Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Meloni: basita dalla sentenza di Catania. Un pezzo d’Italia fa il possibile per favorire l’immigrazione illegale

Meloni: basita dalla sentenza di Catania. Un pezzo d’Italia fa il possibile per favorire l’immigrazione illegaleRoma, 2 ott. (askanews) – “Sono rimasta basita di fronte alla sentenza del giudice di Catania, che con motivazioni incredibili (‘le caratteristiche fisiche del migrante, che i cercatori d’oro in Tunisia considerano favorevoli allo svolgimento della loro attività’) rimette in libertà un immigrato illegale, già destinatario di un provvedimento di espulsione, dichiarando unilateralmente la Tunisia Paese non sicuro (compito che non spetta alla magistratura) e scagliandosi contro i provvedimenti di un governo democraticamente eletto”, così su Facebook il presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

“Non è la prima volta che accade e purtroppo non sarà l’ultima. Ma continueremo a fare quello che va fatto per difendere la legalità e i confini dello Stato italiano. Senza paura”, conclude. “Siamo di fronte a una pressione migratoria senza precedenti, dovuta all’instabilità di vaste aree dell’Africa e del Medio Oriente. Il Governo italiano lavora ogni giorno per fronteggiare questa situazione e contrastare l’immigrazione illegale di massa. Lo facciamo con serietà ad ogni livello: coinvolgendo gli altri Stati europei e stringendo accordi con i Paesi africani per fermare le partenze dei barconi e distruggere la rete dei trafficanti di esseri umani. E con norme di buon senso per facilitare le espulsioni di chi non ha diritto ad essere accolto”. Lo scrive il presidente del Consiglio Giorgia Meloni sul suo canale Facebook.

“Un lavoro difficile, certo, ma che può portare a risultati concreti, con pazienza e determinazione. Certo, tutto diventa molto più difficile se nel frattempo altri Stati lavorano nella direzione diametralmente opposta, e se perfino un pezzo di Italia fa tutto il possibile per favorire l’immigrazione illegale. E non parlo solo della sinistra ideologizzata e del circuito che ha i propri ricchi interessi nell’accoglienza”, conclude Meloni, riferendosi alla decisione del Tribunale di Catania.

Migranti, Salvini: tribunali sacri, non siano sedi sinistra

Migranti, Salvini: tribunali sacri, non siano sedi sinistraRoma, 2 ott. (askanews) – “Le notizie sull’orientamento politico del giudice che non ha convalidato il fermo degli immigrati sono gravi ma purtroppo non sorprendenti. Già nel 2019, quando ero al Viminale, ci scontrammo con giudici del Tar che cercavano di boicottare i Decreti sicurezza e che sposavano pubblicamente le tesi della sinistra. Il tutto senza dimenticare le rivelazioni di Luca Palamara e le intercettazioni contro il sottoscritto che “va fermato anche se ha ragione”. La Lega chiederà conto del comportamento del giudice siciliano in Parlamento, perché i tribunali sono sacri e non possono essere trasformati in sedi della sinistra”. Così il vicepremier e ministro Matteo Salvini.

“Io, venerdì, andrò all’udienza di Palermo dove rischio fino a 15 anni di carcere per aver difeso i confini e ridotto drasticamente sbarchi e tragedie in mare. Chi ha la coscienza pulita non si fa intimidire. Ed è con questo spirito che faremo la riforma della Giustizia, con separazione delle carriere e responsabilità civile dei magistrati che sbagliano”, ha concluso.

Harpa Polo Club, è scudetto con l’8-7 all’Unoaerre Acquedotto Romano

Harpa Polo Club, è scudetto con l’8-7 all’Unoaerre Acquedotto RomanoRoma, 2 ott. (askanews) – Lo scudetto è dell’Harpa Polo Club. Con l’8-7 ai campioni in carica dell’UnoAerre Acquedotto Romano, sono stati Fabrizio Facello, Therence Cusmano, Bautista Fanelli e Oscar Mancini a cucirsi il tricolore sulle maglie. Una finale tiratissima, che ha visto UnoAerre rimontare uno svantaggio iniziale di cinque gol, senza però riuscire a completare la rimonta nonostante i 21 gol complessivi del capocannoniere Ignacio Kennedy, stella argentina (4 hp).

