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Tappa a Gaeta per la campagna Mediterraneo da Remare Plasticfree

Tappa a Gaeta per la campagna Mediterraneo da Remare PlasticfreeMilano, 21 lug. (askanews) – Una campagna itinerante per promuovere la transizione verso un turismo sostenibile e responsabile sui litorali e sensibilizzare al contrasto dell’inquinamento da plastiche e microplastiche nei mari, fiumi e laghi. Si chiama Mediterraneo da remare #PlasticFree 2023 ed è promossa dalla Fondazione UniVerde in collaborazione con Marevivo e con l’adesione del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera. La Campagna sbarca a Gaeta, in provincia di Latina, lunedì 31 luglio alle 17, presso la ITS Academy Fondazione G. Caboto. La tappa è organizzata in collaborazione con la Lega Navale Italiana – Sez. Gaeta e con il patrocinio del Comune di Gaeta.

La campagna nasce nel 2011 da un’idea del presidente della Fondazione UniVerde, Alfonso Pecoraro Scanio, che da Ministro dell’Ambiente cambiò la denominazione del dicastero aggiungendovi la tutela del Mare. Supportata da atleti del canottaggio e della canoa, a partire dai campioni olimpici Bruno Mascarenhas e Daniele Scarpa e dal campione mondiale Livio La Padula, ha l’obiettivo di sensibilizzare la collettività alla tutela del Mare Nostrum e del suo delicato ecosistema mediante eventi e remate simboliche promossi su tutto il territorio nazionale, ed eventi internazionali, a sostegno delle strutture turistiche operanti sui litorali marini, lacustri e fluviali che mettono a disposizione dei propri clienti canoe o altri natanti ecologici, promuovendo così un turismo sostenibile e amico del Mediterraneo. Secondo il report “The Mediterranean: Mare Plasticum” dell’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN), la plastica totale accumulata nel bacino mediterraneo è stimata nell’ordine di grandezza di 1.178.000 tonnellate. Ogni anno, 229.000 tonnellate di rifiuti plastici scorrono nel Mediterraneo: il 94% è costituito da macroplastiche, mentre le microplastiche rappresentano il 6%. La top three dei Paesi che contribuiscono maggiormente all’inquinamento da plastiche è composta da Egitto, Italia e Turchia.

Se vogliamo migliorare la salute del Pianeta – si legge in un comunicato della Fondazione Univerde – degli habitat e quella umana è essenziale arrestare il marine litter e in particolare la dispersione di rifiuti plastici. Sono urgenti le misure di prevenzione e la necessità di una risposta collettiva, con un approccio integrato in cui Istituzioni, attori politici, associazioni e società civile possano lavorare insieme e in modo coordinato, a partire dall’educazione delle nuove generazioni. Dopo gli interventi degli ospiti, alle ore 18 è prevista la remata simbolica, con canoisti e canottieri, per la raccolta delle plastiche disperse in mare.

Zuppi: Papa Francesco opera per un “dopo” senza guerra

Zuppi: Papa Francesco opera per un “dopo” senza guerraCamaldoli (Ar), 21 lug. (askanews) – “Papa Francesco, mentre chiede la pace presto, opera per preparare un ‘dopo senza la guerra”. Lo ha detto il cardinale Matteo Zuppi, presidente della Cei, nella sua prolusione al convegno il Codice di Camaldoli.

“Se vuoi la pace prepara la pace! Significa -ha aggiunto Zuppi- promuovere una visione che attragga verso un mondo differente e che mobiliti passioni e energie per costruirlo, ma anche organismi e modalità in grado di mantenerla”. Secondo Zuppi, convinto che “l’infiacchimento della democrazia” sia “sempre un cattivo presagio per la pace”, “non c’è cura della casa comune se non impariamo a riconoscerci e a trattarci da fratelli tutti. Finiremmo per distruggerla e per distruggerci”.

