”Le infinite possibilità” di Giovanni Truppi nel suo nuovo discoMilano, 28 apr. (askanews) – “Infinite possibilità per esseri finiti” è il nuovo disco di inediti di Giovanni Truppi. Il cantautore torna con un album pieno di storie, personaggi e domande.
“Di fatto sono felice che chi lo ascolta lo percepisca come storia e mi sembra un disco che funziona molto bene quando è ascoltato dall’inizio alla fine come una storia”, ha spiegato ad askanews, raccontando che al centro dell’album e dei testi che lo compongono ci sono le relazioni, “amicali e amorose, e poi tutta una serie di altre cose che mi sembra siano accomunate dal domandarsi come possiamo vivere tutti insieme”. Un disco variegato, che mescola molti stili musicali: “Avevo molto l’idea di voler fare un disco con tante parti parlate, una specie di mare di parole nel quale potessero galleggiare isole canzoni”.
L’album è in uscita il 28 aprile per Virgin Music Las-Universal Music Italia.
Libri, esce “Una pianta per amica” di Daniela e Luca SardellaRoma, 28 apr. (askanews) – Un legame antico e profondo, quello tra uomo e natura, da riscoprire e rinsaldare giorno dopo giorno. Perché l’ambiente che ci circonda e il verde che incontriamo nelle nostre vite, custodiscono la chiave per affrontare la transizione ecologica, via obbligata per salvare il Pianeta e mettere al sicuro le nuove generazioni. Il libro di Daniela e Luca Sardella sensibilizza il lettore al rispetto e alla cura del verde casalingo (e non solo) e alla salvaguardia ambientale. Se è provato che le piante ci aiutano a vivere meglio, a essere determinanti sono sempre più le nostre scelte quotidiane. Il volume affronta il tema della gestione del verde in tempi di crisi idrica e termica, spiega come annaffiare utilizzando poca acqua, descrive le piante che meglio purificano l’aria e quelle adatte ai climi caldi. Non mancano consigli pratici di giardinaggio e di concimazione, e suggerimenti su come prevenire e combattere le malattie delle nostre piante.
“Una pianta per amica” di Daniela e Luca Sardella, edito da Rai Libri, è in vendita nelle librerie e negli store digitali dal 28 aprile 2023. Daniela Sardella, figlia di Luca, e’ avvocato, criminologa, giornalista e conduttrice televisiva. Ha co-condotto i programmi televisivi “Il Pollice Verde sono io” su La7, “Parola di Pollice Verde” e “Sempre Verde” in onda sulle reti Mediaset e ha curato le rubriche televisive sul verde per “Quelle brave ragazze”, “Unomattina”, “Unomattina estate”, in onda sulla Rai.
Luca Sardella, autore e conduttore di diversi programmi di successo, in onda sulle reti Rai, Mediaset e su La7, tra cui “Verdissimo”, “Verde Mattina”, “Una pianta al giorno”, “Il Pollice Verde sono io”, “La vecchia Fattoria”, “Garden”, “Linea Verde Orizzonti”, “Parola di Pollice Verde”, “Sempre Verde”, e’ considerato tra i massimi esperti in agronomia della tv nonché “Pollice Verde d’Italia”. Lo stesso Michael Jackson gli ha aperto i cancelli del suo ranch di Neverland per avere dei suggerimenti. Conduce la rubrica “Speranza Verde” per il programma televisivo “Striscia la Notizia” in onda su Canale 5. E’ autore di numerosi volumi di successo editi da Rai e da Cairo Editore. Ha collaborato con prestigiosi quotidiani e periodici e cura una rubrica su TV Sorrisi e Canzoni dedicata alle piante. Cantautore e musicista, ha scritto molti brani di successo tra cui il pluripremiato Spettacolare ghiacciato composto per un noto spot televisivo, interpretato con la figlia Daniela.
Il Padiglione Italia di Fosbury: architettura collaborativaMilano, 27 apr. (askanews) – “Spaziale. Ognuno appartiene a tutti gli altri” è il titolo del Padiglione Italia alla 18. Mostra Internazionale di Architettura – La Biennale di Venezia, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della cultura e curato da Fosbury Architecture (Giacomo Ardesio, Alessandro Bonizzoni, Nicola Campri, Veronica Caprino e Claudia Mainardi).
