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Mattarella premia giovani Alfieri e stigmatizza il pestaggio alla scuola di Firenze

Mattarella premia giovani Alfieri e stigmatizza il pestaggio alla scuola di FirenzeRoma, 24 feb. (askanews) – Trenta storie di solidarietà, di coraggio, di semplicità, di convivenza civile. Trenta ragazzi e ragazze, dai 14 ai 18 anni, a cui stamani il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha consegnato gli attestati d’onore di Alfiere della Repubblica riconoscendoli come “modelli positivi di cittadinanza”. Un’occasione che il Capo dello Stato ha colto sia per ricordare – dopo “un lungo anno di guerra” in Ucraina – il valore della pace e l’impegno, anche di tanti giovani nella storia e nel presente, contro “comportamenti aggressivi”, sia per spendere qualche parola sulla violenza che si manifesta in vari contesti, privati e pubblici. Compreso quanto avvenuto giorni fa a Firenze con il pestaggio di alcuni studenti davanti al liceo Michelangiolo ad opera di sei giovani di Azione studentesca.
Su quei fatti e sulla lettera della preside del liceo Leonardo Da Vinci, Annalisa Savino, che ha condannato la violenza e messo in guardia sui rischi di un ritorno al fascismo, si è scatenato un dibattito nel quale è intervenuto il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, attaccando la docente mentre nessuna dichiarazione è giunta dalla premier Giorgia Meloni. Oggi il Capo dello Stato è tornato su quanto accaduto con parole nette: “La violenza la vediamo purtroppo sovente: violenza nelle famiglie, violenza nelle abitazioni, violenza contro le donne, violenza in tante circostanze per strada, e in tante altre circostanze, addirittura nei giorni scorsi davanti a una scuola contro ragazzi”, ha ricordato Mattarella. Per poi aggiungere che “vi sono episodi di violenza contro i quali però la vera diga è fatta naturalmente dagli interventi delle pubbliche autorità ma è fatta in maniera prevalente soprattutto dai comportamenti positivi che nella società si realizzano, vengono fuori, si manifestano, come quelli che voi avete messo in campo”.
Tra i trenta premiati c’è Tommaso Zotti, un ragazzo di 15 anni, che, dopo il malore del conducente di uno scuolabus, ha aiutato tutti a mettersi in salvo. C’è Aniello Capuano, 14 anni, che affronta la malattia che lo ha colpito da bambino, impegnandosi anche per fare conoscere la distrofia facio-scapolo-omerale e per sostenere la ricerca scientifica. E ci sono Francesca Di Sabatino, 18 anni, che si impegna come volontaria a favore dei bambini e delle persone più deboli e Maria Grazia Fragale, 17 anni, che si è spesa per l’integrazione di una ragazza ucraina in classe aiutando alcuni rifugiati ucraini ad apprendere la lingua italiana.
Ragazzi non ancora ventenni che hanno scelto da che parte stare. Come lo fecero i giovani tedeschi che si opposero, pagando con la vita, al nazismo. Mattarella ha voluto ricordarli soffermandosi sull’anniversario dell’aggressione russa all’Ucraina. “L’ambito internazionale non è separato da quello interno ai singoli paesi, c’è una grande reciproca influenza” e “oggi è un giorno particolare, per voi e per me, per la consegna di questi riconoscimenti ma anche perchè oggi – ha spiegato il presidente – si compie un lungo anno della guerra di aggressione della Russia all’Ucraina. Nella nostra Europa non si vedeva una guerra” così “dagli eventi drammatici che hanno condotto alla seconda guerra mondiale” e “allora molti si opponevano a comportamenti aggressivi”. Come Hans e Sophie Scholl della Rosa Bianca che “seminarono per il futuro”, ragazzi “poco più che ventenni” che rifiutarono “la violenza”, “i comportamenti aggressivi” e pagarono “con la vita”. Da qui, dalla difesa di questi valori, ha concluso Mattarella, “è nata la nuova Europa che dopo essersi per secoli lacerata in guerre devastanti e sanguinose ha costruito una condizione di pace che oggi, un anno fa, è stata posta in pericolo”.

Usa, redditi personali dicembre +0,6%, spese consumi +1,8%

Usa, redditi personali dicembre +0,6%, spese consumi +1,8%New York, 24 feb. (askanews) – I redditi personali, negli Stati Uniti, in gennaio sono aumentati, meno delle attese degli analisti, mentre le spese per i consumi si sono rivelate superiori alle previsioni. Secondo i dati del dipartimento del Commercio, i redditi personali hanno registrato un aumento dello 0,6% in gennaio, rispetto al mese precedente, contro attese per un aumento dell’1,2%.
Le spese per i consumi sono cresciute dell’1,8%, mentre gli analisti avevano previsto un rialzo dell’1,4%. I redditi di personali di dicembre sono stati rivisti e passano da +0,2% a +0,3%; mentre i consumi sono passati da -0,1% a -0,2%.

