Aumenta lo stipendio dei Capigruppo alla Camera, +1.300 euro nettiRoma, 13 lug. (askanews) – Stipendio più corposo per i capigruppo alla Camera dei deputati. L’ufficio di presidenza di Montecitorio ha approvato l’incremento delle indennità, pari a quella già erogata per i presidenti di commissione, pari a 2.226,92 euro lordi al mese, 1269,34 euro netti. La decisione è stata presa con il voto favorevole dei gruppi di maggioranza e del Movimento Cinque Stelle. Si sono astenuti Pd, Avs e Roberto Giachetti di Az-Iv. L’incremento non peserà sul budget di Montecitorio perché arriverà, viene spiegato, dalle risorse già in capo ai gruppi stessi.
A Bruxelles incontro Fitto-Vestager su Zes unica e “Decontribuzione Sud”Bruxelles, 13 lug. (askanews) – Il ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto ha incontrato questa mattina a Bruxelles la Vicepresidente Esecutiva della Commissione europea responsabile per la Concorrenza, Margrethe Vestager, al fine di illustrare la proposta del governo di istituire un’unica Zona Economica Speciale (Zes) per l’intero Mezzogiorno d’Italia, e iniziare un confronto per rendere strutturale la misura “Decontribuzione Sud”, secondo quanto riferisce un comunicato del Ministero.
Vestager, secondo il comunicato, ha accolto positivamente la proposta della Zes, che supererà le attuali otto zone economiche speciali già previste, per rafforzare il sistema e sostenere la crescita e la competitività dell’intero Mezzogiorno d’Italia (le regioni interessate sono Abruzzo, Campania, Puglia, Basilicata, Molise, Calabria, Sicilia e Sardegna). “Verranno estese a tutto il Mezzogiorno le misure di semplificazione e accelerazione delle procedure di approvazione e autorizzazione, e di sostegno alle imprese per le Zone Economiche Speciali. Gli strumenti di incentivazione saranno improntati a principi di certezza e stabilità del quadro normativo e di semplificazione procedurale, coprendo un orizzonte temporale più esteso rispetto agli attuali strumenti”, spiega la nota.
Tutto questo avverrà “in coerenza con i diversi strumenti di programmazione pluriennale europei e nazionali: il Pnrr e il relativo capitolo ‘REPowerEU’, la politica di Coesione e il Fondo di Sviluppo e Coesione”. “Sul piano operativo – continua la nota -, si estende a tutto il Mezzogiorno l’autorizzazione unica per l’avvio delle attività produttive e la riduzione di un terzo dei termini di conclusione dei procedimenti. Trasparenza ed efficienza dell’intero processo saranno assicurate attraverso uno ‘Sportello Unico Digitale’”. Durante l’incontro di Fitto con Vestager è stato anche avviato il confronto con la Commissione in ordine all’intenzione di rendere strutturale la misura “Decontribuzione Sud”, in scadenza al 31 dicembre 2023. “Come già fatto a fine 2022, quando siamo passati dalla proroga semestrale a quella annuale, il governo – riferisce la nota – intende promuovere un quadro normativo stabile pluriennale di riferimento per le imprese e per i lavoratori, al fine di sostenere l’occupazione nel Mezzogiorno, in particolare per le donne e i giovani”.
Secondo la nota del Ministero, la vicepresidente esecutiva Vestager “ha espresso la piena disponibilità della Commissione ad aprire un dialogo con il governo italiano per la trasformazione di questo strumento in una misura strutturale e permanente, rendendola al tempo stesso più orientata agli investimenti, e andando così incontro alle necessità e alle sfide per la crescita economica del Mezzogiorno”. Il ministro Fitto, riferisce ancora la nota, si è detto “molto soddisfatto dell’incontro”, e ha sottolineato il fatto che “queste misure rappresentano importanti strumenti per accrescere l’attrattività e la competitività del Mezzogiorno d’Italia riducendo i divari con il resto del Paese e dell’Ue”.
