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Bankitalia: confermata stima +1,3% Pil 2023, limata a +0,9% su 2024

Bankitalia: confermata stima +1,3% Pil 2023, limata a +0,9% su 2024Milano, 14 lug. (askanews) – La crescita del Pil in dovrebbe essere in “rallentamento” nel corso del triennio 2023-2025, collocandosi all’1,3% quest’anno, allo 0,9% nel 2024 e all’1% nel 2025. Sono le proiezioni contenute nel il Bollettino economico della Banca d’Italia, che aggiornano quelle del 16 giugno scorso, confermando la stima per l’anno in corso e limando quelle per i due anni seguenti rispetto all’1% sul 2024 e al più 1,1% sul 2025 indicate a giugno. Secondo Bankitalia, nei prossimi trimestri la ripresa “risentirebbe dell’irrigidimento delle condizioni di finanziamento e della debolezza del commercio internazionale. Gli inve stimenti rallenterebbero, solo in parte sostenuti dall’attuazione dei progetti previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza”.

Santarcangelo Festival, il volo in spirito del no di Dewey Dell

Santarcangelo Festival, il volo in spirito del no di Dewey DellSantarcangelo di Romagna, 14 lug. (askanews) – Un viaggio nella magia, dentro l’idea di un “volo in spirito”, che prende una forma mutevole sul palcoscenico e, letteralmente, porta lo spettatore in spazi diversi, attraverso la ripetizione cinetica di un gesto di base. “I’ll do, I’ll do, I’ll do” è lo spettacolo di grande intensità che la compagna Dewey Dell ha portato al Santarcangelo Festival e che ci è stato raccontato dalla performer Teodora Castellucci. “È una visione di un’immagine in movimento – ha detto ad askanews – che ricorda varie cose simultaneamente. Quello a cui noi ci siamo ispirati è una figura magica riconducibile alla strega”.

Il contesto di riferimento è il saggio “Storia Notturna” di Carlo Ginzburg, dedicato alla decifrazione del Sabba e alle esperienze di incontro con la magia nel passato. E dalle testimonianze raccolte dall’Inquisizione nel libro emergeva una costante: il volo in spirito, ossia l’estasi. “Noi venivamo da un lavoro, Hamlet – ha aggiunto Teodora, che nel collettivo lavora con Agata e Demetrio Castelluci e Vito Matera – fatto nel 2021, che si era concentrato sulla possessione, quindi della visita di un’entità nel mondo degli esseri umani. Qui, al contrario, si esplora il viaggio opposto, cioè la visita di un essere umano nel mondo degli spiriti. Non solo, oltre a questo c’è anche una idea di convocazione, quasi di chiamata di uno di questi spiriti all’interno di questo spazio”. Il modo in cui questa visita viene personificata è magnetico, nel cerchio in scena si sente vibrare tutto il mistero della storia e il corpo della performer, così come lo spazio della rappresentazione teatrale, diventa altro. “Il gesto che viene svolto – ha concluso l’artista – è un gesto ripetuto di scuotimento del capo che ricorda il no. Cioè, è il gesto del no. È un gesto del rifiuto, della vergogna, di tutta la sfera melanconica e negativa delle espressioni umane. È un gesto che otticamente, per come è costruito l’occhio umano, sia in chi lo fa sia in chi lo guarda, crea una scissione. È possibile viaggiare all’interno di questo gesto”.

È un no verso la realtà, secondo Dewey Dell, è un rifiuto della realtà fuori da questo cerchio. Ma è anche l’incredibile occasione di osservare, nella velocità di movimenti, la vera trasfigurazione del volto. Dalla platea del Lavatoio di Santarcangelo si ha la sensazione di vedere dal vivo, in una essere vivente davanti a noi, un Trittico di Francis Bacon, quei dipinti che presentano la stessa persona in momenti e angolazioni diverse. È un fenomeno ottico, come di dicevano, ma è anche una dimostrazione che l’idea di “reale” viene continuamente messa in discussione, in primo luogo da se stessa. E poi dall’arte. (L.M.)

