Il Papa: i morti in mare sono una “piaga aperta nella nostra umanità”Roma, 13 ago. (askanews) – Le morti nel Mar Mediterraneo “sono una piaga aperta nella nostra umanità”. E’ quanto ha detto Papa Francesco, ricordando nel corso dell’Angelus l’ultimo naufragio avvenuto nei giorni scorsi, costato la vita a 41 persone.
“Un altro tragico naufragio è accaduto alcuni giorni fa nel Mediterraneo e 41 persone hanno perso la vita. Ho pregato per loro. E con dolore e vergogna dobbiamo dire che dall’inizio dall’anno già quasi 2.000 uomini, donne e bambini sono morti in questo mare, cercando di raggiungere l’Europa”, ha detto il Papa, aggiungendo: “E’ una piaga aperta nella nostra umanità. Incoraggio le forze politiche e diplomatiche che cercano di sanarla, in un spirito di solidarietà e di fratellanza. Come pure l’impegno di tutti coloro che operano per prevenire i naufragi e soccorrere i migranti”.
Salario minimo, Schlein promuove on line la petizione:”mettici la firma”Roma, 13 ago. (askanews) – “Se pensi anche tu che in Italia bisogna fissare un salario minimo, mettici una firma! Dopo mesi di battaglia in parlamento e fuori, siamo andati al confronto con il governo a difendere e spiegare la nostra proposta sul salario minimo, ma la destra frena, prende tempo e non ha nessuna proposta alternativa. 3 milioni e mezzo di lavoratrici e lavoratori sono poveri anche se lavorano. Non possono aspettare”. Lo scrive sui propri social la segrertaria del Pd Elly Schlein, promuovendo on line la sottoscrizione della petizione a sostegno della pdl unitaria per il salario minimo legale a 9 euro depositata in Parlamento dalle opposizioni.
“Metti la tua firma a supporto di una retribuzione giusta e per il salario minimo” , è lo slogan della campagna che campeggia sul sito www.salariominimosubito.it creato per la raccolta delle firme e rilanciato da Schlein
Cinecittà World candida il set di Ben Hur per la sfida Musk-ZuckenbergRoma, 13 ago. (askanews) – Cresce l’attesa per l’annunciata sfida tra i moderni gladiatori Mark Zuckerberg ed Elon Musk, che dovrebbe essere ospitata in Italia prossimamente. Ma con l’attesa, nonostante le diverse candidature di luoghi storici, crescono anche le polemiche legate al rispetto e alla tutela dei siti archeologici pubblici, come il Colosseo, ventilato inizialmente, Pompei, Taormina, Ostia Antica o altri monumenti storici. Tutti luoghi delicati, da proteggere e preservare, sia a livello fisico che di immagine. Per tutto questo Cinecittà World, il parco tematico del cinema e della tv, ha deciso di candidare ufficialmente per la sfida il maestoso Set Cinematografico di Ben Hur, che si trova all’interno del nuovo parco a tema storico Roma World, dove gli ospiti possono vivere una giornata da antico Romano.
“Il set cinematografico che più testimonia la grandezza dell’Impero Romano, già infrastrutturato per ospitare decine di migliaia di persone, evitando i rischi legati monumenti storici da tutelare, ci è sembrata la location ideale per una sfida dai contorni simbolici e mediatici” afferma l’Amministratore Delegato di Cinecittà World e Roma World, Stefano Cigarini “Abbiamo già recapitato un invito ufficiale in tal senso ai Management di Zuckerberg e Musk, segnalando nel contempo la disponibilità al Ministro Sangiuliano e alla Presidenza del Consiglio”. Ben Hur è il kolossal del 1959, con protagonista Charlton Heston, che ha vinto il maggior numero di Premi Oscar nella storia, con 11 statuette. Nel 2016 è stato oggetto del remake con Morgan Freeman e Jack Houston: la Corsa delle Bighe, girata in questa grande arena di sabbia, che rievoca il Circo Massimo, è una delle scene più leggendarie della storia del cinema. Il Set, ardita realizzazione degli scenografi ed artigiani italiani, si estende per oltre 16.000 m2, come 3 campi da calcio di Serie.
Oltre al set di Ben Hur, la visita al parco Roma World permette di tornare indietro nel tempo di 2000 anni, assistendo a Spettacoli di Gladiatori e Falconeria, incontrare gli animali della fattoria, cimentarsi con il tiro con l’arco, perdersi tra le bancarelle dell’antico mercato, mangiare cibo dell’epoca nella Taberna o dormire come i legionari nell’accampamento all’interno del Castrum. Così chiosa Stefano Cigarini: “A Roma, Roma la vedi, a Roma World, Roma la vivi”.
