La Russa: contro i femminicidi vorrei una manifestazione di soli uominiRoma, 6 giu. (askanews) – “Una cosa che si può fare subito” contro i femminicidi “è raddoppiare il numero dei Carabinieri, ora sono 600 che si occupano dei reati di genere: ne togliamo 5 per ogni altro settore e li portiamo da 600 a 1.200. Gliel’ho detto ai Carabinieri. Ma non basta. Mi veniva voglia, ma so che verrebbe interpretata male, di indire una manifestazione di soli uomini perché il femminicidio è una questione di uomini. Io vorrei vedere una manifestazione di uomini per far capire che c’è bisogno che noi uomini prendiamo coscienza” di questo problema. Lo ha detto il presidente del Senato Ignazio La Russa, ospite negli studi di L’aria che tira su La7.
Credo, ha aggiunto La Russa, che “un segnale debba partire da noi e dalle famiglie. Il rispetto per le donne nasce in famiglia”, ha concluso.
Meloni: sostegno a 360 gradi a Tunisia, cooperazione per 700 mlnTunisi, 6 giu. (askanews) – “In questo che è sicuramente un periodo di difficoltà del quadro internazionale, per la Tunisia e tutta la regione, io ho voluto confermare al presidente Saied il sostegno dell’Italia a 360 gradi, il sostegno ad esempio al bilancio tunisino, l’apertura di linee di credito a favore soprattutto dello sviluppo, partendo dalla piccola e media impresa fino al settore agroalimentare”. Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, al termine dell’incontro con il premier tunisino, Kais Saied.
“”E’ un ulteriore impegno che si aggiunge ai numerosi progetti di cooperazione italiana nel Paese, che ammontano a 700 milioni di euro nel loro complesso, e focalizzano l’attenzione sui settori prioritari, agricoltura, istruzione, formazione professionale, la sanità, i servizi di base”, ha aggiunto.
Milano, 6 giu. (askanews) – Dai rifugi nei tunnel della metropolitana di Kiev al Teatro Arcimboldi di Milano. Domenica 9 giugno arrivano al TAM gli Okean Elzy, una delle più popolari rockband ucraine. La tappa milanese fa parte del tour “Help for Ukraine” nato con lo scopo di raccogliere fondi e di sostenere l’Ucraina e i suoi profughi.
Okean Elzy sono un simbolo della resistenza del popolo ucraino e nascono nel 1994 a Leopoli, ma la loro popolarità ha superato i confini del loro paese. La loro musica cattura e unisce, il loro sound personale e i testi diretti toccano l’anima. I concerti del gruppo sono sempre un evento emozionante e coinvolgente. La band ha abbattuto le barriere linguistiche con una proposta musicale caratterizzata da una combinazione di sound europeo, poesia ucraina e melodie slave. Proprio per questo motivo hanno suonato in molti paesi del mondo fra cui Polonia, Germania, Canada, Stati Uniti, Gran Bretagna, Australia.
CANZONI E RESISTENZA Il carismatico frontman del gruppo, Svyatoslav Vakarchuk, fin dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina, ha sostenuto la difesa territoriale della regione di Leopoli. Il musicista visita i punti caldi del fronte, sostiene i difensori e presta assistenza volontaria ai bisognosi. Continua inoltre a ispirare i soldati e il popolo ucraino con la creatività, cantando canzoni nelle stazioni ferroviarie e nelle strade. Recentemente Svyatoslav Vakarchuk si è esibito alla centrale nucleare di Chernobyl.
La prima esibizione di beneficenza degli Okean Elzy si è svolta il 24 aprile 2021 nella metropolitana di Kiev, che è diventata un rifugio per migliaia di persone durante gli attacchi missilistici russi. Il concerto “I will be good” è stato trasmesso in onda su un telethon nazionale e più di 22 paesi si sono uniti alla trasmissione, per raccogliere fondi e acquistare attrezzature mediche per gli ospedali pediatrici di Mykolaiv e Zaporozhye. È lì che vengono portati i bambini feriti che subiscono amputazioni a causa della guerra. “Durante il nostro tour, ovviamente, raccoglieremo fondi per le necessità dei bambini ucraini che hanno sofferto durante questa terribile guerra. Sarà un’occasione anche per ricordare al mondo che gli ucraini oggi stanno combattendo non solo per il loro paese, ma stanno difendendo la democrazia, la libertà e lo sviluppo di tutta l’Europa, e spesso del mondo”, ha dichiaraato Vakarchuk.
