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SI Campus: innovazione sociale e imprese, al via “Match I.S”

SI Campus: innovazione sociale e imprese, al via “Match I.S”Milano, 2 mar. (askanews) – Al via la sfida internazionale “Match I.S. – Light on your social innovation”, iniziativa di Fondazione Triulza e PlusValue – lanciata in collaborazione con Regione Lombardia, con il supporto di Finlombarda e il coinvolgimento della rete degli stakeholder in Mind – Milano Innovation District – che ha come obiettivo facilitare la collaborazione tra aziende lombarde medio-grandi con esigenze di innovazione sociale e start up / scale up “social tech” in grado di offrire soluzioni innovative.
L’iniziativa – presentata in occasione del Social Innovation Campus 2023 di Fondazione Triulza che si è svolta in Mind, il distretto dell’innovazione di Milano – prevede la selezione fino a sei aziende con sede operativa in Lombardia, o che intendono aprirne una, che potranno usufruire di servizi di analisi di bisogni e priorità in termini di innovazione sociale e di assistenza personalizzata per l’innovazione, l’internazionalizzazione e l’accesso ai finanziamenti in capitale di rischio ed europei, e che potranno contare sulla collaborazione con start up / scale up a impatto sociale e a elevato potenziale di crescita.
Le imprese selezionate si impegneranno nella strutturazione di un nuovo progetto di innovazione aperta su vasta scala e/o nell’aumento dell’efficacia di progetti di innovazione sociale già esistenti per esplorare nuove idee nel campo dell’innovazione sociale rispondendo alla sfida di un’industria europea più sostenibile secondo criteri ESG e, quindi, accelerare, convalidare e implementare il potenziale trasferimento al mercato di soluzioni sociali innovative.
L’evento finale con la presentazione dei risultati sarà organizzato a dicembre 2023 in collaborazione con Regione Lombardia.
Le candidature per le aziende medio – grandi sono aperte da oggi fino al 31 marzo 2023 nella sezione “Open Challenge” della piattaforma partecipativa regionale Open Innovation Lombardia a questo indirizzo https://www.openinnovation.regione.lombardia.it/it/iniziative/open-challenge/matchis.
Le candidature per le start up/scale up che intendono proporre le proprie soluzioni alle esigenze di innovazione sociale delle aziende selezionate nella prima call si apriranno sulla piattaforma partecipativa regionale Open Innovation Lombardia ad aprile 2023.

Magnisi e Figlioli nel Cda del Consorzio di tutela vini doc Sicilia

Magnisi e Figlioli nel Cda del Consorzio di tutela vini doc SiciliaMilano, 2 mar. (askanews) – In attesa che la prossima settimana il Cda del Consorzio di Tutela Vini DOC Sicilia voti il presidente, l’assemblea dei soci ha eletto nei giorni scorsi i componenti del direttivo. Due i consiglieri che entrano in Consiglio: Roberto Magnisi, direttore di Duca di Salaparuta e Florio, e l’enologo della cantina sociale Birgi, Giuseppe Figlioli, rispettivamente al posto di Laurent Bernard de La Gatinais della Cantina Rapitalà e Nicolò Vinci della Cantina Europa.
Confermati i restanti dieci, ovvero il presidente finora in carica Antonio Rallo (ad di Donnafugata), i vicepresidenti finora in carica Giuseppe Bursi (presidente Settesoli) e Filippo Paladino (vicepresidente Colomba Bianca) oltre i consiglieri Vincenzo Ampola (presidente cantine Petrosino), Gaspare Baiata (presidente cantine Paolini), Salvatore Chiantia (presidente cantina La Vite), Rosario Di Maria (presidente cantina Ermes), Alessio Planeta (ad di Planeta), Letizia Russo (Feudo Arancio) e Alberto Tasca (ad di Tasca d’Almerita).