Azerbaigian, “Requiem per Khojaly” tra ricordo e ricostruzione

Azerbaigian, “Requiem per Khojaly” tra ricordo e ricostruzioneRoma, 24 feb. (askanews) – Nel 31esimo anniversario del massacro di Khojaly, l’ambasciata dell’Azerbaigian e la Fondazione Heydar Aliyev hanno organizzato il concerto “Requiem per Khojaly” e una mostra fotografica toccante. Oltre al ricordo e alla richiesta di giustizia per le 613 vittime civili della notte tra il 25 e il 26 febbraio del 1992, uccise dalle truppe armene o morte per il freddo durante la fuga, si è parlato anche di ricostruzione di questi territori feriti, una ricostruzione dove c’è spazio per le aziende italiane, come ha spiegato ad askanews l’ambasciatore Rashad Aslanov.
“E’ una pagina molto dolorosa della storia dell’Azerbaigian e del conflitto terminato due anni fa. Ogni anno facciamo questa commemorazione per le vittime perché vogliamo avere giustizia per le vittime di Khojaly che non ancora l’hanno ricevuta”, ha dichiarato.
“Dopo la guerra patriottica ci sono tante imprese italiane che stanno partecipando nella ricostruzione di questi territori liberati che sono totalmente distrutti, in una situazione grave, con gli sfollati che non possono tornare nelle loro case, che non esistono più – ha spiegato l’ambasciatore – Per questo è una sfida per noi ricostruire gli edifici pubblici, residenziali, i musei e i teatri. Ci sono tante imprese italiane che stanno lavorando e vogliamo invitare anche altre aziende del settore delle costruzioni e del restauro a venire e lavorare in questi territori”.
Successivamente, la parola è stata presa dalla rappresentante della Fondazione Heydar Aliyev Fidan Yusibova, che dopo aver ripercorso gli eventi del 1992 ha anche ricordato che, con la Guerra Patriottica del 2020, l’Azerbaigian ha liberato i territori occupati e ripristinato la sua integrità territoriale.
Pochi sono stati i superstiti di Khojaly. Tra questi, Suriyye Muslim qizi, una maestra della cittadina di Khojaly che ha scritto un libro sui suoi piccoli alunni morti in quella notte. Ilduza, ragazza di 12 anni, studentessa azerbaigiana di una scuola media di Roma, ha letto una di queste storie dolorose davanti al pubblico.
Spazio poi alla musica degli artisti Islam Manafov, autore molto stimato in Azerbaigian, che ha alternato al pianoforte brani del repertorio nazionale e internazionale, e della più giovane direttrice d’orchestra dell’Azerbaigian sulla scena mondiale, Turan Manafzade.
Al termine del concerto il numeroso pubblico ha visitato una mostra fotografica di grande impatto, con istantanee del massacro del febbraio 1992, testimonianze silenziose di terrore e sofferenza.

Covid: nell’ultima settimana tornano a salire i casi (+3,8%)

Covid: nell’ultima settimana tornano a salire i casi (+3,8%)

Tasso di positività al 5,8% (+0,5%). In calo i decessi

Roma, 24 feb. (askanews) – Nella settimana 17-23 febbraio 2023 si registrano: 29.443 nuovi casi di Covid-19 con una variazione di +3,8% rispetto alla settimana precedente (erano stati 28.354) 244 deceduti con una variazione di -18,4% rispetto alla settimana precedente (299). 506.295 tamponi con una variazione di -5,6% rispetto alla settimana precedente (536.080). Tasso di positività del 5,8% con una variazione di +0,5% rispetto alla settimana precedente (5,3%).
Questi i dati diffusi da Ministero della Salute-Iss relativi alla situazione epidemiologica nel Paese.

Giornata contro le molestie, tavola rotonda a “Esperienza Europea-David Sassoli”

Giornata contro le molestie, tavola rotonda a “Esperienza Europea-David Sassoli”

