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Meloni dice che discutere adesso del Mes “non è nell’interesse dell’Italia”

Meloni dice che discutere adesso del Mes “non è nell’interesse dell’Italia”Roma, 28 giu. (askanews) – Sul Mes “non è un tema di merito ma di metodo, che prescinde dall’idea che abbiamo sull’utilità di questo strumento”. Il punto che ho posto “è capire se per il Parlamento sia questo il momento per discutere questa materia, cioè se è giusto che si proceda a una ratifica senza sapere il contesto, senza conoscere il quadro generale. Secondo me è corretto porre sul tavolo i problemi nella loro interezza”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni nelle sue repliche dopo le comunicazioni alla Camera in vista del Consiglio Ue di domani e dopodomani a Bruxelles.

“Voglio cercare di interesse di difendere l’interesse italiano, discutere adesso di quest’argomento non è nell’interesse italiano”, ha ribadito Meloni.

Foresta come spazio d’arte: Fondazione Cartier torna in Triennale

Foresta come spazio d’arte: Fondazione Cartier torna in TriennaleMilano, 28 giu. (askanews) – Pensare l’arte come qualcosa che va oltre gli esseri umani, che dialoga con gli altri viventi, con la natura, con le diversità anche profonde. La Fondazione Cartier per l’arte contemporanea porta in Triennale a Milano un nuovo progetto che indaga le culture più lontane dall’Occidente: “Siamo foresta” è una mostra che affascina e spiazza, che prova a toglierci alcune certezze per dare spazio ad artisti indigeni, ma pure alle piante, in un processo, anche visuale, di riequilibrio tra l’umanità e il resto del pianeta. Senza avere paura di affrontare terreni nuovi, come ci ha confermato il direttore artistico della fondazione parigina Hervè Chandès. “L’idea – ha detto ad askanews – è proprio quella di andare a scoprire l’ignoto e questo ignoto si raggiunge attraverso la curiosità, la conoscenza, l’estetica, la bellezza e il vissuto degli artisti. Qui abbiamo artisti dell’Amazzonia, del Brasile, del Peru, del Paraguay e altri luoghi lontani, ma la Fondazione Cartier accoglie anche matematici: è un universo molto vario, comprende il cinema, passiamo da persone dell’Amazzonia a David Linch, a Ron Mueck… E tutto questo compone il nostro mondo di diversità, di alterità e io credo anche di grande forza”.

A curare la mostra, che ospita 27 artisti in gran parte sudamericani, è stato chiamato l’antropologo Bruce Albert. “Questa mostra – ci ha detto – si ispira al modo in cui la foresta viene pensata dalle persone che la vivono e che ne sono i guardiani. E questa foresta è una sorta di multiverso di esseri viventi che sono umani e non umani e che convivono in uguaglianza e in costante interdipendenza. Questa foresta è un universo metafisico e non semplicemente una realtà ecologica. C’è un messaggio di parità e di parentela tra gli esseri viventi e quindi è una sorta di viaggio onirico al di là del nostro antropocentrismo”. Il punto è proprio questo, e la sfida è cruciale, non solo per il mondo dell’arte, ma per tutta la società. La sensazione è che Fondazione Cartier e Triennale, ma segnali in questo senso arrivano forti anche dalla Biennale di Venezia, stiano facendo da avanguardia verso riflessioni che non sono più rinviabili e che ci obbligano a rimettere in discussione tutto il nostro sistema di vita e di valori. E qui, nella luce naturale offerta dal Palazzo dell’Arte, le piante ci sono davvero e spingono un po’ più in là anche l’idea di mostra, grazie anche all’allestimento curato da uno degli artisti esposti, il brasiliano Luis Zerbini. “A volte la gente pensa che l’Amazzonia sia una foresta impenetrabile – ha detto – nella quale per muoverti devi tagliare la vegetazione, ma non è così. Siccome gli alberi sono molto alti si vive al di sotto delle foglie ed è come una cattedrale, con i raggi del sole che scendono dall’alto e la nebbia che si alza. È un luogo commovente, che fa pensare alla spiritualità”.

Una spiritualità che deve necessariamente essere nuova, diversa, plurale. Una spiritualità che guarda al nuovo modo in cui possiamo pensare il contemporaneo e la cultura in generale, in un mondo che è drammaticamente cambiato a causa della mano dell’uomo. Prima che sia davvero troppo tardi.

