Manovra, Boschi (Iv): emendamenti Tajani tardivi, è al governoRimini, 24 ago. (askanews) – “Vedremo gli emendamenti che presenterà Forza Italia però Forza Italia è al governo e Tajani siede al consiglio dei ministri” quindi “anziché presentare emendamenti dopo, forse avrebbe dovuto in fase di relazione del decreto legge fare presente le sue idee e uscire dal consiglio dei ministri con un decreto diverso. E’ troppo facile giocare sempre al poliziotto buono e al poliziotto cattivo dentro al governo”. Lo ha detto la capogruppo di Italia viva alla Camera, Maria Elena Boschi al Meeting di Rimini.
Il provvedimento su exraprofitti, ha aggiunto Boschi “così come è non è condivisibile non lo appoggeremo perché è sostanzialmente demagogico”. “Purtroppo – ha concluso – nella Legge di bilancio che sta preparando il governo mancano almeno 30 miliardi anche solo per confermare le misure esistenti sui redditi medio bassi. Questo ci preoccupa e ci aspettiamo dal governo risposte concrete”.
”La profezia di Cl”, il libro di Ascione sul Movimento e politicaRimini, 24 ago. (askanews) – E’ l’intreccio tra Comunione e Liberazione e la politica, soprattutto nei momenti storici del Movimento fondato da Don Giussani, con la guida di Carron fino all’attuale presidenza del laico Davide Prosperi, il filo conduttore del volume del giornalista Marco Ascione “La profezia di Cl” (in uscita il 25 agosto per Solferino). “Che cosa è accaduto, da tempo? Che i politici orfani di Giussani non fanno più massa. Sono monadi nella ‘grande famiglia’: un po Forza Italia (Massimiliano Salini), un po Noi con l’Italia (il decano Maurizio Lupi), un po la Lega (per esempio, Deborah Giovanati). Ma soprattutto lo sguardo è orientato verso Fratelli d’Italia (Matteo Forte, Lorenzo Malagola)”. Il partito di Meloni è, con ogni probabilità, “il nuovo grande contenitore del voto cattolico”, a leggere le testimonianze raccolte nel volume che racconta delle ferite e dei cambiamenti della Fraternità fondata da don Giussani.
“La porta a sinistra è quasi del tutto chiusa o non varcata. Si era socchiusa ai tempi del giglio magico renziano – prosegue Ascione -. Ma ora il Nazareno è a guida Elly Schlein e i cattolici non vivono la loro stagione più scintillante”. Sono lontani i tempi in cui non faceva notizia veder girare tra i padiglioni della fiera di Rimini a fine estate un esponente della ‘sinistra’ come Pierluigi Bersani che col movimento di don Giussani ha sempre dialogato e – seppur in forma privata – ha sempre fatto un passaggio al Meeting per l’amicizia tra i popoli che ha spento quest’anno 44 candeline. Al Meeting della neosegretaria dem non si è mai trovata traccia, nemmeno quando ricopriva la carica da vicepresidente della giunta dell’Emilia-Romagna guidata da Stefano Bonaccini. Ora, divisi tra loro, come vivono la fase della transizione, il tormentato affaccio sul dopo Carron, i politici figli del movimento? “La partita è tutta da giocare”, scrive nella sua ricostruzione Ascione, che ha interpellato alcuni degli esponenti, da Lupi a Mauro fino a Melloni. Ora Cl guarderà più a destra? “Se la leadership di Prosperi ritenesse di sposarsi con la destra, questo non sarebbe in contrasto con il solo Carron. Ma anche con Giussani. Il movimento non può essere ridotto a un’opzione politica”, risponde Mario Mauro. “Io credo che la stessa premier abbia bisogno di un Ppe forte per cui non ha interesse a una nostra corsa verso il suo partito. FdI è un grande recettore del voto cattolico, ma non sta diventando una nuova Dc. In questa fase è determinante ciò che accadrà in Europa. All’asse tra i popolari e i conservatori. Questa potrebbe essere la chiave di volta. I partiti centristi potrebbero anche creare, con Forza Italia, un unico contenitore, possibilmente nuovo” prosegue Mauro nelle pagine del volume che sicuramente susciterà dibattito nel mondo cattolico.
