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La Lega punta tutto sulla “pace fiscale”, Salvini: è prioritaria

La Lega punta tutto sulla “pace fiscale”, Salvini: è prioritariaMilano, 12 feb. (askanews) – Pace fiscale entro aprile, perchè è “un’emergenza nazionale” che riguarda “tanti italiani “non evasori e spesso disperati”. Matteo Salvini punta sulla rottamazione per caratterizzare la comunicazione leghista, con l’autonomia regionale finita in stand by e il ddl Sicurezza inchiodato in commissione al Senato col rischio di dover tornare alla Camera. Temi che dal Carroccio affrontano solo en passant, con fonti interne che assicurano come il Federale abbia ribadito “il pieno sostegno al Ddl sicurezza, autonomia regionale ed efficientamento delle province”.


Alla rottamazione delle cartelle il segretario leghista ha invece dedicato la gran parte del Consiglio Federale, con la presenza del ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti. Il quale non si è espresso di persona, ma dalla Lega assicurano: “Ha detto che si può fare, è già al lavoro sulle coperture”. Una misura che dovrebbe alla fine costare molto meno di quanto ipotizzato in un primo momento, tanto che dal Carroccio non si preoccupano più di tanto neanche per le presa di posizione di Fratelli d’Italia che chiede a Giorgetti di chairire le coperture, e di Forza Italia che in queste ore ha rilanciato come “prioritaria” la riduzione Irpef per i redditi fino a 60mila euro: “Siamo fiduciosi che sia possibile fare entrambe le misure”, dicono dalla Lega. Che intanto incassa l’emendamento al Milleproroghe sulla rottamazione quater con la possibilità di riammissione alla definizione agevolata dei contribuenti che ne sono usciti perché non in regola con i pagamenti. Un problema che non si porrebbe nel caso in cui la nuova “pace fiscale” disegnata dalla Lega diventasse realtà: niente sanzioni nè interessi, saldo in 10 anni e 120 rate mensili, con la possibilità di saltare fino a 8 rate prima di perdere il beneficio.


Insomma, la questione fisco sarà il cavallo di battaglia della Lega che si prepara al congresso, come spiega lo stesso Salvini: “All’unanimità, nel Consiglio Federale è stato ribadito l’obiettivo di una rottamazione definitiva ed equa delle pendenze col fisco per chi voleva pagare le tasse ma non è stato nelle condizioni di farlo”. Un’insistenza che serve a intestarsi uno dei temi più cari al centrodestra, rilanciando rispetto agli altri partiti della maggioranza. Anche se Salvini assicura: “Troveremo l’intesa con gli alleati, come sempre”. Quanto al congresso, inzia a prendere forma il percorso che porterà alle assise, che dovrebbero tenersi – con ogni probabilità – il 5 e 6 aprile. Prima infatti si terranno tre eventi programmatici, che occuperanno sostanzialmente il mese di marzo e che chiariscono ancora una volta che Matteo Salvini non intende tornare indietro dalla scelta della Lega nazionale: i tre appuntamenti si terranno infatti in Veneto (su autonomia e buongoverno), Marche (lavoro, pace fiscale e fisco più snello), e Campania (sicurezza, immigrazione e lotta alla criminalità). Resta da decidere dove si terrà il congresso: ancora aperta la scelta tra Milano e Roma.

Migranti, definitiva la condanna a 18 mesi per Mimmo Lucano

Migranti, definitiva la condanna a 18 mesi per Mimmo LucanoRoma, 12 feb. (askanews) – È definitiva la condanna a 18 mesi di reclusione per il parlamentare europeo e sindaco di Riace, Domenico ‘Mimmo’ Lucano. I giudici della Cassazione hanno così deciso in relazione al processo “Xenia”, confermando di fatto quanto stabilito nella sentenza della corte d’Appello di Reggio Calabria.


