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Domani 8 ore di sciopero negli aeroporti: 250mila viaggiatori a rischio

Domani 8 ore di sciopero negli aeroporti: 250mila viaggiatori a rischioMilano, 14 lug. (askanews) – Sarà un sabato di fuoco negli aeroporti italiani: il personale di terra degli scali sarà in sciopero per otto ore, con pesanti ricadute sui viaggi e 250mila persone che, secondo il Codacons, rischiano di rimanere a terra. Il via all’astensione dal lavoro, unitaria e nazionale, scatterà alle 10 e durerà fino alle 18, al centro della protesta il mancato rinnovo rinnovo del contratto scaduto ormai da sei anni. Domani saranno salve le due fasce protette, tra le 7 e le 10 e le 18 e le 21, e verranno assicurati i voli intercontinentali e di continuità territoriale.

Le cancellazioni però non mancano: all’aeroporto di Fiumicino, principale scalo del Paese, salteranno 130-140 voli, ha spiegato oggi a Tg1 Mattina la direttrice aeroportuale di Enac Lazio, Patrizia Terlizzi; mentre a Napoli saranno 118 i voli cancellati(59 in arrivo e 59 in partenza) su un totale di 284 voli programmati. E secondo il Codacons alla fine saranno “mille” i voli che non partiranno. Lo sciopero era stato però indetto da tempo e molte compagnie aree hanno avuto modo di riorganizzarsi, offrendo nuovi slot ai passeggeri che non dovrebbero così affollare gli scali. Ita Airways ha fatto sapere oggi che “si è vista costretta a cancellare 133 tra voli nazionali e internazionali”, ma il tempo a disposizione ha permesso di attivare “un piano straordinario per limitare i disagi dei passeggeri, riprenotando sui primi voli disponibili il maggior numero possibile di viaggiatori coinvolti nelle cancellazioni: il 40% riuscirà a volare nella stessa giornata dello sciopero”.

Il Codacons ha stigmatizzato la decisione delle presa dalle sigle sindacali: “Scioperi come quelli di domani rischiano di arrecare un danno enorme ai cittadini, molti dei quali potrebbero non riuscire a raggiungere le località di villeggiatura e perdere così giorni di vacanza”, ha attaccato l’associazione dei consumatori.

Scuola, Zangrillo: rinnovato contratto, aumenti fino a 190 euro

Scuola, Zangrillo: rinnovato contratto, aumenti fino a 190 euroMilano, 14 lug. (askanews) – Sì è chiusa con la firma la lunga trattativa per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) dell’istruzione e della ricerca, relativo al periodo 2019-2021. Lo annuncia il ministro per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo. “Si tratta di un passo fondamentale per il miglioramento delle condizioni di lavoro in un settore cruciale per la crescita del Paese”, commenta il Ministro Zangrillo.

Il contratto siglato oggi da organizzazioni sindacali e Aran, che completa la sequenza avviata con l’accordo economico dello scorso dicembre, riguarda oltre 1,2 milioni di dipendenti e prevede aumenti mensili tra i 124 euro, per i docenti, e i 190 euro per i direttori dei servizi generali e amministrativi. Novità di rilievo è l’introduzione del lavoro agile, che viene regolamentato anche per questo comparto. “L’accordo odierno, molto atteso, prosegue l’impegno per i rinnovi contrattuali avviato lo scorso autunno con la firma sui contratti di 2,2 milioni di dipendenti – sottolinea Zangrillo -. Guardiamo con fiducia a una nuova stagione di confronto. Abbiamo un primo appuntamento, a settembre, con la Nadef: incontrerò il ministro Giorgetti per comprendere il perimetro finanziario entro il quale potremo muoverci. L’attenzione verso il lavoro pubblico, centrale nell’agenda del governo, è massima, ma ricordo che per chiudere l’ultima tornata contrattuale ci sono volute quattro leggi di bilancio”.

Il ministro ha sottolineato che nella Manovra del 2023 “non c’erano risorse, perché era urgente sostenere imprese e famiglie in difficoltà a causa del caro energia e dell’aumento dell’inflazione. Ora la buona notizia è che l’Italia si sta comportando bene, come evidenziano i principali indicatori economici, ma serve ancora responsabilità: mi batterò per ribadire le ragioni della necessità di dare attenzione al tema retributivo, guardando però al futuro tenendo i piedi ben saldi a terra”.

