Bce, Lagarde: siamo risoluti sull’inflazione, deve essere ridottaRoma, 21 set. (askanews) – Alla Bce “siamo risoluti a preservare la stabilità dei prezzi nella zona euro. Per questa ragione abbiamo alzato i tassi di interesse dieci volte dal giugno del 2022 e abbiamo agito ancora una volta, la scorsa settimana, per rafforzare i progressi verso il nostro obiettivo di inflazione”. Lo ha affermato la presidente della Bce, Christine Lagarde nel suo intervento a un congresso a Marsiglia (les Rencontres méditerranéennes).
Guardando al quadro generale del Mediterraneo, non solo dell’area euro una condizione preliminare per la prosperità e “la stabilità economica, in particolare la stabilità dei prezzi. Oggi l’inflazione elevata è una sfida per l’insieme della regione. Deve essere ridotta, in particolare perché una inflazione debole e stabile – ha detto – è fondamentale per stimolare gli investimenti sul lungo termine”.
L’Italia del calcio scivola al nono posto del Ranking FifaRoma, 21 set. (askanews) – Dopo il pareggio di Skopje con la Nord Macedonia e il successo di Milano con l’Ucraina nelle qualificazioni a EURO 2024, la Nazionale perde una posizione e scivola al 9° posto del Ranking FIFA venendo scavalcata dal Portogallo (8°). Si confermano in testa i campioni del mondo in carica dell’Argentina, che grazie alle vittorie contro Ecuador e Bolivia allungano sulla Francia, battuta in amichevole dalla Germania. Il Brasile si conferma in terza posizione in una top five completata da Inghilterra e Belgio. Il prossimo Ranking FIFA sarà pubblicato il 26 ottobre.
LE PRIME 10 POSIZIONI DEL RANKING FIFA 1) Argentina 1851.41 punti (-) 2) Francia 1840.76 punti (-) 3) Brasile 1837.61 punti (-) 4) Inghilterra 1794,34 punti (-) 5) Belgio 1792.64 punti (-) 6) Croazia 1747.83 punti (-) 7) Paesi Bassi 1743.15 punti (-) 8) Portogallo 1728.58 punti (+1) 9) ITALIA 1727.37 punti (-1) 10) Spagna 1710.72 punti (-)
Ecco le proposte M5s per la scuolaMilano, 21 set. (askanews) – Una card da 500 euro l’anno per aiutare le famiglie alle prese con il caro-libri, interventi sul dimensionamento scolastico e per evitare le classi pollaio, risorse per garantire il tempo pieno su tutto il territorio nazionale, introduzione dell’educazione sessuale ed affettiva e psicologo scolastico in tutti gli istituti. Sono le proposte per la scuola presentate dal Movimento Cinque Stelle per far fronte a quella che Giuseppe Conte chiama “un’emergenza”, con l’autonomia differenziata che rischia di aumentare le differenze tra Nord e Sud.
Per il M5s è infatti “a rischio il diritto allo studio”, nel momento in cui “la scuola sta diventando un bene di lusso: non possiamo permetterlo”, dice il deputato Antonio Caso, elencando le statistiche poco lusinghiere per l’Italia: sotto la media Ue per spese in istruzione in rapporto al Pil, agli ultimi posti per la dispersione scolastica, gli adulti poco istruiti, lo stipendio dei docenti. Dunque “dobbiamo invertire la tendenza: aumentare gli investimenti per raggiungere la media europea, una direzione che però non vediamo nel governo”. La collega Orrico illustra nel dettaglio le proposte: “La dote educativa: una card personale con 500 euro ogni anno per ogni bambino delle famiglie con Isee fino a 45mila euro, per libri, cancelleria e le attività extradidattiche. Fondo strutturale da 500 milioni di euro per il tempo pieno in tutte le scuole: serve a garantire a studenti e famiglie una serie di attività extrascolastiche. Trenta milioni nel biennio per finanziare i Comuni e promuovere le ‘comunità educanti’ con volontariato, terzo settore, famiglie, per elaborare una proposta educativa” che contrasti la dispersione scolastica”. E poi insegnamento dell’educazione affettiva e sessuale dalle secondarie fino all’università con l’introduzione strutturale dello psicologo: “I dati dimostrano che diminuiscno gravidanze e aborti, infezioni a trasmissione sessuale, abusi sessuali ed episodi di omofobia”. Infine invertire la tendenza anche sul dimensionamento scolastico, fissando a 22, al massimo 23, il numero di bambini per classe.