In particolare gli ermellini della II sezione penale hanno dichiarato inammissibile il ricorso del Procuratore generale in relazione all’assoluzione di Domenico Lucano e di altri imputati per alcuni reati di truffa in danno dello Stato e ha “rigettato lo stesso ricorso inerente alle assoluzioni per tutte le altre truffe e ai reati di falso (questi ultimi ascritti al solo Lucano)”. Il pg stamane aveva chiesto un appello bis in relazione all’utilizzabilità delle intercettazioni per l’ipotesi di truffa. Ma i giudici hanno respinto il ricorso proposto da Lucano in “relazione alla condanna per un reato di falso e al trattamento sanzionatorio”.

Fisco, Salvini: rottamazione prioritaria, troveremo intesa alleati

Fisco, Salvini: rottamazione prioritaria, troveremo intesa alleatiMilano, 12 feb. (askanews) – “Grande soddisfazione per l’esito del Consiglio Federale di oggi”. Lo dice il leader della Lega Matteo Salvini che al termine della riunione – cui ha partecipato anche il ministro dell’Economia Giorgetti – sottolinea: “All’unanimità, è stato ribadito l’obiettivo di una rottamazione definitiva ed equa delle pendenze col fisco per chi voleva pagare le tasse ma non è stato nelle condizioni di farlo. Troveremo l’intesa con gli alleati, come sempre “, assicura il segretario leghista e vice premier.

I Duran Duran tornano in Italia per gli I-Days Milano 2025

I Duran Duran tornano in Italia per gli I-Days Milano 2025Sanremo, 12 feb. (askanews) – Quaranta anni dopo la loro prima storica performance in Italia, nel 1985 al Festival di Sanremo, la leggendaria band britannica Duran Duran tornerà nel Bel Paese per illuminare l’iconico palco degli I-Days Milano 2025 all’Ippodromo Snai San Siro venerdì 20 giugno 2025 con uno show indimenticabile.


I biglietti per questo attesissimo concerto saranno disponibile in vendita generale venerdì 24 gennaio alle ore 10.00 su Ticketmaster, Ticketone e Vivaticket. Le prevendite esclusive iniziano mercoledì 22 gennaio alle 10.00 per i membri della community VIP dei Duran Duran. ACCEDI e fai clic su PREVENDITA nella sezione MEMBRI di www.duranduran.com per ulteriori informazioni. Giovedì 23 gennaio alle 10.00 su MyLiveNation seguirà la prevendita di Live Nation. Inseriti nella Rock & Roll Hall of Fame nel 2022, i Duran Duran hanno venduto più di 100 milioni di dischi in tutto il mondo durante la loro illustre carriera quarantennale. Con 18 singoli nelle classifiche americane, 21 successi nella Top 20 del Regno Unito e ripetuti successi nelle classifiche italiane, più recentemente con il loro ultimo album in studio, la band ha consolidato il proprio posto come uno dei gruppi più influenti e duraturi nella storia della musica. Inoltre, hanno scritto l’unica canzone della colonna sonora di James Bond ad aver raggiunto il primo posto in tutto il mondo e hanno lavorato con alcuni dei creativi più venerati della musica, del cinema e della televisione, tra cui David Lynch, che ha diretto uno dei loro film-concerto di maggior successo. Tra i loro numerosi riconoscimenti figurano otto premi alla carriera e un’ambita stella sulla Hollywood Walk of Fame.


Formati a Birmingham nel 1978, i Duran Duran hanno sempre prosperato nell’ombra, abbracciando estremi artistici, emotivi ed estetici. I loro successi contagiosi e senza tempo, come “Hungry Like the Wolf”, “Ordinary World” e “Rio”, invitano i fan a ballare e cantare insieme, ma c’è una magia unica nel vivere la loro musica sotto il velo della notte. Famosa per la perfetta fusione tra la presentazione delle loro canzoni e la moda, il design e la tecnologia, la band ha continuamente ampliato i confini della cultura pop, ridefinendo l’intersezione tra arte e innovazione. Guidati dal carismatico cantante Simon Le Bon, insieme al tastierista Nick Rhodes, al bassista John Taylor e al batterista Roger Taylor, con una carriera pluridecennale, i Duran Duran rimangono all’avanguardia, affascinando un vasto pubblico in tutto il mondo con la loro creatività ed energia senza precedenti.


