C’è anche Arthur Bracchetto ne “Il teatro raccontato da Topolino”Roma, 20 feb. (askanews) – C’è anche Arhur Brachetto, tra i personaggi del nuovo TopoLibro da collezione in edicola “Il teatro raccontato da Topolino”. Un volume per gli amanti del teatro e non solo, pensato da Panini Comics per i 350 anni dalla scomparsa di Moliere e i 230 da quella di Goldoni, Panini Comics presenta. Il TopoLibro è inoltre impreziosito dalla prefazione scritta da Arturo Brachetti, vera e propria leggenda internazionale del trasformismo e del teatro. Con “Il teatro raccontato da Topolino” si calcano i più grandi palcoscenici del mondo grazie alle storie “Il teatro Alambrah presenta: Le furberie di Scapino” (sceneggiata da Francesco Artibani e Lello Arena per i disegni di Silvia Ziche), “Sior Papero Brontolon”, pubblicata nel 1992 per il bicentenario della morte di Goldoni (sceneggiatura di Sandra Verda e disegni di Sandro Del Conte); “I bis-bis di Pippo – Il capolavoro di Shakespipp” (storia di Alessandro Sisti per i disegni di Giuseppe Dalla Santa), dove uno degli innumerevoli avi di Pippo si trova alle prese con una rappresentazione teatrale davanti alla Regina. Chiude la raccolta “Paperinik e il fuggiasco del Gran Varietà” – scritta da Sisti, con i disegni di Silvia Ziche – con protagonista Arthur Bracchetto, omaggio di Topolino ad Arturo Brachetti, che commenta così l’emozione di essersi ritrovato nel 2008 per la prima volta tra le pagine del magazine: “Arthur Bracchetto è uno dei personaggi che sono stato più onorato di interpretare! Topolino è tuttora sul mio comodino, leggo almeno una storia prima di addormentarmi, è la mia ‘buonanotte e sogni d’oro’. Un ritorno alla dolcezza dell’infanzia. La magia di Topolino poi non è solo nel contenuto, ma anche nel suo odore, unico, come tanti altri che riportano a cose belle, come il profumo della nonna, dei biscotti, dei libri. Quei profumi durano per sempre, e fanno stare bene”. Brachetti nella prefazione poi ricorda: “Andare a teatro è divertente. Dunque andateci, applaudite, sorridete ed emozionatevi!”.
Superbonus, Governo: ferma determinazione per una soluzioneRoma, 20 feb. (askanews) – Il Governo conferma la ferma determinazione a porre rimedio agli effetti negativi della cessione del credito correlata ai bonus edilizi. Lo si legge in una nota di Palazzo Chigi, al termine dell’incontro delle associazioni di categorie del settore edile sul Superbonus. “Al termine degli incontri svolti a Palazzo Chigi – si legge -, sentito il Presidente Giorgia Meloni, il Ministro Giancarlo Giorgetti conferma, unitamente al Sottosegretario Alfredo Mantovano, al ministro Gilberto Pichetto Fratin e agli altri esponenti di Governo presenti, la ferma determinazione a porre rimedio agli effetti negativi della cessione del credito correlata ai bonus edilizi. Partendo dal decreto legge approvato lo scorso 16 febbraio, il Governo ribadisce il suo impegno a trovare le soluzioni più adeguate per quelle imprese del settore edilizio che hanno agito correttamente nel rispetto delle norme. Tale situazione, che l’Esecutivo Meloni ha ereditato riguardante i cosiddetti ‘crediti incagliati’ (cioè i crediti maturati e che il sistema bancario ha difficoltà ad assorbire) verrà esaminata al più presto in un tavolo tecnico al quale saranno presenti i rappresentanti delle associazioni di categoria oggi intervenuti”. “Nel tavolo tecnico saranno individuate norme transitorie al fine di fornire soluzioni nel passaggio dal regime antecedente al decreto legge a quello attuale – prosegue -, tenendo conto della situazione delle imprese di piccole dimensioni e di quelle che operano nelle zone di ricostruzione post-sisma. Il Governo ribadisce, come già illustrato al termine del Consiglio dei Ministri, la permanenza dei bonus per l’edilizia nella forma delle consuete detrazioni d’imposta dalla dichiarazione dei redditi”. Sen-Fgl