Le fila le tira Conte: “Meloni inventa nuovi slogan e bluff per distogliere l’attenzione dal disastro immigrazione, ma noi non possiamo dimenticare che le famiglie oggi devono scegliere se comprare i libri di testo o fare il pieno alla macchina. E poi il carrello della spesa, i mutui… A noi questa realtà non sfugge ma il governo non ha stanziato un euro per il caro-libri, nonostante un’inflazione dell’8-10%. Silenzio assordante del governo: parla tanto, counica in modo furbo, ridenomina i ministeri.. Ma il governo deve risolvere i problemi, non fare video con atteggiamenti decisionisti, battendo i pugni sul tavolo che non risolvono nulla del disagio delle famiglie italiane”. La card in particolare “è urgente”, perchè ormai “anche il ceto medio fa fatica”. Allora “cerchiamo di pungolare il governo, perchè i tagli che stanno facendo lascieranno ferite non rimarginabili”. L’appello è a “non tagliare i fondi per le periferie, quelli per i giovani studenti: il riscatto passa dalla scuola, e invece di parlare improvvidamente di merito, costruiamo percorsi in cui tutti possano migliorare la loro condizione di vita. È vero quello che hadetto la Meloni sul fatto la famiglia d’origine conta più del merito, e allora invece di assegnare posti di potere a parenti e congiunti, aiuta i ragazzi, investi nella scuola per avere una formazione adeguata”.
Mattarella: sui migranti serve una visione del futuro, no a soluzioni tamponePiazza Armerina, 21 set. (askanews) – “Ne parleranno i ministri degli Interni e sono convinto troveranno una soluzione collaborativa, come avviene sempre tra Italia e Germania. Tra noi è emersa una perfetta omogeneità di vedute sul fenomeno migratorio che non colpisce solo l’Italia, è un fenomeno epocale che va governato con visione del futuro non con provvedimenti improvvisati o tampone o temporanei. Serve una visione coraggiosa e nuova”. Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nel corso della conferenza stampa con il presidente tedesco Steinmeier. “E’ sempre più evidente la dimensione e la caratteristica storica e globale” del fenomeno migratorio, che ha “molte cause, ambientali, di violenza: occorre studiare e definire soluzioni nuove e coraggiose, non superficiali o di poco momento, nè approssimative. Occorrono soluzioni europee, perchè questa non è cosa che un paese da solo può affrontare”. “I dieci punti di Von der Leyen sono interessanti, ma è importante che l’Europa tutta comprenda che il problema esiste e non si risolve ignorandolo. Non va lasciato a crudeli trafficanti di esseri umani”.
Migranti, Mattarella: non partirebbero se non via da violenze e miseriePiazza Armerina, 21 set. (askanews) – I migranti “resterebbero volentieri nei loro Paesi se non fossero spinti da fame, miseria, persecuzioni, intolleranze o terrorismo”. Lo ha sottolineato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nella conferenza stampa con il presidente della Repubblica federale di Germania Frank Walter Steinmeier a Piazza Armerina, dopo la Visita al Centro Don Bosco 2000.
“Abbiamo voluto valorizzare il significato di questo incontro” incontrando alcuni di questi “migranti – ha aggiunto – che sono arrivati attraverso sofferenze indicibili” e che è possibile “accogliere integrandoli e incentivando programmi nei paesi di origine per poter crescere in loco, creando opportunità di vita nei luoghi da cui provengono”.
