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Bresh, fuori “Creuza de Ma – live version” con Cristiano de André

Bresh, fuori “Creuza de Ma – live version” con Cristiano de AndréRoma, 21 feb. (askanews) – Dopo l’emozionante performance che Bresh, uno dei cantautori più apprezzati della nuova generazione, e Cristiano de André hanno regalato sul palco del Teatro Ariston nel corso dell’ultimo Festival di Sanremo, è disponibile in digitale “Creuza de Ma – live version”, cover del brano di Fabrizio De André.


Pensata inizialmente per la sola esibizione durante la serata dedicata alle cover del Festival di Sanremo 2025, la versione live di “Creuza de ma” di Bresh e Cristiano De André arriva sulle piattaforme digitali, grazie all’affetto e al sostegno che il pubblico ha dimostrato nei confronti di questa speciale reinterpretazione del capolavoro di Faber. È inoltre in radio “La tana del granchio”, il singolo con cui Bresh è stato per la prima volta in gara alla 75esima edizione del Festival di Sanremo.


Il singolo (testo di Bresh, musica di Luca Di Blasi, Giorgio De Lauri, Luca Ghiazzi e prodotto da Dibla, JIZ, SHUNE), disponibile anche uno speciale vinile 45 giri, è alla #6 della Top 50 Italia di Spotify, alla #7 della classifica italiana di Shazam e per due settimane consecutive alla #8 della classifica FIMI/GfK dei singoli più venduti. Inoltre, in questi giorni il suo primo album “Che Io Ci Aiuti” ha conquistato la certificazione Platino in Italia e il catalogo di Bresh ha superato il miliardo di streaming su Spotify.


E quest’anno, dopo il grande successo del tour sold out che l’ha visto protagonista nel 2023, per la prima volta si esibirà live nei palasport con tre date tra Roma e Milano: sabato primo novembre al Palazzo dello Sport di Roma e giovedì 6 (già sold out) e venerdì 7 novembre all’Unipol Forum di Milano. Biglietti disponibili in prevendita su www.livenation.it È infine disponibile lo speciale vinile dell’album “Oro Blu” (certificato doppio platino) contenente anche il brano “Nightmares” (doppio platino), insieme ai Pinguini Tattici Nucleari.

Saluto nazista Bannon imbarazza, Meloni riflette su intervento a Cpac

Saluto nazista Bannon imbarazza, Meloni riflette su intervento a CpacRoma, 21 feb. (askanews) – Il saluto nazista di Steve Bannon imbarazza Giorgia Meloni, incalzata dalle opposizioni che le chiedono di non intervenire alla Conservative Political Action Conference (CPAC). All’evento dei Conservatori in corso a Washington è previsto che la premier parli, in videocollegamento, domani alle 19.15 ora italiana, ma sulla partecipazione è in corso una riflessione.


Bannon, ex consigliere di Donald Trump (nel 2021 al centro di un ‘caso’ per l’insediamento di una ‘accademia sovranista’ nella Certosa di Trisulti nel frusinate) al termine del suo intervento ha salutato con braccio teso, palmo verso il basso, dita dritte, con un angolo verso l’alto lontano dal petto. Un saluto molto simile a quello che Elon Musk aveva esibito durante la festa di insediamento del presidente. Il gesto di Bannon è arrivato dopo aver esortato con enfasi il pubblico del CPAC a “combattere, combattere, combattere”. Dopo la notizia del gesto, il presidente del Rassemblement National Jordan Bardella ha deciso di annullare il suo discorso, in programma oggi. “Su questo podio – ha spiegato in una nota il leader del partito di estrema destra francese – mentre non ero presente in sala, uno degli oratori si è concesso, come provocazione, un gesto che faceva riferimento all’ideologia nazista. Di conseguenza, ho preso la decisione immediata di annullare il mio intervento in programma questo pomeriggio”. “Non è un uomo, è indegno di guidare la Francia”, la replica di Bannon, che nega di aver fatto un saluto nazista ma un “saluto alla folla”.


