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Salario minimo, Schlein: sfidiamo Meloni a dire no in Parlamento

Salario minimo, Schlein: sfidiamo Meloni a dire no in ParlamentoRoma, 12 ott. (askanews) – “Il tentativo della presidente Meloni di usare il Cnel per affossare la proposta di salario minimo delle opposizioni è miseramente fallito”. Lo afferma la segretaria Pd Elly Schlein in una nota. “L’esito delle votazioni sul documento finale sancisce una divisione così forte all’interno del Cnel da far si che le conclusioni offerte al governo ne risultino fortemente indebolite. La prossima settimana vedremo se maggioranza e governo saranno in grado di dirci finalmente quali sono le loro proposte contro la diffusione delle retribuzioni da fame che noi denunciamo, e la cui esistenza anche loro non possono più negare. Vedremo se si limiteranno a ripetere come una esausta litania le bugie di chi liquida il disegno di legge delle opposizioni senza averlo probabilmente letto”.

Aggiunge la Schlein: “La nostra proposta rafforza la contrattazione collettiva e al tempo stesso si fa carico di difendere i lavoratori e le lavoratrici più deboli sul nostro mercato del lavoro, ponendo un limite di dignità, una retribuzione minima sotto la quale non si deve mai andare, a meno di non giustificare ingiustificabili forme di sfruttamento. Aspettiamo al varco governo e maggioranza. Non ci stancheremo di incalzarli se decideranno di fuggire, ancora una volta, rimandando il disegno di legge in commissione. Abbiano il coraggio di dire ‘no’ sui 9 euro l’ora che abbiamo proposto per i 3.5 milioni di lavoratrici e lavoratori poveri in Italia”.

”Everyday” il nuovo singolo di Takagi & Ketra Shiva, Anna e Geolier

”Everyday” il nuovo singolo di Takagi & Ketra Shiva, Anna e Geolier

Milano, 12 ott. (askanews) – Takagi & Ketra annunciano il nuovo singolo insieme ai più brillanti artisti della scena rap italiana – Shiva, Anna e Geolier: venerdì 13 ottobre 2023 esce in radio e su tutte le piattaforme digitali Everyday.

Torna il prodigioso duo multiplatino che negli anni ha arricchito le classifiche con grandi successi e ha contribuito a dare alla figura del produttore uno status di fondamentale importanza nella musica italiana. Il nuovo brano è una ballad contemporanea che fonde tre stili differenti tra loro, incastrati alla perfezione in un gioco di botta e risposta che diventa una sfrontata dichiarazione d’amore reciproco e totalizzante, come solo le storie tra cuori giovani e appassionati sanno essere. Takagi & Ketra sperimentano nuove atmosfere con un pezzo urban pop, coinvolgendo nell’interpretazione di EVERYDAY tre punte di diamante della musica italiana che dominano tutte le classifiche: Shiva, hitmaker da oltre 1 miliardo e mezzo di streaming in carriera, punto di riferimento del rap contemporaneo con il suo ultimo disco “Santana season” e con il precedente “Milano Demons” entrato al primo posto nella classifica globale di Spotify come album più ascoltato al suo debutto nel mondo, Anna volto femminile del rap italiano e artista donna più ascoltata su Spotify, che vanta collaborazioni con i più grandi esponenti del rap italiano e Geolier, fenomeno musicale tra i più eclatanti che l’Italia abbia visto e vissuto negli ultimi anni, in testa a tutte le classifiche con il suo secondo album “Il coraggio dei bambini” – disco più venduto del 2023 fino a oggi e certificato quattro volte platino da FIMI/GfK Italia -, con all’attivo un totale di 40 platini e 20 dischi d’oro. Il singolo esplora un mondo intimo ed emotivo con il racconto di una storia travagliata. Un amore travolgente e una passione a cui si pensa “every day”. Le importanti collaborazioni del duo sono andate oltre i confini italiani, arrivando a conquistare anche il mercato Latin con il singolo “Quiereme mientras se pueda”, da loro prodotto e scritto insieme all’artista colombiano Manuel Turizo, che ha superato i 400 milioni di streaming.

