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Trump allontana M5s e Pd,difficile piazza unitaria centrosinistra

Trump allontana M5s e Pd,difficile piazza unitaria centrosinistraRoma, 19 feb. (askanews) – Altro che “piattaforma unitaria”, Giuseppe Conte va avanti per la sua strada su Ucraina, Trump, riarmo Ue e nel centrosinistra si cerca di trovare il modo per gestire l’attivismo M5s senza farsi troppo male. Il leader M5s continuerà su questa linea, spiega un parlamentare democratico della sinistra del partito, inutile farsi illusioni, improbabile anche riuscire a convincerlo a concordare una piattaforma condivisa per la manifestazione che ha annunciato, bruciando sul tempo Elly Schlein che pure stava pensando di lanciare un’iniziativa analoga, ma tutta concentrata sull’opposizione al governo e tenendo fuori i temi “divisivi”. Perché la linea della segretaria Pd resta la stessa, “testardamente unitaria”, e la sua idea era appunto quella di una manifestazione delle opposizioni con una piattaforma che unisse, sui temi sociali, economici, sull’opposizione al governo.


Schlein anche oggi pomeriggio, alla Camera, ha parlato con gli alleati – prima con Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni, poi proprio con Conte, quindi di nuovo con i leader di Avs. Il tentativo, spiega un parlamentare, era quello di trovare una qualche forma di regola di ingaggio che evitasse appunto frizioni eccessive ai potenziali alleati. Perché sembra non avere sortito effetto l’invito che Giuseppe Provenzano ha recapitato stamattina, tramite intervista su Repubblica: “Una manifestazione comune si costruisce con una piattaforma comune”. Il leader M5s già in mattinata, in Tv, aveva risposto con una frase un po’ pungente: “Noi siamo testardamente generosi, forse di sacrifici ne facciamo troppi a volte”. Dove quel “testardamente” è appunto una citazione del mantra che ripete in continuazione la segretaria Pd. Ma anche dopo il breve colloquio alla Camera, Conte è tornato ad attaccare la linea dell’amministrazione Biden e dell’Europa, alla quale il Pd di fatto è stato finora fedele: “Trump con ruvidezza smaschera tutta la propaganda bellicista dell’Occidente sull’Ucraina e dice una verità che noi del M5s stiamo dicendo da tre anni insieme a tutti gli esperti militari: che battere militarmente la Russia era irrealistico”. E, riferisce un parlamentare, l’ex premier avrebbe confermato che alla manifestazione i temi sociali non potranno essere separati da quello del riarmo Ue, perché le due cose – per i 5 stelle – non sono scindibili.


Tanto per dare l’idea del clima, basta vedere la dichiarazione di Provenzano su Trump, arrivata in serata dopo colloqui con la leader Pd. “Giorni di frasi vergognose, di insulti di Trump contro l’Europa, contro la verità. Disprezzo per le vittime della guerra, volontà non di realizzare pace e giustizia, ma di umiliare l’aggredita Ucraina”. Il presidente Usa, insomma, per il Pd non dice alcuna “verità” sull’Ucraina. E non potrebbe essere diversamente, visto che la linea “bellicista” rimproverata da Conte a Giorgia Meloni di fatto è molto simile a quella sostenuta anche dal Pd, che anche con la Schlein ha sempre votato per l’invio di armi. Difficile, insomma, immaginare una manifestazione unitaria su queste basi. Ma al tempo stesso per la segretaria Pd è anche complicato smarcarsi da una piazza convocata contro il governo e “per la pace”, perché così la racconterà M5s.


