Nissan è sponsor della mezza maratona RomaOstiaMilano, 2 mar. (askanews) – Nissan è sponsor della quarantottesima edizione della mezza maratona RomaOstia, che si correrà domenica 5 marzo dalla capitale fino al litorale romano. Il nuovo Qashqai e-Power è l’Official Electrified Car dell’evento podistico, aprirà e chiuderà la competizione e sarà il timekeeper ufficiale della mezza maratona. Anche la direzione di gara e i giudici seguiranno la mezza maratona a bordo di Qashqai e-Power, che percorrerà i 21,097 km insieme ai partecipanti. “Siamo entusiasti di salire a bordo dello sport più sostenibile e più dilagante per i nostri valori comuni di sostegno alla società in cui operiamo e di riduzione dell’impatto ambientale. Inoltre, la mezza maratona è un’ulteriore occasione per promuovere al grande pubblico l’impegno di Nissan nella diffusione della mobilità sostenibile”, afferma Luisa Di Vita, direttore comunicazione di Nissan Italia. Nei giorni di venerdì 3 e sabato 4 marzo, Nissan sarà presente presso il villaggio Casa RomaOstia anche con l’esposizione statica dei due modelli di punta Qashqai e-Power e X-Trail e-Power presso il Salone delle Fontane in Via Ciro Il Grande a Roma.
Verona, Palazzo Maffei aperto gratuitamente a 3700 studentiMilano, 2 mar. (askanews) – La Casa museo Palazzo Maffei di Verona, con il contributo del Pastificio Rana, accoglierà gratuitamente dall’inizio di marzo oltre 3700 studenti di ogni ordine e grado scolastico. Circondati dalla collezione di 600 opere, raccolte dall’imprenditore Luigi Carlon in sessant’anni, gli studenti saranno accompagnati e ispirati da guide specializzate che proporranno loro diverse narrazioni tematiche e laboratori didattici. “Penso a queste migliaia di giovani studenti che varcheranno la soglia della straordinaria Casa Museo e sono entusiasta, sento il potere vivificante dell’arte in cui si immergeranno, guidati in un viaggio esperienziale tra i capolavori selezionati in sessant’anni da Luigi Carlon, a disposizione di tutti grazie ad una straordinaria generosità” ha detto Gian Luca Rana CEO del Pastificio Rana. “Sono grata di aver trovato nella famiglia Rana questo immediato entusiasmo nella condivisione dei nostri obbiettivi. L’arte e la cultura danno benessere e accendono passioni, ancor più se sono vissute come esperienze appaganti” ha aggiunto Vanessa Carlon direttrice di Palazzo Maffei Casa Museo. “Nel momento storico di crisi e difficoltà che stiamo vivendo, la nostra attenzione è rivolta ai giovani che più di tutti sono esposti all’incertezza del futuro e al peso di un presente spesso ulteriormente incupito dal problema dell’iperconnessione. Abbiamo deciso allora di promuovere l’esperienza dal vivo e l’incontro con l’arte: una storia, un personaggio inatteso, una lettura trasversale che mostri la relazione tra diverse discipline possono squarciare un velo e gettare un seme di curiosità, per far nascere un sogno e mostrare la forza e la bellezza della vita”.
