Covid, arrivano i vaccini per over 60, fragili e operatori (per gli altri a richiesta e previa disponibilità)Roma, 27 set. (askanews) – E’ in pubblicazione la nuova circolare del ministero della Salute relativa alla campagna autunnale di vaccinazione contro il covid. La campagna nazionale di vaccinazione autunnale e invernale anti COVID-19 – si legge nella circolare a firma del direttore della Prevenzione del ministero della Salute, Francesco Vaia, – al momento, si avvarrà delle nuove formulazioni monovalenti del vaccino Comirnaty (Omicron XBB 1.5). Una dose di richiamo del vaccino, con la descritta formulazione aggiornata, viene offerta attivamente alle categorie individuate”: over 60, lungodegenti, donne in gravidanza o in post-partum, operatori sanitari, malati cronici e disabili gravi. Ma “a richiesta e previa disponibilità di dosi, la vaccinazione può essere resa disponibile anche a coloro che non rientrano nelle categorie di cui al citato allegato. Il richiamo, di norma, ha una valenza di 12 mesi”.
Intanto l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) ha reso noto che, nonostante l’aumento dei casi in tutto il mondo, attualmente non esiste alcun singolo ceppo dominante di coronavirus. Il numero dei ricoveri, anche in terapia intensiva, ha fatto registrare un aumento, il che costituisce un aspetto “preoccupante”, ma non vi sono indicazioni che la malattia sia diventata più grave rispetto al passato.
Covid, via a vaccini per over60 e fragili. Per altri a richiestaRoma, 27 set. (askanews) – E’ in pubblicazione la nuova circolare del ministero della Salute relativa alla campagna autunnale di vaccinazione contro il covid. La campagna nazionale di vaccinazione autunnale e invernale anti COVID-19 – si legge nella circolare a firma del direttore della Prevenzione del ministero della Salute, Francesco Vaia, – al momento, si avvarrà delle nuove formulazioni monovalenti del vaccino Comirnaty (Omicron XBB 1.5). Una dose di richiamo del vaccino, con la descritta formulazione aggiornata, viene offerta attivamente alle categorie individuate”: over 60, lungodegenti, donne in gravidanza o in post-partum, operatori sanitari, malati cronici e disabili gravi. Ma “a richiesta e previa disponibilità di dosi, la vaccinazione può essere resa disponibile anche a coloro che non rientrano nelle categorie di cui al citato allegato. Il richiamo, di norma, ha una valenza di 12 mesi”.
Francia presenta Bilancio 2024, conta di limare deficit a 4,4% PilRoma, 27 set. (askanews) – La Francia ha presentato il piano di bilancio per il prossimo anno, che si basa sull’assunto di una crescita economica che rallenterebbe allo 0,8%, secondo le previsioni aggiornate diffuse dal governo, a fronte del più 2,1% del Pil atteso su quest’anno.
Il governo conta di ridurre in misura limitata il deficit, al 4,4% rispetto del Pil, dal 4,9% atteso che per quest’anno. Il debito-Pil dovrebbe restare stabile, secondo le tabelle diffuse, al 109,7%. La spesa pubblica si conterrebbe al 55,3% del Pil, 6 decimali di punto in meno rispetto al livello di quest’anno. Il deficit-Pil resterebbe quindi ampiamente al di sopra della soglia del 3% prevista dal Patto di stabilità e di crescita e secondo il Financial Times questa limitata manovra “solleva interrogativi sulla capacità del governo risanare le finanze pubbliche”.
Parigi conta di risparmiare 16 miliardi di euro, prevalentemente tramite rimozione dei sussidi contro i rincari dell’energia, rinvii dei tagli fiscali per le imprese e riduzione dei sussidi di disoccupazione. Ma al tempo stesso, noto il quotidiano, il bilancio è appesantito da 7 miliardi di euro di spese supplementari per la transizione verde, una delle priorità del presidente Emmanuel Macron. Secondo il ministro dell’Economia francese, Bruno Le Maire, questo piano di bilancio è invece “il primo passo ambizioso per accelerare il disindebitamento del nostro paese e ridurre la nostra spesa pubblica”.
I rendimenti sui titoli di Stato della Francia sono saliti di circa 5 punti base oggi, al 3,39% in chiusura sulla scadenza decennale, in linea con la dinamica generale sull’eurozona. A tarda seduta la Borsa di Parigi fluttua poco sotto la parità.
