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Frontiere, 100 posti di lavoro nelle new generation technology

Frontiere, 100 posti di lavoro nelle new generation technologyRoma, 22 feb. (askanews) – Cento nuovi posti di lavoro nelle tecnologie di frontiera e raddoppio del fatturato in 3 anni. Questa la dichiarazione programmatica di Frontiere, l’hub di innovazione che apre oggi i battenti a Roma con l’obiettivo di supportare e accelerare la digitalizzazione delle aziende attraverso l’utilizzo delle new generation technology, dalla realtà aumentata a quella virtuale, dal metaverso al Web3.
A dare il via al progetto, presentato oggi a Roma, una squadra di professionisti dell’innovazione – Alfredo Adamo (Chief Executive Officer), Ciro Romano (Chief R&D Officer), Gianfranco Iannello (Chief Revenue Officer), Noemi Adamo (Chief eXperiences Officer), Alessandro Niglio (Chief Strategy Officer), Gaetano Rossi (Chief Operation Officer), Marco D’Ambrosio (Chief Mobility Solutions and Services), Giorgio D’Ammassa (Sales Manager) – che hanno deciso di far confluire la loro esperienza e il loro know how in questo nuovo polo della consulenza tecnologica. Frontiere, infatti, nasce dall’unione di 3 società già operative sul mercato: Alan Advantage, GreenVulcano Technologies e Hueval. L’obiettivo di crescita di Frontiere è quello di raggiungere i 15 milioni di euro di fatturato raddoppiando i posti di lavoro – oggi le 3 aziende impiegano già oltre 100 persone – entro il 2025.
Data strategist, Designer di artificial intelligence, Machine Learning Engineer, Blockchain Specialist, Digital Artist per Web3, Cloud Architects, Innovation manager: saranno queste alcune delle professioni che Frontiere cercherà sul mercato per inserirle all’interno del suo team operativo, in un progetto di formazione continua garantito dai rapporti attivi con università e centri di ricerca in Italia e all’estero, dal Politecnico di Milano al MIT di Boston. La selezione sarà aperta su tutto il territorio italiano, con un’attenzione particolare al Sud Italia: il Centro di Innovazione e Sviluppo della nuova realtà, infatti, ha sede a Napoli.
Frontiere metterà così a servizio delle aziende la sua squadra di professionisti ad alta specializzazione tecnologica, saldando quel gap tra domanda e offerta a cui le imprese vanno incontro soprattutto quando si parla di ricerca in campo tech. Secondo il bollettino del Sistema informativo Excelsior, infatti, il mismatch tra domanda e offerta di lavoro per le posizioni tecnologiche è in rapido aumento: la difficoltà di reperimento di professionisti adeguati riguarda il 46,4% dei profili ricercati, un valore superiore di circa otto punti percentuali a quello di un anno fa e che equivale a oltre 177mila profili dei 382mila ricercati.
Miglioramento del business in termini di fatturato, ma anche efficientamento dei processi interni con un significativo cambiamento dei metodi di design e produzione che saranno sempre più basati sull’impiego della Artificial Intelligence: questi i plus che le aziende partner di Frontiere avranno avvalendosi dei servizi forniti dall’hub. Si è stimato infatti che i servizi e soluzioni innovative proposte da Frontiere ai propri clienti possono aiutarli a migliorare la presenza sul mercato del 20-60% a seconda delle aree impattate, mentre in altri casi l’impatto previsto è sul margine, tramite efficienza e taglio di costi. Ma soprattutto, la lunga esperienza dei soci di Frontiere nel campo dell’innovazione fornisce alle aziende clienti la possibilità di aggiungere modelli di business al proprio piano industriale, entrando su nuovi mercati o meglio ancora creando nuovi mercati se le innovazioni sono radicali. Inoltre, l’attenzione di Frontiere alla sostenibilità ambientale, sociale ed all’etica nell’adozione di nuove tecnologie fornisce ai clienti ulteriori ritorni di immagine, economici e di rilievo istituzionale.
Prevista l’apertura nel 2024 sempre a Roma anche del Design Center legato a Frontiere, che avrà come obiettivo quello di affiancare ai professionisti delle tecnologie emergenti figure dal know how umanistico, per accompagnare gli interventi di innovazione con il senso del gusto, dell’estetica e del bello tipici del Made in Italy.
“Siamo entusiasti di annunciare il lancio di Frontiere – ha commentato Alfredo Adamo, Chief Executive Officer di Frontiere – il nostro obiettivo è quello di creare soluzioni innovative per le sfide del futuro, utilizzando la tecnologia per risolvere problemi complessi e migliorare la vita delle persone. Siamo impegnati a costruire un team di talenti eccezionali, a investire in ricerca e sviluppo e a collaborare con i nostri partner per raggiungere i nostri obiettivi. Siamo pronti a sfidare il futuro e a portare la tecnologia ad un nuovo livello”.
Gianfranco Iannello, Chief Revenue Officer ha aggiunto: “Siamo impegnati a costruire prodotti e servizi di alta qualità, a sviluppare soluzioni all’avanguardia e ad offrire un’esperienza unica ai nostri clienti. Siamo entusiasti di iniziare questo nuovo capitolo e di contribuire al successo nel mondo del Made in Italy, anche nel settore delle tecnologie di frontiera”.