Anziani, un profilo instagram dedicato a chi li accudisce a casaMilano, 20 feb. (askanews) – Consigli, accorgimenti, tutorial per stare il più vicino possibile a coloro che hanno un caro da assistere in casa: sono i contenuti del nuovo profilo Instagram “Anni Azzurri per te” (@anniazzurri.perte), lanciato dal Gruppo Kos a supporto e vicinanza di una categoria di persone, quella dei cosiddetti caregiver, che non solo vivono la provante esperienza della malattia di un familiare ma sono impegnate in prima persona nella cura. Si tratta di un’iniziativa rivolta in particolare alle famiglie della Lombardia, dove oltre 2.280.000 persone hanno più di 65 anni. Il Gruppo Kos con Anni Azzurri conta in Lombardia 17 residenze per anziani dislocate tra Milano, Brescia, Bergamo, Como e provincia. La scelta di Instagram, uno dei social media oggi più noti e diffusi, nasce dalla volontà di rendere quanto più facile possibile la consultazione all’utente e favorire la diffusione di questi contenuti. I contenuti sono forniti direttamente dai professionisti Anni Azzurri: psicologi, operatori socio-sanitari, infermieri, medici ed educatori che, nelle varie “pillole” pubblicate dal canale, accompagneranno i caregiver, che spesso di sentono inadeguati e impreparati nella gestione dell’anziano a casa, come una guida cercando di rispondere a dubbi, perplessità e curiosità, mettendo a disposizione professionalità e competenze nel tentativo di rendere un po’ meno gravoso il loro lavoro assistenziale. Circa due volte alla settimana sono caricati contenuti che puntano molto sulla multimedialità: sono numerosi, infatti, i video tutorial e le interviste video ai professionisti Kos. Anche i contenuti sono molto diversificati: si spazia da temi più forti come il “Christmas blues”, cioè la depressione che può colpire chi è più fragile durante le Festività natalizie, e la prevenzione del burnout dei caregiver, a quelli sanitari come la disfagia, a quelli più leggeri come la pet therapy. Il Gruppo Kos, che ha attivato questo canale Instagram per tutti i caregiver d’Italia, è presente attraverso le Residenze “Anni Azzurri” in 8 regioni italiane con 61 strutture ed è specializzato nell’assistenza socio-sanitaria, con standard qualitativi e medico infermieristici, ad anziani autosufficienti e non.
Trasporto aereo, Air France-KLM punta sui carburanti sostenibiliMilano, 20 feb. (askanews) – Il settore del trasporto aereo è chiamato sempre più a ragionare in termini di sostenibilità e una delle strade che stanno venendo intraprese è quella dei carburanti sostenibili, SAF, sustainable aviation fuel. Una scelta che viene portata avanti da Air France-KLM, anche attraverso uno specifico programma denominato SAF Corporate. “Essendo un player globale – ha detto ad askanews Fabio Andaloro, direttore vendite di Air France-KLM Italia – noi abbiamo deciso di sostenere e affidarci a dei partner esterni per lo sviluppo e la produzione del SAF. Quindi oggi cerchiamo di convincere le nostre aziende ad aderire a questo programma. Per noi è di vitale importanza, perché nei prossimi 20, 30 0 40 anni il viaggio in aereo dovrà necessariamente essere sostenibile ed eco-responsabile”. Attualmente il trasporto aereo è responsabile del 2-3% delle emissioni complessive, dato che però sarebbe previsto in crescita nei prossimi decenni. Il SAF, secondo gli studi, è in grado di ridurre le emissioni di CO2 in media dell’80% e non richiede alcuna modifica ai motori degli aeromobili. “Il sentimento che abbiamo oggi – ci ha spiegato Cristina Lazzaroni, Sustainability Coordinator East Mediterranean di Air France- KLM – è che il trasporto aereo è considerato un grande inquinante e quindi in primo luogo dobbiamo fare capire che c’è la possibilità di ridurre le emissioni e di viaggiare in modo più responsabile”. In questo senso il gruppo ha individuato due azioni fondamentali: “Una è sicuramente il rinnovo della flotta – ha aggiunto Andaloro – che è di vitale importanza ed è uno dei punti nei quali possiamo raggiungere una riduzione del 25-30% delle emissioni di CO2. Il secondo punto è lavorare sulla produzione del SAF”. E molte aziende, soprattutto italiane, hanno deciso di sposare la scelta di cambiamento per puntare su una sempre maggiore sostenibilità. “Il SAF Corporate – ha concluso Lazzaroni – è un programma che noi proponiamo alle aziende che vogliono acquistare congiuntamente ad Air France Klm delle tonnellate di SAF. Si rendiconta a fine anno il loro volato, il carburante che è stato consumato per i viaggi d’affari a esse collegate, si va a misurare anche l’impatto delle tonnellate di CO2 emesse e si va a calcolare quanta riduzione è stata fatta grazie all’acquisto che loro hanno fatto di SAF”. Nel 2022 il programma di Air France-KLM ha coinvolto una ventina di aziende, nel 2023 le prospettive sono di una significativa crescita delle adesioni. In uno scenario che vede anche le grandi compagnie aeree farsi attori su vasta scala del concetto di eco-responsabilità.
Operation Smile apre un centro di cure anche a MilanoMilano, 20 feb. (askanews) – Inaugurato a Milano il Centro di Cura italiano di Operation Smile, l’Organizzazione non-profit specializzata nella chirurgia e nella cura delle labiopalatoschisi e nella formazione di medici ed altri operatori sanitari nei Paesi a medio e basso reddito. Grazie ad un protocollo d’intesa tra la Fondazione Operation Smile Italia ETS e l’ASST Santi Paolo e Carlo di Milano, anche l’Italia avrà un Centro di Cura multidisciplinare Operation Smile, unico in Europa, che si aggiunge agli oltre 30 centri che l’Organizzazione ha già in altri 20 Paesi del mondo. Il Centro ha come Responsabili la dottoressa Costanza Meazzini, Coordinatore Scientifico, il dottor Luca Autelitano, Coordinatore Clinico e la dottoressa Angela Rezzonico, Coordinatore della logopedia. “Operation Smile ha scelto Milano e l’ASST Santi Paolo e Carlo per l’alta specializzazione nella cura delle malformazioni del volto, ma anche per elevata formazione del personale medico e l’esperienza più che ventennale come Centro Regionale di Riferimento per le labiopalatoschisi – afferma Federica Tedeschi, Direttore Generale della Fondazione Operation Smile Italia ETS – Il nostro obiettivo è implementare programmi di formazione in ambito chirurgico, logopedico e ortodontico di figure professionali provenienti dai Paesi a basso e medio reddito”. Il Centro di Cura Operation Smile di Milano, oltre a fornire assistenza diagnostica e terapeutica multidisciplinare per le malformazioni del volto sarà l’Hub Europeo di Operation Smile per l’integrazione dei progetti di formazione professionale e di aggiornamento scientifico di medici e operatori sanitari volontari dell’Organizzazione, con particolare attenzione ai professionisti dei Paesi a basso e medio reddito, e polo di ricerca scientifica in materia di nuove tecnologie, protocolli chirurgici e percorsi terapeutici nell’ambito delle malformazioni cranio-maxillo-facciali. “Da oggi inizia la collaborazione con la Fondazione Operation Smile Italia ETS e il Centro Regionale Labiopalatoschisi dell’ASST Santi Paolo e Carlo. L’alta professionalità dei nostri specialisti e la multidisciplinarietà del Centro ci hanno consentito di esportare la nostra expertise oltre i confini europei” dichiara il Direttore Generale dell’ASST Santi Paolo e Carlo, Matteo Stocco.
