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Bce, ok Consiglio direttivo a Cipollone nel Comitato esecutivo

Bce, ok Consiglio direttivo a Cipollone nel Comitato esecutivoRoma, 27 set. (askanews) – Via libera del Consiglio direttivo della Bce alla nomina di Piero Cipollone, attuale vicedirettore generale della Banca d’Italia, quale nuovo membro del Comitato esecutivo, dove andrà a sostituire Fabio Panetta. Con un comunicato, l’istituzione monetaria riferisce che il consiglio “non ha avuto obiezioni al candidato proposto, Piero Cipollone, che è una persona di esperienza e standing professionale riconosciuti nelle questioni monetarie e bancarie”, come richiesto dai trattati sul funzionamento dell’Unione Europea.

A seguito del parere positivo del Consiglio Bce e di quello del Parlamento europeo, ora la nomina dovrà essere formalizzata dal Consiglio europeo. Cipollone avrà un mandato non rinnovabile di otto anni. Il comitato esecutivo è il cuore operativo della Bce, a cui partecipano il presidente, il vicepresidente e altri quattro componenti di cui tradizionalmente (non è una regola formale) uno è italiano, uno francese e uno tedesco (salvo che la nazionalità sia già rappresentata livello di presidenza o vicepresidenza). Panetta, per parte sua, rileverà la carica di governatore di Bankitalia alla scadenza del mandato di Ignazio Visco (a novembre).

Ad Alice nella città “Mare fuori” e tanti racconti al femminile

Ad Alice nella città “Mare fuori” e tanti racconti al femminileRoma, 27 set. (askanews) – Ad “Alice nella città”, la sezione autonoma e parallela della Festa del Cinema di Roma dedicata ai ragazzi, le donne saranno protagoniste, con tredici registe, tantissime storie e personaggi al femminile, e gli incontri “Womenlands” in collaborazione con expo 2030, che avranno per protagoniste fra le altre Natassja Kinski e Anna Foglietta. Gli eventi più attesi della manifestazione, che si svolge dal 18 al 29 ottobre, ci sono sicuramente i primi due episodi della nuova stagione di “Mare fuori” presentati da tutto il cast, e “Il ragazzo e l’airone”, il nuovo film del maestro dell’animazione giapponese Hayao Miyazaki.

Dei dieci film in concorso quattro sono diretti da donne, fra cui il film d’apertura, “How To Have Sex”, storia di tre adolescenti britanniche in vacanza che si abbandonano a un divertimento senza limiti e scoprono che sesso, consenso e consapevolezza di sé seguono percorsi più complessi di quanto immaginavano. Il film sarà accompagnato a Roma dalla regista Molly Manning Walker e dalla coprotagonista Mia McKenna-Bruce. Ed è ancora una giovane donna la protagonista di “Alemania” della regista argentina María Zanetti, che racconta il diritto al futuro di un’adolescente, e “Excursion” della regista serba Una Gunjak, che pone l’accento su cosa significhi crescere come donna in una società soffocante e conservatrice. Unico film italiano in concorso è “Io e il secco” di Gianluca Santoni, di cui è protagonista un bambino che per salvare la madre dalla violenza di suo padre chiede aiuto a un super-killer. Nella sezione Panorama Italia invece figurano in concorso , fra gli altri, “Una madre” di Stefano Chiantini e “La guerra del Tiburtino III” di Luna Gualano. Alice quest’anno celebra anche l’illustratore e regista Simone Massi presentando il suo primo lungometraggio “Invelle” e proponendo la sua opera completa. Il film di chiusura, basato su eventi realmente accaduti, è “One life” di James Hawes con Helena Bonham-Carter e Anthony Hopkins.