Domani 8 ore di sciopero negli aeroporti: 250mila viaggiatori a rischio

Domani 8 ore di sciopero negli aeroporti: 250mila viaggiatori a rischioMilano, 14 lug. (askanews) – Sarà un sabato di fuoco negli aeroporti italiani: il personale di terra degli scali sarà in sciopero per otto ore, con pesanti ricadute sui viaggi e 250mila persone che, secondo il Codacons, rischiano di rimanere a terra. Il via all’astensione dal lavoro, unitaria e nazionale, scatterà alle 10 e durerà fino alle 18, al centro della protesta il mancato rinnovo rinnovo del contratto scaduto ormai da sei anni. Domani saranno salve le due fasce protette, tra le 7 e le 10 e le 18 e le 21, e verranno assicurati i voli intercontinentali e di continuità territoriale.

Le cancellazioni però non mancano: all’aeroporto di Fiumicino, principale scalo del Paese, salteranno 130-140 voli, ha spiegato oggi a Tg1 Mattina la direttrice aeroportuale di Enac Lazio, Patrizia Terlizzi; mentre a Napoli saranno 118 i voli cancellati(59 in arrivo e 59 in partenza) su un totale di 284 voli programmati. E secondo il Codacons alla fine saranno “mille” i voli che non partiranno. Lo sciopero era stato però indetto da tempo e molte compagnie aree hanno avuto modo di riorganizzarsi, offrendo nuovi slot ai passeggeri che non dovrebbero così affollare gli scali. Ita Airways ha fatto sapere oggi che “si è vista costretta a cancellare 133 tra voli nazionali e internazionali”, ma il tempo a disposizione ha permesso di attivare “un piano straordinario per limitare i disagi dei passeggeri, riprenotando sui primi voli disponibili il maggior numero possibile di viaggiatori coinvolti nelle cancellazioni: il 40% riuscirà a volare nella stessa giornata dello sciopero”.

Il Codacons ha stigmatizzato la decisione delle presa dalle sigle sindacali: “Scioperi come quelli di domani rischiano di arrecare un danno enorme ai cittadini, molti dei quali potrebbero non riuscire a raggiungere le località di villeggiatura e perdere così giorni di vacanza”, ha attaccato l’associazione dei consumatori.

Tennis, Djokovic: “Sinner un leader della nuova generazione”

Tennis, Djokovic: “Sinner un leader della nuova generazione”Roma, 14 lug. (askanews) – “E’ uno dei leader della nuova generazione”. Con queste parole Novak Djokovic saluta l’uscita dal campo, tra gli applausi, di Jannik Sinner, che ha appena visto svanire il sogno della sua prima finale Slam. “Penso che il punteggio non renda la realtà di quello che è successo in campo. Ha sbagliato alcuni colpi e mi ha permesso di entrare nel tie-break. Ha dimostrato di essere uno dei leader della nuova generazione e uno dei migliori giocatori al mondo”. Una generazione nella quale c’è anche lui, Novak Djokovic: “Mi piace moltissimo – continua – sono 36, ma è come se fossero 26 anni. Sto bene e sono molto motivato”. Sul fatto che sta giocando il miglior tennis della sua carriera dice: “Mi piacerebbe credere che sia così. Facciamo parte di uno sport individuale, quindi devi fare affidamento su te stesso e metterti nella migliore condizione fisica e mentale prima di scendere in campo. Questo sport ha dato molto a me e alla mia famiglia. Restituirò un favore a questo sport e giocherò il più possibile”. Sulla penalizzazione nel secondo set “avrebbe potuto cambiare il corso della partita. Mi sono sentito nervoso dopo quella chiamata, ma sono riuscito a riorganizzarmi. Probabilmente è la prima volta che mi capita, di solito non ho lamenti prolungati. Forse era un’eco nel tetto. Era una chiamata che devo rispettare”. Guardando la prossima semifinale tra Carlos Alcaraz e Daniil Medvedev: “Riposo e recupero e guardando i due migliori giocatori che si affrontano testa a testa. Mi divertirò dal mio lettino da massaggio”.