IL TOUR Con l’inizio della barbara aggressione della Russia contro l’Ucraina, Okean Elzy ha iniziato il tour mondiale di concerti di “Help for Ukraine”. Gli obiettivi principali di questo tour non sono solo unire le persone di tutto il mondo per sostenere l’Ucraina e sostenere gli ucraini dispersi dalla guerra in tutto il mondo, ma anche raccogliere aiuti economici per l’Ucraina e i suoi cittadini. Ai concerti che hanno già avuto luogo in Europa in città come Berlino, Varsavia, Praga, Madrid, Helsinki, Tallinn, Riga, Francoforte e molte altre città europee hanno partecipato centinaia di migliaia di persone. Uno dei momenti più importanti e toccanti del tour è stata l’esibizione del frontman della band Slava Vakarchuk al concerto dei Coldplay a Bruxelles. Nella primavera del 2023, gli Okean Elzy continuano il tour in città europee come Parigi, Barcellona, Tel Aviv e anche nelle principali città del Nord America. In questi difficili tempi di guerra, la band Okean Elzy non interrompe la sua attività artistica. Nel giugno 2022, la band ha pubblicato la nuova canzone “Flowers of mine zones” che è diventata rapidamente l’inno dei soldati ucraini. La versione della canzone “Spring” di Okean Elsy – speciale progetto congiunto tra musicisti francesi e UNICEF Francia – per raccogliere aiuti per i bambini ucraini colpiti dall’invasione russa è stata pubblicata il 26 ottobre 2022.
Roma, 6 giu. (askanews) – “La grande novità degli ultimi mesi è l’inserimento nella Costituzione della tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi e l’indicazione che la legge dello Stato deve disciplinare “i modi e le forme della tutela degli animali””. Lo ha ricordato il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, intervenendo al Convegno the Forest Factor in corso a Roma. “Il nuovo dettato Costituzionale – ha sottolineato -è una sfida per il Parlamento che lo deve attuare, e per il Governo che deve agire in linea con nuovi i principi indicati nella Carta. Sulla stessa linea va il nuovo principio comunitario “DNSH – Do No Significant Harm”, cioè di non arrecare danno significativo all’Ambiente. Ci muoviamo, insomma, nel solco di una sensibilità accresciuta e di storici riconoscimenti istituzionali e costituzionali alla tutela dell’ambiente, come elemento imprescindibile nel quadro dei diritti e dei doveri dei cittadini”.
Roma, 6 giu. (askanews) – La Cyber Security Italy Foundation rafforza il proprio ruolo di riferimento nel settore della cybersecurity in Italia grazie a due nuovi protocolli di intesa focalizzati sulla formazione e all’inserimento di nuovi membri all’interno del Comitato Tecnico scientifico e dell’advisory board.
La fondazione no profit, presieduta da Marco Gabriele Proietti, la prima in Italia sul mondo cibernetico, annuncia infatti l’ingresso nel CTS Cyber, tra gli altri, dell’ingegnere Enrico Maresca (Direttore della Sicurezza Informatica del Ministero della Giustizia), della dottoressa Nicla Ivana Diomede (Direttore del Dipartimento di Cybersecurity e Sicurezza di Roma Capitale) e nell’advisory board dell’avvocato Lidia Dimasi (Docente di “Diritto amministrativo” presso il Dipartimento di Giurisprudenza – Università degli studi di Messina). La Cyber Security Italy Foundation ha poi siglato un accordo con l’Istituto Tecnico Superiore Nuove Tecnologie per il Made in Italy nel settore dei Servizi alle Imprese con l’obiettivo di promuovere competenze e professionalità elevate e innovative per la comunicazione e la sicurezza digitale, tali da essere facilmente spendibili nei principali settori e ambiti produttivi e nell’area dei servizi alle imprese, con ampio riferimento alla programmazione europea per la divulgazione di tecnologie e competenze di cybersecurity. Tra le attività previste dall’accordo: attuare percorsi formativi anche con modalità innovative e/o on the job rivolti a professionisti e aspiranti tecnici superiori; favorire iniziative di ricerca nel campo dell’innovazione tecnologica di settore; organizzare e promuovere iniziative di informazione, comunicazione e formazione destinate a studenti delle scuole secondarie e cittadini.