Fisco, Giorgetti: ravvedimento per scontrini evita ‘pena morte’ negozi

Fisco, Giorgetti: ravvedimento per scontrini evita ‘pena morte’ negoziRoma, 27 set. (askanews) – La regolarizzazione degli scontrini attraverso il ravvedimento operoso “evita la pena di morte per migliaia di esercizi commeciali. “Non è un atto di clemenza, ma di ragionevolezza”. Lo ha affermato il Ministro dell’economia e delle finanze, Giancarlo Giorgetti, rispondendo al Question Time alla Camera.

“Il decreto-legge ‘energia’, appena approvato dal Consiglio dei ministri, detta norme che consentono di esercitare esclusivamente il ravvedimento operoso per la violazione di alcuni obblighi in materia di certificazione dei corrispettivi, commesse tra il 1° gennaio 2022 e il 30 giugno 2023 – ha detto Giorgetti – regolarizzando entro la fine dell’anno la posizione con il pagamento delle sanzioni previste dalla legge. In altre parole, si ribadisce, la norma consente ai contribuenti di avvalersi di un istituto già esistente e attualmente in vigore, con la possibilità, previo pagamento delle somme dovute, di evitare la ‘pena di morte’ per migliaia di esercizi commerciali”.

Auto,Musk:richieste sindacato UAW possono causare bancarotta Ford, GM

Auto,Musk:richieste sindacato UAW possono causare bancarotta Ford, GMNew York, 27 set. (askanews) – L’amministratore delegato di Tesla, Elon Musk, ha avvertito che le richieste della United Auto Workers, il sindacato del settore automobilistico, potrebbero portare alla bancarotta Ford, GM, e Stellantis la proprietaria di Chrysler.

“Vogliono un aumento di stipendio del 40% e una settimana lavorativa di 32 ore. Un modo sicuro per portare GM, Ford e Chrysler alla bancarotta sulla corsia di sorpasso”, ha detto Musk in un post su X, rispondendo alla notizia del supporto del presidente americano Biden alle richieste del sindacato. In un post separato, ha spiegato che l’aumento dei prezzi a seguito degli aumenti salariali “rende le automobili inaccessibili, il che porta a un forte calo delle vendite, che porta alla bancarotta”.

Tesla non è un’azienda sindacalizzata.

Carburanti, Urso: ulteriore sconto da compagnie per chi ha social card

Carburanti, Urso: ulteriore sconto da compagnie per chi ha social cardRoma, 27 set. (askanews) – “Abbiamo chiesto alle compagnie petrolifere di fare la loro parte come hanno fatto le organizzazioni che rappresentano la grande distribuzione organizzata per quanto riguarda i possessori di social card. Lo stato Finanzia la social card con altri 100 milioni di euro destinati appunto principalmente al carburante e io credo che lo stesso possono fare e abbiamo chiesto loro di fare la loro parte per quanto riaguarda le loro reti. E abbiamo avuto i primi riscontri positivi”. Lo ha annunciato il ministro per le Imprese e il Made in Italy, Adolfo Urso, in occasione della assemblea della Faib.

Tra le prime a rispondere Eni ma ci sono altre “compagnie che definiranno le loro modalità e annunceranno quello che potranno fare in maniera del tutto volontaria”, ha detto Urso.

Cassese: Lep utili anche senza autonomia, promessa Carta da mantenere

Cassese: Lep utili anche senza autonomia, promessa Carta da mantenereRoma, 27 set. (askanews) – “Non so quanti membri del Clep siano favorevoli all’autonomia differenziata ma pensiamo che i livelli essenziali delle prestazioni siano utili” comunque, al di là che l’autonomia differenziata possa realizzarsi o meno. Così Sabino Cassese, presidente del Comitato per la determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni (Clep), in audizione davanti alla commissione Affari costituzionali del Senato.