Il futuro dell’agroalimentare italiano a marzo a Cibus connecting ItalyMilano, 2 mar. (askanews) – L’innovazione è condizione essenziale per lo sviluppo anche di un comparto come quello alimentare. Intorno a scenari, esigenze e progetti futuri Cibus Connecting Italy 2023 chiamerà a raccolta a Parma dal 29 al 30 marzo circa un migliaio di brand dell’alimentare made in Italy e 20.000 visitatori (secondo le attese) da 90 Paesi, tra cui 1.300 top buyer, grazie al programma di incoming sviluppato in collaborazione con Agenzia Ice. Due le anime che muoveranno la prossima edizione, quella degli anni dispari, di Cibus Connecting Italy. Quella della tradizione e del “saper fare” del made in Italy agroalimentare: materie prime, ingredienti semilavorati e prodotti trasformati sono, infatti, al centro non soltanto dell’attività espositiva, ma anche dei numerosi “Cibus destination on the road”, che la fiera riserva ai buyers esteri nei diversi territori. La seconda anima sono i prodotti innovativi e tailor-made della nostra industria, in grado di incrociare la domanda premium proveniente dal mercato interno e da quello estero. Sotto la lente di ingrandimento il catalogo delle novità di prodotto e l’Innovation corner, esposizione delle 100 più interessanti innovazioni di prodotto, valutate e selezionate da una giuria di esperti. E in questa anima rientrano a pieno titolo le start-up, laboratori di novità e propulsori di progetti sostenibili dall’alto coefficiente innovativo. Ruolo chiave all’interno di Cibus Connecitng Italy è riservato al canale foodservice: il salone, infatti, dedica ampio spazio alla ricerca di qualità, allo scouting di materie prime tipiche e ad attività di education destinate agli operatori del settore. La fiera multicanale però si rinnova anche nella sua offerta: quattro le nuove aree dell’edizione 2023: ortofrutta (con l’esordio assoluto tra gli espositori della fiera di produttori italiani di frutta e verdura fresca), semilavorati per gelateria e pasticceria, prodotti “rich in” e plant-based. “Tradizione e innovazione saranno le parole chiave del futuro dell’agricoltura italiana – ha dichiarato il senatore Luca De Carlo, presidente della nona Commissione permanente (Industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare) – A Cibus la grande attenzione all’innovazione ci consentirà appunto di affrontare le sfide con un approccio meno ideologico e più scientifico”. “La grande varietà di prodotti originali e la presenza di marchi di eccellenza hanno consentito all’export italiano di conquistare rilevanti quote di mercato a livello internazionale, al punto che il made in Italy all’estero è ormai sinonimo di gusto e di qualità – ha osservato Paolo Mascarino, presidente di Federalimentare al convegno di presentazione – Nemmeno le crisi internazionali e la pandemia sono riusciti a frenare questa tendenza: i dati evidenziano infatti livelli da record per le nostre esportazioni che dal 2000 al 2022 segnano quasi un +300%, mentre se guardiamo il solo export dell’industria alimentare del 2022, vediamo che è arrivato intorno ai 50 miliardi, +19% rispetto all’anno precedente. Cibus rappresenta l’occasione per mostrare al pubblico del mondo tutto questo: il nostro modello di alimentazione sana e sostenibile, che esalta i valori del gusto e della tradizione”. “L’attenzione del settore è rivolta alla blockchain, un sistema di tracciabilità che attraverso l’utilizzo di nuove tecnologie garantisce il consumatore sulla qualità e la provenienza del prodotto, certificandone la filiera – ha osservato il presidente di Agenzia Ice, Matteo Zoppas – La diffusione della blockchain consente di valorizzare e proteggere al tempo stesso il made in Italy, è un tema cruciale per l’intero settore e uno degli strumenti per contrastare il problema dell’italian sounding. I servizi innovativi a maggior valore aggiunto possono così consentire alle aziende ulteriori miglioramenti rispetto a performance che sono già importanti: nei primi 11 mesi del 2022 l’export aumenta del 16% rispetto al 2021 e supera i 54 miliardi di euro. In particolare, i prodotti alimentari segnano +20%, vini e bevande +11%, su cui incide il tasso di inflazione a doppia cifra. L’aiuto concreto alla categoria sarà indiscutibilmente dato dalla recente riduzione a doppia cifra del costo dei trasporti overseas che si auspica diventi strutturale”. “Cibus è definitivamente il manifesto del made in Italy alimentare, della capacità della nostra manifattura e delle nostre filiere di essere sempre più in sintonia con i consumatori di tutto il mondo – ha concliso Antonio Cellie, ceo di Fiere di Parma – Negli ultimi 10 anni l’export agroalimentare è cresciuto a doppia cifra, anche durante la pandemia e la guerra, in tutte le geografie e su tutti i canali. Per questo, similmente a come accaduto in altri settori leader del made in Italy, Cibus ha voluto e potuto diventare un evento internazionale di successo con cadenza annuale”.