Sinner in finale a Toronto, ora De MinaurRoma, 13 ago. (askanews) – Arriva la terza finale da “1000”, sempre sul cemento e sempre in Nord America per Jannik Sinner, approdato all’ultimo atto del “National Bank Open”, sesto ATP Masters 1000 stagionale, dotato di un montepremi di 6.660.975 dollari, di scena sul cemento di Toronto (dove si disputa ad anni alterni con Montreal), in Canada.
In semifinale il tennista di Sesto Pusteria (che compirà 22 anni mercoledì), n.8 del ranking e 7 del seeding, ha battuto 64 64, in un’ora e 56 minuti di partita, lo statunitense Tommy Paul, 26enne di Voorhees, New Jersey, n.14 ATP e 12esima testa di serie, mai così avanti in un “1000”. Domenica l’altoatesino andrà a caccia di quel trofeo che gli è sfuggito a Miami 2021 (battuto da Hurkacz) e ancora a Miami 2023 (stoppato da Medvedev). Ma anche del “best ranking”: in caso di vittoria salirebbe al n.6 ATP. Quella di Jannik sarà la quinta finale “1000” con un azzurro protagonista: oltre alle due già menzionate di Sinner, c’è stata quella di Monte-Carlo 2019 quando Fognini conquistò uno storico trofeo battendo Lajovic, e quella di Madrid 2021 quando Berrettini perse in tre set con Zverev. E’ stato un privilegio giocare su un campo così importante contro un avversario così forte – il commento a caldo di Sinner -. Sono soddisfatto per come ho reagito ad ogni break subìto, soprattutto quando ho servito per il match. Sono contento in generale per la partita che ho giocato: sentire la pressione è un privilegio”. L’ultimo ostacolo è l’australiano De Minaur, con il quale Jannik ha giocato il doppio: “Alex è un giocatore incredibile e lo ha dimostrato questa settimana: ci siamo già affrontati tante volte e sappiamo cosa attenderci l’uno dall’altro. Sarà una gran partita”.
A dividere Jannik Sinner dal primo 1000 della carriera c’è un ultimo ostacolo: si tratta dell’australiano Alex De Minaur, n. 18 al mondo e alla prima finale in carriera in un Masters 1000, che nell’altra semifinale ha liquidato lo spagnolo Davidovich Fokina con lo score di 6-1, 6-3. Un avversario che Sinner ben conosce visto che i due hanno giocato insieme in doppio. Ci sono quattro precedenti tra l’azzurro e l’australiano, con il bilancio totalmente a favore di Sinner che ha vinto 4 volte su 4.
Salario minimo, Sbarra (Cisl): bene Cnel per confronto parti socialiRoma, 13 ago. (askanews) – “Aprire un confronto al Cnel è un modo per valorizzare il ruolo centrale delle parti sociali ed avviare un percorso-istruttorio che deve portare ad una norma quadro “leggera” capace di estendere e rafforzare la contrattazione collettiva, assicurando salari dignitosi e la copertura dei contratti leader e maggiormente diffusi a tutti i lavoratori, senza alcuna deroga”. E’ quanto sottolina oggi il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra in una intervista a “Il Messaggero” e “Il Mattino”.
“Per noi la soluzione resta quella dell’estensione settore per settore del trattamento economico complessivo dei contratti nazionali maggiormente diffusi e applicati ai pochi segmenti non ancora coperti da contratti nazionali e a quelli colpiti da contrattazione pirata. È la formula sollecitata anche dall’Unione Europea nella Direttiva, che indica la via della “cifra legale” solo per quei Paesi a bassa intensità di relazioni industriali. Come lo stesso Cnel ha certificato l’ Italia ha CCNL che coprono circa il 98% dei segmenti produttivi. Come titolo di riferimento, in Germania la contrattazione copre non più del 55/60 per cento» aggiunge il leader Cisl che rilancia il tema della detassIone dei salari. “Azzerare la tassazione sui frutti della contrattazione decentrata, sia nel privato che nel pubblico impiego può portare benefici alla crescita economica ed alla produttività, così come può incentivare lo sblocco dei contratti scaduti che e’ una della principali cause del progressivo calo del potere d’acquisto dei salari. Ci sono contratti come quello delle società di handling negli aeroporti che non si rinnova da 7 anni; abbiamo rinnovato da poco dopo 8 anni quello delle guardie giurate; si continua a negare il diritto alla contrattazione per milioni di persone in settori come turismo commercio , servizi; il Ccnl delle RSA Sanità Privata non si rinnova da 13 anni. Mi lasci dire , una vera vergogna nazionale che va avanti nell’indifferenza generale e sopratutto della politica. Bisognerebbe trovare un sistema per sanzionare le imprese che rifiutano di trattare i rinnovi con il sindacato”.
