Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Vino, Consorzio: nel 2022 vendite Brunello di Montalcino +18% a valore

Vino, Consorzio: nel 2022 vendite Brunello di Montalcino +18% a valore

E +7% a volume: in Italia +19%. Bene export (Usa +29%), calo solo in UK

Milano, 1 mar. (askanews) – Incrementano ancora le vendite di Brunello di Montalcino, che nel 2022 chiudono in valore a +18% sul pari periodo dell’anno precedente, con la variazione a volume a +7%. Lo rileva il Consorzio del vino Brunello di Montalcino su base Osservatorio Prezzi, lo strumento di rilevazione delle vendite basato sulle dichiarazioni di un campione omogeneo di imprese del territorio.
Secondo il panel monitorato, che rappresenta il 28% della capacità produttiva della Docg, al significativo aumento del prezzo medio, ha corrisposto una performance positiva in quasi tutti i mercati export di sbocco e in quello interno. In particolare, spicca la domanda nel Belpaese, primo mercato per il principe dei rossi toscani, con un rialzo in valore a +27% (+19% i volumi). Molto bene anche gli ordini dagli Stati Uniti, che con una chiusura di anno a +29% si confermano principale sbocco internazionale con una quota di mercato che sale a circa il 30% sul totale delle vendite di Brunello oltreconfine. Luce verde, nella top 5 dell’export, anche per Canada, Germania e Svizzera, mentre arretra la domanda del Regno Unito.
Complessivamente, nel 2022 è stato commercializzato il 94% della consistenza iniziale dell’annata 2017. La Riserva 2016, altra protagonista delle vendite dello scorso anno, ha infine portato il millesimo al sostanziale sold out nelle cantine di Montalcino.
“Lo scorso anno le nostre imprese sono riuscite a fare ancora meglio del già fortunato biennio precedente” ha dichiarato il presidente del Consorzio del vino Brunello di Montalcino, Fabrizio Bindocci, aggiungendo “questo fa particolarmente piacere perché è la dimostrazione di come il nostro brand territoriale sia sempre più apprezzato nel mondo a prescindere dal blasone delle singole annate, e perché il risultato è stato raggiunto nonostante una dotazione della nuova annata commerciale 2017 di circa il 15% inferiore rispetto a quella precedente”. “‘Consolidamento’ – ha concluso Bindocci – sarà la parola chiave di un 2023 che si apre con molte insidie di carattere congiunturale, da conseguire attraverso un’attività intensa di promozione e posizionamento in Italia e all’estero”.
“Quest’anno, tra i principali impegni del Consorzio e delle 214 imprese rappresentate, figurano le collettive del Prowein di Düsseldorf, dal 19 al 21 marzo, e del Vinitaly a Verona (2-5 aprile), ma anche gli eventi strategici sul territorio, come Red Montalcino, previsto a inizio estate e Benvenuto Brunello, dal 17 al 27 novembre, che vedrà confermata l’appendice in contemporanea in diversi Paesi chiave”.