Un silenzio imbarazzato è quello che avvolge Palazzo Chigi e tutto il centrodestra, da cui non arrivano reazioni. Secondo alcune fonti, però, sulle modalità della partecipazione della premier sarebbe in corso una “riflessione” ed è possibile che il collegamento sia ridotto a un meno impegnativo videomessaggio registrato. L’opposizione, nel frattempo, va all’attacco: “Persino Bardella ha annullato la sua partecipazione dopo questo fatto, ci chiediamo dove voglia portare l’Italia Giorgia Meloni, nella sua incapacità di scegliere tra la maglietta dell’Italia e il cappellino di Trump. Altro che ‘ponte’ con gli Usa, si sta dimostrando già una vassalla. Abbia la decenza di dissociarsi da questo raduno neofascista per fare, una volta tanto, gli interessi dell’Italia”, dice la segretaria Pd Elly Schlein. “Il vecchio Bannon non si smentisce mai. E ora la presidente del consiglio Meloni, anche stavolta, farà finta di niente?”, aggiunge il leader di Avs Nicola Fratoianni.

Sanremo, Radiofestival di RTL102.5: “Sui social oltre 70 mln di views”

Sanremo, Radiofestival di RTL102.5: “Sui social oltre 70 mln di views”Roma, 21 feb. (askanews) – Si è concluso il #RADIOFESTIVAL di RTL 102.5, l’operazione della prima radio d’Italia a Sanremo 2025. Per tutta la settimana, RTL 102.5 ha trasmesso dalla Città dei Fiori, dove il suo Radio Truck ha accolto i protagonisti del Festival della Canzone Italiana. Ogni giorno, la prima radio d’Italia ha raccontato il Festival di Sanremo 2025 attraverso tutti i touchpoint, con grandi ospiti, interviste esclusive e tanta musica con i protagonisti della kermesse canora.


Nella settimana sanremese, RTL 102.5, con #RADIOFESTIVAL, è diventata protagonista nel mondo social con una copertura di oltre 70 milioni di visualizzazioni, creando un importante coinvolgimento del pubblico con oltre 3 milioni di interazioni, un total video views di oltre 43 milioni e il 47% di replays dei Reel su Instagram.

I medici del Papa: “Francesco non è fuori pericolo. Sa di essere grave e vuole si dica verità

I medici del Papa: “Francesco non è fuori pericolo. Sa di essere grave e vuole si dica veritàCittà del Vaticano, 21 feb. (askanews) – Papa Francesco, ricoverato da otto giorni al Policlinico Agostino Gemelli per una polmonite bilaterale, “non è fuori pericolo. Adesso non è in pericolo di vita, ma non è fuori pericolo”. Dopo una settimana di ricovero, l’equipe medica del Gemelli chiarisce pubblicamente le condizioni di salute del Pontefice argentino. Per sua precisa indicazione. “Non facciamo fake news, noi nei bollettini diciamo solo la verità, anche il Papa lo ha sempre fatto. Anzi, è stato lui a chiederci di dire la verità. Quello che si scrive nei bollettini medici è solo la verità”, precisa il prof. Sergio Alfieri dell’equipe del Gemelli. E allora ecco che il primario dello staff che sta seguendo Bergoglio riferisce e certifica che “il Papa sa che la situazione è grave, ma – sottolinea- ha un cuore forte e la testa di un 60enne”.


“Il Papa – ripercorre il sanitario la prima settimana di degenza di Francesco al Gemelli – è stato curato per una forma infettiva” e “come tutti i pazienti di 88 anni” inizialmente “è stato curato a casa per una influenza” e quando “non è stato più possibile curarlo a casa è venuto in all’ospedale”. “Lui non si risparmia, si è affaticato”, aggiunge Alfieri. Ed è anche un bravo paziente: “qui al Gemelli fa tutto quello che deve fare…”. Papa Bergoglio, assicura il sanitario “sta rispondendo alle terapie, che gli vengono somministrate, non sono state cambiate ma potenziate”. Inoltre “ha un respiro spontaneo, si alimenta, non è attaccato a nessun macchinario, quando ha bisogno mette i naselli per un po’ di ossigeno”, sottolinea ancora il primario del Gemelli.


