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Meloni porta il Governo a Cutro,verso nuove norme contro scafisti

Meloni porta il Governo a Cutro,verso nuove norme contro scafisti

Giovedì riunione del Cdm a Crotone. La premier renderà anche omaggio alle vittime del naufragio

Roma, 6 mar. (askanews) – Un gesto simbolico ma anche primi provvedimenti concreti. Così a Palazzo Chigi raccontano la visita di Giorgia Meloni, giovedì pomeriggio, a Cutro, la cittadina in provincia di Crotone dove è avvenuto il naufragio della barca in cui hanno perso la vita più di 70 migranti.
A Cutro la premier riunirà il Consiglio dei ministri al Palazzo comunale nel pomeriggio, cosa che permetterà l’arrivo anche al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, che giovedì mattina è a Bruxelles per la riunione dei titolari degli Interni. La seduta, assicurano fonti di governo, non sarà solo una “presenza” ma vedrà alcuni provvedimenti concreti, che saranno “l’inizio di un percorso articolato sul tema dei migranti”. Sui contenuti è in corso un confronto tra i ministeri competenti e Palazzo Chigi ma, secondo quanto si apprende, il focus resta quello di colpire gli scafisti. Nel corso del pomeriggio, secondo quanto spiegato, Meloni farà anche una visita di valore “simbolico”, per rendere omaggio alle vittime.
La polemica sul governo e in particolare contro Piantedosi però rimane altissima, alla vigilia del doppio passaggio parlamentare del titolare del Viminale. Domani e mercoledì, infatti, sarà alla Camera e al Senato per riferire su quanto accaduto. Il ministro è ormai da giorni nell’occhio del ciclone per le parole dette subito dopo la tragedia: “La disperazione – era stata la sua dichiarazione – non può mai giustificare condizioni di viaggio che mettono in pericolo le vita dei propri figli”. Al momento da parte delle opposizioni non pare in campo l’ipotesi della presentazione di una mozione di sfiducia, ma nel corso del dibattito sono preannunciati interventi molto duri, con la conferma della richiesta di dimissioni.
A difesa di Piantedosi oggi si è espresso il ministro degli Esteri Antonio Tajani secondo cui l’attacco al titolare del Viminale “è solo speculazione politica”, mentre Palazzo Chigi ha smentito che ci siano “divergenze sulla linea interna al Governo sull’immigrazione”, così come il fatto che il ministro sia stato convocato da Meloni.
La parola d’ordine adesso è far stemperare la polemica e rilanciare su due fronti. Da un lato ribadire la richiesta di un intervento europeo (cosa che la premier ha già fatto scrivendo una lettera a Bruxelles, a cui dovrebbe arrivare presto una risposta) e dall’altro inasprire la lotta ai trafficanti. Questo evitando altri “scivoloni” su un fatto che, ha ricordato anche questa mattina il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, “ha commosso l’intero Paese”. Il capo dello Stato lo scorso 2 marzo si era recato a Cutro per rendere omaggio alle vittime, un’iniziativa che era stata letta come un ‘richiamo’ all’esecutivo. E oggi, parlando a Potenza, Mattarella ha ricordato l’accoglienza messa in campo dall’Italia per i profughi afghani appena due anni fa. “Li abbiamo tutti accolti qui, non abbiamo lasciato nessuno”, ha ricordato, sottolineando che quel ricordo “ci fa comprendere il perchè intere famiglie, persone che non vedono futuro, cercano di lasciare, con sofferenza, la loro terra per avere una possibilità di futuro altrove”. Oggi, dopo la tragedia del naufragio sulle coste calabresi, ha concluso, “il cordoglio deve tradursi in scelte concrete, operative, da parte di tutti, dell’Italia per la sua parte, dell’Ue e di tutti i Paesi che ne fanno parte”. Un monito che Meloni non può né vuole ignorare.

