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Valditara: serve più rispetto a scuola. E annuncia novità per “valorizzare il voto in condotta”

Valditara: serve più rispetto a scuola. E annuncia novità per “valorizzare il voto in condotta”Roma, 26 giu. (askanews) – “Dobbiamo ridare autorevolezza alla figura del docente, rimettere il docente al centro della società. Occorrono anche provvedimenti. Ha terminato i lavori il gruppo di lavoro di lotta al bullismo: già dalla prossima settimana lavoreremo per proporre e trovare soluzioni interessanti, fortemente innovative. Inizieremo con il valorizzare il voto in condotta”. Così il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara intervenendo al convegno “Futuro Direzione Nord” di Fondazione Stelline a Milano.

“Io sono personalmente contrario a utilizzare l’istituto della sospensione come un abbandonare il ragazzo al suo destino. Ci deve essere più scuola per un bullo, per chi si rendere artefice di comportamenti trasgressivi, più attività di volontariato sociale”. “E’ necessario un insieme di interventi coerenti che ridia più autorevolezza e tutela ai docenti, più rispetto nelle scuole, più rispetto dei docenti e dei beni pubblici”, ha concluso il ministro.

“Dobbiamo cambiare anche con una riconsiderazione del voto di condotta. Stiamo studiando tutta una serie di nuove norme che intendiamo rapidamente mettere in funzione”, ha ribadito Valditara. “Nel caso di Rovigo – ha spiegato – mi sono già espresso, ho scritto anche alla preside: le ho detto che dare 9 a chi a sparato lo ritengo un messaggio diseducativo. Ci sono tanti voti a disposizione. Siccome c’è l’autonomia delle scuole e il ministro non può dire decido io, gli ispettori sono stati mandati per capire se gli scrutini sono stati coerenti con i regolamenti interni.

“Sul caso di Abbiategrasso, non posso che sottolineare che le scuole sono autonome, hanno ritenuto di fare una determinata scelta, che tenuto conto della condizione è stata considerata la più opportuna e la più giusta e io rispetto l’autonomia delle scuole. A me non spetta giudicare i genitori. Io rispetto l’autonomia di una scuola che ha deciso in un certo modo”, ha concluso il ministro.

Mercoledì in Parlamento Meloni riferirà sulla Russia e l’Ucraina. Sul tavolo anche i “nodi” Mes e Santanchè

Mercoledì in Parlamento Meloni riferirà sulla Russia e l’Ucraina. Sul tavolo anche i “nodi” Mes e SantanchèRoma, 26 giu. (askanews) – La premier Giorgia Meloni, mercoledì prossimo, nelle consuete comunicazioni in Parlamento in vista della riunione del Consiglio europeo del 29 e 30 giugno, si soffermerà anche sullo scenario in corso nella Federazione russa scatenato dall’ammutinamento del fondatore e leader della compagnia di mercenari Wagner Evgeny Prigozhin e sugli sviluppi della guerra in Ucraina.

“Esteri, Difesa e intelligence in coordinamento con Palazzo Chigi stanno analizzando lo scenario, in costante contatto con gli alleati della Nato e dell’Unione europea”, aveva precisato una nota di Palazzo Chigi dopo il vertice di sabato tra la Premier, i ministri degli Esteri e della Difesa, Antonio Tajani e Guido Crosetto, e i sottosegretari alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano e Giovanbattista Fazzolari. Sul tavolo di Meloni, questa settimana, anche i ‘nodi’ Mes e il caso Santanchè, che stanno mettendo alla prova la compattezza dei partiti della maggioranza. Venerdì è calendarizzato nell’Aula della Camera l’approdo della Pdl che chiede la ratifica del meccanismo europeo di stabilità, ratifica su cui sinora il governo ha espresso contrarietà e nella capigruppo di Montecitorio, che ci sarà mercoledì, si potrebbe decidere uno slittamento come certamente si affronterà la vicenda Santanchè. Ieri il M5S ha formalizzato la richiesta che la ministra venga a riferire in Aula. La conferenza dei capigruppo del Senato dovrebbe tenersi, secondo quanto si apprende, già domani.