Governo, Landini: confronti finti, se non ascolta va a sbattere

Governo, Landini: confronti finti, se non ascolta va a sbattereRoma, 2 mar. (askanews) – I tavoli di confronto che ci sono con il Governo sono “finti” perché “l’esecutivo pensa di ascoltare e poi decidere in solitudine. Ma così va a sbattere”. Lo ha detto il leader Cgil, Maurizio Landini, a margine della presentazione del libro dell’ex presidente di Federmeccanica, Fabio Storchi.
“Deve cambiare perché noi non siamo disponibili ad accettare che questa cosa vada avanti in questo modo – ha aggiunto – con i sindacati così non si va avanti. Vogliono fare un provvedimento che aiuti la contrattazione? Allora facciano un provvedimento con cui introdurre una serie di incentivi a quelle imprese che riducano l’orario. Noi siamo pronti a discutere, ma io faccio una distinzione tra chi fa chiacchiere e chi fa i fatti”.
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A marzo a Roma la terza edizione del Festival del Cinema Tedesco

A marzo a Roma la terza edizione del Festival del Cinema TedescoRoma, 2 mar. (askanews) – Torna dal 16 al 19 marzo a Roma, al Cinema Quattro Fontane, la terza edizione del Festival del Cinema Tedesco che da quest’anno chiama il Pubblico a votare per il Miglior Film. A volere l’iniziativa il German Films che, da oltre 25 anni, promuove il cinema tedesco nel mondo, in collaborazione con l’Ambasciata della Repubblica Federale di Germania e il Goethe-Institut.
Quattro i giorni di programmazione nel corso dei quali saranno presentati film e cortometraggi della recente produzione cinematografica tedesca, alcuni tra i titoli in anteprima italiana. Una selezione di opere di autori e registi all’attenzione della critica e dei festival internazionali, accuratamente selezionati dalla giuria composta da Cristiana Paterno’, Mauro Donzelli e Miriam Mauti.
Ad inaugurare il festival, in anteprima italiana, il 16 marzo il lungometraggio “Quel Che Si Vede Da Qui” (Was Man Von Hier Aus Sehen Kann) di Aron Lehmann, adattamento dall’omonimo bestseller dell’autrice tedesca Mariana Leky dal titolo “What You Can See From Here”, tradotto in 14 lingue con oltre 600.000 copie vendute in Germania. In Italia “Quel Che Si Vede Da Qui” è edito da Keller. A presentare il film al festival il regista Aron Lehmann e Rosalie Thomass, tra le interpreti della pellicola.
Luise è cresciuta con la nonna Selma in un remoto villaggio del Westerwald. Selma ha il dono di prevedere la morte. Ogni volta che in sogno le appare un okapi, qualcuno lì intorno muore nel giro di ventiquattr’ore, minuto più minuto meno. Tuttavia, il sogno non rivela chi sarà il malcapitato. L’intero villaggio si tiene pronto e, come si può immaginare, nel lasso di tempo tra il sogno e il compimento del triste fato tutti vivono in uno stato di agitazione, si fanno gli ultimi preparativi, si svelano segreti, ci si confessa e si attende…
“Quel che si vede da qui” è il ritratto originalissimo di un paese e della sua bizzarra comunità così come ce li racconta la piccola Luise, ormai di casa dalla nonna Selma visto che i genitori sono alle prese con un matrimonio che non funziona. Poetico, divertente, toccante, è una fiaba dei nostri tempi che affronta i grandi temi dell’esistenza: l’amicizia, la perdita, l’amore inconfessato e il fluire della vita.
Tra i titoli presenti al festival, “The Ordinaries”, opera prima di Sophie Linnenbaum che esplora le disparità sociali dalla prospettiva di un set cinematografico. Guadagnarsi da vivere senza avere un’identità specifica, un nome stabilito o uno scopo: quello che può sembrare il flagello di ogni vita umana è letteralmente l’unico scopo esistenziale dei protagonisti del film d’esordio di Sophie Linnenbaum. Le persone normali dell’ambiente cinematografico, non personaggi principali o supereroi patinati, sono il cuore di questo film, che è stato presentato in anteprima mondiale al 56° Festival di Karlovy Vary.