Per la prima volta un gruppo curatoriale costituito da architetti nati tra il 1987 e il 1989 porta a Venezia le istanze di una nuova generazione di progettisti under 40 (nove gruppi di progettisti e altrettanti advisor, professionisti provenienti da diversi campi delle industrie creative, per un totale di circa 50 persone con età media di 33 anni) cresciuta e formatasi in uno scenario di crisi permanente e che per questo ha fatto della collaborazione, della condivisione e del dialogo la base di ogni propria attività. Una generazione consapevole, da un lato, dell’impatto e della responsabilità del settore delle costruzioni nella crisi ambientale e, dall’altro, della crisi di rilevanza dell’architettura e del progetto nella trasformazione di città e territori. Una generazione di progettisti che, rispetto alle precedenti, è cresciuta in un regime di scarsità di risorse e di opportunità, che vive come cruciale il tema della sostenibilità, e che sa che questo è l’unico contesto nel quale potrà operare ora e in futuro. Fosbury Architecture si fa portavoce di quei progettisti italiani “nativi sostenibili” che hanno già accettato tutte queste sfide, per i quali la transdisciplinarietà è uno strumento per espandere i limiti dell’architettura e il manufatto costruito è un mezzo e non un fine ultimo. “Spaziale. Ognuno appartiene a tutti gli altri” nasce da questi presupposti e si fonda sulla visione dell’Architettura come pratica di ricerca multidisciplinare al di là dei manufatti e della Progettazione come risultato di un lavoro collettivo e collaborativo, che supera l’idea dell’architetto-autore. In questa visione, lo spazio è inteso come luogo fisico e simbolico, area geografica e dimensione astratta, sistema di riferimenti conosciuti e territorio di possibilità.
Spaziale fa dunque riferimento a una nozione espansa del campo dell’architettura: intervenire nello spazio significa operare su quel tessuto di relazioni tra persone e luoghi che è alla base di ogni progetto. “Spaziale. Ognuno appartiene a tutti gli altri” porta al centro del Padiglione Italia un processo collaborativo ad ampio spettro, un progetto inclusivo che coinvolge figure di eccellenza e comunità locali, mettendo in scena le migliori ricerche portate avanti da architetti italiani under 40 in relazione a specifiche necessità territoriali.
Per la prima volta, infatti, il Padiglione Italia è stato interpretato dai curatori come l’occasione per realizzare nuovi progetti: un attivatore di azioni concrete a beneficio di territori e comunità locali, oltre l’idea che una mostra debba essere solo “esibizione”. Per questa ragione una parte consistente dei fondi pubblici destinati al Padiglione è stata utilizzata per innescare nuovi processi o potenziare progetti esistenti aggiungendovi un nuovo capitolo. Fosbury Architecture ha individuato e invitato a collaborare nove pratiche spaziali, progettisti chiamati a sviluppare nove progetti pionieri per il Padiglione Italia: nove pratiche di architettura – architetti o gruppi italiani under 40 rappresentativi di ricerche originali, attivi in Italia e all’estero – selezionati in base all’attitudine con cui operano, i territori in cui intervengono, i mezzi che utilizzano, le questioni che sollevano e le risposte che suggeriscono, e che rappresentano un elenco, seppure incompleto, di professionisti italiani che lavorano lungo il perimetro di ciò che è considerato oggi architettura.
Per rendere i nove progetti dei prodotti transdisciplinari genuini, i curatori hanno affiancato a ciascun progettista un advisor, proveniente da altri campi della creatività: artisti visivi e performer, esperti di alimentazione e di intelligenza artificiale, scrittori e registi. Sono state poi individuate nove stazioni, siti rappresentativi di condizioni di fragilità o trasformazione del nostro Paese, dove ciascun gruppo transdisciplinare è stato chiamato a intervenire. Infine, ciascun gruppo di progettazione ha collaborato e collaborerà con una serie di incubatori – attori locali come musei, associazioni, festival culturali – con l’obiettivo di radicare ciascun progetto nel territorio di riferimento.
In questo modo i nove progetti legati al Padiglione Italia andranno a configurare le tappe di un’inedita geografia, diventando mete simboliche di un rinnovato Viaggio in Italia.
Il lavoro di ciascun gruppo risponde a una serie di temi urgenti per il contesto italiano e la disciplina in generale: sfide ‘impossibili’ se arontate a livello globale ma che arontate nei contesti locali sono in grado di produrre riscontri immediati e tangibili.
