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Lavoro, Schlein: tassazione rendite non sia un tabù

Lavoro, Schlein: tassazione rendite non sia un tabùRoma, 3 lug. (askanews) – “Questo non è un governo inconsapevole, c’è una precisa strategia politica: aumentare diseguaglianze e precarietà”. Lo sostiene la segretaria del Pd Elly Schlein, all’università Roma tre per una tavola rotonda sul lavoro insieme al leader M5s Giuseppe Conte e ai leader sindacali di Cgil e Uil, Landini e Bombardieri.

“Il Pd dal 6 luglio aprirà una serie di incontri con le parti sociali e le forze politiche per capire quali politiche industriali servono all’Italia. Ma non può essere tabù parlare di tassazione sulle rendite, quando parliamo di redistribuzione dobbiamo dire anche questo”.

Lavoro, Conte: governo programma un incendio sociale

Lavoro, Conte: governo programma un incendio socialeRoma, 3 lug. (askanews) – “È un governo della restaurazione, reazionario. Un governo che getta benzina sul fuoco, in modo consapevole sta programmando un incendio sociale”. A lanciare l’allarme è il leader M5s Giuseppe Conte, intervenendo ad una tavola rotonda sui salari all’università Roma tre, insieme alla segretaria Pd Elly Schlein e ai leader di Cgil Maurizio Landini e di Uil Pierpaolo Bombardieri.

Secondo il presidente M5s la “visione di politica interna si può riassumere in darwinismo sociale: consentite a chi vuol fare di fare. Ma se uno non ha da mangiare cosa può fare? La meritocrazia è uno specchietto per allodole, è fasullo, categorie degli occupabili che è servita a togliere il reddito di cittadinanza è fasullo”.

Bonomi: nessun veto sul salario minimo, l’industria sia il riferimento

Bonomi: nessun veto sul salario minimo, l’industria sia il riferimentoMilano, 3 lug. (askanews) – Da parte di Confindustria “non c’è un veto” sul salario minimo: “E’ una grande sfida per noi, per il governo e per i sindacati. L’industria paga correttamente e chiediamo che venga presa come riferimento”. Lo ha sottolineato il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, all’assemblea annuale di Assolombarda.

“Farei una domanda al sindacato: ma un metalmeeccanico se lavora nella piccola impresa o nell’industria deve avere stesso stipendio? Per me sì, ma perchè – ha detto – abbiamo 44 contratti collettivi nazionali, molti siglati dalle stesse sigle sindacali che fanno dumping sullo stipendio?”. Per Bonomi serve parlare “nel merito, non di chi sono quelli che non pagano il salario minimo. Continuo a leggere che l’industria paga poco: no, industria – ha concluso – paga il giusto”.

Meloni: non smantelliamo le nostre imprese per inseguire la transizione ecologica

Meloni: non smantelliamo le nostre imprese per inseguire la transizione ecologicaMilano, 3 lug. (askanews) – “La transizione ecologica è indispensabile ma va fatta con criterio: non possiamo smantellare la nostra economia per inseguire la transizione ecologica”. Lo ha ribadito la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, intervenendo alla Assemblea Generale di Assolombarda.

“La sostenibilità ambientale deve camminare di pari passo con la sosteniblità sociale ed ecoomica. Difendiamo la natura ma con l’uomo dentro: è questa la nostra sfida che ci caratterizza con un approccio pragmatico rispetto a un ambientalismo ideologico e un po miope su alcuni dossier”. “Possiamo e dobbiamo lavorare insieme. Non sempre saremo d’accordo su tutto, ma questa nazione si può salvare, può ancora stupire e dimostrare al mondo quanto vale” ha detto Meloni. Rivolgendosi agli imprenditori, Meloni ha detto: “Siamo sempre la nave più bella del mondo; può avere qualche danno ma il nostro scafo è solido e sicuro, l’equipaggio ha cuore e cervello. Se riusciamo a dare indicazioni chiare e remare nella stessa direzione non dobbiamo temere nessuna onda, indipendentemente da quanto alta possa essere”, ha concluso Meloni. Poco prima aveva detto “mi dispiace che anche il Pnrr sia diventato terreno di scontro. Penso che su una partita del genere dobbiamo comportarci come un solo uomo, maggioranza e opposizione, sindacati, aziende, magistrati, cittadini. Non è in gioco un governo ma la modernizzazione dell’Italia e la sua credibilità internazionale. C’è chi fa polemica e chi tifa perchè si fallisca. Ma vi assicuro che quei soldi li metteremo a terra, costi quel che costi”. Meloni ha ricordato che il piano “non lo ha scritto o negoziato questo governo, ma lavoriamo senza sosta per mettere a terra tutte le risorse. È un piano che ha bisogno di correttivi ma ha bisogno di grande impegno da parte di tutti gli attori per rispettare i tempi previsti. Modificheremo le parti da cambiare, faremo le norme necessarie, contratteremo con la commissione, superermo le lungaggini degli enti locali. Faremo quello che va fatto e metteremo tutti ai remi e se qualcuno vorrà restare a guardare, alla fine avrà imparato una lezione”, ha detto Meloni.