Mes, Meloni: discuterne ora non è nell’interesse dell’Italia

Mes, Meloni: discuterne ora non è nell’interesse dell’ItaliaRoma, 28 giu. (askanews) – Sul Mes “non è un tema di merito ma di metodo, che prescinde dall’idea che abbiamo sull’utilità di questo strumento”. Il punto che ho posto “è capire se per il Parlamento sia questo il momento per discutere questa materia, cioè se è giusto che si proceda a una ratifica senza sapere il contesto, senza conoscere il quadro generale. Secondo me è corretto porre sul tavolo i problemi nella loro interezza”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni nelle sue repliche dopo le comunicazioni alla Camera in vista del Consiglio Ue di domani e dopodomani a Bruxelles.

“Voglio cercare di interesse di difendere l’interesse italiano, discutere adesso di quest’argomento non è nell’interesse italiano”, ha ribadito Meloni.

Pil, Meloni: da fanalino di coda a nazione che cresce più di tutti

Pil, Meloni: da fanalino di coda a nazione che cresce più di tuttiRoma, 28 giu. (askanews) – “C’è solo un sondaggio settimanale” che mi interessa e “sono i dati relativi all’economia. Bene, la naizione che negli ultimi anni è stata fanalino di coda ora è la nazione che sta crescendo di più”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni nelle sue repliche dopo le comunicazioni alla Camera in vista del Consiglio Ue di domani e dopodomani a Bruxelles.

A dimostrazione di ciò Meloni ha fatto riferimenti ai dati sul Pil e sull’occupazione.

Euro digitale, ecco la proposta della Commissione europea

Euro digitale, ecco la proposta della Commissione europeaRoma-Bruxelles, 28 giu. (askanews) – La Commissione europea ha formalizzato il suo pacchetto di proposte per la creazione di un euro digitale, che si affiancherebbe ai contanti e alle diverse forme di pagamento digitali già esistenti. “Funzionerebbe come un portafoglio digitale”, afferma l’esecutivo comunitario con un comunicato. “Consumatori e imprese potrebbero pagare con l’euro digitale in qualunque momento e in qualunque luogo dell’area euro”.

La Commissione afferma che l’euro digitale funzionerebbe sia sui pagamenti online, sia in assenza di una connessione Internet, ad esempio per effettuare pagamenti in zone fuori mano o in un parcheggio sotterraneo. Assicurerebbe un livello di tutela della privacy analogo agli attuali sistemi di pagamento digitale ma in parte rafforzato: gli utenti potrebbero scegliere di fornire meno dati rispetto a quelli che attualmente forniscono con le carte di pagamento. E “nessuno potrebbe vedere per cosa paghino le persone quando usano l’euro digitale off line”, dice la Commissione.

Le banche avrebbero il compito di distribuire questo euro digitale a consumatori e imprese e potrebbero utilizzarlo per offrire nuovi servizi. Coloro che non sono titolari di un conto bancario potranno aprire un conto una utenza con un ufficio postale o altri enti pubblici, anche locali e la commissione prevede di Allestire i meccanismi di accesso facilitato all’euro digitale alle persone con disabilità. Da sottolineare che secondo la proposta della Commissione, tutte le attività commerciali dell’eurozona saranno obbligate ad accettare l’euro digitale, con eccezioni unicamente per gli esercizi più piccoli che non utilizzano alcun sistema di pagamento digitale, dato che i costi del sistema risulterebbero sproporzionati.

Secondo la commissione l’euro digitale sarebbe anche importante per tutelare la sovranità monetaria dell’area euro e anche rilevante alla luce dello sviluppo dei mercati delle cripto valute. La proposta attuale si compone di due diverse elementi: una proposta legislativa sull’uso dei contanti e una proposta per stabilire le basi legali per un possibile euro digitale, su cui, ricorda la Commissione europea, la Banca centrale europea sta conducendo una procedura di analisi sulla possibile introduzione.

Istat: a giugno l’inflazione cala al 6,4%, carrello della spesa a +10,7%

Istat: a giugno l’inflazione cala al 6,4%, carrello della spesa a +10,7%Roma, 28 giu. (askanews) – A giugno l’inflazione registra una variazione nulla su base mensile e un aumento del 6,4% su base annua, da +7,6% del mese precedente. I prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona rallentano in termini tendenziali (da +11,2% a +10,7%), come anche quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto (da +7,1% a +5,8%). E’ la stima preliminare diffusa dall’Istat che ha ricordato che l’ultima variazione congiunturale nulla dell’inflazione è stata a maggio 2021.