Bardi: felici per via a 3a stagione fiction ‘Imma Tataranni’ a Matera

Bardi: felici per via a 3a stagione fiction ‘Imma Tataranni’ a MateraRoma, 22 feb. (askanews) – “Siamo molto felici per l’imminente inizio delle riprese della terza serie di ‘Imma Tataranni sostituto procuratore’, che andrà in onda su Rai 1. Otto puntate che vedranno la bellezza di Matera assoluta protagonista, una produzione che porta valore all’economia materana e che abbiamo voluto sostenere economicamente come Regione Basilicata, sia per confermare l’assoluta attenzione verso la Città dei Sassi ma anche perché puntare sulle produzioni televisive e cinematografiche è una scelta precisa in favore della promozione del territorio. La Regione Basilicata investe e investirà sull’industria creativa anche grazie al nuovo corso di Lucana Film Commission”. Lo ha detto il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, commentando la notizia dell’avvio delle riprese dal prossimo 13 marzo a Matera della fiction “Imma Tataranni sostituto procuratore 3”.

Crea: Dop e Igp nel 2023 genereranno 20 mld di valore nell’alimentare

Crea: Dop e Igp nel 2023 genereranno 20 mld di valore nell’alimentareMilano, 22 feb. (askanews) – Le indicazioni geografiche (denominazioni e indicazioni protette) nel 2023 produrranno valore per oltre 20 miliardi di euro nel comparto agroalimentare. A stimarlo è il Crea che ha patrocinato e partecipato a Italia next Dop con nove dei suoi 12 centri di ricerca col l’obiettivo condiviso di valorizzare e mantenere i caratteri distintivi delle produzioni a Indicazione geografica, migliorando costantemente i metodi di produzione e l’impatto ambientale. Italia next Dop è il primo simposio scientifico Filiere Dop e Igp, organizzato dalla Fondazione Qualivita, in collaborazione con Origin Italia, Csqa, Agroqualità e Ipzs.
“Le indicazioni geografiche sono il pilastro dell’economia agroalimentare italiana: frutto di una tradizione vincente, oggi sono leader sui mercati mondiali grazie alla costante innovazione e alla sempre maggiore sostenibilità ambientale e sociale delle produzioni – ha detto Stefano Vaccari, direttore generale Crea – Con centinaia di ricerche su decine e decine di indicazioni geografiche il Crea sostiene lo sforzo dell’agricoltura italiana di qualità per produrre sempre meglio, con meno e nel solco della tradizione”. Al simposio, i ricercatori del Crea illustrano le attività, che il più importante ente di ricerca dedicato all’agroalimentare sta sviluppando per supportare il made in Italy, dalla valorizzazione e tutela dei prodotti di qualità a quella delle risorse genetiche locali Dop e Igp, fino alla caratterizzazione dei prodotti e soluzioni a basso impatto ambientale. Non mancano il miglioramento genetico delle filiere olivo, frutta e agrumi e l’innovazione e il miglioramento per le filiere vitivinicole e la definizione dei territori vitati d’Italia. Presente, inoltre, l’attività di ricerca rivolta a due altre filiere tipiche del made in Italy: i formaggi Dop Igp e il progetto Newtech per la lotta alla contraffazione nelle produzioni Dop oltre alla ricerca nel campo delle politiche agricole italiane ed europee e lo sviluppo di sistemi digitali di supporto e ottimizzazione della gestione fitopatologica.

