiva la nostra residenza artistica romana: una residenza di crescita artistica e musicale, attraverso il confronto con i capolavori del repertorio e il lavoro con i più importanti solisti del panorama internazionale”.

Fmi, Giorgieva: passi avanti in discussioni ristrutturazione debito

Fmi, Giorgieva: passi avanti in discussioni ristrutturazione debitoMarrakech, 12 ott. (askanews) – Cresce il consenso nelle discussioni sulla ristrutturazione del debito sovrano su questioni come la comparabilità del trattamento dei creditori privati e pubblici. Lo ha reso noto il direttore generale del fondo Monetario Internazionale Kristalina Georgieva.

In una conferenza stampa Georgieva ha osservato che il quadro comune del Gruppo dei 20 (G20) per la ristrutturazione del debito ha tardato a produrre risultati, ma è incoraggiante osservare – ha aggiunto – che il tempo per trattare i casi dei singoli paesi si stia ora accorciando. Eliminare il quadro comune del G20 metterebbe il mondo in un “ambiente molto meno prevedibile”, ha affermato Giorgieva, aggiungendo che sarebbero necessari anche approcci creativi, comprese iniziative per allineare meglio la ristrutturazione del debito con la crisi climatica.

Visco: crescita globale frena, paesi in via di sviluppo vulnerabili

Visco: crescita globale frena, paesi in via di sviluppo vulnerabiliMarrakech, 12 ott. (askanews) – L’economia mondiale sta frenando considerevolmente e la maggior parte dei Paesi emergenti e in via di sviluppo sono molto vulnerabili ai rischi globali. A lanciare l’allarme è il Governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco che, nel suo ultimo intervento al Development Committee della Banca Mondiale, nel corso degli incontri annuali di Marrakech, ha voluto rimarcare il ruolo “fondamentale” delle istituzioni internazionali.

“Le prospettive macroeconomiche globali – afferma Visco -nell’intervento consegnato ai meeting – sono deboli e altamente incerte. La crescita globale rallenterà notevolmente 2023 e 2024 e i rischi sono chiaramente orientati al ribasso, riflettendo non solo la perdita di slancio in alcuni aree, ma anche la possibilità che shock climatici e tensioni geopolitiche possano innescare ulteriore cibo e aumenti dei prezzi dell’energia. Nel frattempo, l’inflazione è ancora elevata, anche se in lieve calo. La maggior parte degli emergenti e le economie in via di sviluppo rimangono altamente vulnerabili ai rischi globali. In questo contesto – sottolinea il numero uno di Via Nazionale – risulta fondamentale l’azione del sistema multilaterale e delle istituzioni finanziarie internazionali fornire un sostegno rapido ai più vulnerabili, costruire economie inclusive e resilienti e generare energia crescita sostenibile”. Nel suo intervento Visco premette che “le riunioni annuali della Banca Mondiale (BM) e del Fondo Monetario Internazionale (FMI) si svolgono in un momento toccante per il Nord Africa. I danni e il bilancio umano del terremoto qui in Marocco e nel Le catastrofiche inondazioni in Libia portano rinnovata attenzione sulla necessità di rafforzare la resilienza agli estremi naturali eventi. Le nostre più sincere condoglianze vanno alle molte migliaia di persone ferite e sfollate. Noi rimaniamo ispirati dal popolo ucraino, che continua ad affrontare l’aggressione russa con coraggio e determinazione ed esprimiamo il nostro fermo sostegno allo Stato di Israele e la nostra inequivocabile condanna degli spaventosi e ignobili atti di terrorismo di Hamas”.

Cosa fare dunque per combattere la povertà e la fragilità di molti Paesi nel mondo? Riferendosi all’attività della Banca Mondiale Visco aggiunge: “Accogliamo quindi con favore il documento “Finire la povertà su un pianeta vivibile: rapporto ai governatori del mondo Bank Evolution” ed elogiamo il management, il personale e il Consiglio di amministrazione per i progressi significativi realizzati dallo scorso aprile. La direzione è chiara, il piano ambizioso e l’impegno nel programma di riforme visibilmente forte. Questo deve continuare. Manterremo il nostro sostegno a questo lavoro nei prossimi mesi con un approccio costruttivo e attendo con ansia ulteriori progressi in occasione delle riunioni primaverili del 2024. Siamo d’accordo con la visione e la missione proposte, che mantengono il doppio obiettivo: sradicare la povertà estrema e promuovere la prosperità condivisa, sottolineando al contempo l’importanza di affrontare le sfide globali”. Secondo Visco un aspetto importante è quello che “riconosce che la lotta contro la povertà estrema e la disuguaglianza non può essere raggiunta senza affrontare le minacce interconnesse del cambiamento climatico, delle pandemie, della fragilità e dei conflitti le pressioni legate agli sviluppi demografici”.