Avviato inoltre il Protocollo d’Intesa tra la Cyber Security Italy Foundation e Trend Micro per il Progetto Pilota di diffusione della cultura della Cyber Sicurezza nelle Scuole di Secondo Grado. L’obiettivo del progetto è di sensibilizzare gli studenti sull’importanza della cyber sicurezza, fornire conoscenze di base e competenze pratiche in materia di cyber sicurezza. “Questi protocolli e l’arrivo dei nuovi membri rappresentano un importante passo avanti per la Cyber Security Italy Foundation nel suo impegno a creare una società digitale, consapevole, sicura e resiliente. Il Cts, diretto dall’Ingegner Angelo Tofalo, già Sottosegretario di Stato alla Difesa, si arricchisce di esperti altamente qualificati, che contribuiranno a perseguire ulteriormente la nostra missione di promuovere la consapevolezza e la sicurezza informatica nel Paese. L’accordo con l’Istituto Tecnico Superiore Nuove Tecnologie per il Made in Italy, così come il Progetto Pilota di Diffusione della cultura della Cyber Sicurezza nelle Scuole, ci permetteranno invece, tramite programmi di formazione congiunti e all’avanguardia e campagne di sensibilizzazione, di accedere alla formazione di un team di talenti emergenti, con l’obiettivo di creare una rete di professionisti in grado di maturare conoscenze e competenze necessarie per affrontare le minacce informatiche future sempre più complesse e frequenti”, spiega il presidente e fondatore della Cyber Security Italy Foundation Proietti.
Roma, 6 giu. (askanews) – “Le foreste, pur giocando un ruolo cruciale nella lotta alla povertà e nel raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile grazie ai loro impagabili benefici ecologici, economici e sociali, sono sempre al centro di pericoli derivanti da incendi, parassiti, siccità e disboscamento. Esse costituiscono anche una barriera naturale alla diffusione delle malattie trasmesse dagli animali agli esseri umani. Il protrarsi della deforestazione sta riducendo questa difesa ed oltre il 30% delle nuove malattie segnalate dal 1960 ad oggi sono da attribuirsi a cambiamenti nell’uso del suolo, inclusa la deforestazione. I nostri boschi sono anche farmacie naturali. Delle oltre 60.000 specie di alberi presenti nel mondo tantissime hanno valore medicinale. Eppure continuiamo a depredarle”. Lo ha sottolineato il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Gen. C.A. Teo Luzi, in occasione della Conferenza internazionale “The Forest Factor” aperta a Roma. “Uomini e animali insieme – ha ricordato – rappresentano solo lo 0,3 per cento della vita. L’85,5 per cento è rappresentatodalle piante. Esse popolano il pianeta da molto prima di noi. Spesso lo dimentichiamo. Tutta la nostra evoluzione è avvenuta in un ambiente verde. Nell’era dell’Antropocene abbiamo però abbattuto un terzo di tutta la popolazione arborea”. E “gli alberi sono i più importanti assorbitori di anidride carbonica”. “Il Green Deal, la più ambiziosa manovra politica europea, passa attraverso gli alberi e la loro protezione – ha osservato -. L’Arma dei Carabinieri, soprattutto attraverso il Comando Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari, è custode del nostro meraviglioso patrimonio boschivo e delle specie che lo abitano,tramite una complessa azione combinata: monitoraggio e controllo del territorio, prevenzione e repressione degli illeciti connessi, studi e ricerca ededucazione alla legalità ambientale. La presenza capillare di circa 1.000 presidi della specialità forestale, costituisce un insostituibile elemento di prossimità ambientale, di interfaccia tra uomo e natura, tra produzione e conservazione sotto il segno della legalità e di aiuto alle comunità”.
Roma, 6 giu. (askanews) – Il Pil italiano è atteso in crescita sia nel 2023 (+1,2%) sia nel 2024 (+1,1%), seppur in rallentamento rispetto al 2022. E’ quanto stima l’Istat nelle Prospettive per l’economia italiana per il 2023 e 2024. I segnali positivi provenienti dalla stima dei conti economici trimestrali del primo trimestre 2023 hanno portato a una revisione al rialzo della stima del Pil per il 2023 di +0,8 punti percentuali (da 0,4% a +1,2%).
