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Gp Canada, nelle libere brilla la Mercedes, Ferrari ottimista

Gp Canada, nelle libere brilla la Mercedes, Ferrari ottimistaRoma, 17 giu. (askanews) – Mercedes protagoniste nelle libere del Gp del Canada sulla pista di Montreal. Prime libere praticamente annullate per i problemi alle telecamere a circuito chiuso, che hanno praticamente annullato la sessione iniziale dopo soli sei minuti. Al termine della giornata il miglior tempo lo piazza Lewis Hamilton, staccando di appena 27 millesimi il compagno di scuderia George Russell. Subito dietro la Ferrari di Carlos Sainz con il terzo tempo, seguita dall’Aston Martin del solito Fernando Alonso. Quinto tempo per l’altra Rossa di Charles Leclerc, che lancia però ottimi segnali per quanto riguarda il passo gara. Dietro di lui solo sesta posizione per Max Verstappen su Red Bull, mentre chiude ottavo il compagno di scuderia Sergio Perez.

Una giornata che sorride a Lewis Hamilton. “Rispetto allo scorso anno ci sono elementi enormemente migliori – ha detto il pilota pritannico -, posteriore non particolarmente ma nel complesso la macchina ha fatto diversi passi avanti. Sento i miglioramenti, li avevo avvertiti a Monaco, e poi anche in Spagna, e allo stesso modo anche qui in Canada”. Non poteva mancare anche per Hamilton la domanda sul tema meteo, con la pioggia grande incognita del weekend canadese. Risposta molto semplice: “Io la adoro, quindi sabato cercheremo di divertirci”. Sulla pioggia il pensiero del leader del Mondiale, Max Verstappen: “Ora piove, e anche domani, domenica il meteo forse cambierà – ha proseguito Max -. Sicuramente è stata una sessione complicata, ma capitano anche giornate così. Mercedes e Haas veloci? Vedremo, magari noi eravamo in giornata no e loro in giornata sì. Forse una pista così, con tanti dossi e cordoli, non è adatta a noi, ma risolveremo. Sorprese per la gara? Vedremo, con l’acqua le cose possono cambiare”. Soddisfatto il Team Principal della Ferrari Frederic Vasseur: “Puntiamo alla qualifica, il passo è buono”. Oggi alle 22 ora italiane le qualifiche si prevede sotto la pioggia.

Argentina, in due volumi Uca apre archivi su dittatura

Argentina, in due volumi Uca apre archivi su dittaturaCittà del Vaticano, 16 giu. (askanews) – Quali rapporti, azioni di resistenza ma anche omissioni e silenzi da parte della Chiesa cattolica nel tragico periodo della storia argentina che va dal 1966 al 1983, segnati dai colpi di stato dei militari, fino al tragico epilogo del governo del governo dei militari del generale Videla.

Un enorme studio di ricerca e analisi storica è stata portata a termine dalla Uca, la prestigiosa Università cattolica argentina che si è avvalsa del lavoro di oltre 20 studiosi, con la pubblicazione di due volumi (un terzo è ancora in gestazione)dall’evocativo titolo: “La verità vi renderà liberi” che prende in esame quasi un ventennio di vita nel paese natale di Papa Bergoglio basandosi su un elemento decisivo: l’accesso agli archivi dei vari organismi, sia vaticani che della Conferenza episcopale argentina, con l’utilizzo anche di documenti fino a questo momento secretati. Una opera di disvelamento voluta, ‘in primis’, dallo stesso Pontefice argentino. A presentarli nella sede della Radio Vaticana a Roma, alcuni suoi curatori e tra loro Carlos Galli, ricercatore e decano della facoltà teologica dell’Uca.

“Si tratta – ha spiegato lo stesso Galli – di un’opera collettiva e sinodale che nel secondo volume tratta della Chiesa argentina e della Santa Sede di fronte al ‘terrorismo’ di Stato’ che è andato dispiegandosi in quei drammatici anni”. Galli ha parlato di “spirale demoniaca che ebbe il suo compimento con la violenza diffusa di Stato messa in atto dagli apparati governativi di quegli anni”. Di fronte a tutto ciò si è posto lo storico che nei volumi ha analizzato “argomenti difficili ma necessari” come quelli che riguardano il ruolo della Chiesa dal 1976 quando apparvero evidenti sequestri, torture e sparizioni di oppositori operati dal regime dei militari al governo.

