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Salario minimo, la maggioranza presenta un emendamento per fermare la proposta di legge. Le opposizioni: indecente

Salario minimo, la maggioranza presenta un emendamento per fermare la proposta di legge. Le opposizioni: indecenteRoma, 14 lug. (askanews) – La maggioranza di centrodestra in commissione Lavoro alla Camera ha depositato un emendamento soppressivo alla legge sul salario minimo. “Nonostante le numerose audizioni svolte in commissioni, la maggior parte delle quali hanno espresso contrarietà a un salario minimo regolato per legge – si apprende da fonti della maggioranza – le opposizioni hanno preferito fare di un tema così importante un totem di propaganda in vista dell’estate, ponendo un muro sulla proposta da noi avanzata di una discussione a 360 gradi sulla contrattazione, il welfare aziendale e lavoro povero da avviare a settembre. Pertanto ci siamo visti costretti a procedere in questo senso e continuare nel lavoro avviato, da maggioranza e governo, su provvedimenti che hanno già dato i loro frutti – come il taglio del cuneo e il dl lavoro – e quelli che tra qualche giorno arriveranno in parlamento come il prossimo disegno di legge lavoro. Il tema dei salari è nell’agenda politica del centrodestra e stiamo lavorando per dare risposte adeguate e non solo strumentali ed inattuabili”. Insorgono (con qualche distinguo) le opposizioni. “La maggioranza propone, con l’arroganza dei numeri di cui fa ormai quotidianamente una esibizione muscolare, un solo emendamento soppressivo alla proposta delle opposizioni sul salario minimo e sulla estensione a tutti i lavoratori e a tutte le lavoratrici (dipendenti, parasubordinati e autonomi) del trattamento economico complessivo previsto dalle organizzazioni datoriali e sindacali comparativamente più rappresentative. Una chiusura a qualsiasi possibilità di confronto democratico assolutamente inaccettabile, non verso l’opposizione, ma verso il Paese. Non ci arrenderemo a tanta prepotenza”, dichiara in una nota Maria Cecilia Guerra, responsabile Lavoro nella segreteria nazionale del Pd.

“Nell’unico Paese OCSE in cui i salari sono diminuiti, e in cui oltre tre milioni di lavoratori e lavoratrici sono sottopagati, il Governo si rifiuta perfino di discutere con le opposizioni la proposta del salario minimo. Indifferenti verso i deboli, arroganti in Parlamento”, dichiara Marina Sereni della Segreteria nazionale del Pd in un tweet. “La maggioranza di centrodestra vuole sopprimere la proposta di legge sul salario minimo, uno vero e proprio schiaffo a milioni di lavoratrici e lavoratori e una condanna alla povertà e alla precarietà”, afferma in una nota Francesco Silvestri, capogruppo M5s alla Camera.

“È più forte di loro, non c’è storia: fare la guerra ai poveri è lo sport preferito dalla destra di questo Paese. Voler sopprimere la proposta di legge sul salario minimo è indecente”, scrive su Twitter il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni, parlamentare dell’Alleanza Verdi Sinistra. “Deve essere chiaro agli italiani che Meloni, Salvini, Tajani – conclude il leader di SI – intendono difendere chi paga poco o chi sfrutta il lavoro altrui”. “La risposta della maggioranza non si è fatta attendere; sul salario minimo bloccano la legge e la loro controproposta è: nulla, i lavoratori sottopagati possono attendere”, così Matteo Richetti, capogruppo di Azione-Italia Viva alla Camera dei Deputati.

