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Grandine come palle di ghiaccio in Veneto

Grandine come palle di ghiaccio in VenetoVenezia, 20 lug. (askanews) – Grandine con palle di ghiaccio di dimensioni straordinarie sono cadute ovunque dalla Riviera del Brenta a Bassano del Grappa, dalle Prealpi alla Pianura Trevigiana, dal Garda fino all’Alta Padovana. Nessuna provincia – spiega Coldiretti Veneto – è stata risparmiata dal maltempo di ieri sera che ha rovinato intere campagne con coltivazioni in pieno campo, ortaggi, colture, frutteti, vigne ma anche serre, strutture agricole creando disagi ai cittadini nei centri storici ad abitazioni e auto, anche allestimenti di fiere e rassegne. Sono in corso le rilevazioni dei tecnici di Coldiretti Veneto per valutare i danni e le perdite.

Il giorno dopo il disastro sui social appaiono le scritte “impianto chiuso per ripristino”, “le attività in fattoria sono sospese” messaggi evidenti di una risistemazione obbligata. Le immagini che girano in rete sono impressionanti, le verifiche sono in corso e il conto aumenta sommato a quanto provocato nei giorni scorsi dalla bufera nel bellunese. Un rincorrersi di stati di calamità dovuti ai cambiamenti climatici a cui anche le migliori tecnologie protettive sempre più spesso si arrendono.“L’agricoltura è l’attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici ma è anche il settore più impegnato per contrastarli – afferma Coldiretti – i cambiamenti climatici impongono una nuova sfida per le imprese agricole che devono interpretare le novità segnalate dalla meteorologia e gli effetti sui cicli delle colture, sulla gestione delle acque e sulla sicurezza del territorio”.

“Firmerò oggi stesso l’estensione dello stato di emergenza, terminati i censimenti dei danni in corso dalle prime ore del mattino. L’ondata di maltempo, dopo aver interessato le nostre montagne, ha colpito nella serata di ieri anche la pianura, provocando anche il ferimento di alcune persone, fortunatamente in forma lieve: 20 di loro si sono presentate autonomamente presso i Pronto Soccorso della provincia di Venezia, mentre il SUEM di Padova ha soccorso 10 persone colpite da grandine, 2 persone all’interno di auto colpite da alberi, 2 colpite da vetri rotti. Nella provincia di Vicenza sono state soccorse dal SUEM 3 persone con lesioni lievi causate da grandine nella zona di Bassano del Grappa. Nelle centrali operative dei Vigili del Fuoco e della Protezione Civile abbiamo registrato più di 350 chiamate di soccorso per i violenti temporali di acqua, grandine e di raffiche di vento molto forti, registrate dalle stazioni della rete ARPAV superiori a 100 Km/h, con un massimo di 119 km/h a Campagna Lupia Valle Aperto (VE). I danni maggiori, si sono registrati fra le provincie di Padova, Treviso, Vicenza e Venezia. Duramente colpita tutta Riviera del Brenta. Ringrazio ancora una volta i soccorritori ed i tecnici che sono intervenuti nell’immediatezza degli eventi e che
continuano in queste ore nelle opere di ripristino e censimento dei danni”. Sono le parole del Presidente della Regione Veneto, a seguito degli intensi eventi meteorologici che hanno interessato ieri, nel pomeriggio e nella serata, ampie porzioni del territorio regionale.“Il dispositivo di soccorso è stato impegnato in centinaia di interventi: taglio di piante e alberi che hanno invaso le sedi stradali, messa in sicurezza di tetti scoperchiati, rimozione di lucernari, vetri e altri elementi pericolanti causati dalle violente grandinate e dal vento. Sono giunte in Veneto anche squadre dei Vigili del Fuoco provenienti da fuori Regione. La grandine caduta è stata assolutamente fuori dal comune, con chicchi di ghiaccio che hanno raggiunto in alcuni casi diametri superiori ai 10 cm. È in corso di redazione dalle prime ore del mattino l’estensione dello Stato di Emergenza Regionale firmato ieri: saranno inseriti nel DPGR tutti i territori colpiti ieri”, termina il presidente.

