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Lavoro, Calderone: su Visibilia ministero non ha poteri ispettivi

Lavoro, Calderone: su Visibilia ministero non ha poteri ispettiviRoma, 12 lug. (askanews) – Dall’entrata in vigore del decreto legislativo numero 149 del 2015 il ministero del Lavoro non ha più poteri ispettivi tarsferito all’Inl (Ispettorato nazionale del lavoro). Lo ha detto il ministro Marina Calderone durante il question time alla Camera in merito alla cassa integrazione Covidalla società Visibilia.

“Nella materia oggetto della presente interrogazione – ha detto – ha potere di verifica anche l’Inps ai fini della valutazione della legittimità della concessione degli ammortizzatori sociali. Su entrambi gli enti il ministero mantiene esclusivamente poteri e funzioni di vigilanza. Sulle vicende in esame è confermata la piena e costante attenzione del ministero del Lavoro in ordine alle attività svolte e in corso di svolgimento da parte degli organismi ispettivi vigilati, sulle quale sarà possibile fare una piena valutazione solo agli esiti delle stesse. Nel contempo si assicura all’autorità giudiziaria ogni utile collaborazione”.

In appello i fratelli Bianchi condannati a 24 anni di carcere per l’omicidio di Willy Monteiro

In appello i fratelli Bianchi condannati a 24 anni di carcere per l’omicidio di Willy MonteiroRoma, 12 lug. (askanews) – Cade in appello la condanna all’ergastolo per i fratelli Marco e Gabriele Bianchi, in relazione all’omicidio di Willy Monteiro Duarte, ucciso durante un pestaggio a Colleferro, nel settembre del 2020. La pena decisa dai giudici della corte d’assise d’appello è quella di 24 anni di reclusione. Per i Bianchi sono state riconosciute le attenuanti generiche. Sono state invece ribadite le altre condanne: 21 anni inflitti a Mario Pincarelli e i 23 anni a Francesco Belleggia.

Legge natura, Salvini: follia, prossimo europarlamento corregga rotta

Legge natura, Salvini: follia, prossimo europarlamento corregga rottaMilano, 12 lug. (askanews) – “Con la ‘Legge sulla natura’, voluta dalle sinistre e approvata per una manciata di voti oggi dal Parlamento europeo, l’Italia rischia di perdere centinaia di migliaia di ettari dedicati all’agricoltura, e in alcune zone la presenza umana sarebbe cancellata. Una follia e uno schiaffo all’intero sistema produttivo, ad agricoltori, allevatori e pescatori e avrà conseguenze disastrose sul settore agroalimentare italiano (‘grazie’ anche al Pd, è bene ricordarlo)”. Lo afferma il vice premier e segretario della Lega Matteo Salvini.

“Ecco perché – aggiunge – è importante che il parlamento che uscirà dalle elezioni europee del prossimo anno possa correggere la rotta: la Lega continuerà la sua battaglia, auspicando un’ampia coalizione unita contro i deliri dell’estremismo ‘green’ e contro i fiancheggiatori degli ecovandali”.

Giulio Base è il nuovo direttore artistico del Torino Film Festival

Giulio Base è il nuovo direttore artistico del Torino Film FestivalRoma, 12 lug. (askanews) – Giulio Base è il nuovo direttore artistico del Torino Film Festival ed entrerà in carica nel 2024 per dirigere l’edizione 42 del TFF.

La scelta del Comitato di Gestione di Giulio Base è maturata “valutando molto positivamente il progetto presentato, oltre alle caratteristiche del candidato che presenta profonda conoscenza del cinema e della sua storia, spiccato gusto sia per il cinema cinephile che per il cinema popolare, ottimi rapporti con l’industria nazionale e internazionale nonché elevate competenze di gestione e di comunicazione”. Il presidente Enzo Ghigo ha affermato che “questa scelta è avvenuta esclusivamente valutando i meriti del candidato e non è stata in alcun modo condizionata da valutazioni esterne”.