Ma sul tema il leader di Italia Viva Matteo Renzi ha una posizione articolata: “E’ meglio lavorare per garantire la partecipazione dei lavoratori agli utili che insistere sul salario minimo”, sostiene nella sua enews. “Per motivi politici – ricorda Renzi – come abbiamo già spiegato più volte: noi non siamo alleati di Salvini e Meloni e non siamo alleati di Schlein e Conte. Dunque votiamo le leggi che ci convincono, chiunque le proponga, stando al merito ma senza trasformare queste leggi in bandiere della maggioranza o delle opposizioni”. Continua Renzi: “Nel merito poi questa legge sul salario minimo è molto diversa da quella che avevamo immaginato noi dopo il JobsAct, Industria 4.0 e dopo tutte le nostre misure sul lavoro”. Dunque, “faremo emendamenti e cercheremo di migliorare un testo che secondo Landini è l’inizio della rivoluzione sul lavoro. Per me non è così: penso che sarebbe meglio concentrarci come stiamo facendo noi sulla partecipazione dei lavoratori agli utili aumentando gli stipendi al ceto medio. E gli stipendi al ceto medio in questi anni li abbiamo alzati in modo serio solo noi”.

Biennale Danza, il Leone d’Oro Simone Forti e la sua eredità

Biennale Danza, il Leone d’Oro Simone Forti e la sua ereditàVenezia, 14 lug. (askanews) – Simone Forti, leggendaria artista e coreografa americana di origini italiane, è in un certo senso il nume tutelare della Biennale Danza 2023, che a lei ha attribuito il Leone d’Oro alla carriera e una importante mostra retrospettiva in Arsenale, in collaborazione con il MOCA di Los Angeles e curata da Rebecca Lowery e Alex Sloane, che hanno sottolineato il ruolo seminale di Forti per la definizione del linguaggio contemporaneo della danza e la sua perdurante attualità. E anche il presidente della Biennale di Venezia, Roberto Cicutto, ha partecipato all’inaugurazione della mostra. “L’idea, la scelta di Simon Forti – ha detto ad askanews – è la massima esaltazione di questa ricerca che non è solo coreografica, è proprio l’arte pura in generale”.

Per l’occasione negli spazi espositivi sono stati performati dal vivo alcuni dei lavori storici di Forti e la stessa artista si è collegata dagli Stati Uniti e, in un’atmosfera di grande emozione e commozione, ha voluto parlare al pubblico. “È straordinario vedere il mio lavoro ancora in scena – ha detto – . Quello che è servito è stata l’esperienza del corpo, quello che si prova quando si cammina, quando si fanno movimenti normali, quando si sta appesi a una corda, quando si sente di occupare lo spazio con il proprio corpo”. Articolata su due diversi spazi, la mostra attraversa sei decenni di lavoro di Simone Forti, partendo dalle decisive “Dance Constructions”, che hanno cambiato per sempre la relazione tra la danza contemporanea e le arti visive, per arrivare poi a tutta una profonda lezione anche di sovvertimento delle dinamiche di potere, oltre che alla sua capacità di utilizzare diversi media, con straordinaria attualità. E proprio sulla relazione tra le diverse generazioni di artisti si è focalizzato il direttore della Biennale Danza Wayne McGregor. “C’è una straordinaria creatività nel mondo – ci ha detto – ma le risorse sono sempre poche. Dobbiamo impegnarci per sostenere i giovani artisti e permettere che la loro voce possa essere sentita, esattamente come quella degli artisti storicizzati. È fondamentale avere una diversità di voci nel mondo della danza, per continuare a innovare”.

Nel solco di una strada che Simone Forti, insieme ad altre figure di pioniere come Trisha Brown o Yvonne Rainer, ma in un certo senso viene in mente anche il nome di Joan Jonas, ha contribuito a creare e rendere sempre attuale.

Dal 3 agosto nelle sale il thriller “Black Bits” di Alessio Liguori

Dal 3 agosto nelle sale il thriller “Black Bits” di Alessio LiguoriRoma, 14 lug. (askanews) – Uscirà dal 3 agosto in tutti i cinema italiani “Black Bits”, film diretto da Alessio Liguori, regista che con il suo film “Shortcut” ha conquistato il pubblico americano, rimanendo per un mese nella top ten Usa. Ora torna nelle sale con un adrenalinico thriller sci-fi con un cast internazionale; una coproduzione Italia-Polonia, prodotto da Minerva Pictures, Simona Ferri, Agresywna Banda e distribuito nelle sale cinematografiche da Altre Storie con Minerva Pictures.