Hitmaker per eccellenza, Takagi & Ketra contano oltre 180 dischi di platino e 1 disco di diamante, più di 2 miliardi di streaming tra audio e video e una presenza costante nelle classifiche con un numero incredibile di brani ogni anno.

Esce “Enzo Jannacci-Qualcosa da ascoltare – tra inediti e rarità”

Esce “Enzo Jannacci-Qualcosa da ascoltare – tra inediti e rarità”Milano, 12 ott. (askanews) – A dieci anni dalla scomparsa di Enzo Jannacci, Ala Bianca pubblica, il 17 novembre, il vinile “Enzo Jannacci – Qualcosa da ascoltare – tra inediti e rarità”, un album prezioso che raccoglie registrazioni private dei primi anni di attività artistica di Enzo, restaurate e masterizzate e tre brani inediti. Il vinile è da oggi disponibile in pre-order (https://found.ee/jannacci_qualcosadaascoltare). In occasione dell’uscita del pre-order, Ala Bianca pubblica il primo brano inedito contenuto nel disco, “Non posso sporcarmi il vestito”, una canzone recuperata tra le registrazioni del giovane Enzo, opportunamente ‘restaurata. Il brano è accompagnato da un videoclip, firmato da Ranuccio Sodi con l’animazione dello Studio Convertino & Designers, che racconta Enzo Jannacci attraverso i personaggi delle sue canzoni (https://youtu.be/RVvg6jEiQqE). L’intento del video è quello di ricordare tutto il mondo di Enzo sotto forma di inseguimento ripercorrendo i suoi successi e cercando di dare un volto alle sue creature come il Barbun in scarp de tennis, l’Armando o Vincenzina, personaggi che Jannacci, con la musica e soprattutto con l’interpretazione, ha reso veri e concreti dotandoli quasi di una tangibile fisicità. “Non posso sporcarmi il vestito” è inoltre sincronizzato nel docufilm di Giorgio Verdelli: “Enzo Jannacci, Vengo Anch’io”, presentato in anteprima alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, e distribuito in sala da MEDUSA dall’11 Settembre. Il vinile “Enzo Jannacci – Qualcosa da ascoltare – tra inediti e rarità” rende omaggio alla memoria e alla genialità di Enzo Jannacci nel decennale della sua scomparsa, un anno importante in cui si è ricordato il grande cantautore con un concerto evento al teatro Arcimboldi di Milano dal titolo “Jannacciami”, con il docufilm di Giorgio Verdelli e con il tributo all’artista conferito dal Club Tenco con la Rassegna 2023 intitolata “Vengo anch’io”.

“Qualcosa da ascoltare – tra Inediti e rarità” è una collezione di reperti audio che conservano una preziosa valenza documentaristica, storica ed artistica, e che impreziosiscono il valore del patrimonio creativo di Enzo. E’ un disco di una musicalità sorprendente, godibilissimo, divertente, riflessivo, e di rara autenticità. Una vera e propria “chicca”.

Israele, Crosetto: evitare un’escalation più vasta e vittime civili

Israele, Crosetto: evitare un’escalation più vasta e vittime civiliBruxelles, 12 ott. (askanews) – “A noi preoccupa che non ci sia una escalation, che non ci siano persone che non c’entrano nulla in questo scontro, come è successo ai coloni, ai bambini, ai neonati israeliani, che rimangano in mezzo a quella che è una legittima reazione da parte di Israele, che si è sentito attaccato e deve difendersi”. Lo ha affermato il ministro della Difesa, Guido Crosetto, parlando con i giornalisti a margine della riunione dei ministri della Difesa della Nato, questo pomeriggio nella sede dell’Alleanza a Bruxelles.