Musica, il 10 aprile Pinguini Tattici Nucleari in concerto a Londra

Musica, il 10 aprile Pinguini Tattici Nucleari in concerto a LondraRoma, 22 feb. (askanews) – Annunciata la prima data in UK per la band multiplatino italiana, ma sempre più internazionale: lunedì 10 aprile 2023 i Pinguini Tattici Nucleari si esibiranno al The London Palladium (Londra). Dopo una tappa negli USA a Lake Placid (New York) per le Universiadi, il prestigioso teatro della capitale inglese è il luogo ideale per accogliere i sei ragazzi che negli anni sono riusciti a conquistare spazi sempre più grandi nel cuore delle persone, un team che ha saputo fare del gioco corale il suo punto di forza: una squadra pronta ora a giocare la prima vera partita in trasferta.
“Siamo molto felici di aver la possibilità di portare la nostra musica all’estero e di avere una visibilità sempre più internazionale. Non vediamo l’ora di suonare in un posto storico come il The London Palladium”, dice la band.
Mentre si avvicina l’attesissimo tour in Italia, che ha registrato in tempi record il doppio sold out di San Siro a Milano (11 e 12 luglio), dell’Olimpico di Roma per la data del 23/07, dello stadio Artemio Franchi di Firenze (15/07) e dell’Olimpico di Torino (19/07) e l’annuncio dell’ultima data alla RCF Arena di Reggio Emilia (Campovolo), si aggiunge un nuovo importante tassello all’incredibile storia dei Pinguini Tattici Nucleari, che hanno chiuso il 2022 con due instant classic – Giovani Wannabe, brano italiano più ascoltato in radio nel 2022 secondo Earone Airplay Report, 4 volte Platino, e Ricordi, Doppio Platino – e il nuovo album, FAKE NEWS, certificato Platino in sole quattro settimane.
A seguito delle opportune verifiche tecniche e del posizionamento del palco, data la grande richiesta da parte del pubblico, si sono resi disponibili dei nuovi posti per i concerti sold out negli stadi dei Pinguini Tattici Nucleari. I biglietti extra saranno disponibili sui circuiti TicketOne e Ticketmaster a partire dalle ore 11.00 di lunedì 27 febbraio.

Auto, su ricavi e redditività concessionari nonostante calo vendite

Auto, su ricavi e redditività concessionari nonostante calo venditeMilano, 22 feb. (askanews) – Nel 2022 l’auto elettrica perde mercato e scende a quota 3,7%, l’ibrida invece vola del 34%, perdono terreno le vetture benzina e diesel. Per sette italiani su dieci quello attuale non è un buon momento per spendere, ma chi è propenso agli acquisti ha l’automobile nuova in cima alle preferenze. E’ quanto emerso dalla 13esima edizione dell’Automotive Dealer Report 2023 di Italia Bilanci, presentata a Torino alla presenza di oltre 100 concessionarie auto che fatturano oltre 10 miliardi di euro e impiegano 10mila persone.
“Nel 2022 le auto immatricolate sono ammontate a 1 milione 316mila, circa la metà dei volumi registrati nel 2007, in linea con il minimo toccato nel 2013 di 1 milione 304mila immatricolazioni”, ha spiegato Fausto Antinucci, amministratore delegato di Italia Bilanci, illustrando l’andamento del mercato auto dal 2007 al 2022. “A cambiare maggiormente è la componente della vendita ai privati: se nel 2007 il retail rappresentava il 72% del mercato e nel 2013 il 64%, nel 2022 scende al 59% ed è il punto più basso degli ultimi 16 anni”.
A fronte del calo dei volumi, il fatturato medio e la redditività dei dealer sono invece aumentati. “Nel 2021 il fatturato medio ha superato i 38 milioni di euro: è il livello di ricavi più alto dal 2005 a oggi – ha sottolineato Antinucci – un valore che ha superato di circa un milione di euro il fatturato del 2019, anno in cui le immatricolazioni però erano quasi due milioni. Quindi nonostante la diminuzione delle vendite, il fatturato è cresciuto in media del 3% e la redditività è arrivata all’1,8%”.
“Tra i fattori determinanti – ha spiegato l’Ad di Italia Bilanci – ci sono le nuove strategie commerciali che hanno garantito margini unitari più elevati, l’aumento del prezzo medio del nuovo e dell’usato e la riduzione del numero degli operatori nella distribuzione auto, che si attestano a 1.182 nel 2022 (-2,4% rispetto al 2021)”. Nel 2007 erano 2.785, in 16 anni si sono ridotti di oltre la metà.