Giulio Base verrà ufficialmente presentato alla fine del 41esimo Torino Film Festival, quale ideale passaggio di testimone tra lui e l’attuale direttore Steve Dalla Casa, e da quel momento assumerà ufficialmente il ruolo di direttore. Nato a Torino nel 1964, Giulio Base ha una laurea in Lettere Moderne (tesi in Storia e Critica del Cinema), e una in Teologia. Diplomato alla Bottega Teatrale di Vittorio Gassman (che ha poi diretto, nell’ultimo film del maestro). Lavora nel cinema da più di 40 anni in qualità di regista, sceneggiatore, produttore, attore. Ha vinto numerosi premi nazionali ed internazionali firmando la regia di 29 titoli fra film di lungometraggio usciti nelle sale e/o opere di fiction tv. Come interprete (45 film) ha recitato per grandi nomi del cinema mondiale (fra cui Ridley Scott e Nanni Moretti).

È un giurato dei premi David di Donatello; dal 2021 è membro della Commissione di Classificazione Opere Cinematografiche presso il Ministero della Cultura (Direzione Generale Cinema); Alberto Barbera l’ha chiamato a presiedere la giuria della sezione ‘Classici’ durante l’ultima edizione della Mostra del Cinema di Venezia, nel 2022.

Scuola, Pd: Autonomia differenziata rischia aggravare divari

Scuola, Pd: Autonomia differenziata rischia aggravare divariMilano, 12 lug. (askanews) – “I dati delle prove Invalsi segnalano qualcosa di estremamente profondo, che va ben oltre il campanello d’allarme per il sistema scolastico meridionale. Se un ragazzo su due non comprende ciò che legge in italiano c’è un problema enorme che va affrontato immediatamente. È una questione che investe anche la capacità competitiva del nostro Paese. Il Ministro Valditara, mentre dichiarava di voler unire il paese, forse dimenticava di far parte di un Governo che ha tra le sue bandiere quella dell’autonomia differenziata, un disegno che legittimerebbe l’idea di un’Italia a due velocità e che non farebbe altro che aggravare i divari”. Così il deputato e responsabile Sud e Coesione della segreteria nazionale Pd, Marco Sarracino.

“Apriamo invece un confronto parlamentare serio nell’analisi di questi dati che non possono vedere la loro cristallizzazione ‘istituzionale’. E anche le falle sul Pnrr ci preoccupano ancora di più dopo la lettura di questi dati. Dobbiamo aggredire questi ritardi e investire di più nella scuola pubblica soprattutto dove i territori e i contesti sociali sono più fragili”, conclude Sarracino.

Fisco, ok governo a ordine del giorno del Pd ma maggioranza lo boccia

Fisco, ok governo a ordine del giorno del Pd ma maggioranza lo bocciaRoma, 12 lug. (askanews) – Bocciato dalla Camera un ordine del giorno al ddl delega fiscale, presentato dal Pd (prima firma Gianni Cuperlo) e che aveva avuto il parere favorevole del governo. La maggioranza ha votato contro.

L’emendamento impegnava il governo a programmare una vasta campagna di opinione utilizzando il servizio pubblico radio-televisivo, media tradizionale e new media, per sensibilizzare sull’impatto dell’evasione fiscale su servizi pubblici come sanità, scuola e infrastrutture. “Il governo è andato sotto, la maggioranza ha sfiduciato il governo”, hanno affermato i rappresentanti dell’opposizione che hanno preso la parola in Aula subito dopo la votazione. “La maggioranza ha sfiduciato il governo con questo voto” ha detto Chiara Braga del Pd. Riccardo Ricciardi del M5S ha sottolineato che “la maggioranza ha votato contro il governo su una campagna informativa che dice quanto fa male l’evasione fiscale”. Benedetto della Vedova, di +Europa, ha aggiunto che “il governo è andato sotto e dalla maggioranza è stato dato un voto per ripicca”.

I Pinguini infiammano San Siro con leggerezza e ironia

I Pinguini infiammano San Siro con leggerezza e ironiaMilano, 12 lug. (askanews) – Travolgenti e inaspettati, sono la band dell’estate: il tour negli stadi 2023 dei Pinguini Tattici Nucleari, è partito da San Siro con due appuntamenti sold out. Riccardo, Elio, Nicola, Simone, Matteo e Lorenzo guardano con stupore al loro exploit. “Non ci saremmo mai aspettati quando abbiamo iniziato a suonare che saremmo arrivati a questo livello e riuscire a suonare davanti a così tante persone, però è anche bello dire che questo è il frutto del lavoro di mesi e che finalmente lo vediamo concretizzarsi davanti ai nostri occhi” raccontano ad askanews.

