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Ue,Tajani: Forza Italia non sarà mai alleata con Le Pene ed Afd

Ue,Tajani: Forza Italia non sarà mai alleata con Le Pene ed AfdRoma, 23 ago. (askanews) – “Abbiamo detto e confermo, che mai potremo spingerci ad alleanze con Le Pen e i tedeschi di Afd. Forza Italia resta e resterà protagonista della politica italiana per trasformarsi, per dirla con Battiato, nel ‘centro di gravità permanente’ del nostro sistema, un punto di riferimento sicuro per i cristiani impegnati in politica, riformisti, garantisti ed europeisti convinti. Porte aperte a chi vuole costruire con noi questo progetto, dentro il Partito popolare europeo che rappresenta la nostra identità”. Lo dice ad Avvenire il segretario di Forza Italia Antonio Tajani, vicepremier e ministro degli Esteri.

In Francia e in Russia ma anche in Ucraina, media piangono Cutugno

In Francia e in Russia ma anche in Ucraina, media piangono CutugnoMilano, 22 ago. (askanews) – Una commozione diffusa si legge su numerose testate internazionali, in particolare europee, per la morte di Toto Cutugno, “il cantante della hit ‘L’italiano’”, come titola Le Monde in home page, sul suo sito. La pubblicazione francese lo definisce “famoso in Italia e all’estero” anche per la vittoria all’Eurovision del 1990. Ma è “‘L’italiano’ il suo più grande successo, pubblicato nel 1983, è stato il numero uno delle classifiche in Italia e Svizzera, e il numero due in Francia”, specifica Le Monde nel testo. Titoli e articoli simili svettano su “Le Parisien”, “Le Figaro”, “La Provence” e “France Bleu” che ricorda anche l’ampia – ma meno nota in Italia come sua – produzione di cantautore. “Ha composto per numerosi cantanti francesi, soprattutto negli anni ’70: da Michel Sardou (“En chantant”) a Mireille Mathieu passando per Gérard Lenorman, Joe Dassin, Johnny Hallyday” scrive la pubblicazione. “Toto Cutugno ha composto alcuni dei più grandi successi della canzone francese”, aggiunge dal Belgio “La Libre”.

Oltre a “L’Été indien”, con e per Dassin, Cutugno scrisse le musiche di “Et si tu n’existais pas”, che fece il giro del mondo arrivando a un tale popolarità da diventare persino la melodia delle campanelle nelle scuole russe. E in Russia la Tv di stato definisce “leggendario” Cutugno come cantante ma anche come compositore, noto “già dei tempi dell’Urss”. Per Vesti, il notiziario russo, è morto “un italiano vero”. E sono molti anche i giornali di Mosca che dedicano le proprie pagine web alla scomparsa del cantante. In primis Kommersant, testata vicina al Cremlino che sottolinea come “nel corso della sua carriera, Toto Cutugno ha lavorato con Joe Dassin, Dalida, Ricchi e Poveri, e ha anche scritto composizioni per l’album del 2016 di Adriano Celentano”, altro nome nell’olimpo del pop italiano per i russi dall’arrivo di Sanremo sugli schermi tv oltrecortina negli anni Ottanta. Ma anche Nexta, media dell’Europa orientale sempre molto critico con la Russia, ha twittato la scomparsa di Cutugno. “Leggendario” viene definito anche dall’agenzia Rbk Ukraina, che batte come urgente la notizia della scomparsa del cantante italiano, mentre la guerra di invasione russa continua a devastare il Paese e nonostante alcune traversie legate alle posizioni considerate di Cutugno, in passato. Posizioni che Cutugno aveva sempre negato, dicendosi apolitico, e tornato a negare nel 2019 quando un gruppo di deputati della Rada, il Parlamento ucraino, ha chiesto con una lettera al capo dei servizi di sicurezza del Paese, di vietare l’ingresso del cantante. “Nel 2006, il presidente ucraino Viktor Yushchenko ha assistito al suo concerto a Kiev” annota Bbc in ucraino. “Nel 2013, a Kiev, ha ricevuto il premio ‘Persona dell’anno’ ‘Per la rinascita dei contatti culturali e il riavvicinamento spirituale dei popoli’. In generale, è stato ospite frequente a Kiev e ha tenuto concerti in Ucraina quasi dieci volte. L’ultima volta si è esibito nella capitale dell’Ucraina nel 2017. Nel 2015 si è congratulato con Vladimir Putin per il suo compleanno, motivo per cui non è stato accolto così volentieri a Kiev”, aggiunge Bbc in ucraino.