Primo vino “naturale” per Feudi di Romans: una Ribolla macerata in anforaMilano, 20 feb. (askanews) – Il brand “I Feudi di Romans” lancia il suo primo vino “naturale”: una Ribolla Gialla da uve in avanzato stato di maturazione, con una lunga macerazione sulle bucce in anfore di ceramica microporosa fatte a mano, fermentazione spontanea da lieviti indigeni e solfiti ridotti ai minimi. Prodotta per la linea più prestigiosa dell’Azienda agricola Lorenzon di San Canzian d’Isonzo (Gorizia), questa Ribolla è un’edizione limitata di appena mille bottiglie satinate nere, senza etichetta, che sarà presentata ad aprile a Vinitaly e poi messa in commercio. Si tratta di un vino che, secondo i suoi produttori, ha un potenziale di invecchiamento di dieci anni. “Abbiamo deciso di affinare in anfora la Ribolla Gialla per le caratteristiche organolettiche di questo vitigno, che sono ideali per questo tipo di vinificazione e in più abbiamo volutamente scelto un autoctono della nostra regione anche per dimostrare quanto possano essere longevi i vini del Friuli-Venezia Giulia” ha chiarito Davide Lorenzon, winemaker dell’azienda, sottolineando che “abbiamo poi scelto una vendemmia tardiva fatta solo a mano dai nostri migliori vendemmiatori, per giungere alla vinificazione e alla maturazione in anfora che consente di conservare e di esprimere al meglio le caratteristiche varietali del vitigno e le sue note minerali”. “Per anni, durante i miei viaggi, ho assaggiato vini in anfora per capire gli stili e le tipologie, e mi sono fatto coinvolgere da questa nuova sfida” ha dichiarato il Sales and marketing director de I Feudi di Romans, Nicola Lorenzon, spiegando che “abbiamo scelto di creare un vino versatile, dalla facile beva rispetto ad altri orange wine, in linea con quella che è sempre stata la nostra filosofia aziendale”. “Nella sua complessità, infatti, è un macerato che si può degustare da solo, come vino da meditazione, o con un piatto – ha proseguito – e questo lo abbiamo voluto proprio per avvicinare il consumatore al mondo degli ‘orange wine’ che non sempre sono facili da abbinare”. “La scelta di produrre un vino ‘naturale’ e affinarlo in anfora – precisa la realtà vitivinicola friulana – segue anche un percorso legato alla sostenibilità iniziato anni fa con la realizzazione di un avanzato impianto di irrigazione interrato nei vigneti che consente alla Cantina di risparmiare l’80% di acqua, un impianto fotovoltaico in grado di coprire il fabbisogno energetico di una parte dell’azienda, la creazione di un’oasi per le api, l’ottenimento della certificazione Sqnpi per l’agricoltura integrata, l’introduzione di bottiglie di vetro più leggere, il lancio di Fysi, un vino biologico e resistente”. L’Azienda agricola Lorenzon si trova nel cuore della DOC Friuli Isonzo. E’ stata fondata nel 1974 ed è gestita da Enzo Lorenzon, insieme ai figli Davide e Nicola, e distribuisce ogni anno oltre 500mila bottiglie in Italia e nei più importanti mercati esteri.