Pnrr, Meloni: tutti si mettano ai remi, in gioco Italia

Pnrr, Meloni: tutti si mettano ai remi, in gioco ItaliaMilano, 3 lug. (askanews) – “Mi dispiace che anche il Pnrr sia diventato terreno di scontro. Penso che su una partita del genere dobbiamo comportarci come un solo uomo, maggioranza e opposizione, sindacati, aziende, magistrati, cittadini. Non è in gioco un governo ma la modernizzazione dell’Italia e la sua credibilità internazionale. C’è chi fa polemica e chi tifa perchè si fallisca. Ma vi assicuro che quei soldi li metteremo a terra, costi quel che costi”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, intervenendo all’Assemblea generale di Assolombarda.

Meloni ha ricordato che il piano “non lo ha scritto o negoziato questo governo, ma lavoriamo senza sosta per mettere a terra tutte le risorse. È un piano che ha bisogno di correttivi ma ha bisogno di grande impegno da parte di tutti gli attori per rispettare i tempi previsti. Modificheremo le parti da cambiare, faremo le norme necessarie, contratteremo con la commissione, superermo le lungaggini degli enti locali. Faremo quello che va fatto e metteremo tutti ai remi e se qualcuno vorrà restare a guardare, alla fine avrà imparato una lezione”, ha detto Meloni.

Meloni: i dati della crescita dimostrano che l’Italia si mostra più affidabile del resto dell’Eurozona

Meloni: i dati della crescita dimostrano che l’Italia si mostra più affidabile del resto dell’EurozonaMilano, 3 lug. (askanews) – I dati della crescita italiana “dimostrano un’affidabilità maggiore rispetto al resto dell’Eurozona”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, intervenendo all’assmblea generale di Assolombarda.

“Ho scelto di essere qui perchè è doveroso sottolineare l’importanza dall’industria manifatturiera italiana a livello europeo e mondiale. Se i numeri del settore sono incontrovertibili, quelli dei territori rappresentati da Assolombarda sono sorprendenti. E nonostante questi numeri assistiamo a una tendenza inspiegabile a sminuire il portato dell’industria italiana. Mentre si elevano a punto di riferimento realtà esterne ai nostri cofini nazionali dai quali non avete nulla da imparare, semmai qualcosa la avete da insegnare”, ha detto Meloni. “Non posso non considerare la capacità di ripresa del post pandemia rispetto ad altre economica che vengono considerate più performanti: una crescita oltre le aspettavive, con una previsione per il 2023 in rialzo a 1,2%, superiore alla media Ue e superiore” alle altre economie paragonabili, come la Francia.

Sulla Marmolada abbracci di commozione fra i parenti delle vittime della tragedia dello scorso anno

Sulla Marmolada abbracci di commozione fra i parenti delle vittime della tragedia dello scorso annoPasso Fedaia (Trento), 3 lug. (askanews) – Ai 2000 metri di passo Fedaia, ai piedi del ghiacciaio, è iniziata la commemorazione degli 11 morti della tragedia di un anno fa. Don Albino Dell’Eva, don Mario Bravin, don Franco Torresani (che ieri ha celebrato la messa in memoria sulla vetta del ghiacciaio) stanno concelebrando una messa alla presenza dei famigliari delle vittime, delle autorità (il presidente della provincia, Maurizio Fugatti, l’assessore regionale veneto Francesco Corazzari, numerosi sindaci) e una numerosa rappresentanza dei 200 soccorritori di un anno fa. Momenti intensi di commozione tra i parenti che si scambiano affettuosi abbracci e non rilasciano dichiarazioni. La celebrazione avviene su un pianoro nei pressi del Rifugio Cima Undici.