Nel biennio di previsione, l’aumento del Pil verrebbe sostenuto principalmente dal contributo della domanda interna al netto delle scorte (+1,0 punti percentuali nel 2023 e +0,9 p.p. nel 2024) e da quello più contenuto della domanda estera netta (+0,3 e +0,2 p.p.). Nel 2023, le scorte dovrebbero fornire un marginale contributo negativo -0,1 p.p. a cui ne seguirebbe uno nullo nel 2024. I segnali per i prossimi mesi – ha spiegato l’Istat – suggeriscono, nonostante l’avvio particolarmente positivo del primo trimestre 2023, un rallentamento dell’attività economica nel prosieguo dell’anno. In un contesto caratterizzato da un rallentamento della domanda mondiale, con l’economia di importanti partner commerciali come Germania e Usa è attesa frenare, ci si aspetta una netta decelerazione degli scambi con l’estero, più accentuata per le importazioni. Sullo scenario internazionale pesa ancora l’incertezza legata a tempi ed esiti del conflitto tra Russia e Ucraina, ai rischi di instabilità finanziaria e a un livello di inflazione ancora lontano dagli obiettivi delle Banche centrali. In Italia, gli effetti delle politiche monetarie restrittive sulla domanda interna e il venir meno della spinta degli incentivi all’edilizia saranno, tuttavia, parzialmente controbilanciati dagli effetti dell’attuazione delle misure previste dal Pnrr – soprattutto sugli investimenti – e del rallentamento dell’inflazione sulla domanda privata. Un ulteriore fattore di rischio potrebbe venire dalle conseguenze economiche, soprattutto sul settore agricolo, della recente ondata di maltempo che ha colpito con effetti drammatici l’Emilia Romagna.
L’Istat ha sottolineato che “lo scenario previsivo si fonda su ipotesi favorevoli sul percorso di riduzione dei prezzi nei prossimi mesi e sulla attuazione del piano di investimenti pubblici programmati nel biennio”. Mlp
Roma, 6 giu. (askanews) – Il Pil italiano è atteso in crescita sia nel 2023 (+1,2%) sia nel 2024 (+1,1%), seppur in rallentamento rispetto al 2022. E’ quanto stima l’Istat nelle Prospettive per l’economia italiana per il 2023 e 2024. I segnali positivi provenienti dalla stima dei conti economici trimestrali del primo trimestre 2023 hanno portato a una revisione al rialzo della stima del Pil per il 2023 di +0,8 punti percentuali (da 0,4% a +1,2%).
Nel biennio di previsione, l’aumento del Pil verrebbe sostenuto principalmente dal contributo della domanda interna al netto delle scorte (+1,0 punti percentuali nel 2023 e +0,9 p.p. nel 2024) e da quello più contenuto della domanda estera netta (+0,3 e +0,2 p.p.). Nel 2023, le scorte dovrebbero fornire un marginale contributo negativo -0,1 p.p. a cui ne seguirebbe uno nullo nel 2024. I segnali per i prossimi mesi – ha spiegato l’Istat -suggeriscono, nonostante l’avvio particolarmente positivo del primo trimestre 2023, un rallentamento dell’attività economica nel prosieguo dell’anno. In un contesto caratterizzato da un rallentamento della domanda mondiale, con l’economia di importanti partner commerciali come Germania e Usa è attesa frenare, ci si aspetta una netta decelerazione degli scambi con l’estero, più accentuata per le importazioni. Sullo scenario internazionale pesa ancora l’incertezza legata a tempi ed esiti del conflitto tra Russia e Ucraina, ai rischi di instabilità finanziaria e a un livello di inflazione ancora lontano dagli obiettivi delle Banche centrali. In Italia, gli effetti delle politiche monetarie restrittive sulla domanda interna e il venir meno della spinta degli incentivi all’edilizia saranno, tuttavia, parzialmente controbilanciati dagli effetti dell’attuazione delle misure previste dal Pnrr – soprattutto sugli investimenti – e del rallentamento dell’inflazione sulla domanda privata. Un ulteriore fattore di rischio potrebbe venire dalle conseguenze economiche, soprattutto sul settore agricolo, della recente ondata di maltempo che ha colpito con effetti drammatici l’Emilia Romagna.
