Carburanti, benzina self poco sopra 2 euro-litro e gasolio sopra 1,94Roma, 20 set. (askanews) – Quotazioni dei prodotti raffinati ancora in calo per la benzina e in lieve aumento per il gasolio. Brent sempre a 94 dollari. La media nazionale dei prezzi della benzina in self service è poco sopra i 2 euro/litro, quella del gasolio supera quota 1,94 euro/litro.
Queste sono le medie dei prezzi praticati comunicati dai gestori all’Osservatorio prezzi del ministero delle Imprese e del Made in Italy ed elaborati dalla Staffetta Quotidiana, rilevati alle 8 di ieri mattina su circa 18mila impianti: benzina self service a 2,005 euro/litro (+1 millesimo, compagnie 2,011, pompe bianche 1,992), diesel self service a 1,942 euro/litro (+3, compagnie 1,948, pompe bianche 1,927). Benzina servito a 2,138 euro/litro (+2, compagnie 2,182, pompe bianche 2,051), diesel servito a 2,076 euro/litro (+4, compagnie 2,120, pompe bianche 1,987). Gpl servito a 0,712 euro/litro (invariato, compagnie 0,721, pompe bianche 0,701), metano servito a 1,398 euro/kg (+2, compagnie 1,403, pompe bianche 1,393), Gnl 1,265 euro/kg (invariato, compagnie 1,265 euro/kg, pompe bianche 1,264 euro/kg). Questi sono i prezzi sulle autostrade: benzina self service 2,078 euro/litro (servito 2,320), gasolio self service 2,022 euro/litro (servito 2,273), Gpl 0,851 euro/litro, metano 1,521 euro/kg, Gnl 1,277 euro/kg.
Antitrust, istruttoria su Ryanair: possibile abuso posizione dominanteRoma, 20 set. (askanews) – L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha avviato un procedimento per possibile abuso di posizione dominante di natura escludente da parte di Ryanair Dac, primo operatore nel trasporto aereo di linea passeggeri nei voli nazionali e da e per l’Italia.
Secondo quanto ipotizzato nel provvedimento, avviato a seguito di varie segnalazioni ricevute a partire dallo scorso mese di maggio, Ryanair farebbe leva sulla posizione dominante detenuta nei mercati in cui opera per estendere il proprio potere anche nell’offerta di altri servizi turistici (ad esempio hotel e noleggio auto) ai danni delle agenzie di viaggio – online e offline – e dei clienti che se ne avvalgono per comprare tali servizi. In particolare, Ryanair da un lato sembra ostacolare l’acquisto – da parte delle agenzie – dei biglietti aerei direttamente dal proprio sito, dall’altro consente l’acquisto degli stessi alle sole agenzie tradizionali tramite piattaforma GDS a condizioni che risulterebbero di gran lunga peggiorative in termini di prezzo, di ampiezza dell’offerta e di gestione post vendita del biglietto. La condotta di Ryanair, volta a limitare alle agenzie di viaggio la vendita dei biglietti aerei – che in genere sono il primo acquisto effettuato nell’organizzazione di una vacanza e che rappresentano il “punto di accesso” per la vendita di ulteriori servizi – avrebbe effetti non solo sulle agenzie ma anche sui consumatori finali: si determinerebbero infatti condizioni peggiorative sotto il profilo quantitativo e qualitativo e ingiustificate difficoltà nella gestione della prenotazione.
Addio a Gianni Vattimo, il filosofo del pensiero deboleMilano, 20 set. (askanews) – “Ero debole”. Si congeda così Gianni Vattimo, con l’autoironia sull’impostazione che gli era valsa la fama internazionale, il “pensiero debole” che nei primi anni ’80 segnò l’inizio dell’epoca postmoderna, in contrasto con la metafisica tradizionale. “Ero debole. Gianni Vattimo”. E poi le date di nascita, 04-01-1936, e di morte, 19-09-2023, recita l’epitaffio pubblicato sui social dal suo compagno, Simone Caminada che spiega: “Sul suo profilo ho scritto ciò che lui tempo fa mi chiese di scrivere nel caso estremo e in fondo è tutto dentro la sua grande autoironia”.
