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Pallanuoto, Italia-Usa 8-7, azzurre in semifinale mondiale

Pallanuoto, Italia-Usa 8-7, azzurre in semifinale mondialeRoma, 24 lug. (askanews) – La nazionale di pallanuoto femminile più bella di quanto si immagina elimina gli Stati Uniti tricampioni olimpici e quadrimondiali in carica col punteggio di 8-7 (2-3, 2-1, 2-2, 1-2) e stacca il biglietto per le semifinali al mondiale di Fukuoka. Il Setterosa, bronzo europeo e quarto agli ultimi mondiali, è di nuovo in zona medaglia e ad un passo dalla finale e dal pass olimpico per Parigi 2024.

L’ultima ad arrendersi è stata la fuoriclasse Steffens, autrice di 4 reti e migliore marcatrice della partita in cui le azzurre sono andate a segno con Giustini (3), Bianconi (2), Marletta, Picozzi e Tabani, rispettivamente autrici degli ultimi due gol per l’8-6 decisivo a 3’56 dalla fine. Determinanti il 3/15 in inferiorità numerica più tre rigori di cui uno parato sul 4-3 da Banchelli, premiata come mvp e sgolata per guidare una difesa a tratti apparsa imperforabile. L’ultima sconfitta degli Stati Uniti ai mondiali era stata proprio per mano dell’Italia. Era il 29 luglio 2015, nella fase preliminare, a Kazan. Il Setterosa di Tania Di Mario s’impose per 10-9 per poi conquistare il bronzo alle spalle delle statunitensi che iniziarono la loro lunga striscia di successi. Alle Olimpiadi di Rio de Janeiro dell’anno successivo le azzurre conquistarono l’argento battute in finale proprio dagli Stati Uniti.

Calcio femminile, Italia-Argentina 1-0 all’esordio dei mondiali

Calcio femminile, Italia-Argentina 1-0 all’esordio dei mondialiRoma, 24 lug. (askanews) – Esordio vincente al Mondiale in Austalia e Nuova Zelanda per le azzurre di Milena Bertolini. Battuta l’Argentina 1-0 con gol di Cristiana Girelli nel finale. L’attaccante della Juventus, entrata nel finale, ha deciso il match di testa all’87’. Partita non ricca di occasioni, con le squadre pericolose soprattutto su calcio piazzato. Nel primo tempo due gol annullati per fuorigioco a Caruso e Giacinti. Italia prima con la Svezia nel girone G. Vittoria importantissima in ottica qualificazione agli ottavi di finale. Il prossimo impegno delle azzurre sarà proprio contro la Svezia sabato 29 luglio alle ore 9:30 italiane.

Soddisfatta Milena Bertolini immediatamente dopo la partita: “Siamo molto felici perché sapevamo l’importanza di partire bene. È stata molto difficile, ma abbiamo meritato. Girelli? Cristiana è un valore aggiunto di questa squadra. Ora ci godiamo la vittoria!”

Eurozona, a luglio Pmi manufatturiero sceso a 41,7, minimi da 38 mesi

Eurozona, a luglio Pmi manufatturiero sceso a 41,7, minimi da 38 mesiMilano, 24 lug. (askanews) – L’indice Pmi flash composito della produzione nell’Eurozona a luglio è sceso a 48,9 (a giugno era 49,9), valore minimo in otto mesi. L’indice Pmi manifatturiero invece nell’Eurozona a luglio è sceso a 42,7 (a giugno: 43.4). Valore minimo in 38 mesi

Dalla lettura degli ultimi dati raccolti dall’indagine Hcob Pmi flash prodotta di S&P Global, la produzione economica dell’eurozona di luglio è diminuita al tasso più veloce in otto mesi, segnalando un debole inizio del terzo trimestre. Il peggioramento degli indicatori che anticipano le tendenze future quali l’indice delle previsioni dell’attività futura e quello dei nuovi ordini ricevuti mostra per i prossimi mesi un possibile inasprimento della contrazione spingendo quindi le aziende a rinunciare ai loro piani di assunzione del personale. La pressione sui prezzi ha intanto segnato un calo, con i prezzi medi di vendita che hanno indicato il rialzo più lento in quasi due anni e mezzo. I prezzi di vendita delle aziende manifatturiere, a causa del crollo della domanda, sono calati ad un tasso mai osservato dal picco della crisi finanziaria del 2009, mentre l’inflazione dei prezzi di vendita delle aziende del terziario è diminuita al livello minimo in 21 mesi.

