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Vino, il 5 e 6 marzo 40 Cantine a Anteprima del Chiaretto di Bardolino

Vino, il 5 e 6 marzo 40 Cantine a Anteprima del Chiaretto di BardolinoMilano, 24 feb. (askanews) – Domenica 5 e lunedì 6 marzo la Dogana Veneta di Lazise (Verona) ospiterà la tredicesima edizione di “Corvina Manifesto – L’Anteprima del Chiaretto di Bardolino”, l’evento dedicato al vino rosa veronese.
Durante la manifestazione, organizzata dal Consorzio di tutela del Chiaretto di Bardolino, sarà possibile assaggiare la nuova annata del Chiaretto di Bardolino, il vino rosa da uve Corvina che nasce sulla sponda orientale del lago di Garda. In degustazione ci saranno 120 etichette di 40 produttori gardesani. L’ospite speciale della rassegna sarà la Scuola della formazione professionale Salesiani Bardolino, che presenterà il vino rosato prodotto dai propri allievi cantinieri nel vigneto sperimentale della rocca di Bardolino.
“Sarà l’occasione per assaggiare tre tipologie di Chiaretto di Bardolino: quelli del 2022, quelli di annate precedenti già in commercio e quelli non ancora usciti sul mercato che hanno riposato uno o due anni in cantina” ha affermato Franco Cristoforetti, presidente del Consorzio di tutela del Chiaretto di Bardolino, spiegando che “sono sempre di più i produttori che sperimentano lunghi affinamenti, in anfora o in botte, del Chiaretto di Bardolino: l’Anteprima sarà il momento perfetto per presentarli al pubblico”. “Le due importanti degustazioni tenutesi in Francia, dove accanto ai grandi rosé d’oltralpe è stato degustato anche un Chiaretto di Bardolino del 2016, dimostrano come la strada intrapresa con la Rosé Revolution del 2014 sia quella giusta – ha sottolineaato Cristoforetti – non solo abbiamo destagionalizzato il nostro vino rosa, ma ne abbiamo dimostrato anche la longevità e la capacità d’invecchiamento”.
“Nella produzione del Chiaretto di Bardolino la selezione corretta dei vigneti, la loro gestione agronomica e la scelta mirata dei tempi di raccolta non sono mai risultati così fondamentali come lo scorso anno, segnato da cambiamenti climatici estremi in termini di scarsità delle precipitazioni e di elevati livelli delle temperature” ha aggiunto il responsabile area tecnica del Consorzio, Andrea Vantini, ricordando che “la vendemmia è stata anticipata di circa otto giorni rispetto alla media degli ultimi anni”. “La gradazione zuccherina delle uve è stata superiore rispetto all’annata 2021, mentre l’acidità totale, pur inferiore nei confronti dell’anno precedente, è stata fortunatamente supportata dalle provvidenziali piogge di agosto” ha proseguito Vantini, concludendo che “ne è derivata, per il Chiaretto di Bardolino, un’annata equilibrata, dotata, insieme, di ottima struttura e di una equilibrata freschezza e sapidità”.
“Corvina Manifesto – L’Anteprima del Chiaretto di Bardolino” sarà aperta al pubblico domenica 5 marzo, mentre il giorno successivo l’ingresso sarà riservato agli operatori del settore.

Bozza dossier per Val d’Alpone sito Unesco approda a ministero Ambiente

Bozza dossier per Val d’Alpone sito Unesco approda a ministero AmbienteMilano, 24 feb. (askanews) – Approda al ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica, la prima bozza del dossier redatto dalla Associazione temporanea di scopo “Val d’Alpone – faune, flore e rocce del Cenozoico” per l’inserimento tra i siti Patrimonio mondiale dell’Umanità Unesco, della Val d’Alpone, territorio a Est della provincia di Verona al confine con quella di Vicenza. Si tratta di un passaggio previsto nell’ambito del severo iter di riconoscimento, per verificare la coerenza e la correttezza dell’indirizzo dato alla documentazione dopo essere stati inseriti nella “Tentative list” italiana. Una volta conclusa anche la parte di verifica a livello ministeriale, il dossier verrà ufficialmente depositato a Parigi in attesa di valutazione da parte del Comitato dell’Unesco.
La Valle conserva rocce vulcaniche e sedimentarie marine che racchiudono giacimenti paleontologici del periodo Cenozoico o Terziario (periodo che va da circa 65 milioni di anni fa, col Paleocene, a circa 5 milioni di anni fa, col Pliocene), con particolare riguardo all’Eocene. Si tratta di un’area è unica anche per la grande biodiversità di fauna e flora e per l’eccezionale conservazione soprattutto dei pesci fossili, rinvenuti nelle due località più rappresentative di Bolca: la Pesciara e il Monte Postale. Tutto ciò fa del territorio della Val d’Alpone un sito di rilevanza mondiale per quanto concerne la paleontologia.
Il territorio interessato comprende anche la zona di produzione di vino del Soave e del Lessini Durello: su queste colline dove oggi cresce l’uva Garganega, circa 50 milioni di anni fa vi era un immenso mare tropicale, con pesci e specie vegetali caratteristiche. Le diverse formazioni rocciose, carbonatiche e vulcaniche, che contraddistinguono sia la zona di produzione del Soave, sia quella del Lessini Durello, si sono formate tra il periodo del Cretaceo, circa 145 milioni di anni fa, e quello dell’Eocene, circa 34 milioni di anni fa. Durante questo lungo intervallo di tempo, il territorio della Val d’Alpone è stato interessato dalla deposizione di sedimenti carbonatici di mare variamente profondo e dai prodotti di una attività vulcanica intensa ed estesa.

