Abi: i tassi dei nuovi mutui alle famiglie al 4,29%, il massimo da 11 anniRoma, 16 set. (askanews) – Continuano a salire i tassi sui prestiti in Italia, sulla scia degli aumenti ai livelli di riferimento operati dalla Bce e per i nuovi mutui alle famiglie, al 4,29% hanno raggiunto il massimo dall’aprile del 2012. Lo riporta l’Abi nel suo ultimo rapporto mensile.
Secondo l’associazione bancaria gli effetti della politica monetaria restrittiva avviata dalla Bce da oltre un anno si stanno manifestando, ad esempio con la variazione negativa del Pil italiano nel secondo trimestre e riduzione della produzione industriale. E questi effetti “possono cogliersi anche nel mercato bancario in Italia”, dice l’Abi.
Banche, Abi: tassi nuovi mutui al 4,29%, massimo da 11 anniRoma, 16 set. (askanews) – Continuano a salire i tassi sui prestiti in Italia, sulla scia degli aumenti ai livelli di riferimento operati dalla Bce e per i nuovi mutui alle famiglie, al 4,29% hanno raggiunto il massimo dall’aprile del 2012. Lo riporta l’Abi nel suo ultimo rapporto mensile.
Secondo l’associazione bancaria gli effetti della politica monetaria restrittiva avviata dalla Bce da oltre un anno si stanno manifestando, ad esempio con la variazione negativa del Pil italiano nel secondo trimestre e riduzione della produzione industriale. E questi effetti “possono cogliersi anche nel mercato bancario in Italia”, dice l’Abi.
Renzi: chi sta in mare va salvato non si lascia affogareParma, 16 set. (askanews) – Sul tema immigrazione “giochi la carta della paura o dici che chi è in Italia o lavora o viene respinto? Non devi respingere chi sta in mare, perché chi sta in mare va salvato non lo si lascia affogare”. Lo ha detto il leader di Italia viva, Matteo Renzi, al Festival di Open a Parma. Il problema immigrazione, ha spiegato Renzi “non è giocare sulla paura, ma rispettare la legge. Quando vedo 500 extracomunitari alla stazione di Milano alle 23 che fanno un po di casino è evidente che io cittadino, donna ma non solo, ho un po di paura. E’ fisiologico e chi lo nega, nega la realtà”.
Ma ora “noi diciamo di voler respingere le persone e poi facciamo il decreto flussi perché non abbiamo personale nei campi. Non stiamo gestendo questo tema – ha aggiunto l’ex premier -. Perché è facile fare un tweet per dire ‘sostituzione etnica’. In Italia sta chi può lavorare e chi ha voglia di lavorare. La prima cosa da fare, a differenza di quello che fece il decreto Salvini-Conte, è mandare i bambini a scuola perché si integrino nel rispetto dell’identità culturale italiana che non è una parolaccia”. Infatti “se arriva un pakistano e sta in Italia e rispetta le regole, è benvenuto. Se un pakistano a Novellara fa uccidere la figlia perché la trova a pomiciare con un altro ha fatto bene Nordio ad andarlo a riprendere e a schiaffarlo dentro perché il padre di Saman non merita niente”. “Noi non ci vergogniamo delle nostre tradizioni e della nostra Costituzione – ha concluso Renzi -, ma questo è un ragionamento difficile dal momento che a destra tutti dicono ‘mandiamoli a casa loro’ e a sinistra tutti dicono ‘forza venite gente’. Nel mezzo lo spazio politico è quello che diceva Toni Blair: ‘duri con il crimine e con le cause del crimine’”.