Naufragio migranti, Avs:esposto a Procura su responsabilità ministeri
“Conseguenza scelte politiche. Catena comando non ha funzionato”
Roma, 2 mar. (askanews) – Avs ha presentato presso il posto di polizia del Senato un esposto alla procura della Repubblica su eventuali responsabilità ministeriali nel mancato salvataggio dei migranti naufragati a Cutro. Ad annunciarlo in una conferenza stampa, la senatrice Ilaria Cucchi insieme ai deputati Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni. Nell’esposto, ha spiegato Bonelli, abbiamo chiesto alla Procura di Roma di verificare se ci siano responsabilità in capo al ministero dei Trasporti e al ministero dell’Interno. Vogliamo sapere se nella catena di comando non sia partito l’ordine per fare uscire le motovedette della Guardia Costiera. Nel giorno della tragedia in cui hanno trovato la morte 67 persone, di cui 14 bambini, il mare aveva forza 4: come il comandante della Capitaneria di Porto di Crotone ha affermato, le persone potevano essere salvate. Noi chiediamo alla Procura della Repubblica di verificare se ci sono delle responsabilità, ovvero se qualcuno nella catena di comando a livelli alti non ha alzato il telefono per dire a quelle motovedette di uscire e salvare vite umane”. “Il nostro giudizio politico su quanto avvenuto è chiaro. E’ lo stesso dell’ex portavoce della guardia costiera che ha dichiarato in modo chiaro come la guardia costiera sia uno straordinario corpo dello stato che in questi anni ha assicurato il salvataggio di decine di migliaia di persone” e “se in questi anni il ruolo della guardia costiera è stato ristretto, questo è frutto di scelte politiche precise, conseguenza di cinismo e demagogia, indecente, a cui si aggiunge l’indecenza delle parole di un ministro che dovrebbe dimettersi”, ha sottolineato Fratoianni. “Sta emergendo che questa strage poteva essere evitata, non lo si è fatto – ha detto Cucchi – Se così è pretendiamo che i responsabili vengano immediatamente individuati e puniti”. Nell’esposto si citano le dichiarazioni del comandante della Capitaneria di porto di Crotone Vittorio Aloi, “il quale alla domanda sul perché le motovedette della Guardia costiera non siano uscite in mare per soccorrere i migranti in difficoltà, il comandante Aloi ha affermato che ‘bisogna riferirsi ai piani, operativi, agli accordi ministeriali che ci sono’. A parere degli scriventi – si legge – la barca che trasportava 200 migranti in pericolo è stata trattata come un caso di immigrazione illegale e non come un evento di ricerca e soccorso urgente (Sar), stanti anche le avverse condizioni meteo. E questo non è un dettaglio da poco”. “Dal 2019, infatti, l’Italia ha iniziato a distinguere le situazioni di immigrazione illegale da quelle Sar, cui corrispondono procedure, mezzi e perfino ‘culture’ di intervento diverse. La classificazione del caso come law enforcement, e quindi come ipotesi di immigrazione illegale, spiegherebbe altresì perché a cercare il target siano state le fiamme gialle (senza coordinamento della Guardia costiera). Queste, hanno dichiarato, sono dovute rientrare a causa delle difficili condizioni del mare. Le operazioni Sar sono invece il compito