Giappone, misteriosa palla in spiaggia era solo una boa

Giappone, misteriosa palla in spiaggia era solo una boaRoma, 24 feb. (askanews) – Una boa, soltanto una boa. La grande sfera di metallo apparsa su una spiaggia giapponese aveva suscitato la curiosità dell’opinione pubblica nel Sol levante e in tutto il mondo, grazie anche alla potenza di diffusione dei social network, e aveva provocato anche tante battute. C’era chi favoleggiava di possibili oggetti spaziali, chi ironizzava affermando che potesse trattarsi di un uovo di Godzilla o anche di altre parti, meno dicibili, del corpaccione del mostro nucleare. Invece – a quanto riferisce oggi la televisione pubblica NHK – si trattava semplicemente dell’oggetto più ovvio di quella forma che il mare potesse restituire: una boa.
La grande sfera di metallo era apparsa giorni fa sulla spiaggia di Hamamatsu. Vigili del fuoco avevano cordonato l’oggetto e cominciato a effettuare delle valutaziomni sulla sua natura.
La diffusione sui social media della foto dell’oggetto, però, aveva suscitato un’ondata di curiosità. Qualcuno aveva ipotizzato che si trattasse di un oggetto-spia, sulla scia della crisi dei palloni aerostatici tra Cina e Stati uniti. Altri di una vecchia mina. Tuttavia, dopo aver fatto la radiografia alla palla, si è capito che si tratta semplicemente di una vecchia boa. Che, a quanto ha comunicato la polizia di Shizuoka, farà la fine che deve fare: sarà mandata da un ferrivecchi per riciclare il metallo che sarà possibile riciclare.

Da Roma a Oslo, Parigi e Londra: un tripudio di bandiere ucraine

Da Roma a Oslo, Parigi e Londra: un tripudio di bandiere ucraineMilano, 24 feb. (askanews) – Ieri sera Parigi ha illuminato la Torre Eiffel con i colori blu e giallo, della bandiera dell’Ucraina per segnare un anno dall’inizio dell’invasione russa del Paese. E oggi ci sono bandiere ucraine un po’ in tutte le piazze europee e non solo: dallo Storting norvegese (il Parlamento) al Monumento alla Libertà di Riga, sino alle ambasciate francese e tedesca che installano la bandiera ucraina davanti al loro edificio condiviso della rappresentanza a Dacca, in Bangladesh. “Noi, le ambasciate di Australia, Danimarca, Giappone e Regno Unito, questa sera illumineremo il nostro comune complesso delle ambasciate qui a Beirut con i colori della bandiera ucraina” si legge in un messaggio congiunto di ancora altre ambasciate in Libano.
A Roma in segno di vicinanza e sostegno al popolo afflitto dalla guerra avrà luogo la proiezione della bandiera ucraina sulla facciata di Palazzo Senatorio e l’illuminazione del Colosseo con gli stessi colori. Illuminazione straordinaria dalle 18 alle 24. Iniziative affini in tutto il nostro Paese, compresa Bari (città culturalmente vicina all’oriente europeo) dove la torre del palazzo della Città Metropolitana e la Chiesa di San Ferdinando saranno illuminate di giallo e blu.
Giallo e blu anche su tutte le Missioni statunitensi in Italia, la Santa Sede e le Agenzie delle Nazioni Unite a Roma illumineranno i loro uffici a Roma, Firenze, Milano e Napoli. Mentre nei giorni scorsi a Milano l’ex calciatore Andriy Shevchenko ha consegnato al sindaco del capoluogo meneghino, Giuseppe Sala, una bandiera dell’Ucraina firmata dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky, per ringraziare la città dell’aiuto fornito ai profughi ucraini.
Attivisti di un gruppo di protesta intanto hanno dipinto ieri una gigantesca bandiera ucraina in una strada nel centro di Londra, dove si trova l’ambasciata russa. “È il primo anniversario dell’invasione imperialista dell’Ucraina da parte del (presidente russo Vladimir) Putin, uno stato indipendente e un popolo con tutto il diritto all’autodeterminazione. L’esistenza di una enorme bandiera ucraina fuori dalla sua ambasciata a Londra servirà a ricordarglielo”, ha detto su Twitter. Nel frattempo però, la polizia di Londra ha dichiarato che quattro persone – tre uomini e una donna – sono state arrestate per “danno criminale e ostruzione della strada”.
Tra le tante iniziative lecite invece, quella della città di Cambridge, sede della prestigiosa università, che ha deciso di illuminare la Guildhall sulla piazza del mercato con i colori della bandiera ucraina durante il fine settimana.

