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Milano, dal 17 al 23 apirle torna anche il Fuorisalone

Milano, dal 17 al 23 apirle torna anche il FuorisaloneMilano, 1 mar. (askanews) – Dal 17 al 23 aprile la città di Milano torna protagonista della scena internazionale del mondo del progetto con un corposo calendario di eventi, mostre, installazioni. Designer, architetti, scuole, università e istituzioni si riuniscono per condividere idee che possano interpretare il presente e immaginare il domani. Le pratiche del design diventano uno strumento prezioso per fornire le coordinate per leggere il presente e la contemporaneità, restituendo visioni e suggestioni per il futuro. Con focus sulle tematiche dell’economia circolare, del riuso, della sostenibilità dei processi e dei materiali, Fuorisalone si terrà come di consueto in concomitanza con il Salone del Mobile.Milano, che quest’anno giunge alla 61esima edizione.
“Fuorisalone non è solo un punto di riferimento per un settore di eccellenza che rappresenta la qualità del Made in Italy nel mondo, ma anche una grande opportunità per Milano. Installazioni, mostre, eventi diffusi su tutto il territorio urbano riaccenderanno vie, distretti, quartieri della città confermando il suo ruolo di capitale del design e valorizzandone l’immagine a livello internazionale. Sono certa che anche questa edizione di Fuorisalone sarà un appuntamento imperdibile”, dichiara Alessia Cappello, Assessora al Lavoro e Sviluppo Economico con deleghe a Moda e Design del Comune di Milano.
L’edizione di aprile di Fuorisalone, intitolata “Laboratorio Futuro”, curiosamente in sintonia con la Biennale Architettura che si aprirà un mese dopo a Venezia, propone una riflessione su come immaginiamo il nostro futuro, in relazione all’unicità dei tempi in cui viviamo. Laboratorio perché questa edizione rappresenta un’occasione di dibattito per immaginare e costruire idee alternative attraverso momenti di dialogo collettivo, per mettere a fuoco opportunità e criticità, ma anche contraddizioni. Laboratorio come luogo di confronto, luogo concreto dove l’errore è considerato un elemento utile per evolvere. Laboratorio come metodo di lavoro condiviso, come modalità per costruire nel presente soluzioni per permetterci un futuro che potrebbe altrimenti diventare miraggio.
Viviamo un momento storico dove le grandi tematiche che lo caratterizzano sono strettamente collegate tra loro da un filo rosso: dalla crisi climatica a quella energetica, passando per la guerra e l’instabilità politica. Il tema di quest’anno richiama la dimensione sperimentale del progetto e vuole essere un invito, un’esortazione a interrogarci su come vogliamo progettare il cambiamento rispondendo alle numerose sfide che ci aspettano. E per farlo, il design diventa uno strumento di riflessione e allo stesso tempo di azione collettiva.
L’edizione 2023 farà dunque luce sui temi della progettazione sostenibile, della circular economy, dell’innovazione nei materiali, della rigenerazione urbana e dell’intelligenza artificiale. Quest’ultima da intendere non come una tecnologia respingente, ma come uno strumento che potrebbe essere parte del futuro. Il tutto con uno sguardo alle nuove generazioni, che vedranno il coinvolgimento di studenti e studentesse delle principali scuole del settore. “Laboratorio Futuro” farà da palcoscenico a mostre e installazioni, occasioni per far emergere la complessità dei temi sul tavolo. Progetti in grado di intercettare le trasformazioni in corso nella società, che propongono visioni di un futuro ambizioso e credibile, fatto di sperimentazione e concretezza. Un futuro dove il design è agente di cambiamento, oltre che una lente per interpretare la società. “Il Fuorisalone rappresenta un’opportunità di networking e condivisione, un laboratorio collettivo di esperienze. Questa è l’ispirazione per il tema di quest’anno: con laboratorio si intende uno spazio attivo in cui le conoscenze vengono condivise. È fondamentale unire le competenze per gettare le basi per un futuro migliore”, dichiara Paolo Casati, Co-founder e Creative Director di Studiolabo.