Secondo Fitto, “la Zes unica rappresenta un’importante opportunità di sviluppo e di attrazione degli investimenti, che insieme all’utilizzo efficace delle risorse europee e nazionali può rendere il Mezzogiorno d’Italia un riferimento importante, non solo del nostro paese ma di tutto il continente europeo”. “Si tratta – ha sottolineato ancora Fitto – di un vero e proprio volano decisivo per l’economia del Sud, dell’Italia e del Mediterraneo, e capace di segnare una svolta per il rilancio anche in termini di rinnovata centralità dell’intera area”. Il ministro ha giudicato poi “positiva” anche “l’apertura” della vicepresidente della Commissione sulla misura “Decontribuzione Sud”, che “si cercherà di rendere strutturale, dando così certezza normativa e temporale a imprese e lavoratori”. Oltre alla Zes unica per il Sud, nell’incontro si è parlato anche delle Politiche di Coesione e del Pnrr. “Ho ringraziato la vice presidente esecutiva per l’impegno comune profuso nella soluzione del caso del recupero di aiuti di Stato a suo tempo erogati a beneficio di alcune imprese del territorio di Venezia e Chioggia”, ha riferito Fitto. “Da marzo 2023 l’Italia cesserà finalmente di pagare i 24 milioni annui corrisposti negli ultimi sette anni” ha spiegato. “Viene così premiato – ha concluso il ministro – un lavoro comune tra governo, Regione Veneto e Commissione europea che, nel chiudere un lungo contenzioso, apporta un consistente beneficio per le finanze pubbliche e tutela gli interessi dei contribuenti italiani”, ha concluso Fitto.
Al Quirinale è in corso il Consiglio supremo di DifesaRoma, 13 lug. (askanews) – E’ in corso al Quirinale il Consiglio Supremo di Difesa al quale partecipano la premier Giorgia Meloni, e, tra gli altri, i ministri Tajani, Crosetto e Giorgetti. Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha riconvocato la riunione oggi alle 17 a seguito del mancato svolgimento della riunione già stabilita per il 13 giugno 2023.
L’ordine del giorno prevede un’informativa aggiornata sulla guerra in Ucraina e sulle altre principali aree di crisi nel mondo; sulle implicazioni della congiuntura internazionale per l’Italia; sulle questioni relative alla gestione dei flussi migratori, nel breve termine e in proiezione futura. Inoltre, il Consiglio affronterà il tema dello stato di efficienza delle Forze armate e del processo di riforma e ammodernamento dello Strumento militare, anche alla luce dei principali programmi di investimento nella difesa e della complessiva politica industriale del Paese.
Calderoli: il governo è pronto a cogliere proposte migliorative dell’autonomia differenziataRoma, 13 lug. (askanews) – “Il governo non è certo insensibile alle molteplici questioni poste nel corso del dibattito parlamentare e delle audizioni e farà proprie alcune proposte emendative di carattere migliorativo dei contenuti del disegno di legge” sull’autonomia differenziata. Così il ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli, rispondendo al Question Time al Senato “E’ certo però che non è consentito alla legge ordinaria, come vorrebbe l’interrogante, porre limiti preventivi ai contenuti delle intese relative a materie specificatamente indicate nella costituzione. Sarà il Parlamento a decidere,quando esaminerà le singole ipotesi con gli atti di indirizzo, prima, e il voto finale a maggioranza assoluta, poi”, ha spiegato.
Meloni: molto bene l’ok di Bruxelles alla Zes unica per le Regioni del sudRoma, 13 lug. (askanews) – “Molto bene la luce verde della commissione europea alla creazione di una Zes unica per le Regioni del sud. Lo sviluppo dell’economia del Mezzogiorno è una priorità del nostro Governo. Siamo però convinti che questo obiettivo debba essere raggiunto abbandonando la logica assistenziale che non funziona, ma dando opportunità di lavoro e crescita e rendendo queste aree del Paese competitive e attrattive per investimenti ed imprese. La Zes unica va esattamente in questa direzione e costituisce un cambio di passo per l’economia del sud”. Lo afferma in una dichiarazione la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. “Bene l’apertura di un dialogo con la commissione Ue per modificare e rendere permanente la misura della decontribuzione sud, un intervento che il Governo aveva già prorogato fino alla fine del 2023 e che si è dimostrato molto efficace”.
”Cannes mon amour”, i film del festival in anteprima in cinque cittàRoma, 13 lug. (askanews) – Circuito Cinema presenta la prima edizione di “Cannes mon amour”, rassegna cinematografica che porta in sala, in anteprima, i film del Festival di Cannes 2023. Dal 17 al 27 luglio in contemporanea a Roma, Milano, Torino, Bologna e Firenze saranno proiettati in versione originale sottotitolata: “Fallen leaves” di Aki Kaurismäki (Premio della Giuria), “Monster” di Hirokazu Kore-eda (Palma alla Miglior sceneggiatura), “About dry grasses” di Nuri Bilge Ceylan (Palma alla Miglior attrice a Merve Dizdar), “Perfect days” di Wim Wenders (Palma al Miglior attore a Koji Yakusho), “Jeanne Du Barry – la favorita del re” di Maïwenn (Film di apertura), i film in concorso “The old oak” di Ken Loach, “Youth” (Spring) di Wang Bing, “Asteroid City” di Wes Anderson, “May December” di Todd Haynes e, infine, il documentario presentato come Proiezione Speciale al festival, “Anselm” di Wim Wenders.
