Primo ciak a Roma per “Ari-Cassamortari” di Claudio AmendolaRoma, 22 set. (askanews) – Primo ciak a Roma per il film “Ari-Cassamortari”, sequel della commedia “I Cassamortari”, diretto, ancora una volta, da Claudio Amendola. Ricco il cast, tra conferme e new entry: Massimo Ghini, Gian Marco Tognazzi, Lucia Ocone, Alessandro Sperduti e con Silvia D’amico, Caterina Guzzanti, Michele Di Virgilio, Emanuel Casiero e con le partecipazioni di Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu, Massimo Dapporto, Antonia Liskova, Edoardo Leo.
Scritto a quattro mani da Mary Stella Brugiati e Alessandro Bosi, il film è prodotto da Isabella Cocuzza e Arturo Paglia in una coproduzione italo-spagnola Paco Cinematografica e Neo Art Producciones . Dopo l’affaire Arcangelo, i fratelli Pasti, insieme a un’eccentrica sorellastra che non sapevano di avere, si sono fatti un nome come “becchini dei Vip” e sono in lizza per un ambito premio di categoria mai aggiudicato prima, il Vespillone D’oro. Ma la commissione di valutazione scova un gigantesco buco nei libri contabili dell’azienda, che minaccia di escluderli dalla corsa al premio. Ma com’è possibile? La risposta è nella confessione di Matteo Pasti: ha “preso in prestito” ingenti somme dai conti aziendali per mantenere una relazione virtuale con la cam girl di nome Bella Salma. Un nome d’arte che, ben presto, è sulle notizie d’apertura di tutti i telegiornali: la sex worker viene ritrovata morta nella sua villa per un improbabile incidente domestico. Il telefono dei Pasti non tarda a squillare…
Sciame sismico ai Campi Flegrei, scossa 3.0: “Nessun danno”Roma, 22 set. (askanews) – Dalle ore 11:02, come segnalato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia è in corso uno sciame sismico nell’area dei Campi Flegrei, con l’evento maggiore registrato di magnitudo 3.0.
In seguito all’evento la Sala Situazione Italia del Dipartimento della Protezione Civile si è messa in contatto con le strutture locali del Servizio Nazionale della protezione civile. La scossa è stata avvertita dalla popolazione ma dalle prime verifiche, precisa la Protezione civile, “al momento non sono stati segnalati danni”.
Boom di vendite e nuove date live per i Pinguini Tattici NucleariMilano, 22 set. (askanews) – Con oltre 100.000 biglietti venduti in un solo giorno, a grande richiesta i Pinguini Tattici Nucleari annunciano nuove date a Milano, Roma, Bologna, Torino e Firenze, per il “Non perdiamoci mica di vista Fake news Indoor tour – Palasport 2024”, organizzato e prodotto da Magellano Concerti, che vedrà la band sui palchi dei più importanti palasport italiani nella primavera del 2024. Diventano così 6 le date a Milano, 4 a Roma, Bologna e Torino e 3 a Firenze, per un complessivo di 33 appuntamenti nei palazzetti.