M5S, Conte alle prese con la novità Schlein cerca un “piano B”

M5S, Conte alle prese con la novità Schlein cerca un “piano B”Roma, 1 mar. (askanews) – “La verità è che non abbiamo un Piano B, nessuno di noi si aspettava che vincesse Elly Schlein le primarie del Pd. Tutti convinti che vincesse, magari non stravincesse, Bonaccini”: è in questa lettura sincera, che una autorevole fonte parlamentare del Movimento 5 stelle affida a taccuini chiusi al cronista, che si inquadra il momento delicato della creatura politica guidata da Giuseppe Conte. E allora, anche se ufficialmente non c’è un ordine del giorno specifico, si parlerà “in generale” di Superbonus, di “situazione politica” e dei prossimi passi dell’opposizione, nel Consiglio nazionale del M5S convocato per domani da Conte “non è escluso – dicono dall’entourage dell’ex premier – che si faccia un’analisi” sull’evoluzione che l’elezione della nuova leader dem può imprimere agli equilibri politici e all’azione delle opposizioni.
“La vittoria di Elly Schlein non è un risultato indifferente”, ammette Stefano Patuanelli, senatore e due volte ministro 5 stelle. “Vedremo – aggiunge – in che modo tradurrà le sue parole, la prima sfida che lanciamo è sulla pace, sull’invio di armi. Ma abbiamo il problema di dare a questo Paese una opposizione e una alternativa, il tema centrale non può essere la concorrenza fra noi e la campagna elettorale continua, altrimenti questo governo rischia di durare non cinque ma quindici anni”. Attendista la reazione di Mariolina Castellone, vicepresidente del Senato in quota M5S: “Vedremo alla prova dei fatti – dice – se si apriranno degli spazi per una maggiore convergenza sui nostri temi e se la nuova segretaria avrà il coraggio di dare un seguito alla domanda di cambiamento che l’ha eletta. Certamente queste elezioni sono un chiaro segnale a chi nel Pd aveva anteposto l’agenda Draghi all’agenda del governo Conte II, che era invece improntata su giustizia sociale, lavoro e tutela ambientale”.
“E’ chiaro – riflette, coperto dall’anonimato, un deputato di lungo corso – che con Bonaccini al Nazareno i ruoli sarebbe stati più chiari, le differenze più nette, la competizione in proiezione elettorale sarebbe probabilmente proseguita in modo simile a quella degli ultimi mesi. Ora c’è Schlein che è nuova, giovane, Lgbt, ha un linguaggio più moderno, i sondaggi torneranno a pompare il Pd, dopo mesi di calo, con noi in salita. Del resto, parliamoci chiaro: per noi l’effetto novità è finito da tempo, un ventenne che vota per la prima volta si può identificare più facilmente con lei che con Conte”. “Però che succederà al Pd? Se lei impone davvero una svolta una svolta, con gli stessi dirigenti in tutte le regioni, gli stessi gruppi in Parlamento – osserva un altro parlamentare che ci tiene a rimanere anonimo – come farà a portare avanti al sua linea? E se forzerà, come farà a tenere unito il partito? Insomma, se cambiamento deve essere ce ne accorgeremo: ad esempio, oltre a parlare di salario minimo, magari la smetteranno di presentare gli stessi emendamenti di Forza Italia…”.
Nel giro degli uomini più vicini all’ex premier, tuttavia, si ostenta un moderato ottimismo: “I sondaggi? E’ fisiologico che il Pd si riprenda, ha pagato prima la difesa a oltranza dell’agenda Draghi, poi la fase congressuale. Ma noi non siamo preoccupati, viste le prime dichiarazioni della segretaria dopo la vittoria ci può essere una convergenza maggiore su alcuni punti programmatici ma bisogna vedere fino a che punto avrà margini di manovra. Per noi l’interlocuzione deve avvenire innanzitutto in Parlamento”. Più scettica un’altra fonte vicina ai vertici stellati, che ricorda come “quella parte di apparato che ha contribuito alla vittoria di Schlein, i big come Franceschini, Bettini, Orlando ora pretenderanno risposte. E Gualtieri non si è espresso, che farà Schlein sugli inceneritori?”.
Per ora, si può forse attribuire anche all’effetto Schlein l’inedito slancio unitario mostrato nella giornata di martedì dalle opposizioni in conferenza dei capigruppo al Senato nel formulare congiuntamente (Pd, M5S, Az-Iv e AVS) le richieste di informativa urgente all’indirizzo dei ministri Piantedosi e Valditara. E nel M5S giurano sui buoni rapporti che Conte intrattiene con la neosegretaria del Pd, “si sono messaggiati subito dopo l’ufficializzazione dell’elezione”. Fra i due, dicono le fonti ufficiali, non sono in agenda incontri ufficiali ma non casualmente Conte sarà, come Schlein, alla manifestazione di Firenze sabato prossimo indetta dai sindacati confederali dopo l’azione squadristica contro alcuni studenti e per la censura espressa dal ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara nei confronti di una dirigente scolastica che ha indirizzato ai suoi studenti una lettera sul valore dell’antifascismo. Uniti contro il Governo, quindi. Il tema dei temi, quello più divisivo, resta però sul tavolo: “Nessuno – è la parola d’ordine che circola nelle stanze dei ‘contiani’ – si illuda che su guerra e riarmo noi ci facciamo concavi e convessi. La linea è chiara e resta quella. E Schlein dovrà dare risposte, in un senso o nell’altro, tutti gliele chiederanno, non solo noi ma anche chi sostiene la linea governativa”.