Imprese, la Lombardia decolla nel post-Covid: ricavi +26,3%

Imprese, la Lombardia decolla nel post-Covid: ricavi +26,3%Milano, 1 mar. (askanews) – La Lombardia nell’anno post-Covid ha aumentato del 26,3% i ricavi delle società di capitali con sede legale nella regione e fatturati sopra il milione e prodotto circa 1.200 miliardi di euro. È quanto emerge dall’inchiesta sui bilanci realizzata da Industria Felix Magazine – trimestrale di economia e finanza diretto da Michele Montemurro in supplemento con Il Sole 24 Ore – e Cerved, che sarà presentata venerdì 3 marzo a Milano all’Auditorium Giorgio Squinzi di Assolombarda in occasione del 46esimo evento Industria Felix, 7a edizione della Lombardia.
Le tre province che si posizionano sul podio per la miglior crescita dei ricavi a livello percentuale sono quelle di Brescia con il 38,9% per 115 miliardi, Mantova con il 34,5% per 38 miliardi e Lecco con il 29,1% per 18 miliardi. Subito dopo si classificano Bergamo con il 28,6% per 84 miliardi, Lodi con il 26,2% per 6 miliardi, Cremona con il 25,3% per 16 miliardi. Milano con il 24,7% traina la regione in valori assoluti per 781 miliardi, Varese con il 23,7% per 34 miliardi, Monza e Brianza con il 21,4% per 61 miliardi, Como con il 21,3% per 23 miliardi, Sondrio con il 20,4% per 5 miliardi e infine Pavia con il 19,2% per 12 miliardi.
Nel corso dell’evento saranno premiate le 54 imprese più performanti a livello gestionale, affidabili finanziariamente e talvolta sostenibili con sede legale in Lombardia. Le imprese premiate sono: Bottonificio B.A.P., ML Engraving, Parà, Copan Italia, Feralpi Siderurgica, Raccorpè, Aerea, Bolton Food, Steriline, Avantea, Digitec, Technoprobe, Cave Ghiaia Nardi, Marcegaglia Holding, Abb, Amplifon, Amsa, Digitouch, Dp Dent, Eelectron, Eni Plenitude, Epta, Esselunga, Fastweb, Fos, Gn Techonomy, Gritti Capital, Hcl Technologies Italy, Hotel Du Lac et Du Parc, I.L.P.R.A., Manpower, Mapei, Mia, Pellegrini, Pirelli Tyre, Policlinico San Donato, Prysmian, Randstad Italia, Relatech, Retelit Digital Services, Saint-Gobain Italia, Teva Italia, Trenord, Gruppo Desa, S.A.P. Italia Sistemi Applicazioni Prodotti In Data Processing, Special Flanges, Stonex, Bright Solutions, Farmabios, Laboratorio Analisi Mediche San Giorgio, Ghelfi Ondulati, Industria Legnami Tirano, Lu-Ve, Secondo Mona.
L’evento sarà presentato dai giornalisti Angelo Mellone (vice direttore Day Time Rai) e Maria Soave (conduttrice Tg1) e organizzato da Industria Felix Magazine n collaborazione con Cerved, Università Luiss Guido Carli, A.C. Industria Felix, col sostegno di Confindustria, con i patrocini di Simest e Confindustria Lombardia, con le media partnership de Il Sole 24 Ore e Askanews e con le partnership di Banca Mediolanum, Mediolanum Private Banking, Grant Thornton, Plus Innovation e M&L Consulting Group.
I saluti iniziali saranno portati dal questore di Milano Giuseppe Petronzi e dal segretario generale di Confindustria Lombardia Dario Voltattorni, il talk sarà invece con Marco Gabbiani (Banca Mediolanum), Michele Milano (Ria Grant Thornton), Giovanni Riefoli (Plus Innovation), Valerio Locatelli (M&L Consulting Group) e Albert Antonini Mangia (scrittore e direttore marketing di Alibaba per il Sud Europa). L’inchiesta sui bilanci depositati sarà a cura dal direttore di IFM Michele Montemurro, mentre lo studio sulle prospettive di crescita, rischio e sostenibilità della Lombardia sarà presentato dal large corporate senior sales director di Cerved Benedetto Brogelli. Interverranno inoltre i componenti del Comitato scientifico di Industria Felix Michele Chieffi, Francesco Lenoci (Università Cattolica) e Filippo Liverini (Confindustria), poi Monica Lanzi (wealth advisor Banca Mediolanum), Pasquale La Pesa (A.c. Industria Felix) e Alessandro Mattii (M&L Consulting Group). I lavori saranno conclusi dal docente di Economia industriale dell’Università Luiss Guido Carli e portavoce del Comitato scientifico di Industria Felix Cesare Pozzi.