“Future Past”, il loro album del 2021, ha ricevuto ampi consensi dalla critica, compresi gli elogi della rivista Rolling Stone. Nel 2023 la band ha pubblicato il sedicesimo album in studio “Danse Macabre”, una raccolta dinamica di nuove canzoni, versioni reimmaginate dei loro successi iconici e cover audaci. Per il loro debutto agli I-DAYS MILANO 2025, i fan possono aspettarsi una scaletta ricca dei successi leggendari della band, tra cui “Girls on Film”, “The Wild Boys”, “The Reflex”, “Ordinary World”, “Come Undone” e “Rio”. Lo spettacolo conterrà anche brani tratti dal loro ultimo album “Danse Macabre” portando nuova energia al loro celebre repertorio.

Credit Agricole Italia: Maioli proposto presidente, Brasseur nuovo AD

Credit Agricole Italia: Maioli proposto presidente, Brasseur nuovo ADMilano, 12 feb. (askanews) – Il cda di Crédit Agricole Italia ha indicato Giampiero Maioli come presidente della banca in vista della prossima assemblea degli azionisti del 23 aprile. Hugues Brasseur è stato indicato come nuovo direttore generale e amministratore delegato.


La candidatura di Maioli all’incarico di presidente da parte degli azionisti Crédit Agricole e Fondazioni, spiega una nota, “rappresenta il riconoscimento per il lungo percorso professionale di esperienza e successo, le consolidate conoscenze del mercato italiano, degli stakeholder, e finalizzato ad accompagnare il gruppo in Italia nel suo percorso di sviluppo e crescita”. Maioli sostituirà alla presidenza Ariberto Fassati, presidente dal 2007 e che ha contribuito alla costruzione del Gruppo Crédit Agricole in Italia per oltre 40 anni: dal 1992 al 2012 è stato Senior Country Officer, seguendo le partecipazioni rilevanti di Crédit Agricole in Italia e i successivi investimenti del gruppo nel Paese. Brasseur – che assumerà la funzione di Senior Country Officer per il gruppo in Italia e entrerà a far parte del Comitato Esecutivo di Crédit Agricole S.A. – vanta, sin dal 2000, un consolidato percorso professionale e manageriale nell’ambito del Gruppo Crédit Agricole. Ha ricoperto, dal settembre 2012 a dicembre 2016, prima il ruolo di condirettore generale e poi quello di direttore generale vicario di Crédit Agricole Italia. Nel gennaio 2017, terminata l’esperienza italiana, viene nominato direttore generale della Caisse Régionale de l’Anjou et du Maine.


L’indirizzo di designare nel segno della continuità Maioli quale presidente nonché quello di indicare Brasseur quale amministratore delegato, direttore generale e Senior Country Officer, “rappresentano un chiaro segnale di come il mercato e il territorio italiano continuino a rimanere centrali e strategici per il Gruppo Crédit Agricole”. Maioli, classe 1956, ha coordinato le operazioni tra Cariparma e il gruppo Banca Intesa fino alla nascita del nuovo gruppo Cariparma Crédit Agricole, di cui viene nominato direttore generale nel 2007 e amministratore delegato nel 2010. Guida tutte le operazioni italiane, l’integrazione di Credito Valtellinese e la fusione con CA Friuladria, realizzando così il progetto di Banca Unica del gruppo, rinominato Crédit Agricole Italia dal 2017. Maioli è Ceo, direttore generale di Crédit Agricole Italia e Senior Country Officer del gruppo Crédit Agricole per l’Italia dall’aprile 2012. È membro del Comitato Esecutivo di Crédit Agricole S.A. e vice presidente dell’Abi.