Meloni lancia “processo di Roma” per cooperazione e lotta ai trafficanti

Meloni lancia “processo di Roma” per cooperazione e lotta ai trafficantiRoma, 23 lug. (askanews) – Giorgia Meloni lo ripete più volte: dalla Conferenza sullo sviluppo e le migrazioni che si è conclusa oggi alla Farnesina parte il “processo di Roma”. Non un intervento “spot” ma un percorso “ampio” e di “lungo periodo” per promuovere una cooperazione con i Paesi del Mediterraneo e dell’Africa per affrontare “alla radice” i problemi che spingono a migrare. Dalla Conferenza (a cui hanno partecipato una ventina di Paesi e una quindicina di organizzazioni internazionali) escono delle conclusioni condivise, che saranno inviate al segretario generale dell’Onu.

Concretamente il prossimo passo sarà la convocazione di una Conferenza dei donatori, per raccogliere risorse da far confluire in un fondo per lo sviluppo e in questo “la grande novità è che le nazioni che ricevono i finanziamenti devono essere anche quelle che decidono come spenderli”. Intanto gli Emirati arabi uniti hanno promesso investimenti per 100 milioni di euro, come ha annunciato il presidente emiratino Mohamed bin Zayed Al Nahyan che ha preso parte alla Conferenza, sottolineando che i fondi sono destinati “ai progetti di sviluppo nei Paesi colpiti dalla migrazione irregolare, comprese le iniziative di sostegno proposte nel Processo di Roma”. L’obiettivo generale è quello di instaurare un “dialogo tra pari” con una “piattaforma strategica e inclusiva, un lavoro pluriennale con una serie di obiettivi urgenti”. In questo processo “l’Italia ha le carte in regola per giocare un ruolo da protagonista” e da “ponte” nel Mediterraneo “non solo per l’attenzione sul piano degli investimenti ma anche per l’approccio che ha saputo dimostrare, non predatorio, paritario, non paternalistico, che deve aiutare queste nazioni, accompagnarle, capire le difficoltà e intervenire”.

Atteggiamento ribadito anche dal padrone di casa, il ministro degli Esteri Antonio Tajani, che ha auspicato che la Conferenza “avvii una nuova stagione”, che “non sia soltanto un incontro formale ma un momento di confronto che possa essere un punto di svolta in un’area così importante come il Mediterraneo allargato che vede coinvolti tanti paesi del Golfo ed europei, la Commissione europea e il Consiglio europeo”, ha aggiunto. Naturalmente l’obiettivo principale di Meloni è quello di contenere l’immigrazione illegale che “danneggia tutti”. Il ‘modello’, per lei, è quello italiano: “Per alcuni anni in Italia – ha sottolineato – abbiamo azzerato le quote di immigrazione legale perché erano coperte illegalmente. Non è solidale dire a tutti ‘entrate’ e non occuparci di queste persone. Immaginiamo quote più alte del passato e che vengano aumentate con chi ha fatto percorsi formativi concordati e con accordi bilaterali”. E questo metodo “conviene a tutti i Paesi europei”.

Certo, qualche perplessità la suscita un accordo come quello con il presidente tunisino Kais Saied (oggi tra i protagonisti a Roma) per quanto riguarda il rispetto dei diritti umani. Ma a chi le chiede se l’erogazione dei fondi a Tunisi possa essere legato al loro rispetto, Meloni si limita rispondere che “forse è una domanda che dovrebbe fare all’Unione europea visto che è un accordo firmato tra Ue e Tunisia”. Però, ribadisce, “la Tunisia è in estrema difficoltà e lasciarla al suo destino potrebbe avere conseguenze molto gravi”. E proprio Saied, che ha parlato all’inizio della Conferenza subito dopo Meloni, ha parlato di un fenomeno, quello del traffico di esseri umani e dello sfruttamento della migrazione, che è paragonabile a “una nuova forma di schiavitù” che Tunisi non vuole e non può tollerare e che ogni anno genera profitti per oltre 150 mld dollari all’anno che mettono a rischio la vita di 25 milioni di persone nel mondo”.

