Botta e risposta Washington-Pechino sull’origine del Covid-19
Botta e risposta Washington-Pechino sull’origine del Covid-19Roma, 1 mar. (askanews) – La Cina ha respinto ancora una volta i sospetti arrivati dagli Usa rispetto alla possibilità che il coronavirus responsabile della pandemia Covid-19 sia fuoriuscito dal biolaboratorio di Wuhan, dopo che il direttore dell’FBI Christopher Wray, parlando al Comitato speciale della Camera dei rappresentanti Usa che ha tenuto un’udienza sui pericoli che il Parito comunista cinese rappresenta per gli interessi americani, ha dato voce formale alla valutazione (già circolata) del Bureau secondo la quale sarebbe probabile che la pandemia abbia avuto origine da un’accidentale fuga del virus.
“L’Fbi ha giudicato da tempo che le origini della pandemia sono molto probabilmente da ricercare in un possibile incidente di laboratorio a Wuhan”, ha detto Wray, secondo Fox News. “Qui stiamo parlando di una potenziale fuga da un laboratorio controllato dal governo cinese” ha aggiunto. Il direttore ha sottolineato che il governo cinese ha cercato di “sventare e offuscare” le indagini che l’Fbi, altre parti del governo degli Stati uniti e partner stranieri hanno condotto sull’origine della pandemia.
Negli Usa la comunità d’intelligence è divisa sulla valutazione dell’origine del Covid-19. Accanto all’FBI e al Dipartimento all’Energia, che hanno espresso il sospetto che il virus possa essere sfuggito al bilaboratorio cinese di Wuhan, ci sono altre quattro agenzie che sono invece propense a sposar ela tesi dell’origine naturale.
L’Ambasciatore Usa a Pechino Nicholas Burns, in un intervento alla Camera di commercio statunitense in Cina ha detto che Pechino dovrebbe “essere più onesta riguardo a ciò che è accaduto tre anni fa a Wuhan con l’origine della crisi Covid-19”.
La reazione di Pechino è arrivata dalla portavoce del ministero degli Esteri Mao Ning nella quotidiana conferenza stampa. “In primo luogo, la Cina sostiene e partecipa sempre al tracciamento delle origini globali basato sulla scienza della SARS-CoV-2. La ricerca delle origini è una questione scientifica complessa. Questo studio dovrebbe essere e può essere condotto solo congiuntamente da scienziati di tutto il mondo”, ha detto.
“‘Un’origine della pandemia in laboratorio è estremamente improbabile’: questa è la conclusione scientificamente autorevole a cui sono giunti gli esperti della missione congiunta Oms-Cina dopo le visite sul campo al laboratorio di Wuhan e un’approfondita comunicazione con i ricercatori. Ciò è stato accuratamente registrato nel rapporto della missione e ha ricevuto ampi riconoscimenti dalla comunità internazionale e dalla comunità scientifica”, ha continuato Mao. “Al momento, sempre più indizi provenienti dalla comunità scientifica internazionale indicano origini del virus in diverse parti del mondo. Molti hanno sollevato domande e preoccupazioni sulle basi biomilitari statunitensi a Fort Detrick e altrove. Gli Stati uniti dovrebbero collaborare con l’OMS per invitare esperti da tutto il mondo negli Stati Uniti per uno studio sulle origini il prima possibile e condividere i risultati della ricerca con la comunità internazionale in modo tempestivo, aperto e trasparente”.
Pechino, inoltre, ritiene che le valutazioni americane siano frutto di una strumentalizzazione volta a mettere in cattiva luce la Cina, vista da Washington come un nemico da combattere. “La Cina si oppone fermamente alla manipolazione politica della questione della ricerca delle origini in qualsiasi forma. Mettere la comunità dell’intelligence a capo di una questione scientifica è un chiaro segno che la questione è stata politicizzata”, ha detto Mao. “Date le esperienze passate della comunità dell’intelligence statunitense nell’inventare storie, c’è poca o nessuna credibilità nelle loro conclusioni. Gli Stati uniti non riusciranno a screditare la Cina rimaneggiando la teoria della ‘fuga di laboratorio’, ma danneggeranno solo la reputazione degli Stati Uniti”.
Di conseguenza, Pechino esorta “gli Stati Uniti a rispettare la scienza e i fatti, a smettere di politicizzare questo problema, a fermare la sua ricerca sulle origini del virus guidata dall’intelligence e dalla politica e a smettere di minare la solidarietà internazionale contro la pandemia e la cooperazione globale sulla ricerca delle origini del coronavirus su basi scientifiche”.