Continua, in una versione più intima e confidenziale, il tour che quest’estate ha portato i Pinguini Tattici Nucleari a incontrare fan di ogni età, da nord a sud fino alle isole. Dopo la calorosa accoglienza che il pubblico ha riservato alla band, Riccardo, Elio, Nicola, Simone, Matteo e Lorenzo decidono di tornare ad abbracciare il proprio pubblico nei palasport per continuare a raccontare la storia di una giovane band che negli anni ha saputo alternare grandi hit a brani cantautorali, capaci di far sorridere e di far pensare. “Non perdiamoci mica di vista Fake news Indoor tour – Palasport 2024” 03 aprile 2024 – Jesolo (VE) – Palazzo del Turismo – SOLD OUT 04 aprile 2024 – Jesolo (VE) – Palazzo del Turismo – SOLD OUT 08 aprile 2024 – Milano – Mediolanum Forum – SOLD OUT 09 aprile 2024 – Milano – Mediolanum Forum – SOLD OUT 11 aprile 2024 – Milano – Mediolanum Forum – SOLD OUT 12 aprile 2024 – Milano – Mediolanum Forum – SOLD OUT 13 aprile 2024 – Milano – Mediolanum Forum – NUOVA DATA 16 aprile 2024 – Torino – PalaOlimpico di Torino – SOLD OUT 17 aprile 2024 – Torino – PalaOlimpico di Torino – SOLD OUT 19 aprile 2024 – Torino – PalaOlimpico di Torino – NUOVA DATA 20 aprile 2024 – Torino – PalaOlimpico di Torino – NUOVA DATA 23 aprile 2024 – Pesaro – Vitrifrigo Arena 24 aprile 2024 – Pesaro – Vitrifrigo Arena 26 aprile 2024 – Bologna – Unipol Arena – SOLD OUT 27 aprile 2024 – Bologna – Unipol Arena – SOLD OUT 29 aprile 2024 – Livorno – Modigliani Forum 30 aprile 2024 – Livorno – Modigliani Forum 02 maggio 2024 – Firenze – Mandela Forum 03 maggio 2024 – Firenze – Mandela Forum 04 maggio 2024 – Firenze – Mandela Forum – NUOVA DATA 07 maggio 2024 – Roma – Palazzo dello Sport 08 maggio 2024 – Roma – Palazzo dello Sport 10 maggio 2024 – Roma – Palazzo dello Sport – NUOVA DATA 11 maggio 2024 – Roma – Palazzo dello Sport – NUOVA DATA 15 maggio 2024 – Bologna – Unipol Arena – NUOVA DATA 16 maggio 2024 – Bologna – Unipol Arena – NUOVA DATA 17 maggio 2024 – Milano – Mediolanum Forum – NUOVA DATA 20 maggio 2024 – Napoli – PalaPartenope 21 maggio 2024 – Napoli – PalaPartenope 24 maggio 2024 – Bari – PalaFlorio 25 maggio 2024 – Bari – PalaFlorio 28 maggio 2024 – Messina – PalaRescifina 29 maggio 2024 – Messina – PalaRescifina
Oltre un miliardo e mezzo di stream, due anni in cima alle classifiche airplay e FIMI/Gfk Italia, il successo dell’album Fake News (tre volte Disco di Platino) e di Rubami la notte, nuovo singolo uscito a maggio, ai vertici di tutte le classifiche e già certificato doppio Disco di Platino, e un coinvolgente show che ha riscosso un grande successo di pubblico e critica: quello dei Pinguini Tattici Nucleari si è rivelato essere un gioco di squadra più che convincente, che ha portato la band, che da più di due anni colleziona numeri da record, ai vertici di tutte classifiche, regalandole un posto di assoluto rilievo nel panorama musicale nazionale e che ha mosso i primi passi in quello internazionale. Prevendite per le nuove date attive dalle ore 14 di venerdì 22 settembre sui circuiti Ticketone e Ticketmaster Tutte le info su magellanoconcerti.it
Giorgetti, stop sussidi. Servono riforme per aumentare produttivitàRoma, 22 set. (askanews) – Stop sussidi a pioggia o facili misure. Il ruolo del Governo è quello di impegnarsi in riforme strutturali per aumentare la competitività del sistema. Lo ha detto il Ministro dell’economia e delle finanze, Giancarlo Giorgetti, nel suo intervento alla cerimonia di insediamento della XI consiliatura del Cnel. Presenti il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e i presidenti d Senato e Camera, Ignazio La Russa e Lorenzo Fontana.
“Intervenire con ogni genere di invenzioni pur di spendere denaro pubblico e sussidiare qualcuno o qualcosa, sempre più si è rivelato denso di conseguenze non volute e anzi nocive. Certamente sussidiare è più facile – ha dspiegato Giorgetti -; impegnarsi invece in un coerente disegno di riforma dell’economia italiana che ne aumenti la produttività, più complicato. Tuttavia questo è il compito che la ragione economica e la morale impongono alla nostra attività di governo. Non possiamo più surrogare con facili misure il compito strutturale che ci è imposto”. Sulla questione dei salari, Giorgetti ha sottolineato come essi debbano andare di pari passo con la produttività, lasciandone la determinazione alla contrattazione tra le parti. “Il tema dei salari e il tema della produttività devono assieme contribuire alla ripresa di uno sviluppo inclusivo che permei tutta l’Italia, e realizzi – ha sottolimeato – un giusto allineamento delle retribuzioni basato sul principio incomprimibile della libera contrattazione tra le parti sociali”.