Pil, Confindustria: crescita più fragile, inflazione in lento calo

Pil, Confindustria: crescita più fragile, inflazione in lento caloRoma, 26 giu. (askanews) – In aumento i segnali di indebolimento dell’economia italiana, soprattutto nell’industria. La crescita è più fragile con il lento calo dell’inflazione e il credito più caro. E’ quanto stima il Centro Studi di Confindustria nell’ultima Congiuntura Flash.

Secondo gli economisti di viale dell’Astronomia, si continuano ad accumulare segnali di indebolimento, specie per l’industria e le costruzioni, sebbene il +0,6% del Pil italiano nel primo trimestre frutti una crescita già acquisita di +0,9% nel 2023. Fattori positivi interessano il settore dei servizi che avanza, pur a ritmi più moderati, il prezzo del gas che resta basso, l’occupazione che continua ad aumentare (+0,2% in aprile), alimentando il reddito disponibile totale delle famiglie. L’inflazione lenta a scendere e i tassi in aumento, però, frenano consumi e investimenti, mentre la fiacchezza nei mercati di sbocco ferma l’export italiano. Lento il calo dell’inflazione. L’inflazione italiana ha ripreso la tendenza al ribasso a maggio (+7,6% annuo, da +8,2%), grazie al prezzo del gas in riduzione (30euro/mwh) che rallenta gradualmente i prezzi energetici al consumo (+11,5% annuo). I prezzi alimentari crescono altrettanto (+11,4%), ma freneranno nei prossimi mesi perché le materie prime, molto care, non mostrano ulteriori rialzi. La dinamica dei prezzi dei beni e servizi core comincia a stabilizzarsi (+4,8%, da +4,9%), dopo mesi di aumento.

Il tasso pagato per i prestiti dalle imprese italiane è salito ancora in aprile (4,52%). Le condizioni sempre più onerose stanno sempre più frenando il credito bancario, che è in forte riduzione (-1,9% annuo in aprile). La ragione è il continuo rialzo del tasso Bce, in chiave anti-inflazione, portato al 4,00% a giugno, anticipando un ulteriore rialzo a luglio. Il rendimento del Btp italiano, invece, si è ridotto di poco a giugno (3,98% in media) ed è in calo lo spread sui titoli tedeschi. Il turismo in Italia, ad aprile, registra un +30,7% sul 2022, in termini di spesa dei viaggiatori stranieri, ed è ormai stabilmente sopra i livelli del 2019. Nei servizi in aggregato, a maggio la fiducia delle imprese ha subito un calo, così come il PMI (54,0 da 57,6), che indica comunque crescita.

L’Rtt index (Csc – TeamSystem) conferma per maggio una moderazione dell’espansione nei servizi. Le costruzioni reggono. La produzione delle costruzioni ha subito una forte flessione in aprile (-3,8%), dopo il +1% nel primo trimestre. L’indicatore sui nuovi cantieri anticipa, comunque, un andamento stabile dell’attività del settore nel secondo trimestre e anche l’Rtt segnala a maggio un rimbalzo del fatturato. Ad aprile si è accentuato il calo della produzione (-1,9%), quarta contrazione mensile consecutiva; accusa il colpo la manifattura (-2,1%), settore che finora aveva tenuto bene. Per maggio, segnali misti: il pmi manifatturiero è sceso ancor più in area di contrazione (45,9 da 46,8) e la fiducia delle imprese è di nuovo calata; l’Rtt, invece, segnala un rimbalzo dopo il brutto dato di aprile.

