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Damiano David annuncia il nuovo singolo “Next summer”

Damiano David annuncia il nuovo singolo “Next summer”Milano, 20 feb. (askanews) – Dopo aver incantato il pubblico con un’interpretazione toccante di “Felicità” di Lucio Dalla e aver infuocato il Teatro Ariston con la sua “Born With a Broken Heart”, in qualità di superospite dell’ultimo Festival di Sanremo, Damiano David annuncia “Next summer”, il nuovo singolo fuori il 28 febbraio e in pre-add e pre-save qui: http://damianodavid.lnk.to/NextSummer


“Next summer” arriva dopo l’energia dell’ultimo singolo “Born With a Broken Heart”, la teatralità di “Silverlines”, brano che ha inaugurato il progetto solista dell’artista, e “Nothing Breaks Like A Heart”, successo mondiale del 2018 di Mark Ronson ft. Miley Cyrus uscito in una speciale rivisitazione di Damiano per Spotify in occasione di San Valentino. “A un primo ascolto, la canzone parla di un amore giovanile, una storia d’amore estiva non corrisposta. Ma a un livello più profondo, rivela una riflessione molto più ampia. È una metafora della vita: come a volte possiamo essere prigionieri di noi stessi, delle nostre paure, delle nostre insicurezze, della nostra incapacità di cambiare. La nostra incapacità di vedere il mondo e la vita da una prospettiva diversa nei momenti cruciali e determinanti dell’esistenza” dice Damiano David.


Cresce intanto l’attesa per il World Tour 2025 che vedrà l’artista impegnato in oltre 30 date tra Europa, Australia, Nord America, Sud America e Asia. Primo appuntamento italiano il 7 ottobre all’Unipol Forum di Milano, sold out invece la data di Roma l’11 ottobre al Palazzo dello Sport che a grande richiesta raddoppia, con una seconda data il 12 ottobre.


I biglietti per il World Tour 2025 sono disponibili in prevendita.

Papa, il cardinale Ravasi: situazione non critica. Dimissioni? Potrebbe

Papa, il cardinale Ravasi: situazione non critica. Dimissioni? PotrebbeRoma, 20 feb. (askanews) – Il cardinale Gianfranco Ravasi è intervenuto su RTL 102.5 per fornire un aggiornamento sulle condizioni di salute di Papa Francesco.


L’ATTENDIBILITÀ DELLE NOTIZIE SULLE CONDIZIONE DI SALUTE DEL PAPA – “Le indicazioni fornite dai mezzi di comunicazione, anche attraverso i bollettini dell’ospedale Gemelli, sono le stesse che, sostanzialmente, abbiamo anche noi. C’è una certa riservatezza da parte del personale medico; tuttavia – ha detto – tutto ciò che è stato comunicato è vero, ovvero che si osserva una sottile ripresa. Considerando un organismo abituato lungamente a combattere, si può dire che tutta la sua vita è stata quasi sempre in tensione. Quindi, è un organismo abbastanza forte. Le notizie verranno fornite di momento in momento, in una situazione che, comunque, rimane complessa. Tuttavia, non si tratta di una situazione critica, come sospettato da alcuni mezzi di comunicazione. È una condizione che tutti possono comprendere, considerando l’esperienza di avere parenti anziani che, quando colpiti da una polmonite, non reagiscono come un giovane di 20 o 30 anni”. ORE DI GRANDE APPRENSIONE – “L’apprensione c’è stata, è vero, soprattutto quando si è manifestata la sindrome della polmonite bilaterale, che, in una persona con un polmone a cui è stato asportato un lobo in passato, rappresenta evidentemente una situazione piuttosto difficile da superare. Tuttavia, sembra che ora l’orientamento generale sia più positivo, considerando una struttura fisica complessivamente forte e abituata a superare interventi impegnativi. Quel momento di preoccupazione è naturale, ma è stato anche enfatizzato in modo particolare. Io uscivo dal Vaticano l’altra sera e già una giornalista mi chiedeva se avessi visto rientrare il Papa a Santa Marta per un motivo non positivo. Invece no, tutto normale”.