La veneziana Villa Bogdano 1880 festeggia trent’anni di viticoltura bio

La veneziana Villa Bogdano 1880 festeggia trent’anni di viticoltura bioMilano, 1 mar. (askanews) – Villa Bogdano 1880, l’azienda vitivinicola di Lison di Portogruaro (Venezia), festeggia quest’anno i suoi trent’anni di certificazione biologica. “Oggi più di ieri la coltivazione biologica rappresenta un grande valore aggiunto in termini di salvaguardia dell’ambiente e del territorio in cui viviamo, per questo tre decenni fa si trattava di una scelta innovativa e pionieristica” ha dichiarato l’amministratore ed enologo dell’azienda, Lucio Tessari, sottolineando che “questo approccio avaro nelle produzioni permette di ottenere vini sia autoctoni che internazionali di altissima qualità capaci di emozionare e raccontare in modo sincero questo territorio particolare, tra Veneto e Friuli”.
Nel corso degli anni la Cantina è stata impegnata anche nella valorizzazione e salvaguardia del bosco planiziale del XIII secolo presente nella proprietà. Certificata Natura 2000, principale strumento della politica dell’Unione Europea per la conservazione della biodiversità, questa foresta è un raro esempio di bosco di pianura e ricopre un’importanza fondamentale per il microclima dei vigneti circostanti.
Grazie ai suoi 18 ettari, in cui vengono custodite anche vigne autoctone ultracentenarie, l’anno scorso l’azienda veneziana ha aderito alla Old Vine Conference, l’associazione internazionale con sede a Londra che ha la mission di promuovere e valorizzare i vini ottenuti da vigne storiche nel mondo inserendoli in una nuova categoria merceologica grazie a caratteristiche organolettiche uniche.
Recentemente è stata inoltre realizzata una food forest grazie alla collaborazione con l’Associazione italiana agricoltura biologica (Aiab): un’oasi di biodiversità di quasi mezzo ettaro che servirà non solo a sostenere gli insetti impollinatori e le varie specie di uccelli che frequentano l’azienda ma che servirà anche da casa a insetti benefici, naturali antagonisti dei patogeni della vite, utili nella lotta biologica.

Cinecittà World, l’antica Roma rivive nel Parco “Roma World”