 

Cosa dicono i meteorologi sul caldo di oggi (e dei prossimi giorni)

Cosa dicono i meteorologi sul caldo di oggi (e dei prossimi giorni)Milano, 20 lug. (askanews) – Temperature fino a 30 gradi: sembrerebbe normale, invece si parla delle temperature minime. Come in Africa, la notte italiana è diventata sempre più tropicale a causa del riscaldamento globale generato dall’effetto serra della combustione fossile, dalla cementificazione e dall’uso massiccio dei condizionatori. Insomma, di notte la minima tocca i 30 gradi, alle 8 di mattina siamo già a 35 gradi e nel primo pomeriggio si superano i 45 gradi all’ombra. Anche ieri 46 gradi in Sicilia e Sardegna, a Salemi e Tertenia (anche di più, 47,5 gradi il giorno precedente): uno scenario apocalittico.

Andrea Garbinato, responsabile redazione del sito www.iLMeteo.it, conferma l’allarme degli ultimi giorni e anzi ricorda che è un allarme lanciato dagli scienziati già da decenni: le temperature hanno superato la peggiore proiezione fin qui prospettata dai più pessimisti. Lo scenario peggiore del riscaldamento globale si sta verificando in anticipo, dobbiamo correre ai ripari: un metodo semplice sarebbe ridurre le aree cementificate e tornare a boschi ed aree verdi. Una zona verde in piena città spesso presenta temperature inferiori anche di 3-5 gradi rispetto al restante centro cittadino cementificato. Ovviamente, in proiezione futura, dovremmo ridurre l’uso dei combustibili fossili ed utilizzare sempre più le energie rinnovabili, quali eolico e solare. Proprio il sole, che ci fa cuocere durante l’estate, in Italia potrebbe avere sviluppi sempre maggiori con il solare fotovoltaico, il solare termico ed il solare termodinamico. Aldilà delle soluzioni per il prossimo futuro, cerchiamo di capire quanto durerà questa fase terribile portata da Caronte, l’anticiclone sub sahariano che si è gonfiato verso Nord inglobando tutta l’Italia: nelle prossime ore si sgonfierà un po ed arretrerà verso Sud. Sono attese temperature caldissime ancora dalla Toscana in giù, mentre in Pianura Padana e sulle Alpi i termometri, lentamente, inizieranno a scendere di qualche grado. Il caldo opprimente finirà al Nord venerdì 21 luglio con l’arrivo di diffusi temporali che, stante l’enorme energia termica in gioco, potranno risultare molto forti e con grandine. Al Centro le temperature scenderanno sabato 22 luglio, mentre al Sud Caronte resterà protagonista ad oltranza.

In sintesi, al Centro-Nord scenderemo verso i 35 gradi entro il weekend (una temperatura che venti anni fa spingeva a gridare al caldo asfissiante), mentre al Sud resteremo con il forno acceso fino ed oltre i 45 gradi: addirittura lunedì 24 luglio sulla Sicilia e sulla Sardegna non sono esclusi di nuovo picchi di 47 gradi.

Offerti a Corona file segreti su Messina Denaro, arrestati politico e carabiniere

Offerti a Corona file segreti su Messina Denaro, arrestati politico e carabinierePalermo, 20 lug. (askanews) – Volevano vendere al fotografo catanese Fabrizio Corona documenti segreti sulle indagini sulla cattura del boss Matteo Messina Denaro, per questo per un carabiniere e un politico di Mazara del Vallo sono stati disposti gli arresti domiciliari. Uno dei protagonisti di questa storia è un maresciallo dei carabinieri, Luigi Pirollo, in servizio al nucleo Operativo della Compagnia di Mazara del Vallo: ha trafugato più di 700 file dal server dell’Arma. Complice, Giorgio Randazzo, di ricettazione.