In questi libri, ha poi affermato Galli, “si realizza un’opera di analisi storica che abbraccia due decenni dove raccontiamo la verità storica senza retorica ma con un atteggiamento intellettuale onesto. Ricordo che già la Conferenza episcopale argentina, in un suo pubblico documento, ha ammesso di non aver fatto abbastanza per prevenire e poi agire in molti casi di violazione di diritti umani”.

A Madrid presentato “Bailo Bailo”, il musical per 80 anni Carrà

A Madrid presentato “Bailo Bailo”, il musical per 80 anni CarràRoma, 16 giu. (askanews) – Presentato al Capitol di Madrid, lo storico teatro situato sulla Gran Via, il musical “Bailo Bailo” dedicato alla grandissima Raffaella Carrà.

A pochi giorni dall’ottantesimo compleanno dell’artista amata in tutto il mondo, Spagna e Italia si uniscono per rendere omaggio a colei che ha incarnato un modello di libertà per le generazioni femminili di ieri e di oggi. Un grande musical, frutto di una collaborazione panaeuropea che schiera case di produzione quali la Dreamcatcher Bv, e che vedrà la sua Prima Mondiale a Madrid il prossimo 2 novembre, nel rinnovato Capitol Theater, che per la prima volta dal 1933 diviene palcoscenico per un musical. Un luogo speciale ed unico per far debuttare un’opera che cercherà di riportare in scena lo spirito e l’energia dell’indimenticabile Raffaella. Una produzione che da Madrid si rivolge al mondo, con l’ambizione di seguire la scia e diventare un “Latin Mamma Mia”, un’esplosione di gioia e felicità.

Alla conferenza stampa, aperta da Euprepio Padula (artista molto amico della Carrà), sono intervenuti l’ambasciatore italiano in Spagna Giuseppe Maria Buccino Grimaldi, il Ceo del Capitol Theater Alberto Menkes, la produttrice del musical Valeria Arzenton e il compagno di vita e di lavoro della Carrà, Sergio Iapino. “Devo ringraziare Valeria Arzenton per 2 motivi – ha dichiarato Sergio Iapino – il primo è per aver voluto fortemente questo progetto; il secondo è perchè è stata forse l’unica, dopo la scomparsa di Raffaella, ad aver mantenuto ciò che ha promesso per renderle omaggio. Quando mi ha detto che voleva il debutto mondiale a Madrid ho pensato che questo musical sarebbe stata la più grande FIESTA che si potesse immaginare per celebrare i suoi 80 anni. E adesso, come direbbe Raffaella, basta cazzeggiare, lavoriamo tutti per fare tanto RUMORE!”

Liberamente adattato dal film Explota Explota di Nacho Alvarez, “Bailo Bailo” ha coinvolto alcune fra le maggiori stelle del musical internazionale, con la regia di Federico Bellone, le coreografie di Gillian Bruce, la supervisione musicale di Giovanni Maria Lori e la produzione di Valeria Arzenton, oltre alla consulenza artistica di Sergio Iapino. “Se mi chiedessero qual’è la fisionomia di un sogno – ha dichiarato la produttrice del musical Valeria Arzenton – eccolo qui, Bailo Bailo è il mio sogno che si avvera. È un grande sogno di respiro internazionale perché nel suo dna ci sono gli elementi fondamentali di diverse nazionalità e perché da Madrid guarda al mondo”.