A Taranto la convivenza con il disastro verrà raccontata sui tetti della città dal collettivo Post Disaster in dialogo con Silvia Calderoni e Ilenia Caleo. Nella Baia di Ieranto, oasi naturalistica del FAI nei pressi di Napoli, gli architetti BB – Alessandro Bava e Fabrizio Ballabio – con Terraforma Festival metteranno in scena la riconciliazione con l’ambiente. A Trieste la coesistenza multiculturale verrà analizzata lungo il confine italo-sloveno da Giuditta Vendrame con Ana Shametaj. A Ripa Teatina, in provincia di Chieti, gli HPO con Claudia Durastanti coinvolgeranno la comunità nel recupero del patrimonio incompiuto. Nella terraferma veneziana, tra Mestre e Marghera, i Parasite 2.0 con Elia Fornari affronteranno il tema dell’inclusione sociale lavorando sulla democratizzazione delle attività ricreative. A Cabras, nel Montiferru in Sardegna, il gruppo Lemonot lavorerà con Roberto Flore sulla transizione alimentare. A Librino, quartiere di Catania, Studio Ossidiana collaborerà con Adelita Husni Bey a un progetto di rigenerazione delle periferie. A Belmonte Calabro, a rappresentare le aree interne italiane, il collettivo Orizzontale con Bruno Zamborlin si interrogherà sul superamento del divario digitale. Infine, nella piana fra Prato e Pistoia, i progettisti (ab)Normal e CAPTCHA in collaborazione con Emilio Vavarella investigheranno i limiti della tutela del paesaggio e della sua riproducibilità.
All’interno del Padiglione Italia non verrà dunque presentato un progetto finito, ma l’avvio di una serie di iniziative che avrà un impatto di lunga durata.
Dal punto di vista espositivo, il Padiglione restituirà la sintesi formale e teorica dei processi innescati nei nove territori nei mesi precedenti all’apertura, da gennaio a maggio, restituendo una diversa e originale immagine dell’architettura italiana nel contesto internazionale.
Il governo va sotto sul Def, domani si rivota. Meloni: solo un brutto scivoloneRoma, 27 apr. (askanews) – Un “brutto scivolone ma non un segnale politico” per Giorgia Meloni, “dilettantismo” per Elly Schlein. Comunque venga definito (e alla fine risolto) il caso, oggi è stato il giorno più difficile per il governo, andato sotto alla Camera sulla risoluzione con cui chiedeva l’autorizzazione allo scostamento di bilancio, necessario per i provvedimenti sul lavoro che dovrebbero andare nel Consiglio dei ministri convocato simbolicamente il primo maggio.
Al Senato il passaggio del Def è andato liscio: poco dopo le 16 l’aula di Palazzo Madama ha dato via libera alla risoluzione di maggioranza. Dato che proprio al Senato il centrodestra ha numeri meno ampi, sembrava profilarsi un pomeriggio tranquillo e invece alla Camera è arrivata la sorpresa: risoluzione bocciata per sei voti. Tra i banchi della maggioranza, secondo quanto ricostruito poi dai tabulati, al momento del voto sono assenti (al netto degli onorevoli in missione) 26 deputati: 11 della Lega, 9 di Fi, 5 di Fdi e 1 di Noi moderati. “Il problema è che i deputati non si rendono conto”, sibila scuro in volto il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti attraversando il Transatlantico mentre l’opposizione esulta. Va trovata una soluzione d’urgenza, anche per non aggiungere alla figuraccia (il Def non era mai stato bocciato prima) un’altra figuraccia, ovvero essere costretti a far saltare il Cdm del primo maggio. A Londra, dove stava incontrando il premier britannico Rishi Sunak, Giorgia Meloni viene informata e alla fine, dopo un consulto con i tecnici, la soluzione viene trovata convocando d’urgenza un nuovo Cdm, che si riunisce a Palazzo Chigi sotto la presidenza del vicepremier Antonio Tajani. Pochi minuti per decidere di non toccare il Def, ma di modificare la relazione sullo scostamento sottolineando “le finalità di sostegno al lavoro e alle famiglie oggetto degli interventi programmati per il Consiglio dei ministri già fissato per il primo maggio”. Un Cdm che, assicura una (furiosa) Meloni dal Regno Unito, viene confermato. Per questo si torna subito in Parlamento. Le capigruppo decidono che alla Camera si va in commissione stasera e domani mattina in Aula, al Senato commissione domani mattina e voto in Aula alle 14.
Per tutti, parlamentari, sottosegretari, vice ministri e ministri scatta la precettazione, a scanso di sorprese. Poi, al rientro di Meloni, è prevedibile che arrivi anche una “strigliata”.