Speck Alto Adige Igp: lieve aumento produzione 2022, sale quota IgpMilano, 20 feb. (askanews) – Lo Speck Alto Adige Igp nel 2022 registra un lieve incremento della produzione. Lo scorso anno, infatti, sono state contrassegnate con il marchio di qualità Speck Alto Adige Igp 2.883.777 baffe, pari al 46,5% della produzione complessiva dei membri del Consorzio, con una crescita dello 0,08% rispetto al 2021. Sempre nel 2022, la quota Igp ha registrato un incremento di tre punti percentuali, il più alto di sempre. Un bilancio quelle del 2022 positivo secondo il Consorzio che ha spento le sue prime 30 candeline È l’Italia a riconfermarsi consumatrice numero uno di Speck Alto Adige Igp, con un dato di vendita del 68,8% e una preponderanza in Alto Adige e nel settentrione in generale. Tuttavia, da qualche anno, la richiesta sta aumentando costantemente anche nelle regioni centrali e meridionali. Anche il dato di esportazione è significativo, dimostrando che ancora una volta lo Speck Alto Adige Igp è uno dei salumi più amati fuori dall’Italia. È il 31,2% di tutta la produzione a essere soggetto a export, in particolare in Germania (24,7%), principale acquirente, e poi negli Stati Uniti (2,7%), in Francia (1,7%), in Austria (0,6%) e in Svizzera (0,7%). Crescono le attività di export anche in mercati finora debolmente esplorati, come la Polonia, la Svezia e il Canada. La grande distribuzione organizzata si conferma il canale di vendita preferenziale (67%), seguita da discount (21,5%), punti vendita al dettaglio (1,7%) e grossisti (3,2%). Menzione d’onore alla ristorazione, che con un 5,4% dimostra una ripresa significativa dopo due anni difficili. Conferma anche per la modalità prediletta degli italiani nell’acquisto e consumo: la confezione pre-affettata da 100 grammi resta anche nel 2022 la più venduta. E se consumarlo in purezza con una fetta di pane resta la modalità preferita, la sperimentazione è comunque ben accetta grazie alla versatilità del prodotto. Crescono, infatti, richiesta e consumo dei prodotti compositi, che nascono dalla grande popolarità acquisita dallo Speck Alto Adige Igp negli ultimi anni. Basti pensare che nel 2022, il Consorzio vantava 37 contratti attivi con aziende europee e l’obiettivo del 2023 è sicuramente quello di ampliare ancora di più l’offerta per il consumatore finale. “Il 2022 è stato un anno straordinario per lo Speck Alto Adige Igp. Non solo perché il consorzio che lo tutela ha festeggiato 30 anni – ha detto il presidente del Consorzio tutela Speck Alto Adige, Paul Recla, al suo secondo anno di mandato – ma anche perché sono stati raggiunti, in termini di business e comunicazione, risultati davvero importanti, che ci permettono di pensare a un futuro ancora più roseo. Naturalmente, al primo posto ci sono sempre qualità e rispetto per la tradizione, due aspetti che ci danno la certezza di offrire un prodotto buono e sano, oltre che unico nel suo genere”.
Ita Airways, operativo l’Airbus A320neo con livrea azzurraRoma, 20 feb. (askanews) – L’Airbus A320neo con nuova livrea azzurra Ita Airways ha effettuato oggi il suo primo volo commerciale: l’AZ 1781 è partito da Roma Fiumicino alle 13:20 ora locale per atterrare all’aeroporto Punta Raisi di Palermo. L’Airbus A320neo è dedicato a Francesco Moser, straordinario ciclista italiano degli anni Settanta e Ottanta, e sfoggia dettagli unici di design come la Zorro mask e le sharklets, e andrà a servire le rotte di corto e medio raggio della Compagnia. Tecnologico ed efficiente il nuovo Airbus A320neo vanta consumi di carburante ed emissioni di CO2 per passeggero inferiori del 20% rispetto agli aeromobili di precedente generazione. Consentirà ad ITA Airways di arricchire ulteriormente la sua flotta moderna ed environment-friendly, che entro il 2026 sarà composta per l’80% da aerei di nuova generazione con la conseguente riduzione di 1,3 milioni di tonnellate di emissioni di CO2. Inoltre, grazie al disegno innovativo della cabina, il nuovo A320neo offrirà ai passeggeri una esperienza di viaggio di riferimento, con sedili più moderni e confortevoli. Il nuovo A320neo servirà le rotte del network nazionale e internazionale della Compagnia da Roma Fiumicino verso gli aeroporti di Brindisi, Bari, Bologna, Catania, Genova, Milano Linate, Napoli, Palermo, Lamezia Terme, Torino e Venezia in Italia, e quelli di Parigi CDG, Madrid e Bruxelles in Europa fino a coprire nella Summer 2023 tutte le destinazioni di breve e medio raggio di Ita Airways.