La decelerazione del tasso di inflazione si deve ancora, in prima battuta, al rallentamento su base tendenziale dei prezzi dei Beni energetici non regolamentati (da +20,3% a +8,4%) e, in misura minore, degli Alimentari lavorati (da +13,2% a +11,9%), dei Servizi relativi ai trasporti (da +5,6% a +3,8%), degli Altri beni (da +5,0% a +4,8%) e dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +6,7% a +6,5%). Per contro, un sostegno alla dinamica dell’indice generale deriva dai rialzi dei prezzi degli Alimentari non lavorati (da +8,8% a +9,6%). L’inflazione acquisita per il 2023 è stabile a +5,6% per l’indice generale, mentre sale a +4,9% per la componente di fondo.

L’”inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, rallenta ulteriormente (da +6% a +5,6%), così come quella al netto dei soli beni energetici (da +6,2%, registrato a maggio, a +5,8%). Si attenua la crescita su base annua dei prezzi dei beni (da +9,3% a +7,6%) e, in misura minore, quella dei servizi (da +4,6% a +4,3%), portando il differenziale inflazionistico tra il comparto dei servizi e quello dei beni a -3,3 punti percentuali, da -4,7 di maggio.

La stabilità sul piano congiunturale dell’indice generale risente delle dinamiche opposte di diverse componenti: da una parte, la crescita dei prezzi degli Alimentari non lavorati, dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (entrambi a +1%), degli Alimentari lavorati (+0,5%) e dei Servizi relativi ai trasporti (+0,3%), dall’altra, la diminuzione dei prezzi dei Beni energetici non regolamentati (-4,5%). In base alle stime preliminari, l’indice armonizzato dei prezzi al consumo aumenta dello 0,1% su base mensile e del 6,7% su base annua (in netta decelerazione da +8% di maggio).

Valditara: i bulli a scuola andranno a fare attività di cittadinanza solidale

Valditara: i bulli a scuola andranno a fare attività di cittadinanza solidaleRoma, 28 giu. (askanews) – Gli studenti che si comportano da bulli o infrangono gravemente le regole durante le lezioni non vanno sospesi ma indirizzati ad “attività di cittadinanza solidale, cioè il concetto di una solidarietà nei confronti degli altri, che è il presupposto della cultura del rispetto e che passa dal ridare centralità alla figura del docente ma anche a una cultura che voglia rispettare la persona dello studente. Spesso il bullismo si esercita nei confronti del compagno più fragile e debole e noi vogliamo difendere questi ragazzi, così come le istituzioni”. A Morning News, su Canale 5, il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha anticipato alcune novità relative alla condotta scolastica di cui parlerà anche al question time di oggi alla Camera dei Deputati.

“Oggi – ha spiegato in tv – annunceremo alcune riforme sul tema del bullismo, della condotta, delle sospensioni: una serie di provvedimenti abbastanza efficaci per ridare serenità e responsabilità, due principi cardine per una scuola in linea con i valori della nostra Costituzione”. “Oltre a valorizzare il voto di condotta”, si interverrà dunque sulle “sospensioni: non credo nella sospensione così come è concepita oggi. Lasciare a casa un ragazzo, solo, non gli fa bene: il ragazzo ha bisogno di più scuola, di più impegno, anche di lavori socialmente utili, di rendersi conto che è inserito in una comunità e che la cultura del rispetto è fondamentale. Ha bisogno di essere responsabilizzato, con più studio e con lavori a favore della comunità”.

Quanto al caso di Rovigo, Valditara si è detto “soddisfatto” della decisione di abbassare il voto in condotta ai ragazzi che ‘spararono’ alla prof.: “Dobbiamo affermare la cultura del rispetto nelle nostre scuole e aule, che va di pari passo con il ridare autorevolezza ai docenti. Da qui l’esigenza che la condotta degli studenti venga presa in considerazione e questo ha ispirato anche la mia decisione di mandare gli ispettori” a Rovigo, “che hanno accertato che la valutazione è stata fatta con riferimento solo al secondo quadrimestre, quando invece le norme stabiliscono che ci deve essere una valutazione complessiva riferita a tutto l’anno scolastico”, ha concluso.