Il film racconta uno spaccato di quel mondo attuale ipertecnologico in cui la vita reale si fonde con quella virtuale e definirne il confine diventa quasi utopia. Al centro della storia due giovani donne Dora e Beth, abili truffatrici, che dopo un’importante rapina alla Black Bits, società attiva nel dark web, si nascondono in una futuristica Safe House tra le montagne, ignare che il vero pericolo è proprio lì, dove niente è come sembra. “Alle soglie di una nuova era, già immaginata dal cinema e dalla letteratura – ha dichiarato il regista Alessio Liguori – con lo sviluppo dell’intelligenza artificiale e i suoi relativi rischi, con il potenziamento del calcolo grazie ai computer quantistici, il virtuale si fonde con la realtà, soprattutto con l’annunciato sviluppo della tecnologia dei neurochip. Black Bits si colloca perfettamente in questo contesto immaginando lo sviluppo della tecnologia neuronale e i suoi potenziali e pericolosi utilizzi ludici. La realtà analogica si fonde con quella virtuale e voyeristica e il confine tra reale e immaginario viene oltrepassato e oltremodo manipolato. Un film costruito sulla tensione e il mistero avviluppati in una spirale che esplode nell’action finale dove i twist la fanno da padrone”.

Migranti, Meloni domenica di nuovo a Tunisi con von der Leyen e Rutte

Migranti, Meloni domenica di nuovo a Tunisi con von der Leyen e RutteRoma, 14 lug. (askanews) – Nuovo viaggio a Tunisi domenica prossima per la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il primo ministro olandese Mark Rutte. I tre leader erano stati a Tunisi lo scorso 11 giugno per un pacchetto di aiuti da parte dell’Ue. Domenica, “la presidente von der Leyen si recherà in Tunisia insieme ai primi ministri italiano, Giorgia Meloni, e olandese, Mark Rutte. La presidente e i due premier incontreranno a Tunisi il presidente Kais Saied domenica pomeriggio”, ha annunciato la portavoce della Commissione europea Dana Spinant durante il briefing quotidiano per la stampa oggi a Bruxelles.

Von der Leyen e i due primi ministri “erano già stati a Tunisi l’11 giugno scorso, quando avevano concordato con le autorità tunisine un pacchetto su un accordi di partenariato complessivo. Ora tornano a Tunisi per portare avanti quel lavoro”, ha aggiunto Spinant, annunciando che i tre leader faranno una dichiarazione alla stampa dopo il loro incontro con Saied. Le autorità tunisine e l’Ue stanno lavorando a un Memorandum d’intesa riguardante il futuro accordo di partenariato, che comprende tra l’altro impegni da parte europea riguardo ad aiuti macroeconomici e investimenti per le infrastrutture e in campo energetico in Tunisia, e impegni da parte tunisina riguardo al controllo delle partenze dei migranti irregolari verso l’Ue, e alla gestione dei migranti economici di ritorno, riportati nel Paese dopo aver ricevuto risposta negativa alla loro richiesta d’asilo nei paesi europei.

Le Winx e Iginio Straffi arrivano domani a Riminicomix

Le Winx e Iginio Straffi arrivano domani a RiminicomixRoma, 14 lug. (askanews) – Sabato 15 luglio il magico mondo del Winx Club, nato dal genio visionario di Iginio Straffi, sarà protagonista di Riminicomix. L’edizione 2023 della manifestazione dedicata a fumetto e Cosplay, all’interno del festival Cartoon Club, ospiterà un esclusivo evento dedicato al magico mondo made in Italy che, anno dopo anno, continua a collezionare successi.