Marco Mengoni, il 15 luglio grande evento live al Circo Massimo

Marco Mengoni, il 15 luglio grande evento live al Circo MassimoRoma, 22 feb. (askanews) – Dopo aver trionfato al 73esimo Festival di Sanremo con il brano Due vite, Marco Mengoni dà appuntamento al 15 luglio per un gran finale: in quella data il cantautore sarà protagonista di un evento live al Circo Massimo a Roma.
Marco Mengoni questa estate è pronto a tornare live negli stadi con il tour Marco Negli Stadi, di cui sono già sold out le date di Salerno, Bari, Bologna e Milano. La data al Circo Massimo è la celebrazione di questi ultimi due anni incredibili per Marco Mengoni, iniziati con la pubblicazione di Materia (Terra) a dicembre 2021 – primo album del progetto discografico Materia – proseguiti con due show negli stadi di Milano e Roma la scorsa estate e a una serie di palazzetti sold out in autunno insieme all’uscita dell’album Materia (Pelle) e alla vittoria di Sanremo con il brano “Due vite”, il primo tassello dell’ultimo capitolo della trilogia discografica (già triplo platino), la cui uscita è prevista entro la fine del 2023.
Dopo 13 anni di carriera, 7 album in studio, 68 dischi di platino, oltre 1.8 miliardi di stream audio/video e 9 tour live, Marco Mengoni si prepara a rappresentare l’Italia per la seconda volta all’Eurovision Song Contest che si terrà a Liverpool il 13 maggio 2023, per poi esibirsi questa estate con un tour nei principali stadi italiani di cui sono già sold out le date di Salerno, Bari, Bologna e Milano. Marco Mengoni è atteso nelle città di Bibione (17 giugno – data zero), Padova (20 giugno), Salerno (24 giugno), Bari (28 giugno), Bologna (1 luglio), Torino (5 luglio), Milano (8 luglio) e infine a Roma al Circo Massimo per il gran finale (15 luglio).
In queste ore non si ferma il successo di Due vite – certificato disco d’oro – (Epic Records Italy / Sony Music Italy), che è, infatti, il brano più trasmesso in radio e, dopo aver debuttato al primo posto di tutte le classifiche streaming e download italiane e al 49# nella classifica global di Spotify, rimane stabile ai vertici delle top chart dei singoli più scaricati in Italia ed è entrato nell’ultima weekly nella Top Music Videos Global di YouTube alla posizione numero 15. Due vite inoltre è stato decretato da EarOne come il brano più radiofonico tra le canzoni in gara al Festival di Sanremo.
I biglietti per la data al Circo Massimo saranno disponibili dalle ore 11 di giovedì 23 febbraio in prevendita anticipata My Live Nation su www.livenation.it, in vendita generale dalle ore 11di venerdì 24 febbraio su www.ticketone.it, www.ticketmaster.it, www.ticketmaster.it.

