Nuoto, Marchand e Titimus record che fanno la storiaRoma, 23 lug. (askanews) – Crolla dopo 15 anni il record più longevo del nuoto, quello di Michael Phelps nei 400 misti uomini. A batterlo, a Fukuoka, è stato il francese Leon Marchand. Il campione del mondo in carica ha nuotato in 4’02″50, migliorando il 4’03″84 stabilito ai Giochi Olimpici di Pechino 2008 da Phelps. L’argento è andato allo statunitense Carson Foster, il bronzo al giapponese Daiya Seto.
Ariarne Titimus riscrive la storia del nuoto, vince i 400 stile libero con un clamoroso record del mondo, diventando la prima donna a scendere sotto il 3’56. La fuoriclasse 22enne australiana di Launceston – oro Olimpico a Tokyo 2020 – vola in 3’55″38 (1’56″94) che cancella il 3’56″08 della canadese Summer McIntosh, grande sconfitta di giornata e solo quarta in 3’59″94. Completano il podio, comunque stellare, la statunitense Katie Ledecky – trentatre medaglie tra Mondiali e Giochi Olimpici – argento in 3’58″73 e l’altra aussie Erika Fairweather in 3’59″59.
Bce, FT: Cipollone è il favorito a succedere a PanettaMilano, 23 lug. (askanews) – Piero Cipollone è il candidato favorito dal governo italiano per sostituire Fabio Panetta, il membro del comitato esecutivo della Bce destinato a diventare Governatore della Banca d’Italia nel corso dell’anno. Lo scrive il Financial Times nella sua edizione online.
Cipollone – classe 1962, laurea in Economia all’Università di Roma La Sapienza, con un Master of Arts in Economics a Stanford – è membro del direttorio e vice direttore generale di Bankitalia dal 1 gennaio 2020. Cipollone entra nel 1993 in Bankitalia, assegnato al Servizio Studi, dove lavora per 15 anni. Economista nell’ufficio Bilancia dei Pagamenti, nel 2004 assume la direzione dell’ufficio Mercato del Lavoro. Nel 2007 è nominato commissario straordinario, poi presidente dell’Istituto di ricerca Invalsi, carica che lascia nel 2011. Dal 2010 all’ottobre 2014 è Direttore esecutivo alla Banca Mondiale in rappresentanza dell’Italia, dell’Albania, della Grecia, di Malta, del Portogallo, di San Marino e di Timor-Leste, e ricopre, tra l’altro, la carica di Chairman dell’Audit Committee. Rientrato in Bankitalia, dal novembre 2014 è Capo del Servizio Pianificazione e controllo. Dal 1 gennaio 2017 al 30 settembre 2019 è Vice Capo del Dipartimento Bilancio e controllo, divenuto nel settembre 2017 Dipartimento Circolazione monetaria e bilancio. Dal settembre 2018 al settembre 2019, Cipollone è stato consulente della Presidenza del Consiglio dei Ministri per gli affari economici. Dal 1 ottobre 2019 al 31 dicembre 2019 è Funzionario generale con l’incarico di alta consulenza al Direttorio per l’organizzazione delle funzioni della Banca e le relazioni istituzionali. Anche altri Stati membri dell’eurozona potrebbero proporre i propri candidati, sottolinea l’FT, nonostante la convenzione che prevede che a ciascuna delle quattro grandi economie dell’eurozona venga assegnato un seggio nel consiglio della Bce, composto da sei membri. Anche il Parlamento europeo, scrive l’FT, potrebbe esercitare pressioni affinché venga nominata una donna per migliorare la diversità nel Consiglio direttivo, che comprende i 20 governatori delle banche centrali nazionali e in cui 24 dei 26 membri sono uomini.
Von der Leyen: costruire nuove partnership sul modello della TunisiaRoma, 23 lug. (askanews) – “Siamo a Roma con un obiettvo condiviso, vogliamo e possiamo fare di queste sfide un’opportunità, costruendo partenariati forti e duraturi” tenendo come modello “l’accordo con la Tunisia, un modello da emulare per il futuro con altri Paesi della regione” con “un approccio pragmatico su valori condivisi, interessi condivisi e soluzioni che siano adatte alle situazioni locali”, ha detto la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen alla Conferenza internazionale su sviluppo e migrazioni.