Nel cast, star del calibro di Lydia Fairen, Natalia Millan, Thomas Naim, Dani Tatai, Pepa Lucas e Chez Gutzman. Tra le novità messe in campo dalla produzione per rendere omaggio alla Carrà in occasione dei suoi 80 anni, il brano Bailo Bailo Song, hit tratta ed ispirata alla celebre sigla Ballo Ballo di Raffaella, eseguita live da Marco Martinelli (giovane talento italiano scoperto da Raffaella Carrà) featuring Lydia Fairen e Bella Exum. Inoltre, l’esclusiva collezione di gioielli Carrà HRD disegnata da Percossi Papi e certificata da Concetta Spitaleri HRD Anversa. Infine, dal 18 e fino al 21 di giugno, la produzione del musical metterà in vendita i biglietti da collezione “Tanti Auguri Raffaella”, acquistabili al link: bailobailomusical.com

Prodi commosso ai funerali: con Flavia abbiamo condiviso cielo e terra

Prodi commosso ai funerali: con Flavia abbiamo condiviso cielo e terraBologna, 16 giu. (askanews) – “Ho visto Flavia sorridermi per l’ultima volta nel sentiero tra Gubbio e Assisi dopo due giorni di pura felicità, con alcuni dei nostri più cari amici”. Comincia così il ricordo che Romano Prodi ha voluto condividere dando l’addio all’amata moglie Flavia Franzoni, morta per un malore martedì scorso mentre percorreva un tratto del cammino di San Francesco. “Siamo stati 54 anni sempre insieme, nei lunghi momenti di gioia e anche del dolore”, ha detto l’ex premier nella chiesa di San Giovanni in Monte a Bologna abbracciando la nipote Chiara: “a 54 anni anni vorrei aggiungere anche il ricordo degli altri due anni del corteggiamento e anche un po di più: mai mi sono pentito di aver tanto insistito”.

“Abbiamo sempre condiviso tutto: dalla presidenza dell’Iri e alla vita politica a Roma e a Bruxelles. A me ha sacrificato la sua carriera ma non ha rinunciato al suo continuo approfondimento della conoscenza del welfare con una presenza intellettuale discreta e raffinata”, ha detto Prodi, commosso e sforzandosi di sorridere al termine delle esequie: “Non pensate che la nostra lunga vita insieme sia stata solo una vita di scambi intellettuali o di preoccupazioni. Abbiamo vissuto insieme cielo e terra, anche terra. Tanta felicità fra di noi”. Il cardinale di Bologna, Matteo Zuppi, ha ricordato Flavia Franzoni come una donna “generosa ma non accomodante” che con Achille Ardigò e scelse la sociologia vicina ai poveri, “quella che verifica e corregge le decisioni degli economisti, per esempio certi tagli alla spesa che provocano conseguenze spesso lasciate a chi viene dopo”. Flavia, ha spiegato il cardinale, “riportava ogni cosa al senso profondo delle cose, in politica, nelle relazioni occasionali e in quelle profonde, familiari. Era come se lei avesse la bussola. Ci si può smarrire, senza un orientamento così. Ma anche ritrovare, certo, definitivamente”.

Sull’altare anche don Luigi Ciotti e il nipote don Matteo Prodi. Poco più in là gli amici e compagni nelle istituzioni Parisi, Clò e Bianchi. Gli ex presidenti del Consiglio, Mario Draghi, Mario Monti e Massimo D’Alema hanno portato un abbraccio alla famiglia. Poi economisti e imprenditori, tra cui Profumo, Moretti, Montezemolo e Cimbri. Il Pd al gran completo con la segretaria Schlein, Bonaccini, Letta, Veltroni, Bersani e Provenzano. Per il governo la ministra Bernini e il viceministro Bignami. Giorgia Meloni ha mandato una corona di fiori per ringraziare “una persona che ha vissuto a fianco di chi ha dato molto alle istituzioni italiane”. Sul sagrato anche Gianni Morandi, il cantate preferito di Flavia.

”M’ama non m’ama”, il singolo di Baby K per l’estate 2023

”M’ama non m’ama”, il singolo di Baby K per l’estate 2023Roma, 16 giu. (askanews) – Baby K è tornata per l’estate 2023 con il nuovo singolo “M’ama non m’ama” (Columbia Records/Sony Music Italy), fuori venerdì 16 giugno ovunque al link https://columbia.lnk.to/mamanonmama.