Cisl, Meloni: buon lavoro a Fumarola, consolideremo la cooperazione

Cisl, Meloni: buon lavoro a Fumarola, consolideremo la cooperazioneRoma, 12 feb. (askanews) – “Congratulazioni e auguri di buon lavoro a Daniela Fumarola, neosegretaria generale della Cisl. Sono fiduciosa di poter consolidare insieme il dialogo e la cooperazione già esistente tra il Governo e una delle più importanti organizzazioni del lavoro della nostra Nazione, nel rispetto dei rispettivi ruoli e nell’esclusivo interesse di cittadini, lavoratori e imprese”. Lo scrive su X la presidente del Consiglio Giorgia Meloni.


“Colgo l’occasione – prosegue la premier – per ringraziare nuovamente il segretario uscente Luigi Sbarra per quanto profuso in questi anni e per essersi sempre dimostrato un interlocutore serio, sincero e risoluto”.

Mattarella ad ateneo stranieri: diversità ricchezza, cultura veicolo pace

Mattarella ad ateneo stranieri: diversità ricchezza, cultura veicolo pacePerugia, 12 feb. (askanews) – Vista da Palazzo Gallenga, sede dell’Università per stranieri di Perugia, l’Italia è un paese “accogliente e aperto” in cui le diversità sono una “ricchezza”. Ha fatto tappa a Perugia il presidente della Repubblica Sergio Mattarella per partecipare alla cerimonia per i cento anni dalla nascita dell’università per stranieri che nel capoluogo umbro ha accolto tantissimi studenti provenienti da paesi lontani e spesso dal destino travagliato, “dai greci espatriati durante la dittatura dei colonnelli, agli iraniani, ai russi e agli ucraini, agli israeliani e ai palestinesi”, ha ricordato il rettore Valerio De Cesaris. Non a caso nel mondo l’italiano è una delle lingue più studiate come hanno raccontato davanti a Mattarella gli studenti provenienti da Colombia, Camerun, Cina e Kenya. Il rettore, intanto, ha chiesto che questi studenti siano considerati un valore e accolti con “più attenzione e simpatia” anche negli aspetti pratici, come l’iscrizione al Sistema sanitario nazionale e la possibilità dei ricongiungimenti in caso di parenti in Italia. Richieste che il capo dello Stato ha ascoltato promettendo di seguirle “con l’attenzione adeguata”.


Mattarella ha accettato l’invito del rettore – con l’attenzione verso il mondo accademico e della cultura che lo ha portato sempre più spesso a partecipare a iniziative nelle università italiane – e ha ricordato, parlando a braccio, il ruolo degli atenei come bussola in un mondo pieno di contraddizioni ma anche di possibilità offerte dalla scienza, a cominciare dall’Intelligenza artificiale. “Nessuno qui è straniero, riprendo questa magnifica espressione del rettore, sono tutti in casa propria gli studenti presenti in questo ateneo, questo avviene nella consapevolezza di essere specchio del mondo nelle sue preziose diversità” “che arricchiscono”, ha osservato il capo dello Stato. “Tutto – ha ripreso – è nell’ottica e nella convinzione che la cultura sia veicolo di pace e di dialogo, di amicizia, sembrano affermazioni scontate ma non lo sono”, soprattutto “in questa nostra stagione nella quale registriamo fenomeni contraddittori, guerre, violenze, disorientamenti” e contemporaneamente” “grandi opportunità offerte della scienza” che destano “interrogativi” rispetto ai quali gli atenei e il mondo della cultura hanno un ruolo determinante.