LA POSSIBILITÀ DELLE DIMISSIONI – È verosimile l’ipotesi che Papa Francesco si possa dimettere? “Io penso che possa farlo, perché è una persona che, da questo punto di vista, è abbastanza decisa nelle sue scelte. Finora ha ritenuto di continuare la sua attività, anche quando, per esempio, c’è stata la difficoltà del ginocchio, che ha cambiato il normale stile di relazione della figura pubblica con l’intera comunità ecclesiastica mondiale. In quell’occasione, ebbe quella famosa battuta secondo cui si governa con il cervello e non con il ginocchio. Quindi, c’è sempre stata la tendenza a combattere e a reagire, ed è anche una scelta legittima, perché ha potuto affrontare perfino viaggi in condizioni assolutamente difficili e impegnative, come quello nell’Estremo Oriente. Tuttavia, è fuori di dubbio che, se si trovasse in una situazione in cui fosse compromessa la sua possibilità di avere contatti diretti – come lui ama fare – di poter comunicare in modo immediato, incisivo e decisivo, allora credo che potrebbe decidere di dimettersi”. LA LETTERA DI DIMISSIONI FIRMATA DA PAPA FRANCESCO NEL 2013 IN CASO DI GRAVE IMPEDIMENTO FISICO – “Il Papa ha affermato esplicitamente di aver consegnato la lettera nelle mani del segretario di Stato dell’epoca, quindi si tratta di un atto formale. Devo dire, invece, che io ho potuto vedere dal vivo la decisione di Benedetto XVI, perché me l’aveva confidata. In questo caso, lui affermava in modo netto che sì, c’era ancora la possibilità, almeno dalla testa in su, di poter governare, perché la sua mente era rimasta vivace a lungo. Il corpo, però, era tale da impedirgli di affrontare viaggi, udienze e tutti quegli impegni continui. Bisogna considerare che il calendario di un pontefice, dal punto di vista quotidiano, è estremamente intenso: si vedono i viaggi, ma la giornata è scandita ininterrottamente da impegni molto severi e anche molto delicati”.


“Sulle speculazioni riguardanti le condizioni di salute del Papa, concretamente, non ho un’esperienza così diretta; non percepisco questo clima. Direi che si tratta più di un fenomeno legato alla rete e alla comunicazione di massa, caratterizzato da una tendenza quasi bipolare. C’è una presenza forte che reagisce contro questo pontificato: pensiamo, ad esempio, agli Stati Uniti, dove esistono, soprattutto nell’ambito dell’infosfera, queste reazioni. Tra l’altro, la tensione all’interno della Chiesa è sempre stata un fenomeno presente sin dalle sue origini”.

Panetta: solo la crescita potrà garantire pensioni e welfare

Panetta: solo la crescita potrà garantire pensioni e welfareRoma, 20 feb. (askanews) – In Italia “solo crescendo potremo garantire risorse adeguate a pensioni, sanità, istruzione e assistenza sociale”. Lo ha affermato il governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta nel suo intervento in apertura della presentazione del Rapporto sulla sussidiarietà 2023/2024 “Sussidiarietà e welfare territoriale”, della Fondazione Sussidiarietà, ospitata dalla stessa istituzione di Via Nazionale.


“Un’economia forte e produttiva è il fondamento di un welfare equo ed efficace – ha sottolineato – capace di rispondere alle esigenze delle generazioni di oggi e di creare opportunità per quelle di domani”. Secondo Panetta “nei prossimi anni non sarà facile bilanciare una crescente domanda di protezione sociale, soggetta a rapide e imprevedibili evoluzioni, con un’offerta inevitabilmente limitata dai vincoli di finanza pubblica”.


Il tutto mentre i dati “mettono in luce la necessità di una riflessione approfondita sul modello istituzionale dell’offerta di servizi sociali. È fondamentale trovare un equilibrio tra due esigenze: da un lato il decentramento – ha proseguito – che consente di rispondere in modo più preciso ai bisogni specifici dei territori e di adottare misure mirate; dall’altro lato, un solido coordinamento centrale, necessario per garantire un uso appropriato delle risorse e un livello uniforme dei servizi essenziali su tutto il territorio nazionale”. Secondo il numero uno di Bankitalia questo l’equilibrio si può cercare “agendo su due fronti. Il primo riguarda la razionalizzazione della struttura dell’offerta, come messo in luce dal Rapporto, valorizzando la sussidiarietà sia verticale, tra i diversi livelli dello Stato, sia orizzontale – ha detto – coinvolgendo accanto allo Stato anche il mercato e il terzo settore”.