Un nuovo look passionale ha anticipato il mood esplosivo di “M’ama non m’ama”, brano – prodotto da Davide Simonetta e scelto per la nuova campagna Fonzies – pronto a farci ballare e a prendere la vita con leggerezza. “Sono finalmente tornata nel quartiere, – commenta Baby K – tornando alle mie radici fra un sound che mescola l’hip hop classico al calore della dancehall. M’ama non M’ama è un racconto divertente che ci ricorda che non si trova l’amore né marito nel club: ‘mamma diceva che no, non si fa m’ama non m’ama dentro una dancehall’”.

Con “Easy” (https://Columbia.lnk.to/Easy) e “Bolero” (https://BabyK-MIKA.lnk.to/Bolero) feat. Mika, Baby K ha dimostrato che non vuole precludersi nessuna strada nel suo futuro, all’insegna della sperimentazione e dell’autoaffermazione della sua identità artistica. Claudia Nahum, in arte Baby K, è nata a Singapore ed è cresciuta a Londra. Artista italiana dei record, con la hit “Roma-Bangkok”, collabora con diversi artisti tra i più importanti del panorama musicale come Tiziano Ferro e Major Lazer.

Papa, Alfieri: con attenta convalescenza viaggi in condizioni migliori

Papa, Alfieri: con attenta convalescenza viaggi in condizioni miglioriCittà del Vaticano, 16 giu. (askanews) – “Se non ricordo male, il primo viaggio in Portogallo è ad agosto, quindi a circa due mesi dall’intervento. Se lui fa un’attenta convalescenza, potrà fare questo viaggio in condizioni migliori rispetto a quando lo aveva programmato in precedenza, con questi disturbi, questi dolori, queste crisi sub-occlusive. Cioè quando i processi di cicatrizzazione saranno terminati, lui starà meglio. E quindi per me li può fare assolutamente i viaggi. Poi con i suoi collaboratori durante questo mese e mezzo cercherà di equilibrare e di bilanciare gli impegni tra quelli improcrastinabili e quelli più gravosi”. Così i prof. Sergio Alfieri in una intervista esclusiva raccolta dal giornalista Salvatore Cernuzio per i Media Vaticani.

Il medico che ha operato Papa Francesco ha, quindi, ribadito che “l’intervento è andato bene. Ho delle preoccupazioni per la salute del Papa? No, nel senso che il Santo Padre, rispetto ad altri coetanei di 86 anni, ha un cuore perfetto, ha gli esami del sangue che molti cinquantenni invidierebbero perché non ha un parametro fuori posto, neanche uno: la glicemia, il colesterolo, i globuli bianchi… Ha un ottimo valore di emoglobina, non ha nessun problema. – ha rivelato – Ha gli organi vitali, quelli che noi consideriamo nei pazienti quando si deve valutare la criticità o meno, sani. Il cuore è sano, non ha mai avuto problemi, i reni funzionano benissimo, i polmoni funzionano bene”. “Voi avete visto ogni tanto ha quel sibilo, però vi ricordate dell’ulteriore intervento che ha subito in gioventù – l’asportazione di parte del lobo – e quindi ha meno polmone degli altri, ma questo lo ha da sempre… Non è quello che preoccupa. La preoccupazione – ha poi aggiunto Alfieri – che ho è che faccia una buona convalescenza: che lui e chi gli sta intorno questo primo mese limitino un pochino gli impegni, non in generale, ma quelli gravosi per quello che potrebbero essere gli sforzi a livello della parete addominale”.

Quindi, ancora una precisazione sulla convelescenza del Pontefice ora che ritornato in Vaticano. “Gli abbiamo chiesto, raccomandato e spiegato che una buona convalescenza adesso potrà permettergli di poter essere operativo in tutti gli impegni che ha programmato da luglio in poi, compresi i viaggi. Quindi non deve stare a letto, assolutamente no, ma – ha precisato Alfieri – deve ancora stare attento agli sforzi. Almeno un mese di convalescenza per risparmiare un po’ i muscoli addominali, in modo tale che possa cicatrizzare bene, così che lui possa riprendere al meglio tutti i suoi impegni”.