Un’opera prima è anche “Tutti Parlano Del Tempo” (Alle Reden Übers Wetter) di Annika Pinske. Un film d’esordio che riesce a trasmettere con sottigliezza una riflessione tagliente sul sessismo e il determinismo sociale. Clara, 39 anni, sta frequentando un dottorato di ricerca in filosofia a Berlino. Quando visita la provinciale Mecklenburg-Vorpommern, per la festa di compleanno di sua madre, si rende conto di quanto si sia allontanata dalle sue radici nella ricerca di una vita autodeterminata.
Tra i film presenti al festival “Rhinegold” (Rheingold) di Fatih Akin è un biopic sul rapper Xatar (e tratto dalla sua autobiografia), nato in Iraq da genitori curdi e cresciuto in Germania, Giwar Hajibi, dopo anni passati nel sottobosco criminale tra Bonn e Amsterdam, culminati in una rocambolesca rapina ad un carico d’oro, seguirà le sue ambizioni, fondando un’etichetta hip hop per registrare, in carcere, il suo album d’esordio che scalerà le classifiche. “Rhinegold”, presentato in anteprima mondiale alla 17a edizione della Festa del Cinema di Roma, è l’ultimo film di Fatih Akin, regista tra i più noti e premiato nel 2004 con l’Orso d’Oro al Festival di Berlino per il film La Sposa Turca.
Per i documentari, in anteprima italiana, sarà presentato “Scusa Compagno” (Sorry Genosse) di Vera Brückner. Nella Germania del 1970, gli studenti Karl-Heinz e Hedi cercano di trovare un modo per stare insieme nonostante la Cortina di Ferro. Lei all’Est e lui all’Ovest. Su pressione dei servizi segreti della DDR, Karl-Heinz non può trasferirsi nella Germania dell’Est e sarà Hedi a dover lasciare il paese. La sua fuga, celata dietro a una vacanza in Romania, si rivelerà per molti versi un fallimento.
Tra i film presenti, sempre in anteprima, “A Stasi Comedy” (Leander Haußmanns Stasikomödie) di Leander Haußmann, regista, attore cinematografico e teatrale, tra i più creativi e attivi in Germania, che sarà tra gli ospiti presenti al festival.
Il film, ambientato ai giorni nostri a Berlino, vede protagonista Ludger Fuchs che, spinto dagli amici, dalla moglie, dai figli e dai nipoti, chiede l’accesso al suo fascicolo della Stasi. Ludger è ormai uno scrittore famoso, all’epoca era un eroe della resistenza della DDR e per questo veniva tenuto d’occhio dalla Sicurezza di Stato. Quasi con orgoglio Ludger presenta alla famiglia riunita il suo faldone. La Stasi si è presa la briga di documentare e commentare veramente tutto, ma proprio tutto, e così in familia si scoprono verità private e mai svelate che animano litigi coniugali e fanno riaffiorare alla memoria anni ormai lontani che sembravano dimenticati per sempre.
Chiude, la selezione dei film in anteprima al festival “Fra di Noi” (Zwischen Uns) opera prima di Max Fey. Eva e Felix, suo figlio autistico di 13 anni, sono inseparabili. Mentre Felix soffre di ansia e attacchi di rabbia e continua a scappare da scuola, Eva lotta, con tutte le sue forze, per una vita stabile e felice insieme. A sostenerla è il vicino Pelle, segretamente innamorato di lei e che sembra piacere molto anche a Felix. Fra i tre si instaura per un breve momento un legame di tipo familiare. Ma Eva sarà costretta ad ammettere a se stessa di non riuscire a gestire la situazione e il peso del figlio che cresce.
Tra gli ospiti presenti a Roma anche la regista Lina Drevs autrice del cortometraggio “Migliore Sorella” (SIS Beste Schwester). Per il terzo anno infatti, a completare il programma del festival, una selezione del meglio della cinematografia breve tedesca. Si tratterà dei cortometraggi Next Generation Short Films, pensati per la distribuzione nelle sale, che arriveranno grazie a German Films e al Filmförderungsanstalt (FFA), l’Ente Federale per la promozione cinematografica tedesca. Una serie di cortometraggi realizzati dagli studenti provenienti dalle migliori scuole di cinema tedesche.
Il Festival del Cinema Tedesco è promosso da German Films Service + Marketing GmbH, in collaborazione con l’Ambasciata della Repubblica Federale di Germania a Roma e il Goethe-Institut con il supporto del Cinema Quattro Fontane.
Tutti i film saranno presentati in lingua originale con sottotitoli in italiano. L’ingresso alle proiezioni sarà a pagamento con regolare attività di sbigliettamento.