“Bisogna risvegliare gli sguardi e le menti, per superare il circolo vizioso per cui tutto diventa impossibile. Ecco perché Francesco insiste sulla pace anche quando sembra difficile o sulla fraternità anche quando dilaga l’estraneità. L’insistenza sugli obiettivi massimi sfida il senso comune che, insegna Manzoni, resta nemico del buon senso. Francesco mostra che il realismo della speranza muove assai di più di tante valutazioni. E non si può parlare di pace senza parlare della giustizia! Cercare la pace è compromettersi per trovare la giustizia, ma non in astratto, fuori dalla storia, simbolica, ma -ha concluso Zuppi- quella che garantisce sicurezza”.

Pd, Bonaccini: tanti non vogliono rinunciare a idee riformiste

Pd, Bonaccini: tanti non vogliono rinunciare a idee riformisteCesena, 21 lug. (askanews) – “Abbiamo voluto chiamare chi mi ha sostenuto, chi mi ha votato, e magari anche qualcuno che non mi ha votato e che pensa che sia utile al partito democratico un contributo di idee”. Lo ha detto il presidente del partito democratico e della regione Emilia-Romagna arrivando alla kermesse di ‘Energia popolare’, l’area politico-culturale che fa riferimento allo stesso Bonaccini, in corso alla fiera di Cesena.

“Da questo punto di vista – ha proseguito Bonaccini – c’è una mozione ben precisa che comunque ha raccolto tanto consenso, anche tra gli elettori, pur riconoscendo la vittoria, e ci mancherebbe altro, di Elly e soprattutto che raggiunse la maggioranza assoluta tra gli iscritti. C’è tanta gente che non vuole rinunciare a un’idea riformista del partito democratico, del centro sinistra, ho trovato e mi ha fatto molto piacere, la dichiarazione di Bersani che ha detto che ci conosce, sa chi siamo e non ha dubbi che questa” kermesse “viene fatta non per fare non per fare una corrente che debba mettersi in competizione con altri ma per un luogo che porti idee, perché un grande partito, se vuole essere grande, non può che essere plurale e se vuole essere plurale vuol dire che si mettono a confronto idee e a volte nemmeno tutte coincidenti”. In sostanza, ha proseguito il presidente del Pd, “Energia popolare” vuole “provare a fare del Pd un partito più forte, più robusto, più radicato, perché sentiamo il vento di destra che in tutta Europa cresce impetuoso. Sentiamo e abbiamo visto nelle ultime amministrative come è presente questa destra nella società e nei territori. Noi abbiamo il dovere di fare più forte il Pd, per essere anche attrattivi, per costruire poi dopo un nuovo centrosinistra che la prossima volta sia alternativa nel paese e che però già il prossimo anno, visto che si vota in oltre 4mila comuni italiani e in tante regioni, provi a tornare a vincere”.

E’ morto Tony Bennett, l’ultimo crooner americano

E’ morto Tony Bennett, l’ultimo crooner americanoRoma, 21 lug. (askanews) – E’ morto, all’età di 96 anni, Tony Bennett, l’ultimo crooner americano. Nella sua lunghissima carriera ha vinto 20 Grammy Awards e ha realizzato 100 album. Sofferente dal 2016 del morbo di Alzheimer, la sua morte è stata resa nota dalla sua portavoce Sylvia Weiner. Era nato a New York il 3 agosto 1926 da una famiglia di origini italiane: Anthony Benedetto (il suo vero nome) era uno dei tre figli di John Benedetto – un negoziante che nel 1906 era emigrato negli Stati Uniti da Podàrgoni, vicino a Reggio Calabria – e di Anna Suraci, una sarta che era nata negli Stati Uniti subito dopo l’emigrazione dei suoi genitori, anch’essi reggini, avvenuta nel 1899. Una carriera lunga oltre 70 anni, con centinaia di concerti e date nei club e più di 150 registrazioni, Bennett è stato una sorta di custode della classica canzone popolare americana rappresentata da Cole Porter, Gershwin, Duke Ellington, Rodgers e Hammerstein e altri. Era l’ultimo grande crooner americano, dopo la morte di Dean Martin, Frank Sinatra e Perry Como. Bennett era noto per canzoni come ‘The Way You Look Tonight’, ‘Body and Soul’ e ‘I Left My Heart In San Francisco’. Ma anche per le sue esibizioni con cantanti da Lady Gaga ad Aretha Franklin a Frank Sinatra, che lo ha definito “il miglior cantante del settore”. Nel 1951, Bennett ebbe il suo primo grande successo con ‘Because of You’. Nel 2021, ‘Love For Sale’ – il suo secondo album di duetti con Lady Gaga – è balzato in cima alle classifiche. Era l’uomo più anziano ad avere un album al primo posto nelle classifiche negli Stati Uniti e, in una carriera di sette decenni, ha venduto più di 50 milioni di dischi in tutto il mondo.