Artisti in erba, campus estivo della Fondazione smART

Artisti in erba, campus estivo della Fondazione smARTRoma, 16 giu. (askanews) – Fondazione smART – polo per l’arte propone per l’estate 2023 una nuova edizione di Artisti in erba, il campus ludico-formativo rivolto ai bambini dai 6 agli 11 anni, pensato per sviluppare la loro creatività, sfruttando i molteplici linguaggi dell’arte.

Il campus si svolgerà dal 19 giugno al 28 luglio e sarà articolato nella forma di laboratori didattici tenuti ogni settimana da un artista diverso, con progetti inediti che spaziano dalle arti visive a quelle sonore: un’occasione per entrare in contatto e divertirsi con l’arte contemporanea. Al termine di ogni settimana verrà realizzata una mostra, performance o istallazione, per condividere con amici e famiglie le proprie creazioni. Il campus Artisti in erba, tra i vincitori del progetto “ESTATE IN CITTÀ”, è convenzionato con il Municipio Roma II e mette a disposizione 25 posti giornalieri (in forma convenzionata) compresi 3 posti pro die per bambini con disagio socio-economico segnalati dal Municipio, la cui partecipazione è gratuita. Il campus si svolgerà nella sede del Forte Antenne, sito architettonico all’interno di Villa Ada.

Musica, Charlie Charles torna con suo nuovo singolo “Obladi Oblada”

Musica, Charlie Charles torna con suo nuovo singolo “Obladi Oblada”Roma, 16 giu. (askanews) – Charlie Charles in questi giorni ha disseminato indizi in giro: un cartonato con lo spoiler della strumentale al Parco Sempione di Milano, riferimenti ai Beatles inseriti in www.charliecharles.com e l’annuncio, tramite il sito, dei tre featuring d’eccezione presenti nel brano. Adesso è arrivato il momento di ascoltare il suo nuovo singolo, “Obladi Oblada feat. Ghali, thasup & Fabri Fibra” (Island Records / Universal Music Italia), in radio e in digitale.

Il producer che ha rivoluzionato le sonorità del rap italiano, per l’occasione, ha deciso di chiamare: Ghali, l’artista più iconico della sua generazione, tra i più seguiti dell’ultimo decennio con 48 dischi di platino e 17 d’oro; thasup, con oltre 2,6 miliardi di stream totali, 58 platini e 16 ori, è considerato uno dei maggiori talenti europei, avendo sconvolto le logiche musicali dei nostri tempi, grazie alla sua capacità di trasmettere un immaginario completamente nuovo; Fabri Fibra, l’artista multiplatino che in vent’anni di carriera e 10 album ha contribuito alla nascita e alla consacrazione del rap italiano, portando al successo brani ormai diventati di culto nel panorama musicale italiano. Nella traccia la psichedelia dei Beatles si unisce e si fonde allo stile dei quattro artisti, molto diversi fra loro, ma che in “Obladi Oblada” diventano una cosa sola, pur mantenendo gli stili di ognuno di loro ben distinti.