Conte: sull’immigrazione io non parlo come Meloni, ma devo chiarire le distanze dal PdMilano, 21 set. (askanews) – Giuseppe Conte respinge con forza ogni accostamento a Giorgia Meloni e alla destra in tema di immigrazione e ribadisce che i governi del Pd “accoglievano in maniera indiscriminata”, rivendicando il dovere di chiarire le differenze anche con i Dem sul tema. In conferenza stampa alla Camera, il presidente del M5s risponde così alle critiche del Pd che lo accusano di usare gli stessi toni della destra: “Io parlo come la Meloni? Io ho proposto una terza via, cosa ho a che fare io con un governo che fa propaganda sull’immigrazione? Mi avete mai visto fare propaganda sull’immigrazione? Anche quando ero al governo con la Lega. Al di là della propaganda” di Salvini, “io ho lavorato in Europa offrendo proposte e cercando di conquistare fiducia e credibilità. Se ottenevamo i ricollocamenti degli sbarchi non era per Salvini che non andava ai consigli europei dei ministri dell’Interno… Ero io che lavoravo per la ridistribuzione europea”.
Conte rinnova le sue accuse ai Dem: “I Pd non si sentono riassunti dal termine ‘accoglienza indiscriminata’? In passato mi sembra che sia stata questa la declinazione dei loro governi, se non è così ce lo chiariscano. Il Pd ha tutti gli spazi per declinare meglio la sua proposta, non deve fare polemica. Ma posso io dire, non avendo nulla a che fare con questa destra, che non siamo d’accordo con lo Ius soli? Noi cartelli elettorali non ne faremo mai: pssiamo coltivare un percorso di dialogo con le forze progressiste, ma devo chiarire oggi all’elettorato e al Pd che noi lo Ius soli non lo facciamo, se mai saremo chiamati a responsabilità di governo. Noi vogliamo lo Ius scholae, perchè siamo paese di transito per i migranti. Possiamo dirlo o non si può parlare di immigrazione? Ai cittadini dobbiamo offrire soluzioni”. Conclude il leader M5s: “Nessuno si permetta di schiacciarmi sulla propaganda di destra, perchè noi partiamo dal rispetto dei diritti di ogni essere umano. Meloni, da donna, postò il video dello stupro di Piacenza, pur di prendere qualche voto. Ho mai postato il video di qualche migrante che delinque? Ma la sinsitra chiarisca quali sono le sue reali proposte. Dobbiamo soccorrerli e aiutarli dignitosamente, ma se ne arrivano 200mila l’anno, il Pd cosa propone? Ce lo dica senza fare polemiche”.
Migranti, Conte: io come Meloni? No, ma devo chiarire distanze da PdMilano, 21 set. (askanews) – Giuseppe Conte respinge con forza ogni accostamento a Giorgia Meloni e alla destra in tema di immigrazione e ribadisce che i governi del Pd “accoglievano in maniera indiscriminata”, rivendicando il dovere di chiarire le differenze anche con i Dem sul tema. In conferenza stampa alla Camera, il presidente del M5s risponde così alle critiche del Pd che lo accusano di usare gli stessi toni della destra: “Io parlo come la Meloni? Io ho proposto una terza via, cosa ho a che fare io con un governo che fa propaganda sull’immigrazione? Mi avete mai visto fare propaganda sull’immigrazione? Anche quando ero al governo con la Lega. Al di là della propaganda” di Salvini, “io ho lavorato in Europa offrendo proposte e cercando di conquistare fiducia e credibilità. Se ottenevamo i ricollocamenti degli sbarchi non era per Salvini che non andava ai consigli europei dei ministri dell’Interno… Ero io che lavoravo per la ridistribuzione europea”.