Il tema, peraltro, è assai spinoso anche dentro al Pd, perché sul riarmo Ue e sullo scorporo delle spese militari dal patto di stabilità anche dentro al partito ci sono posizioni assai diverse. Se tutti sono d’accordo sul fatto che deve essere l’Europa a investire per una difesa comune, andando verso un vero esercito europeo e non procedere col riarmo dei singoli stati – come ha detto lo stesso Provenzano a Repubblica – resta il fatto che ci sono due visioni opposte: buona parte della sinistra del partito non ha posizioni molto distanti da quelle di conte sulla vicenda ucraina. L’ala riformista, invece, è convinta che non si possa perdere altro tempo e che si debba sostenere senza esitazioni l’investimento europeo in un sistema di difesa autonomo. Concetto, peraltro, scritto nero su bianco anche nel manifesto elettorale del Pse alle scorse europee, sottoscritto anche dal Pd. Tema delicato, che probabilmente verrà discusso già la prossima settimana in direzione. Da giorni Schlein valuta di convocare il parlamentino Pd ed è possibile che si scelga di fare la riunione prima della fine del mese. Per parlare, anche, della posizione del partito sui referendum Cgil.

”Schlein impalata”, Pd: Meloni condanna o è ancora fiera dei giovani Fdi?

”Schlein impalata”, Pd: Meloni condanna o è ancora fiera dei giovani Fdi?Roma, 19 feb. (askanews) – Levata di scudi del Pd contro l’organizzazione giovanile di Fratelli d’Italia, dopo la pubblicazione del quarto episodio del podcast ‘Gioventù Meloniana’, l’inchiesta di Fanpage. Sotto accusa lo scambio di battute, feroce e ingiustificabile, rivolto alla segretaria dem Elly Schlein (“‘Quella testa di cavolo, se potessi vederla impalata lo farei molto volentieri’. ‘Pure noi’”) ad un volantinaggio di Gioventù nazionale in occasione delle Europee, nel centro di Roma.


Il presidente del Pd ed europarlamentare Stefano Bonaccini chiede che “Meloni e il partito di Fdi condannino subito le parole di quei loro giovani militanti. Va combattuta ogni forma, anche verbale, di incitamento all’odio e alla violenza politica”, dice Bonaccini che aggiunge: “non ci faremo intimidire”. Sulle stessa lunghezza d’onda Marta Bonafoni, coordinatrice della segreteria: “solidarietà alla segretaria per il grave episodio emerso dal podcast ‘Gioventù Meloniana’ di Fanpage, in cui un militante di Fdi si augura di ‘vederla impalata’. Invito la Presidente Giorgia Meloni a dissociarsi pubblicamente”. Sandro Ruotolo, responsabile Memoria, chiede di “commissariare” i giovani militanti di Fdi, il dem Marco Furfaro sollecita l’espulsione dei responsabili. “Vorremmo sapere se, alla luce di quanto emerge dall’inchiesta di Fanpage, la Presidente del Consiglio è ancora convinta” del suo giudizio (“sono fiera di voi”, aveva detto Meloni alla festa di Atreju), domandano i capigruppo del Pd al Senato, alla Camera e al Parlamento europeo Francesco Boccia, Chiara Braga e Nicola Zingaretti che attaccano: “siamo di fronte a dichiarazioni inaccettabili e indegne di un qualsiasi confronto politico, che ricordano epoche terribili della nostra storia. Ci auguriamo che Giorgia Meloni prenda al più presto le distanze da tali affermazioni e allontani dalla sua organizzazione giovanile chi fomenta, con parole che si richiamano al fascismo, odio e violenza. Il silenzio sarebbe complicità”.


La prima a sollevare il caso è la senatrice Cecilia D’Elia, capogruppo del Pd nella commissione Cultura che osserva: “emerge oggi un quadro agghiacciante di violenza verbale durissima contro la segretaria del Pd Elly Schlein, con una militante che si augura di vederla addirittura ‘impalata’ per le sue posizioni sulla guerra in Medio Oriente”. A chiedere alla Meloni di sciogliere l’organizzazione giovanile “infestato di odio politico”, è anche il senatore del Pd Dario Parrini, vicepresidente della commissione Affari costituzionali. Il deputato Stefano Graziano, capogruppo Pd in commissione Difesa, invita la premier a non continuare a “scappare dalle sue responsabilità”. La casa dem fa quadrato attorno alla segretaria nell’arco della giornata e i commenti che arrivano sono tutti sullo stesso tenore.