Massimo Scaglia nuovo capo della filiale italiana di Syngenta

Massimo Scaglia nuovo capo della filiale italiana di SyngentaMilano, 2 mar. (askanews) – Massimo Scaglia ha assunto il ruolo di capo della filiale italiana di Syngenta, leader globale e nazionale nel settore dell’agribusiness. Nominato nuovo Crop Protection Business Unit Head Italy della Società, Scaglia guiderà lo sviluppo del business in Italia in un’ottica di crescita e continuità rispetto ai risultati portati avanti negli ultimi anni a servizio dell’agricoltura italiana.
“Sono molto orgoglioso e felice di aver assunto la guida di Syngenta Italia.” Ha commentato Massimo Scaglia. “Ho già iniziato a lavorare con l’eccellente team che abbiamo qui nel nostro Paese per contribuire a consolidare la nostra crescita in questo mercato e investire in innovazione e nuove tecnologie per portare valore alla filiera in Italia”. “La realtà italiana ha da sempre, infatti, una rilevanza strategica per Syngenta a livello globale. In linea con le sfide che il settore dell’agribusiness si trova ad affrontare, continueremo a investire in agricoltura rigenerativa, sostenibilità, innovazione digitale e valorizzazione del territorio, elemento quest’ultimo che, soprattutto in Italia, costituisce una dimensione fondamentale per il nostro business.”
Massimo Scaglia è entrato a far parte di Syngenta nel 2013 e, dopo una lunga esperienza nel settore, è stato nominato responsabile della funzione Syngenta Global Third-Party Business nel 2019, garantendo una crescita costante attraverso un elevato numero di accordi a lungo termine siglati con partner terzi.
Scaglia subentra così a Riccardo Vanelli, il quale assume il nuovo ruolo di Biologicals Head EAME per Syngenta AG. Dal 2018 alla guida dell’azienda in Italia, grazie alla sua visione e alla sua leadership, Vanelli ha gestito un business di successo, raggiungendo traguardi importanti. In questo ruolo si occuperà di dare slancio alla nuova unità di business Biologicals (biocontrollo, biostimolanti e biofertilizzanti) per la Regione Europa, Africa e Medio Oriente (EAME), confermando l’ambizione dell’azienda di diventare, in questo settore, l’attore più rilevante nel mercato globale. Syngenta, infatti, è impegnata da tempo nel fornire agli agricoltori opzioni sempre più complementari sul versante dei prodotti e delle tecnologie, affinché questi possano garantire un sistema alimentare resiliente nel rispetto continuo delle risorse naturali, in linea con gli obiettivi dell’agricoltura rigenerativa.

Auto, Urso: domani Italia vota contro bando Ue ai motori termici

Auto, Urso: domani Italia vota contro bando Ue ai motori termici

Segnale allarme all’Ue. L’Italia c’è. No a “religione” elettrico

Roma, 2 mar. (askanews) – Domani “l’Italia vota contro” le regole Ue che vogliono mettere al bando dal 2035 le auto con propulsori termici (benzina o diesel). Lo fa “come segnale per quanto riguarda tutta l’attività che la Commissione europea farà nei prossimi” su una serie di dossier “che sono ancora aperti, non soltanto quelli inerenti l’automotive, ma anche quelli inerenti il packaging, piuttosto che l’ecotessile. Dossier nei quali noi chiediamo ragionevolezza”. Lo ha affermato il ministro di Imprese e Made n Italy, Adolfo Urso a margine del Consiglio competitività a Bruxelles.
Sull’auto, in particolare “non vediamo perché debba essere considerato soltanto l’elettrico: non è una religione – ha affermato Urso – è una tecnologia come le altre. E se altre tecnologie, per esempio pensiamo ai biocombustibili, possono permetterci di raggiungere lo stesso obiettivo non si vede perché non dobbiamo utilizzarle”.
“Noi siamo un governo pragmatico, che guarda innanzitutto gli interessi nazionali e la sostenibilità dei nostri sistemi sociali, che è conseguenza della sostenibiltà dei nostri sistemi produttivi. E vorremmo ch altrettanta consapevolezza ci fosse nelle istituzioni europee. L’Europa del futuro non può essere un museo a cielo aperto” ma deve essere “anche una società idustrialmente competitiva, per sostenere il benessere dei popoli europei. La decrescita – ha avvertito Urso – non è mai felice ed è il presupposto della decadenza. E noi non accettiamo la decadenza”.
“Attendiamo ovviamente la riflessione di altri paesi nella piena consapevolezza che per quanto ci riguarda il nostro è innanzitutto un segnale di allarme, una sveglia a tutte l’Europa a non dare nulla per scontato. E a capire che l’Italia c’è, è presente alle istituzioni Ue, come siamo stati oggi, in maniera qualificate e autorevole, perché riteniamo che le nostre posizioni, che questa battaglia non sia la battaglia del governo di Giorgia Meloni ma la battaglia del paese, dell’Italia e io credo anche dell’Europa”, ha aggiunto.