Consolato Hong Kong: Italia a International Jewellery Show 2023

Consolato Hong Kong: Italia a International Jewellery Show 2023Roma, 1 mar. (askanews) – E’ stata inaugurata oggi a Hong Kong l’edizione 2023 dell’Hong Kong International Jewellery Show, appuntamento di riferimento nel settore della gioielleria per la regione asiatica dove è presente anche l’Italia. Tornata in presenza e aperta ad espositori e visitatori internazionali per la prima volta dopo tre anni, la manifestazione conta oltre 2.500 espositori provenienti da 34 Paesi.
Contestualmente, si svolge anche la fiera dedicata ai diamanti, alle perle ed alle gemme preziose, rende noto il Consolato generale d’Italia a Hong Kong.
L’Ufficio ICE di Hong Kong è presente con un Padiglione nazionale che comprende un’area espositiva di 594 metri quadrati e raggruppa 57 aziende italiane rappresentative delle principali associazioni di categoria (Confindustria Federorafi; Assocoral; Promosienarezzo; Confartigianato; CNA; Consorzio Gold & Silver Italian Group).
Venti ulteriori aziende italiane partecipano alla fiera al di fuori del padiglioni. Con 77 aziende presenti, l’Italia è il principale espositore europeo della fiera. Il Padiglione italiano è stato inaugurato dal Console Generale Carmelo Ficarra, dal Capo Ufficio ICE di Pechino Gianpaolo Bruno e dal Capo Ufficio ICE di Hong Kong Gioia Gatti, alla presenza del Vice Segretario per l’Amministrazione di Hong Kong CHEUK Wing-hing e del Presidente dell’ente organizzatore della fiera, l’Hong Kong Trade Development Council, Peter Lam.
L’avvio della fiera segna il ritorno a Hong Kong delle imprese italiane in un settore di eccellenza del made in Italy che da questa piattaforma ha tradizionalmente puntato alla promozione sui mercati asiatici dell’immagine del gioiello italiano quale emblema di creatività, innovazione e spirito estetico.
Gli operatori hanno confermato che Hong Kong resta un mercato di grande interesse per il comparto, sia per la capacità ricettiva del contesto locale sia come canale di accesso privilegiato alla Cina continentale: nel 2022 Hong Kong ha rappresentato per l’Italia il settimo mercato di destinazione.

Stabili le condizioni del pugile Daniele Scardina dopo l’operazione

Stabili le condizioni del pugile Daniele Scardina dopo l’operazioneRoma, 1 mar. (askanews) – Restano stabili le condizioni di Daniele Scardina, il trentenne pugile ricoverato all’Humanitas di Rozzano, nel milanese, dopo aver accusato un malore ieri, al termine di un allenamento in palestra. Scardina è stato operato d’urgenza alla testa dall’equipe di neurochirurgia cranica dell’Humanitas, un intervento definito “complesso” ma “tempestivo e tecnicamente riuscito”. Si attende ora l’evoluzione con Scardina in prognosi riservata ma in condizioni stabili. Scardina martedì pomeriggio si è sentito male durante un allenamento in palestra, la FitSquare di Buccinasco (Milano), avrebbe avvertito un dolore all’orecchio e poi a una gamba stramazzando al suolo perdendo i sensi dopo la doccia. Al momento non è certo se sia stato colpito durante l’allenamento, che stava effettuando con uno sparring partner, ma in ogni caso tutti i testimoni avrebbero riferito che si trattava di un allenamento leggero. Immediati i soccorsi è il trasporto d’urgenza, in codice rosso, alla Clinica Humanitas di Rozzano (Milano), che si trova nella stessa zona Sud dell’hinterland Milanese dove viveva e si allenava. Lì è stato sottoposto a un intervento chirurgico. Il pugile era atteso al debutto come mediomassimo, in un match in programma venerdì 24 marzo all’Allianz Cloud di Milano. Scardina è noto anche alle cronache rosa come fidanzato della conduttrice televisiva Diletta Leotta, che lo conobbe proprio in occasione di una riunione di boxe. Soprannominato ‘King Toretto’, il pugile milanese di Rozzano (ma le sue origini sono siciliane) è conosciuto anche per la sua passione per i tatuaggi (sul corpo ne ha uno per ogni avvenimento importante della sua vita, e sulla parte sinistra del costato quello del volto di Mike Tyson, suo idolo. Sulla nuca, invece, la scritta ‘My Lord’). Sul braccio sinistro spiccano alcuni simboli cristiani. ‘Provaci con me’, le campionesse della boxe salgono sul ring. E proprio Diletta Leotta non ha fatto mancare, via social, il suo sostegno: “Forza Dani” il messaggio postato tra le storie sul suo profilo Instagram. La giornalista ha voluto dedicare un pensiero al suo ex anche in chiusura del suo collegamento dall’Allianz Stadium dove ha seguito per Dazn il derby fra Juventus e Torino. “Permettetemi un momento – ha detto in diretta -, voglio mandare un saluto e un forte abbraccio a Daniele Scardina. Forza!”.