Cinecittà World, l’antica Roma rivive nel Parco “Roma World”Roma, 1 mar. (askanews) – “Roma World” è il nuovo Parco tematico che intende riportare gli ospiti indietro nel tempo, per godersi un’esperienza immersi nella natura e vivere una giornata da Antichi Romani. “Roma World farà vivere ai turisti la Roma Antica, così come l’hanno immaginata in decenni di film e racconti sull’Impero, da Ben Hur al Gladiatore – spiega Stefano Cigarini, Amministratore Delegato di Cinecittà World Spa, in un comunicato – A Roma, Roma la vedi, a Roma World, Roma la vivi!”.
Roma World è un progetto di Cinecittà World, primo parco tematico del Centro Sud Italia, con oltre mezzo milione di visitatori, il più alto tasso di crescita nel settore (+360% in 5 anni) e infrastrutture a Castel Romano già pronte ad accogliere questo nuovo progetto di experience park, che si inserisce nel crescente trend delturismo esperienziale-ecosostenibile ed immerso nei boschi e nella campagna.
Roma World riapre ai suoi ospiti a partire da venerdì 24 marzo. È un villaggio delle legioni Romane, attualmente sviluppato su 6 ettari, dove l’ospite riscopre il contatto con la natura, mangia come gli antichi Romani, diventa Gladiatore per un giorno, fa shopping tra le bancarelle dell’antico mercato, incontra gli animali della fattoria, ammira il volo dell’aquila e di altri rapaci, si perde tra i sentieri nei boschetti di sughere.
Entrati dal Portale ci attende il Castrum, Accampamento Militare con torri e fortificazioni, al centro del prato l’Arena dei Gladiatori, dove assistere agli spettacoli o imparare le tecniche di combattimento guidati dai rievocatori del Gruppo Storico Romano. Nella Taberna, il ristorante del parco, si mangia come gli antichi Romani, tra carni, bevande e piatti d’epoca. Il mercato degli artigiani ci fa scoprire oggetti, costumi e tecniche di 2000 anni fa. Gli amanti dell’outdoor possono trascorrere la notte nelle tende dei Legionari.
La fattoria del villaggio ospita animali domestici come capre, pecore, mucche nane, maialini, oche, papere, galline, conigli e asini. I bambini possono divertirsi con un giro in pony o cammelli, tra i giochi del playground nel bosco o con il tiro con l’arco. Nell’Arena dei Rapaci si tengono gli spettacoli di Falconeria: dal volo dell’aquila agli attacchi dei falchi sulla preda, dall’ipnotico sguardo del gufo alla singolarità del barbagianni. Si può interagire con gli animali, diventando Falconieri per un giorno. Chi ama la natura apprezzerà i sentieri del bosco e il Tour Botanico, accompagnati da guide, alla scoperta della biodiversità tra sughere, ginestre, mirti e macchia mediterranea.
È stato annunciato il Piano di sviluppo 2024-2030. La fase 1 per l’estate 2024 prevede il grande spettacolo live “Roma on Fire”, uno show storico da oltre 5 milioni di euro tra set e produzione, con debutto previsto il primo Giugno 2024. Obiettivo: celebrare la grandezza di Roma, tra corse delle bighe e parate dell’esercito, giochi e battaglie fino all’incendio di Roma del 64 d.C. ai tempi di Nerone. Il tutto nello spettacolare set di Ben Hur, film kolossal del 1959, con Charlton Heston, pluripremiato con 11 Oscar, rifatto nel 2016 con star del calibro di Jack Houston e Morgan Freeman. Il set peraltro si presenterà nuovo e trasformato nel Circo Massimo per una produzione prevista nel 2023.
Nella fase 2, nel 2025, si arriva alla Roma Imperiale. Per l’anno del Giubileo l’obiettivo è inaugurare, intorno al Circo Massimo, con un impegno stimato in circa 10 milioni di euro, la Roma Imperiale. 12 ettari di Roma ricostruita nel momento del suo massimo splendore: i fori imperiali e i templi, il Teatro e la suburra ricca di botteghe e commercianti. Un grande set indoor/outdoor popolato di personaggi, per immergere nella storia ospiti, turisti e pellegrini.
E nella Fase 3 (2026-2030) tocca all’Impero. Come è noto “Rome wasn’t built in a day”, la fase 3 prevede infatti la realizzazione delle principali provincie dell’impero, diviso in aree tematiche, per un totale di 70 ettari di parco (oltre il doppio di Cinecittà World). Un progetto da oltre 80 milioni di euro, con l’aggiunta progressiva di Pompei, con una experience ride legata alla famosa eruzione del vulcano del 79 d.C., la Gallia con un villaggio immerso nei boschi, tra alberi a fusto altissimo, il Villaggio dei barbari, con le sue tradizioni ed architetture vichinghe. Dal lato opposto del parco l’Antico Egitto con le piramidi ricostruite, ricche di labirinti da visitare, Gerusalemme e il Marocco con le sue caratteristiche costruzioni. Ogni area conterrà, oltre agli edifici, le “esperienze”: attrazioni e ristorazione a tema, oltre a possibilità di pernottare immersi nella storia.