Il Papa ai Carabinieri: siete chiamati a rendere più umana la societàCittà del Vaticano, 16 set. (askanews) – “Vorrei dire che voi Carabinieri siete chiamati non solo a “fare il vostro dovere”, applicando regolamenti e procedure, ma a rendere più giusta e umana la società. È bello perciò che siate persone appassionate come Salvo D’Acquisto; servitori dello Stato e del bene comune, che combattono l’ingiustizia, difendono i più deboli, offrono un senso di protezione alle nostre città. L’affetto degli italiani per voi testimonia che queste non sono solo parole ma, grazie all’esempio di tanti di voi, sono realtà!”. Così papa Francesco che oggi ha ricevuto in udienza l’Arma dei Carabinieri. “Certo – ha sottolineato – tutto ciò richiede sacrificio e impegno, disciplina e disponibilità, senso di responsabilità e dedizione. Penso a quelli di voi che si trovano immersi in contesti difficili, in cui la giustizia viene spesso calpestata, chiamati a lottare contro ogni genere di illegalità, contro la criminalità organizzata e contro un senso di impunità a volte purtroppo radicato, contro la mentalità mafiosa. Penso a quelli di voi che svolgono compiti di carattere investigativo, mettendo sofisticate tecnologie a servizio di una ricerca paziente, meticolosa e competente, perché la menzogna venga smascherata. Penso ancora a quelli di voi che, in luoghi di conflitto e in contesti internazionali, sanno tendere la mano alla popolazione locale, diventando artigiani di pace attraverso la mediazione, la promozione umana e la costruzione silenziosa del bene. E penso anche a quanti svolgono un prezioso servizio quotidiano sulle strade delle nostre città e negli angoli dei nostri quartieri: grazie per tutto quello che fate! Non scoraggiatevi mai, non cedete alla tentazione di pensare che il male sia più forte, che al peggio non ci sia mai fine e che il vostro impegno sia inutile. Guardando a Salvo d’Acquisto, lasciatevi animare dalla passione per il bene. E continuate, per favore, a manifestare vicinanza alla gente, che da sempre riconosce questo vostro bel tratto. Io benedico voi, i vostri familiari e affetti più cari: anche loro partecipano alla vostra missione! La Virgo fidelis vi accompagni e, quando la invocate, non dimenticate, per favore, di dire una preghiera anche per me”. “Anche oggi la storia e il sacrificio del Vice Brigadiere D’Acquisto rappresentano un monito di grande attualità: mentre viviamo un tempo inquinato dall’individualismo e dall’insofferenza nei confronti degli altri, oltre che dall’inasprimento di tante forme di violenza e di odio che vediamo nelle nostre città, la sua testimonianza ci consegna un messaggio carico della potenza dell’amore” ha aggiunto. “A voi, che siete quotidianamente impegnati a servizio della giustizia e della legalità – e quanto bisogno di legalità c’è oggi! – vorrei dire che tutto ciò trova la sua ragione e il suo fine ultimo nell’amore. La giustizia, infatti, non tende semplicemente a comminare delle pene a chi ha sbagliato, ma a ristabilire le persone nel segno del rispetto e del bene comune”, ha esortato il santo padre.
Migranti, Tajani: serve intervento Ue come missione SophiaRoma, 16 set. (askanews) – “L’emergenza immigrazione non possiamo affrontarla senza un forte sostegno dell’Europa e vista la situazione in Africa, Afghanistan e Siria serve un intervento che veda coinvolta tutta l’Ue, penso alla missione Sophia, con navi eurpee nel Mediterraneo che blocchi le partenze anche con accordi con i paesi di origine, e pensare a centri di trattenimento in attesa della verifica della loro posizione e accordi con i paesi di origine”. Lo dice il ministro degli Esteri e segretario di Forza Italia, Antonio Tajani, a margine di una iniziativa del partito a Sulmona.
“La situazione è talmente complicata: servono investimenti, lotta al cambiamento climatico, e una presenza delle Nazioni Unite più forte in Africa – insiste il ministro – perchè se non si risolve il problema all’origine ci ritorveremo periodicamente una presenza forte di migranti nel 2050 l’Afica avrà tre miliardi di abitanti con situazione così grave dal punto di vista politico, poi si aggiunge il terremoto in Marocco e l’inondazione in Libia, la situazione è preoccupante ed è già esplosa. Serve un’azione molto più determinata, politica, accordi diplomatici, il governo sta facendo tutto ciò che è possibile ma il governo nazionale ma da solo non può farcela”.
Migranti,Renzi: chi sta in mare va salvato non si lascia affogareParma, 16 set. (askanews) – Sul tema immigrazione “giochi la carta della paura o dici che chi è in Italia o lavora o viene respinto? Non devi respingere chi sta in mare, perché chi sta in mare va salvato non lo si lascia affogare”. Lo ha detto il leader di Italia viva, Matteo Renzi, al Festival di Open a Parma. Il problema immigrazione, ha spiegato Renzi “non è giocare sulla paura, ma rispettare la legge. Quando vedo 500 extracomunitari alla stazione di Milano alle 23 che fanno un po’ di casino è evidente che io cittadino, donna ma non solo, ho un po’ di paura. E’ fisiologico e chi lo nega, nega la realtà”.