L’artwork del singolo e la grafica della foto di Charlie Charles sono state realizzate da Felipe Cardeña (courtesy Deodato Arte). Il sound di Charlie Charles è così caratteristico e riconoscibile da renderlo a tutti gli effetti una delle figure di spicco nel panorama urban nazionale. La sua carriera ha inizio nel 2015, quando realizza insieme a Sfera Ebbasta “XDVR” (acronimo di Per Davvero), che diviene ben presto album rap rivelazione dell’anno e consacra Charlie come producer tra i più apprezzati della scena italiana e internazionale. Tra le sue firme più importanti si annoverano “Ninna Nanna” di Ghali, “Bimbi” (doppio platino) – con Izi, Rkomi, Sfera Ebbasta, Tedua e Ghali -, la hit “Calipso” (quadruplo platino) – feat. Sfera Ebbasta, Mahmood e Fabri Fibra -, ma anche diversi featuring con noti artisti internazionali come SCH, Lacrim, Booba e Quavo. Nel 2019, inoltre, firma la produzione di “Soldi” (quadruplo platino), brano con cui Mahmood vince la 69^ edizione del Festival di Sanremo. Tra le diverse certificazioni collezionate dall’artista ci sono anche il triplo platino per “Peace & love” con Sfera Ebbasta e Ghali e quelle per le produzioni di album iconici come “Sfera Ebbasta” (tre dischi di platino), “Rockstar” (sette dischi di platino) e “Famoso” (cinque dischi di platino) di Sfera Ebbasta, “Album” di Ghali (tre dischi di platino), e di singoli come “s!r!” di thasup feat. Lazza e Sfera Ebbasta (quattro dischi di platino), “TU MI HAI CAPITO” di Madame feat. Sfera Ebbasta (tre dischi di platino) e il più recente “Hoe” di Tedua con Sfera Ebbasta.

Fi avanti nel nome di Berlusconi e con la “benedizione” di Marina

Fi avanti nel nome di Berlusconi e con la “benedizione” di MarinaRoma, 16 giu. (askanews) – Forza Italia va avanti unita, nel segno di Silvio Berlusconi e con la “benedizione” di Marina.

A due giorni dai funerali di Berlusconi, i vertici del partito si presentano in conferenza stampa dando un messaggio di compattezza: accanto al coordinatore Antonio Tajani ci sono i capigruppo alla Camera Paolo Barelli e al Senato Licia Ronzulli e il capo delegazione al Parlamento Ue Fulvio Martusciello. “Tutto il movimento è unito attorno al nome di Berlusconi”, assicura Tajani, che prima della conferenza stampa ha ricevuto una telefonata di Marina, che ha quindi voluto dissipare dubbi e timori di un ‘disimpegno’ della famiglia. “Mi ha chiesto – ha spiegato – di ringraziare tutta Fi per le manifestazioni di grande affetto per suo padre e mi ha ribadito, nel rispetto dei ruoli, stima, affetto, vicinanza di tutta la sua famiglia a Forza Italia che è una delle maggiori realizzazioni di Silvio Berlusconi”. D’ora in poi, ammette Barelli, il cammino “non sarà semplice” ma tutto il partito sente “il peso e la responsabilità” di portare avanti un progetto “vincente”. Anche Ronzulli – leader della ‘minoranza’ interna – garantisce lealtà: “Dobbiamo praticare l’unità senza farci condizionare da chi vorrebbe un partito litigioso e debole, non sarà così perchè lo dobbiamo a Berlusconi”.

Come andare avanti lo spiega, statuto alla mano, il ministro degli Esteri e vice premier. Giovedì prossimo si riunirà il comitato di presidenza di Forza Italia che convocherà il Consiglio nazionale, che sarà chiamato a eleggere il presidente reggente, con tutta probabilità lo stesso Tajani. Questo dovrà guidare il movimento fino al prossimo congresso nazionale, che non si terrà prima del 2024. Non previsto, al momento, un nuovo incarico per Marta Fascina, che “è deputata e compagna di vita di Silvio Berlusconi, non c’è bisogno di ritagliarle spazi formali”. Mentre si mette in moto la macchina congressuale, sono confermate tutte le iniziative politiche, così come il sostegno “leale e costruttivo” al governo. Per ricordare Berlusconi (il cui nome “sarà sempre non nostro simbolo”) il prossimo 29 settembre, giorno della sua nascita, sarà organizzata una tre giorni nazionale a Paestum. “Andremo avanti – ha ribadito Tajani – non abbiamo timore del confronto perchè siamo portatori di un grande disegno di un signore che ci guarda dall’alto e che rimarrà sempre e comunque la nostra guida politica e il punto di riferimento, anche umano e morale”.

