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In centinaia al funerale laico di De Masi. Conte: amico del M5s

In centinaia al funerale laico di De Masi. Conte: amico del M5sRoma, 11 set. (askanews) – Centinaia di persone hanno riempito il Tempio di Adriano a Roma, dove alle 11 è stata aperta la camera ardente per dare l’ultimo saluto a Domenico De Masi, il sociologo del lavoro, morto sabato scorso nella capitale all’età di 85 anni. A mezzogiorno è iniziata una cerimonia laica aperta dalla moglie di De Masi, Susi Del Santo, che ha voluto ringraziare tutta la redazione de ‘Il Fatto Quotidiano’ per aver permesso a “Mimmo di realizzare un sogno all’età di 85 anni: creare una scuola per formare cittadini consapevoli”.

La vedova del professore emerito de La Sapienza ha ricordato anche la città di Ravello, “il suo luogo dell’anima”, dove “ha scritto gran parte dei suoi libri, ha ottenuto la cittadinanza onoraria e per otto anni è stato anche presidente del Festival di Ravello”. “Immagino Mimmo accolto in una dimensione alta da un comitato composto tra gli altri da Jean-Paul Fitoussi, Lina Wertmuller, Luciano De Crescenzo”, ha concluso il suo intervento Susi Del Santo.

Nel corso della cerimonia ha preso la parola anche il leader di M5s, Giuseppe Conte, che ha sottolineato come De Masi sia stato “un grande amico del MoVimento” e “una grande fonte di ispirazione per tutti noi, mantenendo la sua indipendenza e il suo spirito critico”. Conte ha ricordato come il professore abbia avuto “per M5s una funzione di stimolo critico, anche nella nostra organizzazione, in qualità di grande studioso dei movimenti politici”. “Mimmo non ha mai perso l’allegria”, ha aggiunto Conte. “Oggi gli faremmo un torto ad essere tristi. Il Movimento 5 stelle ti ricorderà sempre con il sorriso”, ha concluso.

A prendere la parola anche il direttore del Fatto Quotidiano, Marco Travaglio, l’ex ministro Enrico Giovannini, Alfonso Pecoraro Scanio, presidente della Fondazione Univerde, l’ex sindaco di Napoli, Antonio Bassolino, la giornalista Myrta Merlino, amica di famiglia. Tra i tanti presenti, colleghi e studenti di De Masi, e semplici cittadini, anche il senatore di Forza Italia, Maurizio Gasparri, l’ex calciatore, Marco Tardelli, l’attrice Marisa Laurito, l’economista Innocenzo Cipolletta, il giornalista Antonio Padellaro. La camera ardente si chiude alle 16.

I figli di Berlusconi accettano l’eredità (nel pomeriggio la firma ad Arcore)

I figli di Berlusconi accettano l’eredità (nel pomeriggio la firma ad Arcore)Milano, 11 set. (askanews) – I cinque figli di Silvio Berlusconi accettano pienamente il testamento del padre, scomparso lo scorso 12 giugno. La firma degli atti relativi all’accettazione dell’eredità è attesa per questo pomeriggio ad Arcore. Lo si apprende da fonti finanziarie.

Secondo le volontà espresse da Silvio Berlusconi, che saranno quindi accettate senza riserva e senza beneficio di inventario, la ‘quota disponibile’ dell’eredità va ai due figli maggiori, Marina e Pier Silvio che, insieme, controlleranno il 53% della holding Fininvest.

”Linguaggi, lingue e linguacce”, viaggio nel mondo della comunicazione

”Linguaggi, lingue e linguacce”, viaggio nel mondo della comunicazioneRoma, 11 set. (askanews) – Un viaggio nel mondo della Comunicazione. Da ieri ad oggi . I grandi cambiamenti perfino rivoluzioni, con l’arrivo di internet, dei social. E allora, nell’era della Comunicazione, si comunica davvero o no?

Se ne è parlato con Walter Rodinò, l’autore del libro “Linguaggi, lingue e linguacce” edito da Albatros, insieme alla giornalista Rai conduttrice di Tg2 Marzia Roncacci nella bella Calabria, nella sede della Lega Navale sezione di Locri. Tanta partecipazione ed interesse, anche di giovani, nei confronti di un argomento complesso ma che riguarda tutti noi e la nostra vita di tutti i giorni. Adulti, genitori, nonni riescono a comunicare con i propri figli, nipoti giovani? Il web ha davvero rappresentato la svolta e quindi un grande passo in avanti della nostra società o forse no?