Intercettazioni, domani il via libera alla nuova legge in commissione Camera

Intercettazioni, domani il via libera alla nuova legge in commissione CameraRoma, 12 feb. (askanews) – La commissione Giustizia della Camera ha completato l’esame degli emendamenti delle opposizioni – tutti bocciati – al ddl Zanettin sulle intercettazioni, approvato al Senato. Secondo quanto si apprende, domani sarà votato il mandato al relatore, in modo da rispettare il calendario che prevede l’approdo in Aula lunedì 17 febbraio prossimo. Al momento non è ancora chiaro quando inizierà la discussione generale la settimana prossima perché in calendario ci dovrebbero essere due voti di fiducia.


L’ufficio di presidenza della commissione ha stabilito che le votazioni sugli emendamenti andranno avanti fino alle 21 e poi riprenderanno nella giornata di domani. La maggioranza è il governo puntano a un’approvazione senza modifiche rispetto al testo arrivato dal Senato. Gli emendamenti, tutti dell’opposizione, infatti hanno parere negativo. La nuova legge stabilisce un limite di 45 giorni alla durata delle intercettazioni. Il ddl è atteso in aula per la discussione in generale lunedì della prossima settimana.

Spionaggio, Mantovano: da intelligence accertamenti su Paragon

Spionaggio, Mantovano: da intelligence accertamenti su ParagonRoma, 12 feb. (askanews) – “Come ha ricordato il ministro Ciriani nella sua risposta, se c’è stato un uso improprio, anomalo, che certamente non va riferito a Paragon, perché Paragon si limita a offrire il software, lo strumento; se c’è stato un uso improprio è materia di autorità giudiziaria, perché sono stati commessi dei reati. Attendiamo questi esiti”. Lo ha detto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega sui Servizi, Alfredo Mantovano, parlando con i giornalisti in Transatlantico.


“Noi lato intelligence – ha aggiunto – abbiamo fatto i nostri accertamenti, poi anche questa storia che il governo sarebbe rimasto in silenzio: il governo ha fatto nell’immediatezza una nota e proprio con l’obiettivo di tranquillizzare. Dopo di che, volendo fornire più dettagli lo ha fatto nella sede propria. Quindi non c’è stato nessun silenzio ma il doveroso rispetto per le sedi parlamentari”. Quindi l’accertamento non ha riguardato forze dell’ordine, carabinieri, polizia? “L’accertamento – ha osservato – ha riguardato realtà istituzionali”. E le procure? “Non appartiene a noi fare questo tipo di accertamento. C’è una parte che compete all’autorità giudiziaria e sulla quale, per ovvie ragioni di rispetto dei confini istituzionali, non compete a noi. Noi lo abbiamo fatto per la parte di nostra competenza”.

Sanremo, boom Cristicchi tra i bookmaker, Giorgia sempre in testa

Sanremo, boom Cristicchi tra i bookmaker, Giorgia sempre in testaSanremo, 12 feb. (askanews) – Uno dei grandi protagonisti della prima serata del Festival di Sanremo 2025 è stato Simone Cristicchi, che ha emozionato platea e pubblico da casa con la sua “Quando sarai piccola”. Un’esibizione che lo ha visto balzare tra i favoriti per la vittoria finale di Sanremo: il secondo successo – dopo quello del 2007 – di Cristicchi scende da 8 a 4,25 su Planetwin365 e a 4 su Snai, preceduto in lavagna solo da “La cura per me” di Giorgia, ancora in pole a 3,75. Resiste Olly, fuori dalla top-5 della prima serata, ma offerto a 4,50, conferme anche per Achille Lauro la cui prima volta si gioca a 7.


Con tre cantanti (Giorgia, Cristicchi e Lauro) tra i primi quattro favoriti in quota per la vittoria, il Lazio domina in lavagna per la regione di provenienza del vincitore: il trionfo laziale si gioca a 1,45, davanti alla Liguria, regione “di casa” che punta sulla coppia Olly-Bresh, offerta a 4,25. Occhio anche allo share, dopo l’exploit della serata d’esordio chiusa con oltre il 65% di ascolti: su Better un altro boom di ascolti – oltre il 63% – paga 1,85.