Caso Regeni, interviene la Consulta: il processo agli 007 egiziani si può fare anche se sono assentiRoma, 27 set. (askanews) – E’ possibile che si arrivi ad un processo per gli ufficiali dei servizi segreti egiziani che torturarono ed uccisero Giulio Regeni, tra la fine di gennaio ed i primi giorni di febbraio del 2016. E’ questo il primo effetto che si registra dopo la decisione della Corte costituzionale – in merito alla questione sollevata dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Roma – che ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’articolo 420-bis, comma 3, del codice di procedura penale.
In particolare la Consulta è intervenuta nella parte “in cui non prevede che il giudice procede in assenza per i delitti commessi mediante gli atti di tortura definiti dall’articolo 1, comma 1, della Convenzione di New York contro la tortura, quando, a causa della mancata assistenza dello Stato di appartenenza dell’imputato, è impossibile avere la prova che quest’ultimo, pur consapevole del procedimento, sia stato messo a conoscenza della pendenza del processo, fatto salvo il diritto dell’imputato stesso a un nuovo processo in presenza per il riesame del merito della causa”. In attesa del deposito della sentenza, nelle prossime settimane, è facile prevedere che già dalla prossima udienza davanti al gup le parti possano essere invitate a concludere. Nel febbraio scorso la Cassazione, si ricorda, aveva confermato la sospensione del processo per acquisire gli elementi per poter procedere contro gli assenti. I 007 del Cairo sotto accusa sono: Tariq Sabir, Athar Kamel Mohamed Ibrahim, Uhsam Helmi, Magdi Ibrahim Abedal Sharif. I reati contestati sono quelli di sequestro di persona pluriaggravato, lesioni aggravate e concorso in omicidio aggravato.
Schlein: il governo Meloni è specializzato in condoniRoma, 27 set. (askanews) – “La data della manifestazione ancora non l’abbiamo fissata. Stiamo seguendo quello che succede, sono ore in cui apprendiamo a mezzo stampa cosa ci sarà e cosa no dentro questa manovra. Mi sembra che stiano litigando sui condoni, grande specialità del governo Meloni: ne abbiamo già contati tra i 12 e i 14, stanno discutendo se arrivare a 15…”. Lo ha detto la segretaria Pd Elly Schlein in conferenza stampa.
Quello delle sanatorie, ha aggiunto, è un “messaggio deleterio, avalli l’idea che alla fine dei conti se fai il furbo alla fine qualcuno ti salva”.
Migranti, mons. Baturi (Cei): ci preoccupano misure governoMigranti/Migranti, la Cei: ci preoccupano le misure del governoRoma, 27 set. (askanews) – “Siamo preoccupati, perché i minori hanno bisogno di una maggiore tutela così come le donne”, così il segretario generale della Cei, monsignor Giuseppe Baturi in una conferenza stampa al termine dei lavori del Consiglio permanente della Cei, sui nuovi provvedimenti sull’immigrazione che si appresta a varare il governo e che prevedono anche misure detentive che riguarderebbero anche donne e minori.
Un’aggiunta di tutela, ha spiegato il Segretario generale della Cei, che “è necessaria proprio nei riguardi dei minori non accompagnati, verso i quali occorre avviare, invece, una riflessione con le comunità locali, con le regioni. E’ necessario conoscere le loro storie individuali, proteggerli anche attraverso, per esempio, uno staff di professionisti e figure capaci di accompagnarli”, è stata la richiesta di mons. Baturi. “Misure semplicemente detentive pensiamo non raggiungono lo scopo del rispetto della dignità dell’uomo. Soprattutto se non sono accompagnate da altre misure”, ha poi detto parlando con i giornalisti.
Baturi ha, quindi, auspicato un dialogo “con la società civile e la Chiesa, con le autonomie locali ed il mondo del terzo settore per rispondere adeguatamente a queste problematiche che, ripeto – ha detto – sono di difesa della dignità dell’uomo attraverso azioni che anche il Papa ha recentemente chiesto e che si potrebbero racchiudere in quattro parole: accogliere, proteggere, promuovere e integrare”. “Non si può – ha quindi concluso il presule – ridurre la gestione di questo fenomeno solo in una misura di contenimento di tipo solo detentivo o in vista di una azione solo di rimpatrio”.