E la Cl carroniana ha fatto bene o male a non porsi in questo perimetro? E’ la domanda che l’autore del pamphlet rivolge allo storico della Chiesa, Alberto Melloni, che risponde così: “Staccarsi dalla politica le ha ridato un futuro. E io credo che Julian Carron sia stato scelto da Giussani per fare quello che ha fatto. Cl, un tempo, si era resa funzionale alla visione di Ruini e adesso che il prete spagnolo non è più in sella vengono al pettine anche per il movimento i nodi del ruinismo”. Ora, però, la Conferenza dei vescovi è guidata da Matteo Zuppi, uomo che arriva da Sant’Egidio e che si formò in un contesto di polemica con Cl, sebbene le fratture tra quei due mondi appaiano ben ricomposte – come fa notare Ascione -. Il segretario generale della stessa Cei, l’arcivescovo di Cagliari Giuseppe Baturi, è per esempio di marca ciellina. Sia Zuppi che Baturi, tra l’altro, erano presenti all’ultima kermesse di Rimini, per commentare il tema dell’anno – “L’esistenza umana, amicizia inesauribile”. “I pensieri del cardinale di Bologna spesso sono apparsi della stessa grana di quelli di Carron. O viceversa. O comunque si intuisce una somiglianza”, scrive ancora Ascione. Che cosa ne pensa Melloni? “C’è stato un interessante surplace, in effetti: nessuno dei due ha costruito la propria azione sugli antagonismi antichi e ognuno ha cercato il massimo di comprensione dell’altro. Molto cristiano, no?”.
Da mercoledì FEI Jumping European Championship, caccia al bigliettoRoma, 24 ago. (askanews) – A una settimana dall’apertura del Fei Jumping European Championship 2023, è caccia al biglietto per assistere allo straordinario spettacolo del Salto Ostacoli che assegnerà i titoli europei a squadre e individuale e garantirà ai migliori atleti e cavalli la partecipazione ai Giochi Olimpici di Parigi. Considerando il ‘quasi sold out’ sulle tribune del ‘Teatro del Cavallo’ milanese – l’Ippodromo Snai San Siro – l’organizzazione, spiega una nota, ha deciso di aprire la vendita dei tagliandi nella ‘green zone’, la zona prato che offre l’emozione di essere a un passo dal campo gara e vivere l’evento, godendo del più grande spettacolo durante il weekend dal 30 agosto al 3 settembre.
E non solo: perchè sarà possibile vivere la ‘backstage experience’ e cioè assistere allo spettacolo nello spettacolo, il lavoro tecnico di cavalieri, amazzoni e cavalli all’interno del campo prova. A partire da oggi, dunque, sarà possibile acquistare i ticket della ‘green zone’ – i biglietti della zona prato – attraverso il circuito Vivaticket.com per accedere all’Ippodromo Snai San Siro e vivere un’esperienza unica e immersiva nel cuore degli Europei di Salto Ostacoli 2023.
Marinali (Acea):acqua bene prezioso, gestirlo con approccio industrialeRimini, 24 ago. (askanews) – L’acqua è un bene prezioso e va gestito con approccio industriale. “L’idea è quella di non pensare all’acqua come un problema legato alle Regioni. Bisogna pensare più in grande. Per rendere l’acqua disponibile per tutti gli usi, civile, agricolo, industriale, continuamente e ovunque ce n’è bisogno dobbiamo superare la logica del localismo, ma ragionare in un’ottica sovranazionale e sussidiaria. Non è possibile che oggi esistano Regioni che si possano permettere di gettare l’acqua potabile al mare. Questo nessuno può permetterselo”. A lanciare l’allarme è Barbara Marinali, Presidente ACEA, durante il panel “Ogni goccia è preziosa: la sfida della blue economy”.
