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Kenya, morta turista italiana ricoverata per ustioni dopo incendio

Kenya, morta turista italiana ricoverata per ustioni dopo incendioRoma, 1 mar. (askanews) – Non ce l’ha fatta Michela Boldrini, la trentanovenne turista di Sarnico, in provincia di Bergamo, che da una settimana era ricoverata all’ospedale Aga Khan di Mombasa a causa delle ustioni riportate nell’incendio del resort Barracuda Inn di Watamu, avvenuto martedì scorso.
La donna, che era insieme con il cugino Mattia Ghilardi, originario della Valtellina, era al termine della sua vacanza e sarebbe dovuta partire il giorno dopo.
Per questa ragione, si legge sul sito malindikenya.net che riporta la notizia, istintivamente i due connazionali invece di scappare velocemente dall’hotel, avevano provato a rientrare in camera per recuperare i documenti di viaggio e qualche effetto personale. Ma nel giro di una trentina di secondi le fiamme hanno avvolto l’area in cui si trovavano, causando a entrambi gravi ustioni, che alla donna sono poi risultate fatali.
I medici dello Star Hospital, che hanno fornito le prime cure ai due e all’unica altra turista ricoverata, una donna napoletana, hanno subito giudicato Michela Boldrini in condizioni gravi. La donna è stata trasportata a Mombasa ed ammessa immediatamente nell’unità di terapia intensiva dell’Aga Khan.
Nonostante le cure del caso, le condizioni della turista bergamasca si sono aggravate giorno dopo giorno, fino a sembrare irreversibili. Questa mattina la morte, proprio mentre la madre stava per atterrare a Mombasa.
L’Ambasciata d’Italia in Kenya, tramite il Consolato Onorario, ha seguito fin dall’inizio la triste vicenda in contatto con le autorità locali e ha fornito assistenza.

Auto, anche Polonia pronta a votare contro stop termiche da 2035

Auto, anche Polonia pronta a votare contro stop termiche da 2035Roma, 28 feb. (askanews) – Oltre all’Italia anche la Polonia, domani, dovrebbe votare contro l’accordo dei governi con il Parlamento Ue per lo stop all’immissione sul mercato di nuove auto con motori a combustione (benzina o diesel) dal 2035. Lo riferiscono fonti diplomatiche a Bruxelles, secondo cui inoltre la Bulgaria dovrebbe asternersi, mentre non è ancora chiaro quale posizione assumerà la Germania.
Alcuni esponenti del governo tedesco vorrebbero lasciare aperta la strada per continuare a usare i motori a combustione ma con con carburanti a zero emissioni.
Domani il Coreper – cioè la riunione degli ambasciatori permanenti dei Paesi dell’Unione – verificherà se vi sia la maggioranza qualificata richiesta a favore dell’accordo, che dovrebbe essere formalmente votato successivamente dal Consiglio.