Iginio Straffi, il fondatore di Rainbow, sarà ospite speciale della manifestazione in un talk nel quale risponderà alle domande della community e del pubblico per parlare del futuro di questa saga evergreen, orgoglio italiano nel mondo, che dal 2004 continua a far sognare intere generazioni tra avventure, amori e amicizie indissolubili. I fan presenti a Riminicomix potranno fare un tuffo nel mondo di Alfea con Elisa Rosselli, la storica voce delle prime sigle di Winx Club. Accompagnata da una crew di ballerini, Elisa farà sognare i fan con una performance dal vivo del celebre brano “Unica”, a cui seguiranno alcune delle canzoni più conosciute e amate della serie. Ad attendere i visitatori ci sarà anche la sfilata del Winx Cosplay Reunion organizzata in collaborazione con Epicos, partner del Winx Cosplay Contest, il concorso nazionale e internazionale dedicato ai migliori cosplayer ispirati alle magiche eroine, arrivato alla sua seconda edizione che si concluderà il 31 luglio 2023. L’evento, realizzato grazie alla collaborazione con Cartoon Club, si inserisce all’interno di una collaborazione più ampia tra il Comune di Rimini e il Gruppo Rainbow che sta sviluppando importanti progetti con l’Accademia Poliarte di Ancona, recentemente entrata a far parte della società guidata da Iginio Straffi.

Autonomia, Schlein: spacca ulteriormente il paese, il Pd dice no

Autonomia, Schlein: spacca ulteriormente il paese, il Pd dice noRoma, 14 lug. (askanews) – L’autonomia differenziata del ministro Calderoli “vuole spaccare ulteriormente il nostro paese” e il Pd dice “no” perché “l’Italia è una e indivisibile”. Lo dice Elly Schlein in un video pubblicato su Instagram alla vigilia dell’iniziativa del Pd contro la riforma del governo.

“Oggi e domani vi aspettiamo per dire insieme no alla riforma dell’autonomia differenziata di Calderoli e del governo di Giorgia Meloni”. Il Pd dice “no a una riforma che vuole spaccare ulteriormente il nostro paese, che invece ha bisogno di essere ricucito. No ad una riforma che vuole aumentare le diseguaglianze, perché si tratta dell’accesso alla sanità, si tratta dell’accesso alla scuola, si tratta dell’accesso al trasporto pubblico locale”. “In una parola – insiste – si tratta di diritti fondamentali delle italiane e degli italiani e noi non ci stiamo ad una riforma che non mette un euro in più per sanare i divari territoriali e che non ha una visione un progetto per il rilancio del sud”.

Aggiunge la Schlein: “Il Pd è convinto che non ci sia riscatto per l’Italia senza il riscatto del sud e senza il riscatto delle donne e dei giovani che hanno più pagato anche in questi anni i divari territoriali. A Napoli insieme a noi ci saranno costituzionalisti, esperti, scrittrici, lavoratori rappresentanti del mondo dei sindacati e delle imprese. Non mancate perché l’Italia è una e indivisibile”.

Ue, Giorgetti: separare i dibattiti su bilancio e risorse proprie

Ue, Giorgetti: separare i dibattiti su bilancio e risorse proprieBruxelles, 14 lug. (askanews) – Bisogna mantenere separati i dibattiti in corso tra i governi nazionali dell’Ue e le istituzioni europee su, da una parte, la revisione di mezzo percorso del Quadro finanziario pluriennale comunitario 2021-2027 (Qfp), con la richiesta della Commissione di un contributo aggiuntivo di 65,8 miliardi di euro dagli Stati membri, e dall’altro l’istituzione di nuove “risorse proprie” per finanziare il bilancio dell’Unione. Lo ha affermato il ministro dell’Economia e Finanze, Giancarlo Giorgetti, nel suo intervento nella sessione pubblica della discussione del Consiglio Ecofin, oggi a Bruxelles.