Bankitalia raddoppia la stima del Pil 2023 (+1,3%) e abbassa le stime dell’inflazione (6,1%)

Bankitalia raddoppia la stima del Pil 2023 (+1,3%) e abbassa le stime dell’inflazione (6,1%)Roma, 16 giu. (askanews) – La Banca d’Italia ha rivisto nettamente al rialzo la previsione di crescita economica della Penisola di quest’anno, all’1,3% ora l’espansione del Pil attesa è più del doppio del più 0,6% stimato lo scorso gennaio. All’opposto Bankitalia ha ritoccato al ribasso le attese sul successivo biennio, al più 1% sul 2024 e al più 1,1% sul 2025, laddove sei mesi fa prevedeva il più 1,2% di crescita per ognuno di questi due anni. Migliorano le attese su inflazione e mercato del lavoro.

La crescita è rivista al rialzo nel 2023 grazie a un andamento migliore delle attese nel primo trimestre, afferma Bankitalia co un comunicato, e al ribasso nel biennio 2024-25, principalmente per via di un più forte deterioramento delle condizioni finanziarie. Lo scorso 7 giugno anche l’Ocse aveva raddoppiato la previsione di crescita del Pil dell’Italia sul 2023 al più 1,2%, mentre sul 2024 prevedeva un più 1%. Queste proiezioni sono state elaborate dagli esperti di Via Nazionale nell’ambito dell’esercizio coordinato dell’Eurosistema, relativo all’intera area euro e che è stato rese note ieri dalla Bce. Sono basate sulle informazioni disponibili al 23 maggio per la formulazione delle ipotesi tecniche e al 31 maggio per i dati congiunturali. Una più ampia discussione dello scenario previsivo verrà presentata, come di consueto, nel Bollettino economico della Banca d’Italia in uscita il prossimo 14 luglio.

Lo scenario presentato presuppone che le tensioni connesse con il conflitto in Ucraina non comportino ulteriori difficoltà nell’approvvigionamento di materie prime. Il quadro macroeconomico risente invece degli effetti di condizioni monetarie e creditizie più restrittive per imprese e famiglie. Lo scenario incorpora le misure contenute nel c.d. “Decreto Lavoro” e tiene conto degli interventi finanziati nell’ambito del programma Next Generation Eu, sulla base delle informazioni più aggiornate relative al Pnrr. Le previsioni di inflazione sono state attenuate al 6,1% sulla media di quest’anno, al 2,3% sul prossimo e al 2% sul 2025. A gennaio Bankitalia pronosticava un carovita 2023 al 6,5%, sul 2024 il 2,6% e sul 2025 al 2%. Migliorano anche le attese sul tasso di disoccupazione: 7,7% sia quest’anno che il prossimo e 7,6% del 2025. Sei mesi fa era previsto un 8,2% quest’anno, il 7,9% il prossimo, per poi calare al 7,6% nel 2025 L’inflazione è stata rivista al ribasso principalmente per la discesa dei corsi energetici, più rapida di quanto ipotizzato a gennaio. “Queste proiezioni sono circondate da un’incertezza elevata, con rischi per la crescita orientati prevalentemente al ribasso. Il conflitto in Ucraina rimane uno dei principali fattori di instabilità, da cui possono scaturire nuovi rincari delle materie prime e un deterioramento della fiducia di famiglie e imprese – avverte Bankitalia -. Rischi non trascurabili sono anche connessi con l’evoluzione dell’attività economica globale, che potrebbe risentire in misura maggiore degli effetti della restrizione monetaria in atto nelle economie avanzate, riflettendosi in una minore domanda dall’estero di beni e servizi italiani”.

Il Pil “potrebbe inoltre essere frenato da un più forte irrigidimento delle condizioni di offerta del credito. I rischi per l’inflazione sono bilanciati. Pressioni al rialzo potrebbero provenire, oltre che da nuovi aumenti dei prezzi delle materie prime, dalla possibilità che la trasmissione del calo dei prezzi dell’energia a quelli degli altri beni e dei servizi risulti significativamente più lenta e meno pronunciata rispetto alle regolarità osservate in passato. Per contro – conclude lo studio – la possibilità di un deterioramento più marcato e duraturo della domanda aggregata potrebbe tradursi in una inflazione più contenuta rispetto a quanto prefigurato”.