Meloni: l’Italia lavora per una pace giusta e duratura in Ucraina

Meloni: l’Italia lavora per una pace giusta e duratura in UcrainaRoma, 28 giu. (askanews) – “Il nostro auspicio è che si arrivi il prima possibile a una pace giusta e duratura, nel rispetto dell’integrità territoriale dell’Ucraina e del diritto internazione” e per questo obiettivo “continuiamo a lavorare in ogni sede internazionale”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nelle comunicazioni alla Camera in vista del Consiglio Ue. “L’Italia ha tutte le carte in regola per recitare ruolo da porotagonista nella ricostruzione in Ucraina. Noi scommettiamo in un futuro di pace e prosperità per l’Ucraina e nella sua integrazione europea, sosterremo gli sforzi perché sia parte della famiglia europea”. “La chiara posizione del governo italiano è riconosciuta e apprezzata dai nostri partner e rafforza il peso della nostra nazione nei contesti europeo e internazionali e penso dovremmo andare fieri, non solo il governo ma l’intera nazione”. “L’Ue confermerà il suo convinto sostegno al popolo ucraino che si batte da 16 mesi per la libertà e l’indipendenza della propria nazione”, ha aggiunto Meloni. “L’Italia continuerà a sostenere tutti gli sforzi perchè siano perseguiti i crimini internazionali commessi in Ucraina, penso su tutti al rapimento e alla deportazione in russia di migliaia di bambini ucraini. Da madre è uno degli aspetti che più mi hanno segnato”. “Dopo l’atto criminale dell’espolosione della diga di Nova Kalkova temiamo che anche la centrale di Zaporizhia possa essre usato come strumento di guerra”. “Anche il prossimo Consiglio Ue ha in agenda sfide prioritarie per Ue”, in primis l’”Ucraina”. In quest’ottica “la difesa della sicurezza delle libertà non può prescindere da partenariato sttrategico tra Ue e Nato” ha detto Meloni in vista del Consiglio Ue di domani e dopodomani a Bruxelles.

Ue,Meloni:nostro governo serio su conti, ora in Europa stop austerità

Ue,Meloni:nostro governo serio su conti, ora in Europa stop austeritàRoma, 28 giu. (askanews) – “C’è poi il tema della governance economica che per il governo italiano deve avere come principale obiettivo il sostegno alla crescita perché senza sostegno alla crescita non si può neanche garantire stabilità. La riforma deve garantire la protezione degli investimenti nei settori strategici, in particolare transizione verde, transizione digitale, e difesa e e deve prevedere procedure semplificate e veloci per le nostre imprese”. Così la premier Giorgia Meloni, nell’Aula della Camera, nelle sue comunicazioni in vista del consiglio europeo.

“L’intenso lavoro diplomatico che stiamo svolgendo con i partner è volto soprattutto a superare vecchie contrapposizioni e a porre fine una volta per tutte alla stagione dell’austerità pur senza venire meno a quella disciplina di bilancio sulla quale il governo italiano ha dimostrato serietà fin dalla manovra finanziaria con buona pace dei gufi che preconizzavano catastrofi di ogni sorta”, ha sottolineato la premier.

Mes,Meloni: polemiche inutili, priorità difendere interesse Italia

Mes,Meloni: polemiche inutili, priorità difendere interesse ItaliaRoma, 28 giu. (askanews) – Il dossier sul Mes è “una partita complessa, sulla quale io credo che l’Italia abbia obiettivi condivisi da gran parte delle forze politiche e che sono stati oggetto di sostegno bipartisan già con i governi precedenti. Per questa ragione, lo voglio dire con serenità ma anche con chiarezza, non reputo utile all’Italia alimentare in questa fase una polemica interna su alcuni strumenti finanziari, come ad esempio il Mes”. Così la premier Giorgia Meloni, nell’Aula della Camera, nelle sue comunicazioni in vista del consiglio europeo.

“L’interesse dell’Italia oggi – ha detto la premier – è affrontare il negoziato sulla nuova governance europea con un approccio a pacchetto, nel quale le nuove regole del patto di stabilità, il completamento dell’Unione bancaria e i meccanismi di salvaguardia finanziaria si discutono nel loro complesso nel rispetto del nostro interesse nazionale. Prima ancora di una questione di merito c’è una questione di metodo su come si faccia a difendere l’interesse nazionale”.