Nato a Torino, a pochi mesi già orfano di padre, a soli 28 anni ebbe la cattedra di Estetica, nell’università del capoluogo piemontese di cui poi divenne anche preside della facoltà di Filosofia. Comunista e cattolico, oltre all’impegno accademico si dedicò attivamente alla politica e per due mandati è stato parlamentare europeo: dal 1999 al 2004 per i Democratici di Sinistra, dal 2009 al 2014 con l’Italia dei Valori di Antonio Di Pietro.
A 87 anni si è spento nell’ospedale di Rivoli, dove era ricoverato da qualche giorno: a dare la notizia il compagno dei suoi ultimi 14 anni, accusato e condannato per circonvenzione di incapace nei confronti del filosofo: “Mia madre come ogni sera gli ha detto ‘Ci vediamo domani Gianni’ e lui ha avuto la forza col dito di indicare ‘No’. Io gli ho assicurato che stava lasciandoci nell’amore del suo grande popolo”.
Migranti, Schlein a Conte: leggiti le nostre sette proposte…Milano, 19 set. (askanews) – “Conte evidentemente non ha letto le sette proposte presentate ieri dal Pd. Aspettiamo di vedere le sue…”. Lo ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein, ospite di E’ sempre Cartabianca su Retequattro, spiegando così l’attacco di Giuseppe Conte che stasera ha accusato il Pd di voelre una accoglienza “indiscriminata” dei migranti: “Siamo a pochi mesi dalla campagna elettorale” per le Europee…”.
Nel merito Schlein ha ribadito che quelle del Pd “sono sette proposte molto concrete, perchè la destra da almeno 10 anni inquina il dibattito rendendo ideologico e questo allontana le soluzioni. Manderò personalmente a Conte le sette proposte, a partire dalla necessità di cambiare il regolamento Dublino approvato quando c’era la destra”. Poi “servono vie sicure legali e alternative” e “un grande piano di cooperazione internazionale”.
Migranti, Conte attacca il Pd: vuole accoglienza indiscriminataRoma, 19 set. (askanews) – Un’alleanza strutturale col Pd non è possibile perché ci sono “punti di diverbio, di dissenso”, come sui migranti che il Pd vuole accogliere “indiscriminatamente”. Il leader del M5s Giuseppe Conte marca così le distanze dai Dem, rimarcando la necessità di “chiarezza” nei confronti delle altre opposizioni: “Io non voglio assolutamente, nell’interesse della mia forza politica ma soprattutto nel rispetto degli italiani, fare degli incontri di vertice quando invece vanno fatti dei discorsi chiari e trasparenti. Noi stiamo facendo delle battaglie trasparenti, prendiamo impegni trasparenti e li manteniamo”, ha sottolineato Conte durante la registrazione di ‘Cinque minuti’ che andrà in onda questa sera su Rai 1.
Insomma, “se ci sono punti di diverbio, di dissenso col Pd, io lo voglio dire. Noi siamo per esempio per la ‘terza via’ sull’immigrazione. Il Pd è per l’accoglienza indiscriminata. Secondo noi non è possibile, non è possibile neppure il blocco navale. Secondo noi ci sono percorsi ragionevoli, pragmatici”. Per Conte “non bisogna prendere in giro nessuno con progetti irrealizzabili o facendo passerelle facendo credere che ci sia una svolta. Che sia Lampedusa con Von der Leyen, il Consiglio dei ministri a Cutro o un Consiglio europeo. Poi fanno dei decreti che non risolvono nulla”, insiste a Porta a Porta. Come con i centri per i rimpatri: “L’ennesimo bluff della Meloni”.
Critiche sia ai Dem che al governo anche sul tema dell’integrazione: “Dobbiamo preoccuparci non della sostituzione etnica, sono sciocchezze, ma di avere persone che partecipano no alla vita sociale e politica. Qui c’è è una differenza fra me e il Pd, che vuole lo Ius soli, cittadinanza a chi nasce qui. Io sono favorevole allo Ius scholae, cittadinanza a chi cresce qua e studia qua, questa è integrazione”.