Ma ora “noi diciamo di voler respingere le persone e poi facciamo il decreto flussi perché non abbiamo personale nei campi. Non stiamo gestendo questo tema – ha aggiunto l’ex premier -. Perché è facile fare un tweet per dire ‘sostituzione etnica’. In Italia sta chi può lavorare e chi ha voglia di lavorare. La prima cosa da fare, a differenza di quello che fece il decreto Salvini-Conte, è mandare i bambini a scuola perché si integrino nel rispetto dell’identità culturale italiana che non è una parolaccia”. Infatti “se arriva un pakistano e sta in Italia e rispetta le regole, è benvenuto. Se un pakistano a Novellara fa uccidere la figlia perché la trova a pomiciare con un altro ha fatto bene Nordio ad andarlo a riprendere e a schiaffarlo dentro perché il padre di Saman non merita niente”. “Noi non ci vergogniamo delle nostre tradizioni e della nostra Costituzione – ha concluso Renzi -, ma questo è un ragionamento difficile dal momento che a destra tutti dicono ‘mandiamoli a casa loro’ e a sinistra tutti dicono ‘forza venite gente’. Nel mezzo lo spazio politico è quello che diceva Toni Blair: ‘duri con il crimine e con le cause del crimine’”.
La Croce Rossa Italiana: “Oggi 2500 persone all’hotspot di Lampedusa”Lampedusa , 16 set. (askanews) – Sono circa 2.500 le persone presenti in hotspot stamattina. Volontari e Operatori della Cri stanno continuando incessantemente a garantire beni di prima necessità e prima accoglienza. La situazione al centro di Contrada Imbriacola è governata come sempre da quello che per noi è un principio ineludibile, l’umanità che contraddistingue l’operato di tante e tanti Volontari che a Lampedusa ma non solo sono impegnati a sostenere ed aiutare le persone migranti che sbarcano ma anche le comunità locali. Lampedusa ce la farà anche questa volta a essere esempio di quell’Italia che sa essere luogo che onora la propria storia che è fatta anche di quel volontariato operoso e amico della speranza di vit. Questa la notte della Croce Rossa Italiana.
Conversazioni con artisti italiani di oggi: una visione coraleMilano, 16 set. (askanews) – Due dei curatori italiani più noti e con una solida esperienza internazionale si confrontano con le storie e le parole degli artisti del nostro Paese che operano sulla scena del XXI Secolo. Ne nasce un volume interessante, molto ricco, affascinante anche come oggetto librario: si tratta di “Strata: arte italiana dal 2000 – Le parole degli artisti”, di Vincenzo de Bellis e Alessandro Rabottini, pubblicato da Lenz Press. Un volume con 37 conversazioni – “non sono interviste nel senso giornalistico” hanno detto i due autori – che affrontano naturalmente il tema dei lavori e delle pratiche, ma esplorano anche territori più personali, di relazione e a volte di amicizia, a partire da quella tra de Bellis e Rabottini stessi. “E’ un po’ anche un nostro ritratto”, hanno spiegato durante la presentazione a Milano, ma soprattutto è una visione corale della scena delle arti visive, ma non solo, data la presenza anche di molti performer. Il volume è anche il progetto con il quale la Fondazione Arnaldo Pomodoro, che ha ospitato il lancio del libro, si è aggiudicata la decima edizione dell’Italian Council.
Il volume raccoglie estese conversazioni individuali tra gli autori e artisti rappresentativi della scena italiana degli ultimi vent’anni: Yuri Ancarani, Giorgio Andreotta Calò, Francesco Arena, Rosa Barba, Elisabetta Benassi, Luca Bertolo, Rossella Biscotti, Chiara Camoni, Gianni Caravaggio, Giulia Cenci, Danilo Correale, Roberto Cuoghi, Enrico David, Patrizio di Massimo, Lara Favaretto, Formafantasma, Linda Fregni Nagler, Giuseppe Gabellone, Martino Gamper, Francesco Gennari, Massimo Grimaldi, Petrit Halilaj, Adelita Husni Bey, Giovanni Kronenberg, Luisa Lambri, Marcello Maloberti, Diego Marcon, Masbedo, Luca Monterastelli, Adrian Paci, Diego Perrone, Alessandro Pessoli, Paola Pivi, Pietro Roccasalva, Alessandro Sciarroni, Marinella Senatore, Francesco Vezzoli. “I trentasette artisti che abbiamo invitato a condividere con noi visioni, ricordi e prospettive, hanno fatto parte e fanno parte dei nostri percorsi come curatori – spiegano de Bellis e Rabottini -. Nel corso degli anni, sono stati compagni di viaggio, ci hanno ispirato e provocato, ci hanno fornito i quesiti e le emozioni che hanno nutrito le nostre traiettorie umane e professionali. Ecco perché abbiamo voluto strutturare un racconto degli ultimi vent’anni dell’arte italiana attorno allo strumento del dialogo, che è uno strumento di condivisione e di incontro ma anche uno strumento vitale per decentrare la prospettiva critica e autoriale individuale e contaminarla quanto più possibile, e così facendo metterla in questione, arricchirla ed espanderla”.