L’accordo con la Tunisia è stato preso come esempio da replicare anche dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen: “Siamo a Roma con un obiettvo condiviso, vogliamo e possiamo fare di queste sfide un’opportunità, costruendo partenariati forti e duraturi” tenendo come modello “l’accordo con la Tunisia, un modello da emulare per il futuro con altri Paesi della regione” con “un approccio pragmatico su valori condivisi, interessi condivisi e soluzioni che siano adatte alle situazioni locali”, ha dichiarato. Dalle parole di Saied e dei rappresentanti della Libia, il premier del governo di unità nazionale Abdulhamid Dbeibah e il presidente del Consiglio nazionale Mohamed Al Menfi, è emerso con chiarezza che i Paesi di transito non intendono diventare destinazioni finali della migrazione e si attendono processi di collaborazione in cui si dialoghi alla pari e con un atteggiamento trasparente e giusto. “Il governo italiano ha dato priorità assoluta a questo dossier del contrasto a gruppi criminali legati alla migrazione clandestina”, ha detto il premier del governo di unità nazionale della Libia, ricordando che l’approccio delle autorità libiche si oppone “a ogni tentativo di stabilire questi immigrati nei Paesi di transito”, un’ipotesi che “va contro la nostra politica demografica, di sicurezza sociale e pace sociale”. “Dobbiamo avere un approccio giusto”, la questione migratoria “non deve riguardare solo il mare ma anche i Paesi di partenza, di transito e destinazione per trovare una soluzione equa”, inoltre, ha aggiunto Dbeibah, “la stabilità della Libia è nell’interesse del mondo intero e della regione”. Nella conferenza stampa finale, sollecitata dai giornalisti, Meloni è anche tornata a parlare della grazia a Patrick Zaki e del caso Regeni. Il primo “è un grande risultato che dimostra la percezione che si ha dell’Italia”, mentre la questione del ricercatore ucciso al Cairo “non è stata archiviata, continuo a occuparmene pur senza parlarne con voi”. Al centro delle domande anche l’incontro previsto alla Casa Bianca la prossima settimana con il presidente Joe Biden e il ‘nodo’ del memorandum sulla Via della Seta. “Il tema dei rapporti con la Cina si discute ampiamente in ambito G7 e potrà essere oggetto del confronto, non specificamente sulla via della Seta. A me la questione non è mai stata posta dal presidente degli Usa che ho incontrato più volte”, ha garantito Meloni.

Zaki: il mio impegno per i diritti umani continua

Zaki: il mio impegno per i diritti umani continuaRoma, 23 lug. (askanews) – “Vorrei ringraziare tutti quelli che hanno permesso questo rilascio: autorità italiane, egiziane, Ong, società civile, le istituzioni accademiche, i vertici delle Stato italiano fino alla presidnete del Consiglio. Davvero sento un grande senso di reposanbilità nei confronti della mia famiglia e della mia comunità. Nonostante tutta la mia gratitudine io devo comunque sottolineare l’importanza del vostro lavoro per i diritti umani in Egitto”. Lo ha detto Patrick Zaki in conferenza stampa all’Università di Bologna.

“Oggi – ha proseuito Zaki – sono arrivato proprio in concomitanza del vertice sulle migrazioni e io sono un attivista dei diritti umani e la mia odissea deriva dal fatto che sono un ricercatore e un attivista, quindi questo potrebbe non essere la fine del mio travaglio, il mio impegno per i diritti umani continua. Io non do per scontata la mia libertà, non chiudo la porta rispetto al passato e sostengo tutti coloro che difendono i diritti umani in Egitto”.

Ciclismo, Jordi Meeus vince a Parigi. Il Tour è di Vingegaard

Ciclismo, Jordi Meeus vince a Parigi. Il Tour è di VingegaardRoma, 23 lug. (askanews) – E’ di Jordi Meeus l’ultima vittoria di tappa del Tour de France, la consueta passerella degli Champs Elysées. Nona vittoria in carriera, sicuramente la più prestigiosa, per il 25enne fiammingo della Bora Hansgrohe, che precede al photofinish il connazionale Philipsen. Terzo Dylan Groenewegen (Jayco AlUla) e appena fuori dal podio Mads Pedersen (Lidl Trek).

Ufficiali quindi le maglie: la gialla a Jonas Vingegaard (Jumbo Visma, vincitrice pure della classifica a squadre) con ben sette minuti e mezzo su Tadej Pogacar (UAE) che si accontenta della bianca per il secondo anno consecutivo; la verde a Jasper Philipsen (Alpecin Deceuninck). Quella a pois a Giulio Ciccone (Lidl Trek) che nella Grande Boucle del record negativo di partecipazioni italiane da quarant’anni a questa parte dà comunque motivo di esultare. Per questioni logistiche legate proprio alla manifestazione a cinque cerchi, il Tour del 2024 (che sarà partito peraltro dall’Italia) terminerà eccezionalmente a Nizza: l’appuntamento con la capitale francese è dunque per il 2025.