Italgrob-Censis: per 92% italiani convivialità fuori casa fa bene alla vitaRimini, 20 feb. (askanews) – Stare fuori casa, bere una birra in compagnia, mangiare una pizza con gli amici e passeggiare nei luoghi della movida “fa bene alla vita”. Uscire la sera “fa vivere meglio” secondo il 47,3% degli intervistati da Censis che ha redatto, in collaborazione con Italgrob, il rapporto “Nuove sfide per la distribuzione: Horeca e il fuori casa”. Il 70,5% degli italiani ritiene che sia importante avere luoghi con una certa concentrazioni di locali, e il 78,5% è convinto che la chiusura di locali non faccia che attivare processi di degrado nelle città. Il 91,1% delle persone apprezza i locali che comunicano le pratiche ecologiche quali, ad esempio, la riduzione degli sprechi, la differenziata per i rifiuti, il ricorso a prodotti bio o a chilometro zero. Il rapporto, giunto alla seconda edizione, è stato presentato a Beer & food attraction alla fiera Rimini. Nel Rapporto Italgrob-Censis, il 92,9% degli italiani dichiara che lo stare insieme per bere e mangiare è uno degli aspetti fondamentali dello stile di vita italiano. Un’opinione trasversale ai gruppi sociali e ai territori. Il 47,3% quando esce la sera si reca in locali pubblici e, in particolare, in quelli nei territori della Movida: l’8,8% (oltre il 23% tra i giovani) lo fa quasi sempre, il 10% almeno una volta ogni quattro giorni e il 28,5% sempre. Al 40,3% degli italiani piacerebbe uscire di più la sera, perché ritiene che avrebbe un effetto positivo sulla propria qualità della vita. Nel tempo è cresciuta l’attenzione degli italiani alla sostenibilità ambientale, alla lotta al riscaldamento globale, alla spesa e i consumi alimentari sono stati rimodulati anche in funzione di questi nuovi valori. Il 91,1% delle persone apprezza molto i locali che comunicano in modo trasparente le pratiche ecologiche quali, ad esempio, la riduzione degli sprechi, la differenziata per i rifiuti, il ricorso a prodotti bio o a chilometro zero. Farsi riconoscere come green, non a parole ma con i fatti, è oggi una sfida importante per gli operatori del fuori casa e della Distribuzione Horeca. Le pratiche anti-spreco sono particolarmente apprezzate dagli italiani, se si pensa che oltre il 57% dei giovani è pronto a portarsi via dal ristorante gli alimenti avanzati dai pasti. (segue)
Lega del Filo d’Oro: un lascito solidale può fare la differenzaRoma, 20 feb. (askanews) – I bambini, i ragazzi e gli adulti con sordocecità e pluriminorazione psicosensoriale affrontano ogni giorno la difficile sfida di andare oltre il buio e il silenzio. Ma con il giusto sostegno e le migliori professionalità, quei piccoli, preziosi, traguardi quotidiani – come il primo “ciao” pronunciato dopo tanti anni di silenzio, come la soddisfazione di aver finalmente trovato un modo per comunicare con gli altri o, ancora, come la riconquista di semplici azioni, diventate difficili se non impossibili da compiere – rappresentano per le famiglie di queste persone doni dal valore inestimabile. Per queste ragioni, scegliere di fare un lascito solidale a favore della Lega del Filo d’Oro significa contribuire, in modo concreto e duraturo, a garantire un futuro migliore e più accessibile a chi non vede e non sente. Un futuro pieno di possibilità. Grazie, infatti, alla generosità di tanti italiani che hanno scelto di ricordare la “Lega” nelle ultime volontà, oggi la Fondazione può continuare a fare la differenza per i propri utenti e le loro famiglie, garantendo sempre un elevato standard di servizio e raggiungendo più persone, in diversi territori, attraverso l’apertura di nuove Sedi in tutta Italia. Si tratta di obiettivi che richiedono investimenti importanti, capaci di volgere lo sguardo oltre il presente. Per promuovere la