L’Altagamma Club sbarca a Dubai, quarta tappa internazionalizzazione

L’Altagamma Club sbarca a Dubai, quarta tappa internazionalizzazioneRoma, 6 mar. (askanews) – Al via l’Altagamma Club Dubai: la quarta tappa del percorso di internazionalizzazione di Altagamma arriva negli Emirati Arabi dopo Olanda (Amsterdam, 2018), Cina (Shanghai, 2019) e Stati Uniti (New York, 2022).
L’obiettivo del Club di Altagamma a Dubai è promuovere l’eccellenza, lo stile di vita, la creatività e la qualità dell’Italia negli Emirati Arabi, mercato in continua espansione per l’industria del lusso.
L’inaugurazione dell’Altagamma Club Dubai si è svolta venerdì 3 marzo nell’iconico Hotel Burj Al Arab Jumeirah.
Il progetto di networking della Fondazione rientra nell’accordo quadro tra il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI) e Altagamma per la valorizzazione del Made in Italy d’eccellenza nel mondo.
I country manager e i rappresentanti locali delle Imprese Altagamma avranno la possibilità – all’interno del Club a Dubai – di confrontarsi e di sviluppare insieme attività di storytelling e iniziative business.
Matteo Lunelli, Presidente di Altagamma, ha dichiarato: “Questa è una tappa importante nel percorso di internazionalizzazione di Altagamma. Gli Emirati Arabi Uniti sono da decenni un mercato significativo per l’industria dell’alto di gamma e negli ultimi anni hanno beneficiato della significativa crescita dell’offerta turistica. Il mercato dei beni personali di lusso nei Paesi del Golfo Persico (GCC) ha superato nel 2022 i 10 miliardi di euro. In particolare, Dubai è la città con la più alta concentrazione di consumatori internazionali di alta gamma ed esiste un fortissimo apprezzamento per l’eccellenza del Made in Italy e per lo stile di vita italiano. L’Altagamma Club Dubai sarà una piattaforma importante di networking e condivisione di best practice e contatti fra i nostri Soci, un luogo che promuoverà opportunità di business e sinergie non solo tra i brand della Fondazione, ma anche con i partner e le Istituzioni locali, grazie al fondamentale contributo del MAECI e dell’Agenzia ICE”.
Il mercato dei beni di lusso per la persona negli Emirati Arabi Uniti ha visto raddoppiare il suo valore rispetto al 2020, anno della pandemia: nel 2022 ha raggiunto circa quota 5,3 miliardi di eiro, di cui il 47% è relativo alla moda, il 25% agli orologi, il 15% alla gioielleria e il 13% al beauty. Il mercato emiratino pesa circa per la metà di tutta l’area del Golfo.
Nel corso dell’evento di lancio, aperto dal Presidente Matteo Lunelli, è intervenuta, a testimoniare il sostegno delle Istituzioni al progetto Altagamma Club, la Vice Direttrice di ICE Dubai, Maria Lucia Martorelli.
Majedi Al Mesmari, Senior Country Officer UAE di J.P. Morgan Chase Bank ha quindi illustrato lo scenario macro-economico degli Emirati Arabi Uniti mentre Stefania Lazzaroni, Direttrice Generale di Altagamma, ha tracciato una overview sul mercato mondiale del lusso.
La prospettiva dei brand sul mercato locale è stata offerta dal dialogo tra Simone Camposeranio, Direttore Divisione Consumer di Technogym negli Emirati e Marnix Quint, General Manager di Brunello Cucinelli Middle East.
Nelle prossime settimane sarà nominato il coordinatore dell’Altagamma Club Dubai, che lavorerà a stretto contatto con Lelio Gavazza, Executive Vice President Sales and Retail di Bulgari e Coordinatore Generale degli Altagamma Club, e con la rete diplomatico-consolare italiana negli Emirati Arabi Uniti.