Walter Rodinò avvocato , giornalista pubblicista, da sempre interessato a tematiche legate al diritto della comunicazione e dell’informazione, molto impegnato in temi socio-culturali, legati ai cambiamenti generazionali degli ultimi decenni, ha provato a spiegare, con un linguaggio molto semplice ma non semplicistico, come è cambiata la nostra comunicazione e se esistono punti di incontro tra generazioni . Molti i riferimenti e i ganci con la storia, brevi, ma che riportano immediatamente il lettore in contesti, a volte anche dimenticati. La vera e propria svolta lessicale, ritiene l’autore , avviene negli anni fine Sessante e Settanta, anni dove Mike Buongiorno aveva già abbondantemente contribuito alla diffusione della lingua italiana nel nostro Paese, quindi piu italiano e meno dialetti, anni del boom economico e del boom di nascite, anni quando la FIAT con la sua 500 ha messo le ruote a tutti gli italiani che scorrazzavano su e giù per lo Stivale. Ed è proprio negli anni Settanta che si ribalta completamente il modo di intendere la comunicazione, attraverso i mass media, che ormai avevano preso possesso dell’intera popolazione, e l’arrivo timido e impacciato dei primi pc che, occupando l’intera superficie di una parete, ed è quindi in quegli anni che l’uomo inizia uno strano percorso di individualismo che, come ci fa notare Walter, oggi nell’era dei social che se da un lato accorciano le distanze dall’altro lato ci tengono lontani, come se i nostri ragazzi si stessero proiettando verso un mondo virtuale, un “Matrix”, fatto di amori virtuali, ricordi virtuali, un mondo tutto di linguaggi virtuali. e intanto il linguaggio stesso cambiava, cambiavano i costumi, le mentalità e il modo di rapportarsi con gli altri.

Poi la svolta decisiva si è avuta con Internet, con il trionfo della messaggistica virtuale, e con l’arrivo dei social network, ormai inseriti in ogni contesto e indispensabili per la socializzazione e la realizzazione del sé. Sé che mai come nella società moderna in cui viviamo ha trovato un posto principale nel nostro modo di vivere e di essere.

Don Patriciello: a Caivano i bimbi e gli anziani non escono di casa

Don Patriciello: a Caivano i bimbi e gli anziani non escono di casaRoma, 11 set. (askanews) – “Il pensiero va ai bambini, agli anziani e agli ammalati che sono ancora terrorizzati. Tanti di loro sono prigionieri in casa e non escono più”. Lo afferma don Maurizio Patriciello, parroco Parco Verde di Caivano, in un’intervista del Tg2000, il telegiornale di Tv2000, in merito ai 19 colpi di pistola sparati nella notte a Caivano. “A questi fratelli camorristi – aggiunge don Patriciello – va anche il mio abbraccio e la mia benedizione e la preghiera di cambiare strada. Loro non vogliono bene a nessuno, neanche ai loro figli. Viviamo ancora una volta un momento terribile”. “I bambini – conclude don Patriciello a Tv2000 – per il resto della loro vita questa paura e terrore nel cuore”.

Caivano, don Patriciello: bimbi e anziani non escono di casa

Caivano, don Patriciello: bimbi e anziani non escono di casaRoma, 11 set. (askanews) – “Il pensiero va ai bambini, agli anziani e agli ammalati che sono ancora terrorizzati. Tanti di loro sono prigionieri in casa e non escono più”. Lo afferma don Maurizio Patriciello, parroco Parco Verde di Caivano, in un’intervista del Tg2000, il telegiornale di Tv2000, in merito ai 19 colpi di pistola sparati nella notte a Caivano. “A questi fratelli camorristi – aggiunge don Patriciello – va anche il mio abbraccio e la mia benedizione e la preghiera di cambiare strada. Loro non vogliono bene a nessuno, neanche ai loro figli. Viviamo ancora una volta un momento terribile”. “I bambini – conclude don Patriciello a Tv2000 – per il resto della loro vita questa paura e terrore nel cuore”.