Dopo il successo della data zero a Venezia, aperta con uno scherzo al pubblico, la band bergamasca spiega il valore dell’ironia. “Il live deve essere secondo me uno scherzo, un gioco altalenante tra tra realtà e finizione, una città della cuccagna. La cosa bella è che anche noi sul palco ci sentiamo persone diverse, anzi ci sentiamo personaggi diversi da quelli che siamo nella vita privata. E’ come una magia, un momento diverso che ci fa evadere dalla nostra vita quotidiana e ci innalza a uno stato superiore, la musica fa questo: è un ponte”. In oltre due ore di spettacolo, i Pinguini hanno alternato grandi hit a brani cantautorali, capaci di far sorridere e di far pensare. “Nel futuro dei Pinguini ci sono un sacco di live, la nostra estate è concentrata su questo, e poi ci si aprono tante possibilità ma ci prendiamo il tempo di respirare e scegliere con calma”.

É dunque un momento d’oro per i sei ragazzi che dalla gavetta sono arrivati al successo. Il lungo tour, 11 stadi che coinvolgeranno oltre mezzo milione di persone, attraverserà il Paese, fino alla data del 9 settembre alla RCF Arena di Reggio Emilia, in un susseguirsi di colpi di scena, spettacoli pirotecnici, luci stroboscopiche, proiezioni, citazioni, momenti in cui si balla e momenti in cui ci si commuove: in oltre due ore di spettacolo è racchiusa la storia di una giovane band che negli anni ha saputo alternare grandi hit a brani cantautorali, capaci di far sorridere e di far pensare. La storia di una gavetta che parte dai piccoli club per riempire gli stadi e che, in dieci anni di concerti, ha conquistato un pubblico sempre più ampio e affezionato. Ed è il racconto di questa storia, sentito e vissuto, quello che i ragazzi portano negli stadi: tra visual, fuochi d’artificio, laser, tatuaggi in diretta, racconti del passato e speranze per il futuro, aneddoti e confronti con i proprio fan, i sei ragazzi di Bergamo regalano uno show indimenticabile, in pieno stile Pinguini Tattici Nucleari. A completare lo spettacolo, il pubblico, attore fondamentale e indispensabile di questo show ma anche di una comunità e di un pensiero di cui sempre più persone sentono di fare parte. La band porta avanti la sua incredibile storia, fatta di un gioco di squadra che regala EP, album e singoli indimenticabili. Oltre un miliardo di stream, due anni ai vertici delle classifiche airplay e FIMI/Gfk Italia, il successo dell’album Fake News (due volte Disco di Platino) e di Rubami la notte, nuovo singolo uscito a maggio e già certificato Disco di Platino, che arriva dopo Coca zero, che ha conquistato il primo posto della classifica radio.

Secondo il Rapporto Invalsi 2023 nella scuola permane il divario fra Nord e Sud

Secondo il Rapporto Invalsi 2023 nella scuola permane il divario fra Nord e SudRoma, 12 lug. (askanews) – Alle medie – scuola secondaria di primo grado – i risultati del Rapporto Invalsi 2023 confermano che si è fermato il calo in Italiano e Matematica riscontrato tra il 2019 e il 2021, ma purtroppo non si riscontra ancora un’inversione di tendenza. Gli esiti di Inglese (sia listening sia reading) sono invece in miglioramento.

A livello nazionale – informa l’ente di ricerca – gli studenti che raggiungono risultati almeno adeguati, ossia in linea con quanto stabilito dalle Indicazioni nazionali, sono: Italiano: 62% (+1 punto percentuale rispetto al 2022, invariato rispetto al 2021), Matematica: 56% (invariato rispetto al 2021 e al 2022), Inglese-reading (A2): 80% (+2 punti percentuali rispetto al 2022 e +4 punti percentuali rispetto al 2021), Inglese-listening (A2): 62% (+3 punti percentuali rispetto al 2022, +5 punti percentuali rispetto al 2021 e +11 punti rispetto al 2018, inizio della rilevazione). I divari territoriali rimangono molto ampi, evidenzia l’Invalsi. In alcune regioni del Mezzogiorno (in particolare Campania, Calabria, Sicilia e Sardegna) si riscontra un maggior numero di allievi con livelli di risultato molto bassi (al massimo al livello 2), che si attesta attorno al 50% della popolazione scolastica in Italiano, al 55-60% in Matematica, al 35-40% in Inglese reading e al 55-60% in Inglese-listening (ossia che non raggiungono l’A2).