Al centro azione sociale sport. Natale (Rai): importanza servizio pubblico

Roma, 24 feb. (askanews) – Giornata di dibattito e confronto a Roma presso il nuovo spazio del Parlamento europeo ‘Esperienza Europea – David Sassoli’ con una tavola rotonda in occasione della Giornata Europea contro le Molestie che si celebra il 25 febbraio 2023.
Nel suo saluto iniziale, Valeria Fiore, responsabile della comunicazione della rappresentanza del Parlamento Europeo, ha sottolineato i valori della dignità umana scritti nei trattati europei e ha ricordato la Giornata europea contro le molestie istituita nel 2022 ponendo l’accento sulla necessità di combattere per i diritti delle persone, visto che le molestie si possono trovare in tutti i settori della vita. ‘È necessario assicurare la protezione per chi denuncia le molestie – afferma – e il Parlamento europeo sta cercando di trovare di livelli comuni giuridici’.
Il Presidente della FISE (Federazione Italiana Sport Equestri) Marco Di Paola ha ricordato come ‘Il CONI fa un lavoro enorme per la formazione, oltre che per raggiungere risultati sportivi, e la FISE è consapevole della responsabilità della formazione perché lo sport è un fenomeno sociale. La FISE ha 110’000 ragazzi tesserati su 150’000. Le famiglie cercano nello sport una scuola di vita per i loro ragazzi’. – Prosegue: ‘L’ippica ha un compagno particolare: il cavallo che ci insegna il rispetto dell’altro. Con il Parlamento Europeo abbiamo voluto lanciare una giornata contro le molestie di qualsiasi tipo’. ‘Lo sport si fa portatore di valori ma soprattutto di prevenzione’ conclude.
Fabio Siniscalchi, Capo del Dipartimento per lo sport e i giovani, ha sottolineato: ‘L’importanza della giornata perché lo sport formi i ragazzi in un processo di consapevolezza che aiuti a intraprendere un percorso di vita legato a stili sani, a conoscere i valori e il concetto di rispetto verso gli altri, persone e animali. È necessario che i docenti e i direttori sportivi abbiano lo stesso approccio. Il Dipartimento per lo sport esercita un ruolo di coordinamento e indirizzo insieme ai Ministeri della Salute, Istruzione, Agricoltura e Sostenibilità. Tutti operano nella stessa direzione, tutte le realtà sportive e le federazioni e c’è la necessità di continuare sulla strada della formazione. Con l’Iniziativa ‘Abbattiamo il silenzio’ che è già in atto’ prosegue – ‘Accompagniamo a crescere e acquisite informazioni nel contrasto e nella prevenzione. C’è già un tavolo di lavoro con 26 enti di organizzazione sportiva per la tutela dei minori’. Conclude dicendo che: ‘L’Italia contribuisce al gruppo di lavoro europeo contro le molestie, anche verbali e che non ci sarà medaglia che coprirà comportamementi non adeguati’.
‘Lo sport è la terza attività formativa in Italia’ – è la posizione di Sivia Salis, Vicepresidente del CONI, che prosegue: – ‘Quando succede qualcosa di brutto nello sport ci colpisce due volte, perché lo sport dovrebbe essere ideale. Purtroppo tra milioni di tesserati ci può stare di tutto. Le molestie una volta erano solo sessuali ma ora il tema è molto più complesso, ci sono tante sfaccettature. Molte federazioni sportive si stanno attrezzando contro ogni tipo di molestia, perché quello che era accettabile una volta ora non lo è più. Conclude con una battuta: ‘Il risultato sportivo costa ma non a ogni costo’.
In un breve intervento Adriana Bonifacino, Consigliere di Amministrazione Sport e Salute spiega: ‘Sono un medico e la salute non è solo quella fisica ma anche mentale e psichica. Lo sport è il tempio della salute e serve a relazionare. Pensare che ci sia qualcuno che eserciti un potere inadeguato su di noi è inaccettabile perché crea fragilità’. ‘Dobbiamo essere tutti uniti per combattere il silenzio e l’indifferenza’. Conclude.
Roberto Natale, direttore RAI per la sostenibilità ESG ha ricordato David Sassoli al quale è dedicato lo spazio europeo romano. ‘Lo sport in RAI ha interesse per il sociale’. Cita i Mondiali di calcio in Qatar che: ‘Sono stati raccontati anche dal punto di vista delle problematiche sociali’. ‘Il servizio pubblico deve essere chiamato più di altri a fare rispettare i diritti’ – prosegue – ‘E supportiamo le campagne contro la violenza sulle donne, del contrasto alla violenza economica (In collaborazione con la Banca d’Italia)’. Ha ricordato le: ‘Campagne RAI contro il bullismo e il cyberbullismo. RaiPlay sta crescendo nell’offerta di programmi dedicati al disagio giovanile come nell programma ‘Mare Fuori’. È importante fare informazione anche in luoghi non deputati a questo – spiega – Un Posto al sole ha dedicato tra novembre e dicembre 12 puntate al tema del bullismo facendoli entrare nella trama narrativa e mettendo gli spettatori di fronte a questi argomenti’.