Musk-Zuckenberg,Cinecittà World candida set Ben Hur per la sfidaRoma, 13 ago. (askanews) – Cresce l’attesa per l’annunciata sfida tra i moderni gladiatori Mark Zuckerberg ed Elon Musk, che dovrebbe essere ospitata in Italia prossimamente. Ma con l’attesa, nonostante le diverse candidature di luoghi storici, crescono anche le polemiche legate al rispetto e alla tutela dei siti archeologici pubblici, come il Colosseo, ventilato inizialmente, Pompei, Taormina, Ostia Antica o altri monumenti storici. Tutti luoghi delicati, da proteggere e preservare, sia a livello fisico che di immagine. Per tutto questo Cinecittà World, il parco tematico del cinema e della tv, ha deciso di candidare ufficialmente per la sfida il maestoso Set Cinematografico di Ben Hur, che si trova all’interno del nuovo parco a tema storico Roma World, dove gli ospiti possono vivere una giornata da antico Romano.
“Il set cinematografico che più testimonia la grandezza dell’Impero Romano, già infrastrutturato per ospitare decine di migliaia di persone, evitando i rischi legati monumenti storici da tutelare, ci è sembrata la location ideale per una sfida dai contorni simbolici e mediatici” afferma l’Amministratore Delegato di Cinecittà World e Roma World, Stefano Cigarini “Abbiamo già recapitato un invito ufficiale in tal senso ai Management di Zuckerberg e Musk, segnalando nel contempo la disponibilità al Ministro Sangiuliano e alla Presidenza del Consiglio”. Ben Hur è il kolossal del 1959, con protagonista Charlton Heston, che ha vinto il maggior numero di Premi Oscar nella storia, con 11 statuette. Nel 2016 è stato oggetto del remake con Morgan Freeman e Jack Houston: la Corsa delle Bighe, girata in questa grande arena di sabbia, che rievoca il Circo Massimo, è una delle scene più leggendarie della storia del cinema. Il Set, ardita realizzazione degli scenografi ed artigiani italiani, si estende per oltre 16.000 m2, come 3 campi da calcio di Serie.
Oltre al set di Ben Hur, la visita al parco Roma World permette di tornare indietro nel tempo di 2000 anni, assistendo a Spettacoli di Gladiatori e Falconeria, incontrare gli animali della fattoria, cimentarsi con il tiro con l’arco, perdersi tra le bancarelle dell’antico mercato, mangiare cibo dell’epoca nella Taberna o dormire come i legionari nell’accampamento all’interno del Castrum. Così chiosa Stefano Cigarini: “A Roma, Roma la vedi, a Roma World, Roma la vivi”.
Tennis, Sinner in finale a Toronto, ora De MinaurRoma, 13 ago. (askanews) – Arriva la terza finale da “1000”, sempre sul cemento e sempre in Nord America per Jannik Sinner, approdato all’ultimo atto del “National Bank Open”, sesto ATP Masters 1000 stagionale, dotato di un montepremi di 6.660.975 dollari, di scena sul cemento di Toronto (dove si disputa ad anni alterni con Montreal), in Canada.
In semifinale il tennista di Sesto Pusteria (che compirà 22 anni mercoledì), n.8 del ranking e 7 del seeding, ha battuto 64 64, in un’ora e 56 minuti di partita, lo statunitense Tommy Paul, 26enne di Voorhees, New Jersey, n.14 ATP e 12esima testa di serie, mai così avanti in un “1000”. Domenica l’altoatesino andrà a caccia di quel trofeo che gli è sfuggito a Miami 2021 (battuto da Hurkacz) e ancora a Miami 2023 (stoppato da Medvedev). Ma anche del “best ranking”: in caso di vittoria salirebbe al n.6 ATP. Quella di Jannik sarà la quinta finale “1000” con un azzurro protagonista: oltre alle due già menzionate di Sinner, c’è stata quella di Monte-Carlo 2019 quando Fognini conquistò uno storico trofeo battendo Lajovic, e quella di Madrid 2021 quando Berrettini perse in tre set con Zverev.