“Avete il potenziale e l’ambizione per diventare produttori massicci di energia pulita” e l’Ue ha un piano di investimenti da 300 miliardi di euro.
Migranti, Meloni: fondo sviluppo gestito da chi usa risorseRoma, 23 lug. (askanews) – Un “fondo per lo sviluppo la cui gestione si decida attraverso il contributo di chi utilizza le risore”. E’ l’idea lanciata dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, aprendo la Conferenza sulle migrazioni alla Farnesina.
Senza la cooperazione “ogni altro sforzo sarà inevitabilmente vano: la collaborazione ad ampio raggio per sostenere lo sviluppo per affrontare alla radice le cause profonde” delle migrazioni. “In un’epoca in cui si presta grande attenzione al diritto a migrare – ha aggiunto – non si dà sufficiente attenzione al diritto a non dover migrare. L’Italia è terra di immigrazione ma siamo stati terra di emigrazione e conosciamo le storie difficili di chi abbandona la propria terra. L’emigrazione ha un grande costo economico e umano per la nazione che la vive perchè si priva delle energie e dei giovani. Per questo in un’ottica di partnerariato dobbiamo lanciare iniziative e progetti di sviluppo con la pianificazione congiunta di progetti su sei settori: agricoltura, energia, infrastrutture, sanità, educazione, acqua e igiene. L’obiettivo di questa conferenza deve essere anche il reperimento delle risorse necessarie coinvolgendo non solo gli Stati e le organizzazione ma anche valorizzando le iniziative private”.
Conferenza sulle migrazioni a Roma, Meloni: lavorare insiemeRoma, 23 lug. (askanews) – “E’ un grande onore per il governo italiano e per me accogliervi a Roma per la Conferenza per lo sviluppo e le migrazioni. Grazie per aver accettato l’invito del governo per una iniziativa che spero possa essere la prima di molte altre. Il fatto che intorno al tavolo siedano i massimi rappresentanti di oltre 20 Stati e che ci siano diverse organizzazioni internazionali dimostra non solo l’amicizia tra i nostri Paesi e ma anche la consapevolezza che per affrontare efficacemente le grandi sfide è fondamentale che siamo capaci di lavorare insieme”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, aprendo la Conferenza sulle migrazioni alla Farnesina.
Italia Polo Challenge, trionfa Union: Petra Bianca battuta 9-3Roma, 23 lug. (askanews) – Union fa la forza. Eduardo Blousson, Alfredo Boden e Felipe Kelly (quest’ultimo votato miglior giocatore del torneo) si sono aggiudicati la terza edizione di Italia Polo Challenge, circuito di arena polo organizzato dalla Federazione Italiana Sport Equestri, che ha fatto tappa in Sardegna.
In finale, gli uomini in maglia gialla – che partivano favoriti, visti i cinque gol di handicap – hanno battuto 9-3 Hotel Petra Bianca (Davide Fioranelli, Francesco Scardaccione, Patricio Rattagan). Nella finale per il terzo posto, 9-4 di U.S. Polo Assn. (Therence Cusmano, Angel Valdez, Fabrizio Facello) su Natuzzi (Miguel Lagos Marmol, Massimo Giambarresi, Alexander Aggravi). Si è chiuso con una grande serata di sport e divertimento il terzo appuntamento del 2023 di Italia Polo Challenge, dopo quelli di febbraio a Cortina e di maggio a Piazza di Siena (Roma). E si è chiuso con una certezza: il polo in Italia, e in particolare in Sardegna, ha una nuova generazione di talenti che sta crescendo, come dimostra l’esordio con i grandi del 16enne olbiese Marco Pala, uno dei giovani impegnati nel torneo di polo pony che ha preceduto ogni sera le gare dei senior. Presenti all’evento il presidente del Comitato Regionale Fise Sardegna Stefano Meloni, il responsabile del dipartimento polo Alessandro Giachetti insieme al selezionatore del Team Italia Franco Piazza (gli Azzurri saranno impegnati a settembre nell’Europeo di Dusseldorf) e il consigliere federale Maria Grazia Cecchini. “Italia Polo Challenge si è dimostrata una bellissima manifestazione – le parole del vicepresidente della Regione Sardegna, Giuseppe Fasolino, presente alla serata finale -. Un evento che dà lustro a una regione che ha una grande tradizione di cavalli e di giovani atleti. Ne abbiamo visti tanti che in questi giorni si stanno avvicinando al polo, e in tre anni abbiamo riscontrato grandi miglioramenti. Crediamo nel polo e vogliamo continuare a investire in uno sport che caratterizza la Sardegna”.