Gianni Morandi: andrò in Paradiso con Fatti mandare dalla mamma

Gianni Morandi: andrò in Paradiso con Fatti mandare dalla mammaMilano, 2 mar. (askanews) – Gianni Morandi si conferma un grande maestro della musica italiana e un gigante di umanità, coraggio e simpatia. A Milano ha presentato il suo nuovo album Evviva!, un’esclamazione di esultanza, un grido di giubilo per quello che ha tutto il sapore di un grande ritorno discografico. Il successo di Gianni è incontenibile, dopo la partecipazione come conduttore, al fianco di Amadeus, del 73esimo Festival di Sanremo, a 5 anni di distanza dall’ultimo progetto, ha voluto far uscire un album Evviva! che è un viaggio in 8 tracce nel presente, con tanti rimandi al passato.
“Tutto è nato in ospedale quando ho avuto l’incidente che mi ha gravemente danneggiato la mano, Jovanotti mi ha mandato la canzone l’Allegria e mi ha detto di cantarla, da lì è ripreso tutto. L’incidente mi ha portato un danno enorme ancora non riesco a chiudere la mano, ma mi ha dato anche la voglia di ricominciare. Se ti trovi con un problema così grande lo affronti e combatti, tutti avrebbero fatto lo stesso”, ha spiegato ‘inossidabile Morandi più energico e combattivo che mai. “Devo continuare a correre perché se smetti non riparti più, prima o poi arriverà il momento in cui mi metterò sul divano con la copertina ma spero che questo momento arrivi più tardi possibile”.
Nel nuovo album ci sono i singoli: Apri tutte le porte, LA OLA, L’Allegria, ad alternarsi con altrettanti brani inediti, tutti da scoprire – Evviva! (feat. Jovanotti), Anna della porta accanto, Un Milione di Piccole Tempeste, Stasera gioco in casa. C’è anche FATTI riMANDARE DALLA MAMMA A PRENDERE IL LATTE (feat. Sangiovanni). A 60 anni dall’uscita del brano Gianni racconta: “Questa canzone per me era diventata quasi un incubo, sembrava ci fosse solo Fatti mandare dalla mamma, poi mi sono accorto che quando canti quella canzone nasce un sorriso anche da parte di chi la ascolta, ogni volta che parlano di me c’è sotto questa canzone, allora ho pensato che quando andrò in Paradiso la colonna sonora sarà Fatti mandare dalla mamma”.
Felice del suo successo ma sempre umile ha detto: “Ho passato momenti difficili negli anni ’70 quando nessuno mi chiamava più, anche se mio padre mi aveva preparato spiegandomi che il successo viene e va. Quando ho cantato Uno su mille ce la fa mi sono emozionato ma voglio dire che, ce la fa chi combatte e non si arrende ma ci vuole anche un pizzico di fortuna”.
Le canzoni di Evviva! non mancheranno nella scaletta del GO Gianni GO! Morandi nei palasport, il nuovo tour nei principali palazzi dello sport italiani prodotto da Trident Music, in partenza il 10 marzo da Rimini per poi proseguire a Milano, Firenze, Roma, Bologna, Torino, Ancona, Bari ed Eboli.
“La novità è che a 78 anni non pensavo che la gente comprasse il biglietto per venire a vedermi nei palasport. È un bellissimo viaggio tornare in mezzo alla gente e tornare a emozionarmi e a emozionare. Sono soprattutto un interprete, ho scritto poco, ma mi piace stare col pubblico. Non sono una rockstar, non immagino un San siro, mi sembrava già tanto fare tutti questi palazzetti alla mia età” ha raccontato.
“Ho circa 540 canzoni da cui pescare dal mio repertorio, ma alcune hit nei concerti vanno fatte, ma non posso neanche esagerare” ha concluso Morandi, capace come nessuno di esserci, togliendo tutto ciò che è necessario. Simbolo di stile e professionalità mista a umiltà, simpatia e capacità di ascolto, tutto questo rende Gianni Morandi unico e inimitabile.
Di Alessandra Velluto