Governo, Schlein: dopo un anno di Meloni l’Italia sta peggioRoma, 22 set. (askanews) – L’Italia sta peggio, dopo un anno di governo Meloni. Lo ha detto la segretaria Pd Elly Schlein in una intervista a ‘Fanpage’. “Il giudizio come leader del primo partito di opposizione rischia di essere scontato: è un giudizio negativo. Ma se chiediamo a un italiano o un’italiana se sta meglio di un anno fa la risposta la conosciamo tutti, purtroppo. Perché questo è stato un governo che per un anno ha mostrato il suo vero volto. Quello che colpisce i poveri, anziché contrastare la povertà. Quello che ha fatto un decreto sul lavoro che in realtà aumenta la precarietà”.
Il Papa: la guerra mondiale a pezzi danneggia tutti, specialmente i poveriCittà del Vaticano, 22 set. (askanews) – “Purtroppo l’umanità globalizzata è ferita e minacciata da una guerra mondiale a pezzi, che, combattuta direttamente in alcune regioni del pianeta, ha però conseguenze che danneggiano la vita di tutti, specialmente dei più poveri”. Lo scrive Papa Francesco in un messaggio inviato ai partecipanti al Simposio Ecumenico nell’Abbazia di Pannonhalma, in Ungheria.
Il Papa cita San Benedetto patrono d’Europa e la sua regola, aggiungendo che questa “non contiene una trattazione sul tema della pace, ma piuttosto può essere adottata come ottima guida per un impegno consapevole e pratico a favore della pace. Il Santo Abate la scrisse pensando ai monaci, ma il suo messaggio va ben oltre le mura dei monasteri. Essa mostra come la convivenza umana, con la grazia di Dio, possa superare i pericoli dovuti a dispute e discordie”, scrive Francesco. “Lo sguardo di Benedetto è molto lucido circa le differenze e le disuguaglianze che esistono tra i membri della comunità. Egli – prosegue il Papa nel suo messaggio – conosce la complessità delle impronte linguistiche, etniche e culturali, che rappresenta allo stesso tempo una ricchezza e un potenziale di conflitto. Eppure, egli ha una visione serena e pacifica, perché è pienamente convinto della pari dignità e del pari valore di tutti gli esseri umani”.
“Anche gli ‘hospites’, ovvero gli stranieri, devono essere accolti secondo tale principio. ‘Onorare tutti gli uomini’ è il fondamento della pace nella comunità monastica, così come nelle relazioni interpersonali, sociali e internazionali”. Francesco, infine, ha esortato tutti a pregare per la pace. “La guerra in Ucraina ci ha drammaticamente chiamato ad aprire gli occhi e il cuore verso tante popolazioni che soffrono a causa della guerra, memori delle parole del Concilio Vaticano II: ‘Ogni atto di guerra, che mira indiscriminatamente alla distruzione di intere città o di vaste regioni e dei loro abitanti, è delitto contro Dio e contro la stessa umanità e va condannato con fermezza e senza esitazione’”.
“Per intercessione di San Benedetto chiediamo a Dio Uno e Trino che il mondo sia liberato dal flagello della guerra e possa crescere ½un’intesa tra i popoli che assicuri per tutti i continenti la giustizia e il pane, la libertà e la pace”, ha chiuso il suo messaggio Papa Francesco, citando una preghera del card. Carlo Maria Martini.
Pil, l’Istat conferma per il 2022 un deficit del-8%Roma, 22 set. (askanews) – L’Istat conferma per il 2022 un deficit del -8% in calo sul 2022, in linea con la stima di aprile.
Sulla base delle informazioni aggiornate, l’indebitamento netto delle amministrazione pubbliche in rapporto al Pil- si legge nell’Aggiornamento dei conti economici nazionali – è stato pari nel 2022 a -8% (-8,8% l’anno precedente). In valore assoluto l’indebitamento è di -156.442 milioni di euro, in calo di circa 3,5 miliardi rispetto a quello dell’anno precedente. Il saldo primario (indebitamento netto al netto della spesa per interessi) è negativo e pari a -73.554 milioni di euro, con un’incidenza sul Pil del -3,8% (-5,3% nel 2021); anche il saldo di parte corrente (risparmio o disavanzo delle Ap) è negativo e pari a -24.059 milioni di euro, inferiore a quello di -25.319 milioni registrato nel 2021. Tale miglioramento è il risultato di un aumento di circa 62,3 miliardi di euro delle entrate correnti, superiore a quello delle uscite correnti (di circa 61,1 miliardi).