Berlusconi: figli accettano l’eredità, nel pomeriggio firma ad Arcore

Berlusconi: figli accettano l’eredità, nel pomeriggio firma ad ArcoreMilano, 11 set. (askanews) – I cinque figli di Silvio Berlusconi accettano pienamente il testamento del padre, scomparso lo scorso 12 giugno. La firma degli atti relativi all’accettazione dell’eredità è attesa per questo pomeriggio ad Arcore. Lo si apprende da fonti finanziarie.

Secondo le volontà espresse da Silvio Berlusconi, che saranno quindi accettate senza riserva e senza beneficio di inventario, la ‘quota disponibile’ dell’eredità va ai due figli maggiori, Marina e Pier Silvio che, insieme, controlleranno il 53% della holding Fininvest.

Il golpe Pinochet 50 anni dopo: il nuovo Internazionale Storia

Il golpe Pinochet 50 anni dopo: il nuovo Internazionale StoriaMilano, 11 set. (askanews) – L’11 settembre 1973 i militari cileni rovesciavano il governo socialista di Salvador Allende: a 50 anni dal golpe di Pinochet, arriva in edicola e libreria il nuovo Internazionale Storia, speciale del settimanale Internazionale dedicato a un regime brutale, diventato emblema dell’autoritarismo, e alla sua eredità, che continua a determinare i destini del Paese e gli equilibri internazionali.

La soppressione del progetto politico di Allende, le torture e gli omicidi compiuti dal regime, fino al ripristino dell’ordine democratico: tutto questo in Cile 1973, una raccolta di articoli usciti sulla stampa di tutto il mondo dal 1971 ad oggi, dagli Stati Uniti all’India e alla Russia, con contributi storici e pezzi contemporanei. Nel volume anche spazio alle immagini, con tante foto dell’epoca, le opere dell’artista Vicente Larrea e il fumetto di Carlos Reyes e Rodrigo Elgueta. Nel volume una raccolta di riflessioni, brani e articoli: la via cilena al socialismo intrapresa da Allende nel racconto di Eric Hobsbawm, tra i maggiori storici del novecento; i drammatici eventi del 1973, tra interferenze statunitensi e ferocia dei militari, nell’analisi dello scrittore premio Nobel per la letteratura Gabriel García Márquez; ma anche le difficoltà economiche e la polarizzazione politica che accompagnarono il progetto di Unidad Popular in un reportage di Pierre Kalfon, uno dei grandi inviati europei in America Latina. E ciò che è venuto dopo: le ferite lasciate dalla dittatura sono raccontate da una delle più importanti firme del giornalismo cileno, Mónica González, mentre lo scrittore Ariel Dorfman riflette su come l’elaborazione di questo trauma collettivo sarà determinante nella definizione del futuro e dell’identità cileni. Nel volume anche le parole del brano Manifiesto di Victor Jara, cantautore, militante del Partito comunista cileno e sostenitore di Allende, tra i prigionieri politici torturati e uccisi nello stadio nazionale di Santiago.

Allende era impegnato da quasi tre anni nel tentativo di trasformare il Cile, organicamente e pacificamente, in una democrazia socialista. Il golpe mise bruscamente fine all’esperimento, impedendo al mondo di assistere alle sue possibili evoluzioni. Seguirono 15 anni ricordati soprattutto per le indicibili violenze, ma che videro anche la riorganizzazione sociale ed economica del Paese che sarebbe poi stata alla base del successivo neoliberismo, fino alle proteste che, attraversando il Cile dal 2019, hanno portato all’assemblea costituente e all’attuale governo Boric. Il Cile di oggi è un paese in movimento, che rimettendo in discussione e rilanciando il proprio progetto democratico e i propri percorsi di partecipazione sfida e interroga allo stesso tempo i modelli di riferimento dell’Occidente. Che significato assumono oggi per noi, quindi, la storia e l’eredità del golpe di Pinochet e della dittatura che è seguita? Cosa possiamo capire dell’attuale crisi delle nostre democrazie? E ancora, fino a che punto è possibile trasformare un sistema dall’interno prima che si scateni la reazione violenta dei custodi dello status quo?

Se non esistono risposte certe a queste domande, l’esperienza cilena mette senz’altro in luce come, per progettare il futuro, sia necessario elaborare il passato. Come scrive Ariel Dorfman: “Il modo in cui il Cile interpreta i traumi del passato determinerà la sua identità più profonda, il tipo di futuro che la popolazione immagina per i suoi figli. Non posso prevedere come il mio paese uscirà da questa ricerca di un’unità sfuggente, di un consenso diffuso su chi siamo veramente”. La collana Internazionale storia è curata da Andrea Pipino e Daniele Cassandro.