L’indagine è stata coordinata dal procuratore di Palermo Maurizio de Lucia e dall’aggiunto Paolo Guido. Secondo la ricostruzione dei pm, il carabiniere, in servizio al N.O.R. della Compagnia di Mazara del Vallo, si è introdotto illegalmente nel sistema informativo dell’Arma, ha estratto copia di 786 file riservati relativi alle indagini sulla cattura del padrino, arrestato dal Ros il 16 gennaio scorso, e li ha consegnati a Randazzo. Quest’ultimo, secondo le accuse, ha contattato Corona e ha cercato di vendergli i documenti top secret. I carabinieri hanno perquisito la casa milanese di Corona, indagato per ricettazione.

Italia Polo Challenge, da giovedì a sabato lo show torna in Sardegna

Italia Polo Challenge, da giovedì a sabato lo show torna in SardegnaRoma, 19 lug. (askanews) – Arzachena, per il terzo anno di fila, è la capitale del polo. Da domani, giovedì 20, a sabato 22 luglio, Porto Cervo ospita la tappa sarda di Italia Polo Challenge, circuito di arena polo organizzato dalla Federazione Italiana Sport Equestri che completa un giro d’Italia iniziato a febbraio a Cortina d’Ampezzo e proseguito a maggio a Roma, inserito nel programma dello CSIO di Piazza di Siena. La manifestazione è patrocinata dal Comune di Arzachena ed è stata aperta, come di consueto, dalla doppia sfilata di presentazione dell’evento, alla presenza del sindaco Roberto Ragnedda: la prima si è svolta questa mattina alle ore 11 per le strade di Arzachena, la seconda si terrà alle ore 18 per quelle di Porto Cervo. In entrambi i casi, ad accompagnare i giocatori a cavallo è stata la Banda Musicale della Brigata Sassari. L’evento sportivo si svolgerà, come nelle precedenti due edizioni, al centro sportivo Andrea Corda di Abbiadori, per l’occasione “riconvertito” da campo di calcio in campo di polo. Tra i principali obiettivi di Italia Polo Challenge, infatti, c’è proprio quello di portare il polo in location tradizionali e alla portata di tutti gli appassionati, che tra il 2021 e il 2022 hanno fatto registrare il tutto esaurito nelle serate di gara. Arriveranno cavalli e giocatori da ogni parte del mondo, proseguendo quindi nel percorso di crescita di una disciplina in costante ascesa, come dimostra anche la recente medaglia d’argento della Nazionale femminile nell’Europeo disputato pochi giorni fa a Punta Ala.

Si torna quindi in Sardegna, regione dove il cavallo è una religione e fa parte della cultura del lavoro e del folklore di un popolo intero. L’evento, che oltre a quello della FISE può contare sul sostegno della Regione Sardegna e del Comune di Arzachena, sarà come di consueto all’insegna della sostenibilità e della biodiversità, abbracciando località turistiche d’eccezione, dove centinaia di migliaia di visitatori ogni anno possono godere di 88 chilometri di costa, 50 spiagge, di sette imponenti siti archeologici e di una tradizione enogastronomica che rende la Sardegna un territorio unico nel suo genere. “Arzachena ospita per il terzo anno consecutivo il prestigioso circuito Italia Polo Challenge, che fa tappa nel nostro territorio con un torneo coinvolgente e spettacolare nel villaggio allestito a pochi passi da Porto Cervo – afferma Nicoletta Orecchioni, delegata allo Sport e Spettacolo del Comune di Arzachena -. Auspichiamo una grande partecipazione del pubblico e di giovani appassionati della disciplina nell’ottica di far crescere l’evento affinché diventi un appuntamento consolidato del nostro calendario sportivo”. “Un altro importante appuntamento – ha dichiarato Marco Di Paola, presidente della Federazione Italiana Sport Equestri – per il settore del polo, che, dopo il successo degli Europei Femminili di Punta Ala andati in scena dal 6 al 9 luglio, è nuovamente al centro del programma sportivo con la terza edizione del torneo internazionale Italia Polo Challenge. Un evento già molto apprezzato negli appuntamenti di Cortina d’Ampezzo e nel contesto del 90° CSIO di Roma Piazza di Siena per quanto riguarda il 2023, torna nella cornice di Porto Cervo, dove i nostri atleti porteranno l’adrenalina del polo in uno spettacolo che regalerà al pubblico di appassionati e interessati un’esperienza speciale nel dinamico mondo di questo settore”.