“Ci stringiamo con affetto intorno alle famiglie” commenta il sindaco di Canazei, Giovanni Bernard. “Quest’anno, quasi per una beffa, c’è più neve sulla Marmolada, ma il ghiacciaio si sta inesorabilmente sciogliendo. Per questo lo monitoriamo costantemente attraverso la Provincia”. Il sindaco conferma che “comunque la Marmolada resterà aperta, se le condizioni lo permetteranno”. “La presenza della regione Veneto è di vicinanza alle famiglie, di riconoscenza ai volontari, ma anche – afferma l’assessore Corazzari – di impegno per la salvaguardia, il rispetto di un ambiente così delicato. Vogliamo, infatti, che la montagna resti… una montagna da vivere”.

Stasera fiaccolata a Primavalle per ricordare la 17enne Michelle, mercoledì i funerali

Stasera fiaccolata a Primavalle per ricordare la 17enne Michelle, mercoledì i funeraliRoma, 3 lug. (askanews) – Si terranno mercoledì alle ore 11, presso la parrocchia di Santa Maria della Presentazione in via di Torrevecchia 1104, le esequie funebri di Michelle Maria Causo. Lo rende noto il Vicariato di Roma che precisa che la messa funebre verrà presieduta da monsignor Baldo Reina, vescovo ausiliare del settore Ovest della diocesi di Roma.

Intanto questa sera, in preparazione alla fiaccolata organizzata dalla scuola che frequentava Michelle Maria Causo, in tutte le parrocchie della prefettura di Primavalle verranno celebrate Sante Messe in suffragio per la ragazza uccisa brutalmente mercoledì scorso. Le celebrazioni eucaristiche saranno seguite alle 18.45 dallo scampanio pasquale da tutti i campanili per esprimere, si precisa dal Vicariato, “un cordoglio che nella preghiera manifesta la forza della risurrezione, la vittoria della vita e del bene sulla morte e sul peccato. L’intento – si spiega – è quello di rendere spiritualmente partecipi tutte le comunità cristiane della prefettura in vista delle esequie”.

Industria, a giugno il peggior calo nel manifatturiero in Italia dal 2020

Industria, a giugno il peggior calo nel manifatturiero in Italia dal 2020Roma, 3 lug. (askanews) – Si aggrava a metà anno la contrazione nel manifatturiero italiano, con crolli di produzione e nuovi ordini accompagnati a cali rilevanti di approvvigionamenti e relativi prezzi. E’ la fotografia scatta dall’indagine presso i responsabili degli approvvigionamenti, l’indice Pmi che 43,8 punti a giugno, dai 45,9 di maggio ha segnato i valori più deboli dalla primavera del 2020, secondo S&P Global. La soglia di neutralità è a 50 punti.

Secondo l’inchiesta il manifatturiero italiano ha accusato il peggiore calo della produzione dal culmine della crisi causata dalle restrizioni imposte dai governi nel 2020 a motivo del Covid. I nuovi ordini sono calati notevolmente, mentre le aziende hanno ridotto drasticamente i loro acquisti. La carenza della domanda e il rapido miglioramento della catena di distribuzione hanno favorito la contrazione dei prezzi di acquisto ad un tasso mai osservato da aprile 2009. Sul versante occupazionale, invece le aziende hanno continuato ad aggiungere personale, anche se la crescita è scivolata ad un tasso marginale a causa dell’ottimismo sulla previsione futura che è diminuito rispetto a maggio.

Secondo un economista della Hamburg Commercial Bank, Tariq Kamal Chaudhry citato da S&P “la recessione del settore manifatturiero italiano appare intensificata. La ragione principale della debolezza di questo settore ad alta intensità di capitale è probabilmente il notevole aumento dei costi di finanziamento conseguente all’impennata dei tassi d’interesse della Bce”, afferma.

Tajani: bisogna impedire che la protesta in Francia si allarghi ad altri Paesi

Tajani: bisogna impedire che la protesta in Francia si allarghi ad altri PaesiRoma, 3 lug. (askanews) – Questa notte “la situazione” in Francia “è leggermente migliorata”: “abbiamo detto ai cittadini italiani di seguire le indicazioni delle forze dell’ordine e del ministero dell’Interno, di non avvicinarsi mai alle aree degli scontri perché non sappiamo cosa può accadere”, ha spiegato oggi il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani ad Agorà Estate, su Rai 3. “La stessa nonna del ragazzo ucciso ha lanciato un grande appello, si rendono conto che c’è strumentalizzazione”, ha aggiunto il ministro, precisando che occorre “impedire” che la protesta violenta “si allarghi a macchia d’olio in altre rgioni della francofonia”. “Bisogna isolare i violenti”, ha aggiunto Tajani.