JPMorgan registra +67% utili dopo salvataggio First Republic

JPMorgan registra +67% utili dopo salvataggio First RepublicNew York, 14 lug. (askanews) – JPMorgan Chase ha dichiarato che i suoi utili nel secondo trimestre del 2023 sono saliti del 67%, grazie anche all’acquisizione di First Republic Bank, la banca che all’inizio di maggio aveva dichiarato fallimento, a seguito anche della crisi della Silycon Valley Bank e di altre banche regionali.

Il salvataggio ha potenziato le banche commerciali e JPMorgan ne ha beneficiato con nuovi clienti, filiali e depositi, guadagnando in totale 2,7 miliardi di dollari, contro spese di credito per 1,2 miliardi. I timori di fallimenti a catena hanno attirato, nella banca di investimenti, circa 50 miliardi di dollari di depositi solo a marzo. In totale, l’utile del secondo trimestre di JPMorgan è salito a 14,47 miliardi di dollari, o 4,75 dollari per azione, rispetto agli 8,65 miliardi di dollari, o 2,76 dollari per azione, di un anno fa. Gli analisti si aspettavano utili per 3,97 dollari per azione.

I ricavi sono aumentati del 34% rispetto all’anno precedente a 41,31 miliardi di dollari. Gli analisti si aspettavano 38,66 miliardi di dollari. Escludendo il salvataggio di First Republic, JPMorgan ha dichiarato che gli utili sarebbero comunque aumentati del 40% e le entrate sarebbero aumentate del 21%.

Musica, Tiziano Ferro: 570mila spettatori per il tour

Musica, Tiziano Ferro: 570mila spettatori per il tourRoma, 14 lug. (askanews) – Con 570 mila spettatori, 14 stadi, tanti grandi ospiti e 33 canzoni in scaletta per raccontare gli oltre 20 anni di carriera si chiude questa sera a Padova il tour dell’anno, il tour TNZ 2023 che ha visto finalmente tornare sui palchi italiani Tiziano Ferro dopo 6 lunghi anni dal suo ultimo live.

Ad abbracciare il cantautore di Latina durante questi 14 show nei principali Stadi Italiani (tour organizzato e prodotto da Live Nation Italia) sono arrivati 570 mila spettatori che hanno potuto ascoltare non solo i brani che hanno segnato i 20 anni di carriera di Tiziano Ferro (da “Xdono” a “Sere nere”, passando per “E Raffaella è mia” a “Lo Stadio”, solo per citarne alcune) ma anche sentire per la prima volta dal vivo i brani de “Il Mondo è nostro”, l’ultimo album costellato di pezzi che hanno conquistato fin da subito il cuore dei fan: da “La Vita Splendida” alla recentissima “Destinazione mare”, passando per la hit radio “Addio mio amore” e “La prima festa del papà” che ha scatenato cori commoventi e applausi fragorosi. Il lungo viaggio di Ferro all’insegna della musica è partito lo scorso 7 giugno con la data zero allo Stadio G. Teghil di Lignano Sabbiadoro ed è poi proseguito in giro per l’Italia intera: dallo Stadio Olimpico di Torino ai tre appuntamenti al Meazza di Milano, e ancora il Franchi di Firenze, due date all’Olimpico di Roma, il Maradona di Napoli, il San Nicola di Bari, il San Filippo di Messina, lo Stadio Del Conero di Ancona, il Dall’Ara di Bologna e per ultimo lo Stadio Euganeo di Padova, dove il tour si chiuderà appunto questa sera, venerdì 14 luglio. I fan, che avevano avuto la possibilità di chiedere il rimborso dei biglietti acquistati prima della pandemia, hanno preferito tenerli nel cassetto e aspettare 3 anni il ritorno live di Tiziano Ferro.