Solidarietà a Schlein la esprime Nicola Fratoianni di Avs: “Per i giovani di Fdi che si augurano che un’avversaria politica venga impalata solo tanta pena. Ma a tutto c’è un limite: Meloni e i suoi diano un segnale chiaro e netto, basta con le ambiguità e i sotterfugi pur di non condannare tali bestialità”, sottolinea su X Fratoianni. Solidarietà anche dalla deputata di Iv Maria Elena Boschi. Le frasi, rivolte alla Schlein, erano già uscite questa estate con la prima tranche dell’inchiesta di Fanpage e aveva portato alle dimissioni della responsabile del circolo Pinciano Flaminia Pace che si dichiarava tra le altre cose apertamente fascista.All’indomani della ‘bufera’ che aveva investito il movimento, la premier Meloni aveva premesso che coloro che hanno “sentimenti razzisti, antisemiti o nostalgici” sono “incompatibili con Fdi” per poi però attaccare, immediatamente dopo, i metodi dell’inchiesta.


La pubblicazione della quarta puntata del podcast, oggi, ha riportato il caso alla ribalta, nei giorni in cui le opposizioni stanno accusando la premier Meloni di essersi eclissata e di non assumersi di fronte al Parlamento le sue responsabilità, dal caso Almasri alla vicenda Paragon.

Vaticano: Papa stazionario, migliorano indici infiammatori

Vaticano: Papa stazionario, migliorano indici infiammatoriRoma, 19 feb. (askanews) – “Le condizioni cliniche del Santo Padre si presentano stazionarie. Gli esami del sangue, valutati dallo staff medico, dimostrano un lieve miglioramento, in particolare degli indici infiammatori”. Lo comunica la sala stampa del Vaticano.


Il Papa, “dopo aver fatto colazione ha letto alcuni quotidiani quindi si è dedicato alle attività lavorative con i suoi più stretti collaboratori. Prima di pranzo ha ricevuto l’Eucarestia”, prosegue la nota. Nel pomeriggio, infine, “ha ricevuto in visita il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, con la quale si è trattenuto in forma privata per 20 minuti”.

M.O., Meloni vede Herzog: bene tenuta accordo su cessate il fuoco

M.O., Meloni vede Herzog: bene tenuta accordo su cessate il fuocoRoma, 19 feb. (askanews) – La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha ricevuto oggi a Palazzo Chigi il presidente dello Stato di Israele, Isaac Herzog, nell’ambito dei recenti incontri avuti con i principali Leader del Medio Oriente e del Golfo.


Il quarto incontro tra i due leader dall’assunzione del suo incarico – spiega Palazzo Chigi in una nota – ha permesso alla presidente Meloni di ribadire l’importanza della tenuta dell’accordo sul cessate il fuoco a Gaza che ha consentito il rilascio di parte degli ostaggi e di incrementare sensibilmente l’assistenza umanitaria nella Striscia, dove l’Italia è in prima linea anche attraverso l’iniziativa ‘Food for Gaza’. Nel corso dei colloqui la presidente del Consiglio ha ribadito l’impegno italiano per la stabilizzazione e la ricostruzione di Gaza e la necessità di un orizzonte politico verso una pace giusta e duratura nella regione.


Analogo auspicio è stato espresso con riferimento al cessate il fuoco raggiunto in Libano, dove l’Italia ha un ruolo insostituibile anche attraverso il contingente in Unifil. Il colloquio, infine, ha fatto emergere la comune volontà di approfondire il partenariato bilaterale in tutti i settori a partire da quello energetico, scientifico e tecnologico.