“Probabilmente – ha osservato Crosetto – la convivenza con Hamas, che fino adesso è avvenuta in qualche modo e non aveva avuto effetti così devastanti, adesso è impossibile. E quindi la reazione di Israele adesso è assicurarsi il futuro; e il futuro probabilmente comprende uno scontro con Hamas molto duro”. “Questo può avere conseguenze? Noi ci auguriamo di no. L’Italia – ha assicurato il ministro – farà di tutto perché siano rispettati i diritti delle persone che non c’entrano nulla, perché sono estranee a questa cosa. Io non sovrappongo Hamas al popolo palestinese, li tengo ben distinti”.

“E soprattutto”, bisogna “che non ci sia un’escalation che incide su un’area molto più vasta di quella su cui stiamo concentrando adesso l’attenzione. Questo penso – ha detto Crosetto – che debba essere l’obiettivo di tutta la comunità internazionale”. Ma Israele, è stato chiesto al ministro, è d’accordo con i corridoi umanitari, lascerà uscire i civili da Gaza? “Da quello che ho sentito io, e dalle stesse dichiarazioni del mio collega israeliano (Yoav Galant, che ha partecipato alla riunione della Nato, ndr), è aperto ed è sempre stato aperto, non è mai stato chiuso. E la possibilità fin dall’inizio è stata data a chiunque volesse allontanarsi; bisogna agire in modo tale che le persone intanto lo sappiano, e poi che in qualche modo riescano a muoversi. E penso che questo sia l’obiettivo che deve garantire soprattutto la comunità internazionale: chi vuole andar via deve poter andar via immediatamente. Deve essere assicurato un corridoio per uscire” da Gaza “e per trovare un posto dove poter andare”.

A una domanda sulla possibilità che le forze di pace italiane siano chiamate a partecipare alla predisposizione dei corridori umanitari per uscire da Gaza, il ministro ha risposto: “L’Italia non si è mai tirata indietro. Qualora fosse richiesto dalla comunità internazionale, dall’Onu, un impegno italiano di pace di questo tipo saremmo i primi a essere disponibili. Ma per adesso nessuno ha chiesto nulla di simile”. Quanto alle immagini sugli attacchi terroristici ai civili israeliani che ha mostrato ai colleghi della Nato il ministro israeliano Galant, “si tratta della violenza – ha riferito Crosetto – con cui Hamas ha deciso di agire nei confronti di bambini, neonati, donne anziane e giovani. Anche la guerra, nella sua drammaticità, ha delle regole; quando si superano, si va al di là di quello che è umano. Quindi è normale che la reazione da parte di chi ha subito una ferita così forte sia una reazione forte”.

C’è una possibilità di dialogo con Hamas per liberare gli ostaggi? “Se c’è – ha osservato Crosetto – non è una cosa che può affrontare la Nato. La possono affrontare alcune nazioni che hanno un dialogo più facile con Hamas, non sono sicuramente la Nato o le nazioni occidentali che hanno un dialogo con Hamas. Ci sono nazioni che hanno un dialogo” con l’organizzazione terroristica “e penso che spetti a loro cercare in ogni modo di stemperare questa situazione drammatica”. Ma dialogare con certi paesi, gli è stato chiesto ancora, non è un segno di debolezza dell’Occidente? “Mi pare – ha replicato il ministro – che parliamo con quegli Stati, da sempre, di altri temi economici. Se non ci vergogniamo a parlare di temi economici, o che riguardano l’energia, non vedo perché dovremmo vergognarci a parlare di temi umanitari. I temi umanitari travalicano le differenze, nel momento in cui deve prevalere la ragione e non sicuramente l’ideologia”, ha concluso.

Fmi, ministro Giorgetti arrivato a Marrakech, parteciperà a G7-G20

Fmi, ministro Giorgetti arrivato a Marrakech, parteciperà a G7-G20Marrakech, 12 ott. (askanews) – Il ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti è giunto a Marrakech dove parteciperà ai vertici G7 e G20 finanziari nell’ambito degli incontri annuali di Fmi e Banca Mondiale in corso nella vittà marocchina. All’ordine del giorno della riunione dei ministri finanziari e del G7 figura al primo punto il sostegno all’Ucraina e al secondo gli assetti delle istituzioni finanziarie internazionali.