Mattarella in Sicilia con Steinmeier, il 21 al centro migrantiSiracusa, 19 set. (askanews) – Sergio Mattarella arriverà domani mattina in Sicilia, più precisamente a Siracusa, dove accoglierà il Presidente della Repubblica Federale di Germania Frank-Walter Steinmeier in occasione della cerimonia del Premio dei Presidenti. La due giorni prevede, nella giornata di giovedi 21, anche la visita in un centro di accoglienza per migranti in privincia di Enna, al quale seguirà una conferenza stampa dei due presidenti.
Un tema caldo quello dell’accoglienza a pochi giorni dalla protesta degli abitanti di Lampedusa, e dopo la visita della premier Giorgia Meloni e della presidente della commissione Ursula Von der Leyen che ha riproposto un aiuto europeo declinato in dieci punti. Il tete a tete inoltre coincide con un momento di tensione proprio con la Germania sulla questione migranti: Berlino aveva deciso infatti di sospendere la procedura di ammissione di richiedenti asilo dall’Italia, “perché l’Italia non ha mostrato alcuna volontà di riprendere le persone in base ai termini del Regolamento di Dublino”, aveva spiegato il ministro degli Interni tedesco Nancy Faeser, assicurando però allo stesso tempo che la Germania intende continuare ad accogliere i richiedenti asilo provenienti dall’Italia secondo i termini del programma volontario. Insomma una partita diplomatica molto delicata che potrebbe essere oggetto dell’incontro tra i due capi di Stato. Domani intanto Siracusa sarà la cornice della premiazione dei Comuni gemellati italiani e tedeschi vincitori della seconda edizione del “Premio dei Presidenti per la cooperazione comunale tra Italia e Germania”, istituito dai Capi di Stato dei due Paesi. Dopo il colloquio tra le due delegazioni nel Castello Maniace, i presidenti si trasferiranno al teatro comunale, dove, nel pomeriggio, si svolgerà la cerimonia di consegna del riconoscimento. Promosso dal Presidente della Repubblica Mattarella e dal suo omologo Steinmeier nel 2020, intende rafforzare la cultura di pace e la stabilità democratica in Europa.
Sempre nel pomeriggio Mattarella e Steinmeier faranno una passeggiata nei vicoli di Ortigia, il quartiere più antico della città, e in serata assisteranno allo spettacolo Ulisse al teatro greco. La mattina seguente il trasferimento a piazza Armerina, prima del quale ci sarà un sorvolo in elicottero sulle zone colpite dagli incendi di questa estate e un saluto ai Vigili del fuoco locali. Quindi la visita ai mosaici di piazza Armerina e all’associazione don Bosco che ospita dei migranti. Intorno a mezzogiorno si terrà la conferenza stampa dei due capi di Stato. Prima di ritornare a Roma in serata, Mattarella e Steinmeier si recheranno a visitare lo stabilimento Enel di Catania.
Ue, M5s propone etichetta “made in” per 4 fasi produzione tessileBruxelles, 19 set. (askanews) – L’europarlamentare del M5s Mariangela Danzì ha annunciato oggi a Bruxelles che chiederà alla Commissione europea di inserire nuovi obblighi di etichettatura e tracciabilità per i prodotti tessili nell’ambito del regolamento Ue sull’Ecodesign, in via di approvazione definitiva. I nuovi obblighi riguarderebbero l’etichettatura d’origine per tutte e quattro le fasi produttive, e cioè filatura, tessitura, nobilitazione (tintura e stampa) e confezione finale, invece che, come avviene oggi, solo l’ultima fase.
Questa etichettatura obbligatoria potrebbe essere introdotta dalla Commissione, secondo Danzì, attraverso gli “atti delegati” (le normative di attuazione) del regolamento Ecodesign, che vengono definiti mediante la procedura cosiddetta di “comitologia”, in cui le proposte dell’Esecutivo Ue possono essere respinte solo a maggioranza qualificata dagli Stati membri. Una precedente proposta di modifica in questo senso dell’articolato del Regolamento era stato presentato durante la fase co-legislativa, ma non aveva ottenuto l’approvazione della maggioranza dell’Aula. Per presentare l’iniziativa e raccogliere un consenso trasversale anche da altre forze politiche, l’eurodeputata del M5s ha organizzato questo pomeriggio un evento al Parlamento europeo a Bruxelles intitolato “Qualità e tracciabilità per un tessile sostenibile”, a cui hanno partecipato, tra gli altri, Pascal Canfin, Presidente della Commissione Ambiente del Parlamento europeo, Alessandra Moretti (Pd), relatrice del Regolamento Ecodesign, Massimiliano Salini (Fi), Gianna Gancia (Lega), Pietro Fiocchi, (Fdi), e diversi imprenditori del distretto tessile della seta di Como, tra cui Graziano Brenna, Presidente della Fondazione setificio, e Ambrogio Taborelli, presidente della Camera di Commercio della città lombarda.
