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Lavori e ricerche nella Domus Aurea negli anni 2010-2016

Lavori e ricerche nella Domus Aurea negli anni 2010-2016Roma, 12 set. (askanews) – Ad un anno dall’importante giornata di studi che si è tenuta all’Istituto Archeologico Germanico di Roma in memoria di Fedora Filippi, archeologa funzionaria del Ministero della cultura e responsabile della Domus Aurea dal 2009 al 2014, il 15 settembre la Curia Iulia ospita la presentazione del volume “Lavori e ricerche nella Domus Aurea durante gli anni 2010-2016”, a cura di Elisabetta Segala e Heinz-Jürgen Beste.

Il volume raccoglie i contributi presentati nel corso di quella Giornata che rappresentò un momento importante di incontro e confronto sulle attività svolte in Domus Aurea negli anni della direzione di Fedora Filippi con la partecipazione del gruppo di lavoro da lei stessa creato e coordinato. Il sogno di Fedora Filippi, ovvero di pubblicare e divulgare tutto il lavoro svolto in Domus Aurea, compie il primo passo grazie alla pubblicazione degli atti che inaugurano una collana di monografie dedicate alla Domus Aurea e intitolata “Per Artem Temptare. Studi sulla Domus Aurea” (Sfera Edizioni): la prematura scomparsa che le aveva impedito di portare a termine l’edizione sistematica delle ricerche e degli studi dedicati alla Domus Aurea, trova ora il suo compimento grazie all’ideazione del progetto da parte del Parco archeologico del Colosseo.

La collana è dedicata a Fedora Filippi, proprio per mantenere viva la memoria del suo impegno per la tutela, la conservazione e la valorizzazione del monumento. La pluralità di temi di ricerca che riguardano questo monumento rende del tutto imprescindibile pubblicare una serie di monografie, non solo dedicate alla storia degli studi e delle ricerche, ma finalizzate soprattutto a rendere pubblici i risultati ottenuti attraverso la catalogazione e lo studio dei reperti provenienti dai vecchi e nuovi scavi e custoditi nei depositi, così come attraverso le indagini preventive, gli interventi di rilievo, scavo e restauro condotti negli ultimi anni all’interno della Domus Aurea e sulla sovrastante terrazza traianea per la messa in sicurezza del monumento. “Ricordare Fedora Filippi in questo momento assume un rilievo particolare, in quanto si sta finalmente realizzando, sul giardino del Colle Oppio, quel sistema di protezione della Domus Aurea, che recepisce in pieno le sue metodologie d’intervento e che mira a stabilizzare il micro clima interno riducendo i carichi che gravano sul monumento a causa degli alti terrapieni”, dichiara Alfonsina Russo, Direttore del Parco archeologico del Colosseo. E prosegue: “Il Parco archeologico del Colosseo, grazie anche alla continuativa collaborazione con l’Istituto Archeologico Germanico di Roma, può guardare al futuro della tutela e valorizzazione della Domus Aurea con la consapevolezza di essere sulla giusta direzione di una conservazione integrata e di una messa in valore definitiva”.

Il primo volume sarà presentato dalle colleghe e amiche di Fedora Filippi, Marina Magnani e Nicoletta Pagliardi, architetto e archeologa della Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma. La presentazione sarà introdotta da Alfonsina Russo, Direttore del Parco archeologico del Colosseo e da Ortwin Dally, Direttore dell’Istituto Archeologico Germanico di Roma, istituto di rilevanza internazionale che con il PArCo ha in essere una lunga consuetudine di studi e ricerche ed in particolare lo studio storico-architettonico della Domus Aurea e le attività di rilievo. Concluderà il pomeriggio Henner von Hesberg, già Direttore dell’Istituto Archeologico Germanico di Roma, eminente studioso e accademico tedesco ma soprattutto compagno di vita di Fedora Filippi. Per la prosecuzione del progetto editoriale dedicato alla Domus Aurea e a Fedora Filippi sono già pronti ulteriori volumi che analizzeranno l’influenza degli affreschi della Domus Aurea sull’attività di artisti, pittori e antiquari a partire dal Quattrocento, ma anche le recenti ricerche e attività di restauro, fino ai materiali conservati nei depositi. Nel biennio 2024-2025 saranno pubblicati quattro volumi che si aggiungono al quello che sarà presentato il 15 settembre: Jerzy Miziolek, Smuglewicz e la Domus Aurea; Marco Brunetti, Di grotte in rovine. Artisti e antiquari rinascimentali tra le pendici dell’Esquilino e la Valle del Colosseo; AA.VV, Il cantiere della Domus Aurea dal 2021 al 2023; A. Cristilli, Le sculture in marmo dai depositi della Domus Aurea.