Grazie a “Cannes mon amour” e al lavoro delle istituzioni e degli operatori di settore, i film del festival arrivano per la prima volta in cinque città e non solo a Roma e Milano, come è stato negli anni precedenti. Appuntamento quindi nei cinema Giulio Cesare e 4 Fontane di Roma, Anteo e Colosseo di Milano, Nazionale di Torino, Rialto di Bologna e Fiorella di Firenze.
Zes, Meloni: luce verde Bruxelles a Zes unica Regioni Sud, molto beneRoma, 13 lug. (askanews) – “Molto bene la luce verde della commissione europea alla creazione di una Zes unica per le Regioni del sud. Lo sviluppo dell’economia del Mezzogiorno è una priorità del nostro Governo. Siamo però convinti che questo obiettivo debba essere raggiunto abbandonando la logica assistenziale che non funziona, ma dando opportunità di lavoro e crescita e rendendo queste aree del Paese competitive e attrattive per investimenti ed imprese. La Zes unica va esattamente in questa direzione e costituisce un cambio di passo per l’economia del sud”. Lo afferma in una dichiarazione la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
Inarrestabili Pooh, nuove date al tour da settembreMilano, 13 lug. (askanews) – Dopo il concerto indimenticabile allo Stadio San Siro di Milano, sabato sera i Pooh torneranno sul palco dello Stadio Olimpico di Roma con il concerto più lungo della loro carriera. Inizio alle 20.30.
56 brani iconici, più di 3 ore di musica, per rivivere oltre 50 anni di carriera della band che ha fatto la storia della musica italiana, emozionando intere generazioni. Ospiti speciali del concerto: Il Volo. Dopo l’Olimpico, i Pooh torneranno live da settembre con una serie di concerti in tutta Italia a cui si aggiungono ora due nuove date a Bergamo e Bari. Hanno già registrato invece il sold out i tre appuntamenti all’Arena di Verona e la data del 14 ottobre a Firenze a cui adesso si aggiunge un secondo live il 15 ottobre. Raddoppia anche la data di Milano al Mediolanum Forum. La scaletta dei concerti è contenuta anche in “AMICIXSEMPRE 2023” (Warner Music Italy), l’imperdibile raccolta dei più grandi successi dei Pooh.
Gentiloni: le modifiche al Pnrr chieste dall’Italia sono sostanzialiBruxelles, 13 lug. (askanews) – Mentre proseguono i negoziati per il via libera sulla terza rata del Pnrr, l’Italia ha chiesto “modifiche sostanziali” agli obiettivi previsti per la quarta rata, per 1/3 del totale, e per valutarle servono “verifiche serie” delle condizioni e degli argomenti addotti, cosa che la Commissione sta facendo “con grandissimo impegno per ridurre il più possibile i tempi”. Lo ha affermato il commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni, rispondendo ai giornalisti al suo arrivo alla riunione dell’Eurogruppo, oggi a Bruxelles. “Le risorse previste dai programmi del Pnrr ci sono, la Commissione è pronta a erogarle e c’è un grande lavoro con i diversi paesi Ue, inclusa l’Italia, per concludere le valutazioni sulle diverse rate di erogazione”, ha detto il commissario, rispondendo a una domanda sulle conseguenze che può avere sui prestiti del Piano di Recovery dell’Ue all’Italia l’aumento dei tassi d’interesse, deciso dalla Bce per cercare di ridurre l’inflazione.
Comunque, ha aggiunto Gentiloni, “penso che sia molto importante continuare a lavorare per abbassare l’inflazione, che alla fine è una tassa occulta che colpisce soprattutto il ceto medio, il lavoro dipendente e le famiglie. Dobbiamo abbassarla senza ricadere in una visione di austerity, che abbiamo abbandonato in questi anni”, ha osservato. Quanto alla quarta rata del Pnrr italiano, “finora non abbiamo preso delle decisioni; abbiamo ricevuto – ha riferito Gentiloni – una richiesta del governo italiano di modificare 10 dei 27 obiettivi”, una richiesta “che stiamo esaminando il più velocemente possibile”.