Nappini (Slow Food): cambiare il vino significa cambiare l’agroalimentare

Nappini (Slow Food): cambiare il vino significa cambiare l’agroalimentareMilano, 28 feb. (askanews) – “La Slow Wine Fair è la narrazione in forma di evento di un percorso più ampio che si chiama a Slow Wine Coalition, la coalizione internazionale non solo dei viticoltori ma anche di tutti i soggetti che, a vario titolo, hanno a che fare con il vino, i selezionatori, i venditori, i gastronomi, gli appassionati, i giornalisti del vino. È un percorso collettivo che incarna la nostra posizione sull’agricoltura in generale, un percorso di produzione del vino che sia rispettoso dell’ambiente, che tuteli la biodiversità, che è uno dei nostri principali ambiti di lavoro, che salvaguardi la fertilità del terreno (una questione importante in Italia dove abbiamo un rischio di desertificazione piuttosto significativo) ma anche che utilizzi le risorse comuni, come il suolo e l’acqua, in maniera non scellerata, e questo è un tema di diritti”. Lo ha detto la presidente di Slow Food Italia, Barbara Nappini parlando con askanews a Slow Wine Fair, la manifestazione dedicata al “vino buono, pulito e giusto” che si è conclusa oggi alla Fiera di Bologna.
“In questo senso è molto importante che il cambiamento avvenga nel vino perché il vino è un settore trainante, è un tema molto conosciuto e in Italia identitario, ma in generale è, da una parte un elemento quotidiano, con cui abbiamo a che fare tutti i giorni, e dall’altra è un ambito in cui c’è molta sensibilità ed è un comparto sostanzioso” ha spiegato Nappini, aggiungendo che “quindi se riuscissimo, e ci riusciremo perché è già in atto, ad attivare un cambiamento sul vino, è chiaro che questo ha un impatto sull’intero comparto agricoltura e dei sistemi produttivi alimentari: questa è la ricchezza della Slow Wine Fair e della Slow Wine Coalition”.
“Inoltre noi abbiamo una chiamata all’azione che ci dice che a livello globale, perché questa coalizione ha dimensione e prospettiva globali, dobbiamo lavorare sulla tutela della biodiversità e questo progetto lavora in quella direzione” ha proseguito la presidente, continuando “una chiamata che ci dice che dobbiamo fare educazione e qui si fa educazione perché attraverso la piacevolezza della degustazione si racconta tutto quello che avviene prima del calice e quindi si diffonde consapevolezza e conoscenza sul mondo del vino. E poi c’è tutto il tema dell’advocacy – ha evidenziato – perché noi dobbiamo lavorare per influenzare le scelte politiche e questa tre giorni, inserita in un percorso che dura un intero anno, è importante perché ogni volta è occasione di riflessioni approfondite ed oneste sul vino e sul mondo della produzione: è importante poi che la politica le raccolga e le metta a terra con normative adeguate”.

Terzo polo, Calenda: ok al partito unico Azione-Iv entro l’autunno

Terzo polo, Calenda: ok al partito unico Azione-Iv entro l’autunnoRoma, 28 feb. (askanews) – Il leader del Terzo Polo Carlo Calenda ha presentato al comitato politico della Federazione Azione-Italia Viva una road map per arrivare al partito unico entro l’autunno di quest’anno. Il processo partirà con la scrittura di un manifesto politico e di valori aperto al contributo di associazioni, movimenti e personalità delle aree politiche liberal-democratica, popolare e riformista. Il processo sarà organizzato democraticamente e a partire dai territori, spiega una nota congiunta al termine della riunione del comitato politico di Azione e Italia Viva.
Il comitato si riunirà la prossima settimana per l’approvazione del documento presentato. “E’ nostra responsabilità dare una risposta immediata ai milioni di italiani che non si riconoscono nel populismo di destra e di sinistra e vogliono una politica responsabile, pragmatica e seria”, dichiara il leader Carlo Calenda.

Naufragio migranti, Occhiuto: paese civile salva persone in mare

Naufragio migranti, Occhiuto: paese civile salva persone in mareRoma, 28 feb. (askanews) – “Non è giusto addossare a questi uomini delle istituzioni responsabilità che non hanno, certo è che in un paese civile le spiagge non si trasformano in cimiteri, in un paese civile non muoiono bambini che non si ha nemmeno la possibilità di riconoscere, in un paese civile le persone si salvano in mare, è vero che non si poteva intervenire a causa delle condizioni di oggettiva mareggiata, ma nel 2023 forse l’Ue dovrebbe prevedere che si possano salvare comunque, in qualsiasi condizione metereologica, bambini, donne e uomini che altrimenti muoiono in mare. Il Mediterraneo non può essere il cimitero dei migranti”. Lo ha detto il governatore della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, intervistato dal Tg4.