Il secondo ambito di intervento “passa attraverso riforme e investimenti pubblici – ha concluso Panetta – volti ad aumentare la crescita potenziale e la produttività dell’economia”.

Ucraina, Calenda: Conte è un traditore dell’Ue, Schlein scelga dove stare

Ucraina, Calenda: Conte è un traditore dell’Ue, Schlein scelga dove stareMilano, 20 feb. (askanews) – Stare con Trump significa essere “un traditore delll’Europa e dell’Italia”, e dunque – vista la posizione di Giuseppe Conte – Elly Schlein deve decidere da che parte stare. Lo afferma il leader di Azione Carlo Calenda, che spiega: “Trump ha mentito. Ha mentito su chi ha iniziato la guerra; ha mentito sull’entità degli aiuti americani; ha mentito sul consenso di Zelensky. Trump vuole tornare a fare affari con la Russia e vessare l’Europa, Italia compresa e predare le risorse degli Ucraini tenendogli un coltello alla gola. Conte approva le menzogne di Trump e le rivendica come proprie. Questo fatto è per noi dirimente rispetto a qualsiasi tipo di collaborazione parlamentare e locale. In questo tornante della storia se stai con Trump e Putin contro ‘le cancellerie europee’ sei un traditore dell’Europa e dell’Italia. Se il Pd ne prenderà atto e avrà il coraggio di rompere ogni legame con i 5S allora si potranno trovare convergenze, altrimenti costruite pure la coalizione della sinistra per Trump e Putin, insieme ai 5S. Il momento di decidere è arrivato, Elly Schlein – conclude Calenda – non puoi continuare a fingerti morta”.

Weekend all’insegna del sole salvo pochi disturbi

Weekend all’insegna del sole salvo pochi disturbiRoma, 20 feb. (askanews) – Una storica ondata di gelo artico ci ha sfiorati: dopo aver colpito tutta l’Europa Orientale con il freddo più intenso degli ultimi 20 anni, il gelo punta adesso il Medio Oriente e persino l’Egitto. In Italia il tempo migliora e le temperature risalgono. Lorenzo Tedici, meteorologo del sito www.iLMeteo.it, conferma un miglioramento delle condizioni meteo con ampie schiarite in arrivo, ad iniziare dal Nord e dalla Toscana.


Nelle prossime ore avremo ancora qualche pioggia su Maremma, Lazio e basso versante tirrenico, un po’ più diffusa sulla Sicilia; dal pomeriggio il cielo tornerà azzurro dal Nord alla Toscana con gli ultimi addensamenti tra Lazio e meridione associati a qualche ombrello aperto. Ma da venerdì 21 scoppierà una breve fase primaverile, in anticipo di un mese. Venerdì 21 febbraio il sole tornerà dominante su tutta la Penisola: avremo più nubi solo sulle Isole Maggiori dove il cielo sarà un po’ più grigio, come lo diventerà dal pomeriggio quello della Liguria. Tutto sommato, però, il tempo sarà buono e le temperature in aumento anche di 5-6°C nei valori massimi!


Toccheremo i 20 gradi sulle Isole Maggiori nonostante la maggiore nuvolosità sparsa, saliremo a 15-17°C anche al Centro (da Firenze a Terni fino a Roma); al Nord non riusciremo a salire molto sopra i 10°C a causa della nebbia notturna e di locali nubi basse in giornata. Il weekend sarà all’insegna del sole salvo pochi disturbi: sabato il cielo sarà nuvoloso tra Liguria e Toscana con qualche debole pioggia, qualche addensamento è atteso anche sul resto del Nord-Ovest e in Sicilia, mentre gli altri italiani godranno di un bel sole e di temperature gradevoli.