Schlein: nel Pd porte spalancate, lavoro lungo per alternativa di governo

Schlein: nel Pd porte spalancate, lavoro lungo per alternativa di governoRoma, 21 lug. (askanews) – Le porte del Pd saranno “spalancate” con l’obiettivo di costruire, a partire dai territori e dal confronto delle idee, un’alternativa di governo nel Paese. Nella consapevolezza che sarà un lavoro “lungo, curioso e profondo”. Presentando, insieme a Nicola Zingaretti che la guiderà, la Fondazione prevista dallo statuto dem, la segretaria Elly Schlien ha sottolineato la necessità che ci sia un “luogo dove sviluppare un pensiero profondo sulle sfide cruciali, curioso, che guardi a cosa accade intorno a noi. Ma che sia soprattutto un luogo che valorizzi il pluralismo interno al partito” e, allo stesso tempo, curi “le nostre radici” proiettandole nel futuro e offrendo una risposta alle “aspettative di chi ci guarda da fuori e magari vuole darci” una mano.

“Abbiamo l’ambizione – ha sottolineato Schlein – di provare a far tornare la politica a non ossessionarsi solo dell’hashtag quotidiano o della prossima scadenza elettorale per quanto importante, una politica” che non si accontenti di un “dibattito ombelicale”. La segretaria Pd si è detta d’accordo con Pier Luigi Bersani: “Ha molta ragione quando ci richiama alla necessità di continuare a tenere aperte le porte, spalancate, di questo partito”. Un lavoro “che non si fa in poche settimane, io ne ho la piena consapevolezza, noi ne abbiamo la piena consapevolezza”.

La Fondazione e non solo (la segretaria ha ricordato le relazioni internazionali, gli incontri sui territori come quello avvenuto ieri, la scuola di formazione che partirà in autunno, il confronto di questa mattina al Nazareno con le associazioni sulla transizione energetica) hanno proprio l’obiettivo di “creare luoghi di confronto aperto, un modo per costruire la fiducia, e provare a ricucire i fili che in questi anni si erano indeboliti”. “C’è una domanda e la vogliamo raccogliere allargando sempre di più le nostre prospettive, un lavoro per farci portare fuori le nostre idee e raccoglierne altre”, per “ricostruire una visione di futuro”, ritrovare chi in questi anni “non si è sentito” più “rappresentato”.

La Fondazione, inserita nello statuto quando Zingaretti era segretario, sarà il luogo dove far “vivere il pluralismo, curare le radici e proiettare l’identità che stiamo cercando di dare al Partito Democratico per affrontare le sfide del futuro e parlare alle nuove generazioni”. “Ringrazio la segretaria Schlein per questo incarico” che porterà “dopo l’estate alla costituzione della Fondazione nazionale del Pd. Interpreto questa sfida di procedere, dopo il lavoro prezioso fatto da Gianni Cuperlo, come una volontà di rafforzamento del progetto politico del Pd all’insegna della riflessione, dell’apertura e della trasformazione. Una sfida per affrontare il futuro insieme e più forti”, ha affermato Zingaretti, il quale ha assicurato che la Fondazione “sarà uno strumento al servizio dell’azione politica che si è aperta con l’ultimo congresso”.