Parco Bracciano Martignano: ecco la nuova carta escursionistica

Parco Bracciano Martignano: ecco la nuova carta escursionisticaRoma, 28 feb. (askanews) – Il Parco Bracciano-Martignano ha una nuova Carta escursionistica dei sentieri del Parco e dei suoi Comuni, grande partecipazione per la presentazione a Spazio Porta del Parco ad Anguillara Sabazia (Roma) alla presenza di autorità locali (i sindaci, i rappresentanti delle amministrazioni comunali, le università agrarie come quella di Bassano Romano), associazioni, cittadini, escursionisti ed amanti dell’area naturale protetta: nel nuovo strumento di comunicazione tutti i maggiori punti di interesse, i percorsi in mountain bike, la segnalazione aggiornata della rete sentieristica secondo i canoni CAI lungo i 130 Km. del corridoio ecologico lacustre coi riferimenti di frecce, segnavia e i grandi sentieri di lunga percorrenza coi luoghi di interesse storico e culturale del Parco dei due laghi, compresi i monumenti naturali regionali La Caldara di Manziana, Pantane e Lagusiello oltre la faggeta vetusta depressa di Monte Raschio, patrimonio dell’umanità Unesco. “La nuova Carta escursionistica dei sentieri del Parco e dei suoi Comuni non si presta ad essere solo un valido strumento di supporto per gli escursionisti a piedi, a cavallo e in bicicletta, ma anche per il territorio tutto e i suoi Comuni che ora dispongono di un aggiornato volano per l’incremento del turismo ecosostenibile locale: ringrazio sia i sindaci che hanno sostenuto quest’importante lavoro che associazioni, cuore pulsante dell’area protetta insieme al mondo agricolo e produttivo” ha spiegato Vittorio Lorenzetti, presidente del Parco Bracciano-Martignano che, proprio grazie al protocollo d’intesa stipulato coi Comuni, può garantire la manutenzione ordinaria dei sentieri, finanziata invece dalla Regione Lazio per 387.000 euro l’opera di adeguamento e miglioramento straordinario nel progetto I sentieri della natura – In cammino nelle aree protette del Lazio. “La carta – ha aggiunto Daniele Badaloni, direttore dell’ente di gestione regionale – muove per lo sviluppo economico e sociale delle popolazioni locali anche attraverso l’incentivazione economica parallelamente alla conservazione e tutela dell’ambiente che per essere efficace deve viaggiare sulla stessa linea della promozione, in questo caso la fruizione sostenibile diventa allo stesso tempo uno strumento attivo di conservazione”.

Auto, Italia voterà contro stop Ue motori termici da 2035

Auto, Italia voterà contro stop Ue motori termici da 2035Roma, 28 feb. (askanews) – Domani a Bruxelles, alla riunione degli ambasciatori dei Paesi dell’Ue, l’Italia esprimerà una posizione contraria alla proposta di Regolamento europeo che prevede il bando alla produzione e vendita di auto e van con motori termici al 2035. Lo annuncia il ministero di Ambiente e sicurezza energetica con un comunicato.
Pur condividendo gli obiettivi di decarbonizzazione, l’Italia sostiene che i target ambientali vadanoperseguiti attraverso “una transizione economicamente sostenibile e socialmente equa”, si legge, pianificata e guidata con grande attenzione, per evitare ripercussioni negative per il paese sia sotto l’aspetto occupazionale che produttivo.
L’Italia ritiene inoltre, e il Mase puntualizza che questa sarà la posizione che verrà espressa domani, che la scelta dell’elettrico non debba rappresentare, nella fase di transizione, l’unica via per arrivare a zero emissioni. Il successo delle auto elettriche dipenderà molto da come diventeranno accessibili a prezzi concorrenziali.
Una razionale scelta di neutralità tecnologica a fronte di obiettivi ambientali condivisi deve consentire agli Stati membri di avvalersi di tutte le soluzioni per decarbonizzare il settore dei trasporti, si legge, tenendo conto delle diverse realtà nazionali, e con una più graduale pianificazione dei tempi.
“L’utilizzo di carburanti rinnovabili, compatibili con i motori termici – afferma nel comunicato il ministro Gilberto Pichetto Fratin – contribuirà ad una riduzione delle emissioni senza richiedere inattuabili sacrifici economici ai cittadini”.