Lo sguardo ora è al futuro. Quanto rimarrà in ospedale? Come cambieranno i suoi programmi? Come potrà convivere con i problemi di salute nel quotidiano? “Il Papa resterà in ospedale fino a quando saranno terminate le cure ospedaliere, cioè almeno tutta la prossima settimana”. E se non si rimetterà, come proseguirà il decorso a Santa Marta? “Intanto diciamo che si rimetterà e tornerà a Santa Marta. Noi lavoriamo per curare il paziente. La parte cronica resterà, la parte acuta sarà risolta. Perché, lo ripeto, la malattia cronica rimane, il Papa lo sa, ha detto ‘mi rendo conto che la situazione è grave’, a volte gli manca il respiro e la sensazione non è piacevole per nessuno”. Il rischio maggiore, dunque, resta la sepsi. “Il Papa, che ha un cervello più grande di quello di tutti noi messi insieme, sa che è in pericolo. Cosa può capitare? Che questi germi, che oggi sono localizzati nei polmoni, nonostante tutte le terapie” passino nel sangue. A quel punto “una sepsi sarebbe difficile da curare”. “Il vero rischio è che i germi passino nel sangue. Oggi non ci sono, ma è quello il rischio più grande”.

I medici del Policlinico Gemelli: il Papa non è ancora fuori pericolo

I medici del Policlinico Gemelli: il Papa non è ancora fuori pericoloCittà del Vaticano, 21 feb. (askanews) – Il Papa è fuori pericolo? “No, non è fuori pericolo”: lo ha detto il professor Sergio Alfieri, durante un briefing al Gemelli sulle condizioni di salute di Papa Francesco, ricoverato da 8 giorni per una polmonite bilaterale.


“Il Papa è stato curato per una forma infettiva” e “come tutti i pazienti di 88 anni” che inizialmente “è stato curato a casa per una influenza” e quando “non è stato più possibile curarlo a casa è venuto in all’ospedale”. “Lui non si risparmia, si è affaticato”, ha spiegato Alfieri, del Policlinico Gemelli, che sta seguendo Francesco durante il suo periodo di ricovero per una polmonite bilaterale. “La bronchite asmatica rimane, la malattia cronica rimane. Lui si rende conto che la situazione è grave. A volte gli manca il respiro”: ha spiegato Alfieri, aggiungendo: “Lui però  è avanti a noi – ha
detto – ma ha la testa di un sessantenne, un cinquantenne”. 

Schlein, Meloni si dissoci dal raduno dei neofascisti Cpac a Washington

Schlein, Meloni si dissoci dal raduno dei neofascisti Cpac a WashingtonRoma, 21 feb. (askanews) – “Persino Bardella ha annullato la sua partecipazione dopo questo fatto, ci chiediamo dove voglia portare l’Italia Giorgia Meloni, nella sua incapacità di scegliere tra la maglietta dell’Italia e il cappellino di Trump. Altro che ‘ponte’ con gli Usa, si sta dimostrando già una vassalla. Abbia la decenza di dissociarsi da questo raduno neofascista per fare, una volta tanto, gli interessi dell’Italia”. Lo dice la segretaria Pd Elly Schlein.


“La presidente del Consiglio Giorgia Meloni – aggiunge – da giorni non dice una parola sugli insulti e gli attacchi frontali di Trump all’Ucraina e all’Unione europea, non ha il coraggio di prendere una posizione, non riesce a difendere gli interessi italiani ed europei perché non vuole scontentare la nuova amministrazione americana. Addirittura apprendiamo dalla stampa che la presidente Meloni sta valutando di non partecipare alla riunione del G7 di lunedì e sta invece pensando di andare alla conferenza trumpiana Cpac, dove Steve Bannon ha concluso il suo intervento con il saluto nazista, come aveva fatto già Musk qualche settimana fa”.