Saranno quattro le squadre che si sfideranno ad Abbiadori. U.S. Polo Assn. (con in campo Therence Cusmano, Angel Valdez e Massimo Giambarresi), Union (Eduardo Blousson, Alfredo Boden e Felipe Kelly), Hotel Petra Bianca (Davide Fioranelli, Francesco Scardaccione e Patricio Rattagan) e Natuzzi (Miguel Lagos Marmol, Fabrizio Facello e Alexander Aggravi). Il calendario prevede due partite al giorno da giovedì 20 a sabato 22, con inizio alle 19.30 e alle 20.30 e ingresso libero alle tribune del centro sportivo di Abbiadori. Previsto anche un torneo di polo pony per cavalieri e amazzoni Under 17 in sella a pony che non devono superare i 149cm di altezza. Polo, ma non solo, ad Abbiadori, con il torneo di Italia Polo Challenge che sarà come sempre accompagnato da musica dal vivo, degustazioni eno-gastronomiche e dj set, con il villaggio ospitalità allestito da Natuzzi a pochi passi dal campo che permetterà a tutti gli spettatori di vivere un’esperienza all’insegna del divertimento.

Inwit-Legambiente, al via progetto digitale monitoraggio ambientale

Inwit-Legambiente, al via progetto digitale monitoraggio ambientaleMilano, 19 lug. (askanews) – Sei comuni montani dell’Appennino centrale – Pescasseroli (AQ), Picinisco (FR), Caramanico Terme (PE), Roccaraso (AQ), Cappadocia (AQ), Pettorano sul Gizio (AQ) – due parchi nazionali (Parco Nazionale Abruzzo Lazio e Molise e Parco Nazionale della Maiella), due riserve naturali (Riserva Naturale Zompo lo Schioppo e Riserva Naturale Regionale Monte Genzana Alto Gizio). Parte da qui la sfida del nuovo progetto di Inwit, primo tower operator italiano, e di Legambiente che si pone come obiettivo di avviare un monitoraggio ambientale e della biodiversità in queste aree territoriali tramite l’utilizzo delle infrastrutture digitali di Inwit, in una logica “tower as a service”. Grazie alla partnership, su alcune torri di Inwit vengono installati device IoT, configurati e collegati ai gateway per la raccolta dati al fine di consentire il monitoraggio di alcuni parametri ambientali, relativi alla qualità dell’aria, a tutela della biodiversità. Tra i parametri ambientali monitorati l’anidride carbonica, il biossido di azoto e le polveri sottili nelle aree naturali: il Parco Nazionale Abruzzo, Lazio e Molise, il Parco Nazionale della Maiella, la Riserva Naturale Zompo lo Schioppo e la Riserva Naturale Monte Genzana Alto Gizio.

Avviata a febbraio 2023, la collaborazione è finalizzata a far conoscere, grazie alla capillarità delle infrastrutture digitali di INWIT, l’approccio sostenibile delle tecnologie avanzate come i sensori IoT e i gateway, che permettono di includere, in un unico dispositivo, molteplici informazioni con notevoli risparmi nell’installazione, manutenzione e gestione delle attrezzature. Una partnership che prevede anche la disponibilità di INWIT a fornire alle aree protette nazionali e regionali coinvolte nel progetto, supportate dall’ARTA Abruzzo, Agenzia Regionale per la tutela dell’ambiente, una serie di dati e di parametri ambientali registrati in un anno, con l’obiettivo di misurare tendenze e variazioni e valutare in questo modo gli effetti che questi parametri possono avere sulla conservazione della biodiversità nelle aree interessate, sempre più influenzata dai cambiamenti climatici. “Questo progetto evidenzia il valore delle infrastrutture digitali perché le torri di telecomunicazione possono offrire al territorio una molteplicità di servizi, in una logica di tower as a service. Siamo orgogliosi di poter contribuire con Legambiente, i Parchi e le aree protette coinvolte, alla loro tutela”, dichiara Michelangelo Suigo, direttore Relazioni Esterne, Comunicazione e Sostenibilità di Inwit.