Il tribunale di Napoli ordina il reintegro immediato di Lissner al Teatro San Carlo

Il tribunale di Napoli ordina il reintegro immediato di Lissner al Teatro San CarloNapoli, 12 set. (askanews) – Il Tribunale di Napoli ha ordinato l’immediata reintegrazione del Maestro Stéphane Lissner nell’incarico di sovrintendente del teatro e, di conseguenza, anche di direttore artistico, del Teatro San Carlo di Napoli. La notizia è stata resa nota da una comunicazione del maestro Stéphane Lissner e del collegio difensivo composto dal giuslavorista Claudio Morpurgo (studio Morpurgo e Associati), dal costituzionalista prof. Giulio Enea Vigevani (università Milano-Bicocca e studio ACCMS) e dall’esperto di governance Pietro Fioruzzi (studio Cleary Gottlieb). “L’ordinanza cautelare odierna del giudice del lavoro dottoressa Clara Ruggiero – si legge nel comunicato – ha deciso, infatti, che il decreto legge 10 maggio 2023, n. 51 che era stato utilizzato per anticipare la risoluzione del rapporto di lavoro” deve “interpretarsi nell’unico senso che lo rende compatibile con i principi costituzionali e la previgente disciplina nell’ambito del quale suddetto decreto si colloca”. Al posto di Lissner era stato nominato Carlo Fuortes, l’ex amministratore delegato Rai.

Superbonus, Ance: il blocco della cessione dei crediti ha messo in crisi 320mila famiglie

Superbonus, Ance: il blocco della cessione dei crediti ha messo in crisi 320mila famiglieRoma, 12 set. (askanews) – Il blocco della cessione dei crediti derivanti dal superbonus edilizio “sta determinando forti criticità sotto il profilo sociale”. Lo ha affermato l’Associazione nazionale dei costruttori edili (Ance) aggiungendo che, in base alle sue stime, il blocco della cessione comporta “conseguenze dirette su 320.000 famiglie per un totale di 752.000 persone”. Tornando sulla questione del superbonus nel corso dell’audizione al Senato sul dl asset, l’Ance ha aggiunto che “a fronte di 30 miliardi di crediti fiscali incagliati stimati dal Governo in sede parlamentare, è possibile valutare che gli interventi in difficoltà per via del blocco delle cessioni è pari a quasi 95.000 mila e riguardano soprattutto i condomini” per i quali si registra un aumento della loro incidenza sul complesso degli interventi.

Negli ultimi mesi, infatti, precisa Ance, i condomini hanno rappresentato più del 95% dell’importo dei lavori e più dei tre quarti degli interventi. L’Ance, che è tornata sul tema nel corso dell’audizione al Senato sul decreto asset, chiede di prorogare di almeno 6 mesi il Superbonus per gli interventi sui condomini già avviati al 17 febbraio 2023 (per i quali operano ancora la cessione del credito e lo sconto in fattura), a condizione che, al 31 dicembre 2023, siano stati effettuati lavori per almeno il 30% dell’intervento complessivo. La proroga è necessaria, spiega l’associazione dei costruttori edili, anche alla luce del mancato avvio della piattaforma di cessione dei crediti, annunciata dal Governo come soluzione al problema dei crediti incagliati.

Per l’Ance è anche “indispensabile” riaprire rapidamente l’acquisto dei crediti da parte delle società partecipate dallo Stato.

L’Abi: la tassa sugli extraprofitti delle banche solleva dubbi di costituzionalità

L’Abi: la tassa sugli extraprofitti delle banche solleva dubbi di costituzionalitàRoma, 12 set. (askanews) – L’imposta sugli extraprofitti delle banche “solleva dubbi di compatibilità con i precetti costituzionali”. Lo ha sottolineato l’Associazione Bancaria Italiana nel corso di un’audizione alle commissioni Ambiente e Industria del Senato sul decreto asset.