60 anni di surgelati: l’innovazione a tavola che vale 4,8 mld

60 anni di surgelati: l’innovazione a tavola che vale 4,8 mld

Dai 3 kg pro-capite in 1980 ai 16 in 2021. Il 2022? Stabile grazie a horeca

Milano, 28 feb. (askanews) – Hanno accompagnato 60 anni di storia del nostro Paese, contribuendo a cambiarne le abitudini, alimentari e non solo. Parliamo degli alimenti surgelati, cresciuti in questi sei decenni col piede puntato sul pedale dell’innovazione, premiati da nove italiani su 10, che oggi ne consumano 16 chili pro-capite all’anno contro i tre del 1980. In vista della giornata del cibo surgelato il 6 marzo, l’Istituto italiano alimenti surgelati ripercorre le tappe di questo percorso che coincidono con i suoi 60 anni di attività. Era, infatti, il 1963 quando le principali industrie produttrici di surgelati fondavano Iias per valorizzare un prodotto che come ha detto il suo attuale presidente Giorgio Donegani, “ha portato a una rivoluzione nel nostro rapporto col cibo”.
“I surgelati grazie all’innovazione hanno saputo crescere continuamente nella fiducia prima che nei consumi grazie alla capacità di rispondere alle sempre nuove esigenze dei cittadini e dei consumatori – ha spiegato – a dimostrazione di come ormai il surgelato non sia più il prodotto che per tanti anni in passato è stato considerato emergenziale ma qualcosa che effettivamente è presente nelle scelte quotidiane”.
Sebbene l’invenzione di una macchina industriale per surgelare il cibo risalga a quasi un secolo fa, grazie a Clarence Birseye, che verrà ricordato come il fondatore della moderna industria del cibo surgelato, è negli anni 60 che inizia la diffusione su larga scala dei cibi sotto zero in Italia. Sono negli anni del miracolo economico, un po’ in ritardo rispetto ai Paesi dell’europa centro settentrionale, e la loro diffusione viaggia di pari passo con quella degli elettrodomestici: se nel 1958 solo il 13% possedeva un frigorifero, nel 1965 questa percentuale era quadruplicata raggiungendo oltre la metà della popolazione (55%). Del resto per conservarli in casa occorreva il freezer che arriverà solo alla fine del decennio. Negli anni 70 conquistano così un posto stabile nelle dispense italiane, ma è nel decennio successivo che le vendite accelerano. A fare il resto sarà ancora una volta l’innovazione, come l’Iqf (Individually quick frozen, il surgelato individualmente), che negli anni 90 imprime una svolta all’industria, vent’anni prima della sterzata portata dalla pandemia. Negli anni del distanziamento e dei lockdown, infatti, i surgelati consumati in Italia toccano le 940 mila tonnellate, guarda caso in concomitanza con la crescita del 21% delle vendite di freezer.
“I surgelati sono entrati nella vita degli italiani inizialmente con qualche diffidenza – ha spiegato Francesco Morace, sociologo e presidente di Future concept lab – perché la cultura italiana era legata alla tradizione ma quasi subito ha saputo in qualche modo conciliare la tradizione all’innovazione e questo è un elemento che abbiamo visto confermato in questi 60 anni. Anche perchè oggi parliamo di smart and sustainable un paradigma che mette insieme la qualità intelligente delle tecnologie e la qualità della sostenibilità”. “Forse – ha aggiunto – è l’innovazione tecnologica più profonda che è stata accettata più velocemente dagli italiani”.
Ma l’innovazione non è solo tecnologica. Ha dietro anche una ricerca di prodotto che, grazie allo zampino del marketing, ha reso iconici alcuni alimenti surgelati: “Io sono nato nell’anno in cui in Inghilterra sono nati i bastoncini di pesce che sono un prodotto iconico – ha ricordato Donegani – in Italia ci sono 10 milioni di famiglie che li mangiano di frequente, poi si è passati a un altro must che è quello dei minestroni e le patatine surgelate che oggi hanno un enorme successo”, rappresentando da sole (dati 2021) quasi il 15% del volume di alimenti surgelati. Ma non si può dimenticare la pizza, che grazie a una innovazione nei sistemi di preparazione negli anni Novanta, oggi copre il 10% dei consumi di surgelati nel nostro Paese, oltre a essere ambasciatrice del made in Italy alimentare nel mondo con un export che tra il 2019 e il 2021 è cresciuto del 18%. E ancora i piatti pronti, il cui successo arriva negli anni’90, grazie alla capacità della nostra industria alimentare di cristallizzare a -18 la tradizione gastronomica italiana.
E nel 2022 il mercato dei surgelati come ha risposto a inflazione e aumenti delle materie prime, dopo 4,8 miliardi toccati nel 2021? “Se noi guardiamo nella globalità il comparto, ci aspettiamo una sostanziale tenuta e sicuramente non una regressione in particolare per il fatto che la ristorazione che tanto ha sofferto negli anni scorsi si sta riprendendo – ha detto Donegani – Si sta assistendo all’inverso di quello che è accaduto nel periodo Covid con la ristorazione che dopo la batosta del 2020 ora sta tornando a crescere. Ci aspettiamo una tenuta con una messa in previsione di una leggera flessione del consumo domestico a fronte di una crescita del fuori casa”. Più nel dettaglio, “nel canale della gdo il 2022 ha avuto una prima parte positiva una seconda leggermente negativa che si compensano – ha spiegato Andrea Passamonti – All’inizio del 2023 c’è stata una leggera flessione ma nell’andare avanti ne corso dell’anno ci aspettiamo che ci sia un recupero”.