principale della Guardia Costiera, che ha in dotazione le motovedette classe 300 e 800. Mezzi in grado di affrontare qualsiasi mare, praticamente inaffondabili”, prosegue il documento sottoscritto da Angelo Bonelli, Ilaria Cucchi, Giuseppe De Cristofaro, Devis Dori Eleonora Evi, Aurora Floridia, Nicola Fratoianni, Francesca Ghirra, Marco Grimaldi e Luana Zanella. I firmatari, sposano la tesi illustrata da Vittorio Alessandro, ammiraglio in congedo della Guardia costiera e cioè che siano le autorità che ricevono la notizia a terra a dover classificare l’evento perché “il mezzo sulla scena deve offrire loro dettagli particolareggiati affinché si rappresentino bene la situazione”. “Per questo i numeri sono decisivi: una piccola barca sovraccarica, soprattutto in un mare che ha costretto due navi militari a tornare indietro, non può che essere in pericolo. L’evento doveva dunque essere classificato immediatamente come caso Sar. Riteniamo – concludono nell’esposto – che sia necessario approfondire se vi siano state disposizioni ministeriali che abbiano impedito l’uscita in mare della Guardia Costiera. Non si può escludere che esista anche una responsabilità superiore considerato che la Guardia Costiera dipende dal ministero dei Trasporti mentre il ministero degli Interni è diventato il ‘supercoordinatore’ di sbarchi e soccorsi dei migranti”.
Gas, Arera: bolletta ancora calo -13% per consumi febbraio 2023Milano, 2 mar. (askanews) – Continua il calo della bolletta gas per le famiglie ancora in tutela. Lo annuncia l’Arera. In base all’andamento medio del mercato all’ingrosso italiano nel mese di febbraio 2023 e per i consumi dello stesso mese: per la famiglia tipo in tutela si registra una diminuzione del -13% della bolletta rispetto al mese di gennaio 2023, che già aveva subito una decisa riduzione. Per il mese di febbraio, che ha registrato una quotazione media all’ingrosso ancora più bassa rispetto a quella del mese di gennaio, il prezzo della materia prima gas per i clienti con contratti in condizioni di tutela è pari a 56,87 euro al megawattora. La riduzione per il mese di febbraio, in termini di effetti finali, si avvicina a compensare gli alti livelli di prezzo raggiunti nell’ultimo anno, con la spesa gas per la famiglia tipo nell’anno scorrevole (marzo 2022-febbraio 2023) che risulta di 1666,23 euro, +16% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente (marzo 2021- febbraio 2022). Arera ricorda che, come previsto dalla legge di bilancio, per il primo trimestre 2023 l’autorità ha azzerato gli oneri generali di sistema anche per il gas. Confermata anche la componente negativa UG2 per i consumi gas fino a 5.000 smc/anno e la riduzione Iva sul gas al 5%.
Turismo: glamping in Argentina nell’area della Salinas GrandesMilano, 2 mar. (askanews) – Oltre i 3000: l’altitudine è quella dei grandi viaggi e lo spettacolo non delude. Un’istantanea rifrange il bianco abbacinante dei granelli di sale e accoglie i viaggiatori: è l’area delle Salinas Grandes, tra le più vaste al mondo che si estende nel Nord dell’Argentina, diventa la stupefacente scenografica che avvolge il Pristine Salinas Grandes Luxury Camp. Il glamping esclusiva Latitud