Auto: un italiano su tre punta all’elettrico nei prossimi 2 anni

Auto: un italiano su tre punta all’elettrico nei prossimi 2 anni

Nel 2025 import da Cina raddoppierà a 100mila veicoli. Studio Pwc

Milano, 2 mar. (askanews) – In Italia oltre un consumatore su tre si dichiara interessato ad acquistare auto elettriche nei prossimi due anni, percentuale che sale al 75% in caso di orizzonte temporale esteso a 5 anni. Una quota superiore a quella di altri Paesi europei che sono più avanti nel percorso di transizione alla mobilità elettrica, come ad esempio Germania e Regno Unito, in cui la percentuale di immatricolazioni delle vetture Bev nel 2022 è stata significativamente più alta rispetto all’Italia (rispettivamente 17,8% e 17,2% rispetto al 3,7% nel nostro Paese, in calo rispetto al 4,6% del 2021). E’ quanto emerge dall’ultima edizione dello studio eReadiness di PwC Strategy&.
Secondo lo studio in Italia, il costo è il deterrente principale all’acquisto di auto elettriche e delle relative infrastrutture di ricarica. Una conferma arriva dalla geografia delle immatricolazioni di auto Bev, che è fortemente concentrata nelle provincie a più alto potere di acquisto. Inoltre, il reddito medio di chi si dichiara intenzionato a comprare una vettura elettrica, risulta superiore di oltre il 50% rispetto a chi non è interessato. Anche la diffusione delle infrastrutture di ricarica pubblica rappresenta un fattore per la domanda a reddito più basso che dispone meno di parcheggi privati e di sistemi di ricarica domestica.
Sul costo delle elettriche, mediamente il 25% più care delle termiche pesa il fatto che la fase iniziale del mercato ha riguardato prevalentemente modelli di fascia medio-alta. In Cina, per contro, si è preferito puntare da subito sull’elettrificazione di massa, proponendo vetture accessibili.
In Italia, l’offerta di vetture Bev nel 2022 ha riguardato prevalentemente modelli di fascia media (segmenti C e D). Per contro, l’analisi delle vendite evidenzia una concentrazione della domanda sul segmento A delle citycar, pari al 34% del totale mercato Bev, su cui sono stati offerti solo 7 modelli rispetto ai circa 80 commercializzati nello stesso anno. Questa distonia pone il nostro Paese in una situazione di stallo nella transizione alla e-mobility ed apre la porta alla crescente importazione di prodotti dalla Cina.   Nel 2022 i brand cinesi hanno guadagnato quota rispetto all’anno precedente nel mercato domestico e hanno incrementato la market share in Europa. In particolare, in Italia, l’import dalla Cina è stato di circa 50mila veicoli a fine 2022 considerando sia la quota di produzione in Cina di marchi internazionali (es. Tesla), sia la vendita nel nostro mercato di marchi cinesi (es. Byd, Xpeng, Nio). Nel 2025, il fenomeno raddoppierà raggiungendo quota 100mila veicoli, pari a circa il 6% del totale del mercato in Italia. La crescita sarà trainata per oltre il 75% dei volumi previsti dalla vendita di vetture Bev a prezzi più accessibili.
“Il mercato delle auto elettriche nel nostro Paese avrebbe il potenziale per crescere su larga scala, ma serve favorire un ripensamento dell’offerta, a partire dai modelli di fascia più bassa e dal raggiungimento delle economie di scala per ridurre progressivamente i price gap rispetto alle vetture a combustione interna”, afferma Francesco Papi, Partner di Strategy& e Automotive leader di Pwc Italia.