Domenica avremo ancora più raggi solari: anche le nubi del Nord-Ovest e della Toscana tenderanno a dissolversi salvo persistere sulla Liguria e, a carattere sparso, un po’ al Centro-Nord; al Sud il tempo sarà primaverile con massime oltre i 20 gradi. La nuova settimana ci farà passare dalla temporanea Primavera all’Autunno: inizialmente il tempo sarà mite, poi arriverà un treno di perturbazioni a portare piogge frequenti e un calo termico. Insomma, questo mese di febbraio non smetterà di sorprenderci con passaggi meteo ‘avventurosi’, tipici di una mezza stagione e non del pieno Inverno.

Renault, ricavi 2024 +7,4%. Utile netto cala a 800 mln per Nissan

Renault, ricavi 2024 +7,4%. Utile netto cala a 800 mln per NissanRoma, 20 feb. (askanews) – Renault ha chiuso il 2024 con ricavi in crescita del 7,4% rispetto all’esercizio precedente a 56,2 miliardi di euro e con un risultato operativo record di 4,3 miliardi di euro (+15%).


L’utile netto è sceso a 800 milioni di euro a causa dell’impatto di Nissan e della cessione della quota nel costruttore giapponese. Al netto di questo effetto, il risultato netto segna un progresso del 21% a 2,8 miliardi di euro. Il cash flow si è attestato a 2,9 miliardi di euro, 400 milioni in più delle stime, mentre la posizione finanziaria netta è raddoppiata a 7,1 miliardi. Il Consiglio di amministrazione proporrà un dividendo in crescita del 19% rispetto al 2023 a 2,20 euro per azione.

Vaticano: Il Papa è stazionario, migliorano gli indici infiammatori

Vaticano: Il Papa è stazionario, migliorano gli indici infiammatoriRoma, 19 feb. (askanews) – “Le condizioni cliniche del Santo Padre si presentano stazionarie. Gli esami del sangue, valutati dallo staff medico, dimostrano un lieve miglioramento, in particolare degli indici infiammatori”. Lo comunica la sala stampa del Vaticano.


Il Papa, “dopo aver fatto colazione ha letto alcuni quotidiani quindi si è dedicato alle attività lavorative con i suoi più stretti collaboratori. Prima di pranzo ha ricevuto l’Eucarestia”. Nel pomeriggio, infine, “ha ricevuto in visita il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, con la qu ale si è trattenuto in forma privata per 20 minuti”.

Trump allontana M5s e Pd,difficile piazza unitaria centrosinistra

Trump allontana M5s e Pd,difficile piazza unitaria centrosinistraRoma, 19 feb. (askanews) – Altro che “piattaforma unitaria”, Giuseppe Conte va avanti per la sua strada su Ucraina, Trump, riarmo Ue e nel centrosinistra si cerca di trovare il modo per gestire l’attivismo M5s senza farsi troppo male. Il leader M5s continuerà su questa linea, spiega un parlamentare democratico della sinistra del partito, inutile farsi illusioni, improbabile anche riuscire a convincerlo a concordare una piattaforma condivisa per la manifestazione che ha annunciato, bruciando sul tempo Elly Schlein che pure stava pensando di lanciare un’iniziativa analoga, ma tutta concentrata sull’opposizione al governo e tenendo fuori i temi “divisivi”. Perché la linea della segretaria Pd resta la stessa, “testardamente unitaria”, e la sua idea era appunto quella di una manifestazione delle opposizioni con una piattaforma che unisse, sui temi sociali, economici, sull’opposizione al governo.