Auto, cresono ricavi e redditività dealer nonostante calo vendite

Auto, cresono ricavi e redditività dealer nonostante calo venditeMilano, 22 feb. (askanews) – Nel 2022 l’auto elettrica perde mercato e scende a quota 3,7%, l’ibrida invece vola del 34%, perdono terreno le vetture benzina e diesel. Per sette italiani su dieci quello attuale non è un buon momento per spendere, ma chi è propenso agli acquisti ha l’automobile nuova in cima alle preferenze. E’ quanto emerso dalla 13esima edizione dell’Automotive Dealer Report 2023 di Italia Bilanci, presentata a Torino alla presenza di oltre 100 concessionarie auto che fatturano oltre 10 miliardi di euro e impiegano 10mila persone.
“Nel 2022 le auto immatricolate sono ammontate a 1 milione 316mila, circa la metà dei volumi registrati nel 2007, in linea con il minimo toccato nel 2013 di 1 milione 304mila immatricolazioni”, ha spiegato Fausto Antinucci, amministratore delegato di Italia Bilanci, illustrando l’andamento del mercato auto dal 2007 al 2022. “A cambiare maggiormente è la componente della vendita ai privati: se nel 2007 il retail rappresentava il 72% del mercato e nel 2013 il 64%, nel 2022 scende al 59% ed è il punto più basso degli ultimi 16 anni”.
A fronte del calo dei volumi, il fatturato medio e la redditività dei dealer sono invece aumentati. “Nel 2021 il fatturato medio ha superato i 38 milioni di euro: è il livello di ricavi più alto dal 2005 a oggi – ha sottolineato Antinucci – un valore che ha superato di circa un milione di euro il fatturato del 2019, anno in cui le immatricolazioni però erano quasi due milioni. Quindi nonostante la diminuzione delle vendite, il fatturato è cresciuto in media del 3% e la redditività è arrivata all’1,8%”.
“Tra i fattori determinanti – ha spiegato l’Ad di Italia Bilanci – ci sono le nuove strategie commerciali che hanno garantito margini unitari più elevati, l’aumento del prezzo medio del nuovo e dell’usato e la riduzione del numero degli operatori nella distribuzione auto, che si attestano a 1.182 nel 2022 (-2,4% rispetto al 2021)”. Nel 2007 erano 2.785, in 16 anni si sono ridotti di oltre la metà.

Nestlé: in Italia raggiunto 97% di riciclabilità dei packaging

Nestlé: in Italia raggiunto 97% di riciclabilità dei packagingMilano, 22 feb. (askanews) – Nestlé in Europa ha raggiunto l’85% di riciclabilità per i packaging in plastica e ha ridotto del 14% l’utilizzo di plastica vergine per i propri imballaggi. Nel nostro Paese, invece, il 97% dei packaging prodotti dalla multinazionale svizzera è già riciclabile. Nel dettaglio, in Italia l’azienda ha raggiunto il 100% di riciclabilità per il cartone ondulato e il vetro, il 98% per i suoi packaging in carta, il 96% per la plastica rigida, il 92% per l’alluminio, il 77% per la plastica flessibile. In parallelo stanno aumentando le iniziative di economia circolare e di sistemi per il riciclo.
Un tema chiave, parlando di riciclabilità, è l’infrastruttura che consente questo passaggio. “Se è vero che la riciclabilità degli imballaggi inizia dal loro design, è innegabile che sia altrettanto importante l’infrastruttura a disposizione del Paese – spiega Marta Schiraldi, Safety, health, environment e sustainability head di Nestlé Italia – che consente l’effettivo riciclo del packaging post-consumo e, senza la quale, non è possibile sfruttare al meglio le, seppur elevate, caratteristiche di riciclabilità degli imballaggi. Per questo motivo, stiamo investendo importanti risorse e siglando partnership con istituzioni, enti e altre aziende per la creazione di infrastrutture di riciclo in Italia”.
Sul fronte delle capsule esauste di caffè, Nestlé sta lavorando per incrementarne la raccolta e per supportare il processo di riciclo delle stesse. Per questo è fondamentale la collaborazione di filiera: nel 2021, a tal proposito, è stata lanciata l’”Alleanza per il riciclo delle capsule in alluminio” da Nespresso e Illycaffè a cui da questo mese si è aggiunto Starbucks by Nespresso. Dalla creazione dell’Alleanza (2021) sono state recuperate più di 3.000 tonnellate di capsule di caffè. In questa prospettiva si inserisce anche l’iniziativa di economia circolare “Da chicco a chicco” di Nespresso, attraverso la quale, l’alluminio delle capsule viene riciclato in fonderia per la produzione di nuovi oggetti (ad esempio penne, biciclette e molto altro), mentre il caffè diventa compost per una risaia in Italia. Il riso poi viene riacquistato da Nespresso e donato al Banco Alimentare della Lombardia, del Lazio e del Piemonte.
Parallelamente, Nestlé sta collaborando con realtà esterne per la creazione di un’infrastruttura di raccolta, smistamento e riciclo anche per le capsule di caffè in plastica. In aggiunta, ci sono i progetti di ecodesign attivati in Italia dai brand Nestlé per accelerare la roadmap di sostenibilità del packaging. Nel 2021 Levissima ha lanciato nel nostro Paese la prima bottiglia prodotta con il 100% di R-PET per la referenza da 1L e da 75cl naturali. Spostandosi dal business delle acque a quello del caffè, sono state recentemente immesse sul mercato le nuove capsule Starbucks by Nespresso, realizzate con l’80% di alluminio riciclato e composte da un foglio di alluminio più sottile, che ha consentito di ridurre del 9,2% la presenza di alluminio nel packaging rispetto alla composizione precedente. Ci sono poi coperchi e misurini in plastica dei prodotti dell’alimentazione per l’infanzia realizzati per almeno il 66% dalla canna da zucchero mentre da due anni a questa parte gli imballaggi di alcune in carta riciclabile per le sue principali referenze in tutto il mondo (oltre il 90% della gamma).