Cutugno sosteneva che qualcuno a Kiev non gli avesse perdonato di aver portato il Coro dell’Armata rossa a Sanremo nel 2013. Eppure il cantante godeva di grande popolarità in Ucraina, come in molti altri Paesi dell’Est. “Leggendario” è oggi la definizione che usa per Toto Cutugno anche un noto canale Telegram ucraino, Insider Ua, a riprova di un affetto che continua. Anche i quotidiani spagnoli riportano con enfasi la notizia: El Mundo lo indica come “autore dell’inno ‘L’italiano’”. Mentre El Periodico lo definisce “vincitore dell’Eurovision 1990” e aggiunge: “il mondo dell’Eurovision Song Contest piange la perdita di uno dei suoi vincitori italiani”. La morte è la notizia più letta sulla albanese A2, canale di notizie in partnership esclusiva con la CNN ed è in grande evidenza nella sezione cultura sul canale tv ceco iPrima e su Cnn Portugal. “È morto Totò Cutugno, il ‘vero italiano’” scrive la polacca Gazeta Wyborcza. Sempre da Varsavia titolo quasi uguale sull’influente Rzeczpospolita. La tedesca Bild lo ricorda come “siciliano dai fluenti capelli neri”, e chiosa dicendo che anche i suoi colleghi sentiranno la mancanza di questa “star mondiale”.

(di Cristina Giuliano)

Mondiali atletica, Tamberi: “Pazzesco, non riesco a pensarlo”

Mondiali atletica, Tamberi: “Pazzesco, non riesco a pensarlo”Roma, 22 ago. (askanews) – “Pazzesco e non riesco neanche a sentirmelo dire che sono campione del mondo!” parola di Gianmarco Tamberi (Foto Colombo/Fidal) subito dopo aver vinto il titolo mondiale a Budapest. “È una sensazione unica, riuscire a battere atleti che sembrano superiori. Prima della gara ho fatto un ottimo riscaldamento, uno dei migliori della mia vita, e avrei potuto solo distruggere tutto con la mia testa. Conosco gli avversari, sapevo che poteva servire più di 2,38 per vincere. Ho cercato di essere me stesso in pedana, di rimanere concentrato, e a 2,36 mi sono reso conto che era un possibile match point. Se c’è un’opportunità, devi mettercela tutta. Mi sento ripagato di tutti i sacrifici fatti, so quanto ho investito nel mio team e questo non è uno sport individuale, se c’è un lavoro di squadra che richiede tanta dedizione. Quando si cambia guida tecnica dopo dodici anni si esce dalla comfort zone e la paura è tanta, mi sono caricato di tante responsabilità. Mio papà Marco mi ha insegnato a saltare, quello che ho fatto oggi è anche grazie al percorso condotto insieme a lui. Non è stato facile separarmi da lui, digerire un cambiamento del genere, non ci parliamo da tanto tempo ma è merito anche di quello che mi ha insegnato. Devo ringraziare Giulio Ciotti e Michele Palloni per come si sono approcciati a questa nuova sfida, un team affiatatissimo”.

Atletica, Gimbo Tamberi l’uomo del triplete nell’alto

Atletica, Gimbo Tamberi l’uomo del triplete nell’altoRoma, 22 ago. (askanews) – Gianmarco Tamberi (Foto Colombo/Fidal) vive ad Ancona, non lontano dal campo di allenamento, dopo essere cresciuto nel vicino borgo medievale di Offagna. L’esempio di papà Marco, uno dei migliori azzurri del passato (finalista ai Giochi olimpici di Mosca nel 1980) si è in parte fatto sentire ma la grande passione di “Gimbo”, come viene chiamato, è da sempre il basket, sport praticato a lungo come guardia nella Stamura Ancona. Dalla primavera del 2009 ha iniziato seriamente con l’atletica sotto la guida tecnica del padre e si è guadagnato la convocazione ai Mondiali allievi, poi nel 2011 ha conquistato la medaglia di bronzo agli Europei juniores.