Usa allungano lista delle sanzioni contro Corea del Nord

Usa allungano lista delle sanzioni contro Corea del NordRoma, 1 mar. (askanews) – Il Dipartimento del Tesoro degli Stati uniti ha annunciato oggi di aver aggiunto alla lista delle sanzioni volte a fermare i programmi nucleare e missilistico nordcoreeani tre entità e due individui che genererebbero illecitamente entrate a sostegno del governo di Pyongyang.
“Gli Stati Uniti sono impegnati a contrastare gli sforzi della Repubblica popolare democratica di Corea (DPRK) per generare entrate per i suoi programmi illegali di armi di distruzione di massa e missili balistici. Oggi stiamo prendendo provvedimenti contro tre entità e due individui che hanno tentato di farlo”, ha commentato il segretario di Stato Usa Antony Blinken.
L’Ufficio per il controllo degli asset stranieri (OFAC) del Dipartimento al Tesoro Usa ha individuato nellala Chilsong Trading Corporation (Chilsong) e nella Korea Paekho Trading Corporation (Paekho) delle agenzie, enti o entità controllate dal governo della Corea del Nord o dal Partito dei Lavoratori della Corea e impegnate nel finanziamento occulto di Pyongyang attraverso la raccolta di valuta estera.
Chilsong, dal canto suo, funge anche da società di copertura per gli agenti dei servizi segreti nordcoreani.
Paekho, dal canto suo, ha goià generato fondi per il governo della Corea del Nord dagli anni ’80 conducendo progetti artistici e di edilizia per conto dei regimi in tutto il Medio Oriente e l’Africa. Paekho è subordinata al Ministero delle forze armate popolari (MPAF) della DPRK,.
L’OFAC inoltre ha puntato il dito contro Hwang Kil Su e Pak Hwa Song, due personalità che hanno svolto attività commerciali a favore del governo della Corea del Nord e del Partito dei lavoratori della Corea. Pak e Hwang hanno fondato Congo Aconde SARL nella Repubblica Democratica del Congo (RDC) per generare entrate da progetti di costruzione e costruzione di statue per i governi locali. Sotto la guida di Pak e Hwang, Congo Aconde SARL ha anche aperto conti in dollari statunitensi presso la filiale della RDC di una banca camerunese.
Proprio Congo Aconde SARL è la terza compagnia sottoposta a sanzioni dal Dipartimento al Tesoro. Secondo un rapporto del gruppo di esperti delle Nazioni Unite del 2021, Congo Aconde SARL è stata coinvolta in progetti per costruire diverse statue nella RDC dal 2018 almeno alla fine del 2019; questi progetti hanno coinvolto Hwang e Pak. Il gruppo ritiene inoltre che Congo Aconde SARL sia una società di copertura per Paekho.
L’Unione Europea aveva già precedentemente inserito nella lista delle sanzioni Chilsong, Paekho, Pak e Hwang per essersi impegnati nell’evasione delle sanzioni e per essere responsabili del sostegno ai programmi nucleari e di missili balistici della RPDC.
Il provvedimento odierno prevede il congelamento tutti i beni e gli interessi patrimoniali negli Usa delle persone e delle compagnie inserite nella lista. Inoltre, vengono bloccate anche tutte le entità che sono possedute, direttamente o indirettamente, per almeno il 50 per cento da una o più persone bloccate.
Inoltre potranno essere soggetti a sanzioni tutti coloro che effettueranno determinate operazioni con le persone fisiche o le entità inserite nella lista delle sanzioni. Tra queste anche le istituzioni bancarie che forniscano loro servizi finanziari.