Domani allerta meteo gialla in 6 regioni del Nord

Domani allerta meteo gialla in 6 regioni del NordRoma, 23 lug. (askanews) – Il Dipartimento della Protezione Civile ha emesso per domani un nuovo avviso di condizioni meteorologiche avverse in sei regioni del Nord: Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Trentino Alto Adige, Veneto e Friuli Venezia Giulia. Lo fa sapere lo stesso Dipartimento di Protezione Civile.

Un flusso instabile di origine atlantica – spiega una nota – tenderà nuovamente a interessare, dalla giornata di domani, le regioni settentrionali, a partire dai settori alpini occidentali, per poi estendersi a quelle orientali e alle aree pianeggianti, con temporali sparsi ma di forte intensità. Sulla base delle previsioni disponibili, il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte (alle quali spetta l’attivazione dei sistemi di protezione civile nei territori interessati) ha emesso un nuovo avviso di condizioni meteorologiche avverse. L’avviso prevede dal mattino di domani, lunedì 24 luglio, precipitazioni sparse a prevalente carattere temporalesco, localmente intense e persistenti, su Valle d’Aosta, Piemonte e Lombardia, in estensione, dal pomeriggio, a Trentino Alto Adige, Veneto e Friuli Venezia Giulia. I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica, grandinate e forti raffiche di vento.

Sulla base dei fenomeni previsti è stata valutata per la giornata di domani, lunedì 24 luglio, allerta gialla meteo-idro in Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige, Valle d’Aosta e Veneto, oltre che su parte di Lombardia e Piemonte.

Formula1, Leclerc: “Motivato al 200%, continuare a lavorare”

Formula1, Leclerc: “Motivato al 200%, continuare a lavorare”Roma, 23 lug. (askanews) – Charles Leclerc chiude al 7° posto nel GP di Ungheria. All’Hungaroring il pilota della Ferrari paga anche una penalizzazione per eccesso di velocità entrando in pit-lane, che gli costa una posizione sul traguardo a favore di Norris. “Di solito ci troviamo bene su queste piste, ma non abbiamo i dati delle altre macchine e probabilmente loro sono migliorate. Dobbiamo lavorare sulla sensibilità della macchina sul vento, facciamo fatica. E’ stato un inizio di stagione difficile, dobbiamo lavorare. Non sono demoralizzato, darò tutto fino all’ultima gara. Non si sono state discussioni, sono motivato al 200%. Purtroppo al momento non abbiamo la macchina per sorpassare e farlo vedere, ma spero che arriverà presto il nostro momento”.

Atletica, super Battocletti: record italiano nei 5000 dopo 27 anni

Atletica, super Battocletti: record italiano nei 5000 dopo 27 anniRoma, 23 lug. (askanews) – Fantastica prestazione di Nadia Battocletti a Londra, nella decima tappa della Diamond League: la mezzofondista azzurra firma il record italiano dei 5000 metri con 14:41.30 e dopo 27 anni batte il 14:44.50 di Roberta Brunet (Colonia 16 agosto 1996). La 23enne delle Fiamme Azzurre, allenata dal papà Giuliano, chiude la prova all’ottavo posto togliendo circa cinque secondi al suo 14:46.29 dei Giochi di Tokyo e sigla anche lo standard per le Olimpiadi di Parigi 2024, nella super gara dell’etiope Gudaf Tsegay (14:12.29).

“A un mese dai Mondiali è una grande conquista – le parole dell’azzurra – l’obiettivo era migliorare lo stagionale e se possibile fare anche il ‘minimo’ olimpico. Ci sono riuscita e adesso vorrei continuare su questa strada, crescere di giorno in giorno come persona e come atleta”.

Zaki è in Italia. “E’ il giorno più importante della mia vita”

Zaki è in Italia. “E’ il giorno più importante della mia vita”Milano, 23 lug. (askanews) – Dopo oltre tre anni di attesa, Patrick Zaki è arrivato in Italia. L’aereo dell’EgyptAir con a bordo lo studente egiziano è atterrato all’aeroporto di Malpensa alle 16.50. “Sono contento di essere in Italia, è il giorno più importante della mia vita, ci vediamo a Bologna”, queste le sue prime parole davanti a microfoni delle televisioni che lo attendevano nello scalo milanese. Zaki questa sera è atteso a Bologna nella sua Università, dove alle 20.30 incontrerà la stampa nella Sala VIII Centenario del rettorato. In quest’occasione, gli verrà consegnata la pergamena di laurea del Master Erasmus Mundus GEMMA – Women’s and Gender Studies: la coronazione del suo percorso di studi, che era stato costretto a concludere da remoto. A seguire, informa l’ateneo bolognese, Patrick andrà in Piazza Maggiore, dove incontrerà il Sindaco Matteo Lepore.