Vino, al via oggi il primo evento del “Forum Vinifera” di Trento

Vino, al via oggi il primo evento del “Forum Vinifera” di TrentoMilano, 24 feb. (askanews) – Con “Calici al tratto” all’Azienda Agricola Bellaveder di Faedo (Trento), si apre alle 18.30 di oggi il riccho programma di eventi che animano la città e la provincia di Trento nell’ambito di “Forum Vinifera”. Degustazioni, conferenze tematiche, visite guidate a vigneti e cantine artigianali in vista della quinta edizione di “Vinifera”, mostra mercato dedicata ai vini e ai cibi dei territori dell’arco alpino che si terrà sabato 25 e domenica 26 marzo 2023 a Trento Fiere.
Oggi venti illustratori immersi tra i vigneti trentini andranno alla scoperta delle identità dei vignaioli indipendenti, delle tradizioni e delle bellezze del territorio. Viticoltura, associazionismo e arte dell’illustrazione si intrecciano per una sera in una live performance che vedrà protagonisti gli artisti del collettivo Yoonik.
Lughissimo l’elenco dei successivi incontri che partiranno il 26 febbraio alle 16 con “Una Valle di Non – Mieli e non mieli, vini e non vini” a Mieli Thun di Vigo di Ton, e si concluderanno alle 19 del 24 marzo all’Azienda Agricola Martinelli di Mezzocorona, con “Le Alpi sotto i piedi: chiacchierata di viaggi, di vigne, di sogni” con l’antropologo Annibale Salsa.

Cina: interverremo militarmente se Taiwan cercasse indipendenza

Cina: interverremo militarmente se Taiwan cercasse indipendenzaRoma, 24 feb. (askanews) – La Cina ha ribadito che l’Esercito di liberazione del popolo, le forze armate della Repubblica popolare cinese, è pronto a intervenire per bloccare ogni eventuale dichiarazione di indipendenza di Taiwan. Lo scrive oggi il South China Morning Post.
Il portavoce del ministero della Difesa di Pechino Tan Kefei, ieri, ha accusato i politici di Taipei di “colludere con forze esterne” ha a bollato come “contradditoria” la valutazione data dagli Stati uniti sul rischio di conflitto attorno a Taiwan.
Il 9 febbraio l’assistente segretaria alla Difesa Usa per la sicurezza nell’Indo-Pacifico Ely Ratner ha detto che è improbabile che la Cina attacchi Taiwan prima del 2030, non si vede insomma come imminente un attacco. Tuttavia, una settimana prima, il direttore della Cia William Burns aveva detto che il presidente cinese Xi Jinping avrebbe ordinato alle forze armate di essere pronte a invadere Taiwan entro il 2027.
“Abbiamo consapevoli che la parte Usa sembra avere l’abitudine di fare affermazioni contradditorie”, ha detto Tan in una conferenza stampa ieri. Poi ha aggiunto che Pechino vuole una riunificazione pacifica con Taiwan, ma ha aggiunto che un intervento armato decisivo è nello stato delle cose per garantire la sovranità cinese sull’isola. Inoltre ha invitato le autorità taiwanesi del partito di maggioranza (il Partito democratico progressivo) a “rinsavire” e non continuare a eswser ein “collusione con forze esterne”, perseguendo un’indipendenza che “mette i compatrioti di Taiwan in una situazione pericolosa”. L’Esercito di liberazione del popolo, ha proseguito, “metterà in campo ogni azione” necessaria per sconfiggere attività separatiste.