“Con questo progetto – dichiara Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente – vogliamo avviare un monitoraggio sperimentale nelle aree protette per valutare scientificamente la qualità dell’aria. Un monitoraggio che ci permetterà di fare il punto della situazione, scattare una fotografia puntuale dell’inquinamento atmosferico che ci permetterà anche di capire che tipo di impatti possa avere sulla biodiversità e quali azioni sarà necessario mettere in campo per tutelare maggiormente aree protette e biodiversità, raggiungendo gli obiettivi stabiliti dalla Strategia dell’UE per il 2030. Raggiungere questo obiettivo significa dare anche una risposta concreta rispetto a quanto chiede la Nature Restoration Law, approvata dal Parlamento Europeo lo scorso 12 luglio”.

”Non credo in niente”, fuori a settembre film di Alessandro Marzullo

”Non credo in niente”, fuori a settembre film di Alessandro MarzulloRoma, 19 lug. (askanews) – Dopo essere stato presentato in anteprima alla 59esima Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro “Non credo in niente”, opera prima di Alessandro Marzullo uscirà al cinema il 28 settembre.

Il film, prodotto e distribuito da Daitona e Flickmates, è interpretato da: Demetra Bellina, Giuseppe Cristiano, Renata Malinconico, Mario Russo, Lorenzo Lazzarini, Gabriel Montesi, Antonio Orlando e Jun Ichikawa. “Non credo in niente” è un viaggio notturno nell’anima di quattro ragazzi alla soglia dei trent’anni che non vogliono rinunciare alle proprie passioni, nonostante il loro progetto di vita stia prendendo una direzione diversa da quella che speravano.

Sullo sfondo di una Roma deteriorata e decadente, vediamo una giovane donna dai numerosi talenti artistici che per vivere fa la hostess; un aspirante attore che si rifugia nel sesso occasionale e una coppia di giovani musicisti che per sopravvivere sono costretti a lavorare in nero in un ristorante. Un racconto corale e frammentario che, attraverso un’estetica di contrasti, restituisce il disagio e la frustrazione dei trentenni di oggi. Con un rapido montaggio alternato e un abile gioco musicale, fatto di dissonanze e distorsioni, Alessandro Marzullo mette in scena proprio quella “liquidità” della società anticipata da Bauman.

Egitto, Tajani: Zaki? I risultati non capitano mai a caso

Egitto, Tajani: Zaki? I risultati non capitano mai a casoRoma, 19 lug. (askanews) – “In politica contano i fatti, i fatti ci sono stati, quindi è arrivata una bella notizia come ritenevamo che sarebbe dovuta arrivare”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani commentando, in un breve punto stampa fuori Montecitorio, la grazia concessa dal presidente egiziano Al Sisi allo studente dell’Università di Bologna Patrick Zaki, condannato ieri da un tribunale egiziano a tre anni di reclusione.

“I risultati non capitano mai a caso – ha aggiunto Tajani rispondendo alla domanda se il governo italiano si aspettasse questa notizia -. Dalla prima visita che ho fatto in Egitto, uscendo da un incontro con al Sisi, ho detto che ci sarebbe stata un’attenzione positiva sul caso Zaki, quindi oggi è arrivato un risultato positivo. Ripeto: contano i fatti”.

Riforma della giustizia, Mattarella autorizza l’invio alle Camere

Riforma della giustizia, Mattarella autorizza l’invio alle CamereRoma, 19 lug. (askanews) – Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha autorizzato la presentazione alle Camere del disegno di legge recante ‘Modifiche al codice penale, al codice di procedura penale, all’ordinamento giudiziario e al codice dell’ordinamento militare’. E’ quanto si apprende da fonti del Quirinale. La firma del presidente alla riforma Nordio era nelle cose, essendo un ddl e non un decreto legge. Il provvedimento, viene confermato, inizierà il suo iter dal Senato.