Lady Gaga ha rivelato la tracklist del suo settimo album “Mayhem”

Lady Gaga ha rivelato la tracklist del suo settimo album “Mayhem”Milano, 19 feb. (askanews) – Lady Gaga ha rivelato la tracklist del suo settimo album in studio, “Mayhem” in uscita il 7 marzo in tutto il mondo. 1. Disease


2. Abracadabra 3. Garden of Eden


4. Perfect Celebrity 5. Vanish Into You


6. Killah (feat. Gesaffelstein) 7. Zombieboy


8. LoveDrug 9. How Bad Do U Want Me 10. Don’t Call Tonight 11. Shadow Of A Man 12. The Beast 13. Blade of Grass 14. Die With A Smile (with Bruno Mars) Nel mentre il singolo “Abracadabra” continua ad ottenere forte riscontro nelle classifiche globali assieme a “Die with a smile” con Bruno Mars, ancora al n.1 su Spotify Global. Su Spotify Lady Gaga ha infranto un record finora imbattuto per il maggior numero di ascoltatori mensili per un’artista donna (oltre 123 milioni) (chartdata). Il videoclip ufficiale di “Abracadabra”, uscito durante la notte dei GRAMMY, fa da sfondo suggestivo al brano e dipinge un affresco immaginifico sulle molte prove della vita attraverso la rappresentazione di una festa metaforica. Caratterizzato da elementi trance e dance, “Abracadabra” è già tra i 10 brani più trasmessi dalla classifica radio in Italia (EarOne). La clip è stata diretta da Lady Gaga, Parris Goebel e Bethany Vargas, con le coreografie di Parris Goebel e che mostra una sfida di ballo tra il lato luminoso e oscuro di Gaga. L’artista ha collaborato con Goebel per creare delle sequenze di ballo epiche, realizzate da un gruppo di 40 ballerini. I costumi di Gaga, curati da Peri Rosenzweig e Nick Royal, i creativi dietro HARDSYLE, includono pezzi di spicco come un mantello bianco ricavato da abiti da sposa d’epoca, aggiungendo un livello accurato di design alla produzione. Ai Grammy Lady Gaga ha vinto il premio come “Miglior Duo Pop” con Bruno Mars per la hit “Die with a Smile”. “Mayhem”, il settimo album in studio di Gaga, uscirà il 7 marzo in tutto il mondo ed è un ritorno alle origini pop dell’artista e affronta i temi del caos (come indica il titolo) e della trasformazione, celebrando il potere della musica di unire, provocare e guarire. La cover è suggestiva e dal forte impatto visivo, così come la poliedrica artisticità di Lady Gaga ci ha ormai abituati. “L’album è nato dal mio timore di tornare alla musica pop che i miei primi fan amavano”, ha dichiarato Gaga. Lungi dall’essere un ritorno nostalgico, “Mayhem” reinventa il suo sound iniziale con un approccio caleidoscopico che attinge dal suo vasto repertorio, abbracciando al contempo una prospettiva artistica fresca e senza paura. Gaga descrive il processo creativo come un “riassemblare uno specchio in frantumi: anche se non riesci a rimettere insieme i pezzi alla perfezione, puoi creare qualcosa di bello e integro a modo suo”. In una recente intervista, ha affermato anche che realizzare “Mayhem” è stato un processo di riscoperta: “il caos che pensavo fosse scomparso da tempo è completamente intatto e pronto ad accogliermi quando voglio. Parte del messaggio della prima canzone dell’album è che i tuoi demoni sono con te all’inizio e sono con te alla fine, e non lo dico in senso negativo. Forse possiamo fare amicizia prima con questa realtà, invece di scappare sempre”. Il progetto, composto da 14 tracce, contiene le canzoni già pubblicate “Disease” e “Die With a Smile” con Bruno Mars ed è stato prodotto da Gaga, Michael Polansky e Andrew Watt. Tra i produttori dell’album figurano anche Cirkut e Gesaffelstein. Il progetto si è aperto lo scorso anno con il grande successo di “Die with a Smile” con Bruno Mars da oltre 100 giorni al n.1 della classifica globale di Spotify. Il singolo è da 3 settimane al n.1 della classifica statunitense dei singoli Billboard Hot 100 ed è già diventata una delle più grandi hit di Gaga, vendendo oltre 2 milioni di copie solo negli USA e accumulando oltre 2 miliardi e 700 milioni di stream totali ad oggi. In Italia il singolo è certificato disco di Platino.