Auto, Pichetto: elettriche oggi per ricchi. Incentivi inimmaginabili

Auto, Pichetto: elettriche oggi per ricchi. Incentivi inimmaginabiliRoma, 24 feb. (askanews) – Al momento le auto elettriche si vendono a prezzi che di fatto le rendono “auto solo per ricchi”. E l’idea di erogare incentivi per acquistarle, se questo dovesse servire a sostituire milioni di veicoli più inquinanti, per allinearsi alle regole sulle emissioni che vorrebbe l’Ue, “è inimmaginabile”, date le risorse di bilancio che richiederebbe. Lo ha affermato il ministro dell’Ambiente e sella sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin intervistato su Radio 24.
In ogni caso “la valutazione sul piano degli incentivi la deve fare prima di tutto il mio collega Adolfo Urso (ministro di Imprese e Made in Italy), perché è legata al suo ministero e alla disponibilità di incentivi”, ha puntualizzato.
Ma “fin quando le auto elettriche erano 6.000-60.000 l’anno potevi starci. Ma se arriviamo a milioni o centinaia di migliaia probabilmente l’effetto sul bilancio dello Stato ce l’hanno. L’auto elettrica è un obiettivo da raggiungere ma il problema è se l’auto elettrica la consideriamo o non totalmente elettrica”, o se invece si consente anche l’uso di veicoli che di fatto abbattono le emissioni usando biocarburanti e biometanno. “Poi è chiaro che l’accompgnamento deve essere appaiato al fatto che l’industria deve vendere a un prezzo possibile. E onestamente l’auto elettrica in questo momento è fatta solo per i ricchi”.
In Italia “abbiamo 40 milioni di auto, di cui milioni sono euro 1 o euro 2 e pensare di sostituirle con l’elettrico è inimmaginabile – ha avvertito Pichetto -: bisogna essere razionali e equilibrati”.

Nordcorea: effettuato test di lancio di quattro missili strategici

Nordcorea: effettuato test di lancio di quattro missili strategiciRoma, 24 feb. (askanews) – La Corea del Nord ha condotto in questa settimana test di lancio di quattro “missili cruise strategici” in “postura di guerra” per dimostrare le capacità di combattimento nucleare. Lo ha sostenuto oggi l’apparato dei media ufficiali di Pyongyang. Il lancio sarebbe avvenuto mentre Corea del Sud, Giappone e Stati uniti conducevano esercitazioni congiunte.
Secondo il comunicato nordcoreano, le forze nucleari nordcoreano hanno lanciato quattro “missili da crociera strategici Hwasal-2” da un sito nell’area della città nordorientale di Kim Chak, provincia di Nord Hamgyong, sul Mar del Giappone, ieri sera, secondo l’agenzia di stampa ufficiale KCNA, che ha diffuso anche delle foto dell’esercitaqzione.
“I quattro missili strategici hanno colpito con precisione l’obiettivo predeterminato nel Mare orientale di Corea (Mar del Giappone, ndr.) dopoa ver viaggiato per 2mila km lungo orbite ellittiche e a otto per un tempo da 10.208 a 10.224 secondi”, si legge in un resoconto in inglese della KCNA. “Il test – continua – ha confermato l’affidabilità del sistema d’arma e ha consentito di esaminare la postura di rapida risposta delle unità missilistiche stragiche che costituiscono una delle principali forze del deterrente nucleare della Repubblica democratica popolare di Corea (DPRK)”.
La nota poi assume che, grazie a questo test, è stato “dimostrato ancora una volta che la postura id guerra della forza di combattimento della DPRK sta rafforzando in ogni senso la sua capacità di contrattacco nucleare contro forze ostili”.
Corea del Sud e Giappone non hanno annunciato il rilevamento di lanci missilistici da parte della Corea del Nord, come accade di consueto. I comandi congiunti sudcoreani hanno riferito di aver attivato delle analisi per verificare le affermazioni di Pyongyang, segnalando che comunque “gli asset di sorveglianza e rilevamento della Corea del Sud e degli Stati uniti stavano strettamente monitorando l’area in questione al momento del rivendicato lancio nordcoreano”.
La Corea del Sud ha recentemente effettuato diversi lanci missilistici, compreso uno con un missile a lungo raggio, rilevati da Seoul, Tokyo e Washington.
Mercoledì Usa e Corea del Sud hanno effettuato manovre congiunte. Inoltre, con la partecipazione anche del Giappone, hanno tenuto un’esercitazione di difesa missilistica trilaterale.
Si tratta di operazioni che Pyogyang vede come “pratiche ostili” e, secondo un comunicato pubblicato oggi a firma del direttore generale degli affari statunitensi del ministero degli Esteri nordcoreano Kwon Jong Gun, di vere e proprie “dichiarazioni di guerra”.
“Gli Usa devono tenere in mente che, se persistono nelle loro pratiche ostili e provocatorie contro la DPRK nonostante le ripetute proteste e avvertimenti, quelle potranno essere tratate come una dichiarazione di guerra contro la DPRK”, ha detto il funzionario secondo la KCNA, che ha definito le esercitazioni Usa-Sudcorea dell’altro giorno come una “dimostrazione di guerra nucleare contro la DPRK”.