Mattarella loda capacità accoglienza:ora scelte concrete Italia-Ue

Mattarella loda capacità accoglienza:ora scelte concrete Italia-Ue

“Chi non ha futuro nella propria terra cerca altrove”. Giovedì Cdm a Cutro

Roma, 6 mar. (askanews) – Per tornare a parlare della strage dei migranti a Cutro, mentre ancora non si conosce il numero definitivo delle vittime del naufragio davanti alle coste calabresi, il Presidente della Repubblica ricorda l’accoglienza e l’aiuto che il nostro paese seppe dare agli afghani in fuga dal regime talebano: “quei profughi ci hanno fatto tornare alla mente quanto il nostro paese ha fatto due anni fa per portare in Italia tutti i cittadini afghani che avevano collaborato con la nostra missione: li abbiamo tutti accolti qui, non abbiamo lasciato nessuno”.
Solo un riferimento storico ma che associato a quanto avvenuto qualche giorno fa: “un evento tragico, che ha commosso l’intero paese” serve a chiarire il punto di vista del Colle su quella che dovrebbe essere la linea di condotta dell’Italia ma anche dell’Europa. “Il cordoglio deve tradursi in scelte concrete, operative, da parte di tutti, dell’Italia per la sua parte, dell’Ue e di tutti paesi che ne fanno parte, questa – ha scandito il capo dello Stato – è la risposta vera da dare a quello che è accaduto”. ì Il primo atto del governo sarà riunirsi a Cutro giovedì prossimo per la riunione del Consiglio dei ministri, questa la decisione annunciata dalla premier Giorgia Meloni e ufficializzata questa mattina.
Oggi Sergio Mattarella era a Potenza, dove ha partecipato all’inaugurazione dell’anno accademico e del 40esimo anniversario dalla fondazione dell’università della Basilicata, per l’occasione è intervenuta anche una studentessa iraniana Pegah Moshir Pour, laureata in ingegneria edile- architettura proprio qui in Italia. Le sue parole hanno ispirato il richiamo del Presidente alla difesa della libertà e dei diritti umani in Iran come in ogni parte del mondo. “I diritti umani e la libertà non sono effettivi se non appannaggio di tutti – ha sottolineato – e il mondo intero è sempre più una comunità interconnessa dentro la quale la mancanza di libertà o dell’esercizio dei diritti in un luogo colpisce tutti, ovunque”.
Ecco perchè le immagini del naufragio di Cutro “ci fanno tornare alla mente le immagini televisive della grande folla di afghani all’aeroporto di Kabul che imploravano un passaggio aereo, questo ci fa comprendere il perchè intere famiglie, persone che non vedono futuro, cercano di lasciare, con sofferenza, la loro terra per avere una possibilità di futuro altrove”.
La visita all’ateneo e l’intervento del rappresentante degli studenti è uno spunto anche per ricordare che questo è “un luogo in cui si esercita la democrazia, in cui si sviluppa la libertà, è questa la funzione della trasmissione del sapere” ma bisogna ammettere che molte sfide sono ancora da raccogliere affrontare e superare nel nostro paese”, ha aggiunto Mattarella condividendo l’appello degli studenti alla politica a “fare presto”.
“Fare presto è un elemento essenziale di richiamo per il nostro paese perchè i ritmi della vita cambiano sempre più velocemente e le risposte, per essere efficaci, devono essere tempestive altrimenti giungono in ritardo, inutilmente”, ha osservato il capo dello Stato.

A Milano e Roma l’evento “Samuele Bersani con Orchestra”

A Milano e Roma l’evento “Samuele Bersani con Orchestra”Roma, 6 mar. (askanews) – La voce e le canzoni di Samuele Bersani si fondono con la magia di 36 elementi d’Orchestra in due serate irripetibili: l’8 giugno a Milano e l’11 giugno a Roma, Samuele sarà in concerto accompagnato dall’Orchestra dei Pomeriggi Musicali, sotto la direzione del Maestro Pietro Mianiti, con l’orchestrazione di Vittorio Cosma.
I due appuntamenti sono il coronamento di una collaborazione che ha radici in un memorabile live al Teatro Dal Verme di Milano nel 2015 e che fanno riemergere l’attenzione che Bersani ha sempre avuto per la composizione e per la musica sinfonica, già quando da bambino, figlio di un flautista, ascoltava i concerti brandeburghesi di J.S. Bach e dirigeva von Karajan con un grissino.
Insieme ai 36 Professori d’Orchestra, a giugno, i successi di Samuele avranno una lettura completamente nuova che, oltre allo slancio orchestrale, vivrà di un’esecuzione delicata e potente insieme. Un confronto tra linguaggi, tra diversi approcci al testo e all’interpretazione, alla ricerca di un territorio comune che consentirà alla musica di penetrare tra le parole e le immagini, accompagnandole, commentandole, esaltandole e talvolta travolgendole.
Bersani interpreterà una scaletta inedita che coprirà diverse sfaccettature del suo repertorio trentennale: dalle grandi hit, fino ai brani del suo ultimo album “Cinema Samuele” (vincitore della sua quinta Targa Tenco).
Il primo appuntamento sarà l’8 giugno al Teatro Dal Verme di Milano, mentre a Roma, all’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone (Cavea), arriverà il prossimo 11 giugno (data prodotta e organizzata da Friends and Partners).
Il live di Milano è stato scelto come apertura dell’intera rassegna de I Pomeriggi Musicali, “Panorami Sonori 2023”, ideati dal direttore artistico Maurizio Salerno, dedicati a mondi musicali meno frequenti nella programmazione istituzionale dell’Orchestra milanese, per oltrepassare con il pubblico i confini del repertorio classico.
Le prevendite per i due concerti si apriranno il 7 marzo alle 10.30 su Ticketone.it e in tutti i punti vendita abituali. Per tutte le info: www.friendsandpartners.it
Radio Deejay e Radio Capital sono le radio ufficiali di Samuele Bersani & Orchestra.