Si confermano, in parte ampliate, forti evidenze di disuguaglianza di opportunità di apprendimento nelle regioni del Mezzogiorno sia in termini di diversa capacità della scuola di attenuare l’effetto delle differenze socio-economico-culturali sia in termini di differenze tra scuole e, soprattutto, tra classi. Il confronto nel tempo degli esiti della scuola primaria mostra un indebolimento dei risultati in tutte le discipline osservate e sia nella seconda che nella quinta classe. In II primaria i risultati di Italiano e di Matematica sono più bassi di quelli del 2019 e del 2021 e, sostanzialmente in linea con quelli del 2022. In V primaria i risultati del 2023 sono più bassi di quelli degli anni precedenti, compreso il 2022, in tutte le discipline, incluso l’Inglese, sia lettura (reading) sia ascolto (listening). Le prove hanno coinvolto oltre un milione di allievi delle scuole primarie (classe II e classe V), circa 570mila studenti della scuola secondaria di primo grado (classe III) e più di un milione di studenti della scuola secondaria di secondo grado.

Pur se in misura ridotta, già dalla II primaria – evidenzia l’Invalsi – cominciano ad evidenziarsi leggeri divari territoriali, più marcati nella V classe rispetto alla II e soprattutto più evidenti per la Matematica e l’Inglese(listening). Ciò significa che la scuola primaria nel Mezzogiorno fatica maggiormente a garantire uguali opportunità a tutti, con evidenti effetti negativi sui gradi scolastici successivi. In seconda elementare in Italiano circa il 69% (era il 72% nel 2022) raggiunge almeno il livello base (dalla fascia 3 in su). Molise, Basilicata e Umbra sono le regioni con quote più elevate di allievi almeno al livello base, la Calabria e la Sicilia quelle con le quote più basse. In Matematica circa il 64% (era il 70% nel 2022) raggiunge almeno il livello base (dalla fascia 3 in su). Molise, Provincia Autonoma di Trento e Basilicata sono le regioni con quote più elevate di allievi almeno al livello base, la Calabria, la Sicilia e la Sardegna quelle con le quote più basse.

Per quanto riguarda la quinta classe della scuola primaria, in Italiano circa il 74% (era l’80% nel 2022) raggiunge almeno il livello base (dalla fascia 3 in su). Molise, Umbria, Abruzzo e Friuli Venezia Giulia sono le regioni con quote più elevate di allievi almeno al livello base, la Sicilia è quella con la quota più bassa. In Matematica circa il 63% (era il 66% nel 2022) raggiunge almeno il livello base (dalla fascia 3 in su). Umbria, Molise, Provincia Autonoma di Trento e Friuli Venezia Giulia sono le regioni con quote più elevate di allievi almeno al livello base, la Calabria, la Sicilia e la Sardegna quelle con le quote più basse. Nelle quinte anche i risultati in Inglese sono in calo rispetto al 2022. L’87% (era il 94% nel 2022) degli allievi raggiunge il prescritto livello A1 del QCER nella prova di lettura (reading), mentre nella prova di ascolto (listening) è l’81% di allievi (erano l’85% nel 2022) a raggiungere il prescritto livello A1 del QCER. Calabria, Sicilia e Sardegna sono le regioni con le quote più elevate di allievi che non raggiungono il prescritto A1 sia nella prova di Reading sia in quella di Listening.