Conte rinnova le sue accuse ai Dem: “I Pd non si sentono riassunti dal termine ‘accoglienza indiscriminata’? In passato mi sembra che sia stata questa la declinazione dei loro governi, se non è così ce lo chiariscano. Il Pd ha tutti gli spazi per declinare meglio la sua proposta, non deve fare polemica. Ma posso io dire, non avendo nulla a che fare con questa destra, che non siamo d’accordo con lo Ius soli? Noi cartelli elettorali non ne faremo mai: pssiamo coltivare un percorso di dialogo con le forze progressiste, ma devo chiarire oggi all’elettorato e al Pd che noi lo Ius soli non lo facciamo, se mai saremo chiamati a responsabilità di governo. Noi vogliamo lo Ius scholae, perchè siamo paese di transito per i migranti. Possiamo dirlo o non si può parlare di immigrazione? Ai cittadini dobbiamo offrire soluzioni”. Conclude il leader M5s: “Nessuno si permetta di schiacciarmi sulla propaganda di destra, perchè noi partiamo dal rispetto dei diritti di ogni essere umano. Meloni, da donna, postò il video dello stupro di Piacenza, pur di prendere qualche voto. Ho mai postato il video di qualche migrante che delinque? Ma la sinsitra chiarisca quali sono le sue reali proposte. Dobbiamo soccorrerli e aiutarli dignitosamente, ma se ne arrivano 200mila l’anno, il Pd cosa propone? Ce lo dica senza fare polemiche”.
Banca d’Inghilterra conferma tassi al 5,25%, direttorio spaccatoRoma, 21 set. (askanews) – La Banca d’Inghilterra ha confermato con un voto a maggioranza il livello dei tassi di interesse sulla sterlina al 5,25%. Secondo quanto riporta un comunicato diffuso al termine della riunione, il direttorio si è sostanzialmente spaccato: cinque componenti hanno votato per lo status quo, mentre altri quattro avrebbero preferito un ulteriore aumento dei tassi da 25 punti base.
L’ipotesi su cui poi si è orientata la Bank of England aveva guadagnato probabilità ieri dopo che i dati dell’inflazione nel Regno Unito avevano segnalato un inatteso calmieramento al 6,7% su agosto. L’istituzione prevede che l’inflazione torni al valore obiettivo del 2% nel secondo trimestre del 2025.
Inps: nei primi 6 mesi dell’anno saldo positivo per i contratti di lavoro (+ 1 milione)Roma, 21 set. (askanews) – Nel primo semestre dell’anno le assunzioni attivate dai datori di lavoro privati sono state 4.287.000, in leggera flessione rispetto allo stesso periodo del 2022 (-1%), ma comunque superiori al livello prepandemico del primo semestre 2019. Le cessazioni sono state 3.286.000, in diminuzione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (-3%). Il saldo nei primi sei mesi è dunque positivo (+1.001.308 contratti). E’ quanto rileva l’osservatorio dell’Inps sul precariato.
In flessione, rispetto al 2022, risultano quelle di contratti in somministrazione (-9%), a tempo indeterminato (-6%) e in apprendistato (-4%). Tutti gli altri contratti registrano una leggera crescita: lavoro intermittente +3%, stagionali +2% e tempo determinato +1%. Si registra altresì una lieve flessione per tutte le classi di dimensione aziendale: fino a 15 dipendenti -1%, da 16 a 99 dipendenti -0,3%, per 100 e oltre -2%. Per quanto riguarda le tipologie orarie l’incidenza del part time è rimasta stabile sia per l’insieme delle assunzioni a termine (37%) che per quelle a tempo indeterminato (32%). Le trasformazioni da tempo determinato nel corso del primo semestre del 2023 sono risultate 400.000, in lieve aumento rispetto allo stesso periodo del 2022 (+5%), ma comunque inferiori al livello straordinario del primo semestre 2019 (quando erano risultate 420.000). Contemporaneamente le conferme di rapporti di apprendistato giunti alla conclusione del periodo formativo risultano in flessione rispetto al corrispondente semestre 2022 (-19%).
Nei primi sei mesi dell’anno c’è stata una “forte riduzione” dei licenziamenti di natura economica (-18%) rispetto al primo semestre dello scorso anno. Calano anche i licenziamenti disciplinari (-12%) e le dimissioni (-3%). Sono invece in leggero aumento le cessazioni per risoluzione consensuale (+3%).