Lo staff di La Russa: il presidente ha piena fiducia nella magistratura, i media invece hanno passato il segno

Lo staff di La Russa: il presidente ha piena fiducia nella magistratura, i media invece hanno passato il segnoRoma, 14 lug. (askanews) – “Il presidente La Russa, dopo la nomina dell’avvocato Bazzoni da parte del figlio Leonardo, si è astenuto e si asterrà da qualsiasi commento diretto o indiretto sulla vicenda, avendo piena fiducia nell’operato dei Magistrati della Procura di Milano. Da un punto di vista mediatico, risulta, però, ormai passato il segno”, lo si afferma in una nota diffusa dallo staff del senatore e avvocato Ignazio La Russa. “Più volte – denuncia la nota- sono state pubblicate su quotidiani, giornali on line e sui social, le foto di un altro figlio del Presidente, col nome del fratello, nonché ricostruzioni artefatte a fini suggestivi della vita giovanile dei fratelli La Russa e dello stesso Leonardo (definito ‘trapper’ per avere messo in rete solo nell’anno 2019, due canzoni col testo non suo, mentre è ormai al terzo anno di università). Non sono financo mancati talk-show televisivi con esponenti privi di ogni conoscenza dei fatti ma forti delle loro convinzioni ideologiche, nonchè offese ai ‘La Russa’ che, di converso, si sono da sempre distinti per riconosciuta onorabilità, onestà e dirittura morale non solo con Ignazio, ma nei 50 anni continuativi di presenza dei La Russa in Parlamento”.

“Non risulta più tollerabile – afferma la nota – la condotta di chi si sostituisce ai Pm con pretese di indagine e richieste istruttorie. Travalica ogni rispetto l’operato di associazioni di sinistra che affiggono manifesti e preannunciano flash-mob politici e diffamatori. Per tacere dei social. Per queste ragioni, si rinnova l’invito ad affidarsi unicamente al lavoro degli inquirenti e ci si augura che termini ogni speculazione politica della vicenda. Tuttavia, in ragione di quanto è sino ad oggi accaduto, la famiglia La Russa si è vista costretta ad incaricare l’avvocato Vinicio Nardo del Foro di Milano per tutelare, nelle competenti sedi giudiziarie, l’onorabilità del Presidente e degli altri componenti della famiglia. L’avvocato Vinicio Nardo, che non si occuperà della vicenda di Leonardo (per il quale Leonardo ha incaricato l’avvocato Bazzoni), sta raccogliendo tutti gli elementi che da giorni esulano dal normale esercizio del diritto di cronaca e di critica con riguardo alla famiglia La Russa”.

Tennis, Sinner ko in tre set: Djokovic in finale a Wimbledon

Tennis, Sinner ko in tre set: Djokovic in finale a WimbledonRoma, 14 lug. (askanews) – Niente da fare per Jannik Sinner che esce di scena a testa alta in semifinale a Wimbledon contro Novak Djokovic. Punteggio finale 6-3, 6-4, 7-6 per il serbo dopo 2 ore e 46′ di gioco. Djokovic vola in finale per la nona volta a Wimbledon, la 35esima a livello Slam e mantiene viva la speranza di conquistare il Grand Slam dopo le vittorie degli Australian Open e del Roland Garros. Djokovic sfiderà il vincente di Alcaraz-Medvedev. Subito una “slittatina” per Jannik nel primo punto della partita, come se l’erba fosse un po’ umida: nonostante questo, nel game d’apertura del primo set l’altoatesino si procura con personalità due palle-break che Nole annulla. In compenso, nel gioco successivo, tre errori di fila di diritto confezionano il break per il serbo (2-0) che poi lo conferma (3-0). E il set è andato. Passaggio a vuoto di Jannik nel terzo game del secondo parziale dove si ritrova sotto 0-40, innervosito dalla capacità del suo avversario di rispondere sempre: annulla le prime due palle-break ma sulla terza è ancora il diritto a tradirlo (2-1). Nel settimo game l’azzurro risale da 15-40 evitando il doppio-break (4-3) ma non può impedire a Djokovic di chiudere 6-4 con l’ace numero sei. Nel terzo parziale nel decimo gioco il serbo concede le prime due palle-break del match che sono anche altrettanti set-point: sulla prima Jannik spedisce il rovescio incrociato in corridoio sulla seconda invece il diritto, innervosendosi. Intanto Novak trova il tempo di polemizzare con il pubblico (un po’ poco british). Ed è il tie-break a decidere per Djokovic.