“L’acqua è il bene dei beni – ha aggiunto Marinali – va preservato e gestito in modo industriale. L’acqua è una industria, dobbiamo favorire il riuso, l’utilizzo delle acque meteorologica, dobbiamo fare dei grandi investimenti. L’acqua è qualcosa che noi diamo tutti per scontato. Penso sia arrivato il momento di fare un discorso nazionale. La crisi del gas ci ha insegnato che dipendere da altri per qualcosa che fa funzionare la nostra vita, non va bene. L’acqua in Italia l’abbiamo, ma non sempre e dove ce n’è bisogno. Serve un sistema integrato che consenta il trasporto dell’acqua in modo circolare e diffuso”, ha concluso la presidente ACEA.
Us Open di tennis, tabellone: verso un nuovo Sinner-AlcarazRoma, 24 ago. (askanews) – Sorteggiato il tabellone della 56esima edizione dello US Open nell’era Open. Sei gli italiani direttamente ammessi nel main draw, in attesa della conclusione delle qualificazioni. Arnaldi, Sinner e Sonego (che possono incontrarsi al secondo turno) sono inseriti nel quarto di Carlos Alcaraz. Berrettini è anche nella parte alta, nello spicchio di Andrey Rublev che potrebbe incontrare al terzo turno. Musetti è nell’ottavo di Tsitsipas, Cecchinato in quello di Rune.
Jannik Sinner, numero 6 del mondo, arriva a New York sulla scia del primo successo in carriera in un Masters 1000, a Toronto. Un trionfo che ha reso quasi sicura la sua partecipazione alle Nitto ATP Finals 2023 a Torino, dal 12 al 19 novembre. Allo US Open, Sinner esordirà contro Yannick Hanfmann, numero 54 (nessun precedente). L’altoatesino ha raggiunto gli ottavi nel 2021 e i quarti nel 2022. Nelle ultime due edizioni ha scritto la storia insieme a Matteo Berrettini, arrivati entrambi alla seconda settimana del torneo. Sinner è diventato a New York il primo giocatore nato negli anni Duemila a giocare almeno un quarto di finale in tutti gli Slam. Il quarto contro Alcaraz, in cui è stato a un punto dalla vittoria, è considerata la miglior partita del 2022. Sinner potrebbe incontrare al secondo turno Lorenzo Sonego, numero 38, è stato sorteggiato al primo turno contro un qualificato. Lorenzo Musetti, numero 18, debutterà contro un qualificato. Il carrarino, finalista in singolare e semifinalista in doppio nel torneo junior nel 2018, si è fermato al terzo turno l’anno scorso dopo i successi contro l’ex numero 7 del mondo David Goffin e l’olandese Brouwer.
Matteo Berrettini, 36, debutta contro il francese Ugo Humbert che ha battuto due volte su due: allo Us Open 2020 e in ATP Cup 2022. A New York ha raggiunto nel 2019, dopo una sfida memorabile contro Gael Monfils vinta al tie-break del quinto set, la prima delle sue tre semifinali Slam. Matteo Arnaldi, 62, fa il suo esordio nel main draw dello US Open contro l’australiano Jason Kubler, numero 86 (nessun precedente). L’anno scorso perse al turno decisivo delle qualificazioni contro il colombiano Daniel Elahi Galan dopo i successi sul breitannico Ryan Peniston e l’ex Top 10 francese Gilles Simon. Marco Cecchinato, numero 109 ATP, è alla sesta presenza nel main draw dello US Open, l’ottava complessiva. Non ha mai superato il primo turno finora. Proverà a rompere la tradizione negativa contro Roman Safiullin, numero 61, che non ha mai incontrato in carriera.
Napoli, Manfredi: riqualificazione urbana con l’albergo dei poveriRoma, 24 ago. (askanews) – Quello della riqualificazione urbana è un tema decisivo; significa “ripensare le città guardando alle città come luogo dove si riducono i conflitti e non si aumentano. La vera sfida per i sindaci, ma direi per tutta Italia, è di lavorare su una trasformazione e rigenerazione dei luoghi che non sia solo urbanistica ma anche sociale”. A sostenerlo è stato il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, durante il panel Resurgence: progettare il futuro delle città.