Rugby, Sei Nazioni: ecco il XV dell’Italia per la Francia

Rugby, Sei Nazioni: ecco il XV dell’Italia per la FranciaRoma, 21 feb. (askanews) – Il Ct della nazionale italiana di rugby, Gonzalo Quesada, ha annunciato la formazione azzurra che domenica 23 febbraio, allo Stadio Olimpico di Roma, affronterà la Francia nella terza giornata del Sei Nazioni 2025.


Due i cambi nel quindici di partenza rispetto alla vittoria sul Galles di due settimane fa. Tallonatore titolare partirà Gianmarco Lucchesi al posto di Nicotera, mentre tra i tre-quarti il posto dell’infortunato Ioane verrà preso da Simone Gesi. In panchina sei avanti e 2 tre-quarti col ritorno di Mirko Spagnolo e l’inserimento a foglio gara di Giosuè Zilocchi e Riccardo Favretto. Dirigerà il match l’inglese Karl Dickson. Questa la formazione: Allan, Capuozzo, Brex, Menoncello, Gesi, Garbisi, Page-Relo, Cannone, Lamaro, Negri, Ruzza, Cannone, Ferrari, Lucchesi, Fischetti. A disposizione Nicotera, Spagnolo, Zilocchi, Favretto, Zuliani, Vintcent, Garbisi, Trulla


Le due squadre si affronteranno per la cinquantesima volta nel match che metterà in palio il Trofeo Garibaldi. L’ultimo precedente in ordine cronologico, nel febbraio 2024, è l’unico pareggio nella partita disputata a Lille con il calcio piazzato last minute di Paolo Garbisi finito sul palo che ha confermato il risultato di 13-13.

Sci, Brignone: “Tosta, ma sapevo che avrei fatto un bella gara”

Sci, Brignone: “Tosta, ma sapevo che avrei fatto un bella gara”Roma, 21 feb. (askanews) – La quindicesima vittoria in Coppa del Mondo in gigante arriva per Federica Brignone otto giorni dopo la conquista del titolo iridato. Nel mezzo l’influenza, la malattia, la debolezza e magari anche qualche dubbio. Completamente fugato in pista: Fede è ancora una volta imbattibile tra le porte larghe.


“Oggi è stata una giornata, un periodo tosto. Ho fatto di tutto per riposare e recuperare al 100%: credo che nella mia vita non mi era mai capitato di stare sei giorni costretta a casa senza fare nulla. E’ stato complicato, mi sembrava di non guarire mai e ringrazio chi mi ha seguito in questi giorni. Ma ero consapevole di sciare bene e sapevo che concentrando le energie sulle due manche avrei potuto raccogliere un bel risultato. Sono contentissima, è stata una gara particolare: praticamente non ho fatto riscaldamento e prima della prima manche mi sembrava di non avere energie. Dopo la discesa mi sembrava meno peggio di quanto mi aspettassi; forse riattivarmi dopo sei giorni ko mi ha aiutato. Oltretutto oggi è pure il compleanno di mio papà Daniele, ora vedo di fargli gli auguri. Robinson sta sciando alla grande, attacca sempre ed è un osso duro. Io ho fatto un po’ fatica a prendere il ritmo nella parte alta della prima manche, poi nella seconda ho voluto attaccare a tutta: ‘Come va, va’, mi sono detta”. Il successo di Sestriere permette di consolidare il primo posto nella classifica generale, considerando l’uscita di Lara Gut.


“Voglio vivere gara per gara: ero preoccupata per via della malattia ma volevo esserci, dopo il Mondiale mi sentivo in dovere di fare una bella gara davanti al pubblico italiano. Tomba è a 10 podi? Vabbè, ciao… non lo raggiungerò mai. L’ho già detto ad Alberto”.