L’Italia, è il ragionamento di Cassese, è appesantita dai divari delle diverse regioni e i “Lep forniscono un’arma al cittadino” anche se, ha messo in guardia, quello dei livelli essenziali di prestazioni è solo il “penultimo miglio” perché “l’ultimo miglio dipende da un’amministrazione che funzioni bene. Noi possiamo dire qual è il diritto, lo Stato stanzia una cifra, ma se chi gestisce quella cifra non la gestisce bene l’ultimo miglio diventa difficile da coprire”. In ogni caso, ha osservato, “il punto fondamentale è che i Lep sono una promessa della Costituzione che si trova già in tante leggi e questa promessa va mantenuta”.

Il giurista ha tenuto a puntualizzare che il lavoro sui Lep “è stata un’esplorazione in una terra incognita. Sinora si è parlato dei Lep, pochi hanno cercato di farli” e ha aggiunto che il Clep dovrebbe poter terminare il suo lavoro “entro ottobre”. Poi, ha ricordato che sui fabbisogni dei Lep “le scelte politiche andranno fatte”. E bisognerà fare i conti con “un fabbisogno più alto: il problema sarà che tagli e aggiunte bisogna fare quando si passa dai livelli teorici a quelli reali”.

Il giurista si è definito un “riformista gradualista” e ha precisato di ritenere che “sia giusto avviare il percorso”, ajuspicando tra l’altro che si possa prima o poi “colmare la vera lacuna” dell’Italia, ossia “che il regionalismo italiano non è un regionalismo cooperativo” contrariamente alla “Germania” dove “esistono tanti comitati che prendono decisioni insieme e concrete di gestione amministrativa”.

Migranti, Meloni scrive a leader Med9: coesi per soluzioni efficaci

Migranti, Meloni scrive a leader Med9: coesi per soluzioni efficaciRoma, 27 set. (askanews) – Una lettera ai leader della sponda sud dell’Ue per chiedere una posizione “coesa” sul tema dei migranti. E’ quella che ha inviato ieri sera la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ai colleghi di Francia, Spagna, Portogallo, Grecia, Cipro, Malta, Slovenia e Croazia che si riuniranno giovedì a Malta per il summit Med9. Per conoscenza è stata inviata anche alla presidente della Commissione Ursula von der Leyen e al presidente del Consiglio europeo Charles Michel, entrambi invitati al vertice.

Il tema dei migranti sarà al centro della prima sessione, che tratterà dell’emergenza ma anche della cooperazione con i Paesi del vicinato Sud. Meloni, secondo quanto si apprende, nella missiva sottolinea l’importanza per i Paesi del Sud dell’Unione di avere una posizione “comune” e “coesa”, in vista dei prossimi appuntamenti europei: il Consiglio informale di Granada del 6 ottobre e quello formale in programma a Bruxelles il 26 e 27. Nella lettera Meloni ribadisce che la questione migratoria è una priorità per l’Italia, che si aspetta l’attuazione rapida dell’approccio comune raggiunto in sede europea lo scorso febbraio. Meloni – che fa anche riferimento al memorandum con la Tunisia – ha apprezzato anche gli sviluppi positivi dopo la visita a Lampedusa con Ursula von der Leyen e il piano in dieci punti annunciato dalla presidente della Commissione. Il governo italiano è consapevole del fatto che serva tempo per mettere in pratica una strategia multilivello che prevede diverse azioni, ma l’obiettivo – secondo la premier – è mantenere il tema in cima alla lista di attenzione e continuare a impegnarsi per avere soluzioni specifiche e risultati concreti.

Peraltro, sul tema, domani a Bruxelles è in programma il Consiglio Giustizia e Affari interni a cui il ministro Matteo Piantedosi, secondo quanto si apprende, porterà alcune proposte italiane per velocizzare l’attuazione della strategia europea.