Casa, Fimaa: online piattaforma per consultare planimetrie

Casa, Fimaa: online piattaforma per consultare planimetrieRoma, 12 lug. (askanews) – È online la piattaforma dell’Agenzia delle Entrate che consente agli agenti immobiliari di consultare le planimetrie catastali degli immobili. “È uno strumento semplice e intuitivo – commenta Santino Taverna, Presidente di Fimaa – che semplificherà il lavoro degli agenti immobiliari”. La piattaforma è entrata pienamente in funzione da poche ore e i rappresentanti di Fimaa, assieme ai funzionari dell’Agenzia delle Entrate, hanno “tenuto a battesimo” lo strumento, estraendo per primi la planimetria catastale di un immobile. Hanno così potuto testare tutte le funzionalità della piattaforma.

La Fimaa, Federazione Italiana Mediatori Agenti Affari, ricorda di essersi sempre battuta per raggiungere questo obiettivo. “La possibilità di consultare online le planimetrie catastali – spiega ancora Taverna – viene riconosciuta da tempo a diverse categorie professionali. Gli agenti immobiliari hanno chiesto per anni di essere inclusi nell’elenco. Un simile strumento infatti consente loro di svolgere la propria professione in modo più rapido e efficiente, visto che consente di visionare le planimetrie in tempi rapidi”. Il legislatore ha inserito un articolo apposito nel decreto-legge Pnrr e Semplificazioni, convertito nella legge 29 dicembre 2021, n. 233. Finora la norma aveva ricevuto un’applicazione parziale, per accedere alle planimetrie era necessario seguire un iter macchinoso che in ogni caso non consentiva una consultazione in tempo reale. La Federazione in questo periodo non ha mai smesso di sollecitare la piena attuazione della norma.

“Oltre al dialogo con le istituzioni – commenta ancora Taverna – negli scorsi mesi abbiamo portato avanti anche un confronto con i tecnici dell’Agenzia delle Entrate, contribuendo attivamente a rendere la piattaforma più intuitiva e fruibile. Ringraziamo i dirigenti e i tecnici dell’Agenzia delle Entrate per l’ottimo lavoro svolto. Gli agenti immobiliari potranno ora svolgere la propria attività con tutti gli strumenti necessari di cui avevano necessità. Un risultato a integrale vantaggio della clientela” conclude il presidente della Fimaa.

Nomisma: il mercato immobiliare mostra segni di appannamento

Nomisma: il mercato immobiliare mostra segni di appannamentoBologna, 12 lug. (askanews) – Dopo “l’euforia” del post Covid il mercato immobiliare italiano mostra “inequivocabili segnali di appannamento”. In un quadro macroeconomico diventato progressivamente meno favorevole, “le possibilità di accesso alla proprietà si sono fatte più problematiche”. Nello specifico “la perdita di potere d’acquisto, l’erosione della capacità di risparmio e il rialzo dei tassi applicati hanno di fatto messo fuori gioco una quota considerevole della domanda potenziale con conseguenze rilevanti sui mutui erogati e sul numero di compravendite residenziali”. E’ quanto emerge dal secondo Osservatorio sul Mercato immobiliare 2023 di Nomisma che ha analizzato tra l’altro le performance immobiliari dei 13 principali mercati italiani: Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Padova, Palermo, Roma, Torino e Venezia.

Secondo Nomisma, all’interno di questo scenario macroeconomico le famiglie si sono trovate ad essere improvvisamente più fragili, con una propensione al risparmio crollata su valori nuovamente esigui. A questo si accompagna il continuo rialzo dei tassi d’interesse che preclude a molti la possibilità di accedere al necessario sostegno creditizio. La conseguenza dell’accresciuta rischiosità associata dalle banche agli impieghi immobiliari – precisa Nomisma – ha portato ad un calo delle erogazioni con inevitabili ricadute sull’attività transattiva in tutti i comparti. Nel primo semestre del 2023 – come emerge dal secondo Osservatorio sul Mercato immobiliare 2023 di Nomisma – la risposta dei valori immobiliari è improntata alla rigidità (+1% semestrale per le abitazioni). L’andamento dell’inflazione ha fatto sì che l’incremento registrato non sia comunque riuscito a garantire un’effettiva salvaguardia in termini reali. Secondo Nomisma, la variazione positiva che ha investito i valori immobiliari delle abitazioni è, piuttosto, l’esito di aspettative di crescita dei prezzi da parte dell’offerta. Questo suggerisce la presenza sul mercato di una domanda ancora disponibile a interiorizzare gli aumenti imposti dalla parte offerente. Tuttavia, all’interno dei vari mercati monitorati, l’andamento dei valori mostra differenze dovute principalmente allo sfasamento temporale che ha caratterizzato le fasi di inversione del ciclo immobiliare. Ad esempio, se a Venezia Laguna i prezzi sono in calo per il terzo semestre consecutivo, a Milano la variazione dei prezzi è risultata doppia rispetto a quella media (+2,2% semestrale).