Landini: sciopero generale? Non escludo nulla, a settembre valuteremo

Landini: sciopero generale? Non escludo nulla, a settembre valuteremoRoma, 26 giu. (askanews) – Uno sciopero generale? “Io non escludo assolutamente nulla. Se c’è bisogno si userà anche quello, consapevoli che da solo non risolve i problemi, però oggi è il momento di non lasciar solo nessuno e di dire al Governo e alle imprese che è il momento di cambiare”. Lo ha detto il leader della Cgil, Maurizio Landini, ad Agorà su Rai Tre.

“Io penso – ha aggiunto – che è il momento di mobilitarci ulteriormente e, se il Governo non cambia, sicuramente da settembre in poi dovremo anche pensare a quale iniziativa mettere in campo”.

A Reggio Calabria una partita di calcio per ricordare Vialli

A Reggio Calabria una partita di calcio per ricordare VialliRoma, 26 giu. (askanews) – Nello Stadio Oreste Granillo di Reggio Calabria, domenica 10 settembre 2023, alle ore 21, si terrà la partita di calcio “The Legend Gianluca Vialli”, in onore dell’attaccante della nazionale, della Sampdoria, della Juventus e del Chelsea, nonché allenatore e dirigente sportivo Gianluca Vialli, scomparso lo scorso 6 gennaio.

La Nazionale Azzurri di Alessandro Arena e Il Dream Team “The Wine Of The Champions” di Fabio Cordella, con il Patrocinio del Comune di Reggio Calabria, presenteranno questo grande evento di solidarietà a favore dei bambini autistici, a cui parteciperanno ex compagni di squadra, attori, cantanti e amici del grande calciatore. L’evento commemora la prematura scomparsa di un grande uomo e di un fuoriclasse che si è sempre distinto per il suo coraggio e che ha lottato fino alla fine senza mai arrendersi. Il ricavato della partita sarà devoluto a We Aut, un’importante Struttura che dà assistenza a bambini autistici.

“La città di Reggio Calabria vuole ricordare una stella del calcio mondiale che si è distinta per la sua bravura, sia sul piano sportivo, sia sul piano umano. E’ noto, difatti, il suo caloroso e affettuoso impegno nel trasmettere ai giovani calciatori insegnamenti non solo finalizzati a realizzare risultati vincenti, ma anche sorretti dall’intento di infondere loro fiducia nelle proprie capacità nell’affrontare l’impegno calcistico senza mai scoraggiarsi di fronte alle criticità connesse alla loro attività, a cui dover far fronte animati da un’ instancabile tenacia, colma di speranza, quella tenacia e quella speranza di cui Gianluca Vialli è stato esempio davvero straordinario nel percorso della sua malattia, che ha dimostrato di saper vivere con lo sguardo sempre sereno rivolto verso quell’orizzonte che sapeva, purtroppo, di dover inesorabilmente raggiungere. Coloro che partecipano alla commemorazione ringraziano, per il suo immenso e amoroso impegno, un maestro del calcio e, nel contempo, un maestro di vita”.

Musica, secondo sold out per Tiziano Ferro all’Olimpico

Musica, secondo sold out per Tiziano Ferro all’OlimpicoRoma, 25 giu. (askanews) – Olimpico sold out per la seconda data romana di Tiziano Ferro. L’artista originario di Latina ha aperto lo show con “Accetto miracoli”, tra i fan in delirio.

In total black, Tiziano Ferro si è esibito tra vecchi e nuovi successi, infiammando il pubblico romano. “Roma, un’altra data insieme dopo 6 anni”, ha esordito Ferro prima di cantare “Sere Nere”, “La differenza tra me e te” fino ai brani del nuovo album. Emozionante il tributo al cantautore romano che si è concluso con Rimmel.

Grande attesa per l’ospite di stasera dopo l’esibizione di Federico Zampaglione nella data romana e quelle di Tananai e Max Pezzali a Milano. Si vocifera che possa arrivare sul palco dell’Olimpico Jovanotti a duettare con Ferro.