Fondi, Assogestioni: raccolta 2022 a 14,8 miliardi, brillano gli azionari

Fondi, Assogestioni: raccolta 2022 a 14,8 miliardi, brillano gli azionari

IV trimestre in forte ripresa. A fine dicembre patrimonio a 2.212 mld

Milano, 22 feb. (askanews) – Nel 2022 il mercato italiano del risparmio gestito ha messo a segno 14,8 miliardi di euro di raccolta netta, di cui 7,4 miliardi nel quarto trimestre. E’ quanto emerge dai dati definitivi della mappa trimestrale Assogestioni. A fine anno il patrimonio totale ammontava a 2.212 miliardi.
“Allargando lo sguardo al 2022 notiamo quella che può essere definita una buona tenuta della raccolta netta”, sottolinea Alessandro Rota, direttore Ufficio Studi, Assogestioni. “A fronte dei pesanti cali di mercato, concentrati soprattutto nella prima metà dell’anno, la raccolta netta ha sì virato in negativo nel secondo trimestre, ma tenendosi su valori vicini alla parità. Inoltre, grazie al risultato del primo trimestre, il saldo dell’anno è in positivo per quasi 15 miliardi, di cui 8,5 miliardi afferenti ai fondi aperti. Questo risultato dei fondi è di particolare valore se paragonato ad altri periodi di crisi, come il biennio 2007-2008 quando registrammo un’emorragia di quasi 200 miliardi o il 2011, quando la crisi del debito sovrano portò a oltre 30 miliardi di deflussi”.
Entrando nel dettaglio della categoria retail, negli ultimi tre mesi dell’anno i fondi aperti hanno registrato 1,48 miliardi di deflussi. In particolare, ha persistito il segno meno di obbligazionari (-1,6 mld) e flessibili (-2,8 mld), che hanno chiuso l’anno rispettivamente a -17,4 miliardi e -6,1 miliardi. In negativo anche i prodotti bilanciati a -1,8 miliardi, sebbene il saldo annuale ammonti a +3,8 miliardi. A compensare parzialmente i dati è stato invece il fronte azionario che, nel periodo ottobre-dicembre, ha continuato ad attirare nuove sottoscrizioni per +4,7 miliardi, per un bilancio annuale in positivo per oltre 22 miliardi. A spiccare su tutti sono stati i fondi azionari internazionali, con +3,12 miliardi di raccolta nel trimestre e +14,87 miliardi nei dodici mesi. A questo proposito, Rota sottolinea: “Nonostante i pesanti cali delle quotazioni, la raccolta dei fondi azionari si è tenuta costantemente in territorio positivo, segno che una buona parte degli investitori italiani è entrata nel comparto più rischioso approfittando dei valori a forte sconto sui mercati”.