Cospito: domani anarchici in presidio sotto la sede Fdi di Milano

Cospito: domani anarchici in presidio sotto la sede Fdi di MilanoMilano, 1 mar. (askanews) – “L’assemblea cittadina milanese contro il 41 bis e l’ergastolo ha indetto per giovedì 2 marzo (domani) un presidio solidale ad Alfredo Cospito sotto la sede di Fratelli d’Italia a Milano”. Lo annunciano sui social i militanti del centro sociale sociale anarchico “Galipettes” di Milano.
“I fascisti della Meloni che sono da mesi al governo non sono soltanto i responsabili politici della condanna a morte del compagno, ma anche di tutte quelle morti che ‘ordinariamente’ avvengono all’interno delle carceri italiane, delle centinaia di morti che lo Stato assassina quotidianamente sul posto di lavoro, nelle guerre imperialiste finanziate e appoggiate anche dall’Italia, delle morti sui confini e nel mar Mediterraneo. Pochi giorni fa l’ennesimo drammatico naufragio vicino alle cose di Crotone. Altre decine di morti. E dal governo soltanto dichiarazioni vomitevoli che non fanno altro che alimentare il nostro odio nei loro confronti. Andiamo a gridare tutta la nostra rabbia sotto le finestre di questi assassini!”, si legge ancora nel post del centro sociale milanese.

Grieco: il 3 marzo chiediamo riapertura indagini morte Pasolini

Grieco: il 3 marzo chiediamo riapertura indagini morte PasoliniRoma, 1 mar. (askanews) – “Venerdì 3 marzo a mezzogiorno faremo una conferenza stampa fuori dal Palazzo di Giustizia di Roma, perché l’avvocato Stefano Maccioni, lo scrittore Giovanni Giovannetti e io, presentiamo la richiesta di riapertura delle indagini sulla morte di Pier Paolo Pasolini”. Lo ha detto ad askanews David Grieco, regista, sceneggiatore, attore e giornalista, a margine della presentazione del film “Pier Paolo Pasolini – Una visione nuova” evento che sarà in sala il 5-6-7 marzo, diretto da Giancarlo Scarchilli, prodotto da Mg Production – in associazione con Luce Cinecittà, in collaborazione con Rai Cinema e Cineteca Nazionale – e distribuito da Medusa Film.
È l’avvocato Maccioni, che già fece riaprire le indagini nel 2009, ad avere lanciato una petizione su change.org (https://www.change.org/p/riaprite-le-indagini-sull-omicidio-di-pier-paolo-pasolini/u/31232269) per la riapertura del caso, a 47anni dall’omicidio del celebre intellettuale e poeta, avvenuto il 2 novembre 1975 all’idroscalo di Ostia.
Nel dicembre del 2022, infatti, la Commissione antimafia ha reso noto di aver sentito Maurizio Abbatino in merito anche all’omicidio di Pasolini e lo stesso avrebbe dichiarato di aver effettuato il furto delle pizze del film Salò o le 120 giornate di Sodoma su commissione. Pasolini sarebbe stato “attirato” all’Idroscalo di Ostia per riottenere quelle pizze in cambio di denaro. Secondo Maccioni si sono aperti nuovi ulteriori importanti scenari investigativi e per questo si chiede alla Magistratura di disporre la riapertura delle indagini per arrivare alla verità e sapere chi, come e perché è stato ucciso Pier Paolo Pasolini.

Ferrari, Vasseur: “Sento la passione dei tifosi”