Schlein anche oggi pomeriggio, alla Camera, ha parlato con gli alleati – prima con Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni, poi proprio con Conte, quindi di nuovo con i leader di Avs. Il tentativo, spiega un parlamentare, era quello di trovare una qualche forma di regola di ingaggio che evitasse appunto frizioni eccessive ai potenziali alleati. Perché sembra non avere sortito effetto l’invito che Giuseppe Provenzano ha recapitato stamattina, tramite intervista su Repubblica: “Una manifestazione comune si costruisce con una piattaforma comune”. Il leader M5s già in mattinata, in Tv, aveva risposto con una frase un po’ pungente: “Noi siamo testardamente generosi, forse di sacrifici ne facciamo troppi a volte”. Dove quel “testardamente” è appunto una citazione del mantra che ripete in continuazione la segretaria Pd. Ma anche dopo il breve colloquio alla Camera, Conte è tornato ad attaccare la linea dell’amministrazione Biden e dell’Europa, alla quale il Pd di fatto è stato finora fedele: “Trump con ruvidezza smaschera tutta la propaganda bellicista dell’Occidente sull’Ucraina e dice una verità che noi del M5s stiamo dicendo da tre anni insieme a tutti gli esperti militari: che battere militarmente la Russia era irrealistico”. E, riferisce un parlamentare, l’ex premier avrebbe confermato che alla manifestazione i temi sociali non potranno essere separati da quello del riarmo Ue, perché le due cose – per i 5 stelle – non sono scindibili.


Tanto per dare l’idea del clima, basta vedere la dichiarazione di Provenzano su Trump, arrivata in serata dopo colloqui con la leader Pd. “Giorni di frasi vergognose, di insulti di Trump contro l’Europa, contro la verità. Disprezzo per le vittime della guerra, volontà non di realizzare pace e giustizia, ma di umiliare l’aggredita Ucraina”. Il presidente Usa, insomma, per il Pd non dice alcuna “verità” sull’Ucraina. E non potrebbe essere diversamente, visto che la linea “bellicista” rimproverata da Conte a Giorgia Meloni di fatto è molto simile a quella sostenuta anche dal Pd, che anche con la Schlein ha sempre votato per l’invio di armi. Difficile, insomma, immaginare una manifestazione unitaria su queste basi. Ma al tempo stesso per la segretaria Pd è anche complicato smarcarsi da una piazza convocata contro il governo e “per la pace”, perché così la racconterà M5s.


Il tema, peraltro, è assai spinoso anche dentro al Pd, perché sul riarmo Ue e sullo scorporo delle spese militari dal patto di stabilità anche dentro al partito ci sono posizioni assai diverse. Se tutti sono d’accordo sul fatto che deve essere l’Europa a investire per una difesa comune, andando verso un vero esercito europeo e non procedere col riarmo dei singoli stati – come ha detto lo stesso Provenzano a Repubblica – resta il fatto che ci sono due visioni opposte: buona parte della sinistra del partito non ha posizioni molto distanti da quelle di conte sulla vicenda ucraina. L’ala riformista, invece, è convinta che non si possa perdere altro tempo e che si debba sostenere senza esitazioni l’investimento europeo in un sistema di difesa autonomo. Concetto, peraltro, scritto nero su bianco anche nel manifesto elettorale del Pse alle scorse europee, sottoscritto anche dal Pd. Tema delicato, che probabilmente verrà discusso già la prossima settimana in direzione. Da giorni Schlein valuta di convocare il parlamentino Pd ed è possibile che si scelga di fare la riunione prima della fine del mese. Per parlare, anche, della posizione del partito sui referendum Cgil.

”Schlein impalata”, Pd: Meloni condanna o è ancora fiera dei giovani Fdi?

”Schlein impalata”, Pd: Meloni condanna o è ancora fiera dei giovani Fdi?Roma, 19 feb. (askanews) – Levata di scudi del Pd contro l’organizzazione giovanile di Fratelli d’Italia, dopo la pubblicazione del quarto episodio del podcast ‘Gioventù Meloniana’, l’inchiesta di Fanpage. Sotto accusa lo scambio di battute, feroce e ingiustificabile, rivolto alla segretaria dem Elly Schlein (“‘Quella testa di cavolo, se potessi vederla impalata lo farei molto volentieri’. ‘Pure noi’”) ad un volantinaggio di Gioventù nazionale in occasione delle Europee, nel centro di Roma.