Pil, Istat: +3,7% in 2022, crescita “decisa” ma riviste a ribasso stime

Pil, Istat: +3,7% in 2022, crescita “decisa” ma riviste a ribasso stimeRoma, 1 mar. (askanews) – Nel 2022 il Pil è cresciuto, in volume, del 3,7%. Lo ha reso noto l’Istat rivedendo al ribasso la stima diffusa lo scorso 31 gennaio che vedeva una crescita al 3,9%. “Nel 2022 l’economia italiana – ha spiegato l’Istituto – ha registrato una crescita decisa, ma inferiore rispetto a quella del 2021”. Per l’anno 2021 è stato rivisto al rialzo il tasso di crescita del Pil in volume (da +6,7 a +7%).
Nel 2022 il Pil ai prezzi di mercato è stato pari a 1.909.154 milioni di euro correnti, con un aumento del 6,8% rispetto all’anno precedente.
A trascinare la crescita del Pil 2022 (+3,7%) “è stata soprattutto la domanda nazionale al netto delle scorte, mentre la domanda estera e la variazione delle scorte hanno fornito contributi negativi. Dal lato dell’offerta di beni e servizi, il valore aggiunto ha segnato crescite nelle costruzioni e in molti comparti del terziario, mentre ha subito una contrazione nell’agricoltura”.
Dal lato della domanda interna nel 2022 si registra, in termini di volume, un incremento del 9,4% degli investimenti fissi lordi e del 3,5% dei consumi finali nazionali. Per quel che riguarda i flussi con l’estero, le esportazioni di beni e servizi sono salite del 9,4% e le importazioni del 11,8%.
La domanda nazionale al netto delle scorte ha contribuito positivamente alla dinamica del Pil per 4,6 punti percentuali, mentre l’apporto della domanda estera netta è stato negativo per 0,5 punti e quello della variazione delle scorte per 0,4 punti.
Il valore aggiunto ha registrato aumenti in volume del 10,2% nelle costruzioni e del 4,8% nelle attività dei servizi. Si rilevano contrazioni dell’1,8% nell’agricoltura, silvicoltura e pesca e dello 0,1% nell’industria in senso stretto.

Conti pubblici, Istat: deficit-Pil 2022 all’8%, effetto Superbonus

Conti pubblici, Istat: deficit-Pil 2022 all’8%, effetto SuperbonusRoma, 1 mar. (askanews) – Effetto Superbonus sul deficit-Pil. Nel 2022 l’indebitamento netto delle Amministrazioni pubbliche, misurato in rapporto al Pil, è stato pari a -8%, a fronte del -9% nel 2021. Lo ha reso noto l’Istat spiegando che “il valore dell’indebitamento per gli anni 2020 e 2021 è stato rivisto a seguito del cambiamento introdotto nel trattamento contabile dei crediti di imposta”.
Il rapporto tra l’indebitamento netto delle Amministrazioni pubbliche e il Pil “ha registrato un miglioramento rispetto al 2021”, ha spiegato l’Istituto.
In valore assoluto l’indebitamento per il 2022 è di -153.447 milioni di euro, in diminuzione di circa 7,8 miliardi rispetto a quello dell’anno precedente
Il saldo primario (indebitamento netto meno la spesa per interessi) misurato in rapporto al Pil, è stato pari a -3,7% (-5,5% nel 2021).
Il saldo di parte corrente (risparmio o disavanzo delle A.P.) è negativo e pari a -26.353 milioni di euro superiore a quello del 2021 (-24.574 milioni), risultato di un’aumento delle uscite correnti (circa 62,1 miliardi) a fronte di una crescita meno marcata delle entrate correnti di circa 60,3 miliardi di euro.

Gb, a febbraio scendono prezzi case, maggior calo da un decennio

Gb, a febbraio scendono prezzi case, maggior calo da un decennioRoma, 1 mar. (askanews) – I prezzi delle case nel Regno Unito sono diminuiti dell’1,1% annuo a febbraio, il loro primo calo annuale da giugno 2020 mettendo a segno la contrazione più netta da novembre 2012, secondo un rapporto ampiamente seguito della società edile Nationwide.
Febbraio ha visto un calo dello 0,5% su base mensile, con i prezzi ora inferiori del 3,7% rispetto al picco di agosto 2022 poiché i tassi ipotecari più elevati e una crisi del costo della vita hanno continuato a scoraggiare l’acquisto di case.
“La recente serie di dati deboli sui prezzi delle case è iniziata con la turbolenza del mercato finanziario in risposta al mini-Budget alla fine di settembre dello scorso anno”, ha dichiarato mercoledì il capo economista nazionale Robert Gardner in un comunicato stampa.
I tassi dei mutui sono aumentati vertiginosamente nel settembre 2022 dopo che il disastroso “mini-budget” di riduzione delle tasse dell’ex primo ministro Liz Truss aveva provocato un crollo record nel mercato dei titoli di stato del Regno Unito, portando infine a un intervento della Banca d’Inghilterra e alle dimissioni di Truss dopo soli 44 giorni min carica.
Il calo di febbraio probabilmente riflette il persistente danno alla fiducia e la compressione dei redditi delle famiglie, con l’inflazione che continua a superare la crescita dei salari e i tassi dei mutui che rimangono sostanzialmente più alti rispetto ai minimi del 2021, ha spiegato ancora Gardner.