La presidente Pari Opportunità RAI Karina Laterza ha spiegato: ‘Le donne hanno oggi il ruolo che una volta avevano i giovani. Ora sono una maggioranza e i loro diritti sono una cosa importante per tutti. La RAI partecipa in un gruppo europeo (IBU) per vedere come si tratta nei media lo sport femminile. Secondo l’Unesco c’è solo il 4% dello sport femminile trasmesso, con il 7% delle sponsorizzazione. Le donne partono in posizione di debolezza nell’essere riconosciute come sportive, ed essere nascoste rende indifese e le molestie colpiscono gli indifesi. Il contributo RAI è stato la trasmissione in un anno di oltre 50 eventi femminili. All’interno della RAI cerchiamo che le donne abbiano un ruolo attivo all’interno dell’azienda. Oggi siamo ancora lontani dalla parità. Su 188 colleghi dello sport ci sono 58 donne, 26 giornaliste e 83 giornalisti’.
La conduttrice televisiva Eleonora Daniele , testimonial della Giornata Mondiale contro le molestie, ha raccontato: ‘C’è stata una denuncia di pedofilia su un maneggio e con il nostro programma abbiamo fatto una battaglia per non fare cadere la storia’. Abbiamo parlato di numerose vicende, come quella delle ‘Farfalle olimpiche’ – Prosegue – È importante non nascondere le storie, dare voce alle vittime e alle famiglie. L’informazione deve fare da cassa di risonanza ma con molta attenzione alla privacy dei minori’.
Un progetto concreto che coinvolge tutte le Federazioni sportive è stato presentato da Luca Massaccesi, Presidente dell’Osservatorio Nazionale contro il bullismo e il disagio giovanile. ‘Campioni di Vita sarà lanciato il prossimo settembre nelle scuole di tutta Italia. Lo sport è cultura e istruzione’. Prosegue citando alcuni dati sui problemi dei ragazzi. ‘L’ospedale Bambin Gesù di Roma ci racconta che sono triplicati i casi di autolesionismo. I ragazzi sostengono di essere stati vessati con cadenza mensile il 20,9 per le femmine e il 18,8 per i maschi. Rispettivamente il 9,9 e 8,5 con cadenza settimanale. Per paura il 60% dei ragazzi non parla con nessuno, il 50%, invece non parla con i genitori. Il 60% dei genitori dichiara che i figli hanno subito bullismo tra i 14 e i 18 anni, il 20% sui social. Nei mondo dei giochi online l’80% ha subito cyberbullismo online’. Alcuni dati legati alla scuola: ‘Nella scuola l’80% degli istituti superiori è stato costretto a convocare le famiglie. Prima del covid era il 50% Crescono sospensioni e bassi voti in condotta e il coinvolgimento dei servizi sociali (20% dei casi). Aumentano anche le richieste di risarcimento per danni alle strutture scolastiche. Nel 2022 c’è stato il record di bocciati 82.000 perché non andavano più a scuola. Si sono moltiplicati stati ansia, stress, repressione e aggressività’. Prosegue: ‘Secondo l’UNICEF: 9 milioni di adolescenti in Europa tra i 10-19 anni convivono con un disturbo mentale; depressione e ansia in oltre il 50% dei casi. C’è disagio giovanile per 8 ragazzi su 10 e il suicidio è la seconda causa di morte tra i giovani’ Conclude con una proposta: ‘L’80% dei giovani accetta che i siti web e piattaforme influenzano il loro stile di vita. I giovani seguono i loro idoli e qui devono intervenire i campioni dello sport.’.
Dopo il suo intervento è stata presentata una rappresentanza di campioni sportivi: il rugbysta Andrea Lo Cicero, il judoka Bruno Emanuele, l’olimpionico di canottaggio Bruno Mascarenhas, il karateka Stefano Maniscalco, l’olimpionico di nuoto Stefano Battistelli, l’olimpionico della scherma Stefano Pantano e il calciatore Ubaldo Righetti.
Il Vicedirettore di Rai Sport, Marco Franzelli, in collegamento da remoto, ha annunciato per stasera alle 19 su RAI 2 uno speciale del TG sport alla giornata contro il bullismo con le testimonianze di sette campioni dello sport. ‘Lo sport ha una sua forza che trasmette a chi è rimasto vittima di comportamenti violenti. e lo trasferisce in una reazione’.