Formula1, Leclerc: “Deluso se a fine anno senza titoli

Formula1, Leclerc: “Deluso se a fine anno senza titoliRoma, 19 feb. (askanews) – “Io e Hamilton la coppia più forte? Io ho vinto una partita su tre con lui a scacchi ma, al di là di questo, per me la coppia Ferrari è sempre la più bella. Se saremo i più forti dovremo dimostrarlo in pista. Lewis lo ha già dimostrato, io devo lavorare ancora. A fine anno sarei deluso se non ci fosse almeno un titolo mondiale nella nostra bacheca. L’obiettivo della Ferrari è sempre quello di vincere”. Così Charles Leclerc dopo la giornata di test al Mugello con la SF-25. “Penso – ha aggiunto a Sky – di aver preso un chilo o poco più di muscolo, ma siamo sempre limitati per un peso da rospettare. Non è vero che non mi sono mai sbilanciato, perché la voglia di vincere in Rosso sarebbe una cosa grandiosa e spero questo sia l’anno giusto. Abbiamo lavorato bene, ma tutta la squadra ha lavarato da matti per arrivar preparati ai test in Bahrain”

Mondiali Biathlon, Tommaso Giacomel d’argento nella 20 km

Mondiali Biathlon, Tommaso Giacomel d’argento nella 20 kmRoma, 19 feb. (askanews) – Un maestoso Tommaso Giacomel compie l’impresa e mette la firma sulla prima medaglia dell’Italia nell’edizione 2025 dei Campionati Mondiali di biathlon di scena sulla neve di Lenzerheide, in Svizzera.


L’azzurro classe 2000, presentatosi al torneo iridato con all’attivo i tre podi stagionali conquistati sul circuito di Coppa del Mondo (tra cui il primo successo in carriera firmato nella mass start di Ruhpolding), si è messo al collo la medaglia d’argento nell’individuale maschile rifacendosi con gli interessi dopo i due quinti posti ottenuti nelle giornate precedenti sul tracciato della Roland Arena rispettivamente nella gara sprint e nell’inseguimento. Ad aggiudicarsi l’oro è stato il transalpino Eric Perrot (0-1-0-0), che ha completato la distanza dei 20 km con il tempo di 47’58″1. Alle sue spalle si è piazzato il talento di Imer (0-0-0-1) a 52″4, penalizzato dall’unico errore al tiro di giornata commesso proprio nel quarto ed ultimo poligono (il secondo in piedi), mentre il bronzo è andato all’altro francese Quentin Fillon Maillet (2-0-1-0), che ha tagliato il traguardo con un ritardo di 1’59″5 rispetto al connazionale. Nettamente più indietreggiati gli altri tre italiani in gara: 49° Didier Bionaz (2-0-2-1) a 6’40″7, 55° Elia Zeni (2-0-0-2) a 7’02″9 e 70° Lukas Hofer (0-3-4-0) a 8’26″3.


“È una sensazione magnifica. Sino a qui erano stati dei bei Mondiali anche se non era ancora arrivata la medaglia. Ora con questo argento è fantastico. Sapevo di essere davanti a Perrot all’ultimo poligono e di avere anche l’occasione di vincere, avevo ben chiara la situazione nella mia testa, ma un errore può capitare. Ho comunque sparato con il 95% e vinto una medaglia iridata: sono felicissimo”, le dichiarazioni a fine gara del ventiquattrenne trentino. Per Giacomel si tratta della prima medaglia ai Mondiali a livello personale, lui che già poteva vantare tre podi nella propria carriera: l’argento ed il bronzo di Oberhof 2023 (Germania) vinti rispettivamente nella staffetta mista e nella staffetta singola mista (specialità non olimpica) e l’altro bronzo firmato a Nové Mesto na Morave 2024 (Repubblica Ceca) sempre nella single mixed relay. Per l’Italia, inoltre, si tratta di un ritorno sul podio individuale iridato a distanza di sei anni dall’oro di Dominik Windisch nella mass start di Östersund 2019 (Svezia). L’ultimo (ed unico) azzurro a salire sul podio nella specialità odierna, infine, fu Andreas Zingerle addirittura 32 anni fa nell’edizione di Borovec 1993 (Bulgaria).