La service company Cebat acquisisce il 100% di Giubergia

La service company Cebat acquisisce il 100% di GiubergiaMilano, 6 mar. (askanews) – Cebat, service company italiana nella manutenzione e realizzazione di reti di pubblica utilità, ha acquisito il 100% delle quote di Giubergia & Armando da Alpitel, controllata del gruppo Psc.
Con un fatturato di oltre 120 milioni di euro, 750 dipendenti e più di 60 anni di attività sul mercato, oggi Cebat consolida la sua posizione in Italia, andando a potenziare una zona strategica come quella del Nord, anche in vista delle prossime Olimpiadi invernali che richiederanno uno sforzo infrastrutturale importante. Un’acquisizione che si inserisce in un percorso di sviluppo che vede già la compagnia lavorare con le principali utility e multiutility italiane – fra queste Terna, Enel, Acea, Iren, Hera – e operare su diversi mercati esteri – Grecia, Spagna e Germania – in un’ottica di internazionalizzazione.
Giubergia, con un fatturato di circa 20 milioni di euro e oltre 80 persone impiegate, è un punto di riferimento per Enel e le principali municipalizzate operanti in Piemonte ed è considerata un attore di primo piano nel settore della realizzazione e manutenzione degli impianti di distribuzione di energia elettrica. Con il suo portafoglio ordini, Giubergia, quindi, rafforza Cebat nella sua crescita nel Nord Italia.
Giubergia manterrà le proprie sedi operative di Cuneo e Savigliano, diventando un importante hub operativo di Cebat nel Nord Italia.
“L’acquisizione di Giubergia rappresenta un acceleratore della nostra crescita in Nord Italia – dichiara Domenico D’Elia, ceo di Cebat – Cebat è già un attore chiave dell’infrastruttura energetica nel Nord Italia, avendo avuto un ruolo importante per il cavidotto in corrente continua Piemonte-Savoia, per il riassetto dell’Alto Bellunese, ed essendo impegnata oggi nel maggior progetto promosso da Terna per il rafforzamento della rete attraverso cavidotti interrati a 150kV, in vista delle prossime Olimpiadi invernali del 2026”. “Entrare a far parte del gruppo Cebat – ha aggiunto Remo Giubergia, amministratore delegato di Giubergia – è per noi motivo di orgoglio e di miglioramento per una nuova fase di crescita. La transizione energetica sta generando una crescita della domanda energetica e vediamo in Cebat il partner ideale per supportarci durante questa accelerazione del mercato che richiede un forte rinnovamento dell’infrastruttura di trasmissione e distribuzione di energia elettrica”.