Governo va sotto sul Def, dopo passaggio in Cdm ci sarà nuovo votoRoma, 27 apr. (askanews) – Un “brutto scivolone ma non un segnale politico” per Giorgia Meloni, “dilettantismo” per Elly Schlein. Comunque venga definito (e alla fine risolto) il caso, oggi è stato il giorno più difficile per il governo, andato sotto alla Camera sulla risoluzione con cui chiedeva l’autorizzazione allo scostamento di bilancio, necessario per i provvedimenti sul lavoro che dovrebbero andare nel Consiglio dei ministri convocato simbolicamente il primo maggio.
Al Senato il passaggio del Def è andato liscio: poco dopo le 16 l’aula di Palazzo Madama ha dato via libera alla risoluzione di maggioranza. Dato che proprio al Senato il centrodestra ha numeri meno ampi, sembrava profilarsi un pomeriggio tranquillo e invece alla Camera è arrivata la sorpresa: risoluzione bocciata per sei voti. Tra i banchi della maggioranza, secondo quanto ricostruito poi dai tabulati, al momento del voto sono assenti (al netto degli onorevoli in missione) 26 deputati: 11 della Lega, 9 di Fi, 5 di Fdi e 1 di Noi moderati. “Il problema è che i deputati non si rendono conto”, sibila scuro in volto il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti attraversando il Transatlantico mentre l’opposizione esulta. Va trovata una soluzione d’urgenza, anche per non aggiungere alla figuraccia (il Def non era mai stato bocciato prima) un’altra figuraccia, ovvero essere costretti a far saltare il Cdm del primo maggio. A Londra, dove stava incontrando il premier britannico Rishi Sunak, Giorgia Meloni viene informata e alla fine, dopo un consulto con i tecnici, la soluzione viene trovata convocando d’urgenza un nuovo Cdm, che si riunisce a Palazzo Chigi sotto la presidenza del vicepremier Antonio Tajani. Pochi minuti per decidere di non toccare il Def, ma di modificare la relazione sullo scostamento sottolineando “le finalità di sostegno al lavoro e alle famiglie oggetto degli interventi programmati per il Consiglio dei ministri già fissato per il primo maggio”. Un Cdm che, assicura una (furiosa) Meloni dal Regno Unito, viene confermato. Per questo si torna subito in Parlamento. Le capigruppo decidono che alla Camera si va in commissione stasera e venerdì mattina in Aula, al Senato commissione venerdì mattina e voto in Aula alle 14.
Per tutti, parlamentari, sottosegretari, vice ministri e ministri scatta la precettazione, a scanso di sorprese. Poi, al rientro di Meloni, è prevedibile che arrivi anche una “strigliata”.
Partita (e festa scudetto) posticipata, Napoli-Salernitana si gioca domenicaRoma, 27 apr. (askanews) – Napoli-Salernitana si giocherà domenica per motivi di ordine pubblico, orario (anche se la Lega lo deve confermare) le 15. Si giocherà al termine di Inter-Lazio, in programma alle ore 12,30. Lo ha deciso, per motivi di ordine pubblico, il Casms (Comitato analisi sicurezza manifestazioni sportive), che si è riunito al Viminale. Contestualmente è stata posticipata a giovedì sera anche la trasferta di Udine, originariamente prevista martedì alle 20.45.