L’exploit è avvenuto nel 2012 con la qualificazione per gli Europei di Helsinki dove si è piazzato quinto, seguito dalla vittoria agli Assoluti con il minimo olimpico di 2.31, nuovo primato italiano under 23, misura che gli ha permesso la partecipazione ai Giochi di Londra. Nell’estate 2015 un ulteriore salto di qualità con il record italiano assoluto eguagliato a Colonia con 2.34 e migliorato a Eberstadt (sempre in Germania) per due volte, a 2.35 e 2.37. Nella stagione indoor 2016, altri due record italiani: 2.35 a Banska Bystrica (Slovacchia) e 2.38 a Hustopece (Repubblica Ceca). Ai Mondiali indoor di Portland 2016 ha fatto suo il titolo iridato ribaltando con 2.36 alla prima prova l’esito di una finale che fino a quel momento rischiava di vederlo fuori dal podio. Era da 13 anni (Giuseppe Gibilisco nell’asta a Parigi 2003) che un azzurro non festeggiava l’oro in un Mondiale e nessun italiano ci era mai riuscito nel salto in alto. Poi il successo agli Europei di Amsterdam e il record nazionale di 2.39 al meeting di Montecarlo dove però si è infortunato alla caviglia tentando 2.41. Il 16 luglio 2015, Tamberi realizzò un eccezionale record nazionale, toccando l’asticella posta a 2.39 metri. Tuttavia, nel tentativo successivo di superare i 2.41 metri, la sua caviglia cedette provocandogli una grave lesione al legamento. Questo infortunio lo escluse dalla partecipazione alle Olimpiadi di Rio e lo costrinse a un anno di pausa forzata, tra cure mediche e riabilitazione, sotto l’occhio attento dei media. Molti dubitavano del suo ritorno alle competizioni. Eppure, nonostante gli ostacoli e le sfide, Tamberi non ha mai smesso di credere in se stesso.

Nell’estate 2018 è tornato a 2.33 e nel marzo del 2019, due anni e sette mesi dopo l’infortunio, è salito sul gradino più alto agli Europei indoor di Glasgow. Nella stagione al coperto 2021 si è riportato a 2.34 e poi a 2.35, argento europeo in sala, e dopo il trionfo olimpico con 2.37 (condiviso con il qatarino Barshim) si è aggiudicato anche la finale della Diamond League a Zurigo, impresa mai riuscita in precedenza a un italiano. Nel 2022 all’esordio stagionale ha conquistato il bronzo ai Mondiali indoor di Belgrado, poi a Monaco il suo secondo oro agli Europei all’aperto e di nuovo la finale del circuito dei diamanti a Zurigo. Dal marzo del 2023 il suo tecnico è Giulio Ciotti, in collaborazione con Michele Palloni come preparatore atletico, e al debutto ha vinto agli Europei a squadre trascinando al successo il team azzurro. Prima delle gare importanti per un lungo periodo si è rasato a metà, solo sul lato destro del viso, e da qui il soprannome “Halfshave”. Appassionato di musica, Gianmarco ha suonato la batteria nel gruppo “The Dark Melody” con un classico repertorio rock anni Settanta. Riguardo alla sfera amorosa di Gianmarco Tamberi, l’atleta è legato da anni a Chiara Bontempi. Il loro rapporto ha origini profonde, risalendo a circa dieci anni fa quando erano entrambi alla fine dell’adolescenza. Nel 2022 Gianmarco ‘Gimbo’ Tamberi ha sposato Chiara Bontempi in una cerimonia presso la storica Villa Imperiale a Pesaro. ha ospitato circa 200 ospiti, tra cui noti colleghi sportivi come Marcell Jacobs, Mutaz Barshim e Bebe Vio. Tamberi è diventato il secondo azzurro dell’atletica leggera ad aver centrato il ‘triplete’, Olimpiade, Mondiale ed Europeo. Prima di lui Alberto Cova nei 10.000 metri: nel 1982 l’oro europeo ad Atene, nel 1983 l’oro iridato a Helsinki e nel 1984 l’oro a cinque cerchi a Los Angeles

Roccella: in prossima Finanziaria proporrò pacchetto secondo figlio

Roccella: in prossima Finanziaria proporrò pacchetto secondo figlioRimini, 22 ago. (askanews) – “Proporrò nella prossima finanziaria un pacchetto per il secondo figlio perché è importante che il desiderio del secondo figlio sia realizzabile e che quindi venga incoraggiato. Perché le donne desiderano figli, secondo le indagini e le statistiche, ma poi non li fanno. Noi dobbiamo togliere questi ostacoli alla libertà delle donne”. Lo ha detto la ministra della famiglia, la natalità e le pari opportunità, Eugenia Roccella, a margine di un incontro al Meeting di Rimini.