Il settore tessile è “particolarmente colpito dalla concorrenza sleale”, ed è “in grande sofferenza perché molte grandi case di moda acquistano i tessuti all’estero e usano impropriamente il marchio ‘Made in Italy’ sfruttando le maglie larghe dell’attuale sistema europeo delle etichettature”, ha sottolineato Danzì, mentre Taborelli ha ricordato come le imprese tessili europee, e in particolare italiane, rispettino tutte le normative Ue, per esempio sui coloranti non inquinanti, sull’uso delle energie rinnovabili, sulle normative del lavoro, ma poi subiscono la concorrenza internazionale da parte di aziende extra Ue (Turchia compresa) che non sono sottoposte a questi obblighi. Ciò nonostante, i prodotti tessili fabbricati e lavorati fuori dall’Ue senza rispettare le norme comunitarie possono essere etichettati come italiani, o di altri paesi Ue, perché quello che conta per l’etichettatura è solo il paese in cui avviene la confezione finale. Questo fenomeno colpisce soprattutto l’Italia, che, nonostante questo tipo di concorrenza internazionale, oggi conta ancora 40.000 aziende tessili per un totale di 400.000 lavoratori impiegati.
“La nostra proposta, che ci auguriamo raccolga un ampio e trasversale consenso – ha indicato Danzì – è quella di prevedere l’obbligatorietà in etichetta di tutti e quattro i passaggi del tessile: non solo la confezione, ma anche la filatura, la tessitura e la nobilitazione, cioè la stampa o la tintura”. Un tentativo del genere, ha ricordato Taborelli, è già in corso con una normativa nazionale in Francia dall’inizio dell’anno per tutte le aziende con fatturato oltre i 100 milioni di euro all’anno, anche se l’obbligo di etichettatura riguarda tre delle quattro fasi (manca la filatura).
“Se si vuole veramente difendere il tessile e l’abbigliamento italiano bisogna salvaguardare l’integrità di tutta la filiera tessile, un comparto con punte di eccellenza nella tutela dei diritti dei lavoratori, dell’ambiente, della sicurezza e salute dei consumatori. L’occasione per questa ‘rivoluzione copernicana’ – ha spiegato Danzì – sono gli ‘atti delegati’ del Regolamento Ecodesign in via di approvazione definitiva”. “Oggi dobbiamo vincere la grande sfida di proteggere il sistema produttivo europeo dall’aggressività e a volte dalla concorrenza sleale dei nostri competitori. È arrivato il momento di fare sul serio”, ha concluso l’europarlamentare del M5s.
”Una Nessuna Centomila – In Arena” rimandato al 2024Milano, 19 set. (askanews) – Si comunica che l’evento “Una Nessuna Centomila – in Arena”, programmato per il 26 settembre all’Arena di Verona, viene rimandato al 2024, a causa di motivi di salute che impediscono alla Direttrice Artistica Fiorella Mannoia di prendervi parte.
La nuova data verrà comunicata al più presto. I biglietti acquistati restano validi per la nuova data. Sarà possibile chiedere eventuale rimborso su Ticketone e gli altri circuiti di vendita utilizzati in fase di acquisto.