Meloni vola stasera in Mozambico e Congo, focus energia con occhi a Israele

Meloni vola stasera in Mozambico e Congo, focus energia con occhi a IsraeleMaputo, 12 ott. (askanews) – Una missione “lampo” in Africa per consolidare il rapporto con due Stati, Mozambico e Congo, importanti per le strategie di approvvigionamento energetico, ma con il pensiero rivolto alla crisi in Medio Oriente. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni parte questa sera per il continente africano, per un viaggio inizialmente di due giorni e ora – dopo l’attacco di Hamas a Israele – ridotto a uno soltanto.

Domani mattina sarà dunque a Maputo, per incontrare il presidente Filipe Nyusi, subito dopo volerà a Brazzaville in Congo, per un colloquio a cena con il presidente Félix Tshisekedi, con cui ha già avuto un colloquio telefonico nell’aprile scorso. Subito dopo ripartirà per Roma. Insieme alla premier alla missione parteciperà l’amministratore delegato di Eni Claudio Descalzi. La crisi israelo-palestinese non pesa sulla missione solo per le preoccupazioni relative alla sicurezza esterna e interna, ma anche per le possibili ripercussioni a livello di approvvigionamento energetico. Per questo il doppio appuntamento, già programmato da tempo, assume un valore maggiore. Nella sua strategia di differenziazione energetica, l’Italia ha stretto un accordo fondamentale con l’Algeria, che adesso è il principale fornitore di gas. Algeri, però, si è schierata ufficialmente dalla parte di Hamas e anche se “al momento” a Palazzo Chigi non c’è “preoccupazione” per le forniture, non si possono escludere contraccolpi a seguito di una destabilizzazione dell’area. Per questo è importante il rapporto con Mozambico e Congo, rispettivamente secondo e terzo Paese del continente per l’approvvigionamento nazionale. Il Mozambico prevede una fornitura di 4,5 mld di metri cubi di gas liquefatto (Gln) per il 2024-2025, con prospettive di crescita. Dal Congo arriveranno invece fino a 1 mld di metri cubi per l’inverno 2023-2024 e poi fino a 4,5 mld.

Al di là della questione energetica, la doppia visita, sottolineano fonti italiane, si inserisce le quadro dei nuovi rapporti tra Italia e Africa, una priorità dell’agenda di Meloni, che sarà anche al centro della presidenza italiana del G7. La strategia, ricordano fonti italiane, è bidirezionale: da un lato fronteggiare la questione più urgente dei flussi migratori irregolari, dall’altro costruire nuovi rapporti di fiducia con i leader dell’Africa subsahariana, un processo iniziato con la Conferenza di Roma sulle migrazioni e lo sviluppo del luglio scorso. Congo e Mozambico sono considerati esempi dell’approccio “paritario e non predatorio” al centro del cosiddetto ‘Piano Mattei’. Con il Mozambico l’Italia ha un legame di amicizia che data al 1975, quanto ha svolto un ruolo importante di mediazione nell’ambito della lotta di indipendenza dal Portogallo e nella conseguente guerra civile. Non a caso l’accordo di pace fu siglato a Roma il 4 ottobre 1992. Oggi il Mozambico è destinatario di rilevanti fondi per la cooperazione allo sviluppo. In Mozambico Eni è presente dal 2006. In particolare è operatore del Coral South FLNG, il primo progetto che mette in produzione le risorse a gas del Paese, e sta lavorando ad un secondo progetto di produzione e liquefazione di gas, Coral North. Nell’ambito del progetto di sviluppo Coral South, sono state avviate diverse iniziative per ampliare il contributo della forza lavoro mozambicana e delle piccole e medie imprese locali come il Programma di formazione professionale (budget totale di circa 5 milioni di dollari), che sostiene l’Istituto industriale e commerciale di Pemba. Nel febbraio 2022, Eni e il Ministero dell’Agricoltura e dello Sviluppo Rurale della Repubblica del Mozambico hanno firmato un accordo per la cooperazione e lo sviluppo di progetti agricoli nel Paese.