Conclude l’incontro Juri Morico, Presidente nazionale OPES (Organizzazione per l’Educazione allo Sport) ‘Dobbiamo essere tutti impegnati nell’educazione. C’è bisogno di un modello educativo. L’idea del testimone inteso come passaggio di consegne che racconta come sia stato difficile rimanere in piedi dopo le sconfitte e i sacrifici nelle relazioni personali e familiari per arrivare a certi risultati’.
Sono intervenute anche con un messaggio di saluto registrato Paola Frassinetti, Sottosegretaria di Stato al Ministero dell’Istruzione e del Merito e Giusy Versace, atleta paralimpica e Vicepresidente della Commissione del Senato ‘Cultura e Patrimonio culturale, Istruzione pubblica, ricerca scientifica, Spettacolo, Sport.
Dopo l’intervento del presidente della Federazione Italiana Sport Equestri, Marco Di Paola, tra gli intervenuti Roberto Natale, direttore RAI per la sostenibilità ESG ha ricordato David Sassoli al quale è dedicato lo spazio.
‘Lo sport RAI ha interesse per il sociale’ ha sottolineato Natale, citando i Mondiali di calcio in Qatar che sono stati raccontati anche dal punto di vista delle problematiche sociali.
‘Il servizio pubblico – ha proseguito – deve essere chiamato più di altri a fare rispettare i diritti e supportiamo le campagne contro la violenza sulle donne, del contrasto alla violenza economica’, quest’ultima in collaborazione con la Banca d’Italia.
Natale ha anche ricordato le ‘Campagne RAi contro il bullismo e cyberbullismo’. ‘RaiPlay – ha aggiunto – sta crescendo nell’offerta di programmi dedicati al disagio giovanile, citando il programma ‘Mare Fuori’. È importante fare informazione anche in luoghi non deputati a questo. Un Posto al sole ha dedicato tra novembre e dicembre 12 puntate dedicate al tema del bullismo facendoli entrare nella trama narrativa e mettendo gli spettatori di fronte a questi argomenti’.
La presidente Pari Opportunità RAI Karina Laterza ha spiegato: ‘Mi occupo di pari opportunità. Le donne hanno oggi il ruolo che una volta avevano i giovani. Le donne ora sono una maggioranza. I loro diritti sono una cosa importante per tutti. La RAI si partecipa in un gruppo europeo (IBU) per vedere come si tratta nei media lo sport femminile. Secondo l’Unesco c’è solo il 4% dello sport femminile trasmesso, con il 7% delle sponsorizzazione. Le donne partono in posizione di debolezza nell’essere riconosciute come sportive, ed essere nascosto rende indifesi e le molestie colpiscono gli indifesi. Il contributo RAI è stato la trasmissione in un anno di oltre 50 eventi femminili. Abbiamo anche realizzato un documentario su Sara Gama. All’interno della RAI cerchiamo che le donne abbiano un rupolo attivo all’interno dell’azienda. Oggi siamo ancora lontani dalla parità. Su 188 colleghi dello sport ci sono 58 donne, 26 giornaliste e 83 giornalisti’.
‘Lo sport è la terza attività formativa dopo scuola e famigli in Italia’ – è poi la posizione di Sivia Salis, Vicepresidente del CONI, che prosegue: – ‘Quando sucede qualcosa di brutto nello sport ci colpisce due volte, perché lo sport dovrebbe essere ideale. Purtroppo tra milioni di tesserati ci può stare di tutto. Le molestie una volta erano solo sessuali ma ora il tema è molto più complesso, ci sono tante sfaccettature. Molte federazioni sportive si stanno attrezzando contro ogni tipo di molestie, perché quello che era accettabile una volta ora non lo è più. Il risultato sportivo costa ma non a ogni costo. Conclude.
Intervenuta anche Adriana Bonifacino, Consigliere di Amministrazione Sport e Salute: ‘sono un medico e la salute non è solo quella fisica ma anche mentale e psichica. Lo sport è il tempio della salute. Lo sport serve a relazionare. Pensare che ci sia qualcuno che eserciti un potere inadegato su di noi è inaccettabile perché crea fragilità. Dobbiamo essere tutti uniti per combattere il silenzio e l’indifferenza.
La conduttrice televisiva Eleonora Daniele, testimonial della Giornata Mondiale contro le molestie, ha invece raccontato: ‘C’è stata una denuncia di pedofilia su un maneggio e con il nostro programma abbiamo fatta una battaglia per non fare cadere la storia. Abbiamo parlato di numerose storie, come quella delle ‘Farfalle olimpiche’. È importante non nascondere le storie, dare voce alle vittime e alle famiglie. L’informazione deve fare da cassa di risonanza ma con molta attenzione alla privacy dei minori’.