Milano, Human Technopole: Marino Zerial nuovo direttore

Milano, Human Technopole: Marino Zerial nuovo direttoreMilano, 22 feb. (askanews) – Il Consiglio di Sorveglianza della Fondazione ha nominato Marino Zerial direttore di Human Technopole. Sino ad oggi direttore dell’Istituto Max Planck di Biologia Cellulare e Genetica Molecolare di Dresda in Germania, ente di ricerca che ha contribuito a fondare oltre 25 anni fa, Marino Zerial è inoltre professore onorario presso la Facoltà di Medicina della Technische Universität Dresden. Il suo percorso professionale, iniziato con una Laurea in Biologia presso l’Università di Trieste (1982), si è svolto interamente all’estero con esperienze di post-dottorato presso l’Institut Jacques Monod di Parigi e lo European Molecular Biology Laboratory di Heidelberg dove ha avviato il proprio gruppo di ricerca nel 1989.
Nel corso della sua carriera si è occupato dello studio delle malattie del fegato e nello specifico ha dato un contributo fondamentale per la comprensione dei meccanismi molecolari del traffico intracellulare, in particolare dei processi che permettono alle cellule di internalizzare molecole, quali sostanze nutritive e di segnalazione, conosciute col nome di endocitosi. L’attività di ricerca del professor Zerial è stata riconosciuta da numerosi premi di ricerca internazionali, tra cui il FEBS Anniversary Prize (1994), il Chiara D’Onofrio Prize (1999), il Gottfried Wilhelm Leibniz Prize (2006) e il Fritz Lipmann Honorary Lecture, premio della Società tedesca di biochimica e biologia molecolare (2019). È stato eletto Membro EMBO nel 1996 e Membro dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti nel 2019. Inoltre, nel 2021 è stato eletto membro onorario internazionale dell’American Academy of Arts and Sciences.
Italiano di nascita e tedesco di adozione, Marino Zerial è il secondo direttore di Human Technopole, succedendo al professor Iain Mattaj che dal gennaio 2019 ad oggi ha guidato la prima fase di sviluppo dell’istituto.
“Ringrazio, a nome di tutta Human Technopole, il professor Iain Mattaj per il prezioso lavoro svolto durante i primi anni di costruzione e sviluppo della Fondazione – ha detto il presidente del Consiglio di sorveglianza Gianmario Verona- Eccellenza scientifica, internazionalizzazione e imprenditorialità sono stati i tratti distintivi del suo mandato, durante il quale Human Technopole ha completato la costruzione dei primi laboratori, avviato l’attività di ricerca e raggiunto un organico di oltre 350 tra ricercatori e personale amministrativo e di supporto proveniente da 30 paesi diversi. Oggi siamo felici di dare il benvenuto al professor Marino Zerial, uno scienziato di fama mondiale che rientra in Italia dopo una prestigiosa carriera spesa in influenti istituti di ricerca internazionali. Grazie alla sua esperienza professionale, il professor Zerial avrà il compito di affrontare le prossime sfide e portare Human Technopole dalla fase di startup a quella di scale-up. Tra le sfide imminenti vi sarà anche quella di lanciare operativamente il cruciale progetto delle Piattaforme Nazionali sulla ricerca biomedicale per cui la sua invidiabile esperienza in materia risulterà fondamentale”.
Il professor Marino Zerial è stato votato all’unanimità dal Consiglio di Sorveglianza della Fondazione in seguito alla procedura competitiva gestita da un Comitato di Ricerca composto da esperti internazionali. Come previsto dallo Statuto della Fondazione HT, il direttore è scelto tra scienziati di reputazione internazionale con prestigioso curriculum accademico e con comprovata capacità dirigenziale di infrastrutture scientifiche multidisciplinari di larga scala.
“Sono onorato e felice per la nomina a direttore della Fondazione Human Technopole e desidero ringraziare il presidente Gianmario Verona e i membri del Comitato di Ricerca e del Consiglio di Sorveglianza per la fiducia e l’entusiasmo che mi hanno trasmesso – ha detto Zerial – Con la sua duplice missione di eccellenza nella ricerca scientifica e di supporto ai laboratori nazionali tramite le sue piattaforme tecnologiche, lo Human Technopole ha un potenziale unico come catalizzatore della scienza biomedica italiana. A tal fine, sarà importante promuovere la ricerca interdisciplinare attraverso collaborazioni con gruppi italiani esperti in biochimica, biofisica, scienze computazionali, ma anche biologia teorica (biologia matematica) e ingegneria. Dedicherò il mio impegno e la mia esperienza per guidare lo staff della Fondazione Human Technopole nella realizzazione della sua ambiziosa missione. Sono grato alla Max Planck Society per avermi sostenuto nell’accettare questa nuova sfida”. (nella foto: Marino Zerial, nuovo direttore di Human Technopole)