“La Corte costituzionale – afferma l’Abi – ha delineato precise direttrici per verificare la compatibilità di una imposta straordinaria con i principi sanciti nella Carta, in particolare quello di uguaglianza (art. 3) e quello di capacità contributiva (art. 53)” e “ha ribadito come una misura fiscale di carattere discriminatorio, per superare il vaglio di costituzionalità, debba rispondere a criteri di adeguata ragionevolezza”. Secondo le banche, invece, “l’art. 26 del decreto-legge non sembra tener conto di tali precettive condizioni”. L’Abi ricorda anche che in occasione della sentenza sulla Robin Tax la Consulta ha giudicato “irragionevole e pertanto incostituzionale, l’addizionale IRES sul settore energetico, perché, tra le altre cose, difettava di un meccanismo che consentisse la tassazione separata del solo reddito suppletivo connesso alla posizione privilegiata delle imprese coinvolte”.

Secondo l’associazione bancaria “i medesimi profili di incostituzionalità possono ricorrere anche per l’art. 26 del DL 10 agosto 2023, che assume a base imponibile l’intero margine di interesse come individuato dalla relativa voce di bilancio, senza verifica concreta sulla sua correlazione con gli asseriti ‘extra’ profitti derivanti da ‘l’andamento dei tassi di interesse e del costo del credito’”. Infine l’Abi segnala sulla base della giurisprudenza comunitaria “possibili profili di incompatibilità con la disciplina comunitaria sono relativi all’articolo 42 della Costituzione, per lesione del diritto di proprietà, stante il carattere espropriativo della misura sulla ricchezza dell’impresa”.

Inoltre, la tassa sugli extraprofitti introdotta “senza alcun confronto preventivo anche con l’ABI” ha prodotto “sui mercati un impatto solo parzialmente poi attenuato” ed “un vulnus alla fiducia riposta sul mercato finanziario italiano”. “La nuova norma produce effetti retroattivi, in quanto si riferisce a periodi conclusi (2021 e 2022) o in corso (2023)” ha aggiunto l’associazione bancaria secondo la quale “la retroattività incide sulla certezza del diritto, in contrasto con i principi e i criteri di certezza, irretroattività, programmabilità cui si ispira la delega fiscale”.

Torna XFactor, in giuria: Fedez, Ambra, Dargen d’amico e Morgan

Torna XFactor, in giuria: Fedez, Ambra, Dargen d’amico e MorganMilano, 12 set. (askanews) – Da giovedì 14 settembre su Sky e in streaming su NOW la musica torna al centro, sul palco di X Factor 2023. A portarla, le tantissime proposte e i sogni degli artisti che hanno affollato le Audition che si sono svolte, anche quest’anno, all’Allianz Cloud di Milano: è questo il primo step di un percorso emozionante che ha visto sfidarsi gli aspiranti concorrenti, grazie al loro talento, con l’obiettivo di superare tutte le tre fasi di selezioni – le consuete Audition, Bootcamp e Home Visit – fino ad arrivare ai 12 finalisti che parteciperanno ai Live, in diretta dal 26 ottobre.

X Factor 2023, show Sky Original prodotto da Fremantle, si presenta con una formazione inedita: dalla precedente edizione tornano Fedez, artista dai numeri record in tutto quello che fa, dalla musica ai podcast fino ai grandi eventi dal vivo, che quest’anno giunge alla settima partecipazione nello show dove si è sempre legato in maniera speciale e unica ai suoi ragazzi; Ambra Angiolini, reduce da uno straordinario Concerto del Primo Maggio con nuovo record di ascolti e dall’esibizione cult di “T’Appartengo” nella finale di X Factor dello scorso dicembre, artista capace come pochi di spaziare tra i generi e i ruoli nello spettacolo, è attrice, conduttrice televisiva e radiofonica, cantante; Dargen D’Amico, definito in più occasioni uno dei rappresentanti più eclettici e poetici della scena contemporanea, rapper, cantautore e produttore musicale che ha portato il suo stile unico, caratterizzato dalla destrutturazione del linguaggio e da giochi di parole, a conquistare anche il pubblico di #XF2022. E a distanza di 9 anni dalla sua ultima partecipazione, torna Morgan, storico giudice del programma di cui ha scritto una pagina importante: il cantautore, tra il 2008 e il 2014 ha partecipato a sette edizioni dello show vincendone cinque: un primato che gli ha fatto meritare un posto nei Guinness World Records come giudice che, tra tutte le edizioni di X Factor nel mondo, ha vinto più volte. In conduzione la sempre più poliedrica Francesca Michielin, una delle artiste più complete ed interessanti del panorama musicale attuale, che torna a guidare lo show per il secondo anno consecutivo.