Le finali del campionato italiano U.S. Polo Assn. 2023, disputate al Roma Polo Club, sono state uno spettacolo, si legge in una nota, davanti a circa mille tra appassionati e curiosi in una giornata che ha unito sport e solidarietà. Alle spalle del campo di gara, infatti, gli spettatori hanno dato il loro contributo a Polo for Smiles, l’evento charity in favore della Fondazione Operation Smile Italia, per sostenere le cure chirurgiche dei bambini nati con malformazioni del volto in Perù. Con i fondi raccolti durante la giornata saranno forniti servizi chirurgici a due ospedali della zona della capitale Lima. Alla raccolta benefica ha contribuito anche la SS Lazio, che ha messo all’asta la maglia ufficiale della squadra autografata dai giocatori biancocelesti. Dopo il Round Robin che ha stabilito la classifica dalla quinta alla terza posizione (sul podio Maistà, quarta La Mimosa Alcover, quinta Castelluccia-Sotheby’s International), ad aprire lo show della finale per il titolo è stata la Fanfara del Quarto Reggimento Carabinieri a cavallo. Tutti i partecipanti, al momento della premiazione, hanno poi voluto dedicare un pensiero e un augurio di pronta guarigione a Goffredo Cutinelli Rendina, costretto a saltare la finale. “È stata una giornata emozionante – ha commentato il presidente della Fise Marco Di Paola -, in cui abbiamo assistito a delle partite spettacolari. Dopo un Europeo femminile organizzato in Italia al Punta Ala Polo Club di Gaia Bulgari, in cui abbiamo visto le azzurre conquistare la medaglia d’argento, e dopo il quinto posto ottenuto all’Europeo maschile di Duesseldorf, torniamo a seguire i nostri atleti in grande forma sul campo gara qui al Roma Polo Club insieme ai loro cavalli, compagni di torneo. Questo evento è ormai una tradizione del calendario sportivo federale, che anche nel 2023 si conferma un successo, oltre che di sport, dal punto di vista organizzativo e di partecipazione del pubblico arrivato per vivere l’adrenalina del polo”.

“Due settimane intense di sport e partite avvincenti, culminate con una giornata che ha visto arrivare al campo gara tantissima gente – ha proseguito il segretario generale Simone Perillo -. Siamo orgogliosi di poter unire la competizione sportiva al sostegno a Operation Smile Italia, che come FISE continuiamo ad affiancare. Ringrazio ovviamente le istituzioni per la loro presenza e supporto, a cominciare dall’Assessore Onorato”. In una domenica così importante per lo sport a Roma, Alessandro Onorato – Assessore allo Sport, al Turismo, alla Moda e ai Grandi Eventi di Roma Capitale – non ha fatto mancare la sua presenza al Roma Polo Club: “Roma è tornata come merita al centro dei riflettori mondiali, tra grandi eventi musicali e sportivi, non ultimi la Ryder Cup e questa finale del campionato di polo. Ringrazio la Fise per questa splendida organizzazione che si supera ogni anno, unendo anche l’aspetto sportivo alla solidarietà con Operation Smile”. Nei dieci giorni di gara si sono alternate migliaia di spettatori sulle tribune: “Segno che il campionato di polo è stato ed è un grande successo dal punto di vista tecnico e dell’organizzazione, a cui vanno i miei complimenti”, ha sottolineato il consigliere federale Maria Grazia Cecchini.

Oltre alla premiazione delle squadre, conclude la nota, immancabile quella dei cappelli previsti dal dress code ‘Ladies Hat’: due i cappelli scelti dalla giuria e che hanno ricevuto il premio, quello più “Glamour” ornato da due cavalli con la scritta ‘2023 pieno di sorrisi’ e quello “Fashion”, arricchito da piume colorate.