“Per il parere del Casms mi accingo ad adottare un provvedimento di urgenza con cui determino lo spostamento della partita per necessità pubbliche, saranno giornate particolarmente convulse, mantenere il sabato avrebbe comportato predisporre servizi sia il sabato che la domenica con risorse duplicate, perciò abbiamo ragionato in questo senso e predisposto una serie di misure”, così il prefetto di Napoli, Claudio Palomba in merito allo slittamento a domenica di Napoli-Salernitana. “Ci aspettiamo centinaia di migliaia di persone per strada – ha proseguito il prefetto Palomba – Le chiusure saranno circa 90, aver circoscritto in un unico giorno ci consente di chiedere rinforzi solo per domenica. Domani il Questore avrà un tavolo tecnico. La necessità ad esempio di chiudere dei varchi è perché abbiamo ragionato su una grande zona di pedonalizzazione in cui speriamo di governare anche la mobilità dei tifosi. C’è un piano sanitario e uno di tutela dei monumenti, con i militari di Strade Sicure, i vigili del fuoco affiancati dalle forze dell’ordine. Abbiamo lavorato in modo preventivo sperando che quanto abbiamo messo a punto sia una governance dell’evento che aspettiamo da 33 anni. In piena sintonia con De Laurentiis, che ha partecipato a tutti gli incontri, c’è stata piena condivisione”. Quindi, “domenica mattina ci sarà alle 12,30 Inter-Lazio e a seguire Napoli-Salernitana. Preciso che l’orario non lo fissa il prefetto, la Lega pare abbia anticipato alle 15, ma aspettiamo l’ufficialità”. Presente all’incontro anche il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi: “Finalmente siamo arrivati alla conclusione di concentrare i due eventi nello stesso giorno, che noi auspicavamo. Questa è stata una richiesta fatta per garantire migliore utilizzazione delle risorse da mettere in campo, come ha detto il Prefetto, in un fine settimana lungo e denso per i tanti eventi in programma. Con Questura, Prefettura e le altre forze dell’ordine abbiamo deciso di garantire la massima libertà nell’esprimere la gioia tanto attesa ma facendo in modo si possa garantire la sicurezza di tutti quelli che parteciperanno all’evento. La tipologia di dispositivo è replicabile anche se non dovesse arrivare lo scudetto domenica ma più avanti. Napoli deve dimostrare la sua gioia ma anche la sua capacità organizzativa. Bisogna garantire soprattutto nel centro storico che sia una festa che si faccia a piedi e non con scorribande di auto e motorini che potrebbero essere incompatibili con la sicurezza. Si creerà una grande area pedonale nel centro storico, dalle 12 di domenica e qualora ci fossero i festeggiamenti si prolungherà fino alle 4 del mattino. Area presidiata ai varchi da presenza mista di polizia municipale e forze dell’ordine. Ci sarà anche il presidio di alcuni monumenti individuati con la Soprintendenza per evitarne il danneggiamento. Grande lavoro con aziende di trasporto per aumentare la frequenza dei trasporti, un presidio alle stazioni. Sono convinto che sarà una bellissima festa in cui tutti potranno esprimere la loro gioia con responsabilità. Napoli sa festeggiare e domenica lo dimostreremo”.
“Sono soddisfatto della modalità di prevenire piuttosto che curare – le parole del presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis dopo la decisione di posticipare a Domenica la partita tra Napoli e Salernitana – in passato mai fatte queste riunioni per organizzare e non lasciare al caso accadimenti che possono scaturire quando si festeggia. Ci sono state altre occasioni in passato per festeggiare, come la Coppa Italia e la Supercoppa. Questa è una città che ama molto festeggiare, ma bisogna farlo in totale sicurezza. Ci fa molto piacere vedere come la città sia diventata estremamente matura e cosciente del successo che sta riscuotendo in tutto il mondo, al di là del calcio. Il mio plauso a chi sovrintende all’organizzazione e alla gestione della festa”. “Vogliamo evitare che il calcio Napoli aggiunga caos al caos, quindi ritengo che eventuali festeggiamenti devono iniziare e terminare nello stadio Maradona”. Sulla festa il presidente aggiunge: “Ho visto delle strade addobbate con l’essenza della napoletanità, con immagini di De Filippo, Troisi, Maradona, i calciatori, c’è sempre la supremazia della bellezza che tanti decantano. I nostri concittadini vivono già da tempo questo evento come un evento che gli appartiene, il terzo scudetto, anche dopo molte delusioni, su cui evitiamo di discutere… Cari concittadini, date ancora una volta al mondo la dimostrazione che a Napoli si può vivere con bellezza e serenità e si può credere di essere straordinari come la città dimostra da secoli”.
Cdm non modifica Def, solo relazione sullo scostamento di bilancioRoma, 27 apr. (askanews) – Il Consiglio dei ministri, su proposta del ministro dell’Economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti, ha approvato una nuova Relazione al Parlamento ai sensi dell’art. 6 della legge 24 dicembre 2012, n. 243. Lo si apprende da fonti di Palazzo Chigi.
Restano confermati i saldi di finanza pubblica già riportati dal Documento di economia e finanza 2023, mentre la nuova Relazione sottolinea le finalità di sostegno al lavoro e alle famiglie oggetto degli interventi programmati per il Consiglio dei ministri già fissato per il primo maggio.