Quello preparato da Ferro, la sua band – formata da Luca Scarpa (direttore musicale e piano), Davide Tagliapietra (chitarra), Christian Rigano (tastiere), Gary Novak (batteria), Timothy Lefebvre (basso) e Corey Sanchez (chitarra) – e i creativi che hanno ideato il palco e i visual, è stato uno spettacolo essenziale e, al tempo stesso, emozionante al centro del quale c’è sempre stata solo la musica (“perché sono le canzoni che fanno un concerto”) con una scaletta di 33 brani in cui trovano spazio tutti e 9 gli album del cantautore di Latina pubblicati dal 2001 a oggi. Tanti grandi ospiti hanno accolto l’invito di Tiziano per questi live: Carmen Consoli (sul palco di San Siro per la prima volta live in uno stadio de “Il Conforto”), Max Pezzali (in una iconica versione di “Nord sud ovest Est” e in un duetto sulle note di “Come Mai” che ha fatto letteralmente venire giù lo stadio), Tananai (per un’esibizione da brividi con “E fuori è buio” e il successo sanremese “Tango”), Federico Zampaglione (con la sua “Per me è importante”, brano che Ferro aveva già cantato per la raccolta dei Tiromancino del 2002 “In continuo movimento”), Jovanotti (salito sul palco di Roma per una inedita versione di “Penso Positivo” e per il loro duetto in “Balla per me”) Massimo Ranieri (le loro potenti voci si sono unite in “Perdere L’amore” e nell’omaggio a Pino Daniele con “Je so’ pazzo”), Giuliano Sangiorgi dei Negramaro (insieme in “Non me lo so spiegare”), Angelina Mango (invitata a Messina per cantare “Indietro” e la canzone della giovane cantautrice “Ci pensiamo domani”), Paola e Chiara (che hanno fatto ballare Bologna sulle note della nuova versione di “Vamos a Bailar” appena pubblicata) e Laura Pausini (salita a sorpresa sul palco del Dall’Ara – dove era andata per vedere il concerto con le amiche – ha voluto essere accanto a Tiziano per un momento indimenticabile sulle note di “Non me lo so spiegare” – brano che la Pausini aveva ricantato per il suo album del 2006 “Io Canto”).

Nel corso dello show non sono mancati momenti iconici come: la lunga camminata nel silenzio che ha accompagnato l’apertura dello spettacolo e il ritorno al palco prima di intonare “Accetto Miracoli”; gli effetti speciali e fuochi d’artificio per condividere con il pubblico la grande festa voluta da Tiziano e i video proiettati su un muro di schermi led di oltre 1000 metri quadri che componevano l’imponente palco a forma di foglio di carta sagomato. La scena, arricchita da 500 luci fixture, è stata animata da contributi grafici creati ad hoc da giovani artisti digitali scovati da un attento scouting social. La direzione creativa e il design del palco sono stati affidati a Claudio Santucci per Giò Forma mentre Romain Sabella ha curato per Clonwerk tutta la parte visuale.

Zes, De Luca:bene unica area Sud ma no a centralizzazione governo

Zes, De Luca:bene unica area Sud ma no a centralizzazione governoNapoli, 14 lug. (askanews) – La creazione di un’unica area Zes nel Sud Italia deve essere una “misura a tempo indeterminato” e “non deve comportare una centralizzazione”. A dirlo il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, nel corso della diretta Facebook del venerdì. Il governatore, rivendicando che l’idea di una sola Zona economica speciale per tutto il Mezzogiorno sia stata avanzata tempo fa dalla Campania, ha spiegato: “Il governo ci ha comunicato che l’Unione europea ha dato l’assenso di massima per creare un’unica area Zes nel Sud Italia. Bene, benissimo. Ma intanto va chiarito che questa misura deve valere a tempo indeterminato fino a quando il reddito pro capite dell’area meridionale non avrà raggiunto perlomeno l’85% del prodotto interno lordo delle regioni del Centro Nord”. “Secondo, e qui c’è un elemento di preoccupazione che bisogna avanzare, nell’intenzione del governo c’è un retro pensiero cioè fare del Sud un’unica Zona economica speciale il che può significare avere un’unica struttura nelle mani del governo centrale. Questa sarebbe una cosa inaccettabile perché abbiamo un governo totalmente incapace di gestire questioni economiche”, ha concluso De Luca.