Fiorella Mannoia: “Sono mortificata nel comunicarvi che sono bloccata a letto a causa di un’ernia al disco che mi hanno appena diagnosticato e che mi ha colpito qualche giorno fa, come probabilmente avete visto durante i Tim Music Awards. Certamente per diversi giorni, mi sarà impossibile muovermi, fare le prove ed esibirmi sul palco. I miei colleghi amici e gli organizzatori tutti, con un grandissimo gesto di affetto e solidarietà, hanno deciso di rimandare questa serata per farla essere una festa di tutti. Spero di darvi presto buone notizie. Grazie a tutti, sono commossa dalla solidarietà che mi state dimostrando.” Ferdinando Salzano, fondatore Friends & Partners: “Da mesi stiamo lavorando a questo evento, con una straordinaria risposta da parte del pubblico, che lo ha reso sold out in soli 20 giorni, e la presenza di Fiorella, davanti e dietro le quinte, è a tutti gli effetti imprescindibile. Non possiamo pensare di realizzare lo spettacolo senza di lei, che oltre ad aver coordinato la direzione artistica e musicale di tutto lo show, sarebbe stata protagonista di bellissime collaborazioni musicali con i suoi amici e colleghi, che hanno accettato l’invito ad essere sul palco dell’Arena di Verona per questa importantissima causa. Per tale ragione, la scelta di noi tutti, organizzatori, Artisti, Rai, Carlo Conti, Fondazione Una Nessuna Centomila, è quella di rimandare l’evento al prossimo anno, per poter avere Fiorella con noi e costruire una serata ancora più speciale, all’altezza dello scopo sociale fondamentale che ha.”
Resta confermata la campagna per raccogliere fondi a sostegno dei centri antiviolenza italiani e sensibilizzare contro il fenomeno della violenza di genere: da domenica 24 a sabato 30 settembre sarà attiva la campagna al numero solidale 45586. Si potrà donare 2 via SMS da cellulare personale WINDTRE, TIM, Vodafone, PosteMobile, Iliad, Coop Voce e Tiscali; 5 o 10 tramite chiamata da rete fissa Tim, Vodafone, WINDTRE, Fastweb, Geny e Tiscali, 5 con chiamata da rete fissa TWT, Postemobile e Convergenze. La raccolta è promossa dalla Fondazione Una Nessuna Centomila ETS per la prevenzione e il contrasto alla violenza contro le donne, in collaborazione con Differenza Donna APS, storica realtà che gestisce il numero verde nazionale antiviolenza e stalking 1522.
Istat, si impantana nuovamente nomina Blangiardo. Verso rinvioRoma, 19 set. (askanews) – Si impantana nuovamente la nomina di Giancarlo Blangiardo come presidente dell’Istat, nonostante nel pomeriggio pareva essersi sbloccata. Dopo mesi di impasse in cui la questione era sparita dai radar, infatti, nel corso dell’ufficio di presidenza della commissione Affari costituzionali della Camera, Fratelli d’Italia ha chiesto che il voto sul parere fosse messo in calendario per la seduta di domani. Richiesta che era stata accolta.
Tuttavia, quella per il presidente dell’Istat è una nomina che richiede il consenso dei due terzi dei componenti della commissione, dunque anche un accordo con parte dell’opposizione. Fonti di maggioranza spiegano che quell’accordo era sembrato a un passo nelle ultime ore, tanto da spingere Fdi a chiedere la calendarizzazione. L’intesa tuttavia sarebbe tornata in altomare. Per questo, viene spiegato, la stessa Fdi avrebbe inviato al presidente della commissione la richiesta di rinviare il punto “a data da destinarsi”.
Migranti, Casellati: serve aiuto concreto non di facciataRoma, 19 set. (askanews) – “Ci dicono che noi non vogliamo accogliere i migranti perché non siamo solidali, non è così, l’Italia è il Paese della solidarietà”, ma “vogliamo dare loro un aiuto concreto non di facciata: poter offrire una vita dignitosa, una casa e un lavoro. Questa è la nostra idea e per questo abbiamo chiesto aiuto all’Europa”. Lo ha detto la ministra per le Riforme e la Semplificazione, Maria Elisabetta Alberti Casellati, concludendo l’evento dal titolo ‘Le Buone Leggi. Semplificare per far ripartire l’Italia’, a Roma.
“Ma questo significa anche una sensibilità e una collaborazione da parte di tutti i Paesi europei che devono capire che di fronte a questo fenomeno non basta la nostra solidarietà che c’è sempre stata”, ha aggiunto. “Secondo alcuni studi, nel 2050 la Nigeria avrà la popolazione di tutta l’Europa e questo non rappresenta più un problema italiano o europeo ma un problema di carattere internazionale “, ha detto ancora.