Stupro Palermo, Roccella: intervenire anche su porno per minori

Stupro Palermo, Roccella: intervenire anche su porno per minoriRimini, 22 ago. (askanews) – “E’ chiaro che casi come quello di Palermo non si esauriscono, non si possono risolvere solo con una legge anche la migliore. Bisogna intervenire sul piano educativo e forse bisogna intervenire anche sulla fruizione del porno per i minori”. Lo ha detto la ministra della famiglia, la natalità e le pari opportunità, Eugenia Roccella, a margine dell’incontro al Meeting di Rimini, commentando i fatti dello stupro di massa di Palermo.

“Noi abbiamo un disegno di legge governativo che è già in Parlamento che alla ripresa dei lavori comincerà il proprio iter. Chiediamo che ci sia urgenza – ha aggiunto – il Parlamento se vuole può adottare procedure che diminuiscono fortemente i tempi. Potremmo farlo anche in tempi molto brevi. È un disegno di legge che mira alla prevenzione, attraverso misure cautelari, quindi l’ammonimento, braccialetto elettronico ma anche – e questa è la parte più innovativa – attraverso la fissazione di tempi certi per le misure cautelari, non più di trenta giorni. E questo proprio perché è fondamentale intervenire nel ciclo della violenza prima che le cose si aggravino.

Stupro Palermo, Pellai: deserto educativo da parte degli adulti

Stupro Palermo, Pellai: deserto educativo da parte degli adultiRimini, 23 ago. (askanews) – “Penso che per i preadolescenti, gli adolescenti e i giovani-adulti maneggiare la dimensione della sessualità in modo sano, responsabile e condiviso sia oggi particolarmente complesso. E’ un tempo in cui c’è un deserto educativo da parte del mondo adulto”. Lo ha detto il medico e psicoterapeuta Alberto Pellai, commentando a margine del Meeting di Rimini l’episodio di cronaca avvenuto il 7 luglio a Palermo dove sette ragazzi sono accusati di avere abusato e brutalizzato una giovane di 19 anni.

“In particolare per i nostri figli maschi – ha aggiunto il prof. Pellai – non esiste un accompagnamento e un sostegno alla dimensione dell’educazione emotiva, affettiva, sentimentale e sessuale. I fatti di cronaca ci raccontano spesso dinamiche di branco in cui la sessualità è un territorio di predazione, spesso condiviso all’interno di un gruppo, in cui i maschi pensano di dover aderire al modello del vero uomo che prende senza chiedere”. Questo, secondo lo psicoterapeuta “spesso è anche uno stereotipo molto presente nella pornografia in cui la donna che ti dice ‘no’ implicitamente in realtà ti vuole dire ‘sì’ e c’è una reiterazione di agiti e di comportamenti sessuali violenti che sono indicatori di una maleducazione e di una diseducazione che poi entra a comportamenti perseguibili penalmente e generano una sofferenza enorme”. Comportamenti che “dicono a noi adulti che dobbiamo davvero rifondare le basi dell’educazione affettiva, emotiva e sessuale dei nostri figli, in particolare di quelli maschi, soli e completamente non educati dal mondo adulto e dalla comunità educante e al tempo stesso persi dentro il territorio della pornografia che insegna tutto tranne che il rispetto e la responsabilità nelle relazioni connotate sessualmente”.