Salario minimo, Schlein:il no della maggioranza umilia lavoratori

Salario minimo, Schlein:il no della maggioranza umilia lavoratoriRoma, 14 lug. (askanews) – Dicendo no al salario minimo la maggioranza “umilia i lavoratori e le lavoratrici”. Lo dice la segretaria Pd Elly Schlein. “Chi sopprime la possibilità di far uscire lavoratori e lavoratrici dallo sfruttamento e dalla povertà si qualifica da solo: stiamo parlando di 3 milioni e mezzo di persone con un salario minimo orario inferiore ai 9 euro”.

“Quanta arroganza ci vuole – aggiunge – per rifiutarsi di prenderli in considerazione? Dietro quelle retribuzioni da fame ci sono contratti pirata, falsi appalti, false imprese, false cooperative, abuso di contratti precari”. Continua la segretaria Pd: “Tagliano di miliardi il contrasto alla povertà e danno un euro al giorno con una card una tantum, ma si rifiutano di aggredire il problema della povertà nei luoghi in cui ha origine. Perché sono interessati più alla propaganda e alla presa in giro che alla soluzione dei problemi”.

Conclude la Schlein: “La maggioranza presenta un emendamento per cancellare con un tratto di penna la proposta delle opposizioni sul salario minimo senza offrire neanche la possibilità di un confronto, di un dialogo. Ma così facendo non umilia le opposizioni: umilia lavoratrici e lavoratori poveri, abbandonandoli alla morsa dell’inflazione e alle conseguenze disastrose dei provvedimenti di questo governo. La maggioranza ci ripensi e approvi con noi questa proposta”.

Salario minimo,Conte: Meloni e la maggioranza insultano italiani

Salario minimo,Conte: Meloni e la maggioranza insultano italianiRoma, 14 lug. (askanews) – Giorgia Meloni e la maggioranza “insultano gli italiani”, secondo il leader M5s Giuseppe Conte.”Carovita? Lavoro sottopagato? Buste paga indegne? Ecco la risposta del Governo: un emendamento confezionato in fretta e furia per sopprimere la nostra proposta sul salario minimo legale che darebbe a milioni di cittadini il diritto a una paga dignitosa”.

Continua l’ex premier: “Mentre non arriva nessun segno di vita da questa maggioranza per annullare il vergognoso ripristino dei vitalizi in favore dei parlamentari. Blaterano di ‘patriottismo’ ma lo fanno valere solo per difendere i loro ministri dalle dimissioni e tutelare i loro privilegi. Non a favore degli italiani che – due su tre – chiedono un salario minimo legale”. Insomma, conclude, “Meloni e la maggioranza sono convinti di avere avuto con le elezioni il mandato politico di insultare gli italiani”.

Salario minimo, la maggioranza presenta un emendamento per fermare la proposta di legge. Le opposizioni: indecente

Salario minimo, la maggioranza presenta un emendamento per fermare la proposta di legge. Le opposizioni: indecenteRoma, 14 lug. (askanews) – La maggioranza di centrodestra in commissione Lavoro alla Camera ha depositato un emendamento soppressivo alla legge sul salario minimo. “Nonostante le numerose audizioni svolte in commissioni, la maggior parte delle quali hanno espresso contrarietà a un salario minimo regolato per legge – si apprende da fonti della maggioranza – le opposizioni hanno preferito fare di un tema così importante un totem di propaganda in vista dell’estate, ponendo un muro sulla proposta da noi avanzata di una discussione a 360 gradi sulla contrattazione, il welfare aziendale e lavoro povero da avviare a settembre. Pertanto ci siamo visti costretti a procedere in questo senso e continuare nel lavoro avviato, da maggioranza e governo, su provvedimenti che hanno già dato i loro frutti – come il taglio del cuneo e il dl lavoro – e quelli che tra qualche giorno arriveranno in parlamento come il prossimo disegno di legge lavoro. Il tema dei salari è nell’agenda politica del centrodestra e stiamo lavorando per dare risposte adeguate e non solo strumentali ed inattuabili”. Insorgono (con qualche distinguo) le opposizioni. “La maggioranza propone, con l’arroganza dei numeri di cui fa ormai quotidianamente una esibizione muscolare, un solo emendamento soppressivo alla proposta delle opposizioni sul salario minimo e sulla estensione a tutti i lavoratori e a tutte le lavoratrici (dipendenti, parasubordinati e autonomi) del trattamento economico complessivo previsto dalle organizzazioni datoriali e sindacali comparativamente più rappresentative. Una chiusura a qualsiasi possibilità di confronto democratico assolutamente inaccettabile, non verso l’opposizione, ma verso il Paese. Non ci arrenderemo a tanta prepotenza”, dichiara in una nota Maria Cecilia Guerra, responsabile Lavoro nella segreteria nazionale del Pd.