La competizione al tavolo sarà accesissima sin dalle Audition. E i 9mila spettatori complessivi all’interno dell’Allianz Cloud di Milano saranno a tutti gli effetti “quinto giudice” della competizione, perché coi loro applausi più o meno assordanti, e con il loro disappunto più o meno rumoroso, faranno intuire ai giudici il proprio volere, accompagnando le loro scelte, talvolta anche condizionandole. Dopo le tradizionali Audition (14, 21 e 28 settembre, sempre su Sky e NOW), in cui gli artisti si esibiranno e presenteranno il proprio progetto musicale con la speranza di ricevere come sempre almeno 3 sì per poter proseguire, arriveranno i Bootcamp (5 e 12 ottobre). In questa fase i quattro al tavolo, per la prima volta nella storia di X Factor, sceglieranno in prima persona i 12 artisti protagonisti del proprio Bootcamp con un nuovo criterio di selezione che permette ai giudici di comporre personalmente la propria squadra senza distinzioni tra solisti e band: i giudici rivedranno le esibizioni dei 48 concorrenti passati alle selezioni delle Audition suddivisi in 4 gruppi da 12 con un meccanismo che prevede per ognuno di loro la possibilità di selezionare 3 concorrenti alla volta da ognuno dei 4 gruppi; sarà la sorte a stabilire chi sarà il primo giudice ad effettuare la propria scelta. Quindi, il 19 ottobre, ogni giudice ritroverà i propri artisti arrivati fin qui nelle Home Visit che si svolgeranno al chiuso, nell’intimità del rapporto tra giudice e artista, dalle quali emergeranno i 12 concorrenti ufficiali in gara nei Live Show di #XF2023.

Alle Audition ci sarà una grande varietà di generi: pop, urban, musica d’autore e rock in tutte le sue declinazioni e contaminazioni, con atmosfere elettroniche e altri momenti più intimi grazie a ragazzi che arriveranno accompagnati da pianoforti e arpeggi di chitarra. Anche in questa edizione sono tanti gli artisti che si presenteranno con brani inediti, ma non mancheranno nemmeno le grandi cover con interpretazioni uniche di evergreen che faranno cantare il pubblico. L’appuntamento, dunque, per l’inizio di X Factor 2023 è fissato per giovedì 14 settembre alle 21.15 su Sky Uno e in streaming su NOW, sempre disponibile on demand e visibile su Sky Go.

3 puntate di Audizioni, 2 di Bootcamp e una per gli Home Visit apriranno un’edizione inedita, sorprendente e appassionante, in attesa dei Live in partenza dal 26 ottobre. X Factor 2023 sarà anche in chiaro su TV8, al tasto 8 del telecomando, tutti i mercoledì a partire dal 20 settembre, in prima serata.

”To Leslie” ad Alice nella città, svelate anticipazioni XXI edizione

”To Leslie” ad Alice nella città, svelate anticipazioni XXI edizioneRoma, 12 set. (askanews) – Una nuova location per i cortometraggi, gli incontri di WomenLands per valorizzare le eccellenze femminili e l’anteprima del film “To Leslie” con l’attrice rivelazione degli Oscar 2023 Andrea Riseboroug e primo titolo di una linea interamente dedicata a uno storytelling al femminile. Sono le prime novità della prossima edizione di Alice nella Città, la sezione autonoma e parallela della Festa del Cinema di Roma dedicata ai giovani, alla scoperta del talento e agli esordi, diretta da Fabia Bettini e Gianluca Giannelli e in programma quest’anno dal 18 al 29 ottobre.