Una casa-foresta per la pittura, Vivian Suter alla GAMeC Bergamo

Una casa-foresta per la pittura, Vivian Suter alla GAMeC BergamoBergamo, 26 giu. (askanews) – In un certo senso quella che accoglie il visitatore alla GAMeC di Bergamo è una foresta di tele, una grande ricostruzione di un luogo ibrido, tra interno ed esterno, dominato in modo totalizzante dalla pittura di Vivian Suter, artista svizzera, ma nata in Argentina e che ora vive in Guatemala. Il direttore del museo bergamasco, Lorenzo Giusti, che ha curato la mostra “Home” sul lavoro di Suter, ci ha raccontato la relazione tra il luogo dove l’artista vive e lavora e il progetto di installazione-esposizione.

“Una grande antica piantagione di caffè – ci ha detto Giusti – che nel tempo ha lasciato spazio alla foresta e all’interno di questo spazio abbiamo cercato di ricreare la dimensione di quella foresta e di quella casa di Vivian Suter, di quello studio di Vivian Suter all’interno della foresta, sostituendo però alle piante le tele dell’artista che sono tele che nascono tutte en plein air, sono tutte realizzate nello spazio aperto per terra, nel bosco, tra le foglie, tra gli animali, con i cani dell’artista che possono riposare sopra. Tutta questa dimensione di intersezione tra lo spazio esterno, lo spazio interno, tra lo spazio domestico e questa natura attorno alla casa di Vivian si è cercata di riportarla all’interno di questo progetto”. Le tele sono libere, selvagge. La pittura sembra vivere la propria autonomia, anche dalla stessa artista che la realizza. È forse questo l’elemento più interessante, insieme alla storia del fatto che a lungo Vivian Suter ha vissuto ai margini del sistema dell’arte, arrivando al riconoscimento dopo la partecipazione a Documenta 14, nel 2017. “Da lì è partito tutto un percorso di riscoperta del lavoro di questa autrice – ha aggiunto il direttore – che oggi è considerata senza dubbio una delle più importanti pittrici che, diciamo, dagli anni 80 in avanti hanno operato non solo nel contesto europeo, ma assolutamente anche nel contesto internazionale”.

Intimamente legate l’una all’altra, le opere di Vivian Suter portate in GAMeC vogliono anche rappresentare un ecosistema evocativo di esperienze climatiche, sensoriali ed emotive. Oltre che un’ulteriore conferma, se mai ce ne fosse bisogno, della capacità di Lorenzo Giusti e del suo museo di stare dentro il contemporaneo con consapevolezza e visione.

Il Cai smentisce lo stop alle croci sulle vette: un equivoco, mai trattato l’argomento

Il Cai smentisce lo stop alle croci sulle vette: un equivoco, mai trattato l’argomentoRoma, 25 giu. (askanews) – “Non abbiamo mai trattato l’argomento delle croci di vetta in alcuna sede, tantomeno prendendone una posizione ufficiale. Quanto pubblicato è frutto di dichiarazioni personali espresse dal direttore editoriale Marco Albino Ferrari durante la presentazione di un libro. Personalmente, come credo tutti quelli che hanno salito il Cervino, non riesco ad immaginare la cima di questa nostra montagna senza la sua famosa croce”. Lo afferma in una nota il presidente generale del Club alpino italiano, Antonio Montani, in riferimento alle polemiche politiche scaturite da quella che era sembrata la posizione ufficiale del Cai, ovvero la volontà di togliere le croci dalle cime delle montagne in segno di inclusività religiosa.

“Voglio scusarmi personalmente con il Ministro – prosegue Montani – per l’equivoco generato dagli articoli apparsi sulla stampa e voglio rassicurare che per ogni argomento di tale portata il nostro Ministero vigilante sarà sempre interpellato e coinvolto”.