Bruno Vespa torna su Rai1 con “Cinque minuti” e “Porta a Porta”

Bruno Vespa torna su Rai1 con “Cinque minuti” e “Porta a Porta”Roma, 11 set. (askanews) – Ripartono questa settimana i due programmi di approfondimento giornalistico condotti da Bruno Vespa su Rai1: “Cinque minuti”, alla sua seconda stagione (in onda dal lunedì al venerdì alle 20.30), e “Porta a Porta”, alla sua 29esima stagione (in onda il martedì, mercoledì e giovedì in seconda serata). In conferenza stampa, Vespa ha annunciato oggi che mercoledì 13 settembre a “Cinque minuti” e a “Porta a Porta” sarà ospite la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. La settimana successiva sarà il turno del leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte, quella ancora dopo della segretaria del Pd Elly Schlein, e “via via i vari leader”.

“Stasera – ha ricordato Vespa – andranno in onda solo i ‘Cinque minuti’ e parlerà per la prima volta la madre della maggiore delle due cuginette di Caivano. E io spero che noi riusciremo, in un breve tempo, a dimostrare di quanto sia incredibilmente disperata la situazione da quelle parti. Bonificare Caivano, da un punto di vista morale, varebbe una legislatura perché è una situazione veramente incredibile”. Nella scorsa stagione, ha proseguito Vespa, “Cinque minuti” hanno avuto un risultato oggettivamente superiore alle aspettative, anche degli schemi che erano stati fatti, molto molto al buio perché le esperienze precedenti erano di vent’anni prima, quindi un altro mondo: 21,6% di media, quasi 4 milioni e 200 mila spettatori, e la cosa che ci ha più sorpreso è che, nonostante veniamo dal telegiornale principe – il Tg1 delle 20 – la gente ha ancora voglia di informazione e di approfondimento. Quando siamo stati sulla politica ‘forte’ o sulla cronaca ‘forte’, abbiamo fatto più ascolti di molti famosissimi personaggi dello spettacolo, cosa che non ci saremmo mai aspettati”.

Quanto a “Porta a Porta”, ha detto ancora Vespa, “l’anno scorso ha fatto lo stesso risultato – 10,20% – dell’anno precedente, in una fascia massacrata, perché la sola rete che ci ha superato è Canale 5 che ha il ‘Grande Fratello’ e ‘L’Isola dei famosi’. Aggiungiamo, cosa di cui sono molto orgoglioso, che io sono sempre stato molto favorevole alla pubblicità nella Rai perché si portano soldi a casa. Per questo sono orgoglioso di avere due interruzioni pubblicitarie a ‘Porta a Porta’, che ci massacrano letteralmente, perché è chiaro che un conto è una interruzione pubblicitaria in prime time, dentro la fiction, un altro conto a mezzanotte e tre quarti, quando la gente oggettivamente è stanca, ma nonostante questo, come ci dimostrò a suo tempo un rapporto dell’Unione pubblicitari, ‘Porta a Porta’ è molto molto appetibile. Per cui facciamo otto spot pubblicitari a sera, che significa che portano alle casse di questa azienda molto più del doppio del costo di ‘Porta a Porta’, e lo dico invitandovi a verificare quanto costano e quanto rendono – o hanno reso – trasmissioni di grande blasone, che sembrano aver arricchito la Rai, e in realtà sono costate parecchi soldi alla Rai”.

Il caldo africano ha i giorni contati: tornano grandine e temporali

Il caldo africano ha i giorni contati: tornano grandine e temporaliRoma, 11 set. (askanews) – Il caldo estivo portato in questi giorni dall’anticiclone africano Caronte ha i giorni contati. Per Antonio Sanò, fondatore del sito www.iLMeteo.it, l’anticiclone tra qualche giorno non sarà più il protagonista del tempo sull’Italia.