Alle tradizionali location dell’Auditorium Parco della Musica e dell’Auditorium Conciliazione, si aggiunge quest’anno anche il Palazzo delle Esposizioni che accoglierà la prima edizione degli Short Film Days, uno spazio di networking e coproduzione rivolto ai giovani talenti del cortometraggio e ai professionisti dell’audiovisivo realizzato con il supporto della Camera di Commercio di Roma, della Città metropolitana di Roma Capitale, di Cna Cinema e Audiovisivo, Bnl Bnp Paribas, Unifrance, Siae e della Fondazione Sardegna Film Commission, in collaborazione con Rai Cinema, Premiere Film e il Figari International Short Film. Un luogo che sarà anche un laboratorio creativo con tre giorni (18, 19 e 20 ottobre) di incontri, panel e occasioni di dibattito, il cui obiettivo sarà abituare i giovani autori e i giovani produttori allo scambio creativo e professionale. Un itinerario trasversale e ragionato, diviso in quattro momenti apicali, integrati e collegati tra loro: panel, coaching, pitching e networking lounge, che offriranno ai registi selezionati l’opportunità di presentare i loro nuovi progetti a potenziali produttori. I Paesi ospiti della prima edizione saranno Canada e Francia. Alice nella città declinerà una parte della programmazione alle opere che pongono le protagoniste femminili al centro dello storytelling. Tra i primi film in cartellone l’opera prima “To Leslie” di Michael Morris inserita a sorpresa nella corsa agli Oscar 2023 grazie alla straordinaria interpretazione di Andrea Riseborough. Il film, girato in soli 18 giorni a bassissimo budget, è stato sostenuto da una campagna social promossa da celebrità come Kate Winslet, Demi Moore, Susan Sarandon e narra la storia di caduta e rinascita di una madre single ed ex alcolizzata che, nel cuore del Texas, combatte per ricostruire la sua vita. “To Leslie” arriverà in Italia grazie a Minerva Pictures.

Prosegue anche la collaborazione con Expo 2030 con una serie di iniziative – in avvicinamento alla giornata di assegnazione del 28 novembre – volte a mettere in risalto il talento delle donne a riprova della sensibilità di Roma Capitale per il tema del gender gap e per una società sempre più inclusiva. Nasce così la linea di incontri dal titolo WomenLands dedicata alle eccellenze femminili italiane e internazionali. Womanlands è una delle declinazioni chiave di People and Territories, il tema centrale e universale della candidatura italiana ad ospitare a Roma l’Expo del 2030, articolata su tre grandi capitoli o sottotemi: la rigenerazione, l’innovazione e l’inclusione. Il primo incontro avrà come protagonista Nastassja Kinski, interprete e icona di stile che sarà a Roma per ricevere il WomenLands Excellence Awards e per partecipare a un talk aperto al pubblico in cui racconterà il suo rapporto con l’Italia attraverso i film che l’hanno resa celebre.

Su Rai Radio1 arriva la inedita coppia Storace-Luxuria

Su Rai Radio1 arriva la inedita coppia Storace-LuxuriaRoma, 12 set. (askanews) – Dal 25 settembre tutte le mattine su Rai Radio1 andrà in onda il nuovo programma “di punta” dell’emittente, “Il Rosso e il Nero”, condotto da Francesco Storace e Vladimir Luxuria. Ad annunciarlo è stato oggi il direttore della rete, Francesco Pionati, nella conferenza stampa di presentazione dell’offerta Radio Rai per la stagione 2023-2024.

“Con il consenso e il plauso del nostro amministratore delegato, che ne è l’artefice, abbiamo conchiuso in queste ultime ore l’accordo per una trasmissione, ‘Il Rosso e il Nero’, che vedrà contrapporsi tutte le mattine, in un format molto veloce, Francesco Storace e Luxuria” ha detto Pionati. “Credo che siano un rosso e un nero che saranno stimolanti per la curiosità del nostro Paese, a poiché sono convinto che dal dibattito e dal dialogo nascano solo cose buone, mentre la monotonia culturale è il nemico numero uno, questo è il programma di punta e il più avanzato, perché da lì ci si può aspettare davvero di tutto”. Riguardo ai contenuti trattati in trasmissione Pionati non “azzarda” previsioni: “ma saranno legati all’attualità, poi la loro interpretazione sarà affidata alle sensibilità molto diverse tra i due conduttori, che però hanno un comune sentire, dal mio punto di vista, cioè la grande intelligenza: mai avere paura di persone intelligenti che si confrontano, e avere invece molta paura degli stupidi che pensano di avere le verità rivelate che in questo mondo nessuno ha”.

Originariamente ad affiancare Storace avrebbe dovuto esserci la giornalista Luisella Costamagna, ma poi – ha confermato Pionati – qualcosa tra i due è accaduto: “Mi hanno detto che è venuta fuori una incompatibilità, per cui la collega ed amica Costamagna, con cui ho un ottimo rapporto, ha preferito non proseguire quella esperienza, optando in maniera esclusiva per l’impegno che avrà in Rai televisione”.