Futura 2023: Ambasciatori gusto riuniscono in Trentino mondo ristorazione

Futura 2023: Ambasciatori gusto riuniscono in Trentino mondo ristorazioneMilano, 6 mar. (askanews) – Sarà il ministro dell’Agricoltura e della sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida, a tenere a battesimo la prima edizione di Futura 2023 l’evento ideato dall’Associazione italiana Ambasciatori del gusto che fino all’8 marzo tra Trento e la Val di Fiemme, passando per la Val di Cembra chiamerà a raccolta circa 200 persone del mondo dell’enogastronomia per gettare oggi le basi del futuro della nostra ristorazione.
Il mondo della cucina italiana di qualità, rappresentato dagli Ambasciatori del gusto, si confronta per tre giorni, a partire a oggi, con quello delle istituzioni, dell’ospitalità, della filiera, delle scuole, dell’imprenditoria, dei giovani talenti e degli operatori del territorio, attraverso incontri tematici, talk con esperti, esplorazioni e scoperte delle eccellenze enogastronomiche trentine.
Il potere del brand Italia sarà il tema al centro del talk col ministro Lollobrigida, durante il quale insieme al presidente degli Ambasciatori del gusto, Alessandro Gilmozzi, e a Carlo Cracco (anch’egli ambasciatore) si parlerà della percezine del nostro Paese all’estero ma anche di punti di forza e debolezza della nostra offerta e della necessità di fare squadra a livello di filiera con istituzini e territori.
Già perchè oltre a progettare il futuro partendo dall’oggi l’altra parola chiave di Futura 2023 è territorio. L’evento infatti ha l’ambizione di diventare un appuntamento annuale che punta a promuovere e valorizzare anche i luoghi in cui si svolge, trasformando storie locali in eccellenze nazionali. Non a caso l’evento gode del Patrocinio del Comune di Cavalese e di Trentino Marketing e del supporto di molteplici istituzioni nazionali e locali che condividono i valori etici, di sostenibilità e valorizzazione della filiera agro-alimentare: dal mondo agricolo, a quello produttivo fino a quello dell’accoglienza, di cui fa parte la ristorazione.
“Quella di marzo è la prima edizione e noi desideriamo che diventi un punto di riferimento per tutto il nostro comparto che per troppo tempo è stato frammentato e disgiunto. Fututra 2023 in Trentino è un’occasione per valorizzare la biodiversità top di gamma dei territori di montagna. Territori che sono fragili ma che rappresentano un patrimonio di cultura e di tradizione essenziale per il futuro della cucina italiana – ha detto Gilmozzi – E’ anche un’opportunità per coinvolgere professioni diverse, per proporre una visione di accoglienza turistica sostenibile ed etica e per stimolare una partecipazione attiva e formativa delle nuove generazioni. È l’inizio di un nuovo viaggio che permette di scoprire, valorizzare e ripensare il settore enogastronomico italiano”. “Futura – ha aggiunto Gianluca De Cristofaro, direttore generale dell’Associazione . è anche l’occasione per illustrare e discutere le proposte normative presentate al Governo e per immaginare insieme la ristorazione di domani”.
Oltre ai grandi focus dedicati alla cucina, al turismo, all’economia e alla sostenibilità, accompagna la manifestazione il festeggiamento del 25esimo Dolomiti Ski Jazz di Fiemme e Fassa, il Festival internazionale di musica nera su sfondo bianco.

Usa, -1,6% ordini alle fabbriche a gennaio, meno delle stime

Usa, -1,6% ordini alle fabbriche a gennaio, meno delle stimeNew York, 6 mar. (askanews) – A gennaio, gli ordini alle fabbriche negli Stati Uniti sono in declino ma meno delle attese. Il Dipartimento del Commercio ha reso noto che gli ordini sono scesi dell’1,6%, dopo che in dicembre si era registrato +1,8%. Il dato di dicembre è stato rivisto ed è passato da +1,8% a +1,7%.
Al netto dei trasporti, gli ordini alle fabbriche sono cresciuti dell’1,2%. Escludendo la difesa, un’altra categoria volatile, il dato ha perso l’1,8%.