A un anno da invasione russa Zelensky parla di vittoria. E scende in campo la Cina

A un anno da invasione russa Zelensky parla di vittoria. E scende in campo la CinaRoma, 24 feb. (askanews) – Dopo “un anno di dolore, tristezza, fede e unità”, Volodymyr Zelensky prevede “che questo sarà l’anno della nostra vittoria”. Forte della capacità di reazione e resilienza mostrata dai suoi connazionali, incoraggiato dal compatto sostegno occidentale e dagli aiuti militari andati oltre le aspettative dei più, il presidente ucraino ha vinto la sfida lanciata esattamente un anno fa, quando i carri armati russi entravano nel suo Paese e gli americani gli offrivano l’espatrio per motivi di sicurezza. “Non mi serve un taxi, mi servono armi”, rispondeva allora Zelensky, che oggi può dire: “Il 24 febbraio, milioni di noi hanno fatto una scelta: non una bandiera bianca, ma una bandiera blu e gialla. Non fuggire, ma affrontare. Affrontare il nemico. Resistenza e lotta. È stato un anno di dolore, tristezza, fede e unità. E’ un anno della nostra invincibilità”.
Il primo anniversario dell’invasione russa spinge il leader ucraino a esortare a credere nella vittoria, mentre sul terreno la situazione minaccia una guerra di logoramento dai tempi lunghi. E’ il giorno dell’emozione, dei ricordi, delle speranze. Ma anche giorno di passi tanto simbolici quanto concreti. Esattamente a un anno dall’inizio della guerra, infatti, a Kiev è in visita Mateusz Morawiecki, premier polacco, in prima linea nel sostegno alle autorità ucraine e alla linea più dura nei confronti della Russia, che a Varsavia auspicano di vedere sconfitta una volta per tutte. Il capo del governo polacco ha ufficializzato la consegna di due carri armati Leopard, “il primo lotto”. Zelensky lo ha ringraziato per “la difesa disinteressata dell’Ucraina”, indiretta replica alle tesi insinuate da Mosca, secondo cui la Polonia ha mire territoriali sulla parte occidentale dell’Ucraina.
In quella orientale, dove un anno dopo la Russia occupa il 18% del territorio ucraino e cerca di avanzare dopo una serie di incredibili rovesci militari, i combattimenti più duri sono sempre attorno a Bakhmut. Non c’è stata in questi giorni la grande offensiva russa annunciata e temuta da parte occidentale. I russi, anzi, temono la controffensiva ucraina, che potrebbe prendere forma in primavera, forse all’inizio dell’estate. Potrebbe essere questo l’orizzonte temporale per verificare se una parte o l’altra è in grado di rompere la situazione di stallo.
Oggi Evgenij Prigozhin, il regista della Wagner, la compagnia di mercenari russi in prima fila al fronte, ha annunciato di avere preso il villaggio di Berkhovka, 6,5 km a nord-ovest di Bakhmut. Niente di grandioso, come avrebbe voluto il Cremlino per rimarcare l’anniversario. Lo stesso Prigozhin ha ammesso che attorno a Bakhmut i combattimenti sono feroci, sanguinosi e con ampie perdite da parte russa. Zelensky ha lasciato intendere nei giorni scorsi che gli ucraini potrebbero anche ritirarsi se la caduta di Bakhmut diventasse inevitabile. Non è questo che deciderà l’esito della guerra, ha lasciato intendere.
La visita di Joe Biden, lunedì scorso, è stata il vero regalo dopo un anno di bombardamenti russi. La presenza del presidente statunitense ha rincuorato gli ucraini e alzato il morale delle truppe che comincia a vacillare, riferiscono anche gli inviati dal fronte. Vedere il capo della Casa Bianca nel centro di Kiev ha fugato anche le indiscrezioni di stampa americane, secondo cui l’Amministrazione ha avvertito le autorità ucraine che l’invio di armi e tecnologia militare non può essere infinito e che i prossimi mesi saranno decisivi, in un modo o nell’altro.
Oggi affiorano invece i retroscena su possibili aiuti militari dalla Cina alla Russia: li rilancia Der Spiegel scrivendo che Mosca sarebbe in trattative con la società cinese Xian Bingo Intelligent Aviation Technology per la produzione di droni kamikaze destinati al suo esercito. Secondo la rivista tedesca il produttore cinese ha affermato di essere pronto a realizzare 100 prototipi del suo drone ZT-180, che secondo la rivista potrebbe trasportare una testata da 35-50 kg.
Pechino ha respinto finora, irritata, le accuse di un suo asse militare in formazione con l’alleato russo. Stamattina il ministero degli Esteri cinese ha pubblicato un ‘position paper’ in 12 punti per la soluzione politica della crisi ucraina che fa insospettire gli Stati Uniti e trova scettici gli europei. Il documento sancisce il necessario rispetto del diritto e della sovranità territoriale, ma afferma anche che “la sicurezza di un paese non deve essere perseguita a spese di altri. La sicurezza di una regione non deve essere ottenuta rafforzando o espandendo blocchi militari”, concetti molto graditi al Cremlino, dove oggi il presidente Putin non si è affrettato a commentare. Un anno dopo l’avvio della Operazione militare speciale il leader russo sembra aver scelto un profilo basso, e le ore di silenzio moscovita contrastano con i proclami da Kiev. Nei giorni scorsi d’altronde Putin ha alzato l’asticella dello scontro annunciando la sospensione del trattato New Start per la limitazione delle testate nucleari.
Sull’iniziativa cinese, la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha dichiarato che “il position paper” sulla guerra in Ucraina è viziato dalla posizione assunta da Pechino riguardo all’invasione russa del paese: “Esamineremo i principi, ovviamente, ma li esamineremo tenendo conto del fatto che la Cina si è schierata” ha spiegato, sottolineando che “non è un piano di pace”. Comunque sia, la discesa in campo cinese promette sviluppi.