E’ stato un privilegio giocare su un campo così importante contro un avversario così forte – il commento a caldo di Sinner -. Sono soddisfatto per come ho reagito ad ogni break subìto, soprattutto quando ho servito per il match. Sono contento in generale per la partita che ho giocato: sentire la pressione è un privilegio”. L’ultimo ostacolo è l’australiano De Minaur, con il quale Jannik ha giocato il doppio: “Alex è un giocatore incredibile e lo ha dimostrato questa settimana: ci siamo già affrontati tante volte e sappiamo cosa attenderci l’uno dall’altro. Sarà una gran partita”. A dividere Jannik Sinner dal primo 1000 della carriera c’è un ultimo ostacolo: si tratta dell’australiano Alex De Minaur, n. 18 al mondo e alla prima finale in carriera in un Masters 1000, che nell’altra semifinale ha liquidato lo spagnolo Davidovich Fokina con lo score di 6-1, 6-3. Un avversario che Sinner ben conosce visto che i due hanno giocato insieme in doppio. Ci sono quattro precedenti tra l’azzurro e l’australiano, con il bilancio totalmente a favore di Sinner che ha vinto 4 volte su 4.
Carceri, Schlein: l’Italia non è ancora un Paese civileRoma, 13 ago. (askanews) – “Dostoevskij scriveva che il grado di civiltà di una società si misura dalle sue carceri. Ecco, l’Italia oggi non è un paese moderno. Servono percorsi di risocializzazione. Il carcere sovraffollato produce solo disperazione e recidiva. Il governo ci metta la testa, mentre finora ha solo cassato la nostra proposta sulle madri detenute”. Lo dichiara a Repubblica la segretaria del Pd Elly Schlein, all’indomani del secondo suicidio in pochi giorni di detenute nel carcere di Torino e della situazione di allarme nei penitenziari italiani
Salario minimo, Schlein: Meloni prende solo tempo, Cnel non è terza CameraRoma, 13 ago. (askanews) – “Stanno solo prendendo tempo, perché non hanno né risposte alla nostra proposta di legge, né proposte loro da avanzare. Il Cnel è un’istituzione prestigiosa, ma non può essere la Terza Camera né un Governo ombra. Noi saremo sempre disponibili al confronto nel merito, ma non arretriamo di un centimetro sui pilastri della nostra proposta di legge”. Lo afferma la segretaria del Pd Elly Schlein, intervistata da Repubblica.
Secondo Schlein l’incontro a palazzo Chigi voluto dal Governo a metà agosto dopo il rinvio del voto sulla legge imposto dalla maggioranza al Parlamento è stato fatto perchè “volevano solo alleggerirsi la coscienza prima di andare in vacanza, dando l’impressione di avere a cuore il tema del lavoro povero” e dubnque “ora la destra venga in Parlamento con una proposta concreta”. Anche perchè a Palazzo Chigi dalla premier Meloni, la segretaria Pd tornerà una seconda volta “solo se ci sono novità vere: venerdì non avevano mezza proposta”.
Fi,Sallusti annuncia: “Pier Silvio non farà politica, tormentone finito”Roma, 13 ago. (askanews) – “Possiamo dire con certezza che non c’è all’orizzonte nessuna improvvisazione di Pier Silvio Berlusconi che riguardi una sua discesa in politica nè a breve nè a medio termine. Non perchè sia sconsigliabile o pericoloso per lui o per le aziende, non per calcolo. Ma perchè un leader sa in ogni momento che cosa sia giusto fare o non fare, con quel ‘senso del rispetto’ che è nel dna della famiglia Berlusconi. Fine del tormentone”.
Lo assicura con parole assertive su Libero il direttore Alessandro Sallusti in un articolo cui il giornalista da sempre molto vicino ai Berlusconi occupa l’intera terza pagina e a cui è dedicata l’apertura del quotidiano con eloquente titolo a caratteri cubitali “Tormentone finito. Perchè Pier Silvio non farà politica”. Sallusti spiega infatti con la chiave di lettura alternativa del consolidamento definitivo della sua leadership aziendale costruita da anni la ragione dei tre “fatti oggettivi” che hanno visto protagonista Pier Silvio Berlusconi dalla morte del padre in poi che hanno invece fatto pensare al preludio di un suo impegno diretto in politica: il discorso a Cologno monzese ai dipendenti Mediaset all’indomani della morte di Berlusconi senior che ha subito assicurato la volontà della famiglia di mantenere il controllo del gruppo; il discorso in occasione della presentazione dei nuovi palinsesti Mediaset che ha annunciato il passaggio ad una nuova stagione di programmazione meno trash dell’intrattenimento informativo sulle reti del gruppo; il discorso sul “senso del rispetto caro a mio padre” come bussola ora per l’attività imprenditoriale della famiglia, fatto a centro campo allo stadio al termine di Milan-Monza nel primo trofeo di calcio dedicato a Silvio Berlusconi.
“Fatti oggettivi accaduti da giugno ad oggi- è l’interpretazione autentica firmata Sallusti- che dimostrano una verità assai più semplice di quella che si sta cercando di narrare: Pier Silvio Berlusconi non si è fatto trovare impreparato a uno di quegli eventi cruciali che la vita riserva ad ogni uomo”.