Gli obiettivi della Fondazione “si possono ridurre in tre parole: capire, unire (le differenze, le persone e le esperienze) e moltiplicare” (grazie all’apporto della società, di chi “non è nel Pd”, delle “intelligenze di cui l’Italia è ricchissima”). Nella Fondazione, ha detto l’ex governatore del Lazio che lasciò la segreteria in polemica con il correntismo, prevarrà il “pluralismo, ricchezza unica del Pd, che potrà vivere con maggiore vivacità ma dentro la condivisione di un’idea e di un profilo comune”. “Io non sono mai andato via dal Pd, mi sono dimesso da segretario per salvare il Pd”, ha puntualizzato.

”The Marvels”, il nuovo film con Captain Marvel e altre supereroine

”The Marvels”, il nuovo film con Captain Marvel e altre supereroineRoma, 21 lug. (askanews) – “The Marvels”, il nuovo film Marvel Studios con Brie Larson nei panni di Captain Marvel, arriverà l’8 novembre nelle sale italiane distribuito da The Walt Disney Company Italia.

Carol Danvers alias Captain Marvel ha recuperato la propria identità dai tirannici Kree e si è vendicata della Suprema Intelligenza. Ma a causa di conseguenze impreviste, Carol deve farsi carico del peso di un universo destabilizzato. Quando i suoi compiti la portano in un wormhole anomalo collegato a un rivoluzionario Kree, i suoi poteri si intrecciano con quelli della sua super fan di Jersey City Kamala Khan, alias Ms. Marvel, e con quelli della nipote di Carol, il capitano Monica Rambeau, diventata ora un’astronauta S.A.B.E.R.. Insieme, questo improbabile trio deve fare squadra e imparare a lavorare in sinergia per salvare l’universo come “The Marvels”. “The Marvels” è interpretato da Brie Larson, Teyonah Parris, Iman Vellani, Zawe Ashton, Gary Lewis, Park Seo-joon, Zenobia Shroff, Mohan Kapur, Saagar Shaikh e Samuel L. Jackson.

Il film Marvel Studios è diretto da Nia DaCosta e prodotto da Kevin Feige. Louis D’Esposito, Victoria Alonso, Mary Livanos, Jonathan Schwartz e Matthew Jenkins sono i produttori esecutivi. La sceneggiatura è firmata da Megan McDonnell, Nia DaCosta, Elissa Karasik e Zeb Wells.

Schlein: le porte del Pd saranno spalancate, consapevoli che sarà un lavoro ‘lungo’

Schlein: le porte del Pd saranno spalancate, consapevoli che sarà un lavoro ‘lungo’Roma, 21 lug. (askanews) – Le porte del Pd saranno “spalancate” con l’obiettivo di costruire, a partire dai territori e dal confronto delle idee, un’alternativa di governo nel Paese. Nella consapevolezza che sarà un lavoro “lungo, curioso e profondo”. Presentando, insieme a Nicola Zingaretti che la guiderà, la Fondazione prevista dallo statuto dem, la segretaria Elly Schlien ha sottolineato la necessità che ci sia un “luogo dove sviluppare un pensiero profondo sulle sfide cruciali, curioso, che guardi a cosa accade intorno a noi. Ma che sia soprattutto un luogo che valorizzi il pluralismo interno al partito” e, allo stesso tempo, curi “le nostre radici” proiettandole nel futuro e offrendo una risposta alle “aspettative di chi ci guarda da fuori e magari vuole darci” una mano.

“Abbiamo l’ambizione – ha sottolineato Schlein – di provare a far tornare la politica a non ossessionarsi solo dell’hashtag quotidiano o della prossima scadenza elettorale per quanto importante, una politica” che non si accontenti di un “dibattito ombelicale”. La segretaria si è detta d’accordo con Pier Luigi Bersani: “ha molta ragione – ha affermato – quando ci richiama alla necessità di continuare a tenere aperte le porte, spalancate, di questo partito”. Un lavoro “che non si fa in poche settimane, io ne ho la piena consapevolezza, noi ne abbiamo la piena consapevolezza”.