Ferrari, Vasseur: “Sento la passione dei tifosi”Roma, 1 mar. (askanews) – Si parte. Comincia in Bahrain la stagione numero 74 del campionato mondiale di Formula 1, che vede per la prima volta un calendario di 23 gare sparse in quattro continenti. L’inizio di una nuova stagione è sempre un momento molto speciale per tutti. “Ho vissuto questo momento molte volte nella mia carriera – racconta il team principal della Ferrari Frederic Vasseur – ma devo ammettere che questa volta è davvero speciale. Sento la passione non solo di tutte le persone Ferrari a Maranello ma anche dei tifosi, e sono bastati un paio di mesi per farmi contagiare da questo entusiasmo appassionato. Non vediamo l’ora di iniziare la stagione”. Sulle attese per la gara dice: “I test sono andati bene e i tre giorni della scorsa settimana hanno dimostrato che la macchina sta dando le indicazioni che ci aspettavamo. Ora dobbiamo perfezionare la messa a punto per ottenere il massimo dalla SF-23. Una cosa è chiara: questo è il campionato con più gare di sempre, quindi qualunque sarà il risultato della prima domenica, il titolo non si vincerà né si perderà in Bahrain”. Infine una idea su come sarà il week end di Sakhir dal punto di vista tecnico: “La pista la conosciamo bene: sappiamo però che le temperature molto variabili dell’aria e della pista, le condizioni variabili del vento e le nuove gomme Pirelli renderanno complicato mettere a punto la macchina al meglio, ma sia Carlos che Charles hanno raccolto molti dati durante i tre giorni di test. Mi aspetto una squadra ben preparata per un fine settimana concreto”.

La riforma della patente di guida proposta dalla Commissione Ue

La riforma della patente di guida proposta dalla Commissione UeRoma, 1 mar. (askanews) – La Commissione europea ha presentato una proposta di riforma delle normative comunitarie sulla patente di guida. Oltre a introdurre la patente digitale valida in tutta l’Unione, ampliare il numero di violazioni ritenute più gravi al codice della strada, inasprire le relative sanzioni – introducendo anche l’interdizione alla guida generalizzata a tutta l’Ue – allarga ai diciassettenni la possibilità di sostenere gli esami, allo scopo di far fronte alla carenza di conducenti. E contiene anche elementi più stringenti (e potenzialmente controversi) sull’idoneità medica per ottenere il documento.
Con un comunicato, l’esecutivo comunitario afferma che le nuove norme accresceranno la sicurezza per tutti gli utenti della strada e aiuteranno l’Ue a raggiungere il suo obiettivo “zero vittime”, ossia l’azzeramento del numero di vittime della strada nell’UE entro il 2050, rispetto agli attuali circa 20mila morti l’anno. Inoltre, le nuove norme sono anche occasione per spingere concetti legati alla transizione verde, onnipresente nelle politiche della Ue, ad esempio imponendo ai conducenti maggiore preparazione sui veicoli a zero emissioni, assieme a conoscenze più specifiche sulla guida nelle strade urbane, caratterizzate da un maggior numero di biciclette e veicoli a due ruote e da un’elevata presenza di pedoni.
I giovani conducenti potranno acquisire esperienza attraverso un programma di guida accompagnata, si legge, e a partire dai 17 anni di età potranno imparare a guidare e ottenere la patente. Coloro che supereranno l’esame a 17 anni potranno guidare da soli a partire dal loro diciottesimo compleanno e lavorare come conducenti professionisti se otterranno un impiego specifico. “Ciò contribuirà a far fronte all’attuale carenza di conducenti”, afferma Bruxelles.
Parallelamente, proprio sui neopatentati, la proposta prevede un periodo di prova di almeno 2 anni dopo il superamento dell’esame e la tolleranza zero per la guida in stato di ebbrezza. Sebbene i giovani rappresentino soltanto l’8% della totalità degli automobilisti, 2 incidenti mortali su 5 coinvolgono un conducente (di automobili o motocicli) di età inferiore ai 30 anni, rileva la Commissione.
L’Ue afferma di volere “una valutazione più mirata dell’idoneità medica” di chi chiede la patente, in particolare su patologie come diabete, ma anche disturbi psichiatrici, epilessia, problemi cardiaci e perfino episodi di “apnea notturna”, secondo la documentazione (Q&A) diffusa dalla Commissione.