Migranti, mons. Baturi (Cei): ci preoccupano misure governoRoma, 27 set. (askanews) – “Siamo preoccupati, perchè i minori hanno bisogno di una maggiore tutela così come le donne”. Così il segretario generale della Cei, mons. Giuseppe Baturi in una conferenza stampa al termine dei lavori del Consiglio permanente della Cei, sui nuovi provvedimenti sull’immigrazione che si appresta a varare il governo e che prevedono anche misure detentive che riguarderebbero anche donne e minori.
Una aggiunta di tutela, ha spiegato il Segretario generale della Cei che “è necessaria proprio nei riguardi dei minori non accompagnati veros i quali occorre avviare, invece, una riflessione con le comunità locali, con le regioni. E’ necessario conoscere le loro storie individuali, proteggerli anche attraverso, per esemio, uno staff di professionisti e figure capaci di accompagnarli”, è stata la richiesta di mons. Baturi. “Misure semplicemente detentive pensiamo non raggiungono lo scopo del rispetto della dignità dell’uomo. Soprattutto se non sono accompagnate da altre misure”, ha poi detto paarlndo con i giornalisti.
Baturi ha, quindi, auspicato un dialogo “con la società civile e la Chiesa, con le autonomie locali ed il mondo del terzo settore per rispondere adeguatamente a queste problematiche che, ripeto, – ha detto – sono di difesa della dignità dell’uomo attraverso azioni che anche il Papa ha recentemente chiesto e che si potrebbero racchiudere in quattro parole: accogliere, proteggere, promuovere e integrare”. Non si può – ha quindi concluso il presule – ridurre la gestione di questo fenomeno solo in una misura di contenimento di tipo solo detentivo o in vista di una azione solo di rimpatrio”.
Bergamo, via al cantiere per la GAMeC: nuovi spazi e linguaggiMilano, 27 set. (askanews) – Trasformare il Palazzetto dello Sport di via Pitentino in un museo di arte moderna e contemporanea, in grado di intercettare i nuovi linguaggi e le nuove forme dell’arte, senza eseguire demolizioni radicali e con una visione ambiziosa del futuro culturale della città: parte il grande cantiere che il Comune di Bergamo ha voluto per realizzare la nuova GAMeC, la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea della città, da anni ormai alla ricerca di una nuova sede che le consenta di adeguarsi, a circa 32 anni dalla sua nascita, alle esigenze dell’oggi, profondamente diverso rispetto al lontano 1991. Prosegue, quindi, l’ambizioso piano urbanistico che punta a rifunzionalizzare il vecchio palasport della città, struttura sportiva che sarà sostituita dal nuovo Palazzo dello Sport che sorgerà al posto del Palacreberg e dall’Arena da 6500 posti in fase di costruzione nel nuovo complesso Chorus Life, che il gruppo COSTIM sta realizzando tra via Serassi e via Bianzana. L’intervento ha un costo complessivo intorno ai 18 milioni di euro, di cui oltre 6,4 provenienti da un finanziamento PNRR – nell’ambito del bando rigenerazione urbana. Altrettanto significativa è la partecipazione di Intesa Sanpaolo, con il gruppo bancario a garantire, nell’ambito del proprio Progetto Cultura, un contributo di 6 milioni di euro in modalità Art Bonus per poter convertire il vecchio palazzetto nella nuova Galleria. Il progetto Per quel che riguarda la struttura, il progetto della GAMeC conferma il mantenimento della forma dell’impianto sportivo che dimostra però tutto il suo mezzo secolo di vita. Verranno demolite le tribune e sarà realizzata al suo interno una grande ‘lanterna’ che conterrà la parte espositiva attraverso la realizzazione di solai intermedi e sfruttando l’altezza dell’attuale campo di gioco. Oltre a questo nuovo ‘white cube’ e si prevede anche un ristorante, un bar, un bookshop e tutti i servizi funzionali a un museo. La superficie complessiva quasi triplicherà: dagli attuali 2.200 metri quadrati a poco meno di 6.000. Confermando e ripulendo dai volumi aggiuntivi il contenitore a pianta ellittica e mantenendo la posizione dell’ingresso verso piazzale Oberdan, il progetto trasforma l’attuale avancorpo, ne mantiene il sedime e lo abbassa in altezza in modo da costruire un portale che consente allo spazio pubblico di ‘fluire’ all’interno dell’edificio. Si crea così il foyer del museo, una vera e propria piazza coperta interna a tutta altezza, uno spazio aperto, attraente e in armonia con la nuova piazza esterna, disegnata da sedute, una fontana a giochi d’acqua e dei piccoli gazebo commerciali. L’area espositiva del museo, in verità, inizierà già al piano terreno: il foyer a tutta altezza è pensato come uno spazio multifunzionale attrezzato per esposizioni di opere di grandi dimensioni.