La cover di Let it be cantata da Marco Mengoni diventa un singolo

La cover di Let it be cantata da Marco Mengoni diventa un singoloMilano, 2 mar. (askanews) – Ieri pomeriggio, pubblicando a sorpresa sul suo canale Tik Tok un’anteprima del video realizzato in studio durante la registrazione del brano che in meno di 24 ore ha già raggiunto 1.5 milioni di view, Marco Mengoni ha annunciato l’uscita su tutte le piattaforme digitali di Let It Be, inno senza tempo dei Beatles con cui, insieme al coro internazionale The Kingdom Choir, ha trionfato nella serata delle cover al 73° Festival di Sanremo. La voce di Marco Mengoni, ricca di tutte le sue sfumature soul, ha trovato il perfetto incastro con le atmosfere gospel regalate da The Kingdom Choir – che da oltre 20 anni rappresenta un’eccellenza musicale nel Regno Unito e non solo – il tutto incastonato in un arrangiamento originale che ha visto convolta un’intera orchestra.
Prosegue intanto anche il successo di Due vite (Epic Records Italy / Sony Music Italy), brano con cui Marco Mengoni ha trionfato al 73° Festival di Sanremo, già certificato disco di platino. A maggio Marco Mengoni sarà all’Eurovision Song Contest a Liverpool
Per festeggiare questo momento e gli ultimi due anni incredibili, Marco Mengoni ha dato appuntamento al 15 luglio al Circo Massimo a Roma per un gran finale live, di cui sono stati venduti oltre 25mila biglietti solo nelle prime 24 ore. Il cantautore sarà così protagonista di un evento unico ed eccezionale in una location deputata ai grandi happening e pronta ad accogliere il pubblico di Mengoni per una data eccezionale che chiude la sua fortunatissima prossima stagione live estiva nei principali stadi italiani di cui sono già sold out le date di Salerno (24 giugno), Bari (28 giugno), Bologna (1 luglio) e Milano (8 luglio). Il tour inizierà con la data zero in programma a Bibione (17 giugno) e toccherà anche le citta di Padova (20 giugno) e Torino (5 luglio) prima del gran finale a Roma al Circo Massimo (15 luglio). I biglietti per la data al Circo Massimo e per le date di Bibione, Padova e Torino sono disponibili su www.ticketone.it, www.ticketmaster.it, www.vivaticket.com.
Dopo 13 anni di carriera, 7 album in studio, 69 dischi di platino, oltre 1.8 miliardi di stream audio/video e 9 tour live, Marco Mengoni si prepara a rappresentare l’Italia per la seconda volta all’Eurovision Song Contest che si terrà a Liverpool il 13 maggio 2023, un ulteriore momento di celebrazione di di questi ultimi due anni di successi per Marco Mengoni, iniziati con la pubblicazione di Materia (Terra) a dicembre 2021 – primo album del progetto discografico MATERIA – proseguiti con due imperdibili show negli stadi di Milano e Roma la scorsa estate e ad una serie di palazzetti sold out in autunno insieme all’uscita dell’album Materia (Pelle) e alla vittoria del 73° Festival di Sanremo con il brano “Due vite”, il primo tassello dell’ultimo capitolo della trilogia discografica (già triplo platino), la cui uscita è prevista entro la fine del 2023.
Due vite dopo aver debuttato al primo posto di tutte le classifiche streaming e download italiane e al 49# nella classifica global di Spotify, rimane stabile ai vertici delle top chart dei singoli più scaricati in Italia. Nella settimana di lancio, il brano è anche entrato anche in 54 classifiche di iTunes: al primo posto in Italia, Svizzera, Slovenia e Lussemburgo e in top10 in Belgio, Francia, Germania, Romania, Spagna e Slovacchia. Due vite è anche al vertice delle classifiche di Shazam e dei brani di Sanremo più popolari su TikTok, è stato decretato da EarOne come il brano più radiofonico tra le canzoni in gara al Festival di Sanremo e il videoclip ufficiale di Due vite è primo in tendenze musicali di YouTube da tre settimane.
Due vite parla di rapporti, mettendo al centro la relazione più intima, quella con se stessi. Un invito ad affrontare la vita con onestà, senza rimpianti e senza pensare a cosa dovremmo o vorremmo essere, ad accettare anche gli errori come momenti di crescita. Un racconto molto serrato con due livelli di lettura: un racconto onirico, ricco di immagini e figure legate all’inconscio, che si mischia a scene e dettagli molto realistici, autobiografici. Questo brano rappresenta una riflessione sulla necessità di affrontare la vita godendosi realmente ogni attimo, da quelli di noia anche solo apparente ai sentimenti più accesi, perché tutti sono parte della nostra esistenza.
Il brano scritto dallo stesso Mengoni con Davide Petrella e Davide Simonetta è una ballad dalla struttura non classica, sia dal punto di vista strumentale, sia di sviluppo e arrangiamento vocale, questo ancora una volta curato da Marco stesso; la produzione del brano è di E.D.D. e Simonetta.