Mattarella:strage nazista Acerra ferita indelebile,dovere memoria

Mattarella:strage nazista Acerra ferita indelebile,dovere memoriaRoma, 2 ott. (askanews) – Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione dell’80° anniversario dell’eccidio di Acerra ha ricordato come “la strage di civili innocenti, compiuta ottant’anni or sono ad Acerra dalle truppe naziste, costituisce uno degli eventi più tragici e disumani della Seconda Guerra mondiale e, al tempo stesso, è testimonianza della ribellione agli oppressori, del desiderio di libertà, del contributo attivo delle popolazioni meridionali alla Resistenza”.

“Erano i giorni immediatamente successivi alle Quattro Giornate di Napoli – ha aggiunto Mattarella -. Anche Acerra insorse contro le violenze di ogni genere, i saccheggi, le distruzioni, i rastrellamenti. L’esercito tedesco stava arretrando, ma il disprezzo per la vita e l’ideologia dell’annientamento si manifestarono con ancora maggiore rabbia e intensità. Decine e decine di donne, di uomini, persino di giovanissimi, vennero uccisi senza pietà. Gennaro Auriemma, il più giovane delle vittime, aveva soltanto un anno”. “Quella ferita indelebile, impressa nella coscienza della comunità di Acerra, è parte della storia della Repubblica, di quel cammino di riscatto che ha condotto il Paese alla Liberazione, alla Democrazia, alla Costituzione. “Farne memoria è dovere civile verso chi ebbe il coraggio di resistere, di opporsi alla ferocia degli occupanti, di lottare per un’Italia e un domani migliore e trasmette alle generazioni più giovani la consapevolezza di come ogni persona goda di una dignità inviolabile e che le Istituzioni democratiche, nate dalla solidarietà di popolo, sono affidate alla cura di tutti i cittadini”, conclude.

Lavoro, Istat: ad agosto +59mila occupati, in un anno +523mila

Lavoro, Istat: ad agosto +59mila occupati, in un anno +523milaRoma, 2 ott. (askanews) – Ad agosto, dopo il calo registrato a luglio, l’occupazione torna a crescere – di 59 mila unità rispetto al mese precedente – soprattutto tra i dipendenti a termine. Il numero di occupati, su base annua, supera quello di agosto 2022 del 2,3%, pari a +523mila unità. Secondo le stime preliminari dell’Istat, in totale gli occupati si attestano a 23milioni 593mila e, rispetto ad agosto 2022, si registra un aumento di 550 mila dipendenti permanenti e di 48 mila autonomi, mentre il numero dei dipendenti a termine risulta inferiore di 74 mila. Il tasso di occupazione sale al 61,5% (+0,1 punti).

L’aumento dell’occupazione (+0,3%, pari a +59mila unità), osservato per uomini e donne, dipendenti e autonomi, coinvolge i 25-34enni e i maggiori di 50 anni di età. Confrontando il trimestre giugno-agosto 2023 con quello precedente (marzo-maggio 2023), si registra un aumento del livello di occupazione pari allo 0,5%, per un totale di 129mila occupati.

Su base annua l’aumento dell’occupazione coinvolge uomini, donne e tutte le classi d’età, ad eccezione dei 35-49enni per effetto della dinamica demografica negativa: il tasso di occupazione, che nel complesso è in aumento di 1,4 punti percentuali, sale anche in questa classe di età (+1,0 punti) perché la diminuzione del numero di occupati 35-49enni è meno marcata di quella della corrispondente popolazione complessiva.

Lavoro, Istat: disoccupazione agosto cala al 7,3%, per giovani al 22%

Lavoro, Istat: disoccupazione agosto cala al 7,3%, per giovani al 22%Roma, 2 ott. (askanews) – Ad agosto il tasso di disoccupazione totale scende al 7,3% (-0,2 punti), quello giovanile al 22% (-0,1 punti). E’ la stima preliminare diffusa dall’Istat.

La diminuzione del numero di persone in cerca di lavoro (-3,2%, pari a -62mila unità) coinvolge sia uomini sia donne e riguarda tutte le classi d’età. Il numero di inattivi tra i 15 e i 64 anni è sostanzialmente stabile ed è sintesi dell’aumento tra gli uomini e tra chi ha meno di 50 anni d’età e della diminuzione tra donne e ultracinquantenni. Il tasso di inattività è stabile al 33,5%.