grande importanza di un gesto in grado di vivere per sempre, la Lega del Filo d’Oro rilancia la campagna di sensibilizzazione sui lasciti testamentari “Tra la tua vita e la loro c’è un filo sottile”, che vede come protagonista Renzo Arbore, storico amico e testimonial dell’Ente. “L’importante lavoro svolto dalla Lega del Filo d’Oro necessita di tanta attenzione e cura, ma anche di progettualità capace di guardare al futuro. Attraverso un atto di amore e generosità, saremo in grado di programmare a lungo termine le nostre attività, garantendo risposte concrete alle sempre più crescenti richieste che ci arrivano quotidianamente – dichiara Rossano Bartoli, Presidente della Lega del Filo d’Oro – Questo si traduce, di fatto, in programmi educativi e riabilitativi personalizzati, in molte più diagnosi precoci per intervenire tempestivamente sui bambini al di sotto dei 4 anni e in una costante crescita a livello territoriale, per essere sempre più presenti e vicini ai nostri utenti e alle loro famiglie grazie all’apertura di nuove Sedi. Disporre un lascito solidale in favore di chi non vede e non sente è un atto di responsabilità alla portata di tutti e anche un piccolo contributo può fare la differenza”. I lasciti testamentari rappresentano una delle principali forme di sostegno per la Lega del Filo d’Oro e nel 2022 sono stati oltre cento quelli pervenuti alla Fondazione. Un dato significativo a conferma non solo dell’affidabilità di questo strumento in costante crescita – quale gesto semplice e non vincolante, che può essere ripensato, modificato in qualsiasi momento, senza che vengano in alcun modo lesi i diritti legittimi dei propri cari e familiari – ma anche dell’impegno incessante dell’Ente, che grazie al loro contributo ha potuto potenziare, nel tempo, i servizi offerti in favore dei propri utenti e una continua implementazione delle sue strutture. Per destinare un lascito solidale alla Lega del Filo d’Oro non è necessario disporre di patrimoni ingenti, basta anche una piccola parte dei propri risparmi per fare la differenza. Un’altra possibilità, sempre più diffusa fra gli italiani, è nominare la Lega del Filo d’Oro come beneficiaria di una polizza vita: queste risorse non entrano nell’asse ereditario e saranno immediatamente utilizzabili. Un lascito solidale a favore della Lega del Filo d’Oro ha dunque una triplice valenza: innanzitutto per le persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali rappresenta la sicurezza di essere assistite nel tempo, con le migliori competenze, guardando anche al “dopo di noi”. Per chi lo fa è l’occasione di restare nella memoria non solo dei propri cari, ma anche di persone sconosciute che avranno un futuro migliore. Per la Fondazione è la possibilità di pianificare a lungo termine le proprie attività e realizzare i progetti più sfidanti, dando maggiori risposte ai bisogni di più persone. Quel filo sottile che ci lega per sempre alla vita di chi non vede e non sente. La campagna di sensibilizzazione sui lasciti solidali della Lega del Filo d’Oro si ispira proprio a quel “filo prezioso” – da cui prende il nome la Fondazione – che dal 1964 unisce le persone sordocieche al mondo esterno con l’obiettivo di condurle oltre il buio e il silenzio imposto dalla loro disabilità, per sostenere e promuovere il loro percorso verso la maggiore autonomia possibile. La volontà di dare un contributo per cambiare in meglio un pezzetto di mondo e il desiderio di lasciare traccia di sé, nel lascito solidale trovano una risposta concreta, tant’è che mai come in questi anni la Lega del Filo d’Oro ha ricevuto tante richieste di informazioni in merito. È un modo per esserci, per sempre. La campagna “Tra la tua vita e la loro c’è un filo sottile” vivrà con uno spot tv e radio, su stampa e su web.