La Russa: piena fiducia in magistratura,media invece oltre il segno

La Russa: piena fiducia in magistratura,media invece oltre il segnoRoma, 14 lug. (askanews) – “Il Presidente La Russa, dopo la nomina dell’avv. Bazzoni da parte del figlio Leonardo, si è astenuto e si asterrà da qualsiasi commento diretto o indiretto sulla vicenda, avendo piena fiducia nell’operato dei Magistrati della Procura di Milano.Da un punto di vista mediatico, risulta, però, ormai passato il segno”. Lo si afferma in una nota diffusa dallo staff del senatore e avvocato Ignazio La Russa

“Più volte – denuncia la nota- sono state pubblicate su quotidiani, giornali on line e sui social, le foto di un altro figlio del Presidente, col nome del fratello, nonché ricostruzioni artefatte a fini suggestivi della vita giovanile dei fratelli La Russa e dello stesso Leonardo (definito “trapper” per avere messo in rete solo nell’anno 2019, due canzoni col testo non suo, mentre è ormai al terzo anno di università). Non sono financo mancati talk-show televisivi con esponenti privi di ogni conoscenza dei fatti ma forti delle loro convinzioni ideologiche, nonchè offese ai “La Russa” che, di converso, si sono da sempre distinti per riconosciuta onorabilità, onestà e dirittura morale non solo con Ignazio, ma nei 50 anni continuativi di presenza dei La Russa in Parlamento”. “Non risulta più tollerabile – afferma la nota- la condotta di chi si sostituisce ai Pm con pretese di indagine e richieste istruttorie. Travalica ogni rispetto l’operato di associazioni di sinistra che affiggono manifesti e preannunciano flash-mob politici e diffamatori. Per tacere dei social.Per queste ragioni, si rinnova l’invito ad affidarsi unicamente al lavoro degli inquirenti e ci si augura che termini ogni speculazione politica della vicenda.Tuttavia, in ragione di quanto è sino ad oggi accaduto, la famiglia La Russa si è vista costretta ad incaricare l’avv. Vinicio Nardo del Foro di Milano per tutelare, nelle competenti sedi giudiziarie, l’onorabilità del Presidente e degli altri componenti della famiglia. L’avv. Vinicio Nardo, che non si occuperà della vicenda di Leonardo (per il quale Leonardo ha incaricato l’avv. Bazzoni), sta raccogliendo tutti gli elementi che da giorni esulano dal normale esercizio del diritto di cronaca e di critica con riguardo alla famiglia La Russa”.

Madeleine Mccann, docu-serie sul caso della bimba inglese scomparsa

Madeleine Mccann, docu-serie sul caso della bimba inglese scomparsaRoma, 14 lug. (askanews) – La scomparsa di Madeleine McCann è una tragedia senza precedenti e la polizia e le autorità competenti stanno ancora lavorando per trovare risposte. Attraverso la docu-serie “Madeleine Mccann: il primo sospettato” in onda il 16 luglio alle 22, in prima visione assoluta in esclusiva su Crime+Investigation (canale 119 di Sky), si cerca di approfondire il caso nella speranza che chi abbia informazioni sulla scomparsa di Madeleine si faccia avanti e aiuti nella ricerca della verità.

A Praia da Luz, Portogallo, la polizia portoghese riceve una chiamata alle ore 21.05 del 2 maggio 2007 a seguito della scomparsa di una bambina britannica di 4 anni, Madeleine McCann, dall’appartamento dove alloggiava con i suoi genitori. Da allora, le autorità portoghesi e quelle britanniche, hanno condotto indagini approfondite nel tentativo di ritrovarla ma, nonostante gli sforzi messi in campo, la verità sulla scomparsa di Madeleine McCann rimane ancora sconosciuta. Nel corso dell’indagine sono emersi diversi sospetti e tante teorie sulla scomparsa della piccola, ma nessuna di queste piste si è rivelata utile. La polizia continua a lavorare duramente per trovare qualsiasi informazione che possa portare alla sua scoperta. Questa vicenda ha attirato l’attenzione di tutto il mondo, suscitando un forte interesse mediatico. La famiglia McCann, insieme a molte altre persone, ha continuato a chiedere giustizia per Madeleine e spera ancora di poterla un giorno riabbracciare.

La docu-serie è distribuita da Blue Ant International.

Libri, presentato ‘Salvator Mundi’: premio speciale per Meloni

Libri, presentato ‘Salvator Mundi’: premio speciale per MeloniRoma, 14 lug. (askanews) – Durante la presentazione del volume “Salvator Mundi: Proposte e Riflessioni per Nuovi Equilibri di Pace” edito da Publiscoop editore a cura di Katia La Rosa, giornalista professionista, Presidente di ITDIFESA ed autore e fondatore di tutto il progetto integrato, in collaborazione con le Istituzioni civili e militari, si è svolta una cerimonia di premiazione, che ha coinvolto la Senatrice Isabella Rauti, in rappresentanza della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