In Congo Eni è presente dal 1968 con attività di esplorazione e produzione. Nel novembre 2022 è arrivata la decisione finale d’investimento per Congo LNG, il primo progetto per la liquefazione e l’export del gas del Paese. Il gas prodotto da Eni Congo è destinato in via prioritaria a soddisfare la domanda di generazione di elettricità. La società ha contribuito anche alla costruzione delle centrali elettriche Centrale Electrique du Djéno (CED) e Centrale Electrique du Congo (CEC), alla riqualificazione dell’infrastruttura di trasporto dell’energia tra Pointe Noire e Brazzaville e all’ampliamento della rete di distribuzione di elettricità. E’ inoltre impegnata nello sviluppo della catena del valore dei biocarburanti e ha sviluppato diverse iniziative per contribuire alla diversificazione economica e per rafforzare l’accesso all’istruzione, alla salute, all’acqua. Nell’aprile scorso Eni ha inaugurato il Centro di Eccellenza per le Energie Rinnovabili e l’Efficienza Energetica di Oyo, sviluppato in partnership con la Repubblica del Congo e Unido. Oltre ad Eni, nei due Paesi operano altre importanti imprese italiane, come Msc impegnata nel settore della logistica in Congo. Nel 2022 con Maputo l’interscambio è stato di 917 mln di euro e con Brazzaville di 685 mln.

M.O., il presidente Usa Biden avverte l’Iran: state attenti

M.O., il presidente Usa Biden avverte l’Iran: state attentiRoma, 11 ott. (askanews) – “Voglio che sia chiaro per gli iraniani state attenti”. Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, parlando di quanto sta avvenendo in Israele con gli attacchi di Hamas, in un incontro alla Casa Bianca con la comunità ebraica.

“Stiamo mandando ulteriori aiuti militari alla difesa israeliana – ha aggiunto -, anche una flotta di navi”. E’ in atto una “campagna di crudeltà pura contro il popolo ebraico – ha aggiunto -, con giorni più letali dall’olocausto per il popolo ebraico”. Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, parlando dell’attacco di Hamas ad Israele.

“Mio padre – ha concluso Biden – diceva che il silenzio è complicità e io mi rifiuto di stare in silenzio. L’America non resta in silenzio, noi respingiamo il terrorismo”.

Manovra, un’ora e mezza di confronto Meloni-Salvini-Tajani-Lupi

Manovra, un’ora e mezza di confronto Meloni-Salvini-Tajani-LupiRoma, 11 ott. (askanews) – È iniziata solo da qualche minuto a Palazzo Chigi la riunione dei capigruppo di Camera e Senato dei partiti di maggioranza con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni sulla manovra. È dunque durata circa un’ora e mezza la precedente riunione politica “ristretta” di Meloni con i due viceprenier Matteo Salvini e Antonio Tajani e il leader di Noi moderati Maurizio Lupi, presenti anche il ministro per i rapporti con il parlamento Luca Ciriani e il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti.

Doppio vertice su manovra, prima Meloni-leaders e poi i capigruppo

Doppio vertice su manovra, prima Meloni-leaders e poi i capigruppoRoma, 11 ott. (askanews) – Sono due le riunioni che la presidente del Consiglio Giorgia Meloni terrà con la sua maggioranza questa sera a Palazzo Chigi per discutere della prossima legge di bilancio.

Prima della annunciata riunione delle 21 con i capigruppo della maggioranza, infatti, si terrà, secondo quanto si apprende, una riunione ristretta tra la premier, il vice premier e leader della Lega Matteo Salvini, il vice premier e segretario di Forza Italia Antonio Tajani e il coordinatore di Noi Moderati Maurizio Lupi.

Ucraina, Yellen: da Usa sostegno incrollabile. Sanzioni funzionano

Ucraina, Yellen: da Usa sostegno incrollabile. Sanzioni funzionanoMarrakech, 11 ott. (askanews) – Sostegno “incrollabile” degli Usa all’Ucraina contro l’aggressione russa. Apprezzamento per la “coraggiosa resilienza” di Kiev ma anche per le politiche portate avanti dal presidente Zelensky nella lotta alla corruzione e sull’economia e il buon governo. Constatazione dell’efficacia delle sanzioni economiche a Mosca. Sono questi alcuni dei punti principali toccati dal segretario al Tesoro Usa Janet Yellen nella tavola rotonda ministeriale sulla’Ucraina svoltasi a Marrakech nell’ambito degli incontri annuali di Fmi e Banca Mondiale che è stata aperta in videocollegamento proprio dal presidente ucraino.

“Vorrei essere chiara – ha detto Yellen – riguardo alla guerra: gli Stati Uniti condannano la brutale guerra della Russia nella maniera più forte possibile. Vorrei anche essere chiara riguardo al nostro incrollabile sostegno. Abbiamo fornito un solido sostegno economico all’Ucraina e gli Stati Uniti sosterranno l’Ucraina insieme ai nostri alleati per tutto il tempo necessario”. Dopo aver ricordato la terribile sofferenza del popolo ucraino e gli ingenti danni economici” provocato dal’invasione russa, Yellen ha aggiunto che tale atto ha anche portato a effetti devastanti sulla sicurezza alimentare in tutto il mondo causati dall’insensibile presa di mira da parte della Russia delle infrastrutture di esportazione agricola dell’Ucraina e dal suo recente ritiro dalla Black Sea Grain Initiative”.