Open day sulla Dermatite Atopica con consulti gratuiti in Lombardia

Open day sulla Dermatite Atopica con consulti gratuiti in Lombardia

A Milano e Brescia. Prenotazioni al numero verde 800086875

Roma, 6 mar. (askanews) – Porte aperte nelle Dermatologie di tre centri ospedalieri a Milano e a Brescia per la terza edizione di “Dalla parte della tua pelle”, la campagna nazionale di sensibilizzazione sulla Dermatite Atopica promossa da SIDeMaST, la Società Italiana di Dermatologia e delle Malattie Sessualmente Trasmesse presieduta dal Prof. Giuseppe Monfrecola. L’iniziativa gode del sostegno dell’associazione dei Pazienti ANDeA (Associazione Nazionale Dermatite Atopica) ed è realizzata grazie al contributo non condizionante di SANOFI. Lo scopo della Campagna sarà duplice, perché intende favorire nei pazienti una percezione più estesa della patologia facilitando la diagnosi di dermatite atopica ed indirizzarli verso i Centri di riferimento sul territorio nazionale per intraprendere il percorso di cura più adatto alle diverse esigenze.
L’appuntamento è previsto in tre centri ospedalieri: Sabato 11 marzo 2023 Milano IRCCS Ospedale San Raffaele, resp. Prof. Franco Rongioletti. Sabato 18 marzo 2023 Brescia , ASST Spedali Civili di Brescia, resp. Prof. Piergiacomo Calzavara Pinton. Milano Policlinico Irccs Fondazione Ca’ Granda, resp. Prof. Angelo Valerio Marzano.
La prenotazione è obbligatoria al Numero Verde dedicato 800086875, attivo 7 giorni su 7 dalle 10.00 alle 18.00.
“La Dermatite Atopica – spiega il prof. Giuseppe Monfrecola, Presidente SIDeMaST – è una malattia infiammatoria cronica che si presenta con manifestazioni cutanee diverse, tra cui arrossamenti estesi ad arti, tronco e volto accompagnati da forte prurito e bruciore e a marcata secchezza cutanea. Le sedi dove è maggiormente visibile sono il volto e il collo, le pieghe e le mani. Per questo motivo e per il costante prurito a volte associato a dolore, la Dermatite Atopica incide molto negativamente sulla qualità della vita dei pazienti con ripercussioni nei rapporti sociali e nelle loro attività scolastiche e lavorative in quanto il grave prurito provoca perdita di sonno, con conseguenti ricadute nello studio e nel lavoro. Si stima che in Italia ne soffra circa il 10% degli adulti e il 20% dei bambini. Spesso esordisce già nei primi mesi di vita proseguendo poi nell’infanzia e nell’adolescenza, potendo perdurare in età adulta. Non è escluso l’esordio della Dermatite Atopica in età adolescenziale-adulta e anche in quella geriatrica. In questi casi spesso la malattia non viene riconosciuta. I Dermatologi di SIDeMaST, con questa iniziativa, si prefiggono il compito di migliorare il percorso diagnostico di Dermatite Atopica negli adulti, informandoli sulle possibili terapie al fine di restituire loro la serenità e la consapevolezza che la malattia può essere tenuta sotto controllo grazie ai diversi trattamenti attualmente disponibili”. Per ulteriori informazioni e per conoscere i centri che hanno aderito all’iniziativa in Italia: https://www.sidemast.org/dalla-parte-della-tua-pelle-2023/

Daniel Harding sarà il nuovo direttore musicale di Santa Cecilia

Daniel Harding sarà il nuovo direttore musicale di Santa CeciliaRoma, 6 mar. (askanews) – Daniel Harding sarà il nuovo direttore musicale dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia dalla prossima stagione 2023-2024; il direttore inglese è stato accolto dagli orchestrali in festa alla conferenza di presentazione al Parco della Musica di Roma, accanto al presidente dell’Accademia Michele Dall’Ongaro.
Quarantasette anni, pupillo e allievo di Claudio Abbado, Harding succede dopo diciotto anni ad Antonio Pappano, che rimane in carica fino al prossimo settembre e resterà direttore emerito. Harding, considerato uno dei più prestigiosi maestri sulla scena internazionale, ha una lunga consuetudine con Santa Cecilia dove diresse il primo concerto nel lontano 1997, appena ventiduenne.
In programma, per cominciare, una “Tosca” di Puccini (di cui nel 1924 ricorre il centenario della morte) “per continuare la tradizione lirica di Pappano” ha detto il maestro, ma anche l’integrale delle sinfonie di Mahler, un Requiem di Verdi per inaugurare una serie di esecuzioni di musica sacra nelle basiliche romane, e infine “un progetto enorme, ambizioso che oggi non annuncio ancora; lo avevo proposto quasi per scherzo ma ho visto illuminarsi gli occhi del presidente…”
Per Dall’Ongaro, “un direttore come Harding bisogna meritarselo; per arrivare ai livelli che oggi conoscono l’orchestra e il coro serve un direttore stabile, poi servono direttori ospiti illustri e tante tournée per confrontarsi con il mondo; tanti concorsi di selezione e tante incisioni”. A questo proposito, assieme a Harding arriva la Deutsche Grammophone per “un rapporto continuato e continuativo” con la grande casa discografica.
Harding da parte sua riempie di elogi le compagini di Santa Cecilia, “non le ho mai trovate così in forma come nell’ultimo concerto. Non sono un fan dei cliché sulle distinzioni nazionali ma c’è una cosa speciale nell’italianità. Questa orchestra ha un livello altissimo, e questo è fondamentale ma è la base; poi c’è un calore, una intensità tali che sono ansioso di vedere quale colore daranno a tutto, nel loro vasto repertorio”.
Tre le direttive della sua direzione: la musica che è abituato a suonare da trent’anni, poi quella che l’orchestra è abituata a suonare (e che spazia nel tempo e nella geografia), e infine, dice Harding, quella che scopriranno insieme.
Eclettico, abituato fin da ragazzo a lavorare in Europa, Daniel Harding è anche pilota di linea: connubio straniante per un musicista ma, dice lui, fondamentale per rinfrescarsi: “in aereo sono inserito in un team. Non so se mi rende un musicista migliore ma certamente un miglior direttore”. E dove trova il tempo? “Il tempo per lavorare si trova sempre… Semmai il problema è trovare il tempo libero”.