Il primo cittadino di Napoli ha poi raccontato l’esperienza dell’albergo dei poveri, nel capoluogo campano. “Fu una grande utopia di Carlo III che decise di costruire l’edificio più grande d’Europa, perché voleva dare una casa ai poveri del Regno, con l’idea che non solo si desse aiuto ma si insegnasse loro un lavoro. Noi abbiamo un progetto di rigenerazione molto importante; l’idea è proprio questa: rileggere questo luogo mantenendo lo spirito con cui fu costruito. Partiamo dal fatto che dare un futuro ai giovani significa partire dal dare loro una conoscenza, far sì che questo sia un luogo di bellezza, costruzione, formazione, un mix di funzioni dove tante cose si possono mettere insieme, ma al centro ci sono le persone”. Manfredi ha spiegato cosa diventerà l’albergo dei poveri. “Sarà una grande casa della conoscenza, con una public library – ha aggiunto – avremo una zona espositiva museale con esposizioni sia permanenti che temporanee; ci sarà l’Università, dei luoghi di coworking e incubatori di azienda. E poi un grande spazio per lo sport. Sarà un polo attrattivo per tutta la città”.
Matteo Renzi visita, in forma personale, il Meeting di RiminiRimini, 24 ago. (askanews) – Visita a sorpresa dell’ex premier Matteo Renzi al Meeting di Rimini questo pomeriggio. Il leader di Italia viva è arrivato alla fiera intorno alle 16 e si è intrattenuto per circa un’ora e mezza visitando alcune mostre, sempre accompagnato dagli organizzatori della kermesse.
“Oggi per me è un giorno particolare: ricorre l’anniversario della scomparsa di un amico don Paolo Bargigia ed è bello essere qui in questa giornata”, ha detto Renzi prima di entrare alla mostra Peguy, citando l’amicizia con il sacerdote di Comunione e liberazione. Successivamente è stato accompagnato a visitare la mostra “Burri. Formae spazio equilibrio” e un altro allestimento sul mondo del lavoro, assieme al parlamentare Maurizio Lupi e al direttore della Fondazione Meeting, Emmanuele Forlani. Si è poi soffermato con alcuni volontari nello stand di Pizz Aut, il laboratorio di inclusione sociale che a Roma ha ricevuto la visita di Papa Francesco. A Pizz Aut farà visita anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che concluderà domani i lavori del Meeting di Rimini. Qui Renzi ha parlato con il presidente della Fondazione per la Sussidiarietà, Giorgio Vittadini. Prima di lasciare i padiglioni della fiera di Rimini, tra un selfie e un altro, Renzi ha salutato, tra gli altri, il presidente dell’ACI Angelo Sticchi Damiani, l’ex presidente del Forum delle Associazioni familiari, Gigi De Palo.
Ravello Festival, sul Belvedere tocca al parigino Alain AltinogluRavello (Salerno), 24 ago. (askanews) – Il gran finale è già sold out di questa settantunesima edizione del Ravello Festival diretta da Alessio Vlad: il 30 agosto l’atteso omaggio a Frank Sinatra dell’affasciante tenore Vittorio Grigolo. Ma intanto aspetta il pubblico un ultimo appuntamento sinfonico (e penultimo appuntamento in cartellone), dopo lo straordinario successo del Das Rheingold di Wagner diretto da Kent Nagano: domani, venerdì 25 agosto, ore 20, sullo scenografico palco del Belvedere di Villa Rufolo si esibirà la Frankfurt Radio Symphony Orchestra sotto la guida del suo direttore musicale Alain Altinoglu.
Altinoglu, 47 anni, francese con origini armene, repertorio classico ma anche contemporaneo, è il direttore musicale della Frankfurt Radio Symphony dal 2021. Curriculum internazionale di straordinario prestigio, è, tra le altre cose, anche il direttore artistico del festival di Colmar, il paese fiabesco dell’Alsazia noto per il suo magico Natale. Del resto “La musica – dice il maestro parigino – è la più forte forma di magia. La cosa più potente che il mondo ha da offrire”.