Riso, Confagricoltura: siccità e concorrenza Asia pesano su settore

Riso, Confagricoltura: siccità e concorrenza Asia pesano su settoreRoma, 24 feb. (askanews) – “Dopo tre anni in cui la fiera dei nostri giovani non c’è stata a causa della pandemia, ci troviamo di fronte uno scenario radicalmente mutato. Noi imprenditori, però, pur tra innegabili difficoltà, non possiamo rimanere immobili aspettando il corso degli eventi”. Così il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti alla tavola rotonda “Il riso italiano tra siccità e importazioni”, che ha inaugurato stamani a Vercelli la 44esima edizione della ‘Fiera in campo’, la più importante manifestazione europea dedicata al comparto.
Con Giansanti hanno partecipato anche il presidente dell’Ente Risi, Paolo Carrà, il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin, il vicepresidente del Senato Gianmarco Centinaio, l’onorevole Fabrizio Comba e l’assessore all’Agricoltura della Regione Piemonte, Marco Protopapa.
L’Italia – ricorda Confagricoltura – è il primo Paese europeo per superfici coltivate e produzione di riso. Siamo gli unici produttori mondiali di Vialone Nano, Arborio e Carnaroli, pur coltivando diverse varietà. La siccità ha però colpito duramente il settore: lo scorso anno 23.000 ettari sono andati persi soltanto in Lomellina e 3.000 nel Novarese. La nuova stagione si presenta ancora più ardua. Confagricoltura porterà la questione sul tavolo del Consiglio e della Commissione Ue, perché la carenza idrica colpisce altri Stati membri.
Si sono anche moltiplicate le minacce al nostro riso. Sono cresciute di oltre il 120% le importazioni dall’Asia e l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) ha proposto di aumentare i limiti ammessi di Triciclazolo, assolutamente vietato in Italia.
“Occorre impegnarsi – ha rimarcato Giansanti – per rimuovere questi ostacoli restituendo alla nostra risicoltura l’attenzione che merita. Penso ad un piano d’azione su più fronti per far fronte alle emergenze, guardando al futuro. La reciprocità nelle regole di coltivazione con i Paesi di origine del riso importato deve essere rispettata per evitare ogni concorrenza sleale”.
Così come è indispensabile – ad avviso di Confagricoltura – che la clausola di salvaguardia sia resa automatica in presenza di forti aumenti delle importazioni. Con la PAC, da quest’anno, pur in un quadro complessivo preoccupante, per il riso ci sono almeno due novità: l’aumento del pagamento accoppiato e l’intervento specifico di sviluppo rurale per gli impegni specifici nelle risaie. Toccherà far fruttare al meglio anche le risorse messe a disposizione dal PNRR per gli investimenti aziendali e in filiera, per l’irrigazione e l’ammodernamento tecnologico delle imprese a favore di un settore moderno e progredito che guarda al futuro.

Vino, Mobrici: siccità è fatto concreto, non più evento eccezionale

Vino, Mobrici: siccità è fatto concreto, non più evento eccezionale

Pres. Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato: servono aiuti

Milano, 24 feb. (askanews) – “Ormai la siccità non è più un evento eccezionale ma è un fatto concreto, con il quale dobbiamo fare i conti ogni giorno”. Così il presidente del Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato, Filippo Mobrici, ha commentato la difficile situazione idrica che sta colpendo il settore vitivinicolo nell’area del Nord Italia.
“Il Consorzio ritiene che per far fronte a questa situazione, le vie percorribili siano due: in prima istanza bisogna muoversi verso la ricerca di soluzioni per l’approvvigionamento idrico creando invasi in grado di raccogliere l’acqua piovana torrenziale e strutture irrigue per la redistribuzione dell’acqua nei vigneti” ha proseguito Mobrici, aggiungendo che “la Regione Piemonte sta dimostrando sensibilità rispetto all’argomento e, negli ultimi anni, qualcosa ha cominciato a muoversi: la speranza è quella che le istituzioni possano fornire sostegni e aiuti concreti per affrontare la crisi idrica che affligge l’intero comparto dell’agricoltura in Piemonte, come nel resto d’Italia”.
“In secondo luogo, il Consorzio sta cercando soluzioni anche nella selezione varietale e nel miglioramento genetico delle vigne, per individuare ceppi resistenti, in grado di far fronte all’avversità climatica” ha continuato il presidente, spiegando che “in questo frangente siamo coinvolti nel progetto AGEBA, di cui il Consorzio è capofila, insieme a CREA-VE, all’Università Cattolica di Piacenza, all’Istituto G.Penna e a dieci aziende agricole del Monferrato”. “Si tratta di un progetto virtuoso ha concluso – che cerca le risposte alla viticoltura del futuro nel genoma delle viti antiche più resistenti”.