Leonardo, con Gb e Giappone per elettronica bordo nuovo velivolo

Leonardo, con Gb e Giappone per elettronica bordo nuovo velivoloRoma, 12 set. (askanews) – Le aziende leader dell’industria dell’elettronica per la difesa di Regno Unito, Italia e Giappone hanno annunciato che stanno lavorando per concordare un assetto congiunto per la realizzazione del progetto Gcap nel settore Isanke & Ics (Integrated Sensing and Non-Kinetic Effects & Integrated Communications Systems). In particolare, Leonardo Uk per il Regno Unito, Mitsubishi Electric per il Giappone e Leonardo ed Elt Group in rappresentanza dell’Italia – stanno valutando una serie di possibili modelli operativi e commerciali. I partner hanno individuato – si legge in una nota congiunta – in una struttura comune per la realizzazione del progetto il modo più efficiente ed efficace per portare a termine il programma in tempi rapidi, oltre a garantire piena autonomia di azione e di modifica per tutte e tre le nazioni. Per raggiungere l’obiettivo del Gcap fissato al 2035 per l’entrata in servizio del nuovo velivolo, i partner concordano sul fatto che saranno necessarie nuove modalità di lavoro e hanno tenuto una serie di intensi colloqui per rivalutare le strutture dei programmi precedenti, le infrastrutture e i parametri di prestazione. L’obiettivo è quello di creare un modello trasformativo di collaborazione tecnica e commerciale su scala internazionale, che consenta di progredire ad un ritmo sostenuto. Isanke & Ics è l’elettronica avanzata a bordo del velivolo da combattimento Gcap, che fornisce agli equipaggi informazioni critiche per la missione e capacità avanzate di autoprotezione. Tra i motivi fondamentali per cui il nuovo velivolo da combattimento GCAP è considerato di nuova generazione, il nuovo concetto ISANKE & ICS passa dal modello tradizionale di aereo da combattimento con sensori separati per fornire invece una capacità di rilevamento, fusione e autoprotezione completamente integrata. Allo stesso tempo, il sistema di comunicazione, anch’esso integrato, consentirà all’Isanke di operare come una rete tra formazioni di velivoli con o senza equipaggio, come parte del più ampio sistema di sistemi multidominio di ciascuna nazione.

In tv “1985. Allarme nel Mediterraneo”, su Achille Lauro e Sigonella

In tv “1985. Allarme nel Mediterraneo”, su Achille Lauro e SigonellaRoma, 12 set. (askanews) – A distanza di quasi quarant’anni, quelli del sequestro della nave Achille Lauro e della notte di Sigonella, sono accadimenti che ancora oggi rimangono impressi nella storia del Paese. Rai Documentari li ripercorre ne “1985. Allarme nel Mediterraneo”, in onda il 15 settembre, in prima serata su Rai3.

Tutto accade tra il 7 e il 12 ottobre del 1985. Prima il sequestro della nave da crociera Achille Lauro da parte di un gruppo di terroristi palestinesi, poi la scoperta dell’omicidio del passeggero americano di origini israeliane Leon Klinghoffer, infine la notte di Sigonella, la base Nato in Sicilia dove si attua il braccio di ferro tra il governo italiano e la Delta Force statunitense relativo alla consegna dei terroristi agli americani. La tensione cresce enormemente e si corre il rischio di una crisi internazionale che potrebbe mettere in difficoltà l’equilibrio tra Est e Ovest. Alla fine, l’Italia fa valere la sua giurisdizione, sul suo suolo. Ma non è finita. Perché se i sequestratori vengono arrestati, l’aereo dell’Egypt Air con i mediatori a bordo parte e atterra all’aeroporto di Ciampino a Roma. Uno dei mediatori è Abu Abbas, un alto esponente del Fronte Nazionale della Palestina, organizzazione che fa parte dell’ala estremista dell’Olp. E i caccia americani lo seguono fino sulla pista romana. Vogliono catturarlo. Il governo italiano, non avendo in quel momento le prove del coinvolgimento di Abu Abbas nel sequestro della nave, lo lascia partire per Belgrado. Nella storia dei rapporti fra l’Italia e gli Stati Uniti è il più grave incidente diplomatico che sia capitato. L’operazione politica e militare viene condotta in prima persona da Bettino Craxi e da Giulio Andreotti, in quel momento rispettivamente Primo Ministro e Ministro degli Esteri. In questa occasione l’Italia risponde con fermezza all’ingerenza degli alleati, ribadendo la ragione di poter decidere in piena autonomia sul proprio territorio e rifiutando le intromissioni di ogni tipo da qualsiasi Stato straniero. Un gesto di indipendenza e autonomia, una pagina importante e appassionante nella sua dinamica, della Storia del nostro paese. Nel docufilm, scritto e diretto da Giovanni Filippetto, intervengono Gennaro Acquaviva, Ercolano Annichiarico, Antonio Badini, Maurizio Caprara, Giuseppe Cucchi, Pasquale Di Vanna, Lorenzo Fioto, Roberto Jucci, Paolo Mattera, Rosaria Nuzzo, Roberto Pennisi, Ciro Scala, Marcello Sorgi, Leonardo Visconti di Modrone. “Sono i protagonisti della vicenda che hanno vissuto in prima persona quella settimana così drammatica a raccontare oggi ciò che è accaduto. È loro il punto di vista di questo documentario – spiega il regista – il diplomatico che deve mediare con i terroristi, i componenti dell’equipaggio che hanno vissuto il dramma del sequestro e dell’uccisione di Klinghoffer, i militari che hanno prima messo in piedi l’operazione militare, poi dall’Egitto coordinato le operazioni di rientro, i membri del governo che hanno affrontato la crisi politica internazionale, i giornalisti che hanno affollato Palazzo Chigi in attesa di notizie cercando di cogliere retroscena importanti e infine il comandante dell’aeroporto di Sigonella che si è visto la Delta Force americana pronta ad attaccare i militari italiani che difendevano l’aereo egiziano sulla pista. Sono persone che hanno vissuto una vicenda che ha la potenza narrativa di un intrigo internazionale dove ogni giorno c’è un colpo di scena che cambia il percorso della storia”.