Giorgetti che insieme al governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco guida la delegazione italiana, parteciperà questa sera a una cena di lavoro con gli omologhi ministri e governatori del G20. Per il Governatore della Banca d’Italia Visco si tratta dell’ultima partecipazione agli annual meetings visto che tra poche settimane, alla fine del suo mandato, sarà sostituito da Fabio Panetta.

Salario minimo, Pd: Cnel diviso e divisivo, ora tocca al Governo

Salario minimo, Pd: Cnel diviso e divisivo, ora tocca al GovernoRoma, 12 ott. (askanews) -“Il Cnel approva il suo documento con un voto diviso e divisivo. Non sono stati neppure accettati gli emendamenti dei cinque consiglieri esperti che sottolineavano una verità storicamente incontrovertibile, in linea con la proposta della direttiva Ue, e cioè la piena compatibilità tra salario minimo e contrattazione, e proponevano, come ipotesi di mediazione, l’introduzione sperimentale di un salario minimo, limitata nel tempo e nel campo di applicazione. Purtroppo avevamo ragione noi, ad agosto, quando non avevamo condiviso l’iniziativa della Presidente Meloni di affidare al Cnel il compito di formulare proposte sul tema, in supplenza di maggioranza e governo ancora silenti da troppi mesi. La prossima settimana la palla torna in Palamento, ed è lì che maggioranza e governo devono assumersi la responsabilità di negare il salario minimo, di 9 euro lorde all’ora, a 3 milioni e mezzo di lavoratori, poveri perché sfruttati. Senza ulteriori colpevoli rimpalli e rimandi”. Lo dichiara la responsabile Lavoro del Partito Democratico Maria Cecilia Guerra.

Il Cnel ha bocciato il salario minimo

Il Cnel ha bocciato il salario minimoRoma, 12 ott. (askanews) – L’assemblea del Cnel ha respinto l’emendamento proposto da 5 consiglieri di nomina del presidente della Repubblica sull’ipotesi di una sperimentazione del salario minimo per le categorie fragili: giovani, donne e immigrati. Il testo finale del Cnel sul salario minimo è stato approvato, secondo quanto si apprende, dall’assemblea con 39 voti favorevoli e 15 contrari. Gli aventi diritto erano 62. Otto consiglieri non hanno partecipato al voto. La Cgil ha reso noto il suo voto contrario al documento.

Esce “Siamo stelle che brillano” il romanzo di Schisano e Piccirillo

Esce “Siamo stelle che brillano” il romanzo di Schisano e PiccirilloRoma, 12 ott. (askanews) – Sarà disponibile in tutte le librerie dal 10 novembre, “Siamo stelle che brillano”, un romanzo toccante e divertente sulla scoperta della propria identità, scritto a quattro mani da Vittoria Schisano, attrice e doppiatrice, e Alessio Piccirillo, ufficio stampa cinematografico.

I due autori attingono dalle proprie esperienze personali e da quelle di migliaia di storie vere, per raccontare di Crilù, un ragazzino che crescendo negli anni ’80 deve imparare a scoprire chi è veramente. Con l’indimenticabile colonna sonora di quegli anni che fa da fil rouge per tutto il libro, “Siamo stelle che brillano” è un romanzo che mette in luce l’intima tempesta che si scatena dentro il protagonista e che non riesce più a soffocare; ma anche la collettiva e rumorosa presa di coscienza del movimento LGBTQ+ che inizia a far sentire la propria voce all’interno di una società che sembra non voler né vedere né ascoltare. Il percorso che porta a questo traguardo è pieno di ostacoli e mille sono i dolorosi sacrifici che occorre mettere in conto. Ma Crilù e tutta la sua variopinta comunità queer – una vera e propria grande famiglia – sono pronti a tutto, perché non vogliono più rimanere in silenzio e nascosti nell’ombra. Vogliono finalmente poter brillare. Come stelle.