La Fondazione e non solo (la segretaria ha ricordato le relazioni internazionali, gli incontri sui territori come quello avvenuto ieri, la scuola di formazione che partirà in autunno, il confronto di questa mattina al Nazareno con le associazioni sulla transizione energetica) hanno proprio l’obiettivo di “creare luoghi di confronto aperto, un modo per costruire la fiducia, e provare a ricucire i fili che in questi anni si erano indeboliti”. “C’è una domanda e la vogliamo raccogliere allargando sempre di più le nostre prospettive, un lavoro per farci portare fuori le nostre idee e raccoglierne altre”, per “ricostruire una visione di futuro”, ritrovare chi in questi anni “non si è sentito” più “rappresentato”.

La Fondazione, inserita nello statuto quando Zingaretti era segretario, sarà il luogo dove far “vivere il pluralismo, curare le radici e proiettare l’identità che stiamo cercando di dare al Partito Democratico per affrontare le sfide del futuro e parlare alle nuove generazioni”. “Ringrazio la segretaria Schlein per questo incarico” che porterà “dopo l’estate alla costituzione della Fondazione nazionale del Pd. Interpreto questa sfida di procedere, dopo il lavoro prezioso fatto da Gianni Cuperlo, come una volontà di rafforzamento del progetto politico del Pd all’insegna della riflessione, dell’apertura e della trasformazione. Una sfida per affrontare il futuro insieme e più forti”, ha affermato Zingaretti, il quale ha assicurato che la Fondazione “sarà uno strumento al servizio dell’azione politica che si è aperta con l’ultimo congresso”.

Gli obiettivi della Fondazione “si possono ridurre in tre parole: capire, unire (le differenze, le persone e le esperienze) e moltiplicare” (grazie all’apporto della società, di chi “non è nel Pd”, delle “intelligenze di cui l’Italia è ricchissima”). Nella Fondazione, ha detto l’ex governatore del Lazio che lasciò la segreteria in polemica con il correntismo, prevarrà il “pluralismo, ricchezza unica del Pd, che potrà vivere con maggiore vivacità ma dentro la condivisione di un’idea e di un profilo comune”. “Io non sono mai andato via dal Pd, mi sono dimesso da segretario per salvare il Pd”, ha puntualizzato.

Un ‘Piano fascista’ avrebbe voluto colpire i giudici: arresti e perquisizioni

Un ‘Piano fascista’ avrebbe voluto colpire i giudici: arresti e perquisizioniRoma, 21 lug. (askanews) – Un piano fascista “per la costituzione di un osservatorio delle attività della magistratura”. Per questo, su disposizione del giudice delle indagini preliminari di Caltanissetta, un avvocato, Stefano Menicacci, è finito agli arresti domiciliari insieme ad un soggetto a lui vicino, Romeo Domenico. E sempre per questa presunta attività ‘occulta’ che voleva colpire alcuni giudici e pubblici ministeri non graditi il fondatore del Fronte nazionale ed esponente di estrema destra, Adriano Tilgher, è oggetto di un decreto di perquisizione. Con lui chiamato in causa anche un altro legale, Saverio Ingraffia, ed un un docente universitario, Francesco Scala.

Menicacci e Romeo sono accusati di false informazioni a pubblico ministero aggravate dall’aver mentito in un procedimento per strage. In una nota della Procura di Caltanissetta si spiega che il filone riguardante Menicacci non è collegato a quello relativo a Tilgher ed altri, “se non parzialmente e solo da un punto di vista probatorio”. Da alcune intercettazioni telefoniche è emerso – si sottolinea – “un progetto ispirato dalla ideologia fascista (gli interlocutori si definiscono fascisti) di costituzione di un ‘Osservatorio’ delle attività della magistratura, del quale dovrebbero fare parte anche componenti occulti per colpire alcuni magistrati non graditi; progetto che, secondo gli interlocutori, è giù stato adottato”. Nel comunicato dell’autorità inquirente si chiarisce che “il progetto” su cui indaga avrebbe previsto “anche l’intento di ricevere l’avallo di altissimi livelli del potere esecutivo e di altri; avallo che gli associati affermano, nei loro colloqui, di avere già ottenuto. Si precisa sin d’ora, però, che nessun esponente delle istituzioni, è sottoposto ad indagini”. Nel corso di un incontro con la stampa il procuratore capo Salvatore De Luca ha spiegato che gli indagati avrebbero parlato anche di aver avvicinato indirettamente la premier Giorgia Meloni e il ministro della Giustizia Carlo Nordio. Ma secondo i pubblici ministeri – si sottolinea – si è trattato solo di millantato credito, parole a vanvera insomma.