Assieme a questo, altro tema potenzialmente controverso è che “per semplificare il riconoscimento delle patenti” tra Stati membri la Commissione propone per la prima volta al mondo l’introduzione di una patente di guida digitale. E – come con i famigerati “green pass” vaccinali, creati durante le restrizioni imposte a motivo del Covid – il documento di guida diventerebbe così virtuale e “accessibile tramite smartphone o altro dispositivo mobile”, spiega sempre il Q&A.
Secondo la Commissione “la sostituzione, il rinnovo o la conversione di una patente di guida saranno molto più semplici perché tutte le procedure si svolgeranno online. Analogamente sarà più semplice per i cittadini di paesi terzi in cui vigono norme di sicurezza stradale comparabili convertire la propria patente di guida in una dell’Ue”. I guidatori navigati verranno “incoraggiati a aggiornarsi”, ha spiegato la Commissaria europea ai Trasporti, Adina Valean, e a migliorare gli stili di guida “riducendo le velocità”.
L’aggiornamento delle norme sugli esami di guida terrà conto della transizione verso veicoli a zero emissioni. Saranno valutate, ad esempio, la conoscenza e le competenze legate ai sistemi avanzati di assistenza alla guida e ad altre tecnologie automatizzate. Ai neopatentati sarà inoltre insegnato in che modo il loro stile di guida influisce sulle emissioni, ad esempio attraverso la tempistica dei cambi di marcia. Infine, la massa ammessa dei veicoli della categoria “B” sarà adeguata per i veicoli a combustibile alternativo, perché i veicoli con batteria a zero emissioni possono essere più pesanti.
Un altro ambito di riforma riguarda le norme di applicazione transfrontaliera delle violazioni: secondo Bruxelles nonostante i progressi nel 2019 circa il 40% delle infrazioni transfrontaliere è stato commesso impunemente, sia perché i trasgressori non sono stati identificati sia perché non si è proceduto all’esecuzione forzata del pagamento.
La proposta odierna mira ad affrontare questo problema consentendo alle autorità di contrasto di accedere ai registri nazionali delle patenti di guida. La Commissione propone inoltre di rafforzare il ruolo dei punti di contatto nazionali affinché possano cooperare meglio con le autorità di contrasto coinvolte nelle indagini sulle infrazioni.
Le norme attuali individuano alcune delle infrazioni più frequenti e gravi, quali l’eccesso di velocità e la guida in stato di ebbrezza. La Commissione propone che il campo di applicazione delle infrazioni stradali sia ampliato per comprendere anche: il mancato rispetto della distanza di sicurezza dal veicolo che precede; il sorpasso pericoloso; la sosta pericolosa; il sorpasso con striscia longitudinale continua; la guida contromano; il mancato rispetto delle norme sull’utilizzo dei corridoi di emergenza; l’uso di un veicolo sovraccarico.
La normativa aggiornata garantirà che siano rispettati i diritti delle persone accusate di aver commesso infrazioni stradali. I non residenti mantengono il diritto a un ricorso effettivo e a un giudice imparziale, alla presunzione di innocenza e alla difesa.
Inoltre, si prevede di istituire un nuovo sistema che consentirà l’applicazione dell’interdizione alla guida in tutta l’Ue qualora uno Stato membro decida di interdire alla guida un conducente a causa di un’infrazione commessa sul suo territorio. La proposta riguarda le infrazioni gravi del codice della strada quali l’eccesso di velocità, la guida in stato di ebbrezza o sotto l’influsso di sostanze stupefacenti e le infrazioni stradali che causano morte o lesioni personali gravi.
Le proposte appena presentate saranno esaminate dal Parlamento europeo e dal Consiglio nell’ambito della procedura legislativa ordinaria.

Auto, mercato cresce ancora: 130.365 immatricolazioni a febbraio (+17,54%)

Auto, mercato cresce ancora: 130.365 immatricolazioni a febbraio (+17,54%)Roma, 1 mar. (askanews) – Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti comunica che a febbraio 2023 sono state immatricolate 130.365 autovetture a fronte delle 110.915 iscrizioni registrate nello stesso mese dell’anno precedente, pari ad un aumento del 17,54%. I trasferimenti di proprietà sono stati 413.223 a fronte di 406.956 passaggi registrati a febbraio 2022, con un aumento del 1,54%. Il volume globale delle vendite mensili, pari a 543.588, ha interessato per il 23,98% vetture nuove e per il 76,02% vetture usate. Le immatricolazioni rappresentano le risultanze dell’Archivio Nazionale dei Veicoli al 28.2.2023, mentre i dati relativi ai trasferimenti di proprietà si riferiscono alle certificazioni rilasciate dagli Uffici della Motorizzazione nel mese di febbraio 2023.
Cam