L’obiettivo della pubblicazione è quello di restituire una panoramica polifonica della produzione artistica italiana attraverso il mezzo che possa rendere possibile una storia collettiva: le parole degli artisti. Le conversazioni affrontano i momenti salienti della carriera di ciascun artista, di cui si indagano le istanze concettuali e formali, a partire dall’estetica, la filosofia e la politica alla base del loro lavoro. Ogni conversazione si apre con un’introduzione a cura di Micola Clara Brambilla, Federico Florian, Bianca Stoppani. Il volume ritrae diverse generazioni di artisti e presenta una serie di approcci disparati alla pittura, alla scultura, al cinema, alla performance, all’installazione, all’intervento sociale e collettivo, alla fotografia e all’attivismo. Il titolo scelto, Strata – l’espressione latina che indica la successiva concrezione di più strati di materia rocciosa -, funge perciò da metafora della molteplicità di linguaggi e della sensibilità che hanno animato il dibattito culturale in Italia negli ultimi due decenni. Il libro, inoltre, nasce dal desiderio di porsi come strumento conoscitivo per artisti più giovani, per i quali le esperienze delle generazioni precedenti possano rappresentare una risorsa diretta e l’opportunità di un passaggio di conoscenza altrimenti mediato dall’attuale gerarchia educativa.
Nel corso della presentazione, poi, de Bellis e Rabottini hanno voluto ricordare anche Alberto Garutti, artista fondamentale degli ultimi decenni e grande docente che ha seguito molti degli artisti poi presenti nel libro, che è morto lo scorso giugno. Per motivi anagrafici la sua storia viene prima del periodo preso in considerazione dal libro, ma la sua lezione continua ad attraversare molte delle carriere e delle vite che “Strata” ci racconta.
Meloni interviene sui migranti: lunedì misure straordinarieMilano, 15 set. (askanews) – La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha annunciato che il governo adotterà misure straordinarie per fare fronte agli sbarchi dei migranti sulle coste italiane, in un video pubblicato sul social “X”.
“Nel Consiglio dei ministri di lunedì noi porteremo una modifica del termine di trattenimento nei centri di permanenza per i rimpatri di chi entra illegalmente in Italia, il limite verrà alzato al massimo consentito dalle attuali normative europee, ovvero 18 mesi, termine che non riguarda i richiedenti asilo, che è di 12 mesi e che non sarà modificato”, ha spiegato. “La pressione migratoria che l’Italia sta subendo dall’inizio di quest’anno è insostenibile – ha sottolineato – è figlia di una congiuntura internazionale difficilissima che mette insieme problemi che già avevano i Paesi africani a una situazione di instabilità crescente, particolrmente nella zona del Sahel”.
Poi l’annuncio dell’invito rivolto a Ursula von der Leyen. “Ho scritto alla presidente della Commissione Ue per chiederle di venire con me a Lampedusa per rendersi personalmente conto della gravità della situazione che affrotiamo e per per accelerare immediatamente la concretizzazione dell’accordo con la Tunisia trasferendo le risorse concordate”, ha detto Meloni. Riguardo alle posizioni europee la presidente ha dichiarato che “mentre prima tutto il dibattito in Europa si concentrava su come accogliere chi arrivava illegalmente e sulle regole per la loro distribuzione nei Ventisette Paesi europei noi abbiamo chiesto un totale cambio di paradigma: fermare a monte i trafficanti di esseri umani e l’immigrazione illegale di massa, concentrarsi sulla difesa dei confini esterni e non sulla distribuzione dei migranti. Questo cambio di paradigma è oggi scritto nero su bianco nelle conclusioni del Consiglio europeo” e “si realizza con con una missione europea, anche navale se necessario, in accordo con le autorità del Nordafrica, per fermare la partenza dei barconi, verificare in Africa chi ha diritto all’asilo, accogliere in Europa solo chi ne ha effettivamente diritto”.
Migranti, Schlein: aprire vie legali verso tutti i Paesi UeTorino, 15 set. (askanews) – Si deve “continuare la battaglia per la condivisione delle responsabilità” tra Paesi europei, “aprire vie legali” per l’arrivo di migranti “verso tutti i Paesi” dell’Ue e “una missione europea, ma di ricerca e soccorso nel Mediterraneo, è quello che ci serve oggi”. Lo ha detto la segretaria del Pd, Elly Schlein, intervistata da Massimo Giannini alla Festa dell’Unità di Torino, commentando gli ultimi provvedimenti annunciati dal governo sull’immigrazione.