Rispetto ad agosto 2022, diminuisce sia il numero di persone in cerca di lavoro (-9,1%, pari a -185mila unità) sia il numero di inattivi tra i 15 e i 64 anni (-3,1%, pari a -398mila).

Bce, De Guindos: rialzo petrolio complica ma non stravolge il quadro

Bce, De Guindos: rialzo petrolio complica ma non stravolge il quadroRoma, 2 ott. (askanews) – Per la Banca centrale europea i recenti aumenti dei prezzi di petrolio e gas, combinati con l’indebolimento dell’euro “rendono le cose più difficili. Ma non direi che si tratta di un punto di svolta. La mia preoccupazione è che l’aumento del petrolio possa avere un impatto peggiorativo sulle aspettative di inflazione di imprese famiglie”. Lo afferma il vicepresidente della Bce, Luis de Guindos in una intervista al Financial Times.

Il numero due dell’istituzione afferma che nessuno alla Bce vuole creare “una recessione inutile e dolorosa. Dobbiamo riportare l’inflazione alla nostra definizione di stabilità dei prezzi, mentre al tempo stesso cerchiamo di minimizzare i danni che si possono creare in termini di rallentamento dell’economia. Alla fine della fiera questo è un equilibrio molto delicato”, prosegue. Il banchiere centrale spagnolo spiega che al momento un fattore chiave sotto analisi è quello della valutazione della trasmissione delle strette monetarie già operate con i rialzi dei tassi. La prima fase la trasmissione “è quasi completa” e lo si può vedere “nei canali bancari dove c’è stato un inasprimento delle condizioni di finanziamento e un calo rilevante della domanda di credito”. Più complicato è valutare la seconda fase dell’impatto della stretta monetaria, che riguarda l’insieme dell’economia reale. Qui “c’è molto incertezza e abbiamo visto un rallentamento dell’economia”, ma ci sono altri fattori da valutare, come i redditi disponibili delle famiglie e le esportazioni. “Bisogna capire quanto intensa sia la trasmissione all’economia reale e, indirettamente, all’inflazione”.

“Se la trasmissione fosse incompleta dovremmo essere un po’ più pazienti. Se la trasmissione fosse molto vicina al completamento allora dovremmo considerare i prossimi passi per garantire che l’inflazione converga al nostro obiettivo”. Indirettamente, quindi, sembra far capire che si tratterebbe a quel punto di interrompere la manovra di rialzo dei tassi, stabilizzarli e valutare quali altre eventuali misure adottare mentre la politica monetaria è arrivata la sua “quota di crociera”.

Tajani nega cupio dissolvi e alza l’asticella: Forza Italia arriverà al 20%

Tajani nega cupio dissolvi e alza l’asticella: Forza Italia arriverà al 20%Paestum, 1 ott. (askanews) – L’obiettivo sembra al momento un po troppo ambizioso, ma Antonio Tajani decide comunque di dichiararlo apertamente quando tira le somme della tre giorni di Forza Italia a Paestum. E se Licia Ronzulli parla genericamente di impegno a raggiungere la “doppia cifra”, che sarebbe già un grande salto rispetto al 6% che i sondaggi concedono attualmente, il segretario alza decisamente l’asticella: “Arriveremo al 20%”. E’ vero, aggiunge che magari ci vorranno uno o due anni mentre la prossima sfida elettorale è molto più vicina: ma l’intento è proprio quello di tirare la volata in vista delle Europee di giugno, di allontanare i ‘profeti di sventura’ che parlano di un partito in preda all’horror vacui dopo la morte del fondatore. “Noi di Forza Italia siamo vivi più di quanto possano pensare coloro che scrivono che siamo preoccupati del nostro destino, non siamo preoccupati del nostro destino ma di quello di 60 milioni di italiani”. C’è l’ha in particolar modo con i giornali che parlano di rischio dissoluzione, che descrivono gli azzurri come incapaci di andare avanti se non c’è un Berlusconi a fare campagna elettorale o a firmare assegni. A mettere in cifre la vitalità del partito è il responsabile del tesseramento, Tullio Ferrante (incidentalmente il miglior amico della grande assente, Marta Fascina) che parla di una “triplicazione degli aderenti”, passati “da 6mila del 2022 a quasi 18mila nei primi mesi del 2023”.