Ad aprire la terza edizione sarda di Italia Polo Challenge, le sfilate ad Arzachena e Porto Cervo: due momenti di promozione che hanno avvicinato tanti turisti all’evento che si è giocato al Centro Sportivo Andrea Corda. “Questa manifestazione è un momento di coesione territoriale – il commento del sindaco di Arzachena, Roberto Ragnedda -. Riuscire ad abbinare il mondo dei cavalli allo sport è un’occasione unica. Avere poi la presenza della nostra eccellenza, la Brigata Sassari (che ha guidato le sfilate, ndr) è poi un grande motivo di grande orgoglio per noi arzachenesi. Ringraziamo l’organizzazione che con costanza ha confermato un’iniziativa che sta prendendo piede, come dimostra il numero sempre crescente di spettatori”. All’evento sportivo, la Federazione Italiana Sport Equestri sta legando anche un’altra missione: la crescita del movimento. “La Regione Sardegna ci ha offerto un’occasione formidabile, e questo torneo è stato un successo sia in termini sportivi che di pubblico – ha spiegato il presidente della Fise, Marco Di Paola -. Ci fa grande piacere vedere attenzione nei confronti del polo, dimostrata dai tanti giovani che abbiamo visto in campo in questi giorni. La Sardegna è molto vocata all’allevamento dei cavalli e il cavallo sardo può essere una grande risorsa per il polo: stiamo instaurando insieme al Comitato Regionale presieduto da Stefano Meloni e con l’Agris (l’agenzia della Regione Sardegna per la ricerca scientifica, la sperimentazione e l’innovazione tecnologica nei settori agricolo, agroindustriale e forestale, ndr) un progetto importante per utilizzare i cavalli sardi nel polo. Ecco perché questa è stata un’importante occasione di valorizzazione del cavallo anglo-arabo sardo”.
Un cavallo, quello sardo, che somiglia per fisionomia a quello argentino, allevato nella patria del polo mondiale. “C’è grande attenzione verso il benessere degli animali – sottolinea l’ideatore di Italia Polo Challenge, Patricio Rattagan -. Qui in Sardegna, dove la tradizione del cavallo è radicata nel tempo, stiamo portando avanti un progetto di riaddestramento degli anglo-arabo sardi proprio per poterne valorizzare le caratteristiche nel polo. Il bilancio di quest’anno? Super positivo: Abbiamo avuto per la prima volta in campo un giocatore sardo, tanta gente presente sia per le partite che nel villaggio allestito nella zona delle tribune, e soprattutto è bello vedere che sempre più bambini si avvicinano al polo”.
Papa Francesco: il Mediterraneo non sia più teatro di morteMilano, 23 lug. (askanews) – “Il Mediterraneo non sia mai più teatro di morte e di disumanità”. Lo ha detto Papa Francesco affacciandosi alla finestra dello studio nel Palazzo Apostolico Vaticano davanti ai fedeli e ai pellegrini riuniti in Piazza San Pietro. subito dopo della recita dell’Angelus.