“Sarebbe il caso di mantenere il dibattito” sulla revisione del bilancio pluriennale “separato da quello sul pacchetto delle risorse proprie, considerando la necessità di un’approvazione più rapida della revisione del Qfp per il sostegno all’Ucraina”, ha detto Giorgetti. “E’ importante continuare a fornire assistenza finanziaria in modo prevedibile e flessibile, adattandosi all’evoluzione dello sforzo bellico”, ha sottolineato il ministro.

Salario minimo, maggioranza presenta emendamento per fermare pdl

Salario minimo, maggioranza presenta emendamento per fermare pdlRoma, 14 lug. (askanews) – La maggioranza di centrodestra in commissione Lavoro alla Camera ha depositato un emendamento soppressivo alla legge sul salario minimo.

“Nonostante le numerose audizioni svolte in commissioni, la maggior parte delle quali hanno espresso contrarietà a un salario minimo regolato per legge – si apprende da fonti della maggioranza – le opposizioni hanno preferito fare di un tema così importante un totem di propaganda in vista dell’estate, ponendo un muro sulla proposta da noi avanzata di una discussione a 360 gradi sulla contrattazione, il welfare aziendale e lavoro povero da avviare a settembre. Pertanto ci siamo visti costretti a procedere in questo senso e continuare nel lavoro avviato, da maggioranza e governo, su provvedimenti che hanno già dato i loro frutti – come il taglio del cuneo e il dl lavoro – e quelli che tra qualche giorno arriveranno in parlamento come il prossimo disegno di legge lavoro. Il tema dei salari è nell’agenda politica del centrodestra e stiamo lavorando per dare risposte adeguate e non solo strumentali ed inattuabili”.

Renzi: il legame Berlusconi-attentati di mafia è tesi folle

Renzi: il legame Berlusconi-attentati di mafia è tesi folleRoma, 14 lug. (askanews) – Ipotizzare un ruolo di Silvio Berlusconi dietro gli attentati di mafia del 1993 “è folle” per Matteo Renzi, il leader di Iv lo ribadisce nella sua enews. “Qualcuno crede che Berlusconi volesse far saltare in aria Maurizio Costanzo perché egli parlava male della mafia peraltro su Canale 5? Penso che siamo fuori dal mondo. Ma ove volessimo accedere a questa tesi assurda Berlusconi non aveva bisogno del tritolo, poteva cambiare i palinsesti; la TV da cui Costanzo attaccava la Mafia era la TV di Berlusconi”.

E’ vero che esiste l’obbligo dell’azione penale, aggiunge, ma “c’è qualcuno che può spiegarmi perché la procura di Firenze diretta da Luca Turco non ha mosso un dito per sgomberare un hotel illegalmente occupato – e su cui c’erano le denunce del Comune e delle forze dell’ordine – tenendo per nove mesi una situazione di degrado e abusivismo nel cui contesto si sono registrati tentativi di omicidio e alla fine la sparizione di una bambina di cinque anni?”. Continua Renzi: “Ma perché la procura di Firenze così solerte nei processi ad alta visibilità mediatica non ha mosso un dito per ripristinare la legalità all’ex hotel Astor? Sparisce una bambina di cinque anni a Firenze e l’attenzione della Procura è sulle ricostruzioni allucinanti di trent’anni fa? Ma dai, su, siamo seri”.