Nel 2022 le entrate totali delle amministrazioni pubbliche sono aumentate dell’8% rispetto all’anno precedente. L’incidenza sul Pil è pari al 48%.
Governo, Bombardieri: incontro su inflazione è pura propagandaRoma, 22 set. (askanews) – L’incontro con il Governo sul caro prezzi “pensiamo sia pura propaganda”. Così il leader della Uil, Pierpaolo Bombardieri, a “ReStart”. Secondo Bombardieri “è inutile parlare di inflazione con i sindacati se non ci sono controlli e provvedimenti su chi ha fatto speculazione, specie sulla benzina. Si può dire che gli imprenditori hanno guadagnato di meno, ma la vera inflazione in questi due anni è stata pagata da lavoratori e pensionati che hanno perso potere d’acquisto di salari e pensioni”.
Governo, al via incontro con sindacati su tutela potere acquistoRoma, 22 set. (askanews) – Al via a Palazzo Chigi l’incontro tra Governo e Cgil, Cisl, Uil e Ugl sui temi del potere d’acquisto delle famiglie e le dinamiche dei prezzi. A coordinare il tavolo è il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, coadiuvato dal garante dei prezzi. Per l’esecutivo sono presenti anche il ministro della Funzione pubblica, Paolo Zangrillo, il sottosegretario del Lavoro, Claudio Durigon, e il sottosegretario alla presidenza del consiglio, Giovanbattista Fazzolari. Per i sindacati ci sono i leader di Cisl e Ugl, Luigi Sbarra e Paolo Capone, e i segretari confederali di Cgil e Uil, Christian Ferrari e Ivana Veronese. Vista la presenza di Zangrillo e Durigon, i sindacati intendono allargare la discussione al rinnovo dei contratti pubblici e alle pensioni.
La destra contro il direttore del Museo Egizio di TorinoMilano, 21 set. (askanews) – “C’è purtroppo una invasività crescente. Ma la cultura è il servizio di tutti. I musei sono la casa di tutti. Non solo è giusto, ma è doveroso che i direttori vengano valutati. Ma su criteri oggettivi. Quando sono arrivato qui avevamo 16 persone, oggi siamo in 70. Avevo un curatore e un assistente curatore, oggi ho 13 curatori”. Christian Greco, direttore del Museo Egizio di Torino, istituzione per importanza seconda al mondo solo al grande museo egizio del Cairo, ha parlato così, intervistato dal Corriere della Sera, nei giorni della polemica politica scatenata nei suo confronti dall’assessore al Welfare della Regione Piemonte, Maurizio Marrone di Fratelli d’Italia. “Io non ho assolutamente bisogno di poltrone – ha aggiunto Greco -. Possono anche mandarmi via dall’Egizio, se vogliono. Mi resterà comunque l’Egitto”.