I fronte finanziario interno, non c’è dubbio, va puntellato. E, infatti, il Consiglio nazionale vara la stretta sui morosi che si ‘dimenticano’ di versare il contributo mensile a cui sono tenuti tutti gli eletti, inserendo nello Statuto una modifica che ne prevede la decadenza dagli incarichi di partito. Si allarga anche la segreteria con l’elezione di quattro vice segretari, di cui uno – quello che avrà preso più voti – sarà vicario. Un numero due meno numero due degli altri, insomma. Si fanno i nomi di Renato Schifani, di Roberto Occhiuto. Sono anche i due governatori azzurri direttamente interessati dalla realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina, che il Consiglio nazionale propone di intitolare a Silvio Berlusconi. Dalla morte del fondatore le varie anime di Forza Italia hanno deciso di mettere da parte i distinguo, nella consapevolezza che non si può fallire la sfida delle Europee, primo vero e proprio test per quegli orfani che, per dirla con il segretario, devono dimostrare di aver imparato a “camminare sulle proprie gambe”. Di mezzo però ci sarà il congresso che al momento vede Tajani come unico candidato, a meno che la minoranza non decida alla fine di schierare un antagonista. Di certo, l’esponente più rappresentativa, insieme a Giorgio Mulè, di quell’area, Licia Ronzulli, si vede soltanto alla fine di queste tre giornate, quando prende la parola dal palco come presidente dei senatori azzurri. Ed è certamente suo il coupe de theatre della chiusura. Dopo aver negato di essere ispiratrice di una fronda, sia nei confronti del segretario che del governo, tira fuori la protagonista di una famosa e discussa pubblicità: una pesca. “Fa ridere ma ci sarebbe da piangere. Da giorni – dice – la sinistra si accanisce su un riuscitissimo spot, peraltro facendo parallelismi improbabili con il governo, dimostrando di non avere ricette credibili per gli italiani. Sono talmente ubriachi di ideologia da aver scambiato l’inclusione con l’imposizione di un solo momento di famiglia e società”. Ma è sua anche la frecciatina alla dirigenza, quell’invito a tenere aperto ancora per un mese il tesseramento senza che questo infici la celebrazione del Congresso a febbraio. Sarà vera tregua? Alle Europee l’ardua sentenza.

Fi, Tajani nega cupio dissolvi e alza asticella: Arriveremo a 20%

Fi, Tajani nega cupio dissolvi e alza asticella: Arriveremo a 20%Paestum, 1 ott. (askanews) – L’obiettivo sembra al momento un po’ troppo ambizioso, ma Antonio Tajani decide comunque di dichiararlo apertamente quando tira le somme della tre giorni di Forza Italia a Paestum. E se Licia Ronzulli parla genericamente di impegno a raggiungere la “doppia cifra”, che sarebbe già un grande salto rispetto al 6% che i sondaggi concedono attualmente, il segretario alza decisamente l’asticella: “Arriveremo al 20%”. E’ vero, aggiunge che magari ci vorranno uno o due anni mentre la prossima sfida elettorale è molto più vicina: ma l’intento è proprio quello di tirare la volata in vista delle Europee di giugno, di allontanare i ‘profeti di sventura’ che parlano di un partito in preda all’horror vacui dopo la morte del fondatore. “Noi di Forza Italia siamo vivi più di quanto possano pensare coloro che scrivono che siamo preoccupati del nostro destino, non siamo preoccupati del nostro destino ma di quello di 60 milioni di italiani”. C’è l’ha in particolar modo con i giornali che parlano di rischio dissoluzione, che descrivono gli azzurri come incapaci di andare avanti se non c’è un Berlusconi a fare campagna elettorale o a firmare assegni. A mettere in cifre la vitalità del partito è il responsabile del tesseramento, Tullio Ferrante (incidentalmente il miglior amico della grande assente, Marta Fascina) che parla di una “triplicazione degli aderenti”, passati “da 6mila del 2022 a quasi 18mila nei primi mesi del 2023”.