Campari: Kunze-Concewitz lascerà incarico Ceo, Fantacchiotti successore

Campari: Kunze-Concewitz lascerà incarico Ceo, Fantacchiotti successoreMilano, 12 set. (askanews) – Dopo 18 anni in Campari, di cui 16 come Ceo, Bob Kunze-Concewitz lascerà la guida del gruppo con l’assemblea degli azionisti in agenda l’11 aprile 2024. La successione è già pianificata: il capo azienda sarà Matteo Fantacchiotti, oggi nominato deputy Ceo “al fine di assicurare un passaggio di consegne graduale”, ha spiegato la società.

Kunze-Concewitz – che rimarrà nel board come membro non esecutivo – si ritira “per coltivare le sue passioni”. Per Campari è stato il manager dell’exploit: “Dal 2007 – ricorda il gruppo – la capitalizzazione di mercato è aumentata di oltre 6 volte fino a raggiungere oggi 13,8 miliardi di euro, generando un valore eccezionale per gli azionisti, con un Total Shareholder Return del 13% annualizzato”. Il suo, sottolinea il gruppo, è stato “un contributo senza pari” per la crescita di Campari che ha visto triplicare vendite nette e redditività, “grazie a una combinazione di crescita organica ed esterna, con 27 acquisizioni dal 2007, per un investimento complessivo di 3 miliardi di euro”.

Deciso l’impatto in Borsa dell’addio di Kunze-Concewitz: il titolo Campari perde il 4,47% intorno alle 12.40, a 11,33 euro per azione. Un tonfo che non è stato frenato dalla successione morbida: “Bob – ha detto il presidente di Campari, Luca Garavoglia – lascia il gruppo in una posizione ideale per cogliere le future opportunità di crescita. In questa transizione, pianificata da tempo, sono lieto di vedere il passaggio del testimone a Matteo Fantacchiotti, leader con grande esperienza nel settore degli spirit, che potrà continuare il percorso intrapreso da Campari, in continuità con la nostra strategia”. Matteo Fantacchiotti è attualmente managing director della Business unit Asia Pacific, un’area che sotto la sua gestione “si è sviluppata con successo” e lo stesso Kunze-Concewitz, che lo aveva portato nel gruppo, lo ha definito “un vero camparista”. Il focus per il nuovo top manager resta la crescita: “Campari Group – sottolinea Fantacchiotti – è oggi molto solida. Non vedo l’ora di continuare a lavorare con il management team, con il quale porteremo la nostra azienda alla fase successiva del suo percorso di crescita accelerata”. Fantacchiotti in cda sarà affiancato dagli altri due amministratori esecutivi, Paolo Marchesini (Chief Financial and Operating Officer) e Fabio Di Fede (General Counsel e Business Development Officer).