Def, Schlein: siamo al dilettantismo, purtroppo lo paga l’ItaliaRoma, 27 apr. (askanews) – “Delle due l’una: o siamo di fronte a un episodio di imperdonabile sciatteria o alla prova conclamata delle divisioni della maggioranza. In entrambi i casi si dimostra la totale inadeguatezza di questo Governo e di questa maggioranza, che dovranno risponderne davanti al Paese”. Lo afferma la segretaria del Pd Elly Schlein, commentando la bocciatura alla Camera della relazione sullo scostamento di bilancio.
Aggiunge Schlein: “Sono andati sotto per mancanza dei voti necessari sullo scostamento di bilancio, ovvero una decisione fondamentale che impatta sui conti pubblici e quindi sulle famiglie e sulle imprese. Siamo al dilettantismo, il problema è che lo pagano l’Italia e la sua credibilità”.
Trattativa Stato-mafia, assoluzione definitiva per Dell’Utri e gli ex del Ros Mori, Subranni, De DonnoRoma, 27 apr. (askanews) – Assoluzione definitiva per l’ex senatore Marcello Dell’Utri nell’ambito del processo sulla trattativa Stato-mafia. I giudici della Cassazione hanno in particolare annullato senza rinvio il giudizio d’appello. Nei confronti di Dell’Utri anche la procura generale in sede di requisitoria aveva chiesto la conferma dell’assoluzione. È definitiva l’assoluzione per non aver commesso il fatto nei confronti del generale dei carabinieri Mario Mori, per il generale Antonio Subranni e dell’ufficiale dell’Arma Giuseppe De Donno, tutti ex Ros. Questa la sentenza della Cassazione nel processo sulla trattativa Stato-Mafia. I supremi giudici della VI sezione hanno annullato senza rinvio la sentenza di appello.
Nell’ambito del giudizio sulla trattativa Stato-mafia i giudici della Cassazione hanno anche riqualificato la contestazione di violenza e minaccia a un corpo politico dello Stato nella forma del tentativo. Così facendo il reato è andato prescrizione per i boss Leoluca Bagarella ed Antonino Cinà.
”Il colpo finale”, arriva il primo fumetto di TeknoydRoma, 27 apr. (askanews) – Da martedì 2 maggio sarà disponibile in tutte le librerie “Il colpo finale – Un’avventura interattiva di Ahiaaa”, il primo fumetto di Teknoyd, uno dei principali gamer in Italia nonché stella di YouTube da milioni di views. Il fumetto in uscita per Mondadori Electa rappresenta di fatto una novità assoluta in quanto si tratta del primo manga-game italiano, un’opera originale e interattiva che, come in un vero video gioco, avrà bisogno dei lettori per arrivare alla risoluzione.
Teknoyd, all’anagrafe Mouad Ait Rais, meglio conosciuto come Tek è una stella di YouTube da migliaia di seguaci. Dal 2015 grazie ai suoi gameplay di videogiochi famosi, con le rocambolesche avventure criminali di Ahiaaa e dei suoi amici ha accumulato milioni di visualizzazioni. Da sempre appassionato di anime e videogiochi, si definisce un Nerd Moderno, divertendosi sul web creando contenuti originali insieme ai suoi iscritti, che coinvolge attivamente in challenge esilaranti. Vlog, videogiochi, GTA 5 RP e Realtà Virtuale sono solo alcuni dei Top Topic del suo canale YouTube, seguito da oltre 650 mila iscritti. Proprio il mercato del gaming che Teknoyd ama e rappresenta alla perfezione è un settore in costante crescita anche In Italia tanto da diventare parte della cultura Pop, un settore sempre più interconnesso con il mondo del Cinema, delle serie Tv e degli eSports. “Sono molto contento di poter presentare questo mio primo fumetto – dichiara Teknoyd – per me è un piccolo sogno che si realizza. Sin da piccolo ho letto manga, iniziando da Naruto, e ho sempre fantasticato su come sarebbe stato bello creare la propria storia. L’idea di un manga interattivo nasce dall’unione di 2 delle mie piú grandi passioni, il gaming e il mondo manga. Con questo manga – game l’utente ha infatti la possibilità di immergersi nella lettura, senza perdere la parte di gioco più interattiva! Questo fumetto rappresenta anche la prova che i videogiochi e i manga possono essere a stretto contatto: il manga è infatti la continuazione di una storia con più stagioni nata sul mio canale Twitch e creata all’interno di un videogioco, dopo 53 episodi digitali di Ahiaa Adventure, che possono essere seguiti sul mio canale YouTube, siamo arrivati a raccontarne il finale con un manga interattivo”.