La statua del “Salvator Mundi”, un Gesù senza le mani, donata dal restauratore di Genova Cesare Masi alla fondatrice del progetto, Katia La Rosa, diventa simbolo tangibile di questo straordinario volume, la cui riproduzione in miniatura dipinta a mano e realizzata con una dedica speciale dall’azienda Treddy è stata consegnata alla Senatrice Rauti come gesto di riconoscimento e apprezzamento per l’impegno della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni nel promuovere la pace e la difesa dei valori fondamentali della nostra nazione, perché attraverso loro la storia del “Salvator Mundi” senza le mani diventi un valore riconosciuto da tutto il mondo. Durante la solenne cerimonia la Presidente di ITDIFESA, Katia La Rosa ha conferito un premio speciale a Giorgia Meloni, prima donna Presidente del Consiglio, per le sue qualità umane e politiche, con l’augurio, che possa guidare il Paese, verso una rinascita collettiva, contribuendo al suo progresso.

Nella stessa cerimonia è stato anche riconosciuto l’instancabile impegno e la dedizione al servizio, del Sottosegretario al Ministero della Difesa Isabella Rauti. Nel corso dell’evento le è stato donato una copia del volume e l’anello Amen dei Valori e la Madonnina Miracolosa; ed una riproduzione in scala del Salvator Mundi. Che rappresenta, dunque, un’icona di speranza, un richiamo a credere nel potenziale dell’umanità per creare un mondo eticamente sostenibile. La statua originale, opera lignea, altra oltre 2 metri, incarna l’essenza del messaggio di pace e di rinascita che permea il libro stesso: Ama, Dona e Perdona. “Per me è un onore – ha dichiarato il Sottosegretario alla Difesa Senatrice Isabella Rauti – rappresentare il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni alla presentazione di un libro di grande spessore ideale, valoriale, simbolico, etico e religioso che racconta anche la storia affascinante del Cristo ritrovato. Il tema di oggi è anche oggetto del Vertice Nato di Vilnius: pace ed Europa sono i argomenti chiave dell’agenda politica di chi ha a cuore la stabilità e la sicurezza del mondo. Che l’opera presentata sia un augurio a chi è impegnato nel mondo come costruttore e portatore di pace”. “Consegnando questa statua del ‘Salvator Mundi’ alla Presidente del Consiglio – ha sottolineato La Rosa – vogliamo onorare il forte impegno nel promuovere la pace e la difesa dei nostri valori. Desideriamo che diventi un costante promemoria del nostro impegno a credere nel potere dell’Unione e della Solidarietà. La copia in scala 1:1 realizzata dall’Azienda Treddy, leader nella stampa 3D; che ha sposato il progetto, sarà collocata in un luogo simbolo del nostro Paese, perché quest’opera d’arte, segno tangibile di rinascita, diventi con la sua storia vera, l’icona di un progetto umano. L’augurio è che tutti noi, civili e militari, grazie al messaggio del Salvator Mundi, si possa diventare un esercito di pace e di speranza”.

Bankitalia: l’inflazione rimarrà “ancora elevata” quest’anno, ma continua a calare

Bankitalia: l’inflazione rimarrà “ancora elevata” quest’anno, ma continua a calareMilano, 14 lug. (askanews) – L’inflazione rimarrà “ancora elevata” quest’anno, ma continua a calare ed è attesa scendere “marcatamente” nel biennio successivo. Dovrebbe portarsi al 6% per cento nella media di quest’anno e scendere al 2,3% nel 2024 e al 2% nel 2025, “riflettendo gli effetti diretti e indiretti del calo dei prezzi delle materie prime energetiche”. Sono le proiezioni contenute nel Bollettino economico della Banca d’Italia, che aggiornano quelle del 16 giugno scorso, quando si indicava l’inflazione al consumo attesa al 6,1% nella media d’anno 2023. Confermate, invece, le indicazioni per il 2024 e 2025. Secondo le proiezioni aggiornate, l’inflazione di fondo, attesa al 4,5% nella media dell’anno in corso, raggiungerebbe il 2% alla fine del triennio di previsione.

Secondo la Banca d’Italia, in primavera “l’inflazione al consumo è ulteriormente scesa, grazie alla decisa diminuzione della componente energetica, pur mantenendosi su livelli elevati. Si sono registrati i primi cali dell’inflazione relativa ai beni alimentari e a quelli industriali non energetici, che iniziano a incorporare la forte riduzione dei prezzi degli input energetici. A giugno anche i prezzi dei servizi hanno mostrato alcuni segnali di frenata. Famiglie e imprese si attendono un ulteriore allentamento delle pressioni inflazionistiche”.