Questo spazio ospita inoltre il bookshop e salette didattiche informali per attrarre il pubblico più giovane. In posizione opposta all’ingresso sono collocati gli uffici del museo e uno spazio commerciale che si affaccia verso quello che è destinato a divenire lo studentato dell’area Montelungo-Colleoni. Uno scalone centrale scava l’ingresso al museo al primo e secondo livello con la galleria per esposizioni permanenti, ricavata, questa, all’interno del volume opalino che presenta una serie di pannellature modulari mobili capaci di creare ambienti più o meno grandi e più o meno illuminati. Esposizioni permanenti e mostre temporanee sono comunque accessibili separatamente in modo da non ostacolare l’accesso al museo durante l’allestimento delle mostre. Scale di sicurezza e ascensori posizionati simmetricamente completano il sistema di accessibilità e vie di fuga. All’ultimo piano è stato inoltre ricavato un volume che ospita un ristorante panoramico, accessibile dall’esterno anche quando il museo è chiuso. Il nuovo volume si affaccia su un ampia terrazza panoramica in copertura. Il nuovo museo rappresenterà, quindi, anche un punto di vista nuovo su Bergamo, grazie a questa terrazza panoramica che dà sui tetti della città ed è la conclusione di questo percorso che si snoda attraverso la memoria dell’edificio, dentro l’arte, e poi finalmente a vedere la città ed a godere la bellezza soprattutto di Città Alta. Il porsi prima alla scala della città rappresenta uno dei punti di forza del progetto e della sua destinazione, in uno degli ambiti che vedrà nei prossimi anni una delle trasformazioni più radicali a Bergamo, con i nuovi interventi previsti sulla caserma Montelungo, destinata a sede universitaria, e l’allargamento del parco Suardi con l’acquisizione degli orti di San Tomaso e la riqualificazione dell’ex Canossiane. A queste nuove trasformazioni si affianca la presenza di un’istituzione culturale tra le più importanti della città quale la vicina Accademia Carrara. Interventi vengono previsti anche nello spazio urbano che circonda l’edificio per migliorare l’accesso allo stesso museo. Coinvolgeranno l’incrocio con via della Muraine, davanti alla vecchia caserma e, dalla parte opposta, tra via San Tomaso, Cesare Battisti e Borgo Santa Caterina, con il rifacimento della pavimentazione per meglio sottolineare la ricucitura delle parti che li delimitano e definiscono. Per poter avviare i lavori, è stato necessario prevedere un’area di cantiere che limitasse il più possibile i disagi a residenti e zone esterne al vecchio palazzetto. Perciò, il Comune ha deciso di mantenere tutti i posti per residenti disponibili, da sempre molto significativi per la zona, sacrificando i pochi posti blu che si trovano in via Pitentino – anche in ragione di ben due parcheggi convenzionati che affacciano proprio sulla via – che diventano, per mantenere il saldo positivo, gialli. Sarà però necessario chiudere al transito la strada che lambisce a sud il palazzetto – a eccezione di una piccola parte che rimane fruibile per consentire ingresso e uscita dall’unico cancello che affaccia sulla via – e occupare una piccola parte del piazzale antistante il palasport. Il cantiere è stato aggiudicato dall’impresa Manelli, che ha sede a Monopoli (BA). I lavori avranno durata di circa 2 anni: vista la provenienza di fondi dal PNRR, il termine dei lavori è legato alla scadenza del 2026, come previsto dagli accordi nell’ambito del Piano Nazionale Ripresa e Resilienza. Le dichiarazioni Giorgio Gori, Sindaco di Bergamo: ‘Il progetto di trasformazione dell’attuale Palazzetto dello Sport concretizza l’ambizione di fare della GAMeC un punto di riferimento di rilievo internazionale per l’arte moderna e contemporanea, dotandola di una sede funzionale tanto alle grandi esposizioni quanto a laboratori, convegni e attività didattiche. Il progetto si avvale di un rilevante contributo di Intesa Sanpaolo, che ci preme ringraziare, e si iscrive nella più estesa qualificazione di un intero quadrante della città. Va quindi letto insieme alla rigenerazione della caserma Montelungo e dello Stadio, all’ampliamento del Parco Suardi e all’apertura al pubblico degli Orti di San Tomaso, con la ristrutturazione del Principe di Napoli e alla realizzazione di un percorso ciclo-pedonale che dal Sentierone arrivi appunto alla nuova GAMeC e all’Accademia Carrara: il tutto all’insegna della cultura e del tempo libero, come previsto dal PGT del 2010. Infine, io credo, che questo sia uno degli interventi salienti nell’ambito della Capitale Italiana della Cultura 2023, uno degli aspetti più significativi della legacy dell’anno speciale della nostra città.’ Paolo Maria Vittorio Grandi, Chief Governance Officer Intesa Sanpaolo: ‘Il sostegno alla nuova GAMeC è la conferma, per Intesa Sanpaolo, del ruolo speciale ricoperto dalla città di Bergamo nel nostro Gruppo, ed è questo lo spirito che ci ha visto sostenitori del progetto Bergamo Brescia Capitale della Cultura 2023. Per la nostra banca lo sviluppo di progetti culturali come la GAMeC significa favorire la crescita delle persone e della coesione della comunità e generare ricadute in termini economici e occupazionali. Riteniamo queste componenti fondanti della nostra funzione di banca.’