“Sulla base di questa valutazione – ha continuato il commissario – daremo un ritorno al governo italiano. In seguito a questo, nelle prossime settimane arriverà la vera e propria richiesta formale della quarta rata, e poi scatterà il periodo di due mesi per le valutazioni della Commissione”. “Tutto questo può sembrare complicato, ma è certo che, se dobbiamo modificare così sostanzialmente i programmi, e nel caso della quarta rata per l’Italia si tratta di un terzo degli obiettivi, dobbiamo farlo – ha sottolineato Gentiloni – verificando molto seriamente le condizioni e gli argomenti, e prendendoci il tempo necessario. Ma vi assicuro che stiamo lavorando veramente con grandissimo impegno per ridurre il più possibile i tempi”.
Quanto alla decisione finale sulla terza rata, è stato chiesto al commissario quando ci si può aspettare che arrivi: “Io – ha risposto il commissario – sono tante settimane che dico: prossimamente”, e ha ribadito: “Prossimamente”. Infine, a una giornalista che ricordava l’affermazione di ieri della premier Giorgia Meloni, secondo cui sul Pnrr ci sarebbe più allarmismo in Italia che in Europa, Gentiloni ha replicato: “Io sono in Europa”.
Pnrr, Gentiloni: modifiche chieste da Italia sono sostanzialiBruxelles, 13 lug. (askanews) – Mentre proseguono i negoziati per il via libera sulla terza rata del Pnrr, l’Italia ha chiesto “modifiche sostanziali” agli obiettivi previsti per la quarta rata, per 1/3 del totale, e per valutarle servono “verifiche serie” delle condizioni e degli argomenti addotti, cosa che la Commissione sta facendo “con grandissimo impegno per ridurre il più possibile i tempi”. Lo ha affermato il commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni, rispondendo ai giornalisti al suo arrivo alla riunione dell’Eurogruppo, oggi a Bruxelles.
“Le risorse previste dai programmi del Pnrr ci sono, la Commissione è pronta a erogarle e c’è un grande lavoro con i diversi paesi Ue, inclusa l’Italia, per concludere le valutazioni sulle diverse rate di erogazione”, ha detto il commissario, rispondendo a una domanda sulle conseguenze che può avere sui prestiti del Piano di Recovery dell’Ue all’Italia l’aumento dei tassi d’interesse, deciso dalla Bce per cercare di ridurre l’inflazione. Comunque, ha aggiunto Gentiloni, “penso che sia molto importante continuare a lavorare per abbassare l’inflazione, che alla fine è una tassa occulta che colpisce soprattutto il ceto medio, il lavoro dipendente e le famiglie. Dobbiamo abbassarla senza ricadere in una visione di austerity, che abbiamo abbandonato in questi anni”, ha osservato.
Quanto alla quarta rata del Pnrr italiano, “finora non abbiamo preso delle decisioni; abbiamo ricevuto – ha riferito Gentiloni – una richiesta del governo italiano di modificare 10 dei 27 obiettivi”, una richiesta “che stiamo esaminando il più velocemente possibile”. “Sulla base di questa valutazione – ha continuato il commissario – daremo un ritorno al governo italiano. In seguito a questo, nelle prossime settimane arriverà la vera e propria richiesta formale della quarta rata, e poi scatterà il periodo di due mesi per le valutazioni della Commissione”.
“Tutto questo può sembrare complicato, ma è certo che, se dobbiamo modificare così sostanzialmente i programmi, e nel caso della quarta rata per l’Italia si tratta di un terzo degli obiettivi, dobbiamo farlo – ha sottolineato Gentiloni – verificando molto seriamente le condizioni e gli argomenti, e prendendoci il tempo necessario. Ma vi assicuro che stiamo lavorando veramente con grandissimo impegno per ridurre il più possibile i tempi”. Quanto alla decisione finale sulla terza rata, è stato chiesto al commissario quando ci si può aspettare che arrivi: “Io – ha risposto il commissario – sono tante settimane che dico: prossimamente”, e ha ribadito: “Prossimamente”.
Infine, a una giornalista che ricordava l’affermazione di ieri della premier Giorgia Meloni, secondo cui sul Pnrr ci sarebbe più allarmismo in Italia che in Europa, Gentiloni ha replicato: “Io sono in Europa”.