La battaglia della destra, in particolare della Lega, contro Greco nasce da lontano: risale addirittura al 2016 e al 2018, quando il Museo Egizio, in occasione di nuove mostre, aveva lanciato una campagna che permetteva alle persone arabe che si presentavano in coppia di entrare pagando un unico biglietto. La promozione aveva suscitato immediatamente le proteste della destra italiana, con anche l’attuale presidente del Consiglio Giorgia Meloni che aveva definito “delirante” l’iniziativa di Greco. Il più polemico era Stato il leghista Andrea Crippa, oggi vicesegretario del partito di Salvini, che aveva accusato il direttore dell’Egizio di razzismo e discriminazione nei confronti di “italiani e cristiani”, accuse che oggi ribadisce anche con maggiore veemenza, dopo che la denuncia per diffamazione fatta da Greco ha portato in secondo grado – dopo la condanna del politico in primo grado – all’assoluzione dall’accusa di avere leso l’immagine del museo, ma non da quella di avere diffuso un video falso, come hanno precisato ad askanews dal museo torinese. “Christian Greco, direttore del Museo Egizio di Torino – ha detto Crippa ad Affari Italiani – faccia un gesto di dignità e si dimetta. Faremo di tutto per cacciarlo e chiediamo al ministro della Cultura Sangiuliano di cacciarlo se non si dimette lui”, e poi ha aggiunto: “È un direttore di sinistra che ha gestito il Museo Egizio di Torino in modo ideologico e razzista contro gli italiani e i cittadini di religione cristiana. Ha fatto sconti solo per i musulmani e mai per chi professa altre religioni. Il Museo Egizio di Torino viene pagato dai cittadini e lui ascolta solo la sinistra. È un razzista contro italiani e cristiani”. “Non confermerei Greco – aveva invece detto Marrone, dando inizio alla serie di attacchi al direttore. – Ha doti manageriali non comuni, ma ritengo esistano figure potenzialmente più qualificate che sono state penalizzate non dico per la direzione, ma addirittura per un posto nel Cda del museo”. A difesa di Greco, oltre ai numeri e ai risultati che lui stesso ha citato – ai quali va aggiunto il dato sui visitatori, che nel 2022 sono stati 898.500, superando il 2019 pre pandemico – si sono schierati il Consiglio di amministrazione del museo, il comitato scientifico e le istituzioni locali. A favore del direttore è stata anche inviata una lettera aperta firmata da 92 studiosi. E poi la politica: la segretaria del Pd Elly Schlein ha sostenuto che “Greco dirige il Museo Egizio con grande professionalità e competenza, portando risultati concreti. Da settimane è sotto l’attacco delle destre per un’unica ragione, non essere, secondo loro, allineato alle posizioni del governo. È un fatto grave nel merito e nella sostanza, e tradisce la mania di controllo che ha Giorgia Meloni”. Parole dalla parte di Greco anche dal leader di Azione, Carlo Calenda: “L’anno scorso ho portato i ragazzi al Museo Egizio di Torino – ha scritto su X -. Come ebbi modo di scrivere mi è sembrato uno dei musei meglio gestiti, allestiti e organizzati d’Italia. Rimuoverei piuttosto chi chiede di rimuovere Christian Greco”.
“Quando sei in difficoltà – ha commentato l’ex sindaca di Torino e deputata del Movimento 5Stelle Chiara Appendino – inventati un nuovo nemico. È ormai la tattica continua del centrodestra. In questi giorni la vittima designata è il direttore del Museo Egizio di Torino. Christian Greco è un bravissimo egittologo che sta svolgendo da anni un lavoro preziosissimo per il Museo, come dimostrano le quantità di visitatori in continua crescita e le numerose collaborazioni attivate con musei, istituti di ricerca e università internazionali. Il suo peccato, per la destra, è aver aperto il museo con politiche di inclusione rivolte a tutte e tutti. E, evidentemente, aver avuto troppo successo”. Su X è stato pubblicato anche un post del Museo Egizio:” Ringraziamo per il largo e affettuoso sostegno e per la stima che state manifestando al nostro direttore e al museo – si legge -. Il Museo Egizio tutto si esprime in totale sintonia con le dichiarazioni del direttore. Preghiamo di mantenerne il tono urbano. Noi continuiamo a lavorare”. “I musei – aveva detto lo stesso Greco ad askanews in un’intervista a inizio 2023 – devono diventare sempre di più hub di approfondimento, un luogo in cui si possa capire la complessità della realtà, in cui si possa avere la forza di dire che non ci sono risposte semplici a fenomeni complessi, un luogo in cui si possa avere anche la possibilità di fare una disamina delle fonti su quello che, per esempio, la Rete ci presenta in maniera indiscriminata. Noi abbiamo una cultura materiale che pone dei paletti: dobbiamo essere un luogo di confronto, un presidio di libertà e democrazia”. Parole che sembrano molto pregnanti anche oggi e che rappresentano in un certo senso la visione di fondo della sua direzione dell’Egizio. Museo la cui governance, come indicato nel Report integrato del 2022, è strutturata intorno ai soci fondatori: il ministero della Cultura, la Regione Piemonte, la Città di Torino, la Compagnia di San Paolo e la Fondazione CRT. Il presidente della Fondazione è nominato dal ministero della Cultura e attualmente la carica è ricoperta da Evelina Christillin. (di Leonardo Merlini)