Il Governo assicura: il decreto sui migranti non abrogherà la presunzione della minore età

Il Governo assicura: il decreto sui migranti non abrogherà la presunzione della minore etàRoma, 27 set. (askanews) – “È priva di qualunque fondamento la notizia riportata dal quotidiano La Repubblica, in merito alla quale è stata pubblicata anche un’intervista del Garante per l’infanzia, secondo cui nel nuovo decreto oggi all’attenzione del Consiglio dei ministri verrebbe abrogata la presunzione di minore età nei casi di dubbio”. E? Quanto si legge in una nota di Palazzo Chigi.

“In tali casi infatti – spiega la nota – la presunzione (art. 19-bis, comma 8, decr. leg.vo 142 del 2015) resta invariata: viene soltanto eccezionalmente accelerata, in presenza di flussi particolarmente ingenti, la procedura di accertamento, effettuata sotto controllo di garanzia dell’Autorità giudiziaria competente. Non è pertanto prevista alcuna inversione dell’onere della prova circa l’età del minore”. “Si assiste con stupore – conclude Palazzo Chigi – alla continua diffusione di notizie non veritiere e anzi fortemente errate, dopo quella di ieri secondo cui sarebbe stato eliminato il diritto alla protezione delle donne in gravidanza, diritto che è stato invece esteso a tutte le donne. Ci si attenderebbe dagli organi di informazione una verifica puntuale, prima della diffusione di notizie in grande evidenza”.

L. Fontana: povertà economica e educativa pesano su futuro minori

L. Fontana: povertà economica e educativa pesano su futuro minoriRoma, 27 set. (askanews) – “Nessuno deve rimanere indietro”: è questa la sintesi finale del pensiero espresso dal presidente della Camera, Lorenzo Fontana, nel suo saluto istituzionale in occasione della presentazione della Relazione dell’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza in corso a Montecitorio, nella sala della Regina.

L’evento “rappresenta – ha osservato il presidente della Camera – un’occasione preziosa di confronto istituzionale per riflettere sullo stato della tutela dei diritti dei minori. I minori sono il presente e il futuro del Paese e la nostra speranza per la costruzione di una società migliore. Ma sono ancora numerose le criticità legate alla loro crescita e al loro benessere”. “Molti di loro – ha sottolineato Fontana – si trovano infatti in condizioni di povertà e privazione. Secondo i dati dell’Istat – nel 2021 – 1 milione e 400mila minori in Italia vivevano in povertà assoluta. Questo è semplicemente inaccettabile. Non è solo la povertà economica a pesare sulla vita dei nostri minori. La povertà educativa e la carenza di opportunità di formazione e di sviluppo delle competenze incidono negativamente sulla loro crescita. Questi fattori contribuiscono alla dispersione scolastica. Lo svantaggio in termini educativi aumenta nel tempo ed è più difficile da colmare. Per questo motivo è necessario intervenire già nella prima infanzia, investendo risorse nell’educazione del bambino”.

A giudizio del presidente Fontana “ragioni di equità e giustizia sociale impongono, dunque, l’adozione di politiche pubbliche in grado di offrire a tutti i minori l’opportunità di apprendere, formarsi, sviluppare capacità e competenze, coltivare le proprie aspirazioni e far emergere i propri talenti. Le disuguaglianze penalizzano in particolare chi vive in contesti di povertà economica o dove gli stimoli educativi e culturali sono limitati. Occorre dunque agire per ridurre le profonde disuguaglianze presenti nel Paese”. “In questo senso – ha osservato – va favorita la partecipazione dei minori alle scelte che li riguardano direttamente, come sancito dalla Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Dare voce alle esigenze dei minori è un dovere morale, prima ancora che politico. Esso richiama le Istituzioni a mantenere sempre alta l’attenzione verso il mondo dell’infanzia e dell’adolescenza. Nessuno deve rimanere indietro”, ha concluso Fontana.

La Cisl presenta un manifesto per un lavoro a misura delle persone

La Cisl presenta un manifesto per un lavoro a misura delle personeRoma, 27 set. (askanews) – Più competenze, politiche attive, contrattazione e partecipazione: sono le linee guida del manifesto della Cisl per un lavoro a misura della persona. Una proposta in tredici punti su cui la confederazione guidata da Luigi Sbarra intende avviare un confronto con i rappresentanti di istituzioni, politica, imprese e sindacati.