Il via libera formale del Colle arriva dopo che nei giorni scorsi i temi della giustizia sono stati al centro di un colloquio tra il capo dello Stato e la premier Giorgia Meloni, nel quale si è puntato a stemperare il clima infuocato dopo lo scontro tra Palazzo Chigi e le toghe dell’Anm mentre ancora sono sul tavolo i casi Delmastro, Santanchè e La Russa junior. E dopo le parole del Guardasigilli Carlo Nordio che aveva lasciato intendere ci fosse l’intenzione di intervenire sul concorso esterno in associazione mafiosa. Questa mattina, dopo aver presenziato al comitato per l’ordine e la sicurezza a Palermo nel giorno delle cerimonie in ricordo di Paolo Borsellino e degli uomini della sua scorta uccisi barbaramente dalla mafia, Meloni ha definito una “opinione” quella di Nordio e ha ribadito che il tema del concorso esterno non è nel programma di governo (poco dopo il ministro al question time le faceva l’eco aggiungendo con una punta di fastidio: “auspico che questa polemica sterile oggi si chiuda”).

Meloni ha voluto anzi aggiungere che sulla lotta alla criminalità “non c’è stato alcun allentamento”, che il suo esecutivo ha messo “in sicurezza il carcere ostativo”, che la strage di via d’Amelio è una “ferita aperta” e che “le polemiche inventate” fanno bene “solo a quelli che stiamo combattendo”. Il percorso della riforma in Parlamento si annuncia in salita, con le opposizioni già sul piede di guerra su una materia altamente divisiva. La segretaria del Pd, Elly Schlein, ha attaccato: “La montagna ha partorito un topolino, mi pare difficile che quel ddl possa risolvere le criticità del funzionamento della giustizia. La maggioranza fatica a trovare la quadra, lo abbiamo visto con le smentite reciproche sul concorso esterno in associazione mafiosa: ci batteremo” per modificare la riforma.

Tra le principali misure contenute nella riforma proposta dal ministro Carlo Nordio e approvata dal Consiglio dei ministri il 15 giugno scorso, ci sono l’abrogazione dell’abuso d’ufficio, modifiche al reato di traffico di influenze illecite, la stretta sulla pubblicazione del contenuto delle intercettazioni, la nuova disciplina dei casi di appello del pubblico ministero. Intanto si apre un altro fronte, in commissione Politiche Ue della Camera, con la bocciatura della direttiva europea sulla lotta alla corruzione arrivata con il voto della maggioranza e Iv, contrari i Cinque Stelle e il Pd. Nella direttiva, hanno denunciato i Cinque Stelle, si “ribadisce che l’abuso d’ufficio è un reato fondamentale nella lotta alla corruzione che non può essere abolito come vorrebbe fare il ministro della Giustizia Nordio. Una bocciatura clamorosa non solo perché va contro le raccomandazioni del presidente della Repubblica Mattarella e le rassicurazione della stessa premier Meloni, ma anche perché il parere di maggioranza è motivato con l’argomentazione clamorosamente falsa che l’Unione europea non ha competenza, secondo loro, in materia di armonizzazione delle legislazioni nazionali”.

Riforma giustizia, Mattarella autorizza l’invio alle Camere

Riforma giustizia, Mattarella autorizza l’invio alle CamereRoma, 19 lug. (askanews) – Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha autorizzato la presentazione alle Camere del disegno di legge recante ‘Modifiche al codice penale, al codice di procedura penale, all’ordinamento giudiziario e al codice dell’ordinamento militare’. E’ quanto si apprende da fonti del Quirinale. La firma del presidente alla riforma Nordio era nelle cose, essendo un ddl e non un decreto legge. Il provvedimento, viene confermato, inizierà il suo iter dal Senato.

Il via libera formale del Colle arriva dopo che nei giorni scorsi i temi della giustizia sono stati al centro di un colloquio tra il capo dello Stato e la premier Giorgia Meloni, nel quale si è puntato a stemperare il clima infuocato dopo lo scontro tra Palazzo Chigi e le toghe dell’Anm mentre ancora sono sul tavolo i casi Delmastro, Santanchè e La Russa junior. E dopo le parole del Guardasigilli Carlo Nordio che aveva lasciato intendere ci fosse l’intenzione di intervenire sul concorso esterno in associazione mafiosa. Questa mattina, dopo aver presenziato al comitato per l’ordine e la sicurezza a Palermo nel giorno delle cerimonie in ricordo di Paolo Borsellino e degli uomini della sua scorta uccisi barbaramente dalla mafia, Meloni ha definito una “opinione” quella di Nordio e ha ribadito che il tema del concorso esterno non è nel programma di governo (poco dopo il ministro al question time le faceva l’eco aggiungendo con una punta di fastidio: “auspico che questa polemica sterile oggi si chiuda”).