Sci, Meravigliosa Brignone: vince il gigante al Sestriere

Sci, Meravigliosa Brignone: vince il gigante al SestriereRoma, 21 feb. (askanews) – Federica Brignone regala un’altra meraviglia e vince anche il primo dei due giganti del Sestriere. Nonostante l’influenza che l’ha bloccata dopo i trionfali mondiali di Saalbach, nonostante la stanchezza: Fede è ancora una volta stratosferica e centra la 33esima vittoria in Coppa del Mondo della carriera, la sesta della stagione, settima considerando anche lo splendido oro della scorsa settimana.


Nella prima gara da campionessa del mondo, Brignone impartisce lezioni di sci a tutte, scalzando dal primo posto un’indomita Alice Robinson che conduceva i giochi a metà gara. Perfetta, esemplare, eccezionale: diventa ormai difficile trovare aggettivi adatti al cammino della 34enne valdostana che prosegue a macinare record su record. Detto delle 33 vittorie per confermarsi la meno giovane vincitrice di Coppa del Mondo, Brignone vede salire a quota 78 il bottino dei podi. Un successo che oltretutto vale molto, moltissimo, anche in ottica Coppa del Mondo: l’uscita in prima manche di Lara Gut consente all’azzurra di incamerare 100 punti puliti di vantaggio, per issarsi a quota 899 con 170 lunghezze di margine sull’elvetica; terza è Zrinka Ljutic (651). Robinson resta invece leader della classifica di gigante con 380 punti, seguita da Sara Hector (341) con Brignone terza con 300. Il successo di Brignone è certificato dal 2’12″69 del cronometro, con tanto di miglior tempo nella seconda manche ed un vantaggio di 0″40 su Robinson e di ben 1″57 sulla norvegese Thea Louise Stjernesund, con ljutic (1″85) e Hector (1″97) uniche altre a mantenere un divario al di sotto dei due secondi da Brignone.


Buona prova per Sofia Goggia che mantiene il tredicesimo posto della prima manche per ritrovare confidenza tra le porte larghe con 2″85 di svantaggio, mentre Marta Bassino è 18esima (+3″96) con Asja Zenere (4″54) 23esima; per entrambe qualche posizione ceduta sul terreno nella seconda discesa. E domani si replica, con una seconda sfida tra le porte larghe della Kandahar Giovanni A.Agnelli: prima manche alle 11, seconda alle 14:00.

Conference League, agli ottavi Panathinaikos – Fiorentina

Conference League, agli ottavi Panathinaikos – FiorentinaRoma, 21 feb. (askanews) – Sorteggio degli ottavi agrodolce per la Fiorentina in Conference In comizio Berlino si augura un alleato di coalizione e non due. Tra Panathinaikos e Borac sarebbe stato meglio pescare i bosniaci, invece ci saranno i greci. Di buono in compenso c’è che il Chelsea, grande favorito per la vittoria finale, è finito dall’altra parte del tabellone. Chi passa tra Fiorentina e Pana sfiderà la vincente di Celje-Lugano con in palio un posto in semifinale contro chi avrà la meglio tra Real Betis-Vitoria Guimaraes e Jagiellonia-Cercle Bruges.


Questi gli altri accoppiamenti, col Chelsea di Maresca che affronterà il Copenaghen e nell’eventuale quarto una tra Molde e Legia. L’ultimo settore del tabellone vedrà di fronte Pafos e Djurgarden. Chi passa se la vedrà con la vincente di Borac-Rapid Vienna. Si gioca, con andata in casa delle squadre che hanno vinto il playoff, il 6 e 13 aprile. Quarti in programma il 10 e 17 aprile, semifinali l’1 e 8 maggio. Finalissimail 28 maggio a Breslava, in Polonia. Conference League, gli ottavi di finale


Jagiellonia – Cercle Bruges Molde – Legia Varsavia Celje – Lugano Pafos – Djurgarden Panathinaikos – FIORENTINA Borac – Rapid Vienna Betis Siviglia -Vitoria Guimaraes Copenaghen – Chelsea