Dokita Onlus, in Camerun disabile quasi un bambino su quattro

Dokita Onlus, in Camerun disabile quasi un bambino su quattroRoma, 6 mar. (askanews) – In Camerun oltre il 23% dei bambini di età compresa tra i 2 e i 9 anni ha almeno un tipo di disabilità e il 65% di loro l’ha acquisita a causa di malattie infettive come la polio, la malaria, la lebbra o il morbillo. Per garantire ai bambini disabili del Camerun cure mediche, terapie riabilitative, istruzione e inclusione, Dokita onlus lancia la Campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi “Tutti Uguali”, che si può sostenere dal 5 al 18 marzo 2023 dal 3 al 9 aprile 2023 con un sms o chiamata da fisso al numero solidale 45580.
Tutte le informazioni su www.dokita.org / www.dokita.org/tutti-uguali
Nel mondo più di 100 milioni di bambini sono disabili e rappresentano uno dei gruppi più emarginati ed esclusi di molte società. Ogni giorno sono costretti a fare i conti con la discriminazione, con la mancanza di politiche e leggi adeguate, che nega loro il diritto all’assistenza sanitaria, all’istruzione e in alcuni casi perfino alla sopravvivenza. La disabilità li rende fragili e vulnerabili, esponendoli quattro volte in più, rispetto ai loro coetanei, al rischio di subire maltrattamenti fisici e psicologici. In particolare, in Camerun, oltre il 23% dei bambini di età compresa tra i 2 e i 9 anni è affetto da almeno un tipo di disabilità causata, per il 65% dei casi, da malattie infettive non ancora debellate come la polio, la malaria, la lebbra o il morbillo. Per garantire ai bambini disabili del Camerun cure mediche e fisioterapiche, istruzione, nutrizione, protezione ed inclusione sociale, Dokita lancia anche quest’anno la Campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi “Tutti Uguali”, che si può sostenere dal 5 al 18 marzo 2023 e dal 3 al 9 aprile 2023 con un sms o chiamata al numero solidale 45580.
Ma i bambini sono davvero tutti uguali? In realtà essere un bambino disabile in Camerun, e nella maggior parte dei paesi più poveri del mondo, significa non avere la possibilità di accedere ai servizi medici, non poter frequentare la scuola e non poter ricevere un’adeguata nutrizione. Sono bambini “invisibili”, condannati ad un futuro di emarginazione e abbandono, anche perché spesso sono proprio le famiglie ad allontanarli, sia per mancanza di risorse economiche, sia a causa di retaggi culturali.
Eppure nel sud del Camerun ci sono due posti speciali dove, con cura e dedizione, si lavora tutti i giorni affinché i bambini siano davvero “tutti uguali”, nonostante la disabilità e l’estrema povertà. Sono i Centri supportati da Dokita, che da oltre trentacinque anni è presente in Camerun per garantire l’inclusione ai bambini disabili, promuovendo la loro piena partecipazione alla vita socio-economica e culturale della comunità, tramite la riabilitazione e la prevenzione socio-sanitaria, l’educazione scolastica e la formazione professionale.
«La capacità di una società di includere i propri membri più vulnerabili, come le persone con disabilità, dà la misura del grado di maturazione e di sviluppo della società stessa. Questo è ancor più vero se riflettiamo sul fatto che la disabilità è innanzitutto un fenomeno relativo, non assoluto: una persona può essere considerata disabile o meno a seconda delle barriere, fisiche, culturali e mentali, che la società crea o abbatte al fine di rendere la propria comunità più inclusiva e accogliente. Con la campagna “Tutti Uguali”, Dokita oltre a sostenere concretamente dei progetti a favore dei bambini disabili in Camerun, intende anche invitare tutti i cittadini italiani ad una riflessione sui concetti dell’uguaglianza, della parità e dell’inclusione sociale che devono essere posti a fondamento del nostro vivere» dichiara Mario Grieco, Direttore di Dokita Onlus.