“Nell’unico Paese OCSE in cui i salari sono diminuiti, e in cui oltre tre milioni di lavoratori e lavoratrici sono sottopagati, il Governo si rifiuta perfino di discutere con le opposizioni la proposta del salario minimo. Indifferenti verso i deboli, arroganti in Parlamento”, dichiara Marina Sereni della Segreteria nazionale del Pd in un tweet. “La maggioranza di centrodestra vuole sopprimere la proposta di legge sul salario minimo, uno vero e proprio schiaffo a milioni di lavoratrici e lavoratori e una condanna alla povertà e alla precarietà”, afferma in una nota Francesco Silvestri, capogruppo M5s alla Camera.

“È più forte di loro, non c’è storia: fare la guerra ai poveri è lo sport preferito dalla destra di questo Paese. Voler sopprimere la proposta di legge sul salario minimo è indecente”, scrive su Twitter il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni, parlamentare dell’Alleanza Verdi Sinistra. “Deve essere chiaro agli italiani che Meloni, Salvini, Tajani – conclude il leader di SI – intendono difendere chi paga poco o chi sfrutta il lavoro altrui”. “La risposta della maggioranza non si è fatta attendere; sul salario minimo bloccano la legge e la loro controproposta è: nulla, i lavoratori sottopagati possono attendere”, così Matteo Richetti, capogruppo di Azione-Italia Viva alla Camera dei Deputati.

Ma sul tema il leader di Italia Viva Matteo Renzi ha una posizione articolata: “E’ meglio lavorare per garantire la partecipazione dei lavoratori agli utili che insistere sul salario minimo”, sostiene nella sua enews. “Per motivi politici – ricorda Renzi – come abbiamo già spiegato più volte: noi non siamo alleati di Salvini e Meloni e non siamo alleati di Schlein e Conte. Dunque votiamo le leggi che ci convincono, chiunque le proponga, stando al merito ma senza trasformare queste leggi in bandiere della maggioranza o delle opposizioni”. Continua Renzi: “Nel merito poi questa legge sul salario minimo è molto diversa da quella che avevamo immaginato noi dopo il JobsAct, Industria 4.0 e dopo tutte le nostre misure sul lavoro”. Dunque, “faremo emendamenti e cercheremo di migliorare un testo che secondo Landini è l’inizio della rivoluzione sul lavoro. Per me non è così: penso che sarebbe meglio concentrarci come stiamo facendo noi sulla partecipazione dei lavoratori agli utili aumentando gli stipendi al ceto medio. E gli stipendi al ceto medio in questi anni li abbiamo alzati in modo serio solo noi”.

Biennale Danza, il Leone d’Oro Simone Forti e la sua eredità

Biennale Danza, il Leone d’Oro Simone Forti e la sua ereditàVenezia, 14 lug. (askanews) – Simone Forti, leggendaria artista e coreografa americana di origini italiane, è in un certo senso il nume tutelare della Biennale Danza 2023, che a lei ha attribuito il Leone d’Oro alla carriera e una importante mostra retrospettiva in Arsenale, in collaborazione con il MOCA di Los Angeles e curata da Rebecca Lowery e Alex Sloane, che hanno sottolineato il ruolo seminale di Forti per la definizione del linguaggio contemporaneo della danza e la sua perdurante attualità. E anche il presidente della Biennale di Venezia, Roberto Cicutto, ha partecipato all’inaugurazione della mostra. “L’idea, la scelta di Simon Forti – ha detto ad askanews – è la massima esaltazione di questa ricerca che non è solo coreografica, è proprio l’arte pura in generale”.