Patagonia (brand di Quality Group per il mercato italiano) si caratterizza per l’atmosfera ricercata in cui relax e comfort si fondono nello stile nordico che richiama i colori di questa regione ancora tutta da scoprire. L’armonia disegna la struttura e pervade l’atmosfera, definendo le linee di un modello di economia circolare. Alla grande attenzione per la salvaguardia dell’ambiente – che significa utilizzo di materiali certificati, piattaforme rialzate per impedire l’erosione del suolo, politica plastic free fino all’energia prodotta al 100% da fonti rinnovabili – si unisce il coinvolgimento delle comunità locali che contribuiscono allo sviluppo e all’organizzazione del rifugio d’eccellenza. Non a caso il plus si ritrova a tavola, in una proposta di ristorazione gourmet che miscela ingredienti e sapori di questo territorio. Per ritrovare il contatto con la natura e riscoprire i bisogni essenziali, senza rinunciare ai comfort, l’operatore gioca la carta dell’eco chic anche tra fronde e frasche della foresta di Misiones, nell’esclusiva Riserva Naturale di Puerto Bemberg. Qui, si trova il Pristine Iguazú Luxury Camp che aprirà i battenti il 1 Agosto nella privacy della giungla, struttura che unisce avventura, relax nelle confortevoli tende suite di fronte al fuoco del tramonto che accende le acque del Paraná. I Pristine Luxury Camps sono scrigni di emozioni commercializzati in esclusiva da Latitud Patagonia che da oltre 40 anni disegna viaggi preziosi in Argentina, Bolivia, Cile, Galapagos e Antartide. “Una soluzione lussuosa e totalmente ecosostenibile per l’unica struttura che si trova sulla Salinas Grandes – commenta il titolare Latitud Patagonia Francesco Vitali – Offriamo un’ un’esperienza memorabile che sta dando un ottimo riscontro”. Il turismo in Argentina, aggiunge Marco Peci, è un mercato che dopo lo stop dovuto al Covid “ha avuto un’accelerazione fortissima” tanto che “in termini di prenotazioni siamo ai livelli registrati nel 2019 prima della pandemia”.
Polestar: chiude 2022 in rosso, crescono consegne e ricavi (+80%)Milano, 2 mar. (askanews) – Polestar, la controllata di Volvo (gruppo cinese Geely) che produce auto elettriche sportive, ha chiuso il 2022 con ricavi pari a 2,5 miliardi di dollari (+84%) a fronte di 51.491 vetture consegnate (+80%). In crescita anche la perdita operativa pari a 1,28 miliardi di dollari (+29%). A pesare i costi legati alla quotazione sul Nasdaq a giugno 2022 pari a 372 milioni di dollari. La perdita operativa adj è pari a 914 milioni (-8%). La liquidità del gruppo è pari a 974 milioni di dollari.consegne e ricavi 2022 +80%, perdita operativa 1,2 mld usd “Abbiamo chiuso il 2022 superando il nostro obiettivo di 50mila consegne e con una liquidità rafforzata. Siamo concentrati sull’esecuzione del piano industriale: quest’anno abbiamo avuto un inizio intenso con un importante aggiornamento di Polestar 2, un’accoglienza eccellente per Polestar 3 e abbiamo dato il benvenuto ad altri partner per il nostro ambizioso progetto Polestar 0. La nostra attività continuerà a guadagnare slancio nel corso dell’anno quando inizieremo a produrre Polestar 3 e Polestar”, afferma Thomas Ingenlath, Ceo di Polestar.