Le perquisizioni – si ricorda – sono state decise per i reati di associazione a delinquere e per quelli previsti dalla legge Anselmi che punisce i promotori di associazioni segrete. Gli accertamenti sono stati sviluppati nell’alveo delle indagini per le stragi del ’92 nel corso delle quali sono state intercettate delle conversazioni tra Menicacci e Domenico, la moglie di Stefano Delle Chiaie e Tilgher.

Salario minimo, Conte: maggioranza pensa a vitalizi non a diritti

Salario minimo, Conte: maggioranza pensa a vitalizi non a dirittiRoma, 21 lug. (askanews) – “Altro giorno, altra perla dei ministri del sempre più imbarazzante governo Meloni. Oggi tocca al ministro Musumeci parlare a vanvera. Sul salario minimo ha affermato: ‘Credo che la risposta sia il lavoro. Basta con questo assistenzialismo’. È chiaro? I ministri di Giorgia Meloni non sanno nemmeno che chi chiede il salario minimo lavora da mattina a sera: non chiede di essere assistito, ma semplicemente pretende di essere pagato il giusto, non 3 o 4 euro l’ora”. Lo scrive su Facebook il leader M5s Giuseppe Conte.

“Sono ministri – aggiunge – che hanno giurato sulla Costituzione ma non l’hanno letta. Che il salario sia equo e dignitoso lo prescrive l’art. 36 della nostra Carta costituzionale. Le forze di questa maggioranza hanno altre idee su diritti ed emergenze del Paese: i vitalizi per gli ex senatori, andare in giro con 5mila euro in contanti in tasca. Hanno perso ogni contatto con la realtà”.

Rai, Fdi contro Saviano: è incompatibile con il servizio pubblico

Rai, Fdi contro Saviano: è incompatibile con il servizio pubblicoRoma, 21 lug. (askanews) – Fratelli d’Italia contro Roberto Saviano, il cui programma ‘Insider’ è stato confermato dalla Rai.

Ieri in un tweet lo scrittore aveva definito Matteo Salvini “Ministro della Mala Vita”. “Le parole di Saviano contro il Governo vanno ben oltre la critica. Si tratta di insulti con parole inaccettabili nel merito e nei toni gravissime incompatibili con il servizio pubblico” e “in Rai non ci può essere spazio per tutto questo”, attacca Augusta Montaruli, vicepresidente della Vigilanza Rai per Fratelli d’Italia. “Se i principi di garanzia di imparzialità, pluralismo e dei linguaggi usati lasciano spazio all’odio politico e alla diffamazione – aggiunge Gaetano Nastri, senatore di Fratelli d’Italia anche lui in commissione di Vigilanza Rai – allora è giusto che i vertici della Rai prendano provvedimenti equi per coloro che non li rispettano. Vista la gravità di quanto accaduto porteremo con urgenza questo caso in Commissione Vigilanza Rai per avviare una seria riflessione sulla conferma dello scrittore sulla tv pubblica”.

“Ha definito Salvini ministro della malavita e ora sta per condurre un programma in Rai. Le parole indecenti di Saviano lo rendono del tutto incompatibile a poter condurre una trasmissione sulla tv di Stato, c’è un limite che non può essere oltrepassato. La Rai è pagata con i soldi degli italiani e merita conduttori e giornalisti di spessore e non di militanti invasati del tutto privi di deontologia professionale e di rispetto per le istituzioni”, conclude il senatore di Fratelli d’Italia Raffaele Speranzon.