Il Pontefice ha voluto prima richiamare l’attenzione “sul dramma che continua a consumarsi per i migranti nella parte settentrionale dell’Africa. Migliaia di essi tra indicibili sofferenze, da settimane sono intrappolati a abbandonate in aree desertiche”. Poi ha rinnovato il proprio appello “in particolare ai capi di stato Europei ed africani affinchè si presti urgente soccorso e assistenza a questi fratelli e sorelle”. Infine un auspicio: “Il signore illumini i cuori e le menti di tutti con sentimenti di fraternitò, solidaterà e accoglienza”.
Papa Francesco: ridurre l’inquindamento è una sfida non rinviabileMilano, 23 lug. (askanews) – “Rinnovo il mio appello ai reponsabili delle Nazioni perchè si faccia qualcosa di più concreto per limitare le emissioni di inquinati. E’ una sfida urgente e non si può rimandare, riguarda tutti: proteggiamo la nostra casa comune”. Lo ha detto Papa Francesco affacciandosi alla finestra dello studio nel Palazzo Apostolico Vaticano davanti ai fedeli e ai pellegrini riuniti in Piazza San Pietro. subito dopo della recita dell’Angelus. Il Santo Padre si è soffermato sulla crisi climatica: “Da una parte varie Regioni sono interessate da ondate anomale di caldo e colpite da destanti incendi, dall’altra ci sono nubifragi e inondazioni come quelle che hanno flagellato la Corea del Sud. Sono vicino a quanti soffrono e a coloro che stanno assistendo le vittime e gli sfollati”.
Tajani: l’attacco alla cattedrale di Odessa è un atto criminaleMilano, 23 lug. (askanews) – “Odessa è patrimonio Unesco, colpire centro della cristianità è un atto criminale, un atto indegno”. Così il ministro degli esteri, Antonio Tajani, ha commentato inntervendo in diretta a Omnibus su La7 l’attacco missilitico russo che ha colpito la città di Odessa distruggendo parzialmente la storica cattedrale della Trasfigurazione. “Una violenza inaccettabile”, ha aggiunto il ministro che poi ha puntualizzato: “Stiamo lavorando con il Maxxi, con la Triennale e con l’architetto Boeri per partecipare alla ricoscostruzione architettonica dell’Ucraina”.
Ciclismo, Tappa a Pogacar. Tour a Vingegaard, Pois a CicconeRoma, 22 lug. (askanews) – Tadej Pogacar mette il suo sigillo sulla ventesima tappa del Tour de France, La Belfort – Le Markstein, di 133.5 km, battendo in volata la maglia gialla Jonas Vingegaard che ha tentato di sorprendere il rivale all’ultima curva sul tragurado di Le Markstein. Terzo posto per Simon Yates, quarto per il sempre più convincente Felix Gall e quinto per Adam Yates, che domani sarà terzo sul podio finale di Parigi.
I due fenomeni si sono dati battaglia per la vittoria finale, hanno regalato un altro duello nell’ultima ‘vera’ tappa: in questo caso l’ha spuntata Pogacar, ma Vingegaard gestito la gara al meglio e così il danese si gode il secondo trionfo consecutivo dopo tre settimane davvero incredibili. E poi Giulio Ciccone, 28 anni, abruzzese, che conquista definitivamente la maglia a pois ed esulta sul Gpm che gli dà la certezza matematica. Dopo 31 anni, indosserà sui Campi Elisi di Parigi la prestigiosa maglia a pois di re dei Gpm, un simbolo amatissimo in Francia, seconda per importanza solo alla maglia gialla. Allora nel 1992 era stato Claudio Chiappucci a vestirla per il secondo anno consecutivo. Ciccone sarà l’undicesimo italiano vincitore della classifica della montagna, il quarto a vincere con la maglia a pois sulle spalle. Dopo la maglia azzurra nella Corsa Rosa di quattro anni fa, l’alfiere della Trek-Lidl è riuscito ad alzare l’asticella e sul podio di Parigi indosserà la casacca con sfondo bianco e pallini rossini, entrando nella storia del ciclismo tricolore. Manca solo la Vuelta. Si tratterebbe di una vera e propria impresa, perché soltanto 2 corridori hanno vinto tutte e le 3 maglie di miglior scalatore