Cinema, “Katabasis” di Samantha Casella: dopo Venezia prima italiana a Roma

Cinema, “Katabasis” di Samantha Casella: dopo Venezia prima italiana a RomaRoma, 19 feb. (askanews) – Dopo l’anteprima assoluta all’81ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, Katabasis, il secondo lungometraggio dell’artista e regista Samantha Casella, è stato presentato in prima italiana il 18 febbraio al Cinema Adriano di Roma. Un evento che ha visto la partecipazione della regista e di gran parte del cast, confermando l’interesse crescente per un film che, come il precedente Santa Guerra, sta conquistando il pubblico e la critica internazionale. Ad oggi, Katabasis ha già ottenuto 292 riconoscimenti nei festival cinematografici di tutto il mondo: tra questi, 80 premi sono andati al miglior film e 72 come migliore attrice a Samantha Casella.


“Sono felice per questa mia creatura” ha dichiarato Samantha Casella, aggiungendo: “Dopo Venezia, una prima in Italia è un traguardo importante. Katabasis è un film che scava nell’anima e nella memoria, un viaggio che continua il percorso iniziato con Santa Guerra. Vorrei concludere la mia ‘trilogia del subconscio’ con un terzo film e spero di poter presto gettare le basi per questo nuovo progetto.” Alla serata erano presenti la regista e protagonista Samantha Casella, affiancata dagli attori Francesco Leone, Bruno Bilotta, Vanessa Marini, Reyson Grumelli, Roberto Rizzoni e Marco Iannitello. Il film vede inoltre tra i protagonisti Marina Rocco, Jacopo Olmo Antinori, Matteo Fiori e Giuditta Corsi. Dopo la proiezione, il pubblico ha partecipato a un dibattito moderato dal critico e scrittore Pietro Tagliavini, approfondendo i temi e le ispirazioni di un’opera che si distingue per la sua potenza visiva e narrativa.


Il titolo stesso, Katabasis, richiama la discesa di un individuo nell’oltretomba, un tema che si intreccia con quello dell’abuso, già affrontato in passato dalla regista. Reduce da un abuso infantile rimosso, Nora (Samantha Casella) ha sviluppato una personalità indecifrabile, quasi come se cercasse di rivivere quell’antico trauma. Nora ha una relazione segreta con Aron (Francesco Leone), un giovane orfano sotto la tutela di Jacob (Bruno Bilotta), un manager cinico che lo ha trasformato in una star, costruendogli una vita privata fittizia. La loro esistenza si consuma in una villa maestosa, teatro di segreti, bugie e presenze inquietanti, poiché Nora possiede il dono di comunicare con le anime dell’aldilà. Intorno a loro si muovono figure ambigue, ognuna con il proprio dolore, che minacciano l’equilibrio della coppia. A dominare il destino di tutti è la Strega, un’entità legata alla carta dell’Imperatrice nei tarocchi, evocata da Nora in un incubo d’infanzia, che la trascina in un regno privo di salvezza. Alla proiezione hanno partecipato anche numerosi professionisti del settore, tra cui lo showrunner Dimitri Cocciuti; gli attori Michele Abbondanza de “I Photogenici”, Emmanuele Tardino e Filippo Librando; i manager e talent scout Emanuela Corsello e Paolo Fidemi; la produttrice Monica Bartolucci; Chiara De Meis, department manager di Giorgio Armani; Pietro Tenoglio, truccatore storico del cinema italiano, testimoniando il forte interesse per un progetto che si conferma tra i più significativi del cinema indipendente italiano.


Prodotto da The Shadows Factory, Katabasis si impone come un’opera dal forte impatto visivo e concettuale, consolidando il percorso autoriale di Samantha Casella, una regista capace di esplorare il subconscio umano con immagini e simbolismi di rara potenza.