L’Istat ha sottolineato che “lo scenario previsivo si fonda su ipotesi favorevoli sul percorso di riduzione dei prezzi nei prossimi mesi e sulla attuazione del piano di investimenti pubblici programmati nel biennio”. Rallenta l’inflazione trainata al ribasso dalla componente energetica stima l’Istat nelle Prospettive per l’economia italiana per il 2023-2024. Il percorso di rientro dell’inflazione, “favorito dalla discesa dei prezzi dei beni energetici e dalle politiche restrittive attuate dalle banche centrali”, si rifletterà in una riduzione della dinamica del deflatore della spesa delle famiglie residenti sia nel 2023 (+5,7%) sia, in misura maggiore, nel 2024 (+2,6%). Nei prossimi mesi “dovrebbero continuare a prevalere spinte al ribasso dei costi degli input che traslano sul prezzo finale di vendita dei beni e dei servizi”. Tuttavia, un contributo determinante all’inflazione al consumo sarà fornito dal proseguimento della dinamica in flessione dei prezzi degli energetici cui dovrebbe aggiungersi l’apporto deflativo proveniente dalla componente dei beni alimentari. Sotto l’ipotesi di normalizzazione dei prezzi delle materie prime agricole e del gas naturale nei prossimi mesi e di una stabilizzazione delle quotazioni del petrolio e del cambio, nell’anno in corso la dinamica dei prezzi è prevista in parziale decelerazione. Nella media del 2023, dunque, il deflatore della spesa delle famiglie è previsto ridursi (+5,7%, da +7,4% nel 2022), mentre il deflatore del Pil segnerà un incremento (+5,6%, da +3% nel 2022). Nel 2024 è prevista una crescita più contenuta del deflatore della spesa per consumi delle famiglie e quello del Pil rispettivamente del +2,6% e +2,8% in media d’anno. Migliora il mercato del lavoro in Italia stima l’Istat. Nel biennio di previsione, l’occupazione, misurata in termini di unità di lavoro (Ula), segnerà una crescita in linea con quella del Pil (+1,2% nel 2023 e +1% nel 2024). Il miglioramento dell’occupazione si accompagnerà a un calo del tasso di disoccupazione che scenderà al 7,9% quest’anno e al 7,7% l’anno successivo. In presenza di una fase contrattuale che vede circa il 55% dei dipendenti in attesa di rinnovo, le retribuzioni per ULA segnerebbero un aumento nel biennio di previsione (+3,5% nel 2023 e +2,7% nel 2024). Consumi in crescita nonostante un’inflazione ancora alta nel 2023. Per quest’anno si prevede, nonostante l’inflazione ancora elevata, un incremento dei consumi delle famiglie e delle Istituzioni sociali private in termini reali (+0,5%) che si accompagnerebbe a una diminuzione della propensione al risparmio. Nel 2024, la crescita è prevista di intensità maggiore (+1,1%) con una propensione al consumo in aumento. Anche i consumi della P.A., data anche il forte incremento registrato nel primo trimestre (+1,2% rispetto ai tre mesi precedenti), sono attesi aumentare nel 2023 (+0,4%) per poi rallentare nel 2024 (-0,7%). Gli investimenti manterranno ritmi di crescita elevati, rispetto alle altre componenti: 3% nel 2023 e 2% nel 2024, in decelerazione rispetto al biennio precedente.
Roma, 6 giu. (askanews) – Drastico calo delle aspettative di inflazione dei consumatori nell’area euro: nell’ultima rilevazione, effettuata ad aprile, per i prossimi 12 mesi prevedevano in media un carovita al 4,1%, a fronte del 5% registrato a marzo. E secondo questa indagine, condotta dalla Bce, la previsione di inflazione sulla media del prossimo triennio è calata al 2,5%, a fronte del 2,9% della rilevazione precedente.
Nel frattempo l’inflazione media percepita sull’insieme dei passati 12 mesi si è a sua volta attenuata all’8,9%, dal 9,9% segnato a marzo. La Bce precisa che l’incertezza sulle aspettative di inflazione è a sua volta diminuita e che il calo sulle attese di caro vita di aprile ha più che compensato il leggero rialzo che si era registrato a marzo. Al tempo stesso si sono attenuate le attese dei consumatori sia sulla crescita nominale dei redditi sia sulla crescita delle spese, sempre sui prossimi 12 mesi. Mentre in questa indagine effettuata dalla Bce, le aspettative sull’economia sono diventate meno negative (in media i consumatori prevedono un meno 0,8% del Pil dell’area sui prossimi 12 mesi, rispetto al meno 1% previsto un mese prima), così come quelle sulla disoccupazione (all’11,2% dall’11,7% della precedente rilevazione).
Roma, 6 giu. (askanews) – Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha convocato il Consiglio Supremo di Difesa, al Palazzo del Quirinale, per martedi 13 giugno, alle ore 17. La riunione del Consiglio sarà l’occasione per un’informativa aggiornata sulla guerra in Ucraina e sulle altre principali aree di crisi nel mondo; sulle implicazioni della congiuntura internazionale per l’Italia; sulle questioni relative alla gestione dei flussi migratori, nel breve termine e in proiezione futura.
Inoltre, il Consiglio affronterà il tema dello stato di efficienza delle Forze armate e del processo di riforma e ammodernamento dello Strumento militare, anche alla luce dei principali programmi di investimento nella difesa e della complessiva politica industriale del Paese.