Lorenzo Giusti, Direttore GAMeC: ‘L’apertura del cantiere della nuova GAMeC segna un passaggio fondamentale nel percorso di crescita del museo, scandito in questi ultimi anni da alcune tappe significative. Penso all’adozione di nuove strategie per la valorizzazione delle collezioni pubbliche, il rafforzamento della programmazione estiva con le mostre ‘site specific’ di importanti artisti internazionali in Palazzo della Ragione, la crescita progressiva e il successo della Trilogia della Materia, l’apertura nel 2020 e il consenso della piattaforma digitale Radio GAMeC, la messa a sistema delle attività didattiche. Tutti traguardi che non sarebbero stati possibili senza l’impegno del Comune di Bergamo e di Tenaris, e senza la consistente crescita parallela del numero di aziende intervenute a sostegno delle attività della Galleria e della rete di prestigiosi musei partner nazionali e internazionali con cui è stato possibile condividere progetti e produzioni. Credo che la GAMeC sia oggi un museo maturo, che ha tenuto fede all’impegno di restare sempre audace – come ci eravamo promessi nel 2018 – con una solida base di pubblico e con un posizionamento europeo ormai consolidato, pronto a fare quell’ulteriore salto di scala e di accoglienza del pubblico che i nuovi spazi potranno favorire’.
Schlein: Pd chiede mettere in Costituzione appartenenza Italia a UeRoma, 27 set. (askanews) – “Una cosa è molto chiara: se sei ambiguo sulla prospettiva europea poi quando c’è da fare le discussioni non conti. Se non ci credi non conti. Noi invece ci crediamo eccome”. Lo ha detto la segretaria Pd Elly Schlein presentando il disegno di legge dei democratici per inserire l’appartenenza dell’Italia all’Ue nell’articolo 11 della Costituzione. Insieme a lei Chiara Braga, Enzo Amendola, Giuseppe Provenzano, Piero De Luca.
“Non c’è una sola sfida su cui ci giochiamo il futuro che sia risolvibile soltanto dentro i confini nazionali”, ha aggiunto la Schlein. “Pensate alla crisi climatica, alla questione migratoria, alla contraddizione di essere un mercato interno all’interno del quale si trovano paradisi fiscali”.
Governo riunisce maggioranza su Nadef, Tajani: Fi farà sua proposteRoma, 27 set. (askanews) – Sulla Nadef, che arriva stasera in Consiglio dei ministri, “adesso abbiamo una riunione di maggioranza. Faremo le nostre proposte per la manovra”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani, arrivando a Palazzo Chigi.
“Sappiamo bene – ha aggiunto – che bisogna affrontare una situazione che non è facile ma le capacità di un governo e di una forza politica si vedono quando ci sono le situazioni difficili, farlo nei momenti facili è semplice. Governare una nave quando il mare è mosso è più complicato, ma io sono ottimista e sono convinto che questo governo è in grado di affrontare anche le difficoltà che ci sono. Dobbiamo dire ai cittadini italiani di avare fiducia, andiamo avanti per risolvere tutti i problemi. Certamente non è una situazione facile, ma non bisogna allarmarsi”, ha concluso.