L’orchestra, fondata nel 1929, è una delle prime compagini radiofoniche tedesche, interprete di riferimento di Bruckner e Mahler (delle cui sinfonie ha eseguito la registrazione digitale integrale). A Ravello propone un concerto che riserva ancora un omaggio a Wagner (Die Mastersinger, Preludio) insieme a una più composita proposta musicale che mette in programma l’Ouverture del The Sea Hawk di Erich Wolfgang Korngold, Till Eulenspiegels lustige Streiche (I tiri burloni di Till Eulenspiegel), op.28 di Richard Strauss, e Sheherazade, suite sinfonica, op.35 da le “Mille e una notte” di Nikolay Rimsky-Korsakov. Il Ravello Festival è sostenuto dalla Regione Campania e dal MiC.
Cosa è emerso sulla manovra dal Meeting di Rimini, con l’incognita risorseRoma, 24 ago. (askanews) – Una manovra tutta concentrata sul sostegno ai redditi di fronte all’inflazione e al rallentamento del Pil che con realismo consegna al prosieguo della legislatura le misure “bandiera” più onerose. E’ quella che emerge dai dibattiti del Meeting di Rimini e che può essere sintetizzata mettendo in fila le parole pronunciate l’anno scorso dal palco da Mario Draghi e quest’anno del ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti. “L’Italia ce la farà anche questa volta” anche se “non si potrà fare tutto”.
A circa un mese dall’avvio ufficiale dei lavori sulla legge di bilancio, con la pubblicazione della Nadef, proprio dal Meeting che si chiuderà domani sono emersi con una certa chiarezza diversi elementi che caratterizzeranno la prossima manovra e alcune linee, per la verità non molte, che il governo intende perseguire per assicurarne la copertura. Confermata a Rimini la volontà di rendere stabile il taglio del cuneo, o quantomeno di prorogarlo per il 2024. “Dovremo intervenire a favore dei redditi medio-bassi, come abbiamo fatto con la decontribuzione” ha detto Giorgetti con l’obiettivo di sostenere il potere d’acquisto. Anche il titolare del Mimit, Adolfo Urso, ha sottolineato che “la via maestra è rendere strutturale i due tagli al cuneo fiscale che abbiamo realizzato”, strada confermata anche dal vicepremier Antonio Tajani. Solo questa misura, se confermata negli stessi importi attuali, assorbirebbe intorno ai 9 miliardi di euro, più o meno tutte le risorse finora accertate (tra cui extradeficit, tassa sulle banche, tagli ai ministeri) per la manovra 2024. Le priorità, ha sintetizzato a Rimini l’altro vicepremier Matteo Salvini, “sono aumentare stipendi e pensioni” mettendo “quello che riusciremo a ricavare, ad esempio risparmiando sul reddito di cittadinanza per chi non ne ha diritto, e confermando il prelievo sui guadagni milionari delle banche, in aumento di stipendi e pensioni”.
Confermato quindi al Meeting il pacchetto di interventi che il governo prepara per sostenere i salari. Il ministro del Lavoro Marina Calderone dal palco ha parlato di “detassazione dei premi di produttività e di tassazione agevolata di alcune forme di welfare” che “credo debbano essere dei punti di riferimento delle analisi che faremo per la manovra di bilancio”. Anche Tajani ha riferito che al centro degli interventi a sostegno del lavoro ci saranno “il tema del welfare, l’abbattimento delle tasse sugli stipendi dei dipendenti, detassando tredicesime, straordinari e premi di produzione. Questa è la strada che dobbiamo seguire”. Sollecitato nel corso di un dibattito sul fisco, il viceministro all’economia Maurizio Leo da parte sua ha anticipato un pacchetto di misure per le famiglie numerose, che troverebbe spazio nel bilancio perchè “quando parliamo di famiglie con tre figli parliamo di numeri contenuti”.
Il governo, ha annunciato, sta anche valutando la possibilità di “dare un periodo di benefici alle imprese che assumono delle donne che hanno nuclei familiari consistenti” mentre per “valutare l’ipotesi del quoziente familiare dovremo assolutamente tenere conto delle risorse che si possono mettere a terra”. Leo a Rimini ha confermato anche possibili interventi fiscali anche sugli straordinari ed un’estensione della platea dei benefici per i fringe benefit. Dal Meeting arriva anche qualche elemento utile a capire cosa invece con ogni probabilità non entrerà nella prossima manovra. Sicuramente una riforma organica delle pensioni.