Per l’occasione negli spazi espositivi sono stati performati dal vivo alcuni dei lavori storici di Forti e la stessa artista si è collegata dagli Stati Uniti e, in un’atmosfera di grande emozione e commozione, ha voluto parlare al pubblico. “È straordinario vedere il mio lavoro ancora in scena – ha detto – . Quello che è servito è stata l’esperienza del corpo, quello che si prova quando si cammina, quando si fanno movimenti normali, quando si sta appesi a una corda, quando si sente di occupare lo spazio con il proprio corpo”. Articolata su due diversi spazi, la mostra attraversa sei decenni di lavoro di Simone Forti, partendo dalle decisive “Dance Constructions”, che hanno cambiato per sempre la relazione tra la danza contemporanea e le arti visive, per arrivare poi a tutta una profonda lezione anche di sovvertimento delle dinamiche di potere, oltre che alla sua capacità di utilizzare diversi media, con straordinaria attualità. E proprio sulla relazione tra le diverse generazioni di artisti si è focalizzato il direttore della Biennale Danza Wayne McGregor. “C’è una straordinaria creatività nel mondo – ci ha detto – ma le risorse sono sempre poche. Dobbiamo impegnarci per sostenere i giovani artisti e permettere che la loro voce possa essere sentita, esattamente come quella degli artisti storicizzati. È fondamentale avere una diversità di voci nel mondo della danza, per continuare a innovare”.

Nel solco di una strada che Simone Forti, insieme ad altre figure di pioniere come Trisha Brown o Yvonne Rainer, ma in un certo senso viene in mente anche il nome di Joan Jonas, ha contribuito a creare e rendere sempre attuale.

Dal 3 agosto nelle sale il thriller “Black Bits” di Alessio Liguori

Dal 3 agosto nelle sale il thriller “Black Bits” di Alessio LiguoriRoma, 14 lug. (askanews) – Uscirà dal 3 agosto in tutti i cinema italiani “Black Bits”, film diretto da Alessio Liguori, regista che con il suo film “Shortcut” ha conquistato il pubblico americano, rimanendo per un mese nella top ten Usa. Ora torna nelle sale con un adrenalinico thriller sci-fi con un cast internazionale; una coproduzione Italia-Polonia, prodotto da Minerva Pictures, Simona Ferri, Agresywna Banda e distribuito nelle sale cinematografiche da Altre Storie con Minerva Pictures.

Il film racconta uno spaccato di quel mondo attuale ipertecnologico in cui la vita reale si fonde con quella virtuale e definirne il confine diventa quasi utopia. Al centro della storia due giovani donne Dora e Beth, abili truffatrici, che dopo un’importante rapina alla Black Bits, società attiva nel dark web, si nascondono in una futuristica Safe House tra le montagne, ignare che il vero pericolo è proprio lì, dove niente è come sembra. “Alle soglie di una nuova era, già immaginata dal cinema e dalla letteratura – ha dichiarato il regista Alessio Liguori – con lo sviluppo dell’intelligenza artificiale e i suoi relativi rischi, con il potenziamento del calcolo grazie ai computer quantistici, il virtuale si fonde con la realtà, soprattutto con l’annunciato sviluppo della tecnologia dei neurochip. Black Bits si colloca perfettamente in questo contesto immaginando lo sviluppo della tecnologia neuronale e i suoi potenziali e pericolosi utilizzi ludici. La realtà analogica si fonde con quella virtuale e voyeristica e il confine tra reale e immaginario viene oltrepassato e oltremodo manipolato. Un film costruito sulla tensione e il mistero avviluppati in una spirale che esplode nell’action finale dove i twist la fanno da padrone”.