Il presidente del Pd ed europarlamentare Stefano Bonaccini chiede che “Meloni e il partito di Fdi condannino subito le parole di quei loro giovani militanti. Va combattuta ogni forma, anche verbale, di incitamento all’odio e alla violenza politica”, dice Bonaccini che aggiunge: “non ci faremo intimidire”. Sulle stessa lunghezza d’onda Marta Bonafoni, coordinatrice della segreteria: “solidarietà alla segretaria per il grave episodio emerso dal podcast ‘Gioventù Meloniana’ di Fanpage, in cui un militante di Fdi si augura di ‘vederla impalata’. Invito la Presidente Giorgia Meloni a dissociarsi pubblicamente”. Sandro Ruotolo, responsabile Memoria, chiede di “commissariare” i giovani militanti di Fdi, il dem Marco Furfaro sollecita l’espulsione dei responsabili. “Vorremmo sapere se, alla luce di quanto emerge dall’inchiesta di Fanpage, la Presidente del Consiglio è ancora convinta” del suo giudizio (“sono fiera di voi”, aveva detto Meloni alla festa di Atreju), domandano i capigruppo del Pd al Senato, alla Camera e al Parlamento europeo Francesco Boccia, Chiara Braga e Nicola Zingaretti che attaccano: “siamo di fronte a dichiarazioni inaccettabili e indegne di un qualsiasi confronto politico, che ricordano epoche terribili della nostra storia. Ci auguriamo che Giorgia Meloni prenda al più presto le distanze da tali affermazioni e allontani dalla sua organizzazione giovanile chi fomenta, con parole che si richiamano al fascismo, odio e violenza. Il silenzio sarebbe complicità”.


La prima a sollevare il caso è la senatrice Cecilia D’Elia, capogruppo del Pd nella commissione Cultura che osserva: “emerge oggi un quadro agghiacciante di violenza verbale durissima contro la segretaria del Pd Elly Schlein, con una militante che si augura di vederla addirittura ‘impalata’ per le sue posizioni sulla guerra in Medio Oriente”. A chiedere alla Meloni di sciogliere l’organizzazione giovanile “infestato di odio politico”, è anche il senatore del Pd Dario Parrini, vicepresidente della commissione Affari costituzionali. Il deputato Stefano Graziano, capogruppo Pd in commissione Difesa, invita la premier a non continuare a “scappare dalle sue responsabilità”. La casa dem fa quadrato attorno alla segretaria nell’arco della giornata e i commenti che arrivano sono tutti sullo stesso tenore.


Solidarietà a Schlein la esprime Nicola Fratoianni di Avs: “Per i giovani di Fdi che si augurano che un’avversaria politica venga impalata solo tanta pena. Ma a tutto c’è un limite: Meloni e i suoi diano un segnale chiaro e netto, basta con le ambiguità e i sotterfugi pur di non condannare tali bestialità”, sottolinea su X Fratoianni. Solidarietà anche dalla deputata di Iv Maria Elena Boschi. Le frasi, rivolte alla Schlein, erano già uscite questa estate con la prima tranche dell’inchiesta di Fanpage e aveva portato alle dimissioni della responsabile del circolo Pinciano Flaminia Pace che si dichiarava tra le altre cose apertamente fascista.All’indomani della ‘bufera’ che aveva investito il movimento, la premier Meloni aveva premesso che coloro che hanno “sentimenti razzisti, antisemiti o nostalgici” sono “incompatibili con Fdi” per poi però attaccare, immediatamente dopo, i metodi dell’inchiesta.


La pubblicazione della quarta puntata del podcast, oggi, ha riportato il caso alla ribalta, nei giorni in cui le opposizioni stanno accusando la premier Meloni di essersi eclissata e di non assumersi di fronte al Parlamento le sue responsabilità, dal caso Almasri alla vicenda Paragon.

Vaticano: Papa stazionario, migliorano indici infiammatori

Vaticano: Papa stazionario, migliorano indici infiammatoriRoma, 19 feb. (askanews) – “Le condizioni cliniche del Santo Padre si presentano stazionarie. Gli esami del sangue, valutati dallo staff medico, dimostrano un lieve miglioramento, in particolare degli indici infiammatori”. Lo comunica la sala stampa del Vaticano.


Il Papa, “dopo aver fatto colazione ha letto alcuni quotidiani quindi si è dedicato alle attività lavorative con i suoi più stretti collaboratori. Prima di pranzo ha ricevuto l’Eucarestia”, prosegue la nota. Nel pomeriggio, infine, “ha ricevuto in visita il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, con la quale si è trattenuto in forma privata per 20 minuti”.