Se, in generale “non c’è nessuna riforma previdenziale che tiene nel medio e lungo periodo con i numeri della natalità che vediamo oggi in questo Paese”, come ha sottolineato Giorgetti, nel particolare le rivalutazioni e la conferma sell’aumento a 600 euro delle minime (FI chiede di arrivare a 1.000) assorbiranno tutti gli spazi finanziari possibili per questo capitolo. Escluso che si arrivi quindi a quota 41 per tutti, come riconosciuto dallo stesso Salvini. “Non possiamo fare tutto e subito” ha detto spiegando che il superamento della legge Fornero sarà fatto “nell’arco dei 4 anni”. Possibile una proroga di quota 103 o una “mini-quota 41” per l’anno prossimo legata però al ricalcolo contributivo dell’assegno. Sembra poco probabile anche la possibilità che possa partire dal primo gennaio la parte onerosa della riforma fiscale ed in particolare la riduzione da quattro a tre delle aliquote Irpef “Molte misure non richiedono risorse, come le procedure di accertamento e di riscossione ma anche gli adempimenti, e pertanto potranno entrare in vigore già nel 2024” ha detto il vceministro Leo dal palco di Rimini “altri, come i tributi in particolare, Irpef, Ires, Iva, Irap invece richiedono coperture e per questo dovremo verificare se ci saranno queste coperture con la Nadef”. Governo meno loquace al Meeting sulle coperture che dovranno accompagnare la manovra. A parte la tassa sugli extraprofitti delle banche che dovrebbe garantire 2-2,5 miliardi. Su questa Salvini ha assicurato che “non si torna indietro” mentre Tajani ha annunciato “emendamenti” in primis per escludere “le banche di prossimità” e poi per “prevedere la deducibilità della tassa che viene pagata”. Deducibilità sulla quale Bruxelles potrebbe avere qualcosa da ridire visto che trasformerebbe la tassa in una sorta di debito fuori bilancio se si decidesse di restituirla negli anni sotto forma di crediti fiscali. E proprio all’Unione Europea ci si rivolge per scongiurare un ritorno alle vecchie regole del Patto che scatterebbero dal 1 gennaio, senza un accordo sulla riforma, e che renderebbero ancora più stretto il sentiero del bilancio. Dall’esecutivo si auspica una intesa entro ottobre ma la Nadef, da chiudere per fine settembre, dovrà inevitabilmente tenere conto della fine delle deroghe sui conti pubblici decise per il Covid. “Dobbiamo impedire che il Patto di stabilità e crescita diventi un Patto che porti alla recessione e al blocco dell’economia europea” ha avvertito Tajani chiamando in causa il commissario Gentiloni che “mi auguro faccia la sua parte per tutelare l’interesse italiano” e anticipando che per “trovare altri fondi per la crescita, si possono privatizzazione alcuni servizi, anche i porti”. Sullo sfondo l’andamento del Pil che da elemento confortante, in vista della manovra, sta diventando un’incognita dopo il calo inatteso del secondo trimestre e mentre si dispiega l’effetto restrittivo degli aumenti dei tassi della Bce. Il “prudente” +1% previsto dal governo nel Def di aprile per il 2023 potrebbe diventare un risultato da festeggiare. Mentre si profila un 2024 meno brillante dopo il taglio delle stime di Bankitalia e Upb. Ma se ne parlerà al prossimo Meeting.
Stupro di Palermo, torna in carcere il minorenne indagatoPalermo, 24 ago. (askanews) – Torna in carcere il minorenne accusato, insieme ad altri sei ragazzi, della violenza di gruppo ai danni di una 19enne avvenuta il 7 luglio scorso a Palermo. Si tratterebbe di un aggravamento della misura cautelare che nei giorni scorsi il Gip gli aveva revocato, affidandolo a una comunità e sostenendo che il giovane avesse compiuto una rivisitazione critica del suo comportamento. Contro il provvedimento di scarcerazione aveva presentato ricorso la Procura per i minorenni. Sulla posizione del minorenne sarebbero emersi elementi che avrebbero aggravato le esigenze cautelari a suo carico.