“Riequilibrare le tutele dal posto di lavoro al mercato del lavoro è un passaggio centrale – si legge nel documento – occorre uno statuto della persona nel mercato del lavoro. Per concretizzare questo proposito intendiamo indicare alcune priorità per l’azione pubblica e per la contrattazione collettiva”. Dopo l’emergenza sanitaria l’Italia ha mostrato una capacità di ripresa “superiore alle attese, reagendo anche alle difficoltà seguite all’invasione dell’Ucraina”. Il dato più evidente è l’aumento dell’occupazione a partire dal secondo trimestre 2021: i valori sono superiori a quelli pre-Covid tranne che per il lavoro autonomo. Diversamente da quanto accaduto all’inizio del 2021, quando, in un contesto caratterizzato da incertezza, cresceva solo il lavoro a termine, dal 2022, con una ripresa consolidata, a migliorare è stato soprattutto il lavoro stabile, spinto anche dalle strozzature nel reperimento delle professionalità.

Mentre in alcuni settori ancora oggi si assiste a una contrazione dei posti di lavoro, nella maggior parte emerge, al contrario, una carenza di competenze, aggravata dalla demografia avversa. “Restano i problemi strutturali del nostro mercato del lavoro con il primato europeo negativo per l’occupazione femminile – sottolinea la Cisl – una delle cause della povertà delle famiglie e della denatalità, e l’elevato numero di neet, i giovani che non studiano e non lavorano”. Al problema della precarietà si è da tempo aggiunta l’emergenza delle competenze, che “non solo rischia di diventare un freno alla crescita – prosegue – ma anche di creare un bacino sempre più largo di lavoratori con professionalità obsolete destinati ad essere relegati nella trappola dei lavori sottopagati, quando non nella disoccupazione”. L’analisi del sindacato delinea “un quadro complesso, in cui lo skill shortage convive con sacche di disoccupazione, precarietà, lavoro povero che dipendono innanzitutto, più che da una legislazione poco tutelante, dalla scarsa attenzione riservata, da decenni, al sistema di istruzione e formazione e alle politiche attive”.

La Cisl, dunque, propone maggiori risorse su istruzione e formazione rafforzando l’intera filiera non solo portando a termine le riforme previste dal Pnrr, ma anche con azioni finanziate anno dopo anno. Aumentare poi i finanziamenti per incoraggiare il ricorso all’apprendistato duale. E ancora: potenziare la riforma dell’orientamento contenuta nel Pnrr; tirocini più mirati; la formazione dovrà accompagnare tutte le fasi della vita lavorativa al fine di garantire l’aggiornamento delle competenze alle innovazioni tecnologiche e organizzative, per consentire sviluppo professionale e prevenire disoccupazione e inoccupazione; attivare le politiche attive, completando in fretta i concorsi per le assunzioni nei centri per l’impiego e credere nel dialogo con le agenzie per il lavoro; contrastare i contratti di lavoro discontinui; incentivi per le aziende che contrattano la conciliazione vita-lavoro; rendere l’organizzazione del lavoro più vicina alle persone incentivando lo smart working; tutelare il lavoro autonomo; migliorare le condizioni di lavoro nei settori labour intensive.

La Cisl conferma il proprio sì al salario minimo, ma solo se di natura contrattuale “non cedendo all’illusione che un salario minimo orario fissato per legge possa risolvere i nodi. Occorre invece rafforzare la contrattazione collettiva che nel nostro paese copre il 97% del lavoro privato, come peraltro indicato dalla direttiva europea del 2022”. Infine, la partecipazione dei lavoratori in azienda su cui la confederazione sindacale ha avviato la raccolta di firme per una legge di iniziativa popolare.