Giornate degli Autori, Joao Pedro Rodrigues presiederà la giuria

Giornate degli Autori, Joao Pedro Rodrigues presiederà la giuriaRoma, 14 lug. (askanews) – Sarà João Pedro Rodrigues a presiedere quest’anno la giuria delle Giornate degli Autori. Il regista, sceneggiatore, montatore, attore e produttore portoghese, nel 1997 ha portato alla Mostra del Cinema di Venezia il cortometraggio a tematica LGBT, Parabéns!. Dopo un paio di mediometraggi, nel 2000 è tornato alla Mostra, questa volta in concorso, con l’opera prima O Fantasma. Nel corso degli anni i suoi film sono stati selezionati nei maggiori festival internazionali (Rotterdam, Berlino, Cannes, Karlovy Vary, Locarno, Toronto, San Sebastián e naturalmente la già menzionata Venezia). Nel 2016 Rodrigues si è aggiudicato il premio per la miglior regia a Locarno con O Ornitólogo. Lo scorso anno ha realizzato Fogo-Fatuo, presentato alla Quinzaine des Réalisateurs e nella cinquina finalista del LUX Audience Award 2023.

Nessuno meglio di lui potrà dunque guidare quest’anno il progetto 27 Times Cinema, organizzato dalle Giornate degli Autori, il LUX Audience Award del Parlamento europeo ed Europa Cinemas, in collaborazione con Cineuropa, che vedrà 27 giovani cinefili europei, ambasciatori del Parlamento Europeo, essere la giuria ufficiale delle Giornate degli Autori. Coordinati dal Direttore del Festival di Karlovy Vary, Karel Och, i ragazzi e le ragazze decreteranno a Venezia, insieme al Presidente João Pedro Rodrigues, il film vincitore del GdA Director’s Award, unico riconoscimento ufficiale della sezione autonoma promossa da Anac e 100autori nell’ambito della Mostra del Cinema. Dopo Céline Sciamma e l’inedito duo composto da Mina Mileva e Vesela Kazakova che due anni fa premiò il rumeno Imaculat di Monica Stan e George Chiper-Lillemark, poi vincitore anche del Premio De Laurentiis per la migliore opera prima di tutta la Mostra, a João Pedro Rodrigues spetta quest’anno il compito di accompagnare per dieci giorni i suoi giovani compagni d’avventura nella ricerca del film che, all’interno della Selezione Ufficiale delle Giornate, avrà saputo meglio cogliere il senso del premio: il coraggio di guardare al mondo con occhi nuovi.

“Sono entusiasta all’idea di presiedere una giuria di 27 giovani cinefili europei – ha dichiarato il regista nato a Lisbona – da giovane cinefilo sin dall’età di quindici anni, ho sviluppato una relazione con il cinema appassionata e radicale. E non vedo l’ora di scoprire lo sguardo unico di ciascuno dei membri della giuria”. “A distanza di un anno dalla vittoria del portoghese Lobo e Cão di Claudia Varejão come miglior film delle Giornate degli Autori – ha dichiarato Gaia Furrer, direttrice artistica delle Giornate degli Autori -, è un immenso piacere per me continuare la storia d’amore con il cinema lusitano accogliendo uno dei maggiori registi contemporanei. Scegliere João Pedro Rodrigues come Presidente della Giuria per il 20° anniversario delle Giornate degli Autori, significa festeggiare un cinema libero, provocatorio, versatile, capace di interrogare il nostro tempo con audacia e irriverenza. Sono certa che confrontarsi con un regista di tale portata, sarà per i giovani giurati delle Giornate degli Autori un’esperienza elettrizzante”.

Joao Pedro Rodrigues è un regista portoghese riconosciuto a livello internazionale. Quando aveva otto anni, suo padre gli regalò un binocolo; da quel momento decise di diventare un ornitologo, non separandosene mai nei suoi viaggi e utilizzandolo per addentrarsi nella natura e osservare gli uccelli. Il suo lavoro esplora i generi e i desideri umani in tutte le loro forme e travestimenti, riflettendo la variegata storia del cinema, dai generi classici al documentario passando per i film sperimentali. Le sue opere sono state proiettate e hanno vinto premi nei festival più importanti del mondo, da Cannes a Venezia, da Locarno a Toronto e Berlino. Nel 2016, il Centre Pompidou di Parigi ha omaggiato Rodrigues e il suo compagno e collega, João Rui Guerra da Mata, con una retrospettiva e una esposizione.