Riapre il cantiere della riforma delle pensioni: sul tavolo il nodo delle risorse

Riapre il cantiere della riforma delle pensioni: sul tavolo il nodo delle risorseRoma, 25 giu. (askanews) – Domani, alle 11.30, nella sede del ministero del Lavoro riaprirà il cantiere delle pensioni. Dopo il primo incontro nel gennaio scorso il ministro Marina Calderone vedrà i leader sindacali per discutere degli interventi che dovranno entrare in vigore dal prossimo anno. A fine 2023 scadrà quota 103 (62 anni e 41 anni di contributi), misura introdotta dal governo Draghi e riconfermata per quest’anno dal nuovo esecutivo.

Il tavolo dovrà chiarire quante risorse intende stanziare il governo per superare la legge Fornero, che, allo stato, tornerà in vigore dal primo gennaio. Per l’obiettivo di legislatura, uscita con 41 anni di contributi, non sembrano però esserci i soldi sufficienti. Secondo le stime dell’Inps il costo per il primo anno si aggirerebbe intorno ai 4 miliardi di euro per raggiungere i 75 mld in dieci anni. Domani il ministro del Lavoro dovrà dunque chiarire qual è il perimetro all’interno del quale è possibile muoversi. I sindacati hanno da tempo presentato una piattaforma unitaria sulla previdenza. Chiedono una riforma strutturale che superi la legge Fornero e consenta maggiore flessibilità in uscita a partire da 62 anni o con 41 anni di contributi. Le organizzazioni sindacali chiedono anche di tutelare i giovani, il lavoro povero e discontinuo introducendo una pensione contributiva di garanzia.

I sindacati propongono inoltre di rispristinare Opzione donna con i vecchi requisiti; un nuovo periodo di silenzio-assenso e un’adeguata campagna informativa e istituzionale per rilanciare la previdenza complementare; la separazione della spesa pensionistica da quella assistenziale; la parificazione delle condizioni di accesso al Tfr e Tfs tra settore pubblico e privato, superando le norme che ne posticipano di molti anni il pagamento per i dipendenti pubblici.

Pensioni, domani riapre cantiere riforma: sul tavolo nodo risorse

Pensioni, domani riapre cantiere riforma: sul tavolo nodo risorseRoma, 25 giu. (askanews) – Domani, alle 11.30, nella sede del ministero del Lavoro riaprirà il cantiere delle pensioni. Dopo il primo incontro nel gennaio scorso il ministro Marina Calderone vedrà i leader sindacali per discutere degli interventi che dovranno entrare in vigore dal prossimo anno. A fine 2023 scadrà quota 103 (62 anni e 41 anni di contributi), misura introdotta dal governo Draghi e riconfermata per quest’anno dal nuovo esecutivo.

Il tavolo dovrà chiarire quante risorse intende stanziare il governo per superare la legge Fornero, che, allo stato, tornerà in vigore dal primo gennaio. Per l’obiettivo di legislatura, uscita con 41 anni di contributi, non sembrano però esserci i soldi sufficienti. Secondo le stime dell’Inps il costo per il primo anno si aggirerebbe intorno ai 4 miliardi di euro per raggiungere i 75 mld in dieci anni. Domani il ministro del Lavoro dovrà dunque chiarire qual è il perimetro all’interno del quale è possibile muoversi. I sindacati hanno da tempo presentato una piattaforma unitaria sulla previdenza. Chiedono una riforma strutturale che superi la legge Fornero e consenta maggiore flessibilità in uscita a partire da 62 anni o con 41 anni di contributi. Le organizzazioni sindacali chiedono anche di tutelare i giovani, il lavoro povero e discontinuo introducendo una pensione contributiva di garanzia.

I sindacati propongono inoltre di rispristinare Opzione donna con i vecchi requisiti; un nuovo periodo di silenzio-assenso e un’adeguata campagna informativa e istituzionale per rilanciare la previdenza complementare; la separazione della spesa pensionistica da quella assistenziale; la parificazione delle condizioni di accesso al Tfr e Tfs tra settore pubblico e privato, superando le norme che ne posticipano di molti anni il pagamento per i dipendenti pubblici.