I fronte finanziario interno, non c’è dubbio, va puntellato. E, infatti, il Consiglio nazionale vara la stretta sui morosi che si ‘dimenticano’ di versare il contributo mensile a cui sono tenuti tutti gli eletti, inserendo nello Statuto una modifica che ne prevede la decadenza dagli incarichi di partito. Si allarga anche la segreteria con l’elezione di quattro vice segretari, di cui uno – quello che avrà preso più voti – sarà vicario. Un numero due meno numero due degli altri, insomma. Si fanno i nomi di Renato Schifani, di Roberto Occhiuto. Sono anche i due governatori azzurri direttamente interessati dalla realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina, che il Consiglio nazionale propone di intitolare a Silvio Berlusconi. Dalla morte del fondatore le varie anime di Forza Italia hanno deciso di mettere da parte i distinguo, nella consapevolezza che non si può fallire la sfida delle Europee, primo vero e proprio test per quegli orfani che, per dirla con il segretario, devono dimostrare di aver imparato a “camminare sulle proprie gambe”. Di mezzo però ci sarà il congresso che al momento vede Tajani come unico candidato, a meno che la minoranza non decida alla fine di schierare un antagonista. Di certo, l’esponente più rappresentativa, insieme a Giorgio Mulè, di quell’area, Licia Ronzulli, si vede soltanto alla fine di queste tre giornate, quando prende la parola dal palco come presidente dei senatori azzurri. Ed è certamente suo il coupe de theatre della chiusura. Dopo aver negato di essere ispiratrice di una fronda, sia nei confronti del segretario che del governo, tira fuori la protagonista di una famosa e discussa pubblicità: una pesca. “Fa ridere ma ci sarebbe da piangere. Da giorni – dice – la sinistra si accanisce su un riuscitissimo spot, peraltro facendo parallelismi improbabili con il governo, dimostrando di non avere ricette credibili per gli italiani. Sono talmente ubriachi di ideologia da aver scambiato l’inclusione con l’imposizione di un solo momento di famiglia e società”. Ma è sua anche la frecciatina alla dirigenza, quell’invito a tenere aperto ancora per un mese il tesseramento senza che questo infici la celebrazione del Congresso a febbraio. Sarà vera tregua? Alle Europee l’ardua sentenza.

Golf, l’Europa vince la 44ma edizione della Ryder Cup

Golf, l’Europa vince la 44ma edizione della Ryder CupRoma, 1 ott. (askanews) – L’Europa ha vinto la 44ma edizione della Ryder Cup sul percorso del Marco Simone Golf e Country Club di Guidonia (Roma). Il Team guidato da Luke Donald ha superato gli Stati Uniti per 14,5 a 10, grazie al punto conquistato da Tommy Fleetwood.

Si tratta del 16mo successo per la squadra del vecchio continente contro le 28 affermazioni degli Stati Uniti. L’ultima volta per l’Europa risale al 2018 in Francia. E’ la terza Ryder Cup disputata nell’Europa continentale, dopo quelle del 1997 e del 2018 in Spagna e in Francia. Entrano di diritto nella storia del golf mondiale il capitano non giocatore Luke Donald (Inghilterra), con i protagonisti in campo: Rory McIlroy (Irlanda del Nord), Jon Rahm (Spagna), Robert MacIntyre (Scozia), Viktor Hovland (Norvegia), Tyrrell Hatton (Inghilterra), Matt Fitzpatrick (Inghilterra), Shane Lowry (Irlanda), Tommy Fleetwood (Inghilterra), Justin Rose (Inghilterra), Sepp Straka (Austria), Nicolai Hojgaard (Danimarca), Ludvig Aberg (Svezia). Con loro i cinque vicecapitani: gli italiani Francesco ed Edoardo Molinari, il danese Thomas Bjorn, il belga Nicolas Colsaerts e lo spagnolo Josè Maria Olazabal.