Il gran caldo africano avrà il suo picco nella giornata di martedì 12 settembre quando al Centro-Nord si potranno toccare picchi diurni di 33-34°C in pianura e fino a 36°C sulle zone interne del Centro e delle Isole Maggiori. In questo contesto il sole sarà prevalente su tutte le regioni. La situazione inizierà a mutare da mercoledì in poi quando il flusso instabile Nord Atlantico comincerà a scendere di latitudine, iniziando a combattere con il possente anticiclone. In questa lotta Caronte sarà costretto a cedere terreno. Da mercoledì quindi i primi temporali inizieranno a interessare l’arco alpino e una nuvolosità più presente coprirà il cielo del Centro-Nord. Giovedì sarà sempre l’arco alpino ad essere bersaglio di temporali a carattere sparso e verso sera pure la Pianura Padana con temporali ad esempio a Milano, Torino, Bergamo, Brescia. Ulteriore cedimento dell’anticiclone africano nella giornata di venerdì quando i temporali, accompagnati da grandine, non solo interesseranno sempre l’arco alpino e in forma irregolare e isolata anche la Pianura Padana, ma si spingeranno pure sulle regioni centrali, specie su rilievi e zone vicine. Sul resto d’Italia il tempo non subirà grossi cambiamenti.

In base a questa previsione le temperature cominceranno gradualmente a diminuire sotto l’incalzare di aria più fresca oceanica. Ma non è finita qui, con il weekend del 16-17 settembre una perturbazione atlantica potrebbe far breccia nello scudo dell’alta pressione facendo peggiorare il tempo non solo al Nord, ma anche al Centro.

Tour nei palazzetti nel 2024 per i Pinguini Tattici Nucleari

Tour nei palazzetti nel 2024 per i Pinguini Tattici NucleariMilano, 11 set. (askanews) – Finita la prima parte del tour estivo, che si è conclusa sabato scorso, 9 settembre, alla RCF Arena di Reggio Emilia (Campovolo) in una grande festa con 80.000 persone, i Pinguini Tattici Nucleari annunciano le nuove date che porteranno nei palazzetti Fake News, disco uscito lo scorso dicembre e già certificato Triplo Platino. Il “Non perdiamoci mica di vista Fake News Indoor Tour – Palasport 2024”, organizzato e prodotto da Magellano Concerti, vedrà la band sui palchi dei più importanti palasport italiani nella primavera del 2024.

Continua così, in una versione più intima e confidenziale, il tour che quest’estate ha portato i Pinguini Tattici Nucleari a incontrare fan di ogni età, da Nord a Sud fino alle isole. Dopo la calorosa accoglienza che il pubblico ha riservato alla band, Riccardo, Elio, Nicola, Simone, Matteo e Lorenzo decidono di tornare ad abbracciare il proprio pubblico nei palasport per continuare a raccontare la storia di una giovane band che negli anni ha saputo alternare grandi hit a brani cantautorali, capaci di far sorridere e di far pensare. Le date del “Non perdiamoci mica di vista Fake News Indoor Tour – Palasport 2024”: 03 e 04 aprile 2024 – Jesolo (VE) – Palazzo del Turismo 08 e 09 aprile 2024 – Milano – Mediolanum Forum 16 e 17 aprile 2024 – Torino – PalaOlimpico di Torino 23 e 24 aprile 2024 – Pesaro – Vitrifrigo Arena 26 e 27 aprile 2024 – Bologna – Unipol Arena 29 e 30 aprile 2024 – Livorno – Modigliani Forum 02 e 03 maggio 2024 – Firenze – Mandela Forum 07 e 08 maggio 2024 – Roma – Palazzo dello Sport 20 e 21 maggio 2024 – Napoli – PalaPartenope 24 e 25 maggio 2024 – Bari – PalaFlorio 28 e 29 maggio 2024 – Messina – PalaRescifina Oltre un miliardo di stream, due anni in cima alle classifiche airplay e FIMI/Gfk Italia, il successo dell’album Fake News (tre volte Disco di Platino) e di Rubami la notte, nuovo singolo uscito a maggio, ai vertici di tutte le classifiche e già certificato doppio Disco di Platino, e un coinvolgente show che ha riscosso un grande successo di pubblico e critica: quello dei Pinguini Tattici Nucleari si è rivelato essere un gioco di squadra più che convincente, che ha portato la band, che da più di due anni colleziona numeri da record, ai vertici di tutte classifiche, regalandole un posto di assoluto rilievo nel panorama musicale nazionale e che ha mosso i primi passi in quello internazionale.

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