A Ebolowa c’è il Foyer Père Monti, realizzato nel 1984 per sostenere e assistere minori con disabilità nelle funzioni della voce, uditive, visive e motorie che, oltre ad essere dotato di un centro audiometrico e di una sala di riabilitazione fisioterapica, gestisce anche una scuola con personale specializzato nell’insegnamento a persone diversamente abili. A Yaoundè, c’è il Centro Promhandicam, che offre attività fisioterapiche e gestisce l’unica scuola per bambini ciechi in Camerun, ai quali viene insegnato il metodo Braille. Complessivamente queste strutture offrono assistenza a circa 4.000 minori con disabilità ogni anno.
“TUTTI UGUALI”, LA CAMPAGNA DI RACCOLTA FONDI PER I BAMBINI DISABILI DEL CAMERUN
La Campagna “Tutti Uguali” di Dokita ha l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla difficile condizione dei bambini con disabilità che vivono nei Paesi in via di sviluppo, al fine di contrastare la disuguaglianza e contribuire così alla costruzione di un futuro in cui possano avere pari dignità e opportunità. In particolare, i fondi raccolti serviranno a dare continuità all’attività di riabilitazione, di accoglienza e di supporto scolastico e nutrizionale per i bambini disabili del Camerun, attraverso il potenziamento dei Centri supportati da Dokita. Dal 5 al 18 marzo e dal 3 al 9 aprile 2023 si può sostenere la Campagna “Tutti Uguali” con un sms o chiamata da fisso al numero solidale 45580. Il valore della donazione sarà di 2 euro per ciascun SMS inviato da cellulari WINDTRE, TIM, Vodafone, Iliad, PosteMobile, Coop Voce, Tiscali. Sarà di 5 o 10 euro per le chiamate da rete fissa TIM, Vodafone, WINDTRE, Fastweb e Tiscali e di 5 euro per le chiamate da rete fissa TWT, Convergenze, PosteMobile.
L’IMPEGNO DI DOKITA NEL MONDO
Dokita è un’organizzazione umanitaria italiana che opera nel campo della cooperazione internazionale allo sviluppo, nata negli anni ’70 da un gruppo di volontari al fine di sostenere le opere umanitarie dei missionari della Congregazione dei Figli dell’Immacolata Concezione nel mondo. Attualmente Dokita Onlus opera in 14 Paesi (Camerun, Congo R.D., Nigeria, Senegal, Bolivia, Brasile, Argentina, Honduras, Perù, India, Filippine, Albania, Croazia e Italia), prestando soccorso ogni anno a più di 20mila persone, di cui 7.000 con disabilità, alle quali assicura assistenza sanitaria, istruzione e cibo tramite le proprie strutture fisioterapiche, le scuole speciali e i centri di accoglienza.
ORIGINE DEL NOME DOKITA
Il nome “Dokita” è un prestito linguistico al lessico della lingua bulu del Camerun della parola tedesca “Doktor” (il Camerun è stato colonia tedesca), che indica il medico, il dottore, ma anche l’uomo della medicina, il guaritore. Dokita è il nome che la popolazione locale diede a Fratel Clemente Maino, religioso e missionario della Congregazione dei Figli dell’Immacolata Concezione (CFIC), che alla fine degli anni ’70 portò cure e assistenza medica ai malati di lebbra.