Iran, Amnesty: oltre 500 morti da inizio proteste

Iran, Amnesty: oltre 500 morti da inizio protesteRoma, 1 mar. (askanews) – Nel nome di Mahsa Amini, al grido di Donna, Vita, Libertà, donne e uomini di ogni età e di ogni classe sociale si sono riversati nelle strade, in ogni regione dell’Iran, per dichiarare la loro aperta opposizione a un regime che ogni giorno opprime la sua popolazione con sistematiche discriminazioni di genere e violazioni delle libertà fondamentali. La protesta è divampata ormai dallo scorso settembre e prosegue da allora, nonostante il regime reprima nella violenza e nel sangue ogni forma di dissenso. 525 manifestanti, tra cui 71 bambini, sono stati uccisi e più di 19 mila persone sono state arrestate da settembre ad oggi.
Amnesty International svolge un costante lavoro di monitoraggio delle gravissime violazioni dei diritti umani che avvengono ogni giorno, per le strade di Teheran e di tutto l’Iran, per raccoglierne le prove e per fare pressione sulle istituzioni iraniane e internazionali, affinché vengano abolite leggi come quella sull’obbligo di portare il velo in luoghi pubblici, così come la pena di morte e la tortura.
Proseguire questa battaglia è imprescindibile: ecco perché l’Organizzazione rilancia l’appello ad unirsi, anche attraverso uno strumento di solidarietà concreta come il lascito solidale, intorno alle donne e agli uomini che in Iran stanno mettendo a repentaglio la loro stessa vita in nome di un ideale di libertà e di giustizia.
I DIRITTI DELLE DONNE IRANIANE CALPESTATI CON LA VIOLENZA
Secondo il codice penale islamico iraniano, qualsiasi atto ritenuto “offensivo” per la pubblica decenza è punito con la reclusione da dieci giorni a due mesi oppure con 74 frustate. Le donne che si mostrano in pubblico senza il velo devono essere punite con una reclusione da dieci giorni a due mesi o col pagamento di una multa in contanti. L’età minima della responsabilità penale per le ragazze in Iran è di nove anni, ma di fatto le autorità impongono il velo obbligatorio alle bimbe sin dall’età di sette anni, quando iniziano la scuola elementare. Chi non rispetta queste leggi finisce nelle mani della polizia e delle forze paramilitari, che ogni anno arrestano decine di migliaia di donne solo per aver mostrato ciocche di capelli sotto il velo o per aver indossato abiti colorati.
In strada le donne iraniane sono regolarmente sottoposte a molestie verbali e aggressioni fisiche da parte della polizia e delle forze paramilitari, anche solo se si fermano a parlare con qualcuno; vengono picchiate con schiaffi, pugni e manganelli e ammanettate. Essere una bambina o una ragazza, in Iran, significa essere alla mercé del regime in ogni momento.
LA MICCIA CHE HA RIACCESO L’INCENDIO: L’UCCISIONE DI MASHA AMINI
Il 13 settembre scorso Mahsa (Zhina) Amini, una ragazza di 22 anni di origini curde, è stata arrestata a Teheran dalla cosiddetta polizia morale, accusata di non indossare in modo corretto il velo obbligatorio. Secondo testimoni oculari, Mahsa Amini è stata picchiata violentemente mentre veniva trasferita con la forza nel centro di detenzione di Vozara a Teheran. In poche ore è stata trasferita all’ospedale di Kasra dopo essere entrata in coma. È morta tre giorni dopo. Immediatamente dopo la morte di Mahsa è esplosa la rivolta popolare, provocando una micidiale repressione da parte delle autorità iraniane.