Cinema, “Buio come il cuore” debutta a Los Angeles Italia Film Festival

Cinema, “Buio come il cuore” debutta a Los Angeles Italia Film Festival

Roma, 19 feb. (askanews) – Il noir Buio come il cuore, diretto da Marco De Luca e scritto dallo stesso regista insieme a Claudio Masenza, farà il suo debutto in anteprima americana al Los Angeles Italia Film Festival, un evento di prestigio che celebra il meglio del cinema italiano.

Nella straordinaria cornice del leggendario Chinese Theatre a Hollywood, il festival accoglierà questa kermesse dal 23 febbraio al 1° marzo, portando a Los Angeles un assaggio di eccellenza cinematografica.

Il film, che vanta un cast d’eccezione composto da Elisabetta Pellini, Antonio Grosso, Antonietta Bello, Stefano Gianino e Gabriele Rossi, è impreziosito dalla partecipazione di due icone indiscusse del cinema italiano, Stefania Casini e Luc Merenda, che appaiono in due camei memorabili. Prodotto dalla Blue Film di Mario Pezzi e Claudio Bucci, Buio come il cuore è stato distribuito nelle sale italiane il 12 dicembre e sarà presto disponibile su una piattaforma streaming, permettendo a un pubblico più ampio di scoprire questo insolito e misterioso noir.

Girato interamente tra le suggestive location di Reggio Calabria e Scilla, grazie al supporto della Fondazione Calabria Film Commission, il film si arricchisce della presenza di talentuosi attori calabresi come Costantino Comito e Walter Cordopadri. Al centro della trama, una storia di passione, criminalità e ambizione, in cui il regista Marco De Luca descrive la sua opera come “una versione moderna dei grandi film noir della Hollywood classica, arricchita da forti richiami al noir italiano e francese degli anni ’70 e ’80, ma raccontata con il ritmo e la tensione di un thriller contemporaneo”. La storia ruota attorno a un ménage à quatre: Anna, un’attrice che sembra destinata a diventare una star grazie a un ruolo in un film girato a Reggio Calabria, ottiene questa opportunità grazie al sostegno del marito Giulio, un uomo potente e ricco. Ma il suo passato oscuro e tormentato la rende vulnerabile e la spinge a confrontarsi con le sue insicurezze, creando una spirale di tensione emotiva e psicologica.

La colonna sonora, già disponibile su tutte le piattaforme digitali, è composta da 21 brani emozionanti, tra cui il potente “Buio”, interpretato da Lorenzo Licitra. Le musiche, edite da Bixio SAM e pubblicate sotto l’etichetta Cinevox Record, sono state composte da David Cerquetti, con la collaborazione dell’Accademia Chigiana di Siena e della Toscana Film Commission.

In occasione del festival, il film sarà disponibile online sulla piattaforma del Los Angeles Italia Film Festival, offrendo così la possibilità di essere visionato durante l’arco dell’evento, per un’esperienza cinematografica che trascende i confini.

Mattarella: vicini a Israele ma assicurare futuro ai palestinesi

Mattarella: vicini a Israele ma assicurare futuro ai palestinesiRoma, 19 feb. (askanews) – “Siamo vicini a Israele in questi giorni tristi in cui si acuisce il dolore per l’inaccettabile e disumana strage del 7 ottobre con la restituzione dei corpi degli ostaggi. Difendiamo il diritto di Israele alla sicurezza. Se è vero che non c’è pace senza sicurezza, è anche vero che non ci può essere sicurezza senza pace. Per avere una pace reale nel Medio Oriente bisogna assicurare una concreta prospettiva di futuro ai palestinesi, con ovviamente l’esclusione di Hamas”. È quanto ha detto, secondo quanto si apprende, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nel corso del colloquio al Quirinale con il presidente dello Stato d’Israele Isaac Herzog in visita ufficiale in Italia.


Tra gli altri temi oggetto dell’incontro i due presidenti hanno affrontato anche la situazione in Libano, Siria, Iran, Libia.