Meloni ha voluto anzi aggiungere che sulla lotta alla criminalità “non c’è stato alcun allentamento”, che il suo esecutivo ha messo “in sicurezza il carcere ostativo”, che la strage di via d’Amelio è una “ferita aperta” e che “le polemiche inventate” fanno bene “solo a quelli che stiamo combattendo”. Il percorso della riforma in Parlamento si annuncia in salita, con le opposizioni già sul piede di guerra su una materia altamente divisiva. La segretaria del Pd, Elly Schlein, ha attaccato: “La montagna ha partorito un topolino, mi pare difficile che quel ddl possa risolvere le criticità del funzionamento della giustizia. La maggioranza fatica a trovare la quadra, lo abbiamo visto con le smentite reciproche sul concorso esterno in associazione mafiosa: ci batteremo” per modificare la riforma.

Tra le principali misure contenute nella riforma proposta dal ministro Carlo Nordio e approvata dal Consiglio dei ministri il 15 giugno scorso, ci sono l’abrogazione dell’abuso d’ufficio, modifiche al reato di traffico di influenze illecite, la stretta sulla pubblicazione del contenuto delle intercettazioni, la nuova disciplina dei casi di appello del pubblico ministero. Intanto si apre un altro fronte, in commissione Politiche Ue della Camera, con la bocciatura della direttiva europea sulla lotta alla corruzione arrivata con il voto della maggioranza e Iv, contrari i Cinque Stelle e il Pd. Nella direttiva, hanno denunciato i Cinque Stelle, si “ribadisce che l’abuso d’ufficio è un reato fondamentale nella lotta alla corruzione che non può essere abolito come vorrebbe fare il ministro della Giustizia Nordio. Una bocciatura clamorosa non solo perché va contro le raccomandazioni del presidente della Repubblica Mattarella e le rassicurazione della stessa premier Meloni, ma anche perché il parere di maggioranza è motivato con l’argomentazione clamorosamente falsa che l’Unione europea non ha competenza, secondo loro, in materia di armonizzazione delle legislazioni nazionali”.

Antitrust: istruttoria su presunto cartello vendita carburanti

Antitrust: istruttoria su presunto cartello vendita carburantiRoma, 19 lug. (askanews) – L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, grazie ad una segnalazione arrivata tramite la propria piattaforma di Whistleblowing, ha avviato un’istruttoria nei confronti di Eni, Esso, Ip, Iplom, Q8, Tamoil e Saras per una presunta intesa restrittiva della concorrenza nella vendita del carburante da autotrazione. Secondo l’Autorità, i principali operatori petroliferi si sarebbero coordinati nella determinazione del valore della componente bio necessaria per ottemperare agli obblighi previsti dalla normativa in vigore.

“La legge stabilisce infatti – si legge in una nota – che almeno il 10% del carburante per autotrazione deve essere composto da carburante bio (salva la possibilità di acquistare i Certificati di Immissione in Consumo). Il valore di questa importante componente del prezzo è passato da 20 euro/mc del 2019 a circa 60 euro/mc di oggi e ha un impatto sui prezzi alla pompa di circa 2 miliardi di euro”. L’Agcm contesta alle compagnie contestuali aumenti di prezzo – in gran parte coincidenti – che potrebbe essere stata determinata da scambi di informazioni diretti o indiretti tra le imprese interessate, anche attraverso articoli pubblicati su “Staffetta Quotidiana”.

Oggi i funzionari dell’Autorità hanno svolto ispezioni nelle principali sedi delle società interessate e di altri soggetti ritenuti in possesso di elementi utili all’istruttoria, tra cui la redazione di “Staffetta Quotidiana”, con l’ausilio del Nucleo Speciale Antitrust della Guardia di Finanza.