“L’Ucraina – ha detto il segretario al Tesoro Usa – ha dimostrato una coraggiosa resilienza e il suo governo ha svolto un lavoro straordinario nell’ultimo anno e mezzo sostenendo l’economia ucraina e il popolo ucraino. Nonostante tutto, il presidente Zelenskyy ha mantenuto una chiara attenzione alla lotta alla corruzione e al rafforzamento della responsabilità e del buon governo. Continuare ad affrontare queste difficili questioni sarà fondamentale per garantire il futuro che gli ucraini meritano”. Dagli Usa giudizio positivo per il team economico dell’Ucraina che “ha anche fornito politiche valide e risultati concreti in una situazione incredibilmente difficile. Anche la performance positiva dell’Ucraina rispetto al suo programma da 15,6 miliardi di dollari del FMI è stata fondamentale per garantire stabilità macroeconomica e portare avanti le riforme. Gli sforzi continui nell’ambito del programma saranno essenziali per la ripresa e la ricostruzione”.

“Apprezziamo – ha detto ancora Yellen- inoltre l’attenzione della Banca Mondiale e della Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo sul sostegno all’Ucraina. La responsabilità e le forti garanzie fornite dalle banche multilaterali di sviluppo sono essenziali. Siamo rincuorati dal fatto che i nostri partner globali in questo impegno continuino a sostenere l’Ucraina. Ciò include i nostri alleati europei, che si sono fatti avanti e si sono impegnati a fornire 50 miliardi di euro in quattro anni per l’assistenza e la ripresa economica dell’Ucraina”. “E, in risposta alla guerra scelta dalla Russia – ha concluso – la nostra storica coalizione di sanzioni continuerà a limitare l’accesso della Russia alla tecnologia, alle attrezzature e ai fondi di cui ha bisogno per rifornire le sue forze armate. Ciò include il nostro tetto massimo sui prezzi del petrolio russo e dei prodotti petroliferi raffinati, che ha preso di mira con successo la principale fonte di entrate della Russia, pur mantenendo la stabilità nei mercati petroliferi globali”.

Nadef, Schlein: Pd dice no, da governo nessuna risposta su sanità

Nadef, Schlein: Pd dice no, da governo nessuna risposta su sanitàRoma, 11 ott. (askanews) – Il Pd dice no allo scostamento di bilancio perché dal governo non sono arrivate risposte sulla sanità. Lo ha spiegato la segretaria del partito Elly Schlein. “Avevamo chiesto al governo impegni precisi per la difesa della sanità pubblica e non abbiamo avuto risposte. Anzi, avevamo chiesto di mettere almeno 7 miliardi per stare alla spesa di quest’anno, o almeno i 4 miliardi che chiede il loro ministro Schillaci. E invece niente”.

“Per questo motivo – ha aggiunto – abbiamo votato contro lo scostamento di bilancio e continueremo questa battaglia contro i tagli del governo meloni e contro l’allungamento delle liste di attesa. E aspetteremo tutti per questa battaglia anche nella piazza dell’11 novembre”.

Bce,Nagel (Bundesbank):lotta inflazione condizione crescita futura

Bce,Nagel (Bundesbank):lotta inflazione condizione crescita futuraMarrakech, 11 ott. (askanews) – “Combattere con vigore l’inflazione era necessario perché quando l’inflazione corre troppo diventa un ostacolo per avere crescita. Quindi era necessario farlo e anzi combattere l’inflazione come del resto è il nostro mandato è la condizione sine qua non per la crescita futura”. Lo ha detto il governatore della Bundesbank e membro del Consiglio direttivo Bce Joachim Nagel in un’intervista a Cnbc a margine della riunione annuale del Fmi e della Banca Mondiale a Marrakech.

E le prossime mosse della Bce? “La bestia dell’inflazione – ha aggiunto Nagel – è ancora presente ma in una certa misura l’abbiamo domata. Stiamo andando nella giusta direzione anche se siamo ancora lontani dal target ma non parliamo più di rialzi dei prezzi in doppia cifra”. “Abbiamo ancora molta strada da fare – ha sottolineato ancora – ma abbiamo già fatto molto. Ora proseguiamo con un approccio basata sui dati e valutato di meeting in meeting”. Alla domanda se sia possibile una pausa dopo 10 rialzi consecutivi, Nagel ha detto che la Bce deve poter utilizzare tutta la flessibilità a sua disposizione e la pausa rientra in una delle opzioni permesse da questa flessibilità.