Da Rse e Anie un’analisi sul vettore idrogeno e sue potenzialitàMilano, 2 mar. (askanews) – E’ stato presentato a Milano il volume “Il vettore idrogeno: stato dell’arte e potenzialità dell’industria italiana” targato RSE- Ricerca Sistema Energetico e Anie. Il volume esplora le motivazioni che giustificano il ricorso all’idrogeno, le possibili filiere di produzione, trasporto e utilizzo, i relativi costi, le criticità da affrontare sul piano finanziario, legale e regolatorio, aprendo un focus su diversi casi studio ed esplorando le tecnologie sviluppate, gli scenari di sviluppo e gli ambiti di intervento necessari per l’utilizzo di questo vettore. Il volume è stato presento nel corso di un incontro aperto dai saluti di benvenuto di Federica Guidi, presidente di ANIE Energia, e di Maurizio Delfanti, amministratore delegato di RSE. “L’analisi proposta in questo volume da RSE e ANIE, l’ultima di un percorso di studio congiunto avviato da tempo, mette in luce la progressiva importanza del vettore idrogeno per il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione – ha commentato l’amministratore elegato di RSE – Le attività condotte da RSE sul tema idrogeno, a partire dalla Ricerca di Sistema, seguono un approccio applicativo, che suscita l’interesse degli operatori, nella traiettoria che conduce al net zero entro il 2050. È proprio in questo contesto che si inseriscono le esigenze di sviluppo di realizzazione di infrastrutture che consentano al nostro Paese di farsi trovare pronto alle sfide con cui dovremo misurarci nei prossimi anni”. “Un aspetto in particolare che abbiamo cercato di approfondire è quanto il settore industriale italiano sia in grado di svilupparsi in questa direzione, evitando i meccanismi di dipendenza da tecnologie importate – ha commentato Luigi Mazzocchi, direttore del Dipartimento Tecnologie di Generazione e Materiali di RSE – È evidente che esiste una struttura industriale già abbastanza sviluppata, e che inoltre sta muovendosi verso una crescita dimensionale e una maggiore integrazione produttiva, favorita anche dai meccanismi di finanziamento del PNRR”.
Autonomia, Calderoli: il percorso prosegue, ora in CdmRoma, 2 mar. (askanews) – “C’è il via libera della Conferenza Unificata al disegno di legge di attuazione dell’autonomia differenziata, un ulteriore passo avanti positivo nel percorso della riforma. Contiamo ora di presentare il testo al prossimo Consiglio dei Ministri, per la definitiva approvazione”. Lo afferma il ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Roberto Calderoli. “Dopo aver già accolto le richieste delle regioni nel precedente ottalogo – ha proseguito Calderoli – anche le proposte emendative di Anci e Upi sono state ricevute e verranno portate in pre-Consiglio per una valutazione del loro inserimento nel ddl definitivo. Ulteriori proposte potranno essere presentate come proposte emendative, durante l’esame del Parlamento. Per il resto – sottolinea il ministro – anche nelle sedute odierne i lavori si sono svolti sempre con pragmatismo e volontà di cooperare. I quattro principi di rapidità, semplicità, efficienza ed efficacia prefissati fin dalla prima riunione continuano ad essere rispettati da tutti. Un elemento incoraggiante e che soprattutto garantisce alle Conferenze di proseguire nei lavori” conclude il ministro.
Dl superbonus: allo studio uso F24 ma a determinate scadenzeRoma, 2 mar. (askanews) – Non un uso ‘libero’ del modello F24 da parte delle banche, ma un uso ‘regolato’ che preveda determinate scadenze. Questa, a quanto si apprende da fonti parlamentari di maggioranza, l’ipotesi a cui si lavora per sbloccare i crediti incagliati derivanti dai bonus edilizi, soprattutto dal superbonus. In questo modo si supererebbero i dubbi della Ragioneria generale dello Stato che teme il rischio di crisi di liquidità. La possibile soluzione verrebbe inserita con un emendamento al decreto legge sui crediti fiscali legati ai bonus edilizi. La Commissione finanze della Camera oggi ha completato il ciclo di audizioni sul decreto sui crediti fiscali legati ai bonus edilizi. E’ stato dato un giorno in più di tempo per la presentazione degli emendamenti il cui termine ora scade alle ore 12 del 7 marzo. Il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, nell’audizione ha detto che “ragionevolmente si può ritenere che le rate annuali dei crediti in capo alle imprese del settore delle costruzioni, potrebbero essere assorbite dal sistema bancario e assicurativo” attraverso la compensazione tramite il modello F24. Certo, questi i timori della Rgs, se le compensazioni dovessero concentrasi in determinate giornate, questo potrebbe creare problemi alle casse dello Stato. Da qui l’ipotesi di prevedere un uso regolato degli F24, stabilendo precise scadenze che evitino che le compensazioni coincidano con giornate in cui sono previste rilevanti uscite di cassa.