PENA DI MORTE E PROCESSI SOMMARI: LA PROTESTA REPRESSA NEL SANGUE
525 manifestanti, tra cui 71 bambini, sono stati uccisi e più di 19 mila persone sono state arrestate da settembre ad oggi. L’8 dicembre scorso le autorità hanno messo a morte il manifestante Mohsen Shekari, dopo averlo condannato in un processo gravemente iniquo con l’accusa di “inimicizia contro Dio”. Quattro giorni dopo è stato impiccato un altro giovane manifestante, Majidreza Rahanvard, dopo un processo farsa a suo carico. Il 7 gennaio sono avvenute le esecuzioni di Mohammad Mehdi Karami e di Seyed Mohammad Hosseini. Tutti loro hanno subito processi iniqui: sono stati negati i loro diritti a essere difesi da un avvocato di propria scelta, alla presunzione di innocenza, a rimanere in silenzio non rispondendo alle domande e ad avere un processo giusto e pubblico. Numerosi imputati sono stati torturati e le loro confessioni, estorte in questo modo, sono state usate come prove nel corso dei processi. Le TV di stato hanno mandato in onda le “confessioni” forzate di almeno nove imputati, prima dei loro processi. Amnesty International teme che decine di altre persone rischino l’esecuzione, considerate le migliaia di rinvii a giudizio disposti finora. Il timore di imminenti esecuzioni è accresciuto dalle richieste da parte del parlamento e di altre istituzioni di avere processi rapidi ed esecuzioni pubbliche.
“Le autorità iraniane hanno ignorato i ripetuti appelli della comunità internazionale ad aprire indagini su tali crimini. Hanno diffuso una narrazione che mette in discussione le morti dei manifestanti, le attribuisce a suicidi, incidenti stradali, avvelenamenti, overdose o cause naturali e definisce coloro che protestano ‘vandali al soldo di potenze nemiche’ – spiega Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia – Proprio questo è il momento in cui la solidarietà internazionale risulta cruciale. Amnesty International è impegnata ogni giorno per documentare i crimini commessi dalle autorità iraniane, ma è fondamentale che tutti ci uniamo intorno alla lotta di migliaia di donne e di uomini che stanno rischiando la vita per costruire un futuro di diritti e libertà”.
LA CAMPAGNA LASCITI “CHI LOTTERÀ AL TUO POSTO QUANDO NON CI SARAI PIÙ?”
Continuare a lottare per sempre per un mondo più giusto, nel quale i diritti umani siamo rispettati, in Iran come nel resto del mondo: è l’invito che Amnesty International rivolge a tutti, attraverso la campagna “Chi lotterà al tuo posto quando non ci sarai più?”. Il lascito solidale è uno strumento di solidarietà concreta che non lede in alcun modo i diritti degli eredi legittimi e che non richiede grandi patrimoni. Per restare indipendente, l’Organizzazione non accetta fondi da governi, istituzioni né grandi aziende, ma vive delle donazioni provenienti da persone comuni. Per questo l’aiuto di ognuno è indispensabile, anche attraverso un lascito solidale. Tutti, attraverso un lascito testamentario, possono decidere di lasciare una somma di denaro, un bene immobile oppure mobile. Si tratta di un gesto non vincolante, che può essere ripensato e modificato in qualsiasi momento, per lasciare in eredità anche i propri ideali. Con un lascito testamentario in favore di Amnesty International, ognuno di noi può passare il testimone dei propri valori di giustizia, di equità, di rispetto dei diritti umani fondamentali a chi verrà dopo.