Antonio Albanese regista di Rigoletto debutta all’Arena di Verona

Antonio Albanese regista di Rigoletto debutta all’Arena di VeronaRoma, 24 feb. (askanews) – Antonio Albanese debutta all’Arena di Verona come regista di “Rigoletto” di Giuseppe Verdi, seconda novità del 100esimo Opera Festival 2023: in scena l’1, 7, 20 luglio e il 4 agosto.
Sul podio Marco Armiliato, scene di Guillermo Nova, luci di Paolo Mazzon e un cast di stelle per ognuna delle 4 serate dirette da Marco Armiliato: Rigoletto sarà interpretato da Roman Burdenko, Ludovic Tézier, Luca Salsi, Amartuvshin Enkhbat mentre nella parte del Duca di Mantova si alterneranno oltre Yusif Eyvazov, due grandissimi nomi come Juan Diego Flórez e Piotr Beczala per una sera ciascuno. L’amatissima figlia Gilda è impersonata da due specialiste quali il soprano armeno Nina Minasyan – già applaudita Violetta – e la statunitense Nadine Sierra, che il 4 agosto farà il suo debutto scenico areniano dopo una presenza in concerto nove anni fa.
Per la storia del giullare tratta da “Le roi s’amuse” di Victor Hugo, Fondazione Arena ha chiamato alla regia il pluripremiato attore e regista Albanese che ha già firmato messinscene d’opera, fra gli altri, al Teatro alla Scala di Milano, al Lirico di Cagliari, al Petruzzelli di Bari e al Filarmonico di Verona. Rigoletto sarà il suo debutto su grande scala nel millenario anfiteatro veronese.
Questa produzione giunge a vent’anni esatti dall’ultima, che ricostruiva i bozzetti del 1928: è inoltre la prima occasione, dal 2011, in cui l’Arena di Verona propone un secondo nuovo allestimento nello stesso Festival. La storia si collocherà nel Polesine degli anni ’50, parte di quella pianura rurale in cui Verdi nacque e scelse di vivere, diventata poi luogo d’elezione del grande cinema italiano, da Fellini a Pupi Avati. Il Duca è un grande proprietario terriero, Rigoletto un suo faccendiere. Tutta la produzione sarà un omaggio al cinema neorealista del Dopoguerra, stagione in cui convivono ferite profonde e voglia di rinascita.
“È un vero onore per me occuparmi del buffone di corte più drammatico – dichiara Albanese. – Considero Rigoletto un’opera impetuosa capace di esaltare passione e amore, vendetta e potere. Animare e incastonare questo capolavoro all’interno dell’Arena di Verona, per di più per i cento anni di questo spazio unico al mondo, mi rende felice. Cercherò di esaltare questa storia struggente, impegnandomi con autentica devozione e passione, promettendomi e promettendo di non impossessarmi dell’opera”.

Cattolica Piacenza: ecco come rendere sostenibile ristorazione italiana

Cattolica Piacenza: ecco come rendere sostenibile ristorazione italianaRoma, 24 feb. (askanews) – Scelta di alimenti da agricoltura sostenibile, locali e stagionali, menù trasparenti che parlino al consumatore, uso di materiali sostenibili e riciclabili, menù adatti a tutti e anti-spreco: sono alcune delle raccomandazioni del piano anti-sprechi per la sostenibilità del settore della ristorazione messo a punto dagli esperti dell’Università Cattolica, campus di Piacenza. Un piano che conferisca un volto nuovo a un settore vastissimo, quello della ristorazione, che spazia dai ristoranti di ogni tipo fino alle mense, pubbliche e private. Si tratta di un piano di sostenibilità per il settore che riduca sprechi e impatto ambientale della ristorazione, basato su buone pratiche, sistemi di qualità, misure da attuare sia nella sala dove si consuma il pasto sia nelle cucine. Con uno sguardo al futuro e all’ambiente, rappresentando un volano importante per la sostenibilità all’interno dell’intera filiera alimentare.
«Il progetto pilota si è svolto nelle province di Parma e Piacenza su 29 ristoranti oggi certificati» spiega Ettore Capri, direttore del centro di ricerca OPERA – Osservatorio europeo per l’agricoltura sostenibile della Cattolica. Se ne è parlato, proprio nel campus piacentino dell’ateneo, all’evento “Innesti sinergici” che, giunto alla sua quinta edizione, ha visto protagonisti chef professionisti e giovani chef che si sono contesi la palma per la migliore ricetta sostenibile davanti ad una giuria di esperti nutrizionisti, scienze gastronomiche, giornalisti, enologi e manager. Gli chef hanno presentato sofisticate ricette che coniugano tecnologia, gusto, conoscenze alimentari, paradigmatiche della fattibilità reale di un programma in favore della sostenibilità della ristorazione sviluppato dall’ateneo, insieme all’associazione Piacecibosano – Ristorazione Sostenibile 360 (RS 360).
«È un vero cambiamento culturale» commenta Lucrezia Lamastra, coordinatrice scientifica dell’evento, «cinque anni fa le ricette sostenibili si basavano sul mero recupero di bucce di frutta e di verdura, di residui vegetali e animali, di composte di ingredienti non validi dal punto di vista nutrizionale. Oggi assistiamo ad una cucina di alta qualità dove la sostenibilità si coniuga con alto livello nutrizionale ed innovazione gastronomica».
Sulla rivista Science of the Total Environment, i ricercatori della Cattolica hanno pubblicato una ricerca guidata dal professor Capri, finanziata tramite il conferimento della borsa di ricerca da parte della fondazione Invernizzi a Roberto Di Pierro e Elisa Frasnetti, proprio sulla sostenibilità del settore. Lo studio mostra che adottando comportamenti sostenibili come la formazione del personale, il coinvolgimento della comunità, l’attenzione alla qualità dei prodotti, il 76% dei ristoranti analizzati raggiunge almeno il 70% del livello massimo di realizzazione degli Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) dettati dalle Nazioni Unite nell’Agenda 2030. La ricerca ha analizzato in dettaglio sette possibili programmi sviluppati per aumentare la sostenibilità del settore, mostrando che, nel complesso, solo i programmi che prendono in considerazione tutti gli aspetti della sostenibilità ambientale, economica e sociale sono più efficaci e resilienti alle emergenze economiche del settore.