Conti pubblici,fonti Mef:impatto limitato superbonus su deficit 2023

Conti pubblici,fonti Mef:impatto limitato superbonus su deficit 2023Roma, 28 feb. (askanews) – Cresce l’attesa per la comunicazione da parte dell’Istat dei dati ricalcolati sui deficit italiano degli anni dal 2020 al 2022 a seguito delle determinazioni, anche Eurostat, sulla qualificazione contabile dei crediti d’imposta, che un peso molto rilevante hanno avuto nel cosiddetto Superbonus. In attesa che alle 11 di mercoledì l’Istat comunichi come e quanto tali crediti verranno ‘spalmati’ in aumento sui deficit degli ultimi 3 anni, fonti del Tesoro segnalano che per quanto riguarda il deficit 2023 – che gli ultimi documenti dell’esecutivo collocavano in via previsionale al 4,5% – gli effetti dovrebbero essere “limitati”. Tutto ciò grazie a tre ordini di fattori. Il primo fattore è stato lo stop avvenuto lo scorso 15 febbraio e deciso dal Governo per il meccanismo del superbonus 110%, che ha arrestato gli importanti effetti di spesa legati a tale provvedimento. Il secondo fattore che dovrebbe svolgere un effetto positivo sui conti pubblici riguarda la crescita economica per l’anno in corso che, rispetto alle stime dell’esecutivo, collocate nello scenario programmatico a un +0,6% del Pil, starebbero accelerando verso l’1%. Il terzo fattore riguarda il netto calo dei costi dell’energia con i prezzi del gas sul mercato internazionale che continuano a scendere.

Fmi, economista cileno Valdés direttore Western Hemisphere Department

Fmi, economista cileno Valdés direttore Western Hemisphere DepartmentRoma, 28 feb. (askanews) – Il Fondo monetario internazionale ha nominato Rodrigo Valdés nuovo direttore del Western Hemisphere Department, che supervisiona tutte le Americhe. Secondo quanto riporta un comunicato, assumerà la carica dal primo maggio succedendo a Ilan Goldfajn, che lascerà il Fondo per per assumere la presidenza della banca di sviluppo Inter americana.
Valdez è professore di economia alla School of government dell’Università cattolica del Cile, precedentemente è stato ministro delle Finanze cileno. E’ già stato vice direttore del Dipartimento occidentale del Fmi dal 2009 al 2012.