Alex Schwazer al Grande Fratello: “Ma devo potermi allenare”

Alex Schwazer al Grande Fratello: “Ma devo potermi allenare”Roma, 22 ago. (askanews) – Alex Schwazer è il primo concorrente ufficiale della nuova edizione del Grande Fratello.La conferma è arrivata dal conduttore Alfonso Signorini in un video postato sui social network. Nel filmato l’atleta ha però chiarito che entrerà nella Casa più spiata d’Italia solo ad una condizione: “Ci sarò se vengo messo nella condizione di potermi anche allenare”. Il 38enne punta infatti a qualificarsi per i Giochi di Parigi del 2024. Per Schwazer si tratta del suo primo reality show. La trasmissione partirà ufficialmente il prossimo 11 settembre. Confermato alla conduzione del Grande Fratello 2023 Alfonso Signorini, che sarà affiancato dalla nuova opinionista, la giornalista del Tg5 Cesara Buonamici. Rebecca Staffelli, figlia dell’inviato di Striscia la notizia, prenderà invece il posto di Giulia Salemi come commentatrice dei social. Stando alle ultime indiscrezioni, oltre ad Alex Schwazer dovrebbero entrare al Gf: Giampiero Mughini, Franco Oppini, Ninetto Davoli, Corrado Tedeschi, Fiordaliso, Justine Mattera, Rosanna Fratello, Annalisa Chirico, Samira Lui. Saranno presenti anche concorrenti non famosi.

Confagri, sviluppo turismo e agricoltura passa da sostenibilità

Confagri, sviluppo turismo e agricoltura passa da sostenibilitàRoma, 22 ago. (askanews) – Agricoltura, ambiente, sostenibilità: è il filo verde del territorio che ha permesso la crescita di aree collinari e montane dal punto di vista turistico. Ma occorre fare sistema e, soprattutto, avere una strategia comune. Lo dice Confagricoltura, impegnata in questa direzione favorendo il dialogo e la collaborazione tra tutti gli stakeholder, valorizzando al contempo il lavoro delle aziende agricole che sono presidio per eccellenza di queste zone.

Al meeting di Rimini, nell’agorà di Confagricoltura, si sono confrontate tre associazioni di riferimento su questi temi: Agriturist, la prima associazione del comparto agrituristico in Italia; la Fee, che con la confederazione ha avviato il programma “Spighe Verdi” per premiare i comuni rurali più virtuosi dal punto di vista della sostenibilità; e I Borghi più belli d’Italia, che associa 354 piccoli comuni italiani. “L’agriturismo italiano è un fenomeno studiato anche all’estero anche come modello economico che funziona – ha affermato Augusto Congionti, presidente di Agriturist – sono oltre 25mila le aziende operative nel comparto, che ha avuto uno sviluppo enorme negli ultimi tempi: oltre il 60% dei Comuni italiani ne ospita almeno una. Quasi la metà offre almeno tre servizi e più di una su tre è condotta da una donna. Fondamentale e il ruolo dei prodotti enogastronomici”.

“I prodotti tipici dell’enogastronomia tricolore sono l’elemento trainante del turismo nei piccoli comuni – ha confermato Fiorello Primi, presidente dell’associazione ‘I Borghi più belli d’Italia’ – un patrimonio riconosciuto a livello internazionale, che va accompagnato da adeguate politiche che permettano una crescita costante degli standard qualitativi per chi vive in queste realtà e chi le frequenta”. “L’Italia non ha tutta la stessa velocità: il programma ‘Spighe Verdi’, che la Fee ha avviato con Confagricoltura e che quest’anno ha premiato 72 comuni rurali, certifica l’impegno delle amministrazioni sotto vari punti di vista, da quello ambientale a quello ricettivo, fino a quello della partecipazione della comunità alla vita cittadina – ha detto il presidente della Fee, Claudio Mazza – il percorso intrapreso conferma che si tratta di una strada giusta, capace di attirare sempre più Comuni verso finalità condivise”.

Tunisia, Mantovano: contestiamo rigidismo Fmi

Tunisia, Mantovano: contestiamo rigidismo FmiRimini, 22 ago. (askanews) – “Tra i fattori di difficoltà c’è il rigidismo del Fmi che ancora lesina l’apertura di credito pur assicurata a suo tempo alla Tunisia dicendo che prima la Tunisia deve garantire il rispetto dei diritti. Noi ci permettiamo di osservare che se non sei in grado di pagare lo stipendio ai pubblici dipendenti, tra cui anche i ai poliziotti non sei in condizione di garantire l’ordine pubblico e quindi i diritti si tutelano di meno”: lo ha detto il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, al Meeting di Rimini.