L’”Umanità” al centro edizione 2023 con-vivere Carrara Festival

L’”Umanità” al centro edizione 2023 con-vivere Carrara Festival

Roma, 2 mar. (askanews) – L’edizione 2023 di con-vivere Carrara Festival, promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Carrara, si terrà dal 7 al 10 settembre. Il festival ha avuto come suo fondatore e curatore per quattordici edizioni Remo Bodei. Dal 2020 il festival si avvale della collaborazione di un consulente scientifico, di alto profilo, scelto ogni anno sulla base del tema: Chiara Saraceno ha curato l’edizione “diritti”, Telmo Pievani il programma 2021 dedicato a “cura”, Maurizio Ferraris l’edizione 2022 “tracce”. L’edizione 2023 avrà come tema “umanità” e vedrà la consulenza scientifica di Laura Boella che è stata professoressa ordinaria di Filosofia Morale e di Etica dell’ambiente presso il Dipartimento di Filosofia dell’Università Statale di Milano. La direzione del Festival è come negli anni scorsi di Emanuela Mazzi.
Cosa ci rende umani? Cosa rende umano il nostro agire? Per comprendere l’orizzonte generale dell’esperienza umana, fra natura e cultura, non si può prescindere dal legame con gli altri. L’umanità non è l’attributo della “natura” umana, né può più essere un ideale universale, sinonimo di cultura e civiltà. Oggi la si può pensare solo come lo spazio del vivere insieme in cui l’umanità viene praticata ogni volta che si mette qualcosa in comune con altri: parole, azioni, pensieri, l’impegno a rispondere alle patologie contemporanee.
Bisogna rischiare di abitare il mondo insieme ad altri e quindi rischiare di essere umani. Definire i contorni dell’umano vuol dire fare i conti con disuguaglianze e iniquità, con forze che sono costantemente in bilico fra umanità e disumanità.
Oggi, poi, l’uomo si è dotato di mezzi straordinari per cui è talmente potente da mettere in discussione la sopravvivenza non solo della stessa specie ma anche dell’intero pianeta. A partire dall’interdipendenza che ormai tocca la vita quotidiana delle persone tra ambiente naturale e tecnosfera, l’umanità può essere praticata per rispondere a pesanti interrogativi: una crescita senza limiti che produce diseguaglianze e discriminazioni quale eredità lascerà alle generazioni future? Diritti e doveri, libertà e responsabilità entrano in gioco in uno spazio che coinvolge in maniera inedita tutti gli esseri viventi.
Il programma degli appuntamenti sarà disponibile da luglio. Ci saranno come sempre: conferenze e dialoghi, spettacoli, mostre, laboratori e uno spazio dedicato ai bambini.
Prenderanno avvio in questi giorni anche le possibilità di collaborazione al festival rivolte ai giovani: la partecipazione come volontari riservati agli studenti dai 16 anni e i tirocini curriculari per gli universitari.
Il festival è sostenuto e promosso da un Comitato per il festival con-vivere, costituito da Fondazione Cassa di Risparmio di Carrara, Comune di Carrara, Accademia di Belle Arti, Camera di Commercio Toscana Nord Ovest, Fondazione Marmo Onlus.