Considerando i tempi medi di vendita, tra i principali indicatori del livello di liquidità del mercato, Nomisma rileva come negli ultimi 10 anni il trend sia stato discendente. La più recente congiuntura, invece, evidenzia l’interruzione di questa tendenza e mostra una contenuta crescita. Nello specifico, i tempi si sono allungati nei mercati di Bologna, Firenze e Roma, con un incremento nella Capitale quantificabile nell’ordine di un mese. L’indagine condotta da Nomisma sugli operatori del settore evidenzia come in media per vendere un’abitazione siano necessari 5,2 mesi. Il mercato della locazione, invece, è in crescita per il quarto semestre consecutivo. Complessivamente le abitazioni locate nel 2022 ammontano a poco meno del 6% dello stock disponibile. Nello specifico, la componente delle locazioni di medio-lungo periodo fa segnare una flessione, con un calo superiore al 4% per i contratti ordinari e una riduzione dell’1,5% per quelli di tipo agevolato. La componente di breve periodo, al contrario, vede aumentare dello 0,6% gli immobili locati a canone libero. Considerando i valori locativi, la maggiore pressione della domanda ha determinato nel primo semestre dell’anno una crescita del +1,7%. Le variazioni più importanti riguardano i mercati di Cagliari, Catania, Padova e Torino (+2%), fino ad arrivare al +3,7% rilevato a Bologna.

L’aumento più sostenuto dei canoni ha comportato un innalzamento dei rendimenti medi, che in media sono dell’ordine del 5,2% lordo annuo. Nomisma sottolinea anche come negli ultimi dieci anni i tempi medi per locare un’abitazione si siano dimezzati, passando da 4 a 2 mesi. Il mercato più liquido è quello di Bologna, dove per affittare un’abitazione sono necessari soltanto 1,2 mesi. Secondo Nomisma, con l’aggiunta della componente degli aspiranti proprietari, che temporaneamente si trovano esclusi dalla possibilità di acquisto di un immobile, il comparto della locazione in futuro si rivelerà in tutta la sua inadeguatezza. La domanda composta da famiglie, lavoratori, studenti e turisti compete, infatti, per un’offerta privata troppo esigua e sempre più orientata a privilegiare soluzioni più remunerative, quali gli affitti brevi. Da quanto emerge dall’Osservatorio, gli investitori istituzionali potrebbero coprire almeno in parte il fabbisogno abitativo in locazione, anche se al momento continuano a manifestare un interesse decisamente tiepido verso il settore residenziale.

Infine, prendendo in esame la componente corporate del mercato si rileva un orientamento improntato alla prudenza da parte degli investitori stranieri. Questo ha determinato un crollo degli investimenti, passati dai 6,2 miliardi di euro del primo semestre 2022 ad appena 2 miliardi di euro nello stesso periodo di quest’anno. Nello specifico, va anche considerato che l’investitore ricerca immobili Esg compliant ma dovrà necessariamente modificare procedure e strutturarsi in tempi brevi a fronte delle richieste che arrivano dall’UE in materia di Tassonomia, Sfdr, Pillar3 e Csrd. Altro tema all’attenzione degli operatori della filiera immobiliare è quello dell’impatto delle riqualificazioni immobiliari sulla sostenibilità ambientale e la ricchezza delle famiglie in assenza di nuovi strumenti finanziari che agevolino il processo, ovvero possibili iniziative e progetti alternativi al decaduto Superbonus 110%. In questo scenario, per valutare l’entità della futura correzione dei valori immobiliari, per Nomisma sarà cruciale l’esito della crociata antinflazione portata avanti dalla Bce: al momento la prospettiva di atterraggio morbido rimane quella più accreditata, nonostante la possibilità di recessione resti concreta.