Acqua, Pichetto: su alcuni territori potrebbe servire razionamento

Acqua, Pichetto: su alcuni territori potrebbe servire razionamentoRoma, 24 feb. (askanews) – Il ministro di Ambiente e energia, Gilberto Pichetto Fratin non esclude che “su alcuni territori” si debbano effettuare dei razionamenti dell’acqua a causa della persistente siccità. Decisioni in tal senso non sono state ancora prese, ha precisato. Ma “certamente ci sono dei rischi sulla produzione di elettricità idroelettrica, perché se le dighe non riescono a far scendere l’acqua ‘la ruota non gira’. Speriamo si riescano a riempire le dighe nei prossimo 2-3 mesi, perché altrimenti ci sarebbero conseguenze”, ha detto intervistato su Radio 24.
“Poi noi importiamo elettricità dalla Francia prodotta dal nucleare. La Francia ha piani di spegnimento se manca l’acqua di raffreddamento delle centrali e qualche rischio c’è”, ha proseguito.
In Italia bisogna “mettere in atto azioni per riempire le dighe il più possibile”. Sull’ipotesi di razionamenti “credo che sia opportuno attendere conclusioni del tavolo” tecnico con le varie parti coinvolte. Ma poi “un po’ di razionalità nell’uso dell’acqua bisogna metterla in atto oltre che predicarla. Al momento non c’è nessuna decisione sui razionamenti. Ma credo che dopo i vari confronti si debbano tirare e può darsi – ha affermato – che su alcuni territori si debba arrivare a questo”.

Vino, export: nel 2022 fermi premium superano per la prima volta i popular

Vino, export: nel 2022 fermi premium superano per la prima volta i popularMilano, 24 feb. (askanews) – Il commercio mondiale dei vini fermi segna il passo, con cali in volume nell’ultimo anno attorno al 5%, ma aumenta la tendenza premium dei consumi, a partire dai rossi italiani. Negli ultimi 12 anni, il vino italiano ha visto quadruplicare nel periodo le vendite a volume dei vini fermi in fascia super-premium (oltre i 9 euro a bottiglia franco cantina), con una crescita media annua del 13%. Ancora più significativo il quadro se si guarda al valore: da nicchia con un’incidenza del 6% sul totale export del 2010, ad asset sempre più decisivo nel 2022, con una quota di mercato dei vini di eccellenza arrivata a valere il 18%, pari a 863 milioni di euro. A farne le spese, in particolare il segmento entry level, che sul pari periodo segna una contrazione dello share dal 19% al 6%. E’ quanto emerge dalle analisi dell’Osservatorio di Unione italiana vini (Uiv) sui trend di mercato.
Per la prima volta nella storia, lo scorso anno le esportazioni dei prodotti fermi premium e super-premium (da 6 euro in su) hanno superato quelli in fascia entry-level e popular. Nel 2022, infatti, i primi occupano una quota di mercato al 52% (a 2,5 miliardi di euro), contro il 48% dei prodotti di minor valore. Una lunga corsa verso la premiumizzazione iniziata in sordina per poi registrare medie incrementali in doppia cifra anno dopo anno, con l’impennata nel post Covid. Diverso, secondo l’Osservatorio, il discorso sugli spumanti, dove il dominio del Prosecco in fascia popular (un caso di scuola su scala globale che ha ritracciato l’approccio al consumo extra-pasto anche tra i giovani) ha lasciato poco spazio ai segmenti premium.
“Stiamo assistendo ad un’evoluzione positiva del posizionamento del nostro prodotto, in linea con quanto sta avvenendo con altri settori del made in Italy” ha dichiarato il presidente di Uiv, Lamberto Frescobaldi, ricordando che “l’Italia del lusso vince nel mondo, per esempio con il sistema italiano della moda, la Ferrari, il design, l’agroalimentare e non da ultimo, il mondo del vino che ha affinato il proprio fascino internazionale anche oltre i territori tradizionalmente conosciuti: perché oggi è l’Italianità, più della tradizione, a vincere sui mercati”.