Nasce in Italia Loud, la prima app di podcasting collaborativo

Nasce in Italia Loud, la prima app di podcasting collaborativoRoma, 1 mar. (askanews) – Nata dall’esigenza di ritrovare quel sentimento di autenticità perduto, in un mondo non fatto ad immagine e somiglianza, ma solo d’immagine e finzione, LOUD è la prima app in Italia di podcasting collaborativo, che si impone l’obiettivo di ridare voce alle persone senza filtri e distinzioni. Sarà da oggi disponibile sullo store di tutti i dispositivi mobili sia iOS che Android.
LOUD è un social innovativo creato da Alessandra Faustini durante il primo lockdown. Oggigiorno la superficialità dell’immagine, governa e domina la maggioranza dei contenuti condivisi sui social. Non più socialità, bensì consumo di contenuti commerciali vuoti e mera esibizione, al punto tale che la salute mentale dei più giovani ne risente. LOUD è un modo innovativo per interrompere questo circolo vizioso e rendere la comunicazione dei social di nuovo umana e di valore e, per fare questo, si serve di una delle caratteristiche più umane possibili: la voce.
È innanzitutto necessario creare il proprio profilo scegliendo un nickname, una foto e – qui la prima novità – creare una “audio bio”, ovvero una biografia “parlata”. Dopodiché sarà possibile registrare e postare i loud, essenza dell’app: questi consistono in una nota vocale nella quale si potrà disquisire di un argomento a piacere, da intitolare e classificare con gli hashtag più opportuni. Gli altri utenti – chiamati louders – potranno interagire commentando con un’altra nota vocale, creando così una vera e propria catena. Il risultato è un podcast collaborativo e continuativo: collaborativo perché tutti possono commentare e contribuire al dibattito, continuativo perché i commenti verranno legati fra loro esclusivamente in ordine cronologico.
Il sistema di LOUD è, dunque, basato sul cosiddetto voice sharing, un settore che negli ultimi anni ha dimostrato di essere sempre più in crescita: podcast e audiolibri stanno diventando progressivamente un contenuto sempre più popolare e apprezzato. La voce, inimitabile e unica, permette di instaurare un rapporto più umano: è possibile connettersi alle altre persone in maniera sincera e spontanea. “La voce non mente, è credibile” afferma Alessandra Faustini, “è un mezzo intimo che riconsegna umanità alla comunicazione digitale”.
In una prospettiva di body positivity e di rispetto dei diritti individuali, con gli aggiornamenti futuri dell’app saranno innumerevoli le funzionalità che permetteranno di ridurre al massimo quel sentimento di inadeguatezza ormai fin troppo comune e normalizzato sui social. LOUD sarà, infatti, una piattaforma dotata di strumenti di audio editing per i louders che vogliono sperimentare con la propria voce.
In definitiva, LOUD si configura come una piattaforma democratica, che dà importanza ai contenuti creati dal basso in maniera collettiva: dalle singole opinioni nasce la complessità, l’incontro di più voci che genera un coro. Le possibilità di utilizzo sono illimitate, concedendo ai louders di appropriarsi della piattaforma e farla loro, per un’esperienza di utilizzo sempre in evoluzione e molteplice, senza scordarsi l’obiettivo ultimo: quello di creare uno scambio dinamico, fluido e intuitivo di opinioni e esperienze senza il pregiudizio dell’immagine.

Biofarma: Gianfranco Nazzi nuovo amministratore delegato

Biofarma: Gianfranco Nazzi nuovo amministratore delegatoMilano, 1 mar. (askanews) – Il Gruppo Biofarma – controllato da Ardian e dalla famiglia Scarpa, leader europeo nello sviluppo e nella produzione in conto terzi di integratori alimentari, dispositivi medici e cosmetici, con un particolare focus sul segmento dei probiotici – ha nominato Gianfranco Nazzi nuovo amministratore delegato.
Nel suo nuovo incarico, Nazzi guiderà il gruppo con l’obiettivo di continuarne il percorso di crescita organica ed inorganica, focalizzandosi sull’internazionalizzazione e sullo sviluppo di nuovi prodotti e tecnologie innovative per i clienti. Nato ad Udine, Nazzi vanta un’esperienza internazionale di oltre 20 anni maturata in diverse aziende multinazionali leader del settore farmaceutico. In particolare, prima di unirsi a Biofarma, ha ricoperto la carica di Ceo di Almirall, azienda farmaceutica internazionale leader in ambito dermatologico. In precedenza, ha lavorato in Teva fino a diventare Executive Vice President of the International Markets Region e membro dell’Executive Committee. In passato, ha inoltre ricoperto una serie di posizioni manageriali senior in altre grandi multinazionali del settore farmaceutico quali AstraZeneca, GSK e Eli Lilly.
Nazzi sostituisce come Ceo Maurizio Castorina, che mantiene il ruolo di consigliere nel cda di Biofarma Group.
Biofarma, con 282 milioni di fatturato e oltre 900 dipendenti, vanta sei siti produttivi, di cui quattro in Italia – a Mereto di Tomba (UD), headquarter del gruppo, Gallarate e Cusano Milanino e S. Pietro Viminario (PD) – e due in Francia, a L’Herbergement e Sérent