Bce, altolà colombe su rialzo tassi: non ripetere l’errore del 2011

Bce, altolà colombe su rialzo tassi: non ripetere l’errore del 2011Roma, 12 ott. (askanews) – Alla riunione di settembre del Consiglio direttivo della Bce, qualcuno, tra le “colombe”, ha messo in guardia dal fatto che aumentando ancora i tassi di interesse si rischiava di ripetere lo storico errore del 2011, quando la crisi dei debiti pubblici costrinse la banca centrale ad una rapida inversione di marcia rispetto alla manovra rialzista che aveva avviato. Questo inedito dettaglio – non era stato riferito dalla presidente Christine Lagarde nella conferenza stampa esplicativa – emerge dai verbali pubblicati oggi dall’istituzione, sulla riunione che si è svolta il 13 e 14 settembre.

In quella occasione è stato poi deciso a maggioranza di alzare ancora i tassi di 25 punti base, all’attuale 4,50%. Una componente minoritaria del Consiglio direttivo, coloro che solitamente vengono definiti “colombe” avrebbe preferito non operare questo ulteriore aumento. E una delle argomentazioni sollevate è stata appunto che “un ulteriore aumento dei tassi rischiava di ripetere la situazione che si era verificata nel 2011, quando si dovette invertire rapidamente la rotta rispetto agli aumenti dei tassi – riportano i verbali – di fronte alle conseguenze della crisi sui debiti pubblici”. Le colombe hanno inoltre sostenuto che se si poteva raggiungere il target di inflazione (2%) per la fine del 2025 tramite un tasso più basso, si aumentavano le probabilità di un “atterraggio morbido” dell’economia e che questo “sarebbe stato preferibile”.

Invece ha prevalso la tesi rialzista, sostenuta dai “falchi” e da una maggioranza di favorevoli che i verbali definiscono “solida”. Tra le varie argomentazioni usate, costoro hanno sostenuto che alzare ancora i tassi avrebbe dato “un forte segnale sulla determinazione del Consiglio di riportare l’inflazione al livello obiettivo in maniera tempestiva”. E che invece scegliere una pausa alla prima occasione in cui il rialzo dei tassi fosse più in bilico sarebbe stato interpretato come un “indebolimento della determinazione della Bce”, riportano ancora i verbali. Secondo questa componente maggioritaria, una pausa inoltre sarebbe stata interpretata come un segnale che il ciclo rialzista fosse finito. E che questo “avrebbe aumentato i rischi di rimbalzo dell’inflazione”. Al Consiglio direttivo della Bce partecipano i governatori di tutte le banche centrali dell’area euro, oltre al presidente, il vicepresidente e i componenti del comitato esecutivo della Bce stessa.

Rai, Pd: crollo ascolti e sorpasso Mediaset effetto tv sovranista meloniana

Rai, Pd: crollo ascolti e sorpasso Mediaset effetto tv sovranista melonianaRoma, 12 ott. (askanews) – “Il crollo degli spettatori dei programmi Rai è il risultato di una tv sovranista, di stampo meloniano. Una tv pubblica politicizzata e lottizzata che la presidente Meloni ha trasformato in un’appendice del partito. Questa tv non fa un servizio al Paese, ma al Governo e chi non è gradito al Governo viene cancellato, vedi il caso Fedez. il risultato sono i macrodati negativi Auditel, con conseguente superamento da parte di Mediaset”. Lo dichiarano in una nota congiunta i parlamentari Pd della commissione di Vigilanza sulla Rai.

“La situazione – denunciano i commissari dem della Vigilanza- preoccupa alquanto perché questo porterà anche un danno economico di pubblicità in un’azienda con un debito molto pesante”.